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Meloni: Italia non dimentica via d’Amelio, lotta a mafia priorità

Meloni: Italia non dimentica via d’Amelio, lotta a mafia prioritàRoma, 19 lug. (askanews) – “Oggi ricorre il 32esimo anniversario della strage di via D’Amelio, un giorno che ha segnato profondamente la nostra Nazione. Ricordiamo con rispetto e commozione il giudice Paolo Borsellino e gli agenti della sua scorta, Emanuela Loi, Vincenzo Li Muli, Walter Eddie Cosina, Agostino Catalano e Claudio Traina, che hanno sacrificato la loro vita nella lotta contro la mafia. Il loro coraggio e il loro impegno per la giustizia e la legalità rimangono un faro di speranza e determinazione per tutti noi. È nostro dovere onorare la loro memoria continuando a combattere ogni forma di criminalità e difendere i valori di giustizia e libertà per i quali hanno dato la vita”. Lo scrive su X la presidente del Consiglio Giorgia Meloni.


“Il Governo italiano – aggiunge – è fortemente impegnato nel contrasto alla criminalità organizzata. Per noi la lotta alla mafia è una priorità assoluta, e non smetteremo mai di combattere per una società libera dalla paura e dall’oppressione mafiosa. La loro eredità ci spinge a rinnovare il nostro impegno nella costruzione di una società più giusta e sicura. L’Italia non dimentica”.

Bce, ipotesi taglio tassi settembre resta subordinata ai dati

Bce, ipotesi taglio tassi settembre resta subordinata ai datiRoma, 18 lug. (askanews) – Tutto o quasi come da attese all’ultimo Consiglio direttivo della Bce. L’istituzione monetaria ha confermato i livelli dei tassi di interesse di riferimento per il sistema bancario dell’eurozona. L’ipotesi di un nuovo taglio a settembre resta in piedi, ma non è certa e dovrà trovare supporto nei dati che da qui ad allora giungeranno. “Temo che sarà una estate un po’ indaffarata”, ha osservato la presidente, Christine Lagarde.


Intanto il tasso sulle principali operazioni di rifinziamento resta al 4,25%, quello sui depositi al 3,75% e quello sulle operazioni marginali al 4,50%. La Bce ribadisce che le future decisioni verranno assunte “di volta in volta a ogni riunione” in base all’evolversi dei dati, con l’obiettivo di favorire un rientro dell’inflazione al livello del 2% e “senza vincolarsi a un particolare percorso dei tassi”. Peraltro la Bce ha avvertito che le pressioni interne sui prezzi “restano alte” e che l’inflazione dei servizi “è elevata ed è probabile – recita il comunicato diffuso al termine del Consiglio dei governatori – che l’inflazione complessiva rimanga al di sopra dell’obiettivo fino a gran parte del prossimo anno”. Se i dati “delle prossime settimane e mesi confermeranno il processo disinflazionistico in corso, questo rafforzerà la nostra fiducia” che la dinamica dei prezzi nell’eurozona stia convergendo verso i livelli, ha spiegato Lagarde nella conferenza post direttorio. “Vedremo”, ha detto. Posto che se così andasse si spianerebbe la strada a ulteriori tagli dei tassi. Ma appunto ogni singolo dato verrà soppesato, per questo l’estate sarà “laboriosa” (busy). Il prossimo appuntamento è per il 12 settembre.


Lagarde, che si è congratulata con Ursula von der Leyen per la riconferma a capo della Commissione Ue, è poi tornata a lanciare le esortazioni di rito sui conti pubblici. “Accogliamo favorevolmente le recenti linee guida della Commissione europea per rafforzare la sostenibilità e la posizione per il 2025 dell’Eurogruppo”, che ha parlato di una intonazione restrittiva dei Bilanci. Inoltre “attuare pienamente e tempestivamente” le regole riviste del Patto di stabilità e di crescita “aiuterà far calare i deficit e i livelli di debito a livelli sostenibili”. La disciplina di bilancio è un aspetto “a cui sono tenuti tutti gli Stati membri”, ha detto.


E’ stata anche interpellata su un sondaggio del sindacato dei dipendenti della Bce, l’Ipso, che ha rilevato crescenti livelli di stress e patologie correlate tra il personale. Secondo Lagarde tra l’80 e 90% di coloro che lavorano alla Bce sono “altamente motivati” e, dati gli elevati carichi di lavoro a cui sono sottoposti l’istituzione dispone di programmi di supporto e “workshop”. Ad ogni modo “faremo anche delle nostre indagini per capire cosa ci sia in ballo”, ha aggiunto. Tuttavia secondo fonti dell’Ipso – che alcuni mesi fa aveva già pubblicato una indagine fortemente critica sulla presidenza Lagarde – anche le indagini che la stessa Bce realizzava fino al 2023 mostravano crescenti problemi di stress o similari “ed è per questo che hanno smesso di farli”, è la frecciata che arriva dal sindacato.


Lagarde ha comunque rimarcato che molte persone “stanno lavorando duramente in questa istituzione e penso che tutti gli europei dovrebbero apprezzare questo lavoro. Io sono estremamente grata per il lavoro che fanno – ha detto – e mi sento estremamente privilegiata di guidare questa istituzioni”. Infine, a una domanda su quali saranno le sue letture estive, “leggerò tante favole ai miei nipotini”, ha risposto la presidente. (di Roberto Vozzi).

Meloni dice “no” a von der Leyen e avverte: ruolo di peso a Italia

Meloni dice “no” a von der Leyen e avverte: ruolo di peso a ItaliaRoma, 18 lug. (askanews) – Alla fine Giorgia Meloni ha detto “no” a Ursula von der Leyen, confermata oggi presidente della Commissione Ue. I contatti (diretti e tramite emissari) sono andati avanti fino all’ultimo sull’asse Bruxelles-Blenheim Palace, l’antica residenza di Winston Churchill a Woodstock dove la presidente del Consiglio ha partecipato al summit della Comunità politica europea.


A testimoniare la difficoltà del momento il silenzio della premier: rimasta per tutta la giornata britannica ben lontana da microfoni e taccuini a sera, prima di ripartire, pubblica un video registrato in cui spiega la sua decisione. “Siamo rimasti coerenti con la posizione espresa in Consiglio europeo di non condivisione del merito e del metodo”, afferma, facendo però gli auguri di buon lavoro alla rieletta presidente e assicurando che il no di Fratelli d’Italia “non comprometterà la collaborazione che il governo e la Commissione hanno già dimostrato di saper portare avanti su molte materie come quella della migrazione”. Va detto che per Meloni la strada era stretta: da un lato un via libera al bis della presidente della Commissione – anche con un voto non ufficiale o non dichiarato – avrebbe potuto facilitare la trattativa per il ruolo del prossimo commissario italiano, dall’altro avrebbe scoperto il fianco ai prevedibili attacchi dei ‘Patrioti’, a partire da Matteo Salvini (che infatti oggi grida all’”inciucio”). Il no rende nell’immediato più solido il fronte destro dei Conservatori, ma spinge Meloni più lontano dal perimetro dei ‘governisti’, con il rischio di un peso minore per l’Italia. Messi i pro e i contro sul piatto della bilancia, al momento del voto la premier ha scelto. E i Verdi le hanno dato una mano nel poter rivendicare il voto contrario senza però per questo dare un giudizio nettamente negativo della von der Leyen. Il sì annunciato degli ambientalisti, ha spiegato infatti il capodelegazione di Fdi al parlamento europeo Carlo Fidanza, ha “reso impossibile il nostro sostegno a questa riconferma” pur “avendo apprezzato lo spirito collaborativo che ha caratterizzato il rapporto tra Ursula von der Leyen e il governo italiano”. In realtà la scelta tra Verdi e Conservatori l’aveva in qualche modo già fatta la presidente della Commissione, che aveva preferito intavolare una trattativa prioritariamente con i primi, pur senza mai chiudere la porta a un sostegno dei secondi.


Al di là delle rassicurazioni ufficiali e del fair play istituzionale, è evidente che qualche timore di ‘contraccolpi’ da parte dei vertici comunitari e degli altri leader Meloni ce l’ha. Del resto è l’unica ad aver detto tre “no”, se si conta quello ‘indiretto’ di oggi: ad Antonio Costa, a von der Leyen e a Kaja Kallas. Per questo sulla trattativa per il commissario italiano da Blenheim Palace lancia un messaggio: “Non ho ragione di ritenere – scandisce – che la nostra scelta possa in alcun modo compromettere il ruolo che verrà riconosciuto all’Italia nella commissione. L’Italia è un Paese fondatore, la seconda manifattura, la terza economia e uno dei governi più solidi delle grandi democrazie europee ed è sulla base di questo e solo di questo che si definisce il peso italiano”. Peso ancora da definire, mentre per quanto riguarda la persona pare ormai certa la scelta di Raffaele Fitto. La premier ha compreso che non avrà una vicepresidenza esecutiva – ma questo era abbastanza chiaro fin dall’inizio, non essendo parte della maggioranza – e punta a deleghe pesanti che dovrebbero vedere la responsabilità del Pnrr e un portafoglio economico. Ma proprio sul commissario la Lega non ha perso un attimo per punzecchiare Palazzo Chigi, sostenendo che chi sarà nominato “dovrà cercare di portare una voce contrastante e antitetica rispetto a quella della presidente della Commissione europea”.


Una prima avvisaglia, forse, del fatto che da oggi si fa anche più ‘caldo’ il fronte politico, in due sensi. Su quello interno la maggioranza è divisa in tre distinte aree in Europa, con Forza Italia in maggioranza e Fdi e Lega in due diverse opposizioni.Cosa che complica i rapporti europei della premier e le fa temere “fibrillazioni” e sgambetti da parte di Salvini. Sul versante comunitario, a Bruxelles e Strasburgo è prevedibile che si apra una competizione a destra, con i ‘Patrioti’ di Marine Le Pen, Viktor Orban e Matteo Salvini che appaiono spinti da un grande slancio e che potrebbero attrarre nuovi arrivi anche dagli stessi conservatori di Ecr.

Ue, Schlein: si è vista totale irrilevanza Italia in Europa

Ue, Schlein: si è vista totale irrilevanza Italia in EuropaGenova, 18 lug. (askanews) – Le destre “si sono divise su questo voto ma soprattutto quello che abbiamo visto è la totale irrilevanza di questo governo in Europa”. Lo ha detto la segretaria del Pd Elly Schlein, commentando la rielezione della Von Der Leyen a presidente della Commissione europea, a margine della manifestazione a Genova per chiedere le dimissioni di Toti.


“Abbiamo visto le parole – ha aggiunto Schlein – gli interventi della Lega, ci chiediamo chi chi rappresenti oggi questo governo in Europa? Gli interventi sguaiati dei leghisti a cui Giorgia Meloni si è accodata con il suo voto? Oppure il plauso del ministro degli Esteri italiani? Io vedo grandi spaccature lì dentro, ma soprattutto vedo la mancanza di una visione del futuro dell’Italia e dell’Europa da da parte di questo governo”. “Giorgia Meloni – ha concluso la segretaria del Pd – non lo diciamo dal voto di oggi, ma come sapete lo diciamo da tempo, in Europa si è sempre scelta gli alleati sbagliati. Questo sta isolando il nostro Paese. Nel voto di oggi ha dimostrato ancora una volta di anteporre gli interessi del suo partito a quelli del Paese”.

Mattarella: c’è urgenza transizione verde concreta

Mattarella: c’è urgenza transizione verde concretaRoma, 18 lug. (askanews) – C’è “l’urgenza di una transizione verde che sia concreta, pragmatica, sostenibile ed efficace. Per troppo tempo abbiamo affrontato in modo inadeguato la questione della tutela dell’ambiente e del cambiamento climatico”. Lo ha detto il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, parlando al centro brasiliano di relazioni internazionali a Rio de Janeiro.


“Le conseguenze – prosegue – sono sempre nefaste, come ho potuto constatare con grande tristezza visitando il Rio Grande do Sul.Se vogliamo lasciare alle future generazioni un pianeta dove l’umanità possa vivere e prosperare in pace, dovremo compiere, tutti insieme, progressi decisivi verso un sistema di vita eco-compatibile”. “Guardiamo con grande interesse alle iniziative che nell’ultimo biennio il Brasile ha rinnovato in una logica di contrasto ai cambiamenti climatici e di tutela dei numerosi biomi naturali presenti nel Paese. Tra essi, il mio pensiero non può che andare alla foresta amazzonica, sterminato patrimonio di biodiversità, il cui tasso di deforestazione è notevolmente diminuito nel corso dell’ultimo anno e mezzo, a beneficio di noi tutti”, ha concluso.

Liguria, avvocato Toti: stupisce tempistica nuova misura cautelare

Liguria, avvocato Toti: stupisce tempistica nuova misura cautelareGenova , 18 lug. (askanews) – “La nuova misura cautelare notificata oggi al presidente Toti non modifica, a nostro avviso, lo stato di fatto e di diritto relativo all’inchiesta. In particolare stupisce la tempistica della stessa, visto che non incide sullo stato di Toti, già agli arresti domiciliari da oltre due mesi”. Lo afferma in una nota l’avvocato Stefano Savi, difensore del governatore ligure sospeso Giovanni Toti.


“Nel merito – aggiunge Savi – le nuove accuse appaiono corollario all’interpretazione accusatoria della precedente ordinanza, senza aggiungere nulla di nuovo: gli interessamenti di cui si reiterano le accuse, come emerge dagli stessi atti investigativi, altro non sono che legittima attività poltica di collegamento tra una azienda e gli uffici preposti di Regione al fine di meglio comprendere le esigenze dell’ente e le relative integrazioni”. “Nessun favoritismo – conclude la nota – e nessuna pressione risulta nelle informative e la pratica in questione, correttamente istruita e processata, è stata approvata in Regione in assenza del Presidente, già sottoposto a misura cautelare.Quanto alla consistenza dei contratti pubblicitari l’analisi della stessa, sulla quale ovviamente ci riserviamo approfondimenti, risulta parziale e non tenenti conto le politiche commerciali dei soggetti erogatori il servizio. Resta la difficoltà di comprendere l’esigenza di questo ulteriore provvedimento, proprio oggi, a distanza di oltre due anni dai fatti contestati ed in presenza di misure cautelari già in essere”.

Liguria, domani nuovo interrogatorio Toti, slitta l’incontro con Salvini

Liguria, domani nuovo interrogatorio Toti, slitta l’incontro con SalviniGenova, 18 lug. (askanews) – “Le esigenze relative al nuovo interrogatorio di garanzia, fissato per domani, ci costringono a rivedere il calendario degli incontri previsti dal Presidente, in particolare quello con il Vice Presidente del Consiglio”, Matteo Salvini, “che sarà posticipato ovvero, data la fittissima agenda di impegni istituzionali, potrebbe svolgersi in remoto, ove i magistrati lo consentano tenuto conto degli impegni dell’Alta Carica Istituzionale”. Lo annuncia in una nota l’avvocato Stefano Savi, difensore del governatore ligure sospeso Giovanni.

Italia-Gb, Meloni vede Starmer: collaborazione su migranti

Italia-Gb, Meloni vede Starmer: collaborazione su migrantiRoma, 18 lug. (askanews) – La presidente del Consiglio Giorgia Meloni ha incontrato il primo ministro britannico Keir Starmer a margine del Vertice della Comunità Politica Europea di Blenheim Palace.


Il colloquio, riferisce Palazzo Chigi, “ha consentito di approfondire il confronto avviato in occasione del Vertice Nato di Washington sulla collaborazione nelle principali aree di crisi e in ambito migratorio, con specifico riferimento alla lotta ai trafficanti di esseri umani”. I due leader hanno infine concordato di “proseguire lo stretto coordinamento avviato su tutti i più importanti temi dell’agenda internazionale e sulle sfide globali in occasione di una prossima visita a Roma del primo ministro Starmer”.

Ue, Conte(M5s): con Meloni Italia irrilevante in Europa

Ue, Conte(M5s): con Meloni Italia irrilevante in EuropaRoma, 18 lug. (askanews) – “In Europa, coerentemente, il Movimento 5 stelle ha votato contro von der Leyen perché non condividiamo la strategia delle armi e della guerra a oltranza in Ucraina, l’assenza di un piano serio contro le disuguaglianze e la valanga di tagli che il Patto di stabilità imporrà all’Italia con la complicità dell’ok di Meloni: 13 miliardi l’anno di sforbiciate che colpiranno le tasche dei cittadini, i diritti sociali, la sanità”. Lo scrive il leader M5s Giuseppe Conte sui social network.


“In tutto questo la premier Meloni non è riuscita a farsi valere, a incidere. È andata in tilt, schiacciata dal contrapposto pressing di Tajani e di Salvini, con un Governo completamente spaccato. Ha condotto trattative fino all’ultimo secondo, con un nulla di fatto. Ora ci racconterà che è stata coerente: sì, certo, dopo avere accettato di tutto da Bruxelles in questi due anni di governo”. Conclude Conte: “Ci ritroviamo con un’Italia irrilevante, mentre siamo un Paese fondatore, che in Europa deve pesare di diritto. Noi 5 anni fa siamo stati decisivi nel condizionare il programma europeo di von der Leyen fino a ottenere i 209 miliardi. Ora Meloni ha deciso di tenere l’Italia in panchina”.

Ciclocross, gravel e mountain bike a Le Marne

Ciclocross, gravel e mountain bike a Le MarneRoma, 18 lug. (askanews) – Il commissario tecnico della nazionale, Daniele Pontoni, disegna il circuito di ciclocross, gravel e mountain bike interno ai vigneti di Le Marne, il relais di proprietà di Guido Martinetti tra le Langhe e il Monferrato.


Le Marne, il relais immerso tra i vigneti dedicato all’arte e dalla spiccata anima sportiva, diventa la casa dei ciclisti che praticano ciclocross, mountain bike e gravel. Gli amanti delle due ruote, che nei luoghi patrimonio dell’Unesco, proprio al confine tra Langhe e Monferrato, trovano terreni e paesaggi ideali, con innumerevoli itinerari adatti a pedalate su biciclette gravel, mountain bike o e-bike, da fine estate potranno divertirsi lungo i tracciati disegnati da Daniele Pontoni all’interno della tenuta Mura Mura, sede di Le Marne. Il commissario tecnico della nazionale italiana di ciclocross, due volte campione del mondo, pluricampione italiano e atleta olimpico ad Atlanta 1996 nella mountain bike, ha ideato due percorsi. Il primo, lungo 2.3 km, è dedicato ai puristi del ciclocross, mentre il secondo, di 3.8 km (con 160 metri di dislivello complessivo), è perfetto anche per gli appassionati di gravel e mountain-bike.


“I due tracciati realizzati a Le Marne hanno un’identità molto forte: rappresentano passione, anima e cuore del ciclocross – racconta Pontoni – ed entrambi sono stati realizzati garantendo tutte le caratteristiche tecniche prerogative di queste affascinanti specialità del ciclismo; la natura mi ha letteralmente guidato nella progettazione del circuito”. Dal percorso si apprezzano i filari, il verde, gli alberi che circondano la struttura, e ci si immerge nella pace e nel silenzio dell’area circostante il laghetto e il bosco adiacente, vero cuore del circuito da cui, semplicemente alzando lo sguardo, si stabilisce un immediato contatto visivo con le due dimore di Le Marne e la cantina Mura Mura.


“Un tracciato unico nel suo genere, in un contesto straordinario, che garantisce tutti i passaggi tecnici che caratterizzano ciclocross, mountain bike e gravel: contropendenze, salite e discese impegnative, curve veloci e lente, ostacoli naturali e artificiali oltre ai rettilinei per fare velocità. C’è davvero tutto per divertirsi in sella alla propria bici!”, conclude Pontoni. Dal 1 al 3 settembre, la Nazionale Italiana di Ciclocross sarà impegnata a testare il circuito a Le Marne: gli Azzurri, nel pieno della stagione italiana e internazionale, svolgeranno un raduno al Relais proprio per allenarsi sul percorso appena realizzato in vista dei successivi impegni agonistici.