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Coni, Marotta riceve la Stella d’Oro: “E’ il premio più importante”

Coni, Marotta riceve la Stella d’Oro: “E’ il premio più importante”Roma, 11 lug. (askanews) – “Dire che sono emozionato sicuramente sì, mi è capitato di aver ricevuto premi importanti grazie alle squadre nelle quali sono stato, ma questo è la ciliegina. Il riconoscimento più importante perché nasce nella mia e nostra casa, quella dello sport. Sono onorato perché viene da uomini di sport, il più importante della mia carriera”: Lo ha detto Giuseppe Marotta, presidente dell’Inter, durante il Consiglio Nazionale del Coni, ricevendo la Stella d’Oro al merito sportivo. “Ho avuto dei grandi maestri come Franco Carraro – ha aggiunto -. Mi hanno insegnato i valori più importanti. Io sono appassionatissimo del mio lavoro, poi serve grande umiltà, coraggio e perseveranza. Auspico che i Giochi di Parigi possano darvi le soddisfazioni che meritate”. Il Presidente del Coni, Giovanni Malagò aveva anticipato: “E’ considerato il miglior dirigente calcistico del paese e non solo, sbaglierei a leggere il suo curriculum perché ovunque è andato ha vinto, basti pensare i dieci campionati italiani portati a casa”.

L’aeroporto di Milano Malpensa è ufficialmente intitolato a Silvio Berlusconi

L’aeroporto di Milano Malpensa è ufficialmente intitolato a Silvio BerlusconiRoma, 11 lug. (askanews) – L’aeroporto di Milano Malpensa è ufficialmente intitolato a Silvio Berlusconi. Lo ha stabilito l’ordinanza di Enac, che ha effetto immediato: “L’Aeroporto di Milano Malpensa è intitolato alla memoria del Presidente Silvio Berlusconi, con la seguente denominazione: AEROPORTO INTERNAZIONALE MILANO MALPENSA – “SILVIO BERLUSCONI” La società di gestione SEA S.p.A. provvederà agli adempimenti di competenza connessi alla nuova denominazione”.


Il Vicepremier e Ministro Matteo Salvini esprime “grande soddisfazione”. Lo fa sapere il Mit.

Atletica, Schwazer: “Dopo otto anni tornerò a marciare”

Atletica, Schwazer: “Dopo otto anni tornerò a marciare”Roma, 11 lug. (askanews) – “Dopo otto lunghissimi anni dalla mia ultima gara, venerdì 19 luglio tornerò a marciare sulla pista del centro sportivo di Arco (Trento) per una 20km. I miei figli, Ida e Noah, mi vedranno gareggiare per la prima volta e ne sono immensamente felice! Grazie a QueenAtletica e all’ASD Alto Garda e Ledro per aver organizzato la manifestazione e a Mancini Group per il supporto. Sarà una festa per tutti gli atleti, i tifosi e per le famiglie che saranno presenti. Vi aspetto numerosi!”: con un post sui suoi profili social, Alex Schwazer – la cui squalifica per doping è terminata a mezzanotte di domenica 7 luglio – annuncia il suo ritorno in una gara il prossimo 19 luglio. Con l’evento, denominato QAlex 20k, il campione olimpico di Pechino 2008 darà l’addio all’atletica.

Cinema, all’Ora! Fest a Trani anche Sam Rockwell e Rossy De Palma

Cinema, all’Ora! Fest a Trani anche Sam Rockwell e Rossy De PalmaRoma, 11 lug. (askanews) – Dal 25 al 29 settembre, Trani sarà il palcoscenico dell’Ora! Fest, il festival internazionale del cinema dedicato a ambiente, sostenibilità, giovani e giustizia sociale. Tra le star attese ci saranno anche il premio Oscar Sam Rockwell, le attrici Leslie Bibb e Rossy De Palma, e l’attore William Fichtner. Il festival, supportato dalla Regione Puglia e dalla Città di Trani, è guidato da Giovanni De Blasio con la direzione artistica di Eva Basteiro-Bertolì e la curatela internazionale di Silvia Bizio.


Tra i protagonisti già annunciati anche James Marsden, Matt Dillon, Marisa Tomei e Raoul Bova. L’evento includerà la premiere europea del documentario “A Look Through His Lens” su Philippe Rousselot, con i produttori premi Oscar Kim Basinger e Lynne Littman, mentre Vinicio Marchioni sarà al festival con il suo primo romanzo “Tre Notti”. La giuria dei lungometraggi sarà presieduta da Alfre Woodard, affiancata da Jaume Ripoll, David Petrarca e Michael Nozik. Talk e masterclass con grandi nomi del cinema internazionale animeranno il festival, inclusa una conversazione con il premio Oscar Mark Mangini.


L’Ora! Fest si impegna anche sui temi ambientali con iniziative educative e creative in collaborazione con ScartOff Aps e la Fondazione Sylva. Verranno presentati progetti di riciclo, riuso e rimboschimento, coinvolgendo scuole e artisti locali. Un’importante sezione del festival sarà dedicata ai giovani talenti con workshop e una giuria composta da studenti del DAMS dell’Università di Bari. Le proiezioni, gratuite fino ad esaurimento posti, si terranno presso il Monastero Santa Maria di Colonna, con una selezione di film italiani e internazionali in concorso e fuori concorso. Il sindaco di Trani ha espresso entusiasmo per l’evento, sottolineando l’importanza del cinema come strumento per riflettere sulle sfide ambientali e promuovere soluzioni innovative.

Formula1, sei gare sprint nel calendario del 2025

Formula1, sei gare sprint nel calendario del 2025Roma, 11 lug. (askanews) – Saranno 6 anche nella prossima stagione le gare Sprint nel calendario di Formula 1. Al momento non sono state previste modifiche al format: all’inizio dell’anno c’è stata una discussione della F1 Commission sui potenziali cambiamenti e questo sarà probabilmente discusso di nuovo in futuro. Ecco dove si correranno le gare sui 100 Km del 2025 CINA – weekend 21-23 marzo MIAMI – weekend 2-4 maggio BELGIO – weekend 25-27 luglio TEXAS – weekend 17-19 ottobre BRASILE – weekend 7-9 novembre QATAR – weekend 29-30 nov / 1 dic

Rapporto Ecomafie: aumentano i reati ambientali (+15,6%), un fatturato illegale da 8,8 miliardi

Rapporto Ecomafie: aumentano i reati ambientali (+15,6%), un fatturato illegale da 8,8 miliardiRoma, 11 lug. (askanews) – In Italia le ecomafie premono sempre di più sull’acceleratore e fanno affari d’oro. A dimostrarlo è l’aumento dei reati ambientali che nel 2023 salgono a 35.487, registrando +15,6% rispetto al 2022, con una media di 97,2 reati al giorno, 4 ogni ora. Illeciti che si concentrano soprattutto nel Mezzogiorno e in particolare nelle quattro regioni a tradizionale presenza mafiosa – Campania, Puglia, Sicilia e Calabria – dove si concentra il 43,5% deli illeciti penali, +3,8% rispetto al 2022. Tutto il mercato illegale nella Penisola è valso agli ecomafiosi nel 2023 ben 8,8 miliardi. A tracciare un quadro di sintesi è il nuovo report di Legambiente “Ecomafia 2024. Le storie e i numeri della criminalità ambientale in Italia” (edito da Edizioni Ambiente), nel 30esimo anno dalla sua prima pubblicazione, e i cui dati sono stati presentati oggi a Roma.


Dati, commenta Legambiente, “nel complesso preoccupanti: nel 2023 in Italia aumenta anche il numero delle persone denunciate (34.481, +30,6%), così come quello degli arresti (319, +43% rispetto al 2022) e quello dei sequestri (7.152, +19%). Tra gli illeciti, nella Penisola continua a salire la pressione del ciclo illegale del cemento (13.008 reati, +6,5%), che si conferma sempre al primo posto tra i reati ambientali; ma a preoccupare è soprattutto l’impennata degli illeciti penali nel ciclo dei rifiuti, 9.309, + 66,1% che salgono al secondo posto. Al terzo posto con 6.581 reati la filiera degli illeciti contro gli animali (dal bracconaggio alla pesca illegale, dai traffici di specie protette a quelli di animali da affezione fino agli allevamenti); seguita dagli incendi dolosi, colposi e generici con 3.691 illeciti. Crescono anche i numeri dell’aggressione al patrimonio culturale (642 i furti alle opere d’arte, +58,9% rispetto al 2022) e degli illeciti nelle filiere agroalimentari (45.067 illeciti amministrativi, + 9,1% rispetto al 2022), a cominciare dal caporalato. Sono inoltre 378 i clan mafiosi censiti.


(segue) A livello regionale, spiega ancora il Rapporto Ecomafie di Legambiente, la Campania si conferma al primo posto della classifica con più illeciti ambientali, 4.952 reati, pari al 14% del totale nazionale, seguita da Sicilia (che sale di una posizione rispetto al 2022, con 3.922 reati, +35% rispetto al 2022), Puglia (scesa al terzo posto, con 3.643 illeciti penali, +19,2%) e Calabria (2.912 reati, +31,4%). La Toscana sale dal settimo al quinto posto, seguita dal Lazio. Balza dal quindicesimo al settimo posto la Sardegna. Tra le regioni del Nord, la Lombardia è sempre prima. A livello provinciale, Napoli torna al primo posto, a quota con 1.494 reati, seguita da Avellino (in forte crescita con 1.203 reati, pari al +72,9%) e Bari. Roma scende al quarto posto, con 867 illeciti penali, seguita da Salerno, Palermo, Foggia e Cosenza. La prima provincia del Nord è quella di Venezia, con 662 reati, che si colloca al nono posto ed entra nella classifica delle prime venti province per illegalità ambientale.


Continua l’applicazione della legge 68/2015 sugli ecoreati che nel 2023 ha superato la quota 600, anche se registra un lieve calo rispetto all’anno precedente quando era stata contestata 637 volte. Un calo dovuto al calo dei controlli, passati da 1.559 a 1.405. Il delitto di inquinamento ambientale resta nel 2023 quello più contestato, 111 volte, portando a ben 210 denunce e 21 arresti. Altro dato riguarda i comuni commissariati che sono attualmente 19.

Invalsi, gli studenti italiani ancora lontani dai livelli pre Covid ma segni di ripresa

Invalsi, gli studenti italiani ancora lontani dai livelli pre Covid ma segni di ripresaRoma, 11 lug. (askanews) – Gli studenti italiani, soprattutto quelli delle scuole Superiori, non hanno ancora recuperato le performance pre Covid, ma i risultati 2024 delle prove Invalsi (che monitorano le competenze in Italiano, Matematica e Inglese) restituiscono risultati incoraggianti, quantomeno un cambio di tendenza: in particolare nell’ultimo anno della Secondaria di II grado c’è un ‘miglioramento significativo’ in tutte le discipline, per Italiano più che in Matematica, soprattutto in Inglese.


Non mancano situazioni critiche: sono ancora molto elevati i divari territoriali, con il Sud e le Isole che arrancano, ma anche tra comuni nelle stesse aree geografiche; nella Secondaria di I grado solo 4 studenti su 10 terminano il ciclo con competenze in Matematica adeguate: ‘Un dato allarmante’; al II anno della Secondaria di secondo grado quasi 4 studenti su 10 non raggiungono almeno il livello base in Italiano. Tra i dati più incoraggianti quelli sulla dispersione scolastica: nel 2024 la dispersione scolastica ‘implicita’ (la quota di studenti che terminano il loro percorso scolastico senza aver acquisito le competenze fondamentali in nessuna delle tre materie monitorate dall’Invalsi) scende al 6,6% e raggiunge il valore più basso da quando è iniziata la sua rilevazione (2019, era al 7,5%); e prosegue anche il calo della dispersione ‘esplicita’ (i 18-24enni che non arrivano al diploma o a una qualifica professionale di ELET-Early Leavers from Education and Training): nel 2023 è al 10,5%, -1% sul 2022 e ben -15,4% sul 2001 (25,9%).


Il Rapporto nazionale INVALSI 2024 è stato presentato oggi alla Camera dei Deputati, alla presenza del ministro dell’Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara. ‘Il cambiamento di tendenza, non ci porta, Inglese a parte, a dire che abbiamo recuperato gli esiti prepandemici. Per l’ultimo anno di Secondaria di Secondo grado il miglioramento c’è ed è significativo per tutte le discipline, sia Italiano che Matematica’, ha spiegato il presidente INVALSI Roberto Ricci: ‘Il dato più bello in assoluto è il calo così rilevante della dispersione scolastica implicita. Un ragazzo in questa condizione è a fortissimo rischio di esclusione sociale e di diritti e doveri di cittadinanza. Quello che mi preoccupa maggiormente, è il dato allarmante sulla Matematica nella secondaria di I grado, soprattutto ragazzi che ragazze: 4 su 10 terminano con competenze matematiche adeguate’.


Quest’anno le prove INVALSI hanno coinvolto circa 1 milione di studenti della scuola Primaria (classe II e classe V), circa 570.000 studenti della scuola Secondaria di Primo grado (classe III) e più di 1 milione di studenti della scuola Secondaria di Secondo grado: ‘Nonostante gli elevati numeri di studenti e studentesse partecipanti, di classi e di scuole coinvolte – precisa Invalsi – le prove si sono svolte regolarmente con tassi di copertura molto elevati, vicini al raggiungimento di tutta la popolazione destinataria delle prove stesse’. I RISULTATI DELLA SCUOLA PRIMARIA – Per quanto di modesta entità, si riscontrano prime indicazioni di una ‘inversione di tendenza’ dei risultati in Italiano e Matematica gli allievi della II primaria. Nonostante gli esiti siano ancora significativamente meno buoni di quelli registrati nel 2019 e nel 2021, si evidenzia una lieve ripresa per quanto riguarda la Matematica che, se confermata in futuro, potrebbe segnare l’inizio della ripresa in un grado scolastico così importante. E’ infatti in crescita rispetto al 2023 la percentuale di allievi che raggiungono almeno il livello base. – In Italiano circa il 67% (era il 69% nel 2023 e il 73% nel 2022) raggiunge almeno il livello base (almeno la fascia 3); – In Matematica circa il 67% (era il 64% nel 2023 e il 71% nel 2022) raggiunge almeno il livello base (almeno la fascia 3).


L’andamento degli esiti della V Primaria è piuttosto differenziato in base alla disciplina, ma prevalgono le note positive rispetto a quelle meno favorevoli. Ad eccezione dell’Italiano dove i risultati sono stabili, in Matematica e soprattutto in Inglese si riscontra una inversione nell’andamento dei risultati, con una crescita statisticamente significativa per entrambe le prove di Inglese. – In Italiano circa il 75% (era il 74% nel 2023 e l’80% nel 2022) raggiunge almeno il livello base (almeno la fascia 3); – In Matematica circa il 68% (era il 63% nel 2023 e il 66% nel 2022) raggiunge almeno il livello base (almeno la fascia 3); – Anche i risultati d’Inglese sono nuovamente in crescita dopo il calo del 2023. Il 95% (era l’87% nel 2023, il 94% nel 2022) degli allievi e delle allieve raggiunge il prescritto livello A1 del QCER nella prova di lettura (Reading), mentre nella prova di ascolto (Listening) è l’86% di allievi e allieve (erano l’81% nel 2023 e l’85% nel 2022) a raggiungere il prescritto livello A1 del QCER. LA SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO – Come era avvenuto nel 2023, anche i risultati del 2024 confermano che si è fermato il calo in Italiano e Matematica riscontrato tra il 2019 e il 2021, ma purtroppo non si riscontra ancora un’inversione di tendenza. Gli esiti di Inglese (sia listening sia reading) sono invece in netto miglioramento. A livello nazionale gli studenti che raggiungono risultati almeno adeguati, ossia in linea con quanto stabilito dalle Indicazioni nazionali, sono: in Italiano il 60% (-2 punti percentuali rispetto al 2023); in Matematica il 56% (invariato rispetto al 2021, 2022 e al 2023); in Inglese Reading (A2) il 82% (+2 punti percentuali rispetto al 2023 e +4 punti percentuali rispetto al 2022 e + 6 punti percentuali rispetto al 2021); in Inglese Listening (A2) il 68% (+3 punti percentuali rispetto al 2023, +6 punti percentuali rispetto al 2022 e +8 punti rispetto al 2021). Dall’inizio della rilevazione (2018) è aumentata di ben 14 punti percentuali la quota di allievi che raggiungono il prescritto A2 in Listening. I divari territoriali rimangono molto ampi. In alcune regioni del Mezzogiorno si riscontra un maggior numero di allievi e allieve con livelli di risultato molto bassi. In particolare, solo il 48% degli studenti della macro-area Sud raggiunge almeno il livello 3 in Matematica e tale percentuale scende drammaticamente al 39% nel Sud e Isole. Si confermano, in parte ampliate, forti evidenze di disuguaglianza di opportunità di apprendimento nelle regioni del Mezzogiorno sia in termini di diversa capacità della scuola di attenuare l’effetto delle differenze socio-economico-culturali sia in termini di differenze tra scuole e, soprattutto, tra classi. LA SCUOLA SECONDARIA DI SECONDO GRADO – Per quanto riguarda il II anno della Secondaria di secondo grado (nel 2020 e nel 2021 le prove non si sono svolte a causa della pandemia), in Italiano il 62% degli studenti (-1 punto rispetto al 2023; -4 punti percentuali rispetto al 2022 e -8 punti rispetto al 2019) raggiunge almeno il livello base (ovvero il livello 3). Le differenze tra l’Italia centro-settentrionale e quella meridionale rimangono consistenti, anche se si osserva un preoccupante calo nel Nord Ovest e nel Centro; in Matematica il 55% degli studenti e delle studentesse, risultati invariati rispetto al 2013 (+1 punto percentuale rispetto al 2022 e 7 punti percentuali rispetto al 2019), raggiunge almeno il livello base (ovvero il livello 3). La distanza nei risultati tra Centro-Nord e Mezzogiorno si riduce di qualche punto percentuale poiché solo le due macro-aree meridionali migliorano leggermente rispetto al 2023. Tuttavia, la quota di allievi e di allieve che raggiungono almeno il livello 3 si riduce ulteriormente nel Sud rispetto al grado 8, passando dal 48% al 44%, evidenziandosi una vera e propria emergenza nell’apprendimento della Matematica. Per l’ultimo anno della Scuola Secondaria di Secondo grado, i risultati delle prove INVALSI evidenziano invece ‘un apprezzabile miglioramento rispetto agli anni passati in tutte le discipline osservate’: in Italiano il 56% degli studenti (+5 punti rispetto al 2023, +4 punti rispetto al 2022) raggiunge almeno il livello base (ovvero il livello 3). Il divario massimo tra Nord e Sud scende dai 23 punti del 2023 ai 21 punti del 2024; in Matematica sembra intravedersi un leggero miglioramento con il passaggio al 52% (dopo tre rilevazioni stabili al 50%) della quota di allievi e di allieve che raggiungono almeno il livello 3. Il divario massimo tra Nord e Sud scende dai 31 punti del 2023 ai 27 punti del 2024, ancora molto ampio, ma comunque in miglioramento; in Inglese il 60% degli studenti raggiunge i traguardi (B2 per l’istruzione tecnica e liceale e il B1+ per quella professionale) nella prova di Reading (+4 punti percentuali rispetto al 2023) e il 45% in quella di Listening (+3 punti percentuale rispetto al 2023). Soprattutto per la prova di Listening la differenza della quota di allievi e di allieve che raggiunge i traguardi prescritti è di 31 punti percentuali tra il Nord e il Mezzogiorno. ‘Nella V Primaria, già dall’anno prossimo cominceremo sul campo le fasi di sperimentazione sulla somministrazione delle Prove in formato Computer Based, per arrivare il più presto possibile sull’intera popolazione’, ha confermato Ricci: ‘Dopo la sperimentazione saremo in grado di fare una previsione sulla messa a regime: l’obiettivo è il prima possibile’.

Balneari, Corte Ue: no indennizzo ai concessionari per costruzioni

Balneari, Corte Ue: no indennizzo ai concessionari per costruzioniBruxelles, 11 lug. (askanews) – La normativa italiana che prevede che le opere non amovibili costruite sulle spiagge vengano acquisite a titolo gratuito dallo Stato italiano al termine di una concessione non costituisce una restrizione alla libertà di stabilimento. Lo afferma la Corte europea di giustizia, in una sentenza emessa oggi a Lussemburgo.


La sentenza riguarda un rinvio pregiudiziale alla Corte europea da parte dal Consiglio di Stato italiano a seguito di un appello presentato dalla Società italiana imprese balneari (Siib). La Siib gestisce nel territorio del Comune di Rosignano Marittimo uno stabilimento balneare sul quale aveva costruito una serie di opere. Al termine della concessione, al momento del rinnovo, queste opere costruite sul demanio sono state acquisite a titolo gratuito dallo Stato italiano, come previsto dal Codice di navigazione italiano. Di conseguenza, lo Stato ha imposto il pagamento di canoni demaniali maggiorati per le concessioni da rinnovare. Il Consiglio di Stato, investito dell’appello della Siib, si è rivolto alla Corte europea di Giustizia per chiedere se la norma nazionale che prevede che le opere non amovibili costruite su una spiaggia vengano automaticamente acquisite dallo Stato alla scadenza del periodo di prova, per di più senza un indennizzo per il concessionario che le ha realizzate, rappresenti una restrizione alla libertà di stabilimento (articolo 49 del Trattato sul funzionamento dell’Unione europea).


La Corte ha stabilito che la norma del Codice di navigazione non costituisce una restrizione alla libertà di stabilimento, poiché si applica a tutti gli operatori esercenti attività nel territorio italiano. Tutti gli operatori economici si trovano quindi ad affrontare la medesima preoccupazione, che è quella di sapere se sia economicamente sostenibile presentare la propria candidatura per l’attribuzione di una concessione sapendo che, alla sua scadenza, le opere non amovibili costruite saranno acquisite al demanio pubblico. La sentenza chiarisce anche che questa norma specifica del Codice di navigazione non riguarda le condizioni per lo stabilimento dei concessionari autorizzati a gestire un’attività turistico ricreativa sul demanio pubblico marittimo italiano. La norma si limita infatti a prevedere che alla scadenza del periodo di concessione le opere non amovibili costruite dal concessionario siano incamerate immediatamente e senza compensazione finanziaria nel demanio pubblico marittimo, salvo che non sia diversamente stabilito nell’atto di concessione.


Inoltre, la Corte puntualizza che l’appropriazione gratuita e senza indennizzo, da parte dello Stato, delle opere non amovibili costruite dal concessionario sul demanio pubblico costituisce l’essenza stessa dell’inalienabilità del demanio pubblico. Il principio di inalienabilità implica, infatti, che il demanio pubblico resti di proprietà dello Stato, e che le autorizzazioni di occupazione demaniali hanno carattere precario, con una durata determinata, e sono, inoltre, revocabili. La Siib non poteva ignorare, sin dalla conclusione del contratto di concessione, che l’autorizzazione all’occupazione demaniale che le era stata attribuita aveva carattere precario ed era revocabile, conclude la Corte.

Balneari, la Corte Ue dà ragione allo Stato: nessun indennizzo ai concessionari per le costruzioni fatte

Balneari, la Corte Ue dà ragione allo Stato: nessun indennizzo ai concessionari per le costruzioni fatteBruxelles, 11 lug. (askanews) – La normativa italiana che prevede che le opere non amovibili costruite sulle spiagge vengano acquisite a titolo gratuito dallo Stato italiano al termine di una concessione non costituisce una restrizione alla libertà di stabilimento. Lo afferma la Corte europea di giustizia, in una sentenza emessa oggi a Lussemburgo.


La sentenza riguarda un rinvio pregiudiziale alla Corte europea da parte dal Consiglio di Stato italiano a seguito di un appello presentato dalla Società italiana imprese balneari (Siib). La Siib gestisce nel territorio del Comune di Rosignano Marittimo uno stabilimento balneare sul quale aveva costruito una serie di opere. Al termine della concessione, al momento del rinnovo, queste opere costruite sul demanio sono state acquisite a titolo gratuito dallo Stato italiano, come previsto dal Codice di navigazione italiano. Di conseguenza, lo Stato ha imposto il pagamento di canoni demaniali maggiorati per le concessioni da rinnovare. Il Consiglio di Stato, investito dell’appello della Siib, si è rivolto alla Corte europea di Giustizia per chiedere se la norma nazionale che prevede che le opere non amovibili costruite su una spiaggia vengano automaticamente acquisite dallo Stato alla scadenza del periodo di prova, per di più senza un indennizzo per il concessionario che le ha realizzate, rappresenti una restrizione alla libertà di stabilimento (articolo 49 del Trattato sul funzionamento dell’Unione europea).


La Corte ha stabilito che la norma del Codice di navigazione non costituisce una restrizione alla libertà di stabilimento, poiché si applica a tutti gli operatori esercenti attività nel territorio italiano. Tutti gli operatori economici si trovano quindi ad affrontare la medesima preoccupazione, che è quella di sapere se sia economicamente sostenibile presentare la propria candidatura per l’attribuzione di una concessione sapendo che, alla sua scadenza, le opere non amovibili costruite saranno acquisite al demanio pubblico. La sentenza chiarisce anche che questa norma specifica del Codice di navigazione non riguarda le condizioni per lo stabilimento dei concessionari autorizzati a gestire un’attività turistico ricreativa sul demanio pubblico marittimo italiano. La norma si limita infatti a prevedere che alla scadenza del periodo di concessione le opere non amovibili costruite dal concessionario siano incamerate immediatamente e senza compensazione finanziaria nel demanio pubblico marittimo, salvo che non sia diversamente stabilito nell’atto di concessione.


Inoltre, la Corte puntualizza che l’appropriazione gratuita e senza indennizzo, da parte dello Stato, delle opere non amovibili costruite dal concessionario sul demanio pubblico costituisce l’essenza stessa dell’inalienabilità del demanio pubblico. Il principio di inalienabilità implica, infatti, che il demanio pubblico resti di proprietà dello Stato, e che le autorizzazioni di occupazione demaniali hanno carattere precario, con una durata determinata, e sono, inoltre, revocabili. La Siib non poteva ignorare, sin dalla conclusione del contratto di concessione, che l’autorizzazione all’occupazione demaniale che le era stata attribuita aveva carattere precario ed era revocabile, conclude la Corte.

Biennale Danza, Wayne McGregor riconfermato direttore artistico

Biennale Danza, Wayne McGregor riconfermato direttore artisticoVenezia, 11 lug. (askanews) – Wayne McGregor è stato riconfermato come direttore artistico del Settore Danza della Biennale di Venezia per il biennio 2025-2026. Lo ha stabilito il Consiglio di amministrazione, presieduto da Pietrangelo Buttafuoco. McGregor era stato nominato direttore del Settore Danza dal precedente Consiglio di amministrazione nel 2020, nomina in scadenza dopo il 18esimo Festival Internazionale di Danza Contemporanea in programma a Venezia dal 18 luglio al 3 agosto.


“Wayne McGregor – ha commentato il presidente Pietrangelo Buttafuoco – è riuscito a costruire per la Biennale Danza un progetto di grande respiro, mettendo in campo una sensibilità straordinaria che guarda con attenzione alle generazioni più giovani nella scena del mondo. Vederlo all’opera in queste ultime settimane, studiarne la stupefacente immaginazione e la fatica sua di Maestro nella esclusiva scuola qual è il College di Biennale Danza, mi ha permesso di capire che il suo lavoro merita altro tempo per consolidare pratiche e visioni importanti per la nostra istituzione. Con Wayne Mc Gregor, nel segno di un nuovo fatto d’arte, e ancora una volta qui a Venezia, ci siamo dunque dati appuntamento e sono perciò felice di annunciare la sua riconferma per il biennio 2025-2026”. Secondo Wayne McGregor “è stato un grande onore e un piacere sotto il profilo creativo curare gli ultimi quattro anni della Biennale Danza. Un periodo in cui siamo riusciti a far crescere il Festival fino a farlo diventare un evento internazionale della durata di tre settimane, commissionando e invitando artisti straordinari provenienti da sei continenti che hanno entusiasmato e ispirato un pubblico sempre più numeroso”. E prosegue: “Nei prossimi due anni continueremo la nostra missione di investimento nei nuovi talenti della danza contemporanea, dando spazio alle loro voci attraverso Biennale College e i nostri programmi di formazione pensati ad hoc. Non vedo l’ora di lavorare con la brillante squadra della Biennale per portare avanti una visione potente e in continua trasformazione della danza oggi”.


Lo scorso 15 giugno Sir Wayne McGregor è stato nominato baronetto da Sua Maestà Re Carlo III “per il suo contributo pionieristico nel campo della danza”. Il 21 giugno ha presentato in prima mondiale al Montepellier Danse Festival il nuovo lavoro Deepstaria con Company Wayne McGregor, per debuttare poco dopo alla Metropolitan Opera House di New York con Woolf Work, già premiato con un Olivier Award, ospite d’onore Alessandra Ferri, per cui era stato originariamente concepito il pezzo, entrando nel repertorio dell’American Ballet Theatre. Nel novembre 2024 McGregor porterà in scena la visione post-apocalittica di Margaret Atwood nel balletto in tre atti MADDADDAM, in prima europea alla Royal Opera House di Londra (una commissione dal National Ballet of Canada e dal Royal Ballet).


La conferma di McGregor arriva pochi giorni dopo la nomina di Willem Dafoe come direttore artistico del settore Teatro della Biennale: l’attore americano ha preso il posto del duo ricci/forte.