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Mattarella: lavoro evolva garantendo giustizia sociale e coesione

Mattarella: lavoro evolva garantendo giustizia sociale e coesioneRoma, 14 set. (askanews) – “Le continue evoluzioni a cui il mercato del lavoro è soggetto richiamano Istituzioni, società e mondo imprenditoriale ad adottare misure idonee a corrispondere ai principi di giustizia sociale e coesione nel quadro dei cambiamenti derivanti dal diffuso impiego delle nuove tecnologie nelle molteplici filiere produttive”. Lo dice il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, in occasione del Convegno annuale della Federazione Nazionale dei Cavalieri del Lavoro, in un messaggio inviato al Presidente Maurizio Sella.


“La persona è al centro del progresso sociale ed economico – ribadisce il capo dello Stato – e la formazione e l’elevazione professionale rimangono capisaldi per la sua realizzazione, per contribuire a superare ogni forma di squilibrio e affermare una crescita sostenibile, equa e inclusiva, in armonia con i principi stabiliti dal Pilastro europeo dei diritti sociali e gli obiettivi contemplati dal relativo Piano di azione”.

Milano, Munch oltre l’Urlo: storia di un grido interiore

Milano, Munch oltre l’Urlo: storia di un grido interioreMilano, 14 set. (askanews) – Da sabato 14 settembre al 26 gennaio 2025 Palazzo Reale ospita la mostra “Munch. Il grido interiore”, un’ampia retrospettiva che celebra Edvard Munch (Norvegia, 1863 -1944) con un percorso di 100 opere eccezionalmente prestate dal Munch Museum di Oslo, che racconterà l’intero percorso umano e artistico dell’artista, esponendo opere tra le più note e iconiche della storia dell’arte.


A cura di Patricia G. Berman, una delle più grandi studiose di Munch, in collaborazione con Costantino D’Orazio per il supporto nella redazione dei testi di approfondimento, la mostra è promossa da Comune di Milano – Cultura con il patrocinio del Ministero della Cultura e della Reale Ambasciata di Norvegia a Roma, ed è prodotta da Palazzo Reale e Arthemisia in collaborazione con il Museo Munch di Oslo. Protagonista indiscusso nella storia dell’arte moderna e tra i principali artisti del XIX secolo, Munch è considerato un precursore dell’Espressionismo, oltre a essere un maestro nell’interpretare le angosce e le aspirazioni più profonde dell’animo umano. I suoi volti senza sguardo, i paesaggi stralunati, l’uso potente del colore, la necessità di comunicare i propri sentimenti e le proprie ansie sono riusciti a trasformare le sue opere in messaggi universali e Munch in uno degli artisti più iconici del Novecento.


Questa mostra ruota attorno al “grido interiore” di Munch, al suo saper costruire, attraverso blocchi di colore uniformi e prospettive discordanti, lo scenario ideale per condividere le sue esperienze emotive e sensoriali: un processo creativo che sintetizza osservazione, memoria, emozione. Il percorso racconta tutto l’universo dell’artista, il suo percorso umano e la sua produzione. Tra le opere in mostra figurano una delle versioni litografiche de “L’Urlo” (1895) custodite a Oslo, “La morte di Marat” (1907), “Notte stellata” (1922-1924), “Le ragazze sul ponte” (1927), “Malinconia” (1900-1901) e “Danza sulla spiaggia” (1904).


Ad arricchire la mostra milanese, è previsto un ricco palinsesto di eventi che coinvolgerà diverse realtà culturali della città e che andrà ad approfondire la figura dell’artista e ad espandere i temi delle sue opere.

Davis, Italia-Belgio 2-1, Volandri avverte: “Non è ancora fatta”

Davis, Italia-Belgio 2-1, Volandri avverte: “Non è ancora fatta”Roma, 13 set. (askanews) – “Si sono felice davvero, specialmente per il doppio, penso che questi due ragazzi meritassero di vincere contro il Brasile e anche oggi entrambi i team hanno giocato alla grande. Il match si è deciso in quattro punti e li abbiamo vinti tutti noi. Adesso dovremo provare a vincere anche domenica, teniamo i piedi per terra e pensiamo alla prossima”. Ha esordito così Filippo Volandri, capitano della Nazionale italiana di Coppa Davis, in conferenza stampa al termine del successo ottenuto dal doppio azzurro contro il Belgio che ha dato il 2-1 finale ai suoi ragazzi. Per avere la certezza della qualificazione basterà ora battere l’Olanda, ma anche in caso di sconfitta per l’Italia esisterebbero scenari che la vedrebbero comunque certa di ritrovarsi in Andalusia per il secondo anno consecutivo.


Nel primo singolare nella sfida contro il Belgio Matteo Berrettini, n.43 ATP, ha sconfitto 36 62 75, in un’ora e 58 minuti di partita, Alexander Blockx, n.253, al debutto assoluto in Davis, nonostante una prestazione tutt’altro che impeccabile. “Se non fosse stato un match di Davis non sarebbe finita così”, il commento a caldo del 28enne romano. Flavio Cobolli avrebbe invece sognato un esordio diverso con la maglia azzurra. Il romano, schierato come numero 1 della squadra oggi dopo il problema alla caviglia rimediato da Matteo Arnaldi nella sfida contro il Brasile, si arrende in tre set a Zizou Bergs: 6-3 6-7 6-0. I ha pensato invece il doppio formato da Simone Bolelli e Andrea Vavassori chiudere il punto decisivo: 7-6, 7-5 al Belgio. “Per ora ancora non ci siamo ancora meritati il volo per Malaga – continua Volandri – e dovremo lottare ancora, il doppio belga si e rivelato più forte di quel che credevo, specialmente al servizio, ma nella fase a gironi ci siamo trovati con tre nazionali tutte dotate di ottimi doppi. Ora vediamo quel che accadrà domani e domenica”.


Le ultime considerazione Volandri le offre riassumendo quelle che sono le sue impressioni relative ai due singolare giocati nel pomeriggio da Matteo Berrettini e Flavio Cobolli: “Mi è piaciuto tutto oggi. Con Blockx abbiamo usato la tecnologia per provare a conoscerlo meglio, è un ragazzo dal potenziale enorme. A Matteo ha dato tempi di gioco sempre diversi e in più non lo conosceva. Matteo ha avuto bisogno di abituarsi a quei tempi di gioco e alla fine ha dimostrato di essere un giocatore vero, forte, si è vista tutta la differenza di esperienza tra i due, ma Blockx è giovane, ripeto, e ha un futuro brillante davanti a sé”.

Tennis, Coppa Davis, vince il doppio, Italia-Belgio 2-1

Tennis, Coppa Davis, vince il doppio, Italia-Belgio 2-1Roma, 13 set. (askanews) – L’Italia conquista il secondo successo a Bologna, battendo 2-1 il Belgio. Decisiva la vittoria in doppio di Simone Bolelli e Andrea Vavassori dopo la vittoria di Berrettini con Blockx e il ko di Cobolli. Domenica la sfida con l’Olanda, decisiva per la qualificazione alla Final 8. L’Italia si qualificherà se batte l’Olanda (si qualifica come prima); perde con l’Olanda e il Brasile batte il Belgio (si qualifica come seconda). C’è anche una terza ipotesi che può concretizzarsi in caso di ko per 2-1 con l’Olanda e la vittoria per 2-1 del Belgio con il Brasile. In questo caso si andrebbe a contare il quoziente set.

Bergamo, “Seven Deaths” di Marina Abramovic da gres art 671

Bergamo, “Seven Deaths” di Marina Abramovic da gres art 671Milano, 13 set. (askanews) – In mostra a gres art la grandezza, la solitudine, il mito, la caducità dell’essere umano. Un percorso che parte dall’installazione cinematografica Seven Deaths che Marina Abramovic ha dedicato a Maria Callas e si sviluppa attraverso 30 lavori recenti e storici, coinvolgendo in un rapporto osmotico anche il giardino con il paesaggio sonoro Tree, presentato per la prima volta al SKC Cultural Centre di Belgrado nel 1972.


All’interno del nuovo centro per l’arte e la cultura di Bergamo, una immersione tra le opere che racconta parte del mondo di una delle più importanti artiste contemporanee, grazie a una serie di parallelismi, richiami e rimandi. Dalle interpretazioni della divina Callas ad alcuni dei grandi temi affrontati da Marina Abramovic. L’esposizione è aperta dal 14 settembre a febbraio 2025. Gres art vuole coniugare bellezza e impatto sociale, sviluppando modelli sostenibili che promuovano il benessere della comunità. Un luogo dove andare, scoprire, sperimentare, stare, nato con un ambizioso progetto di rigenerazione urbana promosso dal Gruppo Italmobiliare con Fondazione Pesenti.


“Seven Deaths si configura come un’esperienza cinematografica immersiva basata su sette morti premature che Marina Abramovic presenta sullo schermo, come colonna sonora sette assoli di Maria Callas. L’installazione manifesta la fascinazione di Abramovic per l’opera e per la Callas in particolare, una passione iniziata durante l’adolescenza a Belgrado. Un viaggio coinvolgente attraverso la vita di una degli artisti più influenti del nostro tempo, abbinato alle arie più famose della Divina; un’esperienza catartica che spinge alla riflessione personale più profonda”, ha detto Karol Winiarczyk, curatore. “Siamo entusiasti di inaugurare gres art 671, nella sua forma definitiva, con Marina Abramovic, artista di fama mondiale che ha sempre posto l’osservatore al centro delle proprie opere e della propria arte. Il nostro polo culturale è nato proprio con l’ambizione di coinvolgere quanto più possibile i visitatori, facendoli interagire con lo spazio e le opere, rendendoli parte attiva del percorso. Dopo la preview in occasione della Capitale Italiana della Cultura 2023, ospitare ora between Breath and Fire significa aspirare ad avere, in un’unica prospettiva, la visione di un’artista straordinaria con la missione di un luogo culturale, un connubio perfetto che ci onora e che certamente saprà suscitare grandi emozioni”, ha aggiunto Roberto Pesenti, presidente di gres art 671.

Ddl sicurezza, scoppia il caso sim ai migranti. Opposizioni:”razzismo”

Ddl sicurezza, scoppia il caso sim ai migranti. Opposizioni:”razzismo”Roma, 13 set. (askanews) – Scoppia il caso dell’obbligo per gli stranieri extra-Ue di presentare il permesso di soggiorno per l’acquisto di una Sim per il cellulare. Una norma che le opposizioni definiscono “scellerata” e “razzista”, inserita, sottolineano, con un emendamento di Fdi riformulato dal governo, in un “blitz” prima della pausa estiva e su cui promettono battaglia alla Camera quando martedì il provvedimento tornerà all’esame dell’aula. E che il primo firmatario dell’emendamento invece rivendica: “serve a combattere la criminalità – spiega Giovanni Donzelli – E’ nato da un confronto con alcuni investigatori delle squadre mobili, che hanno segnalato una difficoltà nel condurre indagini, attraverso intercettazioni, su sim con intestatari di fatto irrintracciabili o fasulli. Esiste un vero e proprio mercato di sim fantasma utilizzate da gruppi criminali. L’obiettivo del testo è quello rendere così identificabili eventuali responsabili di reati intercettati”.


L’emendamento approvato in commissione prevede una modifica al codice delle comunicazioni elettroniche e stabilisce, testualmente, che “se il cliente è cittadino di uno Stato non appartenente all’Unione europea, deve essere acquisita copia del titolo di soggiorno di cui è in possesso”. Non solo, nel caso in cui l’extra comunitario dovesse affermare di averlo perso o essere stato derubato, l’esercente dovrà acquisire la “relativa denuncia”. L’impresa che sgarra rischia la chiusura da 5 a 30 giorni. Per l’Asgi, l’associazione per gli studi giuridici sull’immigrazione, si tratta di una norma “assurda, crudele e di dubbia costituzionalità”. “Ci opporremo con forza a questa ennesima norma del ddl sicurezza che comprime le libertà e attacca i diritti dei migranti”, annuncia la capogruppo del Pd nella commissione affari costituzionali della Camera, Simona Bonafè che puntualizza: “il ddl Sicurezza che stiamo discutendo in questi giorni alla Camera è una mix di propaganda e criminalizzazione del dissenso. Sicurezza sì, ma solo nel nome: nella realtà è un pericoloso pasticcio liberticida”.


I Cinque Stelle hanno presentato un emendamento per cancellare la norma su cui confluirà il sì dei gruppi di minoranza, a partire dai Dem. Stefania Ascari parla di norma “scellerata e razzista” che punta a trasformare i migranti in “fantasmi” che non potranno neanche avere la possibilità di “contattare un legale, la comunità o comunque perseguire un inserimento sociale” nel “caos” di uffici che non riescono a sbrigare le pratiche di richiesta dei permessi perché “sono sguarniti di personale”. Per Filippo Zaratti di Avs è una “vergogna nazionale, un concentrato di ipocrisia e razzismo”. E Riccardo Magi di +Europa: è “l’ennesimo obbrobrio del ddl sicurezza, una norma per colpire i migranti in attesa di permesso di soggiorno che rischia di essere abbattuta nei tribunali dai ricorsi. Una disposizione incostituzionale perché è evidente l’intento discriminatorio, in palese contrasto con la Convenzione europea dei diritti dell’uomo, visto che lede la libertà di ricevere o di comunicare informazioni o idee senza che vi possa essere ingerenza da parte delle autorità pubbliche e senza considerazione di frontiera. Un’altra crudeltà di questo orribile ddl sicurezza”.


Alla domanda se le opposizioni sono state distratte, Ascari replica ricordando il “caos” dei lavori in commissione dove “noi avevamo un minuto di tempo per discutere, e trenta secondi per la replica, hanno censurato il dibattito parlamentare”.

Papa: ambedue candidati presidenziali Usa sono contro la vita

Papa: ambedue candidati presidenziali Usa sono contro la vitaCittà del Vaticano, 13 set. (askanews) – “Ambedue sono contro la vita, sia quello che butta via i migranti sia quello che uccide i bambini. Ambedue sono contro la vita”. Lo ha detto Papa Francesco, rispondendo alla domanda di un giornalista sulla corsa alla Casa Bianca, nel corso della tradizionale intervista sull’aereo che lo ha riportato a Roma, di ritorno da Singapore, dove ha concluso il suo 45.mo viaggio apostolico, il più lungo del pontificato.


“Non si può decidere, io non posso dire, non sono statunitense, non andrò a votare lì, ma sia chiaro: mandare via i migranti, non dare ai migranti capacità di lavorare, non dare ai migranti accoglienza è peccato, è grave. Nell’Antico Testamento c’è un ritornello: l’orfano, la vedova e lo straniero, cioè il migrante”, ha detto Francesco secondo quanto riportato da Vatican news, ribadendo che “chi non custodisce il migrante, manca, è un peccato, un peccato anche contro la vita di quella gente”. “Io sono stato a celebrare Messa alla frontiera, vicino alla diocesi di El Paso, e c’erano tante scarpe di migranti che sono finiti male, lì. Oggi c’è un flusso di migranti all’interno dell’America Centrale che tante volte vengono trattati come schiavi, perché si approfittano di questo. – è stata la testimonianza di Papa Francesco – La migrazione è un diritto, un diritto che già nella Sacra Scrittura, nell’Antico Testamento c’era”.


“Poi, l’aborto. – ha aggiunto Francesco – La scienza dice che al mese dal concepimento ci sono tutti gli organi di un essere umano, tutti. Fare un aborto è uccidere un essere umano. Ti piaccia la parola o non ti piaccia, ma è uccidere”. “La Chiesa non è chiusa perché non permette l’aborto: la Chiesa non permette l’aborto perché è uccidere, è un assassinio, è un assassinio. E su questo dobbiamo avere le cose chiare. Mandare via i migranti, non lasciarli sviluppare, non lasciare che abbiano la loro vita è una cosa brutta, è cattiveria. Mandare via un bambino dal seno della mamma è un assassinio, perché c’è vita. E in queste cose dobbiamo parlare chiaro”, ha poi concluso.

Ecofin, ministri disertano Budapest ma Ungheria parla di “successo”

Ecofin, ministri disertano Budapest ma Ungheria parla di “successo”Roma, 13 set. (askanews) – La maggior parte dei ministri delle Finanze e dei governatori di banche centrali dell’area euro e dell’Unione europea hanno disertato le riunioni informali di Eurogruppo e Ecofin, organizzate a Budapest dalla presidenza di turno ungherese. In rappresentanza sono stati inviati sottosegretari, vicegovernatori o alti funzionari, in scia alla Commissione europea di Ursula von der Leyen, che già da settimane aveva deciso di non far partecipare gli eurocommissari alle riunioni nel Paese.


Una dura presa di posizione, quella di Bruxelles, per marcare le distanze rispetto alle iniziative diplomatiche prese in autonomia dal premier magiaro, Viktor Orban, sulla guerra in Uncraina. E in particolare dopo la sua visita a luglio a Mosca, per incontrare il presidente russo, Vladimir Putin. Giancarlo Giorgetti è stato l’unico ministro presente delle quattro maggiori economie dell’area euro e dellUe, mentre l’Italia ha la presidenza del G7. Per la Banca d’Italia era invece presente il direttore generale, Luigi Federico Signorini. Tramite un messaggio via X, il Mef ha riferito che nel corso delle riunioni ha parlato “di sviluppi e previsioni macroeconomiche e fiscali”, che ha fornito “un aggiornamento sui lavori del G7 sotto la presidenza italiana”, e che ha parlato anche “di supporto ai paesi in difficoltà e di transizione green”.


Mentre solitamente queste riunioni vedono una lunga serie di dichiarazioni a margine di ministri e governatori, in entrata e/o in uscita, stavolta c’è stato praticamente il deserto. L’unico ad esprimersi davanti alle telecamere è stato il Maltese Clyde Caruana: “sono qui, sono sempre stato un buon amico del ministro delle finanze dell’Ungheria e non c’è nessuna ragione per non essere presente”. Presenti anche la presidente della Bce, Christine Lagarde (ai lavori del mattino, ma non alla foto di gruppo nel pomeriggio), dell’Eurogruppo, Pascal Donohoe, la direttrice del Fondo monetario internazionale, Kristalina Georgieva, il direttore del Mes, Pierre Gramegna e il segretario generale dell’Ocse, Mathias Cormann. Assenti invece il commissario europeo all’Economia, Paolo Gentiloni, e il vicepresidente della Commissione, Valdis Dombrovskis.


Alla conferenza stampa finale della presidenza, il padrone di casa, il ministro delle Finanze Mihaly Varga ha cercato di ribaltare il quadro con una lettura quantomeno spavalda dell’accaduto. Le riunioni “si sono rivelate un successo sotto tutti gli aspetti. Sia in termini di partecipanti – ha sostenuto – sia in termini delle idee che vi sono state espresso”. Ha svolto la conferenza stampa da solo. Dombrovskis come già detto era assente, così come ieri non c’era Gentiloni alla conferenza stampa dell’Eurogruppo. Ha fatto raccogliere tutte le domande all’inizio, se le è appuntate e poi ha replicato.


Secondo Varga, “nonostante l’idea del boicottaggio di Bruxelles, tutti gli Stati membri erano rappresentati. Abbiamo sempre detto che spesso le sanzioni sortiscono l’effetto contrario e se si guarda la lunga lista dei nostri partecipanti – ha aggiunto – sembra che le nuove misure di Bruxelles abbiano in questo caso lavorato a beneficio della presidenza ungherese”. Varga ha poi citato la netta debolezza dell’economia europea, rispetto ai livelli di crescita di Usa e Cina, come una dimostrazione del fatto che subisce maggiormente gli effetti negativi della guerra in Ucraina. “Una ragione in più per noi per mettere fine alla guerra tramite negoziati”. E ha anche ribadito la forte contrarietà del Paese all’immigrazione: “aumenta i problemi senza risolverne alcuno. Invece di portare i problemi in Europa, sostenendo l’immigrazione, dovremmo portare soluzioni nelle varie aree in cui questi problemi emergono”, ha detto.

Coppa Davis, Italia-Belgio 1-0: Berrettini soffre ma vince

Coppa Davis, Italia-Belgio 1-0: Berrettini soffre ma vinceRoma, 13 set. (askanews) – E’ dell’Italia il primo singolare nella sfida contro il Belgio nella quarta giornata del Girone A delle Davis Cup Finals di scena fino a domenica all’Unipol Arena di Bologna. Nel primo singolare, quello dei numeri due dei rispettivi team, Matteo Berrettini, n.43 ATP, ha sconfitto 36 62 75, in un’ora e 58 minuti di partita, Alexander Blockx, n.253, al debutto assoluto in Davis, nonostante una prestazione tutt’altro che impeccabile. “Se non fosse stato un match di Davis non sarebbe finita così”, il commento a caldo del 28enne romano.

Ex Ilva, annullata la sentenza “Ambiente Svenduto”: il processo ricomincia da zero a Potenza

Ex Ilva, annullata la sentenza “Ambiente Svenduto”: il processo ricomincia da zero a PotenzaMilano, 13 set. (askanews) – Ricomincerà da zero davanti al Tribunale di Potenza il processo “Ambiente svenduto” sul disastro ambientale provocato dell’ex Ilva di Taranto. Lo ha stabilito la corte d’Assise d’Appello di Taranto annullando la sentenza del primo grado di giudizio che aveva portato alla condanna di 26 imputati, tra cui i fratelli Fabio e Nicola Riva, ex proprietari dello stabilimento, e l’ex governatore pugliese Nicola Vendola.


In particolare, secondo quanto riferisce “La Gazzetta del Mezzogiorno”, i giudici del secondo grado di giudizio hanno accolto le richieste dei difensori di trasferire il procedimento a Potenza. Stando alle argomentazioni delle difese accolte dai giudici d’appello, i giudici tarantini autori della sentenza di primo vanno considerati “parte offese” perché molti di loro (il collegio era composto da giudici togati e popolari) vivono nei quartieri di Taranto colpiti dal disastro ambientale finito al centro del procedimento.