Skip to main content
#sanremo #studionews #askanews #ciaousa #altrosanremo

Arte, Il Ramo d’oro al Villaggio: a Roma dialogo tra artista e curatrice

Arte, Il Ramo d’oro al Villaggio: a Roma dialogo tra artista e curatriceRoma, 29 mar. (askanews) – Martedì 1 aprile 2025, Piano Terra presenta Il Ramo d’oro al Villaggio, una conversazione tra l’artista Elisa Montessori e la curatrice Marta Silvi. Un dialogo aperto che offrirà al pubblico l’occasione per approfondire il lavoro di un’artista che ha segnato la scena contemporanea con il suo approccio sperimentale e il suo linguaggio visivo poetico. L’evento si terrà a Roma, dalle 18.00 alle 19.00, in Piazza Grecia, 18. E’ gradita la prenotazione a info@pianoterrastudio.it


Partendo dal concetto di con-temporaneo, inteso come temporaneità e tempestività del lavoro, la conversazione si concentrerà sulla natura stessa di Project Window: un progetto che unisce la dimensione intima della creazione con un’apertura verso lo spazio pubblico. Elisa Montessori, infatti, ha accolto con entusiasmo l’invito di Piano Terra a inaugurare Project Window, uno spazio espositivo concepito come una vetrina in grado di offrire un’opportunità di espressione e di dialogo con il territorio. Con cadenza bimestrale, il progetto ospiterà interventi artistici che esplorano il rapporto tra creatività e paesaggio urbano, creando un dialogo continuo con il pubblico.


La conversazione toccherà inoltre il tema del paesaggio e degli elementi naturali ed architettonici che caratterizzano il Villaggio Olimpico, luogo in cui l’artista risiede. La vetrina espositiva di Piano Terra, concepita come una finestra aperta sul mondo, sarà lo spunto per attivare uno sguardo più consapevole sulle cose con ricadute concrete sulla tutela dei luoghi in cui viviamo. Questo format, trova un punto di connessione perfetto con Ramo d’oro, opera creata appositamente per Piano Terra. Il lavoro, accompagnato da un testo critico di Cecilia Canziani, è ispirato a riflessioni sulla natura, il tempo e lo spazio circostante. Un elemento centrale del lavoro di Montessori è l’uso di carta e materiali naturali: per quest’opera l’artista ha impiegato un tubo di recupero, supporto interno della carta da spolvero, generando così una profonda riflessione sul concetto di anima e spiritualità.


L’evento rappresenterà un’opportunità per riflettere su un nuovo modello di dialogo che si distacca dai canoni tradizionali definiti dal sistema dell’arte per aprirsi al territorio, alla comunità. Project Window, con il suo rapporto diretto con lo spazio circostante e con la città, vuole diventare un filo conduttore che intreccia arte, paesaggio e pensiero contemporaneo. L’incontro darà il via ad una serie di interventi che prenderanno la forma, oltre che di registrazione video, anche di podcast.

Dazi, Meloni: non agire per impulso, cercare un punto di equilibrio

Dazi, Meloni: non agire per impulso, cercare un punto di equilibrioRoma, 29 mar. (askanews) – Con gli Usa “certo che ci sono divergenze, a partire dai dazi, ma non si deve agire per impulso, bisogna agire in modo ragionato cercando di raggiungere un punto di equilibrio”. Lo ha detto la presidente del Consiglio Giorgia Meloni, intervenendo al congresso di Azione. “Qualcuno ha detto che è scandaloso” quanto ho dichiarato al Financial Times su Vance, che “la Meloni dichiara di stare con Trump contro l’Europa. Io ho detto una cosa molto diversa. Io sto sempre con l’Italia, l’Italia sta in Europa ma anche per lavorare per rafforzare o difendere l’unità
dell’Occidente che è un bene troppo prezioso per essere archiviato con leggerezza. E ringrazio von der Leyen che oggi in un’intervista ribadisce questa posizione. Farò quel che posso per difendere questa unità perché è necessario e giusto”. Lo ha detto la presidente del Consiglio Giorgia Meloni, intervenendo al congresso di Azione.


  

Meloni: mie parole su Vance? Io difendo l’Occidente

Meloni: mie parole su Vance? Io difendo l’OccidenteRoma, 29 mar. (askanews) – “Qualcuno ha detto che è scandaloso” quanto ho dichiarato al Financial Times su Vance, che “la Meloni dichiara di stare con Trump contro l’Europa. Io ho detto una cosa molto diversa. Io sto sempre con l’Italia, l’Italia sta in Europa ma anche per lavorare per rafforzare o difendere l’unità dell’Occidente che è un bene troppo prezioso per essere archiviato con leggerezza. E ringrazio von der Leyen che oggi in un’intervista ribadisce questa posizione. Farò quel che posso per difendere questa unità perché è necessario e giusto”. Lo ha detto la presidente del Consiglio Giorgia Meloni, intervenendo al congresso di Azione.

Il cardinale Parolin: il Papa non ha mai smesso di governare la Chiesa

Il cardinale Parolin: il Papa non ha mai smesso di governare la ChiesaCittà del Vaticano, 29 mar. (askanews) – “Il Papa non ha mai smesso di governare la Chiesa nemmeno nei giorni del suo ricovero al Gemelli. Certo, come sappiamo, ha dovuto rallentare la sua attività quotidiana, ora l’importante è che possa riposarsi e recuperare. Come hanno detto i medici, avrà bisogno più o meno di due mesi”. A parlare al Corriere della Sera è il cardinale Pietro Parolin, segretario di Stato vaticano.


“Il Santo Padre ha bisogno di stare tranquillo per cui, affinché non si affatichi troppo, gli si presentano le questioni sulle quali lui e solo lui può e deve decidere. Il governo della Chiesa – ha aggiunto il porporato – è nelle sue mani. Ma ci sono poi tante questioni più routinarie sulle quali i collaboratori della Curia possono procedere anche senza consultarlo, sulla base delle indicazioni già ricevute in precedenza e delle normative esistenti”. Il segretario di Stato vaticano svela poi un aneddoto. “Firmava con una ‘F’, ma adesso firma per intero. Non è la situazione ideale, si capisce, ma torno a sottolineare che il Papa è nella possibilità di governare ancora la Chiesa, e siamo felici che sia potuto tornare a casa”.


“Anche quando era ricoverato in ospedale – e dunque anche nei giorni più difficili che ora grazie a Dio sono superati – Papa Francesco vedeva i dossier. Gli si mandavano i documenti e lui poi ne prendeva conoscenza e decideva di conseguenza”, ha concluso Parolin.

Papa, parroco Gaza: “Francesco ci ha telefonato, sempre un’allegria”

Papa, parroco Gaza: “Francesco ci ha telefonato, sempre un’allegria”Roma, 29 mar. (askanews) – Il Papa torna a farsi sentire con la parrocchia di Gaza. Lo riferisce il parroco della Sacra Famiglia, padre Gabriel Romanelli. “Francesco ci ha chiamato ieri sera (28 marzo, ndr). E’ sempre una benedizione e una grande allegria”, annuncia sui suoi canali social.


“Un nostro parrocchiano, una persona che viene qui sempre a pregare – ha raccontato – gli aveva scritto una lettera molto bella esprimendo la nostra felicità per il fatto che era stato dimesso dal Gemelli, assicurando le nostre preghiere per lui”. Il Papa “lo ha ringraziato e ha detto che è una grande benedizione che stiamo pregando per lui, per le sue intenzioni e per tutta la Chiesa”.

Ue-Usa, Meloni d’accordo con Vance. Salta tregua Salvini-Tajani

Ue-Usa, Meloni d’accordo con Vance. Salta tregua Salvini-TajaniRoma, 28 mar. (askanews) – L’opinione secondo cui l’Italia dovrà prima o poi scegliere da che parte stare, tra gli Stati Uniti di Trump e l’Europa, è “infantile” e “superficiale”. La presidente del Consiglio Giorgia Meloni, in un’intervista al Financial Times, bolla come insensate le critiche di ambiguità che l’opposizione italiana le continua a rinfacciare rispetto alle tensioni nelle relazioni transatlantiche. Anche se, per la verità, dalle parole della premier traspare una predilezione per il rapporto con gli Usa guidati dal tycoon.


Non solo, dice Meloni, gli Stati Uniti sono il “primo alleato” dell’Italia, ma “Trump è un leader repubblicano e sicuramente io sono più vicina a lui che a tanti altri”. Quindi “capisco un leader che difende i suoi interessi nazionali”, perché “io difendo il mio”. In ogni caso, è “nell’interesse di tutti” superare le gravi tensioni tra le due sponde dell’Atlantico, perché “le nostre relazioni con gli Stati Uniti sono la relazione più importante che abbiamo”. Secondo Meloni, le reazioni di alcuni leader europei sono state spesso “un po’ troppo politiche”. “A volte – dice la premier nell’intervista rilasciata quando ancora Trump non aveva annunciato i dazi del 25% sulle auto costruite fuori dagli Usa – ho l’impressione che rispondiamo semplicemente d’istinto. Su questi argomenti bisogna mantenere la calma, ragionare a sangue freddo e lavorare per trovare una buona soluzione comune”. Ad ogni modo “l’Italia – sostiene la premier – può avere buoni rapporti con Stati Uniti e se c’è qualcosa che l’Italia può fare per evitare uno scontro degli Stati Uniti con l’Europa e per costruire ponti, lo farò, ed è nell’interesse degli europei”.


Anche l’approccio “conflittuale” di Trump sull’aumento delle spese per la difesa europea può diventare secondo la presidente del Consiglio, uno “stimolo” affinché il continente si assuma la responsabilità della propria sicurezza. “Mi piace dire che la crisi nasconde sempre un’opportunità”, afferma lasciando intendere che l’Italia rispetterà gli impegni seri: sono “persona seria” che vuole “rappresentare una nazione seria”. Sul sostegno all’Ucraina la premier continua a mantenere un profilo discreto. Vuole una pace giusta per Kiev ma si mostra scettica sulla “forza di rassicurazione” proposta da Francia e Regno Unito: “Dobbiamo stare attenti. Può essere vista più come una minaccia”. Secondo Meloni, l’estensione all’Ucraina della clausola di mutua difesa prevista dall’articolo 5 della Nato, senza effettivamente ammettere Kiev nell’alleanza, sarebbe invece una proposta “più facile ed efficace”.


Ma è sulla visione “politica” delle differenze tra Usa e Ue che Meloni sembra decisamente propendere per la ‘Weltanschauung’ trumpiana. “Devo dire che sono d’accordo” con le parole del vicepresidente degli Stati Uniti J.D. Vance, quando afferma che l’Europa ha abbandonato il suo impegno per la libertà di parola e la democrazia. “Lo dico da anni… l’Europa si è un po persa”, sottolinea la premier, aggiungendo che le critiche dell’amministrazione Usa all’Europa non sono rivolte al suo popolo, ma alla sua “classe dirigente… e all’idea che invece di leggere la realtà e di trovare modi per dare risposte alle persone, si preferisca imporre la propria ideologia”. Va precisato che nell’intervista si fa riferimento alle parole pronunciate da Vance a Monaco, quasi un mese fa, ma nel frattempo il vicepresidente Usa ha anche definito “scrocconi” gli europei in tema di difesa, ricevendo peraltro l’approvazione dello stesso Trump, che aveva rincarato la dose parlando di “parassiti”.


Sarà anche per questo che i contenuti dell’intervista di Giorgia Meloni sono stati accolti con grande favore dall’alleato di governo e vicepremier leghista Matteo Salvini: “Tra Trump che lavora per la pace e l’asse Macron-Von der Leyen che parlano di guerra e armi, non abbiamo dubbi da che parte stare. In un momento così delicato, dopo tre anni di conflitto e morti, è irresponsabile soffiare sui venti di guerra e boicottare i tavoli che parlano di pace e disarmo. Bene quindi la linea italiana, fondata su prudenza e affidabilità”. Di tutt’altro avviso buona parte dell’opposizione. “Giorgia Meloni – sottolinea la segretaria Pd Elly Schlein – ha scelto di difendere l’interesse nazionale, ma quello americano. Anzi, quello di Trump e Musk. Oggi è più chiaro che mai, ha scelto di indossare il cappellino Maga, ammainando di fatto da palazzo Chigi la bandiera italiana e quella europea. Ed è un problema enorme invece per l’interesse nazionale italiano se la presidente del Consiglio sceglie di dare ragione a chi, come Vance, dà dei parassiti agli europei, insultando quindi anche noi italiani, dopo giorni di imbarazzante silenzio. Il governo Meloni – conclude Schlein – si sta trasformando giorno dopo giorno nel cavallo di Troia dell’amministrazione Trump all’interno dell’Ue. Un fatto grave e imbarazzante per l’Italia, Paese membro fondatore dell’Unione”. “Meloni pensa di costruire un rapporto con gli Usa diverso da quello che può costruire l’Europa, la Germania o la Francia, ma penso che sia una grande illusione”, afferma più sommessamente Matteo Richetti, capogruppo di Azione alla Camera. “Giorgia Meloni – secondo il vicepresidente di Italia Viva Enrico Borghi – doveva e poteva diventare la Merkel europea, trasformandosi in leader conservatrice moderna, ma rompe con l’Europa sul tema fondamentale della difesa europea e si ritrova ad essere una modesta Orban al femminile”. Intanto sembra già finita la tregua tra i due vicepremier Salvini e Tajani siglata mercoledì scorso in un vertice con la premier a Palazzo Chigi: “Sto preparando una missione con le imprese italiane per rafforzare la partnership con gli Stati Uniti, come da dialogo con J.D. Vance”, annuncia il segretario della Lega, incurante del fatto che, come non manca di ricordare Angelo Bonelli di Avs, “la competenza sul commercio estero sia del ministro degli Esteri Tajani”.

Cinema, dall’8 maggio il XVIII Festival Tulipani di Seta nera

Cinema, dall’8 maggio il XVIII Festival Tulipani di Seta neraRoma, 28 mar. (askanews) – Con un omaggio ad Eleonora Giorgi si è aperta la XVIII edizione del Festival Tulipani di Seta nera. La coraggiosa testimonianza dell’attrice recentemente scomparsa, che ha conferito dignità al racconto della malattia, secondo la madrina della selezione dei film sociali per Rai Cinema Channel, Barbara De Rossi, “ha fatto breccia in un muro, non mi ricordo che mai sia stata raccontata la malattia come ha avuto il coraggio di fare lei. Negli anni 80/90 se qualcuno era malato non lo doveva dire perché questo voleva dire rimanere a casa” ha ricordato, menzionando inoltre la difficoltà delle attrici dopo i 50 anni di lavorare e di quanto Eleonora ne avesse sofferto: “Aveva un attaccamento feroce al lavoro ma non le è stata data più la possibilità di lavorare”. “Un artista che non si è mai arresa e fino all’ultimo progettava e sognava” ha aggiunto Pino Quartullo, padrino della manifestazione, che ha ricordato l’ultimo progetto a cui stava lavorando insieme ad Eleonora Giorgi.


Rimettere al centro della narrazione l’essere umano, le diversità, la fragilità e l’unicità delle persone e dei luoghi, è anche l’obiettivo delle opere selezionate per concorrere al Premio Sorriso Rai Cinema Channel nell’ambito del Festival Internazionale della Cinematografia Sociale che si terrà dall’8 all’11 maggio al The Space cinema Moderno di Roma. Con 500 opere iscritte al concorso nelle 4 sezioni, di cui 300 cortometraggi, 70 documentari, 80 SocialClip e 50 digital serie, provenienti da tutta Italia e dal resto del mondo, tra cui Cina, Russia, Usa, Argentina, Iran, Israele, anche questa edizione vede una grande partecipazione a livello internazionale.


Sono 97 le opere scelte tra le categorie cortometraggio, documentario, #SocialClip che dal primo aprile all’11 maggio saranno visibili sulla piattaforma realizzata da Rai Cinema Channel (tulipanidisetanera.rai.it). Tra Le 5 opere che otterranno il maggior numero di visualizzazioni nella propria sezione verrà selezionato dal Direttore artistico il vincitore a cui verrà assegnato il Premio Sorriso Rai Cinema Channel durante la XVIII edizione. Il periodo utile ai fini del voto espresso per mezzo delle visualizzazioni va dal 1 al 30 aprile.


“Il cinema di qualità morale e sociale ha necessità della giusta attenzione delle istituzioni, chiediamo una riforma del tax credit che preveda un punteggio maggiore per le opere indipendenti che parlino di temi legati alla disabilità, violenza di genere, integrazione, legalità, sostenibilità e sicurezza sul lavoro, così da potere produrre opere su questi temi con maggiori mezzi, le multinazionali possono lasciare anche qualcosa ai produttori e autori più piccoli” ha detto Diego Righini presidente del Festival Tulipani di Seta Nera. Tra i protagonisti delle opere selezionate nelle varie sezioni, volti noti al grande pubblico come Claudio Amendola, Antonio Catania, Anna Ferzetti, Massimiliano Vado, Ettore Bassi, Lorenzo Flaherty, Luca Ward, Franco Oppini e Pietro De Silva.

Migranti, Schlein: centri Albania diventano Cpr più cari di sempre

Migranti, Schlein: centri Albania diventano Cpr più cari di sempreRoma, 28 mar. (askanews) – “Non solo Giorgia Meloni non riesce a chiedere scusa per i diritti calpestati e i soldi sprecati in Albania, ma rincara la dose. Pur di mandare qualcuno nei centri in Albania rimasti sempre vuoti e coprire il fallimento totale della sua propaganda, lo vuole trasformare nel Cpr più caro della storia. 800 milioni di euro degli italiani che si potevano usare per assumere medici e infermieri”. Lo afferma la segretaria del Pd Elly Schlein.


“Dopo averci rifilato per mesi la balla dell’effetto ‘deterrente’ sulle partenze, perché le persone non sarebbero arrivate in Italia, ora ci spiegano che manderanno in Albania solo persone da rimpatriare che si trovano già in Italia. E con costi maggiori, perché non potrebbero comunque rimpatriarle dall’Albania quindi dovrebbero riportarle nuovamente in Italia. Ma la normativa europea vigente non consente di delocalizzare un centro di rimpatri in un Paese terzo”. “Inoltre – aggiunge – il protocollo prevede che solo una piccola parte dei centri albanesi possa essere utilizzato come Cpr, per un totale di meno di 50 posti, quindi per convertirli tutti bisognerebbe rivedere il protocollo con l’Albania. Sostenere che questa conversione non avrebbe costi maggiori è semplicemente ridicolo. Uno dei due centri, a Shengjin, non è nemmeno attrezzato per alloggi e quindi sarebbe già da buttare”.


Conclude Schlein: “Il Governo non si fa remore a calpestare diritti fondamentali e buttare altre risorse degli italiani per la sua propaganda vuota e dannosa.”

Tv, “Ballando on the Road”: seconda tappa ad Antegnate (Bergamo)

Tv, “Ballando on the Road”: seconda tappa ad Antegnate (Bergamo)Roma, 28 mar. (askanews) – Quest’anno “Ballando on the Road” celebra 10 anni. Il tour itinerante, ideato per portare la magia del ballo nelle città d’Italia, è diventato un punto di riferimento per tutti gli appassionati di danza e intrattenimento. Dopo il successo della prima tappa, lo scorso weekend a Lamezia Terme, il tour arriva domani (29 marzo) ad Antegnate (Bergamo)per la seconda tappa di questa edizione. Il centro commerciale Gran Shopping si trasformerà in un palcoscenico a cielo aperto dove professionisti e amanti della danza si esibiranno e si metteranno in gioco.


Il premio è arrivare agli appuntamenti in televisione di Ballando on the road nel pomeriggio di Rai1 e da lì al torneo Ballando con te nel serale di Ballando con le stelle. L’appuntamento con i casting della seconda tappa è il 29-30 marzo. In questa due giorni di provini, il pubblico presente potrà inoltre incontrare: Carolyn Smith, Sara Di Vaira, Anastasia Kuzmina, Nikita Perotti e Sophia Berto.


Il casting prevede due selezioni diverse: Pro, riservata a tutti i professionisti di qualunque specialità, che abbiano compiuto i 18 anni di età (si potrà anche essere valutati per diventare uno dei nuovi maestri di Ballando con le Stelle 2025, come è accaduto ai vincitori dello scorso anno Sophia Berto e Nikita Perotti, che quest’anno faranno parte del cast della trasmissione del sabato sera). La selezione Open è aperta a tutti gli appassionati del ballo, senza limitazioni di specialità categoria ed eta’ (anche hip hop, tango argentino, danza del ventre, latini, standard, caraibici, etc).


Come di consueto “Ballando on the road 2025” concluderà il suo viaggio a Roma, ultima possibilità di esibirsi per chi non ha partecipato alle selezioni nelle altre regioni. Appuntamento per il gran finale, sabato 5 aprile a Roma. Gli incontri inizieranno alle ore 13.00 di ogni sabato e domenica in programma.

Qualificazioni Mondiali di calcio, Italia-Moldova a Reggio Emilia

Qualificazioni Mondiali di calcio, Italia-Moldova a Reggio EmiliaRoma, 28 mar. (askanews) – Sarà Reggio Emilia ad ospitare lunedì 9 giugno (ore 20.45) Italia-Moldova, primo match casalingo per gli Azzurri nel girone di qualificazione alla Coppa del Mondo del 2026. Grazie alla collaborazione con il Sassuolo Calcio, la Nazionale tornerà quindi a giocare allo stadio ‘Città del Tricolore’ quasi quattro anni dopo l’ultimo incontro con la Lituania disputato l’8 settembre 2021. (Foto Figc)


L’Italia – che venerdì 6 giugno farà il suo esordio nel Gruppo I con la Norvegia all’Ullevaal Stadion di Oslo – sarà per la quinta volta nella sua storia di scena a Reggio Emilia, che rappresenta una piccola roccaforte per la Nazionale. Nei quattro precedenti gli Azzurri hanno infatti sempre vinto, realizzando complessivamente 12 reti senza subirne nessuna. La prima e l’ultima volta in città l’Italia ha battuto la Lituania, rispettivamente per 4-0 nel novembre del ’95 (qualificazioni europee) e per 5-0 nel settembre 2021 (qualificazioni mondiali). In mezzo altre due vittorie: 1-0 con Israele nel settembre 2017 (qualificazioni mondiali) e 2-0 con la Polonia nel novembre 2020 in un match valido per il girone di UEFA Nations League. LE GARE DEGLI AZZURRI NEL GRUPPO I DELLE QUALIFICAZIONI MONDIALI


6 giugno 2025 (ore 20.45): Norvegia-Italia – Oslo, ‘Ullevaal Stadion’ 9 giugno 2025 (ore 20.45): Italia-Moldova – Reggio Emilia, Stadio ‘Città del Tricolore’ 5 settembre 2025 (ore 20.45): Italia-Estonia 8 settembre 2025 (ore 20.45): Israele-Italia 11 ottobre 2025 (ore 20.45): Estonia-Italia 14 ottobre 2025 (ore 20.45): Italia-Israele 13 novembre 2025 (ore 20.45): Moldova-Italia 16 novembre 2025 (ore 20.45): Italia-Norvegia