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Annalisa regina delle classifiche del 2024

Annalisa regina delle classifiche del 2024Milano, 8 lug. (askanews) – Annalisa inarrestabile: “Sinceramente” e “E poi siamo finiti nel vortice” sono il singolo e l’album di un’artista femminile più venduti nella classifica ufficiale Fimi/Gfk del primo semestre del 2024, rispettivamente al n.3 per i singoli e al n. 6 per gli album. Altri 4 brani, “Mon amour”, “Euforia”, “Disco Paradise” e “Bellissima” sono presenti nella Top 100. Tutti questi traguardi l’hanno portata ad ottenere 43 platini e 13 oro, è la donna più certificata del 2024 e, ottenendo il quinto platino con “Mon Amour” e “Bellissima”, è la prima artista solista a raggiungere questo risultato. Con oltre 110 mila biglietti venduti ha concluso un tour nei palazzetti (con tre Unipol Forum a Milano) e due live all’Arena di Verona, tutti completamente sold out e da poco ha iniziato il “Tutti nel vortice – outdoor”, dove si sta esibendo sui palchi dei principali festival estivi. Il suo ultimo singolo con Tananai “Storie Brevi” è ai vertici della classifica ufficiale Fimi /Gfk e nell’airplay radiofonico.


Dopo aver conquistato l’Italia, ora si dirige verso il mercato spagnolo dove lo scorso 28 giugno è stata pubblicata “Sinceramente (cuando cuando cuando)”, la versione spagnola della hit di Annalisa che, uscita a febbraio, ha raggiunto la certificazione Triplo Platino dopo aver ottenuto la vetta delle classifiche ufficiali di vendita e radiofoniche ed essere entrata nella classifica Top 100 di Billboard Usa, consacrando la sua autrice come prima donna a raggiungere questo risultato.

Biennale Teatro, Willem Dafoe è il nuovo direttore artistico

Biennale Teatro, Willem Dafoe è il nuovo direttore artisticoVenezia, 8 lug. (askanews) – Da Hollywood a Venezia: Willem Dafoe è il nuovo direttore artistico del settore Teatro della Biennale per il biennio 2025-2026. La nomina è stata deliberata dal Consiglio di amministrazione della Biennale presieduto da Pietrangelo Buttafuoco.


“È un onore poter annunciare la nomina di Willem Dafoe a Direttore della Biennale Teatro – ha dichiarato Buttafuoco. Il teatro è di fatto la casa originale della sua luminosa carriera. Tra i fondatori del leggendario Wooster Group nel 1977, nel perfetto controllo del suo corpo scenico ci sono sempre state la disciplina, la conoscenza, la passione e la profonda consapevolezza del teatro. Non vedo l’ora, come tutti, di poter essere spettatore del Festival che costruirà da Direttore Artistico e – dalla sua cattedra di assoluto maestro – vedere crescere nell’arte, le ragazze e i ragazzi del College di teatro”. “Sono stato prima sorpreso e poi felice di ricevere l’invito di Pietrangelo Buttafuoco come Direttore del Festival Internazionale del Teatro della Biennale di Venezia 2025-2026 – dichiara Willem Dafoe. Sono consapevole di essere noto come attore di cinema ma io sono nato in teatro, il teatro mi ha formato e mi ha scosso. Sono un animale da palcoscenico. Sono un attore. Il teatro mi ha educato all’arte e alla vita. Ho lavorato con il Wooster Group per ventisette anni, ho collaborato con grandi registi da Richard Foreman a Bob Wilson. La direzione del mio programma Teatro sarà tracciata dalla mia formazione personale. Una sorta di esplorazione dell’essenza del corpo”.

Musetti ai quarti di Wimbledon, battuto Perricard

Musetti ai quarti di Wimbledon, battuto PerricardRoma, 8 lug. (askanews) – Lorenzo Musetti non si ferma più. Il carrarino è per la prima volta in carriera ai quarti di uno Slam grazie alla vittoria in quattro set su Giovanni Mpetshi Perricard: 4-6, 6-3, 6-3, 6-2 il punteggio finale in poco più di due ore di gioco. Una partita semplicemente perfetta di Musetti che ha alzato esponenzialmente il livello del suo tennis, giocando benissimo dopo aver perso il primo parziale. Qualità nei colpi, ma anche uno straordinario rendimento al servizio con l’80% di punti con la prima e l’84% di punti con la seconda. Ora il quarto da finale, da giocare mercoledì sul Campo Centrale contro Zverev o Fritz


“Ho sognato un momento così da quando ero bambino. Ho il supporto di una splendida famiglia che mi ha spinto a inseguire il mio sogno. Grazie al mio team e alla mia famiglia, è un grande giorno per me. Sono contento e orgoglioso. Ho faticato all’inizio, potete immaginare quanto sia difficile rispondere a un servizio del genere. È un giorno fenomenale per me. Ho affrontato un sacco di sfide e cambiamenti negli ultimi mesi divertando papà, non ho mai smesso di lavorare e crederci”

Annunciate le opere vincitrici delle Targhe Tenco 2024

Annunciate le opere vincitrici delle Targhe Tenco 2024Milano, 8 lug. (askanews) – Annunciate oggi, lunedì 8 luglio, le opere vincitrici delle Targhe Tenco 2024: Migliore album in assoluto “È inutile parlare d’amore” di Paolo Benvegnù, Migliore album in dialetto “Assamanù” di Setak, Migliore album opera prima “Curami l’anima” di Elisa Ridolfi, Migliore album di interprete “Hasta Siempre Mercedes” di Simona Molinari, Migliore canzone singola “La Mia Terra” di Diodato e Migliore album a progetto “Sarò Franco – Canzoni inedite di Califano”. Risultato record nella fase del ballottaggio con la partecipazione di 239 votanti!


Il prestigioso riconoscimento viene assegnato dal 1984 a “I migliori dischi dell’anno” di canzone d’autore pubblicati nel corso dell’anno, ovvero resi disponibili in qualunque modo al pubblico dal 1° giugno 2023 al 31 maggio 2024. Le opere degli artisti candidati per le Targhe sono votate da una giuria vasta e competente formata da esperti, giornalisti e addetti ai lavori scelti dal Club Tenco, che esprime i suoi voti nei modi e tempi che vengono comunicati ai giurati dell’associazione.


Le informazioni relative alle Targhe Tenco e il regolamento sono online sul sito del Club Tenco (Targhe assegnate fino a oggi: https://www.clubtenco.it/albo-doro/; regolamento: https://www.clubtenco.it/regolamento-targhe/). Di seguito il numero dei voti ottenuti da ciascun finalista delle Targhe Tenco 2024 suddivisi nelle 6 sezioni previste:


Paolo Benvegnù con l’album “È inutile parlare d’amore” (Woodworm, Distribuzione Universal) si aggiudica la targa del Migliore album in assoluto con 62 voti. Gli altri finalisti, in ordine di preferenze ottenute, sono: Vasco Brondi con “Un segno di vita” (50 preferenze); Calcutta con “Relax” (45 preferenze); Daniele Silvestri con “Disco X” (44 preferenze); La Crus con “Proteggimi da ciò che voglio” (35 preferenze).


Per la targa Migliore album in dialetto (o lingua minoritaria parlata in Italia) l’opera più apprezzata è “Assamanù” di Setak con 74 voti. Gli altri finalisti, in ordine di preferenze ottenute, sono: Davide Van De Sfroos con “Manoglia” (53 preferenze); Eleonora Bordonaro con “Roda” (47 preferenze); Massimo Silverio con “Hrudja” (33 preferenze); Mesudì con “Nodi” (9 preferenze). Elisa Ridolfi con l’album “Curami l’anima” (Squilibri Editore) si aggiudica la targa Migliore album opera prima con 64 voti. Gli altri finalisti, in ordine di preferenze ottenute, sono: Lamante con “In memoria di” (54 preferenze); Marta Del Grandi con “Selva” (50 preferenze); Andrea Satta con “Niente di nuovo tranne te” (43 preferenze); Coanda con “Le vite altrove” (6 preferenze). Per la targa Migliore album di interprete l’opera più votata è “Hasta Siempre Mercedes” (BMG) di Simona Molinari con 60 preferenze. Gli altri finalisti, in ordine di preferenze ottenute, sono: Perturbazione con “La Buona Novella (dal vivo)” (56 preferenze); Joe Barbieri con “Vulío” (39 preferenze); Chiara Raggi e Giovanna Famulari con “In punta di corde” (31 preferenze); Agnese Valle con “I miei uomini” (29 preferenze); Alberto Patrucco con “AbBrassens” (19 preferenze). La targa Migliore canzone singola, che va agli autori del brano, è assegnata a “La mia terra” (Carosello Records) di Diodato con 83 voti. Gli altri finalisti, in ordine di preferenze ottenute, sono: “L’oceano” di Paolo Benvegnù feat. Brunori Sas (59 preferenze); “L’uomo nel lampo” di Paolo Jannacci e Stefano Massini (40 preferenze); “La promessa della felicità” di Federico Sirianni (31 preferenze); “La fioraia” di Agnese Valle (17 preferenze). Infine il Migliore album a progetto, che va al produttore, è “Sarò Franco – Canzoni inedite di Califano” (prodotto da Alberto Zeppieri) con 63 preferenze. Gli altri finalisti, in ordine di preferenze ottenute, sono: “17 fili rossi + 1 – Ricordando Piazza Fontana” (48 preferenze); “Parole liberate vol. 2” (39 preferenze); “Shahida – Tracce di libertà” (37 preferenze); “Stagioni. Tributo ai Massimo Volume” (30 preferenze). Il Premio Tenco 2024 si terrà il 17,18 e 19 ottobre 2024 come di consueto presso il Teatro Ariston di Sanremo (Imperia). La rassegna dedicata alla Canzone d’Autore più prestigiosa e rinomata del nostro Paese, che quest’anno celebra l’importante traguardo dei 50 anni, anche in questa edizione premierà uno o più artisti con il Premio Tenco, assegnato dal Club Tenco alla carriera di coloro che hanno apportato un contributo significativo alla canzone d’autore mondiale. Sempre il Club Tenco assegna anche il Premio Tenco all’operatore culturale e il Premio Yorum, istituito in collaborazione con Amnesty International Italia dal 2020 per dare visibilità agli artisti che in tutto il mondo, mettendo spesso a repentaglio la loro vita, lottano per i diritti umani e la libertà d’espressione. Le prevendite relative agli abbonamenti e ai biglietti delle singole serate sono online su clubtenco.it e aristonsanremo.com oppure presso il botteghino del Teatro Ariston (tutti i giorni dalle ore 17.00 alle ore 21.00, sabato dalle ore 10.00 alle ore 13.00 e dalle 17.00 alle 21.00, info. 0184 50.60.60).

Commissione Ue riapre indagine su aiuti di Stato a Lufthansa

Commissione Ue riapre indagine su aiuti di Stato a LufthansaBruxelles, 8 lug. (askanews) – La Commissione europea ha riferito, con un comunicato pubblicato oggi a Bruxelles, di aver avviato un’indagine approfondita per valutare se una misura di ricapitalizzazione tedesca da 6 miliardi di euro a favore della compagnia aerea tedesca Lufthansa sia in linea con le norme Ue sugli aiuti di Stato.


L’aiuto tedesco, che mirava a ripristinare la situazione patrimoniale e la liquidità di Lufthansa nella situazione eccezionale causata dal Covid, era stato inizialmente approvato dalla Commissione, il 25 giugno 2020, nell’ambito del Quadro temporaneo per gli aiuti di Stato predisposto per affrontare le conseguenze della crisi pandemica. Il 10 maggio 2023, tuttavia, la decisione della Commissione era stata annullata dal Tribunale di primo grado dell’Ue, con una sentenza secondo cui la misura di ricapitalizzazione autorizzata per Lufthansa non soddisfaceva molte delle condizioni stabilite nel Quadro temporaneo Covid. Un ricorso contro la sentenza presentato da Lufthansa è ancora pendente. La misura di aiuto tedesca, inizialmente approvata dall’Antitrust comunitario, consisteva in una ricapitalizzazione con tre aspetti: una componente azionaria di 306 milioni di euro e due componenti “ibride”, vale a dire la “Silent Participation I” da 4,7 miliardi di euro, con le caratteristiche di uno strumento azionario non convertibile, e la “Silent Participation II” da 1 miliardo di euro, convertibile in uno strumento di debito. Per beneficiare dell’aiuto, Lufthansa aveva dovuto rispettare una serie di impegni comportamentali, tra cui il divieto di distribuire dividendi e una rigorosa limitazione della remunerazione del suo management, compreso il divieto di pagare bonus. Inoltre, Lufthansa aveva dovuto cedere fino a 24 slot giornalieri negli aeroporti di Francoforte e Monaco per consentire ai vettori concorrenti di stabilirvi una loro base.


A seguito della sentenza di annullamento del Tribunale di primo la Commissione ha deciso ora di effettuare un’indagine più approfondita per valutare ulteriormente l’ammissibilità dell’aiuto a Lufthansa, concentrandosi su quattro punti: la necessità di un meccanismo (“step-up”) per incentivare l’uscita dello Stato dal capitale; il prezzo delle azioni al momento dell’eventuale conversione della “Silent Participation II” in partecipazioni azionarie; l’esistenza di un significativo potere di mercato in aeroporti diversi da Francoforte e Monaco, e in particolare almeno negli aeroporti di Dusseldorf e Vienna; alcuni aspetti degli impegni strutturali imposti a Lufthansa. L’apertura dell’indagine approfondita offre alla Germania e ai terzi interessati la possibilità di presentare osservazioni.


L’attività complessiva di Lufthansa nel trasporto aereo passeggeri comprende Lufthansa Passenger Airlines, Swiss International Air Lines Ltd., Brussels Airlines S.A./N.V., Austrian Airlines AG, Air Dolomiti S.p.A., Eurowings GmbH, Germanwings GmbH, Edelweiss Air AG e SunExpress Deutschland GmbH. Queste compagnie aeree operano voli verso più di 300 destinazioni in circa 100 paesi, con una flotta di oltre 700 aerei.

Fotografia, Barbara Dall’Angelo vince il concorso Asferico

Fotografia, Barbara Dall’Angelo vince il concorso AsfericoRoma, 8 lug. (askanews) – Barbara Dall’Angelo è la vincitrice della XVIII edizione del concorso internazionale di fotografia naturalistica Asferico, con una fotografia di paesaggio. La cerimonia di premiazione si è svolta lo scorso 6 luglio durante gli eventi organizzati per l’Appennino Foto Festival presso il Teatro di Caldarola (MC), appena restaurato.


Al concorso, organizzato da AFNI (Associazione Fotografi Naturalisti Italiani), hanno preso parte 650 fotografi provenienti da 39 nazioni di 5 continenti con circa 15.000 immagini. In questi anni, nonostante l’evoluzione tecnologica che ha reso disponibili strumenti sempre più performanti e alla portata di tutti, il concorso ha mantenuto quel rigore che ha permesso ai partecipanti di essere giudicati partendo da uno stesso piano, favorendo la capacità artistica e naturalistica piuttosto della capacità informatica. Barbara Dall’Angelo è la prima donna a vincere il concorso Asferico; una fotografa che ricerca armonia e equilibrio nei suoi scatti cercando di trasmettere la fragilità e la mutabilità del nostro mondo. Invita alla riflessione sulla necessità di un impegno personale e condiviso nella protezione e salvaguardia della Terra. “Una fotografia bellissima, minimalista e ben realizzata, che ci trasporta in un paesaggio da sogno. L’autrice è riuscita a riflettere nell’immagine l’essenza del luogo”, ha commentato Javier Aznar Gonzáles, membro della giuria di Asferico 2024.


“Gli alberi danzanti di una remota isola dell’Indonesia hanno immediatamente catturato la mia anima – ha spiegato Barbara Dall’Angelo – a differenza di tutte le altre mangrovie del mondo che crescono vicine le une alle altre, queste sono nate isolate e si sono adattate alle difficili condizioni atmosferiche creando queste originali coreografie. Ho posizionato il mio treppiede in modo da ritrarre gli alberi come se, con un gesto aggraziato, si abbracciassero in una danza. Ho scelto di scattare l’immagine in high key per enfatizzare l’aspetto astratto”. Dopo gli studi universitari in Lettere e Filosofia, Barbara Dall’Angelo si è diplomata in regia al Centro Sperimentale di Cinematografia di Roma. Nel 1998 ha fondato la società di distribuzione televisiva e cinematografica Dall’Angelo Pictures della quale è amministratrice. I suoi scatti vengono spesso premiati a importanti concorsi internazionali di fotografia naturalistica e sono richiesti da riviste di viaggio, natura e fotografia. Le sue opere sono spesso esposte in mostre individuali e collettive in tutto il mondo e sono presenti in gallerie d’arte e collezioni private.

Come sta il Mar Mediterraneo, secondo il Wwf

Come sta il Mar Mediterraneo, secondo il WwfRoma, 8 lug. (askanews) – Celebrare il Mar Mediterraneo nella giornata internazionale a lui dedicata (8 luglio), vuol dire anche approfittare di una ricorrenza come questa per prendere coscienza delle minacce a cui il Mare Nostrum è sottoposto in maniera sempre più forte, e noi con lui. Come denuncia oggi il Wwf, ben l’87% del Mar Mediterraneo ha problemi di inquinamento, soprattutto legati a metalli tossici, sostanze chimiche industriali e rifiuti di plastica. A causa dell’inquinamento non solo del mare ma anche delle acque dolci, dell’aria e del suolo, la salute degli esseri umani è messa sempre più a rischio: negli ultimi due decenni i decessi causati dalle moderne forme di inquinamento (atmosferico e da sostanze chimiche tossiche) sono aumentati del 66%, fino a raggiungere i 9 milioni di morti l’anno, il che rende l’inquinamento il principale fattore di rischio ambientale per malattie e morti premature a livello mondiale.


Dal nuovo sondaggio dell’UE sul tema inquinamento, ambiente e salute pubblicato nei giorni scorsi, emerge che più di tre quarti degli europei (78%) pensa che le questioni ambientali abbiano un effetto diretto sulla loro vita quotidiana e sulla loro salute (il 55% degli italiani), mentre circa quattro intervistati su cinque (84%) concordano sul fatto che la legislazione ambientale dell’UE sia necessaria per proteggere l’ambiente nel loro Paese. Con il nuovo report ‘Non c’è salute in un ambiente malato’ pubblicato oggi, il Wwf vuole far riflettere e rafforzare la nostra consapevolezza sull’impatto dell’inquinamento sulle nostre vite, ma anche su quanto possiamo e dobbiamo fare tutti per ridurre la dispersione nell’ambiente di sostanze nocive spesso invisibili, ma che restano nell’ambiente e nel nostro organismo per moltissimo tempo, in grado di percorrere lunghe distanze nell’ambiente e nella catena alimentare senza subire alcuna degradazione, con sempre più evidenti rischi per la salute umana. Inaugura così, con una prima parte dedicata all’acqua, una piccola collana dedicata agli inquinanti prioritari presenti sul Pianeta e alle azioni che noi tutti possiamo mettere in atto per migliorare la nostra qualità di vita, nell’ambito della campagna Our Future.


L’inquinamento chimico delle acque è tra le principali minacce per la salute dell’ambiente e delle persone e una delle sfide ecologiche più gravi e urgenti che siamo chiamati ad affrontare. Mari, fiumi laghi, zone umide e falde acquifere sono pesantemente colpiti soprattutto dall’inquinamento da pesticidi e nutrienti provenienti dall’agricoltura, metalli pesanti, agenti patogeni e residui chimici provenienti da fanghi e acque reflue non trattate sia industriali sia urbane (es. sostanze fluorurate e bromurate come PFAS e PBDE, detergenti contenenti fosfati, disinfettanti/antimicrobici, tensioattivi, plastica, farmaci). L’acqua è la principale ‘autostrada’ e destinazione finale dei nostri rifiuti e degli inquinanti chimici, che trasporta in tutto il mondo. Fino a 400 milioni di tonnellate di sostanze chimiche provenienti da impianti industriali vengono scaricate ogni anno nelle acque del mondo. Si stima che un terzo della perdita di biodiversità globale sia conseguenza del degrado degli ecosistemi d’acqua dolce, dovuto principalmente all’inquinamento delle risorse idriche e degli ecosistemi acquatici. L’inquinamento idrico è anche responsabile di circa 1,4 milioni di morti premature al mondo ogni anno. Come segnala il Wwf nel suo report, in Europa, meno della metà (44%) dei corpi idrici superficiali è in buono o ottimo stato ecologico, anche dal punto di vista chimico. In Italia il 13% dei fiumi e l’11% dei laghi non raggiungono il buono stato, ma il 9% e il 20% rispettivamente non sono ancora classificati. Per quanto riguarda i mari d’Europa, tra il 75 e il 96% delle aree valutate presenta un problema di contaminazione. In Italia, per molte sostanze chimiche ancora non ci sono dati di monitoraggio sufficienti per valutare lo stato delle acque marine ma i dati disponibili indicano un diffuso e complessivo cattivo stato dei mari. La plastica è una delle contaminazioni chimiche più pervasive e persistenti che il Pianeta abbia mai dovuto affrontare nonché uno dei contaminanti più diffusi a livello globale a cui siamo esposti quotidianamente, non solo attraverso l’acqua, ma anche attraverso l’aria e il cibo. Il Mediterraneo è il mare con un triste primato, la più alta concentrazione di microplastiche mai misurata nelle profondità marine: 1,9 milioni di frammenti per metro quadro, superando così il limite massimo tollerabile di presenza di microplastiche, oltre il quale non c’è più sicurezza di mantenere le condizioni favorevoli alla vita e al benessere umano.


Le materie plastiche (che costituiscono il 75% dei rifiuti marini) trasportano sostanze chimiche: è stato calcolato che, insieme ai rifiuti di plastica, in un solo anno siano entrate negli oceani 190 tonnellate di 20 diversi additivi chimici. Fino a 16mila diverse sostanze chimiche sono state ritrovate nelle plastiche tra coloranti, ritardanti di fiamma, stabilizzanti, lubrificanti, plastificanti e altre sostanze, molte delle quali hanno funzioni, strutture e tossicità poco conosciute. Di queste solo su 7.000 abbiamo dati certi di pericolosità, mentre il 66% delle sostanze è senza informazioni. La ricerca, infatti, evidenzia gli effetti gravi che l’inquinamento chimico da microplastiche sta causando ad intere popolazioni di specie selvatiche, habitat ed ecosistemi acquatici (ma anche terrestri). Aumentano anche le prove scientifiche degli effetti sulla salute umana: infiammazioni, alterazioni cellulari e genotossicità che possono portare conseguenze gravi, tra cui cancro, problemi riproduttivi, di sviluppo, respiratori e digestivi, obesità, diabete. Un recente studio italiano dimostra per la prima volta una correlazione tra la presenza di microplastiche nelle placche aterosclerotiche, i depositi di grasso nelle arterie, e un maggior rischio di infarto e ictus. Inoltre, è stato scoperto che le microplastiche contribuiscono anche alla crescita della resistenza agli antibiotici, problematica gravissima a livello mondiale. Particolarmente preoccupanti sono i PFAS, perché molto tossici e persistenti ma utilizzati in moltissimi prodotti di plastica di uso comune: dai contenitori per alimenti, ai vestiti. Sono definiti ‘contaminanti eterni’ perché non si degradano mai e si accumulano nell’ambiente e negli organismi, con gravi effetti sulla salute. I mari europei sono contaminati da sostanze per- e polifluorurate (PFAS) sia di vecchia data che di uso corrente. Le concentrazioni di PFOS negli organismi marini sono state riscontrate a livelli fino a 100 volte superiori allo standard di qualità ambientale dell’UE. Il 72% degli italiani non ha mai sentito il termine PFAS (in Europa il 71% dei cittadini), eppure il Nord Italia, in particolare Veneto, Lombardia e Piemonte, è tra i siti europei più inquinati da queste sostanze. ‘Per ridurre l’inquinamento servono un’azione e un cambiamento collettivi poiché questoè il risultato di molteplici attività che si svolgono nella maggior parte dei settori sociali ed economici, ed è regolamentato da autorità internazionali, nazionali, regionali e locali- afferma Eva Alessi, Responsabile sostenibilità del Wwf Italia- Serve maggiore trasparenza sulle sostanze chimiche presenti nei prodotti, sia lavorando sull’etichettatura, sia sulla sensibilizzazione dei consumatori, riducendo l’utilizzo di sostanze dannose per la salute e per l’ambiente. Particolarmente preoccupanti sono i PFAS, perché molto tossici e persistenti ma utilizzati in moltissimi prodotti di plastica di uso comune: dai contenitori per alimenti, ai vestiti. Sono definiti ‘contaminanti eterni’ perché non si degradano mai e si accumulano nell’ambiente e negli organismi, con gravi effetti sulla salute. I mari europei sono contaminati da sostanze per- e polifluorurate (PFAS) sia di vecchia data che di uso corrente. Le concentrazioni di PFOS negli organismi marini sono state riscontrate a livelli fino a 100 volte superiori allo standard di qualità ambientale dell’UE. Il 72% degli italiani non ha mai sentito il termine PFAS (in Europa il 71% dei cittadini), eppure il Nord Italia, in particolare Veneto, Lombardia e Piemonte, è tra i siti europei più inquinati da queste sostanze.


‘Per ridurre l’inquinamento servono un’azione e un cambiamento collettivi poiché questoè il risultato di molteplici attività che si svolgono nella maggior parte dei settori sociali ed economici, ed è regolamentato da autorità internazionali, nazionali, regionali e locali- afferma Eva Alessi, Responsabile sostenibilità del Wwf Italia- Serve maggiore trasparenza sulle sostanze chimiche presenti nei prodotti, sia lavorando sull’etichettatura, sia sulla sensibilizzazione dei consumatori, riducendo l’utilizzo di sostanze dannose per la salute e per l’ambiente. Il 92% degli europei afferma che le aziende dovrebbero pagare i costi di disinquinamento, mentre il 74% concorda sul fatto che le autorità pubbliche dovrebbero pagare i costi. Per far fronte a costi e rischi per la salute è necessario ingaggiare tutti gli attori della società: istituzioni, ricerca, aziende e cittadini. Politiche volte alla riduzione delle sostanze chimiche dannose e alla loro gestione più sicura sono necessarie a livello globale e nazionale. La ricerca di sostanze più sostenibili e i biomonitoraggi sugli effetti e i rischi per le specie e gli esseri umani, sono fondamentali. Industrie più responsabili verso l’uso e lo smaltimento delle sostanze chimiche, basate su flussi circolari di materiali e l’applicazione diffusa del principio di precauzione hanno un ruolo cruciale. ‘L’obiettivo comune è porre fine all’inquinamento da plastica entro il 2040 e per raggiungerlo i Paesi di tutto il mondo devono adottare un Trattato globale sulla plastica, in accordo con il mandato stabilito nella risoluzione del marzo 2022 dell’Assemblea delle Nazioni Unite per l’ambiente (UNEA)- continua Alessi-. Ognuno di noi deve e può adottare comportamenti più sicuri per la collettività e per il nostro benessere attraverso i prodotti che acquistiamo e il modo in cui li (ri)usiamo, ricicliamo o scartiamo. Spesso, sono le piccole cose a fare una grande differenza’.

Biennale Teatro, “Qualcosa mai visto prima”: Back to Back Theatre

Biennale Teatro, “Qualcosa mai visto prima”: Back to Back TheatreVenezia, 8 lug. (askanews) – Uno spettacolo duro, con momenti di violenza, ma anche una riflessione sulla società che genera mostri, soprattutto tra le persone più fragili. Con una componente musicale dal vivo importante e la presenza del video a fare da altro personaggio dello spettacolo. “Food Court”, lavoro della compagnia Back To Back Theatre che ha vinto il Leone d’oro alla carriera alla 52esima Biennale Teatro, è un’opera potente, così come potente è il lavoro del collettivo australiano composto da artisti neuroatipici e con disabilità cognitive. Ma il messaggio che arriva dal palco è rivolto a tutti e parla a ciascuno di noi. “Noi esploriamo temi contemporanei che sono importanti per gli attori – ha detto ad askanews Bruce Gladwin, direttore artistico di Back to Back Theatre – ma che sono anche universali e riguardano il pubblico, Cerchiamo di spingere più avanti i confini del teatro, di fare qualcosa che non si è mai visto prima”.


Lo spettacolo, che mette in scena l’umiliazione di una donna in uno spazio minimale, è stato definito “un’esperienza ai confini della morte in una periferie delle meraviglie”. A noi è apparsa anche come una storia nata negli incubi della società ipercapitalista, un orrore che arriva dritto dal nostro mondo falsamente luccicante. E la ferita si rivela ancora più profonda. “Il teatro non accade sul palco – ha aggiunto Gladwin – accade nel cervello e nelle emozioni di ogni singolo spettatore. Lo spettacolo Food Court ha a che fare con il bullismo, certamente, ma anche con la particolare relazione che abbiamo con il super ego e la piccola voce critica che c’è dentro di noi, che ha un vocabolario ridotto e molto ripetitivo. E riguarda anche il tema dell’amore per se stessi”. L’eccezionalità di Back to Back Theatre sta nella normalità del loro teatro, che vive anche di lentezze, di rispetto dei corpi e delle fragilità, ma senza indulgenze o autocompiacimento. Normalità, per l’appunto, per tutti. E il Leone d’oro è un messaggio che gli attori vogliono raccogliere. “Spero che noi possiamo cambiare le cose – ci ha detto Scott Price, storico membro del collettivo – per quanto mi riguarda io credo di poter cambiare il modo in cui le persone con disabilità vengono percepite. Sono stato etichettato anche io così e non è una cosa piacevole. Spero davvero che le cose possano cambiare profondamente”.


Di certo qualcosa accade dentro gli spettatori in sala. Di certo qualcosa accade nell’idea di teatro contemporaneo, di cui la Biennale continua a provare ad allargare i confini, non solo tecnici o letterari, ma anche psicologici.

Carceri, suicida detenuto 81 anni: 53mo caso da inizio anno

Carceri, suicida detenuto 81 anni: 53mo caso da inizio annoRoma, 8 lug. (askanews) – Un uomo di 81 anni, tratto in arresto il 30 giugno scorso per femminicidio, ieri sera verso le 23:15 si è suicidato nella sua cella della Casa Circondariale di Potenza, sembrerebbe, per soffocamento dovuto all’ingerimento di corpi estranei. A nulla sono valsi i soccorsi della Polizia penitenziaria e dei sanitari. E’ il 53esimo detenuto che si toglie la vita dall’inizio dell’anno, 6 invece gli agenti suicidatisi. “Numeri assurdi, indegni per un paese civile”, commenta Gennarino De Fazio, Segretario Generale della UILPA Polizia Penitenziaria.

Mahuchikh segna il primato del mondo nel salto in alto donne: 2.10 metri

Mahuchikh segna il primato del mondo nel salto in alto donne: 2.10 metriRoma, 7 lug. (askanews) – L’ucraina Yaroslava Mahuchikh ha firmato una delle imprese più mitiche ed epocali della storia dell’atletica leggera battendo uno dei primati del mondo più longevi, ovvero quel 2.09 che la bulgara Stefka Kostadinova siglò il 30 agosto 1987 ai Mondiali di Roma. A quasi 37 anni di distanza da quella serata magica nella capitale, l’ucraina ha sfondato uno dei muri più iconici di sempre ed è volata a 2.10 allo Stade Charlety di Parigi, sede dell’ottava tappa della Diamond League (il massimo circuito internazionale itinerante). Soltanto tre record del mondo erano più vecchi tra le donne: l’1:53:28 corso dalla cecoslovacca Jarmila Kratochvilova sugli 800 metri il 26 luglio 1983, il 47.50 sui 400 metri siglato dalla tedesca Marita Koch il 6 ottobre 1985 e il 22.63 metri del getto del peso per mano della sovietica Natalya Lisovskaya il 7 giugno 1987.


La 22enne, che fino a oggi pomeriggio vantava un personale di 2.06, aveva conquistato la medaglia d’oro agli ultimi Mondiali e ai recenti Europei di Roma. Tra meno di un mese andrà a caccia dell’apoteosi alle Olimpiadi di Parigi 2024 (non si gareggerà in questo impianto, ma allo Stade de France) per completare la tripla corona e tingere d’oro il primato mondiale: al momento non ha oggettivamente rivali.