Elettricità, Arera: a luglio bolletta dei vulnerabili aumenterà del 12%Roma, 27 giu. (askanews) – Nel prossimo trimestre (luglio-settembre) a bolletta elettrica dei clienti vulnerabili aumenterà del 12%. Lo comunica l’Arera, sottolineando che si è arrestato il trend ribassista dei prezzi del gas naturale e dell’energia elettrica, che ha caratterizzato l’ultimo trimestre del 2023 e l’inizio del 2024. Le stime del prezzo dell’energia per il prossimo trimestre sono in aumento a circa 109 euro/MWh.
In termini di effetti finali, la spesa per il cliente tipo nell’anno scorrevole (compreso tra il 1 ottobre 2023 e il 30 settembre 2024) sarà di circa 514 euro, riavvicinandosi ai livelli precedenti alle crisi, segnando un -41,1% rispetto ai 12 mesi equivalenti dell’anno precedente (1 ottobre 2022-30 settembre 2023).
Fs, Stefano Donnarumma nominato nuovo Ad e Tommaso Tanzilli presidenteRoma, 27 giu. (askanews) – Si è riunita l’assemblea degli azionisti di Ferrovie dello Stato Italiane che ha approvato il bilancio di esercizio 2023, caratterizzato da un utile di 201 milioni di euro, a valle dell’approvazione da parte del Cda avvenuta il 10 aprile 2024. L’assemblea ha deliberato di portare a nuovo l’utile netto di esercizio, come da proposta del Cda.
Il bilancio di esercizio è disponibile sul sito www.fsitaliane.it, unitamente alla relazione finanziaria annuale consolidata 2023 del gruppo che presenta ricavi per 14.804 milioni di euro, Ebitda di 2.228 milioni di euro e utile netto di 100 milioni di euro. L’assemblea degli azionisti ha anche nominato il nuovo Cda composto da Tommaso Tanzilli, Stefano Donnarumma, Caterina Belletti, Franco Fenoglio, Loredana Ricciotti, Tiziana De Luca, Pietro Bracco. Il Cda è nominato per il triennio 2024-2026. L’assemblea ha quindi nominato Tommaso Tanzilli presidente e ha invitato il nuovo consiglio di amministrazione a nominare Stefano Donnarumma quale amministratore delegato.
Fdi, Crosetto: vanno presi provvedimenti immediati ed esemplariRoma, 27 giu. (askanews) – “Voglio esprimere la mia totale solidarietà e vicinanza alla senatrice Ester Mieli, vittima di offese intollerabili, che non possono passare sotto silenzio. Nel partito di cui sono stato con orgoglio uno dei fondatori non può esserci spazio per persone, parole e pensieri come quelli che ho ascoltato. Vanno presi provvedimenti immediati ed esemplari come ha già ha preannunciato la dirigenza FDI. È imperativo reagire con durezza. Scusa, Ester, a nome di tutti noi”. Lo scrive il ministro della Difesa Guido Crosetto su X all’indomani della diffusione della seconda parte dell’inchiesta di Fanpage su Gioventù nazionale.
I primi 101 albi di Topolino all’asta da Bolaffi il 10 luglioMilano, 27 giu. (askanews) – I primi 101 albi del Topolino Libretto meticolosamente conservati negli anni in un’unica collezione privata. Il raro “tesoro ritrovato” andrà all’asta mercoledì 10 luglio alle ore 15.30 in modalità internet live sul sito www.astebolaffi.it.
I fumetti, acquistati in edicola e custoditi da un solo proprietario avvolti in pagine di giornale, sono un unicum in fatto di conservazione: si presentano infatti in uno stato pari al nuovo. Autentici oggetti di culto dai quali traspare la grande qualità che contraddistinse le prime edizioni del fumetto disneyano. Sono tutti albi da edicola, con giochi ancora nuovi e completi di bollini, introvabili in questo stato. Tra questi, il numero 1, il più collezionato e desiderato, e il n. 74 con formato spillato. Col n.75, completo anche dei rari occhialini per leggere una storia a fumetti in 3D, si passa al formato in brossura con costa a colori. Il n.7 introduce Paperon de Paperoni, personaggio centrale e tra i più amati delle storie Disney italiane.
I lotti saranno prima battuti singolarmente; una volta terminati, sarà battuto il lotto 101 bis, comprendente tutta la collezione, la cui base d’asta sarà costituita dalla somma delle aggiudicazioni dei singoli lotti. Chi offrirà di più, dunque, potrà aggiudicarsi l’intera raccolta. “Possedere una collezione come questa – commentano da Aste Bolaffi – non significa soltanto avere tra le mani dei pezzi di storia del fumetto, ma anche un tassello di tradizione culturale che ha segnato l’infanzia e l’immaginazione di milioni di persone. La raccolta rappresenta un investimento non solo economico, ma anche emotivo e culturale, offrendo una connessione tangibile con il passato e con le radici del fumetto italiano”.
Meloni a Bruxelles, tratta top jobs e commissario (le ipotesi)Bruxelles, 27 giu. (askanews) – La presidente del Consiglio Giorgia Meloni è arrivata al Justus Lipsius Building di Bruxelles, dove sta per iniziare il Consiglio europeo. I lavori saranno aperti da una sessione a cui partecipa il presidente ucraino Volodymyr Zelensky.
Successivamente i leader parleranno di Medio Oriente, sicurezza, difesa. A cena poi il ‘piatto forte’: i capi di Stato e di governo dell’Ue affronteranno la discussione sull’agenda strategica e sui ‘top jobs’. I negoziatori di Ppe, S&D e Renew hanno raggiunto l’accordo due giorni fa: Antonio Costa, ex premier socialista portoghese, sarà indicato come presidente del Consiglio europeo; Ursula von der Leyen per un bis alla guida della Commissione; la premier estone Kaja Kallas come Alto rappresentante per la politica estera. Una scelta contestata “nel merito e nel metodo” da Meloni che ieri, in Parlamento, ha denunciato la volontà di “nascondere la polvere sotto il tappeto” con “vecchie e deludenti logiche” a fronte di un “messaggio chiaro” venuto dai cittadini. La premier lo ribadirà di fronte ai colleghi, ben sapendo però che molto difficilmente potrà far saltare il banco. Del resto una maggioranza alternativa a quella attuale, numeri alla mano, non c’è e la stessa premier, nei giorni scorsi, alla festa del Giornale, aveva ammesso che “non si profila il cambio di passo che era stato immaginato” e “per onestà intellettuale bisogna dire che è anche frutto delle elezioni perché le elezioni in Europa hanno dato un segnale di diversificazione non sufficiente a modificare il quadro”. Altra partita – in cui il governo sembra poter incidere di più – è quella della trattativa (che sarà fatta direttamente con von der Leyen) sul programma della prossima legislatura e sulle deleghe che saranno attribuite al commissario italiano. La presidente del Consiglio chiede una vicepresidenza – ma è molto difficile se non impossibile che possa essere ‘esecutiva’ – e un ruolo di peso. Tra le ipotesi gradite all’Italia, secondo quanto si apprende da fonti diplomatiche, ci sono le deleghe a Pnrr, Industria, Concorrenza, Commercio. Peraltro, secondo quanto scrive il Financial Times, “Francia e Italia si contendono un posto economico di alto livello nella prossima Commissione europea, una lotta accentuata dall’animosità personale tra i leader dei due Paesi”. “Noi riteniamo – ha ribadito questa mattina il ministro degli Esteri Antonio Tajani a margine della riunione del Ppe – che per l’Italia debba esserci un vicepresidente e un portafoglio di rilievo, che spetta alla seconda manifattura d’Europa, a un paese fondatore, e con una stabilità di governo per i prossimi tre anni e mezzo. A differenza di altri, credo che l’Italia possa svolgere un ruolo fondamentale nel contesto comunitario nei prossimi anni”. Per quanto riguarda il voto italiano sui top jobs, Tajani ha sottolineato che “ancora devono cominciare le trattative”, “non c’è nessuna decisione di votare contro; finché non comincia il Consiglio non si può dire ciò che farà l’Italia”.
Intanto, prima dell’inizio dei lavori, un messaggio di ‘distensione’ è arrivato da Donald Tusk, primo ministro polacco e negoziatore sui top jobs per il Ppe. “Nessuno più di me – ha detto arrivando in Consiglio – rispetta la premier Giorgia Meloni e l’Italia. C’è stata un’incomprensione. L’unica intenzione e ragione per cui abbiamo preparato questa posizione comune è per facilitare il processo. Non c’è Europa senza Italia e non c’è decisione senza la premier italiana”.
Ue, Tusk: rispetto per Meloni, nessuna decisione senza ItaliaBruxelles, 27 giu. (askanews) – “Nessuno più di me rispetta la premier Giorgia Meloni e l’Italia. C’è stata un’incomprensione. Qualche volte servono piattaforme politiche per semplificare il processo. La posizione comune dei tre grandi gruppi nel Consiglio europeo, in cui abbiamo completato i negoziati, è solo per facilitare il processo. La decisione spetta a Meloni e agli altri leader durante la riunione del Consiglio europeo”. Lo ha detto il premier polacco Donald Tusk, arrivando al Consiglio europeo di Bruxelles che discuterà i nuovi vertici Ue.
“L’unica intenzione e ragione per cui abbiamo preparato questa posizione comune è per facilitare il processo. Non c’è Europa senza Italia e non c’è decisione senza la premier italiana. Questo per me è ovvio”, ha concluso Tusk, che è anche negoziatore per il Ppe.
Assemblea Ucid, Galletti: scommettere sull’economia civileRoma, 27 giu. (askanews) – Si apre domani a Sorrento l’Assemblea nazionale dell’Unione Cristiana Imprenditori e Dirigenti (UCID) sul tema “Partecipazione e democrazia nell’impresa. In cammino verso la 50ª edizione delle Settimane Sociali dei cattolici italiani”. In una intervista firmata da Francesco Provinciali su Il Domani d’Italia, il presidente dell’Ucid, Gian Luca Galletti, sottolinea come sia determinante “scommettere sull’economia civile”.
“Troppo a lungo abbiamo considerato il lavoro come un semplice input produttivo, un fattore della produzione al pari di commodities quali carbone e acciaio. L’epoca industriale sia germinata in Europa dall’illuminismo e della rivoluzione scientifica, ma è mancato un apporto realmente umanistico – spiega Galletti -. È sfuggito di considerare che dietro al lavoro c’è l’uomo e che il lavoro umano ha parte importante nella costruzione della società”. Per Galletti al centro dell’impegno dell’Ucid verso un modello inclusivo di solidarietà sociale, ispirato alla umanizzazione del mondo del lavoro che tenga conto delle radici culturali del cattolicesimo sociale – come domanda Provinciali – c’è “innanzitutto, il tema delle competenze: il cambiamento di ciò che ci circonda richiede l’aggiornamento continuo del saper fare e quindi un’attitudine aperta all’apprendimento che fa bene all’organizzazione aziendale e al contempo potenzia l’occupabilità e la qualità del lavoro. Poi c’è il tema del welfare: oggi l’impresa è chiamata ad affiancare i sistemi pubblici per rispondere ai bisogni sociali emergenti. Quante famiglie si trovano schiacciate tra compiti di cura dei figli e compiti di cura degli anziani. Sono le cosiddette famiglie sandwich, le donne sono particolarmente toccate da questo surmenage e troppo spesso ne fanno le spese trovandosi nella condizione di dover scegliere tra vita professionale e famiglia. In gran parte questi problemi possono trovare risposte, ma serve l’impegno di aziende e politica, insieme. Il rapporto lavoro deve essere il più possibile supportivo, comprendendo servizi di welfare (dall’asilo nido aziendale fino a bonus e convenzioni che allevino le spese di cura) e prevedere una certa flessibilità organizzativa (penso alla banca ore, allo smart working, alle varie formule dei pacchetti-flessibilità)”.
Sui temi della rivoluzione tecnologica e della transizione ecologica Galletti segnala poi come i cattolici siano “tutt’altro che chiusi verso l’innovazione, ma giustamente riflessivi sulle implicazioni della tecnologia. Qui il nostro compito è difendere i valori della democrazia liberale: la tecnologia deve ampliare gli spazi di libertà, non deve divenire potere controllante, ma rimanere una forma operativa controllabile, la cui governance va sottoposta a regolamentazione e democratizzata. L’Europa ha avviato un percorso in questo senso con l’AI Act, vedremo con che margini di efficacia. Ma penso che siamo sulla strada giusta e che come cattolici abbiamo da dire la nostra quando sento parlare padre Benanti, cappuccino e tra i massimi esperti di intelligenza artificiale”.
Corte Conti: dal Superbonus effetti negativi “macroscopici” sui contiRoma, 27 giu. (askanews) – Negli ultimi anni le diverse agevolazioni all’edilizia in Italia “hanno effettivamente contribuito al rilancio economico e al miglioramento dello stato degli edifici, ma non sono mancate le truffe, le indebite percezioni e, in particolare, per il cosidetto ‘Superbonus’, che sconta agevolazioni fino al 110% ricadute assai negative sul bilancio dello Stato”. Lo afferma il procuratore generale presso la Corte dei Conti, Pio Silvestri nella sua requisitoria in occasione dell’udienza a Sezioni riunite, sul Giudizio di Parificazione del Rendiconto generale dello Stato per l’esercizio finanziario 2023.
“Progressivamente la misura, originariamente prevista per gli interventi realizzati fino al 31 dicembre 2021, è stata estesa con effetti vieppiù incontrollati sul bilancio dello Stato – rileva -. Solo di recente sono state introdotte misure più stringenti per mitigare gli effetti negativi sulle finanze pubbliche, pur con la necessità di contemperare le aspettative di quanti si sono venuti a trovare in situazioni giuridiche governate da norme diverse, non avendo neppure completato i lavori iniziati”. “Si può ben dire che gli effetti negativi di finanza pubblica di tali misure, che hanno assunto una dimensione macroscopica, sono ascrivibili all’ampliamento degli obiettivi dell’agevolazione e alle ripetute estensioni temporali della misura, che hanno, appunto, generato un aumento della spesa ben oltre le aspettative iniziali; ovviamente anche la diffusione di comportamenti fraudolenti – aggiunge Silvestri – ha contribuito ad ampliare gli effetti finanziari della misura”.
Infine, “non è un caso che, tra le motivazioni della procedura di infrazione” per eccesso di deficit, appena aperta dalla Commissione Ue sull’Italia “un peso rilevante lo abbia avuto proprio lo sbilancio degli oneri connessi al superbonus”.
Corte Conti: da Superbonus effetti negativi “macroscopici” su contiRoma, 27 giu. (askanews) – Negli ultimi anni le diverse agevolazioni all’edilizia in Italia “hanno effettivamente contribuito al rilancio economico e al miglioramento dello stato degli edifici, ma non sono mancate le truffe, le indebite percezioni e, in particolare, per il cosidetto ‘Superbonus’, che sconta agevolazioni fino al 110% ricadute assai negative sul bilancio dello Stato”. Lo afferma il procuratore generale presso la Corte dei Conti, Pio Silvestri nella sua requisitoria in occasione dell’udienza a Sezioni riunite, sul Giudizio di Parificazione del Rendiconto generale dello Stato per l’esercizio finanziario 2023.
“Progressivamente la misura, originariamente prevista per gli interventi realizzati fino al 31 dicembre 2021, è stata estesa con effetti vieppiù incontrollati sul bilancio dello Stato – rileva -. Solo di recente sono state introdotte misure più stringenti per mitigare gli effetti negativi sulle finanze pubbliche, pur con la necessità di contemperare le aspettative di quanti si sono venuti a trovare in situazioni giuridiche governate da norme diverse, non avendo neppure completato i lavori iniziati”. “Si può ben dire che gli effetti negativi di finanza pubblica di tali misure, che hanno assunto una dimensione macroscopica, sono ascrivibili all’ampliamento degli obiettivi dell’agevolazione e alle ripetute estensioni temporali della misura, che hanno, appunto, generato un aumento della spesa ben oltre le aspettative iniziali; ovviamente anche la diffusione di comportamenti fraudolenti – aggiunge Silvestri – ha contribuito ad ampliare gli effetti finanziari della misura”.
Infine, “non è un caso che, tra le motivazioni della procedura di infrazione” per eccesso di deficit, appena aperta dalla Commissione Ue sull’Italia “un peso rilevante lo abbia avuto proprio lo sbilancio degli oneri connessi al superbonus”.
Corte Conti: centrali trasparenza e leggibilità del BilancioRoma, 27 giu. (askanews) – In Italia, anche a seguito del varo delle nuove regole del Patto di stabilità e di crescita dell’Ue “è opportuna un’attenta valutazione sulla revisione della struttura del bilancio dello Stato, ove assumono centralità i profili della trasparenza e della leggibilità, che rendono chiara la correlazione fra risorse finanziarie e finalità della spesa; facilitano, in fase previsionale, una più consapevole allocazione degli stanziamenti in bilancio e, a consuntivo, assicurano un più puntuale controllo contabile”. Lo afferma il presidente della Corte dei Conti, Guido Carlino nella sua introduzione alla Relazione in udienza dei Presidenti di coordinamento delle Sezioni riunite in sede di controllo.
“Nell’ambito delle riforme abilitanti del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, merita una ponderata riflessione, anche in termini di coerenza con le varie fonti del nostro ordinamento istituzionale e contabile, l’implementazione di un sistema unico di contabilità economico patrimoniale per il settore pubblico – aggiunge – basato sul principio accrual, inteso a razionalizzare le procedure contabili e la rappresentazione delle risultanze gestionali”.