Skip to main content
#sanremo #studionews #askanews #ciaousa #altrosanremo

Treccani,la voce “autorità” di Augusto Del Noce diventa un libro

Treccani,la voce “autorità” di Augusto Del Noce diventa un libroRoma, 12 lug. (askanews) – “L’eclissi dell’idea di autorità è tra i tratti essenziali del mondo contemporaneo: ne è anzi, certamente, il tratto più immediatamente percepibile”. Con questa considerazione iniziava la voce Autorità redatta dal filosofo e politologo Augusto Del Noce nel 1975 per l’Enciclopedia del Novecento, una delle opere più importanti dell’Istituto della Enciclopedia Italiana, riproposta in questi giorni per Treccani Libri con una prefazione del Direttore Generale Massimo Bray.


Una voce quanto mai attuale che, come scriveva Del Noce, richiama l’attenzione su quel vuoto di autorità intesa come guida o “direzione”, secondo l’origine etimologica di auctoritas che deriva da augere, far crescere, che include l’idea che “nell’uomo si realizza l’humanitas, quando un principio di natura non empirica lo libera dallo stato di soggezione e lo porta al fine che è suo, di essere razionale e morale”. Ma oggi – un oggi di cinquant’anni fa che sembra adesso – per Del Noce “la sensibilità corrente associa per lo più l’idea di autorità a quella di repressione, la fa coincidere, al contrario di ciò che l’etimo esprime, con ciò che arresta la crescita, che vi si oppone”.


Il libro Autorità contiene una riflessione sul mondo contemporaneo occidentale, strettamente connessa con la crisi della tradizione e con l’affermazione del primato del benessere e della libertà, con l’ausilio del pensiero di molti filosofi otto-novecenteschi come Weber, Guènon, Arendt, Weil o Adorno e declinata nei fenomeni storici più importanti degli ultimi secoli: rivoluzioni, guerre mondiali, totalitarismi. Il venir meno di autorità come guida ha finito per toccare, come ricorda Bray nella sua prefazione – “alcune delle strutture fondamentali della vita collettiva, purtroppo oggetto negli ultimi decenni di processi di delegittimazione e privazione di autorevolezza: famiglia, scuola e istituzioni politiche, pur continuando a svolgere un ruolo imprescindibile appaiono oggi indebolite e sempre più in affanno nell’adempiere al loro tradizionale compito di indirizzo e guida nel percorso di partecipazione degli individui alla vita di comunità”.


In questo senso, conclude Bray, “la rilettura della voce redatta da Augusto Del Noce potrà certamente rappresentare un’esperienza ricca di riferimenti e spunti di riflessione più che mai attuali”.

Tennis, Musetti ko a Wimbledon. Sarà finale Djokovic-Alcaraz

Tennis, Musetti ko a Wimbledon. Sarà finale Djokovic-AlcarazRoma, 12 lug. (askanews) – Si ferma in semifinale la corsa splendida di Lorenzo Musetti a Wimbledon: è troppo forte Novak Djokovic (6-4, 7-6, 6-4 il punteggio finale), che conquista la 37^ finale Slam, la 10^ a Londra e domenica andrà a caccia dell’ottavo titolo contro Carlos Alcaraz. Musetti ha poco da recriminare dopo una partita giocata bene, con l’avversario però a un livello super. Prima finale in questo 2024 per Nole, che a un mese dall’intervento al ginocchio ha fatto un mezzo miracolo. Per Musetti appuntamento all’Olimpiade con la prima semifinale Slam e il n°16 del ranking.

Italia Polo Challenge,da mercoledì quarta edizione in Costa Smeralda

Italia Polo Challenge,da mercoledì quarta edizione in Costa SmeraldaRoma, 12 lug. (askanews) – Per il quarto anno consecutivo, Arzachena sarà la capitale del polo. Da mercoledì 17 a sabato 20 luglio, Porto Cervo e la Costa Smeralda ospiteranno la tappa sarda (la seconda stagionale) di Italia Polo Challenge, circuito di arena polo organizzato dalla Federazione Italiana Sport Equestri. Dopo quello di Roma, inserito nel programma dello CSIO di Piazza di Siena, ecco l’appuntamento diventato tra i più attesi del calendario di eventi sportivi dell’Isola, grazie anche al legame consolidato con la Regione Sardegna e con il Comune di Arzachena: Italia Polo Challenge può contare sulla partnership con Smeralda Holding, società italiana indirettamente controllata da Qatar Investment Authority (QIA), e proprietaria dal 2012 di proprietà immobiliari e terreni sul mare lungo la Costa Smeralda, tra cui gli Hotel Cala di Volpe, Romazzino, Pitrizza e Cervo.


L’evento – riferisce una nota – si aprirà con due sfilate dei giocatori a cavallo, entrambe in programma mercoledì 17: la prima alle 16.30 per le vie di Porto Cervo, poi il corteo si sposterà ad Arzachena, dove alle 19 si svolgerà una seconda parata conclusa dalla presentazione delle squadre. Il torneo si disputerà anche per il 2024 al centro sportivo ‘Andrea Corda’ di Abbiadori, ancora una volta riconvertito da campo di calcio in campo da polo. Saranno quattro le squadre in campo ad Abbiadori. Petra Bianca (Francesco Scardaccione, Felipe Kelly ed Eduardo Blousson), U.S. Polo Assn. (Fabricio Facello, Therence Cusmano e Angel Valdez), Santacroce (Alexander Aggravi, Gustavo Penna e Patricio Rattagan) e Costa Smeralda (Stefano Giansanti, Sasha Hauptmann, Boris Bignoli). Il calendario prevede due partite al giorno da giovedì 18 a sabato 20 con inizio alle 20.30 e alle 21.30 (si parte con Santacroce-Costa Smeralda e U.S. Polo Assn.-Petra Bianca) e accesso libero alle tribune del centro sportivo. Ad Abbiadori, nei giorni di Italia Polo Challenge, si disputerà inoltre la seconda tappa della Coppa Italia di Polo Pony,


“Grazie alla Federazione italiana Sport Equestri, Arzachena è parte del circuito di arena Polo da ormai 4 anni – dichiara Roberto Ragnedda, sindaco del Comune di Arzachena – Sport e glamour si fondono in un evento su cui il Comune continua a investire per conquistare nuovi target di visitatori e ampliare il suo ventaglio di attrazioni”. “La Costa Smeralda e il Polo sono ormai un connubio vincente – le parole di Marco Di Paola, presidente della FISE -. Per il quarto anno consecutivo Italia Polo Challenge farà tappa in Sardegna,per un torneo che regalerà momenti di sport e spettacolo allo stato puro”. “Siamo lieti di annunciare la nostra partecipazione come sponsor dell’Italia Polo Challenge Porto Cervo 2024 – dichiara Mario Ferraro, CEO di Smeralda Holding – e sostenere un evento che celebra non solo la competizione sportiva, ma anche la bellezza e la natura della nostra destinazione”.

Wimbledon, Alcaraz: “Ero nervoso, poi mi sono ripreso”

Wimbledon, Alcaraz: “Ero nervoso, poi mi sono ripreso”Roma, 12 lug. (askanews) – “Prima di tutto sono molto felice di poter finalmente giocare senza tetto”. Così Carlos Alcaraz parla del suo successo su Medvedev che gli vale la finale di Wimbledon. “Sono condizioni diverse e sono molto contento della mia prestazione – continua – Ho iniziato molto nervoso, lui ha dominato la partita giocando un gran tennis, con il servizio e la risposta. È stato difficile per me, ma ho cercato di scaricare i nervi all’inizio del secondo set. Mi ha aiutato a ottenere il 3-1, e poi ho potuto fare il mio gioco, ho potuto godermi di più la partita, ho provato a fare buoni colpi, mi sono mosso bene e penso di aver giocato un’ottima partita”.

Ciclismo, Philipsen vince al Tour: Pogacar resta in giallo

Ciclismo, Philipsen vince al Tour: Pogacar resta in gialloRoma, 12 lug. (askanews) – Il Tour de France approccia il weekend pirenaico nel segno di Jasper Philipsen. In una tredicesima tappa corsa a mille fin dal primo metro, tra ventagli e fughe di corridori illustri, l’epilogo sul traguardo di Pau dove il belga Philipsen coglie la seconda vittoria del suo Tour in volata davanti a Van Aert. Terzo un sempre più solido Pascal Ackermann. Tadej Pogacar, che si destreggia anche in un caotico sprint chiudendo nono, resta in maglia gialla ma perde Juan Ayuso. Lo spagnolo, non al meglio, si ritira nella prima parte di una corsa già orfana di Primoz Roglic. Giulio Ciccone risle così all’ottavo posto. Alcuni corridori sono finiti addosso alle transenne prima dello sprint finale: fortunatamente non sembra esserci stato nessun infortunio serio e tutti i velocisti candidati alla vittoria non sono rimasti penalizzati e hanno avuto modo di arrivare sul traguardo per giocarsi le loro chance. Inoltre, con la neutralizzazione prevista nei 3 chilometri conclusivi, non c’è nessun distacco in ottica classifica generale.

Tutti assolti gli imputati per l’omicidio di Serena Mollicone (uccisa nel 2001)

Tutti assolti gli imputati per l’omicidio di Serena Mollicone (uccisa nel 2001)Roma, 12 lug. (askanews) – Tutti assolti gli imputati per l’omicidio di Serena Mollicone, la ragazza uccisa ad Arce nel giugno 2001. “Questa non è giustizia”, ha detto in un fiato la sorella di Serena Mollicone, Consuelo, dopo la sentenza di assoluzione.


Con la sentenza della corte d’assise d’appello della Capitale, è stata di fatto confermata la decisione di primo grado. Assolti dunque il maresciallo dei carabinieri Franco Mottola (per lui erano stati chiesti 24 anni di reclusione), sua moglie Annamaria (per lei erano stati sollecitati 22 anni) e il loro figlio, Marco (rischiava anche lui 22 anni). Le condanne erano state sollecitate, nel corso della requisitoria, dal sostituto procuratore generale Francesco Piantoni e dal sostituto procuratore presso la Corte d’appello Deborah Landolfi. Quasi nessuno del comitato spontaneo che stamane ha distribuito le magliette per chiedere verità e giustizia per Serena Mollicone si è lasciato andare dopo la sentenza della corte d’assise d’appello di Roma che ha confermato le assoluzioni per gli imputati. Solo pochi discutono fuori dall’aula, mentre scortati dalle forze dell’ordine lasciano il tribunale della Capitale.


Sono cadute anche in secondo grado le accuse nei confronti del maresciallo dei carabinieri Franco Mottola; del figlio Marco (entrambi presenti). Stessa assoluzione anche per la signora Annamaria. Medesimo verdetto favorevole pure per i carabinieri Francesco Suprano e Vincenzo Quatrale. La decisione è arrivata dopo circa tre ore di camera di consiglio. (foto da Facebook)

Tennis, Alcaraz batte Medvedev ed è finalista di Wimbledon

Tennis, Alcaraz batte Medvedev ed è finalista di WimbledonRoma, 12 lug. (askanews) – E’ Carlos Alcaraz il primo finalista di Wimbledon 2024. Lo spagnolo, n°3 del seeding, ha superato il russo Daniil Medvedev (5 del tabellone) con i parziali di 6-7, 6-3, 6-4, 6-4 in poco meno di 3 ore di gioco. Per Carlitos si tratta della quinta finale Slam della carriera, la seconda consecutiva ai Championships dopo quella vinta nel 2023 contro Novak Djokovic.


Domenica si giocherà il quarto Major (US Open 2022, Wimbledon 2023 e Roland Garros 2024 i precedenti) contro il vincente di Musetti-Djokovic in campo a seguire. La finale è in programma domenica sul Campo Centrale alle ore 15.

Calcio, Marotta: “Inzaghi rinnova fino al 2026″

Calcio, Marotta: “Inzaghi rinnova fino al 2026″Roma, 12 lug. (askanews) – Simone Inzaghi e l’Inter insieme per altri due anni. L’ufficialità da parte del presidente dell’Inter Beppe Marotta nel corso della conferenza stampa di presentazione della stagione. “E’ trascorso pochissimo tempo da una grande stagione nella quale abbiamo conquistato altri due trofei, la Supercoppa e lo scudetto – le parole di Marotta – Oggi iniziamo un nuovo cammino insieme: la nostra maglia sarà impreziosita dal tricolore e dalla seconda stella. Insieme a noi, a guidare la squadra, avremo ancora mister Simone Inzaghi. Voglio comunicarvi ufficialmente che il nostro rapporto continuerà fino al 30 giugno 2026 con la speranza di proseguire ancora oltre”. Assieme ad Antonio Conte, Inzaghi sarà l’allenatore più pagato d’Italia: 6,5 milioni di euro a stagione di parte fissa. Nel contratto, anche 3 milioni di bonus per vari obiettivi di squadra.


“Simone è il nostro bravissimo condottiero, in questi anni ha consolidato la nostra leadership e plasmato un gruppo vincente, che rispecchia i valori dello sport. La nostra proprietà ha raccolto il senso di tradizione, di appartenenza, il valore del nostro club. Oaktree ha sin da subito dimostrato la volontà di mantenere la società ai vertici del nostro calcio. La solidità della proprietà, unita all’impegno del management, è la miglior garanzia per i tifosi. L’Inter è consapevole del ruolo da protagonista nel sistema calcio e delle responsabilità che un club così seguito assume verso gli appassionati”.

Pietrasanta in Concerto esplora la “Stravaganza” in musica

Pietrasanta in Concerto esplora la “Stravaganza” in musicaRoma, 12 lug. (askanews) – Grande apertura stasera 12 luglio in memoria del compianto direttore d’orchestra giapponese Seiji Ozawa, scomparso il 6 febbraio di quest’anno e mentore della grande violoncellista cinese Jing Zhao, per il festival Pietrasanta in Concerto, fondato e diretto dalla star del violino Michael Guttman, con un ricco programma di trascrizioni del violoncellista spagnolo Mario Villuendas da Bruch, Bach, Rachmaninov, Shostakovich e Sarasate.


Sul palco l’eccellente Brussels Chamber Orchestra, con Guttman in doppia veste di violinista e direttore, la stessa Jing Zhao al violoncello ed il giovane e già stimatissimo vincitore del 56esimo Premio Paganini, Giuseppe Gibboni. Si conferma dunque, come da 18 anni, una rassegna che racconta il cenacolo amicale ed artistico di uno dei musicisti più stimati ed eclettici degli ultimi decenni, salotto musicale cresciuto con Martha Argerich e Salvatore Accardo, oggi luogo di esplorazione di repertori inediti da parte dei massimi cameristi viventi nell’assoluta informalità, raccolta ed intima, della ‘Piccola Atene’ della Versilia.


Senza dimenticare il continuo dialogo con le arti visive contemporanee grazie alla comunità di grandi artisti da sempre residenti a Pietrasanta, e quest’anno rappresentate dalla mostra del celebre scultore sudcoreano Eun Sun Park e da un’originale monografica collettiva dedicata alla rivisitazione in arte del violino commissionata dallo stesso Guttman ad oltre quaranta artisti da tutto il mondo. “Il festival nasce dallo spirito del luogo, il Chiostro di Sant’Agostino, dalla sua acustica speciale, perfetta per la musica da camera e di estrema godibilità per il ristretto pubblico di sole 320 persone” racconta Guttman, ex enfant prodige ammesso in Conservatorio a soli 10 anni e oggi tra i più importanti violinisti a livello mondiale: di formazione strettamente classica, dopo l’incontro con Astor Piazzolla, è diventato attento esploratore di tutte le aree di confine tra folk e musica colta, come dimostra da anni nel suo festival toscano ed anche in questa edizione.


Giunto a Pietrasanta 22 anni fa inseguendo la sua passione personale per l’arte contemporanea, frequentando le gallerie del borgo e gli artisti lì residenti fra cui Botero, scopre la vocazione musicale dei chiostri e delle piazze della capitale rinascimentale del marmo, e pochi anni dopo vi fonda il festival, la cui storia racconta quasi un compendio della vita professionale di Guttman, giacchè Pietrasanta in Concerto diventa subito il salotto estivo delle amicizie e collaborazioni in musica del grande artista belga, un luogo antico, intimo, lontano dalla folla della riviera in cui incontrarsi e sperimentare coi ritmi e modi di una vera villeggiatura artistica. Il trecentesco Chiostro di Sant’Agostino, cuore del festival quest’anno verrà dedicato da Guttman alla stravaganza in musica, grazie a un programma che esplora i legami segreti e sottili tra il grande repertorio classico, contemporaneo, romantico fino al Barocco, e il mondo sonoro del folk gipsy, irlandese, armeno, spagnolo, con incursioni a Gerusalemme e Vienna, momenti di tango, trascrizioni inedite, il tutto nelle dita di artisti del calibro di Maxim Vengerov, Roby Lakatos, Aleksei Igudesman, qui anche in veste di compositore, Daniel Hope, Giuseppe Gibboni, Maria Solozobova, solo per citare l’impressionante parata di grandi violinisti in città in soli 10 giorni.


Il concerto di apertura venerdì 12 luglio prevede un’intrigante serie di trascrizioni da Bach a Rachmaninov realizzate proprio per Pietrasanta dal grande violoncellista spagnolo Mario Villuendas, figlio d’arte del celebre violinista Manuel Villuendas, colonna portante della musica spagnola e primo trascrittore in famiglia. Grande amico del festival da anni, Villuendas è anche uno storico collaboratore della Brussels Chamber Orchestra, che diretta da Guttman nel doppio ruolo di violinista e maestro concertatore, si unirà ed alternerà ai virtuosi Giuseppe Gibboni – violinista che per primo ha riportato il prestigioso Premio Paganini in Italia dopo 24 anni di assenza – e alla violoncellista Jing Zhao, sempre in formazione variabile come da tradizione del Festival. Nei giorni a seguire a fianco dell’orchestra residente si potranno poi godere due dei quartetti più importanti del panorama internazionale, il Jerusalem e il berlinese Michelangelo, oltre a pianisti come Polina Osetimskaia, Matan Porat, Alexander Melnikov and Olga Domnina. Senza dimenticare che Jing Zhao porterà poi nel borgo l’affascinante Lulu Wang, virtuosa sempre cinese di Bayan, la tradizionale fisarmonica russa, ma anche Pierre Genisson che Guttman definisce “the wizard of the clarinet” per il suo straordinario ed eclettico iper-virtuosismo, il mago della chitarra Artyom Dervoed e Lucy Landymore, maestra di vibrafono. Spicca nel Grand Tour in musica disegnato da Guttman la serata dedicata al talento armeno, paese che “Con Corea e Finlandia rappresenta oggi la più imponente fucina di nuovi talenti grazie ad una passione bruciante che anima tutti gli strati della società, dalle città ai più remoti e poveri villaggi di montagna. Un paese che ha tanto sofferto e che è rimasto a lungo nascosto oltre la cortina sovietica ma che oggi può essere riscoperto e che sta regalando al mondo una nuova generazione di musicisti straordinari”. Pietrasanta in Concerto si conferma quindi anche quest’anno un luogo di ‘gioco’ per grandissimi musicisti alla ricerca di percorsi inediti, rari, nascosti nelle pieghe della storia, che difficilmente potrebbero trovare posto nella normale routine concertistica delle star internazionali, ma che nel borgo che fu di Michelangelo, ritrovano quella libertà espressiva che invita alla sperimentazione del nuovo. Il programma completo del festival sul sito pietrasantainconcerto.com/it (Photo credit: B.Rosenberg)

Euro2024, Lamine Yamal: “Non vedo l’ora che arrivi la finale”

Euro2024, Lamine Yamal: “Non vedo l’ora che arrivi la finale”Roma, 12 lug. (askanews) – “Non vedo l’ora che arrivi la finale. Dopo la partita contro la Francia, ho risposto ai messaggi a poco a poco, poi ho dormito perché ero stanco”: Lamine Yamal, attaccante della Spagna, compirà domani 17 anni e oggi ha rilasciato un’intervista esclusiva a Jijantes Tv, un canale twitch di Barcellona. “Il mio Instagram – continua – è stato inondato di accessi, ma non credo che questa sia pressione. Le persone sono felici, mi supportano, e io cerco di godermi il momento”. Sulla Spagna: “Il nostro segreto è l’unità, diamo tutto l’uno per l’altro. Anche quelli che non possono giocare come Pedri, infortunato, e Carvajal, che l’altro giorno era squalificato, partecipano alla partita. Festeggiamo i gol tutti insieme. Il compagno che mi ha sorpreso di più è stato Baena (centrocampista del Villarreal, ndr) per il suo tiro. Anche Rodri, ovviamente, e poi Cucurella”.


Su Rabiot che l’aveva provocato prima della semifinale contro la Francia e che poi Yamal aveva punito con il gol bellissimo, preceduto da finte e controfinte proprio sull’ex centrocampista della Juve: “Ma contro l’Inghilterra non deve pungere nessuno… Non guardo gli avversari, non voglio farmi condizionare. Preferisco pensare di poter fare quello che voglio, sorprenderli alla mia maniera”. Sul ruolo e la posizione in campo: “Mi piace partire dalla fascia destra e nel momento giusto andare verso il centro per tirare, come è successo contro la Francia”. Sui premi individuali: “Preferisco vincere l’Europeo o la Champions”. Sul futuro immediato: “Continuerò a vivere a La Masia (il “collegio” del Barcellona, ndr). Ora che ho finito le scuole dell’obbligo avrò più libertà”. E poi, sull’immagine che lo ritrae piccolissimo con Messi che gli fa il bagnetto per un’iniziativa benefica: “Ho visto la foto per la prima volta perché me l’ha mostrata mio padre. Volevamo evitare paragoni, per questo noi non l’abbiamo diffusa”. Nessun timore di essere accostato a Messi, un mito della storia del Barcellona: “I confronti con il miglior giocatore di sempre non danno fastidio a nessuno. Non ho mai parlato con Leo, spero di poterlo fare”. Sul numero di maglia che prenderà quest’anno al Barcellona: “Non mi interessa quale maglia indossare, a me importa giocare. Ne prenderò uno libero, per esempio il 17 lasciato da Marcos Alonso”. Sul suo fisico diventato più muscoloso: “In un anno sono cresciuto un po’ di più. Andrés, il preparatore fisico del Barça, mi ha aiutato. Il calcio si gioca con le gambe, ma il fisico è importante”. Su Xavi: “E’ stato l’allenatore che per primo ha creduto in me e mi ha fatto esordire nella prima squadra del Barcellona”. Sulla pettinatura: “Uso un gel speciale dopo la doccia”.