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Mattarella: porre limiti a decisioni della maggioranza è condizione minima di democrazia

Mattarella: porre limiti a decisioni della maggioranza è condizione minima di democraziaRoma, 3 lug. (askanews) – “Le condizioni minime della democrazia sono esigenti: generalità e uguaglianza del diritto di voto, la sua libertà, proposte alternative, ruolo insopprimibile delle assemblee elettive e, infine e non da ultimo, limiti alle decisioni della maggioranza, nel senso che non possano violare i diritti delle minoranze e impedire che possano diventare, a loro volta, maggioranze”. Lo dice il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella intervenendo a Trieste alla cerimonia di apertura della 50esima edizione delle Settimane sociali dei cattolici in Italia e citando una riflessione di Norberto Bobbio. “Occorre attenzione per evitare di commettere l’errore di confondere il parteggiare con il partecipare. Occorre, piuttosto, adoperarsi concretamente affinché ogni cittadino sia nelle condizioni di poter, appieno, prendere parte alla vita della Repubblica”. “I diritti si inverano attraverso l’esercizio democratico. Se questo si attenua, si riduce la garanzia della loro effettiva vigenza. Democrazie imperfette vulnerano le libertà: ove si manifesta una partecipazione elettorale modesta. Oppure ove il principio ‘un uomo-un voto’ venga distorto attraverso marchingegni che alterino la rappresentatività e la volontà degli elettori”. Poi ha aggiunto che non bisogna arrendersi “pragmaticamente” alla scarsa partecipazione elettorale perchè non esiste democrazia “senza l’esercizio del ruolo degli elettori”.


“La democrazia si invera ogni giorno nella vita delle persone e nel mutuo rispetto delle relazioni sociali, in condizioni storiche mutevoli, senza che questo possa indurre ad atteggiamenti remissivi circa la sua qualità – osserva il capo dello Stato -. Si può pensare di contentarsi che una democrazia sia imperfetta? Di contentarsi di una democrazia a ‘bassa intensità’? Si può pensare di arrendersi, ‘pragmaticamente’, al crescere di un assenteismo dei cittadini dai temi della ‘cosa pubblica’. Può esistere una democrazia senza il consistente esercizio del ruolo degli elettori?”, chiede Mattarella pensando “alla defezione/diserzione/rinuncia intervenuta da parte dei cittadini in recenti tornate elettorali”. “Nel cambiamento d’epoca che ci è dato di vivere avvertiamo tutta la difficoltà, e a volte persino un certo affanno, nel funzionamento delle democrazie. Oggi constatiamo criticità inedite, che si aggiungono a problemi più antichi. La democrazia non è mai conquistata per sempre”.


“Anzi – osserva il capo dello Stato – il succedersi delle diverse condizioni storiche e delle loro mutevoli caratteristiche, ne richiede un attento, costante inveramento”.

Banche, ok Comitato Basilea a regole su esposizioni a criptoasset

Banche, ok Comitato Basilea a regole su esposizioni a criptoassetRoma, 3 lug. (askanews) – Il comitato di Basilea sulla vigilanza bancaria ha approvato un quadro di regole che prevede delle modalità di rendicontazione comuni per le banche con cui riportare le loro esposizioni ai criptoasset. Con un comunicato, l’istituzione che ha sede a Basilea, presso la Banca dei regolamenti internazionali, spiega che l’obiettivo di questo quadro normativo è migliorare la disponibilità di informazioni e la disciplina di mercato.


Il nuovo quadro regolamentare sarà pubblicato nelle prossime settimane e entrerà in vigore a partire dal primo gennaio del 2026. Il comitato di Basilea ha anche approvato una serie di revisioni agli standard prudenziali correlati ai criptoasset che intervengono in particolare sulle Stablecoin. Anche in questo caso l’entrata in vigore è per il gennaio del 2026.


Infine, sempre in sede di Comitato di Basilea, sono state discusse le possibili ricadute prudenziali del possibile processo di “tokenizzazione”, la digitalizzaizone codificata dei dati correlati a depositi o Stablecoin.

Via libera Ue a Ita-Lufthansa, per Giorgetti è una operazione win-win

Via libera Ue a Ita-Lufthansa, per Giorgetti è una operazione win-winRoma, 3 lug. (askanews) – Luce verde dalla Commissione europea all’ingresso di Lufthansa in Ita Airways con il 41% del capitale a oltre un anno dalla firma dell’accordo tra la compagnia tedesca e il ministero del Tesoro. L’Antitrust europeo ha approvato la proposta di acquisizione del controllo congiunto di Ita Airways da parte di Deutsche Lufthansa assieme al ministero dell’Economia italiano. Il via libera, puntualizza l’Antitrust comunitario con un comunicato, è condizionato alla piena attuazione dei rimedi offerti da Lufthansa e dal Mef rispetto ai rilievi che erano stati sollevati sull’operazione.


L’ok segue una indagine approfondita e una lunga trattative tra le parti e l’Ue. Bruxelles ricorda che Lufthansa e Ita operano una estesa rete di collegamenti dai loro rispettivi centri aeroportuali in Austria, Belgio, Germania, Italia e Svizzera. Bruxelles ricorda di aver sollevato una serie di rilievi rispetto al progetto di Lufthansa e Ita, in particolare sulla riduzione della concorrenza su diversi voli che collegano l’Italia con l’Europa centrale in maniera diretta o con uno scalo. Preoccupazioni erano state sollevate anche sul collegamenti più lunghi tra Italia e Stati Uniti e Canada, a causa delle joint-venture di Lufthansa con United Airlines e Air Canada. Infine erano stati mossi rilievi specifici sulla posizione dominante di Ita sull’aeroporto milanese di Linate.


I rimedi proposti dai due vettori prevedono di rendere disponibili a “una o due compagnie rivali”, prosegue il comunicato, le attività necessarie per avviare voli non stop tra Roma o Milano e alcuni aeroporti dell’Europa centrale. Lufthansa e il Mef dovranno anche assicurare che queste compagnie concorrenti abbiano accesso alla rete interna di Ita per offrire collegamenti tra Alcuni aeroporti nell’Europa centrale e altri scali in Italia. Sui voli a lunga distanza i rimedi prevedono che le compagnie stringano accordi con vettori rivali per migliorare la loro competitività, ad esempio mediante scambi di slot. La Commissione europea tiene conto del fatto nelle sue valutazioni che il ministero dell’Economia italiano manterrà una quota di controllo sui Ita dopo la transazione e continuerà ad avere un incentivo affinché Ita competa con le joint-venture dei partner di Lufthansa in Nord America, almeno almeno fino a quando Ita sarà pienamente integrata nella joint-venture.


Vi sono poi degli specifici rimedi per lo scalo milanese di Linate. Lufthansa e Mef trasferiranno gli slot di Linate a i vettori che saranno coinvolti nei rimedi per le lunghe e le breve tratte. Il numero di slot dismessi consentirà a queste ultime di approntare una base sostenibile presso lo scalo di Linate potenzialmente di offrire Collegamenti tra l’Italia e l’Europa centrale. “Lufthansa Mef possono perfezionare la transazione unicamente dopo l’approvazione degli impegni sui rimedi”, avverte il comunicato. Grande soddisfazione è stata espressa dal ministro del Tesoro, Giancarlo Giorgetti, che ha convocato una conferenza stampa insieme al presidente di Ita Airways, Antonino Turicchi e il ceo di Lufthansa, Carsten Spohr. “Oggi chiudiamo positivamente una annosa vicenda storica, quella del vettore nazionale Alitalia, poi Ita – ha detto il ministro -. Una positiva conclusione che è stata un successo per questo Governo ma per tutto il paese. La soluzione positiva ci conforta rispetto alla possibilità di sviluppare il traffico aereo per e da l’Italia. E’ stato un percorso complicato, travagliato e difficile ma coronato dal successo. Un grande successo italiano tedesco ed europeo”. Ita, ha proseguito Giorgetti “rimarrà italiana nel cuore se non nella proprietà e comunque è interesse anche di Lufthansa sviluppare il mercato italiano, sviluppare il mercato del turismo ma anche dell’economia italiana. L’Italia sarà interconnessa con il mondo sicuramente meglio di oggi quindi è sicuramente un’operazione win win. Grande orgoglio perché dopo 40 anni abbiamo dato una risposta definitiva a quello che per 40 anni ha occupato la gran parte del dibattito politico ed economico del paese, soprattutto possiamo dire agli italiani che non ci verseremo più un euro delle loro tasse”.


Soddisfazione è stata espressa anche dai due manager presenti alla conferenza stampa. Per Spohr “l’approvazione di Bruxelles è un’ottima notizia per Ita Airways e Lufthansa e soprattutto per tutti i passeggeri che volano da e per l’Italia. Siamo impazienti di dare presto il benvenuto a Ita Airways e ai suoi eccellenti dipendenti come nuovo membro della nostra famiglia di compagnie aeree. La decisione è anche un chiaro segnale per un traffico aereo forte in Europa, che può affermarsi con successo nella competizione globale”. “È stato un lungo viaggio ma alla fine questo giorno è arrivato ed è un giorno con molti vincitori – ha aggiunto -. Sentiamo la forte responsabilità, non solo per Ita ma anche per l’economia italiana che adesso dipende anche da questa unione. Tutti lavoreremo sodo per rendere questa nuova partnership di grande successo”. “Il matrimonio sarà di lunga durata”, ha inoltre aggiunto Turicchi che ha spiegato come i numeri di Ita siano in deciso miglioramento con un 30% di capacità in più dall’inizio dell’anno e 400 milioni di euro in cassa senza considerare il finanziamento ottenuto e i soldi derivanti dall’aumento di capitale di Lufthansa. Commenti positivi anche dai sindacati che chiedono ora di essere convocati per definire gli aspetti strategici legati alla compagnia. “Una notizia molto positiva per l’industria del trasporto aereo e per il nostro sistema paese il via libera da parte della Commissione Antitrust Ue all’accordo tra Ita e Lufthansa – ha dichiarato il leader della Cisl, Luigi Sbarra -. Una alleanza strategica che la Cisl ha sempre sostenuto anche in passato. Ora attendiamo il nuovo piano industriale che va condiviso con il sindacato sulle strategie di sviluppo, gli obiettivi e gli investimenti necessari per aumentare l’offerta commerciale, tutelare ed aumentare i livelli occupazionali, potenziare il traffico nazionale ed internazionale verso il nostro paese”. Per Filt Cgil e Uiltrasporti è apportuno che lo Stato mantenga una quota in Ita Airways e che si investa sull’aumento delle rotte che porti a un aumento delle assunzioni. Le altre compagnie aeree annunciano però di stare valutando un ricorso alla decisione di Bruxelles. “Prima dobbiamo capire esattamente come verrà realizzata la fusione, poi decideremo”, ha fatto sapere Wizz Air.

Chiesa, card. Zuppi: preoccupati da pericolo populismi

Chiesa, card. Zuppi: preoccupati da pericolo populismiRoma, 3 lug. (askanews) – La Chiesa e i cattolici italiano guardano “con preoccupazione al pericolo dei populismi” che, se offuscano la memoria del passato, “possono privarci della democrazia o indebolirla!”. Ad affermarlo, aprendo i lavori della 50.ma Settimana sociale dei cattolici italiani a Trieste, alla presenza del Capo dello Stato, Sergio Mattarella, è stato il presidente della Cei, card. Matteo Zuppi.


Il porporato ha voluto ringraziare in particolare il Presidente della Repubblica per la sua partecipazione all’importante appuntamento ecclesiale tutto incentrato quest’anno proprio sul tema della democrazia, ricordando che “la partecipazione, cuore della nostra Costituzione, consente e richiede la fioritura umana dei singoli e della società, accresce il senso di appartenenza, educa ad avere un cuore che batte con gli altri, pur tra le differenze”. “I cattolici in Italia – ha poi assicurato Zuppi – desiderano essere protagonisti nel costruire una democrazia inclusiva, dove nessuno sia scartato o venga lasciato indietro”, aggiungendo: “siamo contenti quando i cattolici si impegnano in politica a tutti i livelli e nelle istituzioni. Siamo portatori di voglia di comunità in una stagione in cui l’individualismo sembra sgretolare ogni costruzione di futuro e la guerra appare come la soluzione più veloce ai problemi di convivenza” ha, quindi, concluso.

Via libera Ue a Ita-Lufthansa, per Giorgetti operazione win-win

Via libera Ue a Ita-Lufthansa, per Giorgetti operazione win-winRoma, 3 lug. (askanews) – Luce verde dalla Commissione europea all’ingresso di Lufthansa in Ita Airways con il 41% del capitale a oltre un anno dalla firma dell’accordo tra la compagnia tedesca e il ministero del Tesoro. L’Antitrust europeo ha approvato la proposta di acquisizione del controllo congiunto di Ita Airways da parte di Deutsche Lufthansa assieme al ministero dell’Economia italiano. Il via libera, puntualizza l’Antitrust comunitario con un comunicato, è condizionato alla piena attuazione dei rimedi offerti da Lufthansa e dal Mef rispetto ai rilievi che erano stati sollevati sull’operazione.


L’ok segue una indagine approfondita e una lunga trattative tra le parti e l’Ue. Bruxelles ricorda che Lufthansa e Ita operano una estesa rete di collegamenti dai loro rispettivi centri aeroportuali in Austria, Belgio, Germania, Italia e Svizzera. Bruxelles ricorda di aver sollevato una serie di rilievi rispetto al progetto di Lufthansa e Ita, in particolare sulla riduzione della concorrenza su diversi voli che collegano l’Italia con l’Europa centrale in maniera diretta o con uno scalo. Preoccupazioni erano state sollevate anche sul collegamenti più lunghi tra Italia e Stati Uniti e Canada, a causa delle joint-venture di Lufthansa con United Airlines e Air Canada. Infine erano stati mossi rilievi specifici sulla posizione dominante di Ita sull’aeroporto milanese di Linate.


I rimedi proposti dai due vettori prevedono di rendere disponibili a “una o due compagnie rivali”, prosegue il comunicato, le attività necessarie per avviare voli non stop tra Roma o Milano e alcuni aeroporti dell’Europa centrale. Lufthansa e il Mef dovranno anche assicurare che queste compagnie concorrenti abbiano accesso alla rete interna di Ita per offrire collegamenti tra Alcuni aeroporti nell’Europa centrale e altri scali in Italia. Sui voli a lunga distanza i rimedi prevedono che le compagnie stringano accordi con vettori rivali per migliorare la loro competitività, ad esempio mediante scambi di slot. La Commissione europea tiene conto del fatto nelle sue valutazioni che il ministero dell’Economia italiano manterrà una quota di controllo sui Ita dopo la transazione e continuerà ad avere un incentivo affinché Ita competa con le joint-venture dei partner di Lufthansa in Nord America, almeno almeno fino a quando Ita sarà pienamente integrata nella joint-venture.


Vi sono poi degli specifici rimedi per lo scalo milanese di Linate. Lufthansa e Mef trasferiranno gli slot di Linate a i vettori che saranno coinvolti nei rimedi per le lunghe e le breve tratte. Il numero di slot dismessi consentirà a queste ultime di approntare una base sostenibile presso lo scalo di Linate potenzialmente di offrire Collegamenti tra l’Italia e l’Europa centrale. “Lufthansa Mef possono perfezionare la transazione unicamente dopo l’approvazione degli impegni sui rimedi”, avverte il comunicato. Grande soddisfazione è stata espressa dal ministro del Tesoro, Giancarlo Giorgetti, che ha convocato una conferenza stampa insieme al presidente di Ita Airways, Antonino Turicchi e il ceo di Lufthansa, Carsten Spohr. “Oggi chiudiamo positivamente una annosa vicenda storica, quella del vettore nazionale Alitalia, poi Ita – ha detto il ministro -. Una positiva conclusione che è stata un successo per questo Governo ma per tutto il paese. La soluzione positiva ci conforta rispetto alla possibilità di sviluppare il traffico aereo per e da l’Italia. E’ stato un percorso complicato, travagliato e difficile ma coronato dal successo. Un grande successo italiano tedesco ed europeo”. Ita, ha proseguito Giorgetti “rimarrà italiana nel cuore se non nella proprietà e comunque è interesse anche di Lufthansa sviluppare il mercato italiano, sviluppare il mercato del turismo ma anche dell’economia italiana. L’Italia sarà interconnessa con il mondo sicuramente meglio di oggi quindi è sicuramente un’operazione win win. Grande orgoglio perché dopo 40 anni abbiamo dato una risposta definitiva a quello che per 40 anni ha occupato la gran parte del dibattito politico ed economico del paese, soprattutto possiamo dire agli italiani che non ci verseremo più un euro delle loro tasse”.


Soddisfazione è stata espressa anche dai due manager presenti alla conferenza stampa. Per Spohr “l’approvazione di Bruxelles è un’ottima notizia per Ita Airways e Lufthansa e soprattutto per tutti i passeggeri che volano da e per l’Italia. Siamo impazienti di dare presto il benvenuto a Ita Airways e ai suoi eccellenti dipendenti come nuovo membro della nostra famiglia di compagnie aeree. La decisione è anche un chiaro segnale per un traffico aereo forte in Europa, che può affermarsi con successo nella competizione globale”. “È stato un lungo viaggio ma alla fine questo giorno è arrivato ed è un giorno con molti vincitori – ha aggiunto -. Sentiamo la forte responsabilità, non solo per Ita ma anche per l’economia italiana che adesso dipende anche da questa unione. Tutti lavoreremo sodo per rendere questa nuova partnership di grande successo”. “Il matrimonio sarà di lunga durata”, ha inoltre aggiunto Turicchi che ha spiegato come i numeri di Ita siano in deciso miglioramento con un 30% di capacità in più dall’inizio dell’anno e 400 milioni di euro in cassa senza considerare il finanziamento ottenuto e i soldi derivanti dall’aumento di capitale di Lufthansa. Commenti positivi anche dai sindacati che chiedono ora di essere convocati per definire gli aspetti strategici legati alla compagnia. “Una notizia molto positiva per l’industria del trasporto aereo e per il nostro sistema paese il via libera da parte della Commissione Antitrust Ue all’accordo tra Ita e Lufthansa – ha dichiarato il leader della Cisl, Luigi Sbarra -. Una alleanza strategica che la Cisl ha sempre sostenuto anche in passato. Ora attendiamo il nuovo piano industriale che va condiviso con il sindacato sulle strategie di sviluppo, gli obiettivi e gli investimenti necessari per aumentare l’offerta commerciale, tutelare ed aumentare i livelli occupazionali, potenziare il traffico nazionale ed internazionale verso il nostro paese”. Per Filt Cgil e Uiltrasporti è apportuno che lo Stato mantenga una quota in Ita Airways e che si investa sull’aumento delle rotte che porti a un aumento delle assunzioni. Le altre compagnie aeree annunciano però di stare valutando un ricorso alla decisione di Bruxelles. “Prima dobbiamo capire esattamente come verrà realizzata la fusione, poi decideremo”, ha fatto sapere Wizz Air.

Brics, Kganyago gela Knot: frammentazione? “Sanzioni funzionano”

Brics, Kganyago gela Knot: frammentazione? “Sanzioni funzionano”Roma, 3 lug. (askanews) – La frammentazione della finanza internazionale e le manovre delle grandi economie emergenti -solitamente raggruppate sotto l’acronimo di “Brics” – è risposta consequenziale, anche se non voluta, all’utilizzo della finanza stessa come “arma”, come accaduto con le sanzioni contro la Russia a seguito dell’invasione dell’Ucraina. È la stridente risposta con cui il governatore della banca centrale del Sudafrica, Lesetja Kganyago, ha replicato al presidente del Financial stability board, Klaas Knot, che è anche governatore della Banca centrale olandese, durante un inedito faccia a faccia al forum annuale della Bce a Sintra, in Portogallo.


“Se ci fossero stati dubbi sul fatto che le sanzioni avesero funzionato ecco qui. Possono aver funzionato nella direzione sbagliata, ma hanno funzionato – ha detto -. Quindi, la finanza è stata per così dire utilizzata come un’arma che taglia le persone fuori dai sistemi chiavi: e loro troveranno alternative”. A partire dal 2022 si sono moltiplicate le iniziative da parte di giganti emergenti e asiatici per creare sistemi di pagamento e interscambio alternativi rispetto a quelli tradizionalmente basati sul dollaro e sull’euro. Peraltro diverse di queste iniziative vengono portate avanti dai paesi promotori sotto l’egida da della Banca dei regolamenti internazionali, come la piattaforma Mbridge o il sistema Nexus sui pagamenti instantanei. I maggiori di questi Paesi sono Brasile, Russia, India, Cina e Sud Africa, da cui l’acronimo Brics.


Secondo il governatore sudafricano tutto questo “non penso abbia senso dal punto di vista economico. Tuttavia quando inizi a dire alla gente che resterà tagliata fuori dalla finanza globale, la gente creerà un sistema diverso”. “Mi sono preoccupato – ha raccontato Kganyago – quando ho parlato con alcuni gestori di asset e mi hanno detto che ‘allora visto che ora le riserve possono essere sequestrate iniziamo a guardare altrove, iniziamo a guardare ad altri meccanismi di deposito’, che avremmo avuto una frammentazione. Questo significa che non dovremmo lavorare verso un sistema che consenta a tutti di operare tra loro? Assolutamente no – ha avvertito – dobbiamo continuare il lavoro perché sono coloro tra noi che sono ai margini del sistema finanziario che finiranno per pagare il prezzo della frammentazione”. (fonte immagine: ECB 2024).

Piazza Affari chiude in rialzo (+1,09%), mossa Unipol riaccende il risiko

Piazza Affari chiude in rialzo (+1,09%), mossa Unipol riaccende il risikoMilano, 3 lug. (askanews) – Chiusura in rialzo per Piazza Affari (Ftse Mib +1,09% a 33.845 punti) spinta dall’exploit delle banche dopo la mossa di Unipol su Bper che ha alimentato ulteriormente le speculazioni su potenziali scenari di consolidamento nel settore in Italia. Il titolo Mps ha guadagnato il 5,71% a 4,885 euro, Bper il 3,59% a 5,044 euro, Unipol il 3,19% a 9,55 euro.


Il gruppo assicurativo guidato da Carlo Cimbri è salito “potenzialmente” al 24,6% del capitale di Bper, a un soffio dalla soglia dell’Opa, dalla precedente partecipazione del 19,85%, dopo che UnipolSai ha sottoscritto un contratto derivato di tipo ‘share swap’ avente come sottostante il 4,77% del capitale della banca, con scadenza 25 febbraio 2028. Proprio Bper è considerata una candidata per una possibile aggregazione con Mps, tornata nuovamente sotto i riflettori del mercato dopo la scadenza del periodo di lock-up del Tesoro, che può così tornare a vendere parte del suo 26,7%. Indiscrezioni di stampa ipotizzano che la cessione possa avvenire in due tranche, magari cedendo un 10-15%, e non esclusivamente tramite il mercato, già a luglio. Quella realizzata per Ita, ha spiegato oggi il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti, “è la stessa logica per quello che vogliamo fare con Mps. Non è che vogliamo vendere Mps per portare a casa un po’ di soldi, alla disperata, perchè non siamo in condizioni disperate. Noi vogliamo fare un’operazione industriale a delle condizioni buone per lo Stato, ma soprattutto per l’economia di questo paese. Quindi l’operazione si farà quando si realizzeranno queste condizioni”. A Piazza Affari, chiusura sugli scudi anche per il titolo Leonardo (+3,8%) dopo l’annuncio del Memorandum of Understanding sottoscritto con Rheinmetall per la creazione di una nuova joint venture paritetica.

Autonomia,Rocca:per Lazio ora non la chiederò,Zaia non ha debiti

Autonomia,Rocca:per Lazio ora non la chiederò,Zaia non ha debiti

Roma, 3 lug. (askanews) – Nessuna richiesta di “autonomia differenziata” per la regione Lazio. Non lascia spazio a dubbi il presidente della Regione Lazio, Francesco Rocca, che a margine di un evento in giunta regionale ha risposto così in merito all’attivazione dell’autonomia differenziata e a quanto chiesto dal governatore del Veneto, Luca Zaia. “Non ha 20 miliardi di debito come il Lazio – ha detto rocca – se avessi una Regione finanziariamente in salute come il Veneto probabilmente la chiederei anche io. Per noi il tema è uscire dalle secche finanziarie che abbiamo erediato ed attendere la definizione dei Lep, i Livelli essenziali delle presentazioni. Il debito lo abbiamo, ma la definizione dei Lep è essenziale per le norme adottare. Io ho sempre detto che avrei sospeso il giudizio fino a quel momento. Quindi non mi vado a contraddire, chiedendo qualcosa che non conosco, rispetto alla definizione dei Lep”.

Calcio, Calafiori verso l’Arsenal, offerti 47 milioni dai Gunners

Calcio, Calafiori verso l’Arsenal, offerti 47 milioni dai GunnersRoma, 3 lug. (askanews) – Riccardo Calafiori è molto vicino a vestire la maglia dell’Arsenal. I gunners avrebbero fatto pervenire al Bologna una offerta da 47 milioni di euro a fronte di una richiesta di 50 milioni della società rossoblù. Sul difensore rossoblù anche Psg e Chelsea ma l’Arsenal sembra in pole position. Il Bologna, in caso di cessione, dovrà dirottare il 40% dell’incasso al Basilea, da cui è arrivato a titolo definitivo un anno fa per 4 milioni più bonus. La Juve, che voleva il giocatore, negli ultimi giorni si è defilata di fronte all’elevato costo dell’operazione e alla forte concorrenza delle big europee.

Cinema, nel listino 01 Ron Howard, Siani-Pieraccioni e Amelio

Cinema, nel listino 01 Ron Howard, Siani-Pieraccioni e AmelioRoma, 3 lug. (askanews) – Si è svolta questa mattina alle Ciné – Giornate di Cinema di Riccione la Convention di 01 Distribution per il lancio del nuovo Listino 2024/2025. Paolo Del Brocco, amministratore delegato di Rai Cinema, ha illustrato i film della prossima stagione cinematografica tra cui ci sono tra gli altri “Napoli – New york” di Gabriele Salvatores con Pierfrancesco Favino, il nuovo film di Michele Placido, “Eterno Visionario” e quello di Marco Tullio Giordana “La vita accanto”. E ancora “Fuori” di Mario Martone, con Valeria Golino, Matilda De Angelis, Elodie; “Sugar Bandits” di Stefano Sollima con Will Smith, “Campo di battaglia” di Gianni Amelio, “Il tempo che ci vuole” di Francesca Comencini, “Fino alla fine” di Gabriele Muccino e “Eden” di Ron Howard.


“È stato un anno molto interessante, un anno che ha riportato al cinema il grande pubblico dei blockbuster, ma anche un anno estremamente positivo per i risultati rilevanti del cinema di qualità italiano ed internazionale – ha dichiarato Del Brocco – 01 ha chiuso il primo semestre 2024 con una quota di mercato del 10%, un dato importante che ci rende fiduciosi rispetto al futuro, anche grazie al listino che stiamo per presentare, composto da film solidi, con molte opere che vanno in profondità e caratterizzate da un’elevata qualità produttiva”. Un listino con un mix di titoli italiani e internazionali, ha spiegato l’ad di Rai Cinema: “Per quest’anno gli aggettivi che ho scelto sono due: un listino prezioso ed unico. Puntiamo, come sempre, ad aumentare il livello della qualità produttiva, obiettivo che Rai Cinema persegue grazie al pluralismo produttivo e alle virtuose collaborazioni che instaura, per offrire un cinema dalla narrazione coinvolgente, capace di raccontare il presente attraverso gli occhi di grandi autrici e autori o con quelli di registe e registi emergenti. Quest’anno c’è un elemento comune che lega i nostri film, seppur così diversi tra loro. Il racconto della realtà che ci circonda passa per la storia. La nostra Storia. Nel listino 24/25 è infatti possibile tracciare un’immaginaria linea del tempo che tocca ad una ad una le opere proposte, partendo dal Risorgimento fino ai giorni nostri”.


“Non è un caso che in questo momento storico, per certi aspetti così incerto, si avverta la necessità di ripartire dalla ricerca della propria identità. Forse anche per questo i diversi autori, inconsapevolmente coerenti fra loro, hanno rivolto lo sguardo al passato per sviluppare il racconto di tematiche più che mai contemporanee che, oltre a intrattenere, puntano a stimolare il motore culturale del Paese” ha detto Del Brocco. “Da sempre il cinema anticipa o raccoglie lo spirito del tempo, e ora osserviamo come lo sguardo di alcuni dei nostri autori avverta la necessità di posarsi sulla nostra Storia più o meno recente. In questo listino troviamo gli echi di questa riflessione, sarà interessante osservare come risponderà il pubblico. Dalla spedizione dei Mille arriviamo alla Grande Guerra, per poi giungere agli anni ’30 con un premio Nobel italiano, e poi all’immediato dopoguerra della Seconda Guerra Mondiale, attraverseremo una storia personale degli anni ’60 che riguarda da vicino il cinema italiano, percorreremo una parte della vita di una figura femminile iconica degli anni ’70-’80, fino a temi come l’emancipazione femminile e il diritto di essere diverso negli anni ’80 e ’90, per poi infine arrivare a temi vicini alla Mafia contemporanea”.


“Ma molti film parleranno anche d’amore, raccontati con linguaggi e generi diversi spaziando dalla commedia al dramma, dal crime fino ad arrivare addirittura alla narrazione più epica, con il ritorno di Ulisse ad Itaca dal suo amore. E infine non può mancare la grande commedia di Natale (“Io e te dobbiamo parlare) che vede per la prima volta insieme i due talenti comici di Alessandro Siani e Leonardo Pieraccioni”.