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Strage di Erba, la Cassazione decide su revisione per Rosa e Olindo

Strage di Erba, la Cassazione decide su revisione per Rosa e OlindoRoma, 25 mar. (askanews) – ‘Strage di Erba’ si ricomincia? Oggi, a più di 18 anni dall’eccidio che sconvolse il piccolo centro in provincia di Como e l’Italia intera i giudici della V sezione della Cassazione dovranno valutare se ci sono i presupposti per far fare un viaggio a ritroso nel tempo. All’esame c’è il ricorso della difesa contro la decisione della Corte d’Appello di Brescia di dichiarare “inammissibile” la revisione del processo di Olindo Romano e Rosa Bazzi, condannati in via definitiva all’ergastolo per la strage dell’11 dicembre 2006. Quel giorno tragico, con spranghe e coltelli, vengono uccisi Raffaella Castagna, il figlio Youssef Marzouk di soli due anni, la nonna materna del piccolo Paola Galli. La furia dei due coniugi si abbatte su vicini di casa troppo rumorosi, invadenti e con i quali c’era un contenzioso in corso.


Secondo le sentenze scritte sinora – con le quali sono state decise le pene dell’ergastolo per i due coniugi – è stata Rosa, mancina, a sgozzare il bimbo. Nella articolata azione di sangue nell’edificio di via Diaz poteva essere eliminato anche Mario Frigerio, il colpo alla gola sferrato da Olindo però non va così a fondo per una malformazione alla carotide. La moglie, Valeria Cherubini, invece, viene raggiunta sulle scale e poi finita nella mansarda. L’incendio dell’appartamento dei Castagna ed il successivo intervento dei Vigili del fuoco cancella e confonde, complicando non poco il lavoro degli investigatori. Le indagini, i processi e la testimonianza oculare di Frigerio per anni parevano aver chiuso il caso. L’impegno della difesa a far esaminare incongruenze ed elementi inediti o quasi ha portato a mettere in dubbio tutto quel che sembrava certo, assodato. Otto mesi fa la corte d’appello di Brescia ha rigettato le istanze di revisione. Oggi gli ermellini sono chiamati a valutare se c’è stata da parte dei magistrati lombardi una mancata verifica di quelle che, a detta della difesa, sarebbero nuove prove in grado di scagionare Rosa e Olindo. Per l’ex procuratore generale di Milano, Cuno Tarfusser, non ci sono dubbi, in sostanza sono stati messi in carcere due innocenti. Poche settimane fa le Sezioni unite della Suprema corte hanno confermato la censura per Tarfusser. L’ex magistrato avrebbe agito in autonomia mancando ai “doveri di imparzialità e correttezza” per aver depositato di propria iniziativa la richiesta di revisione, “in palese violazione del documento organizzativo dell’ufficio” che assegna questa facoltà soltanto al pg presso la Corte d’Appello o al suo vice.


Al centro della ricostruzione alternativa c’è la testimonianza di Frigerio, ormai scomparso da tempo. I giudici di Brescia hanno scritto: “Lo stato di grave sofferenza e di confusione mentale di Mario Frigerio durante la degenza in ospedale e le sollecitazioni alla memoria rivoltegli dagli inquirenti, dai familiari e dal difensore non incrinano la lucidità della ricostruzione dell’aggressione dallo stesso offerta in dibattimento, coincidente con quella fornita dagli imputati nelle confessioni e ricca di dettagli sui movimenti suoi e della moglie durante quella giornata e nel momento in cui scesero le scale per capire da dove uscisse il fumo e prestare aiuto e in cui, dunque, l’unica informazione frutto d’indebite suggestioni sarebbe rappresentata proprio dall’identità del suo aggressore”. Oggi la decisione della Cassazione dovrebbe arrivare in serata. Olindo la attenderà nel carcere di Opera. Rosa è invece detenuta a Bollate. Sinora i giudici hanno scritto che “le discrasie su alcuni dettagli non inficiano la genuinità delle confessioni” rese “dopo che Romano aveva chiesto di parlare con i pubblici ministeri, in presenza del difensore, ribadite nell’interrogatorio avanti al Giudice per le indagini preliminari, non contestate per mesi e mesi, contenenti una pluralità di dettagli riscontrati dal complesso delle indagini” e che “potevano essere patrimonio conoscitivo solo degli autori della strage e ribadite negli appunti che erano stati rilevati sulla Bibbia”.

Tennis, Berrettini batte Bergs ed è negli ottavi a Miami

Tennis, Berrettini batte Bergs ed è negli ottavi a MiamiRoma, 25 mar. (askanews) – Notte importante per Matteo Berrettini in quel di Miami. Il tennista romano supera infatti per 6-4 6-4 il belga Zizou Bergs, giustiziere un po’ a sorpresa nel turno precedente del russo Andrey Rublev. Berrettini rispetta il pronostico della viglia, ma lo fa a fronte della pressione del favorito alle prese con una serie di ‘prime volte’ per lui importanti. Il successo vale infatti a Berrettini la prima volta negli ottavi di finale del torneo di Miami. Ma non solo. Berrettini torna agli ottavi di finale di un Masters 1000 per la prima volta dopo 2 anni, quando lo fece a Monte Carlo 2023. E, più nel dettaglio, Matteo non centrava gli ottavi di finale di ‘un 1000’ sul cemento da Indian Wells 2022.

Tennis, Paolini rimonta Osaka ed è nei quarti a Miami

Tennis, Paolini rimonta Osaka ed è nei quarti a MiamiRoma, 24 mar. (askanews) – Jasmine Paolini è tornata. La numero 7 del ranking Wta ha battuto in rimonta Naomi Osaka, precipitata al 61 della classifica ma ex n°1, conquistando così per la prima volta in carriera i quarti di finale del Miami Open. 3-6, 6-4, 6-4 i parziali in due ore e un quarto per la toscana, che torna tra le migliori otto in un torneo da Wuhan 2024 e lo fa a Miami, dove non era mai andata oltre il 3° turno. Paolini attende ora la vincente del match tra Gauff e Linette.

Mattarella: i dazi inaccettabili e pericolosi ma Ue ha forza per contrastarli

Mattarella: i dazi inaccettabili e pericolosi ma Ue ha forza per contrastarliRoma, 24 mar. (askanews) – I dazi sono inaccettabili e rappresentano una scelta immotivata e pericolosa per la pace e la collaborazione internazionale, con calma e autorevolezza l’Unione europea avrà la forza per contrastarli. Sergio Mattarella non ha dubbi sulla linea italiana rispetto al pericolo delle barriere commerciali preannunciate dall’amministrazione Trump e neanche sulla collocazione del nostro paese nell’Unione, “di cui facciamo saldamente parte”. All’inaugurazione del villaggio Agricoltura E’, per festeggiare l’anniversario dei Trattati di Roma che diedero vita all’Unione europea il Presidente della Repubblica è ospite del ministro Francesco Lollobrigida che lo ringrazia per la sua presenza e per la difesa strenua che il capo dello Stato fa da sempre del settore agricolo.


Mattarella risponde alle domande di alcuni studenti degli istituti alberghieri della zona che sono presenti al “villaggio dell’agricoltura” con uno stand. Le domande partono proprio dalla nascita dell’Ue e dai valori che la ispirarono. Nessun cenno alle polemiche degli ultimi giorni tra la premier Giorgia Meloni e l’opposizione sul Manifesto di Ventotene, ma il Presidente ripercorre i passaggi storici che portarono alla nascita dell’integrazione europea. Cita gli “statisti coraggiosi e lungimiranti” che seppero compiere una “rivoluzione di pensiero” proponendo “collaborazione al posto di contrapposizione” all’indomani della seconda guerra mondiale.


“Bisogna riflettere sul contesto in cui ebbe avvio l’Unione – dice -: nel ’45 l’Italia usciva da una guerra devastante e dopo guerre sanguinose e un numero immane di ragazzi vostri coetanei che perse la vita nelle due guerre, brutali dittature, si era vissuto l’abisso dell’olocausto – ha ricordato – in quel clima di tragedia e di fame che incombeva sull’Europa, di disperazione, alcuni statisti lungimiranti e coraggiosi capirono che bisognava capovolgere il rapporto tra i paesi europei, per compiere rivoluzione di pensiero: anziché contrapporsi bisognava mettere in comune il futuro dei popoli europei. Fu questo il tentativo compiuto in quegli anni tra statisti e movimenti di pensiero, e per questo il trattato di Roma del ’57 fu un punto di arrivo”. Ribadisce, se ce ne fosse bisogno, che il progetto europeo è stato ed è un “grande successo storico” tanto che il modello viene imitato in America Latina con il Mercosur, in Asia con l’Asean e perfino in Africa. “L’integrazione – dice infine – è compresa bene dai giovani” attraverso “due fenomeni che i giovani vivono come se fossero normali e non lo erano un tempo: Ersamus e Schengen”.


Ma è il tema dei dazi a preoccupare di più gli interlucutori del mondo agricolo presenti all’evento. “Speriamo che il buon senso prevalga”, esordisce Mattarella interpellato al suo arrivo presso lo stand della Coldiretti. Quando poi gli viene chiesto se la minaccia di dazi possa mettere in difficoltà la nostra economia Mattarella risponde: “I mercati aperti per noi corrispondono a due esigenze vitali: la prima è la pace, la seconda è il nostro interesse come paese esportatore. E’ bene ribadire che i dazi creano ostacoli ai mercati, alterano il mercato, penalizzano i prodotti di qualità e questo per noi è inaccettabile, ma dovrebbe esserlo per tutti”. Di mercati aperti come garanzia di pace aveva parlato già sabato scorso al Forum dell’Olio e del Vino. Concetto ribadito anche oggi: la collaborazione economica assicura buone relazioni anche su altri fronti. Perciò secondo il capo dello Stato “quando si parla di guerre commerciali bisogna mettere l’accento sul termine ‘guerra’ perchè queste inducono contrapposizioni sempre più pericolose. Ma bisogna essere sereni – aggiunge -, non alimentare un eccesso di preoccupazione perché l’Unione europea ha dimensioni, consistenza e forza per interloquire in modo autorevole e con determinazione per contrastarli”, bisogna farlo “con calma ma con determinazione”, ha ripetuto. E da questo punto di vista, ha assicurato, “la nostra posizione è chiarissima: per la pace nel mondo e per il vantaggio delle popolazioni occorre avere mercati aperti, regola di civiltà che da tanto tempo è stata affermata”.

Tutti Santi! Una serata di musica per Carlo Acutis

Tutti Santi! Una serata di musica per Carlo AcutisRoma, 24 mar. (askanews) – Il Teatro Lyrick di Assisi si prepara ad accogliere un evento speciale dedicato al Beato Carlo Acutis, il giovane, morto a soli 15 anni, che sarà proclamato Santo a fine aprile.


L’appuntamento, intitolato “Tutti Santi! Una serata di musica per Carlo Acutis”, si terrà sabato 29 marzo alle ore 21.00 e vedrà la partecipazione di Kantiere Kairòs, Debora Vezzani e Marco Mammoli, alcuni tra i più noti artisti della musica cristiana italiana. A condurre la serata sarà Safiria Leccese, giornalista, conduttrice televisiva e autrice, apprezzata per la sua capacità di raccontare storie di fede, speranza e valori. Volto noto di Mediaset ha condotto programmi di approfondimento e inchiesta, tra cui La Strada dei Miracoli, dedicato alle testimonianze di spiritualità. “Una serata sulla vita straordinariamente ordinaria di Carlo, significa ricordarci la grandezza di cui ciascuno è portatore e a cui ciascuno è chiamato. Non in chissà quali fuochi d’artificio da inscenare, ma nella semplicità di ciascun incontro e di ogni situazione”, racconta Safiria Leccese.


TUTTI SANTI! UNA SERATA DI MUSICA PER CARLO ACUTIS ha come obiettivo presentare il pensiero di Carlo sulla vita e sulla fede, il suo modo di viverla, la sua proposta di vita cristiana, attraverso le sue stesse parole, accompagnandole con brani musicali che possano rafforzarne il contenuto e allargarne l’orizzonte. Un’occasione unica per lasciarsi ispirare dalla storia di un giovane dei nostri tempi, che ci ricorda come la santità sia un cammino possibile per tutti. Un evento imperdibile per chi desidera vivere un momento di musica, riflessione e preghiera nel cuore di Assisi. L’evento è organizzato da La Gloria Music e Associazione Logos Art, patrocinato dal Comune di Assisi, dalla Regione Umbria e verrà trasmesso in differita da Radio Vaticana.


Oltre al concerto, sarà possibile partecipare al programma di due giorni nato attorno all’evento, con momenti di catechesi, preghiera e riflessione in luoghi significativi: PROGRAMMA Sabato 29 marzo 16:00 Ritrovo in Piazza Santa Maria degli Angeli 16:15 Benvenuto e catechesi 17:00 Visita alla Porziuncola (con possibilità di confessione) 18:00 Santa Messa 19:00 Cena 21:00 Concerto al Teatro Lyrick


Domenica 30 marzo 10:15 Visita al Santuario della Spogliazione dove riposa il corpo di Carlo Acutis 11:00 Santa Messa 12:00 Incontro e saluto con gli artisti 12:30 Conclusione

Presentato a Palazzo Montecitorio un libro sul Rione Sanità di Napoli

Presentato a Palazzo Montecitorio un libro sul Rione Sanità di NapoliRoma, 24 mar. (askanews) – Il 19 marzo 2025, presso la Sala Stampa della Camera dei Deputati a Palazzo Montecitorio, si è tenuta la presentazione del volume ‘A Memoria futura. Storie e paesaggi del Rione Sanità’ (edito da Mimesis). Il libro, uscito nel 2024, ripercorre la realizzazione del progetto “La Casa del Rione Sanità. Racconti di orgoglio e di giustizia sociale” cofinanziato dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri – Dipartimento Politiche Giovanili e realizzato dall’associazione “Napoli inVita” APS-ETS in partenariato con l’”Associazione Italiana di Storia Orale – AISO” e la “LESS – Cooperativa sociale per la lotta all’esclusione sociale”.


La presentazione è stata realizzata su iniziativa dell’On. Raffaele Bruno che, nell’introduzione ai lavori ha rivelato il suo legame con il Rione Sanità di Napoli dove è nato e vissuto fino ai 30 anni come il padre ed il nonno. Al riguardo l’On. Bruno ha voluto regalare ai presenti un suo personale ricordo del nonno che, fino agli 80 anni, ha svolto il faticoso mestiere di trasportatore di ghiaccio caricando i pesanti blocchi su un carretto trainato da un cavallo. Un lavoro molto duro, svolto 365 giorni all’anno, ma attraverso il quale il nonno di Raffaele ha saputo “trasformare la sofferenza in amore”. Una storia apparentemente piccola ma – come ha detto l’On Bruno – è una delle tante storie delle persone umili che “hanno dentro una grande verità”. E’ quindi iniziata la presentazione moderata dal docente e divulgatore storico Diego Morgera. Prima di rivolgere le domande ai curatori del libro e del progetto, Morgera ha espresso le sue personali impressioni: “Quello che colpisce una persona come me, che con la Storia non ha più molto contatto ‘di ricerca’ ma lavora con la gente e con gli studenti, è proprio questo: il lavoro sul Quartiere Sanità e sul Progetto Casa Sanità riesce a realizzare una piccola magia. È un’opera democratica nel senso più alto del termine. Nei capitoli del libro parlano studiosi serissimi, attenti a precisare le metodologie adottate, parlano i ricercatori che esplorano il quartiere con il rispetto e la curiosità dell’antropologo, parlano gli operatori sociali impegnati da anni in una lotta senza quartiere (scusate il gioco di parole) e, infine, parlano gli abitanti: coloro che il quartiere lo hanno inscritto (quasi foucaultianamente) nell’epidermide”.


Iniziando il “giro di tavolo” sollecitato dalle domande del moderatore, per primo il prof. Antonio Canovi (presidente dell’AISO) si è soffermato sull’impostazione metodologica del libro e dello stesso progetto “La Casa del Rione Sanità” – di cui è stato direttore scientifico – che ha avuto tra i principali obiettivi la formazione laboratoriale di giovani “narratori di comunità” (durata 6 mesi, attraverso esperienze sul campo e approfondimenti teorici). Si tratta di un “libro di storia orale a tutti gli effetti, come se ne vedono pochi” – ha affermato Canovi – la cui originalità sta nell’essere “polifonico” con orchestrazione “a contrappunto”, cioè un libro in cui le enunciazioni teoriche si armonizzano con le narrazioni e in cui le narrazioni sono quelle delle persone intervistate, ma anche quelle degli stessi intervistatori che hanno seguito il loro percorso formativo di “narratori di comunità”. Metodologicamente è, quindi, un libro di storia orale perché è frutto dell’esercizio di questa disciplina, che pone l’orecchio attento alle “memorie provocate” (le “memorie che bussano”, come le ha anche qualificate Canovi). Ed è altresì un libro con approccio geostorico perché “la memoria affiora nei luoghi”, per usare ancora un’espressione di Canovi, proprio attraverso le esperienze (“geoesplorazioni”) condotte dai narratori sul territorio del Rione Sanità. Il “narratore di comunità’ – secondo l’esperienza descritta nel libro – si potrebbe quindi identificare in chi, vivendo o comunque decidendo di stare in un luogo, vuole capire dove si trova attraverso l’incontro dialogante con l’umanità presente in quello stesso luogo e, magari, vuole poi trasmettere ad altri la sua esperienza, “a memoria futura”.


Hilde Merini (consigliere di AISO) è stata, poi, sollecitata dal moderatore a parlare dell’altro prodotto del progetto “La Casa del Rione Sanità”, cioè l’archivio digitale delle fonti raccolte, di cui la stessa è “custode”. Merini, sul piano tecnico, ha evidenziato che, a fine progetto, l’archivio conteneva 80 giga di materiali multimediali (file audio o audiovideo delle interviste e relative trascrizioni, foto e altro materiale documentario, in parte pubblicato nel libro) e che lo stesso archivio non è solo “in cloud” ma anche fisicamente allocato in un server presente a “Casa Sanità”. A livello metodologico, efficacemente, Merini ha precisato che l’archivio “lungi dell’essere un luogo morto, deve essere un luogo attivo, pubblico, che vive mutandosi…un luogo in cui sporcarsi le mani con gioie e dolori”. E’ questo è possibile se l’archivio resta un archivio prodotto “dal basso”, partecipato ed aperto e se continueranno le esperienze di “riuso creativo delle fonti orali” (come è stata la storia a fumetti “Ossa” realizzata dal disegnatore Diego Miedo e presente nel libro). Infine Merini ha ricordato che l’archivio di “Casa Sanità”, opportunamente indicizzato, è entrato a far parte della “Lodovico Media Library”, creata dal Centro Interdipartimentale di Ricerca sulle Digital Humanities della Università di Modena-Reggio Emilia (DHMoRe). La parola è, quindi, passata al Presidente dall’associazione “Napoli inVita APS-ETS”, Luigi Mingrone, chiamato dal moderatore a raccontare le prospettive di sostenibilità del progetto “La Casa del Rione Sanità”. Mingrone ha evidenziato come “Casa Sanità” è anche un luogo fisico (che è divenuta la sede operativa dell’Associazione), in via Sanità 36/A – già chiesetta, club del Calcio Napoli ed autofficina – ha osservato che questo luogo, ed il progetto descritto nel libro – come un bambino che cresce – sta imparando a camminare sulle proprie gambe.


La “Casa” sta diventando luogo di aggregazione socio-culturale popolare, con presentazione di libri, piccoli eventi musicali e teatrali, incontri con altre associazioni, ma anche luogo di svolgimento di laboratori di creatività per i più piccoli abitanti del Rione. Inoltre Napoli inVita ha realizzato due progetti a carattere cinedocumentario, in collaborazione con la Scuola di cinema dell’Accademia di Belle Arti di Napoli: una rassegna cinematografica cofinanziata dalla Film Commission della Regione Campania e un progetto volto alla realizzazione di un documentario, partendo dalle interviste di storia orale, cofinanziato dal Ministero della Cultura con i fondi del PNRR. Questa è la strada che l’Associazione vuole continuare a percorrere cogliendo le occasioni di collaborazione tra pubblico e privato sociale, con particolare attenzione agli usi creativi delle fonti storiche ed alla realizzazione di ecomusei regionali in cui possano essere valorizzati i rapporti tra la memoria e i luoghi/paesaggi. La presentazione si è chiusa con l’intervento di Marco Mietto, progettista di “Casa Sanità” (attualmente Assessore alla Cultura del Comune di Reggio Emilia) al quale il moderatore ha chiesto quanto guardi al futuro un progetto del genere e, soprattutto: “il guardare al futuro di Casa Sanità può andare nella traiettoria di diventare paradigma e quindi di essere riproducibile”? Le considerazioni di Mietto si sono concentrate sul valore e la problematicità che, attualmente, riveste la realizzazione di un archivio digitale di dati. L’archivio di Casa Sanità – come ha sostenuto Mietto – è un “tesoro” che, nel futuro, è destinato ad aumentare il suo valore. Ma la problematicità della gestione è, e sarà, sempre più complessa. Gli archivi analogici del passato – ha continuato Mietto – erano gestiti da “persone molto particolari” (gli archivisti) che detenevano il pieno controllo sulle fonti custodite. Gli archivi digitali del presente, e ancor più quelli del futuro, sono un luogo in cui si svolge “la battaglia del potere sulle regole” da applicare per gestire i dati conservati. Ma – e questo, secondo Mietto, rende ancor più problematico il tema – quella battaglia si svolge “in un contesto di esseri umani che vivono senza regole”. In questa “pasta del futuro” il progetto e il libro presentato hanno “messo le mani’!

Commissario Ue Sefcovic in Usa, negoziato per scongiurare i dazi

Commissario Ue Sefcovic in Usa, negoziato per scongiurare i daziBruxelles, 24 mar. (askanews) – Il commissario europeo al Commercio internazionale, Maros Sefcovic, è in viaggio verso gli Stati Uniti dove domani incontrerà il rappresentante per il Commercio dell’Amministrazione Usa, Jamieson Greer, e il segretario al Commercio, Howard Lutnick.


I colloqui riguardano le relazioni commerciali transatlantiche, sottoposte a forti tensioni da quando è andato al potere a Washington il presidente Donad Trump, e nelle intenzioni della Commissione europea, mirano a portare avanti i negoziati per disinnescare la possibile guerra commerciale tra Stati Uniti e Ue. A quanto si apprende a Bruxelles, Sefcovic sarà accompagnato Björn Seibert, il potente capo di gabinetto della presidente della Commissione, Ursula von der Leyen. “Posso confermare – ha detto oggi a Bruxelles il portavoce per il Commercio della Commissione, Olof Gill, durante il briefing quotidiano per la stampa dell’Esecutivo comunitario – che il commissario Sefcovic si sta attualmente recando a Washington D.C., dove incontrerà la sua controparte americana, il segretario di Stato, Lutnik e il rappresentante al Commercio degli Stati Uniti, Greer”. “Discuteranno più o meno delle stesse questioni di cui hanno discusso nelle ultime settimane, ovvero le relazioni commerciali tra Ue e Stati Uniti e, dal nostro punto di vista, le ragioni per cui dovremmo fare ogni sforzo da entrambe le parti per evitare dazi dannosi e rafforzare, anziché ridurre, le relazioni commerciali ed economiche tra Ue e Stati Uniti, che – ha concluso Gill – sono le più forti al mondo”.

Calcio, Simone Inzaghi vince la panchina d’oro

Calcio, Simone Inzaghi vince la panchina d’oroRoma, 24 mar. (askanews) – Simone Inzaghi ha vinto la 33esima edizione della Panchina d’Oro, il riconoscimento che va al miglior allenatore della scorsa stagione, scelto tramite i voti dei propri colleghi. Inzaghi ha ottenuto 26 voti davanti ai 14 di Gian Piero Gasperini ed ai 4 di Vincenzo Italiano. “E’ un orgoglio vincere un premio così qua, a Coverciano – le sue parole di ringraziamento – E’ prestigioso ed è un onore essere stato votato dai colleghi con cui ci incontriamo ogni domenica. Vorrei condividere il premio con i miei collaboratori che mi supportano sempre. Poi non dimentico la mia dirigenza e la mia proprietà, ho la fortuna di lavorare nell’Inter dopo la Lazio, due grandissime società. Ho avuto la possibilità di essere sempre supportato, ci sono state vittorie e tempi duri ma mi hanno sempre aiutato. Poi un pensiero ai miei giocatori che in questi quasi 4 anni hanno sempre cercato di dare il massimo. Giocare così tanto non è semplice, ma ho la fortuna di avere giocatori così a fianco e vorrei condividere anche con loro la vittoria, oltre che con la mia famiglia. Negli ultimi anni a casa ci sono stato poco, ma ci sono sempre e mi aiutano sempre”. Panchina d’Oro Speciale a Gian Piero Gasperini vincitore lo scorso anno dell’Europa League con l’Atalanta. “Con risultati così non è solo il lavoro di un allenatore, ma di tutta la società e lo staff. E dietro poi c’è una città – le sue parole – ripenso alla gioia di Bergamo. E’ stato un percorso fantastico che mai ci saremmo aspettati, l’abbiamo creato gara dopo gara. Penso a tutti gli allenatori, soprattutto a quelli un po’ in difficoltà. Quando succede non lo facciamo solo professionalmente, spesso c’è una gogna mediatica sul personale. Questo non mi piace. Un pensiero va anche a queste persone, mi riferisco nello specifico a Thiago Motta in questo momento. Non è che vincendo questa coppa è cambiato qualcosa per me, la vittoria di un allenatore è il migliorare i calciatori ogni giorno”. Per quanto riguarda le altre categorie panchina d’argento in serie B per Fabio Pecchia neopromosso con il Parma che ha preceduto Vanoli (Venezia) e Vivarini (Catanzaro). In serie C Guido Pagliuca (Juve Stabia) davanti a Davide Possanzini (Mantova) e Mimmo Toscano (Cesena). Vince il premio Mino Favini per il miglior responsabile del settore giovanile Francesco Palmieri del Sassuolo.

Fabrizio Venturi lancia primo Festival musica cristiana realizzato con AI

Fabrizio Venturi lancia primo Festival musica cristiana realizzato con AIRoma, 24 mar. (askanews) – Al via il primo Festival Mondiale di Musica Cristiana generato dall’Intelligenza artificiale, un Festival musicale interamente realizzato dall’incontro tra talento umano e intelligenza artificiale. Fabrizio Venturi, Direttore artistico del Festival della Canzone Cristiana, primo promotore della Christian Music italiana, e Andrea Poli, suo compagno di studi ed ex socio dell’Agenzia di Grafica Pubblicitaria fiorentina “Free Graphic”, oggi specialista in AI, daranno vita ad un’esperienza sonora unica e rivoluzionaria che guarda al futuro della creazione musicale.


“Siamo entusiasti di annunciare la nascita del primo Festival musicale al mondo interamente dedicato alla fusione di talento umano e intelligenza artificiale” hanno dichiarato all’unisono i due ideatori Fabrizio Venturi e Andrea Poli. Fabrizio Venturi ha, poi, puntualizzato: “L’AI rafforzerà, ancor di più, la missione e lo spirito del Festival della Canzone Cristiana, che è quello di evangelizzare mediante la musica, unico linguaggio che non conosce né limiti, né barriere, che, con l’avvento di Al, assurge a livelli sempre più universali e mondiali. Il Festival della Canzone Cristiana Artificial Intelligence rappresenta un’innovazione nel panorama musicale, che offrirà la possibilità a cantanti di ogni provenienza di interpretare brani unici, composti interamente da algoritmi di intelligenza artificiale. Non sarà solo una competizione, ma un’esplorazione del futuro della musica, in cui la creatività umana si fonde con le illimitate possibilità offerte dalla tecnologia. Artisti opportunamente selezionati potranno lavorare con sistemi di AI all’avanguardia per creare performance indimenticabili, sfidando i confini tradizionali della composizione musicale”.


Il Festival della Canzone Cristiana Artificial Intelligence sarà trasmesso, in diretta mondiale, il 1^ Maggio 2025, sulla pagina Facebook de “La Luce di Maria”, che vanta più di un milione e 500mila follower.

Tennis, Wimbledon -100 giorni: quasi sold out per edizione numero 138

Tennis, Wimbledon -100 giorni: quasi sold out per edizione numero 138Roma, 24 mar. (askanews) – A 100 giorni dall’inizio dalla 138esima edizione di Wimbledon, l’All England Lawn Tennis Club ha svelato il poster del grande slam in programma dal 30 giugno al 13 luglio 2025.


Intanto è in crescita la domanda per accaparrarsi uno dei biglietti del Championships, con un record di iscrizioni al Wimbledon Public Ballot. C’è stato un impressionante aumento delle richieste, con gli Stati Uniti, l’Italia e l’Irlanda tra i principali mercati internazionali che hanno mostrato un forte interesse a partecipare alla Wimbledon Fortnight. Tutti i biglietti del Wimbledon Public Ballot sono stati venduti e Keith Prowse, Official Hospitality Partner dei Campionati, ha riferito che i pacchetti di ospitalità per la Quinzaine sono in procinto di essere esauriti entro la fine di marzo, superando così l’anno scorso come primo sold out raggiunto. Con solo pochi posti rimasti al The Lawn, le sempre più popolari esperienze premium per il Centre Court e il No.1 Court sono esaurite per tutta la durata dei Campionati di quest’anno, così come “Le Gavroche at The Lawn” dello chef stellato Michel Roux, che ritorna dopo il successo del lancio nel 2024.