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Pugilato, l’Iba insiste:” Imane Khelif e Lin Uon Ting “sono uomini”

Pugilato, l’Iba insiste:” Imane Khelif e Lin Uon Ting “sono uomini”Roma, 5 ago. (askanews) – Imane Khelif e Lin Uon Ting “sono uomini”: la federazione mondiale del pugilato (Iba) ha reso noto il risultato dei due test sulle pugili escluse dai Mondiali e ora in gara alle Olimpiadi.


In una conferenza stampa a Parigi, con il presidente russo Umar Kremlev in videoconferenza, i dirigenti Iba hanno rivelato alcuni dettagli degli esami svolti. “Un primo test del sangue nel 2022 rivelò anomalie, poi confermate nel 2023: le due pugilatrici presentavano un ‘cariotipo’ anomalo, che indica che sono maschi”, ha aggiunto il presidente del comitato medico Iba, Ioannis Fillipatos.

Parigi 2024, immensa Italvolley: ribalta Giappone ed è semifinale

Parigi 2024, immensa Italvolley: ribalta Giappone ed è semifinaleRoma, 5 ago. (askanews) – Un’incredibile Italia batte al tie-break il Giappone 3-2 (20-25, 23-25, 27-25, 26-24, 17-15) e conquista così l’accesso alle semifinali del torneo olimpico maschile. Per la Nazionale tricolore, che è stata autrice di una rimonta che probabilmente rimarrà tra le imprese della formazione azzurra, si tratta dell’ottava volta in tredici edizioni tra le prime quattro squadre. Dal 1996 ad oggi, l’Italia ha sempre centrato l’accesso in semifinale eccezion fatta per l’ultima edizione disputata a Tokyo.


L’Italia schierata come al solito: diagonale composta da Giannelli-Romanò, Russo e Galassi al centro, Lavia e Michieletto i martelli con Balaso libero. Dall’altra parte della rete Blain ha scelto Sekita in palleggio, Nishida opposto, Ran Takahashi e Ishikawa schiacciatori, Kentaro Takahashi e Yamauchi centrali con Yamamoto libero. Il primo set ha visto scendere in campo un’Italia meno brillante del solito e apparsa più contratta, al servizio gli uomini di De Giorgi hanno sbagliato qualcosa di troppo così come la ricezione è apparsa un po’ incerta; tutti questi fattori hanno naturalmente condizionato la manovra di gioco. In sostanza i giapponesi, bravi da parte loro a difendere ogni pallone, hanno condotto costantemente, amministrando un vantaggio salito anche a +7 (17-24) e poi ridottosi a +5 valso comunque il 20-25 conclusivo in loro favore.


Nella prima parte del secondo parziale gli azzurri hanno sì sofferto, ma hanno lottato palla su palla, hanno servito meglio e con maggiore efficacia riuscendo a imporre il proprio ritmo, ma i giapponesi dal canto loro non hanno mollato. Il punto a punto che ne è scaturito è stato avvincente (17-17) con gli azzurri in grado di accumulare un minimo vantaggio (+2, 20-18, 21-19) che tuttavia non è mai stato sinonimo di garanzia. Il finale è stato incredibile con i nipponici che hanno difeso l’impossibile e con gli azzurri che, invece, in vantaggio 23-21 hanno subìto un break di 4-0 costato il set. Grande il rammarico per un parziale iniziato meglio del precedente, ma che tuttavia con il passare dei minuti ha riproposto un’Italia fallosa e autrice di troppi errori. Nel terzo Giannelli e compagni hanno subìto il contraccolpo psicologico della conclusione di quello precedente trovandosi in svantaggio dalle prime battute (7-9, 9-11). Gli azzurri hanno dovuto inseguire costantemente fino al 21-24, in quel momento la partita sembrava essere davvero conclusa con i nipponici che hanno avuto a disposizione ben tre palle match, ma in un incredibile finale, complice un buon turno al servizio di capitan Giannelli, gli azzurri hanno riaperto la gara vincendo 27-25 alla seconda palla set.


Il quarto set è iniziato con gli uomini di De Giorgi galvanizzati dalla conclusione del precedente e apparsi psicologicamente in grado di reagire a una situazione apparsa davvero molto complessa. In vantaggio di 4 lunghezze (14-10) però i nipponici sono tornati sotto (15-14, 17-16, 18-17) fino a impattare sul 19-19 (20-20) per poi portarsi sul +1 (20-21). Ancora una volta è palla su palla con azzurri che ribaltano di nuovo la situazione portandosi sul 22-21 e poi sul 23-21. L’Italia però poi spreca due palle set incredibili prima di impattare la gara sul 2-2 grazie al 26-24 finale al termine di una girandola di emozioni. Il tie-break è stato ancora una grande battaglia con le due squadre decise a non cedere nulla e conclusosi alla fine sul 17-15 per l’Italia dopo che entrambe le squadre avevano servito per il match.


(Foto Federvolley)

Parigi 2024, Bacosi-Rossetti, Skeet infallibile e oro in pedana

Parigi 2024, Bacosi-Rossetti, Skeet infallibile e oro in pedanaRoma, 5 ago. (askanews) – Sventola il tricolore a Parigi 2024 sulla pedana dello Chateauroux Shooting Centre.


Nel primo mixed team di skeet nella storia dei Giochi Olimpici, infatti, ad assicurarsi la medaglia d’oro è stata una coppia italiana, quella formata da Diana Bacosi e Gabriele Rossetti, che tornano sul gradino più alto del podio a cinque cerchi dopo i titoli individuali conquistati nell’edizione di Rio 2016. I due azzurri (foto Ferdinando Mezzelani/CONI) hanno disputato una grande sessione preliminare dove, grazie al miglior punteggio (149/150), hanno eguagliato il record mondiale di qualificazione. Nel gold medal match, quindi, se la sono vista contro il duo statunitense composto da Vincent Hancock e da Austen Jewell Smith, costretti ad alzare bandiera bianca di misura con il punteggio finale di 45-44.


Abbracci e grida liberatorie per Bacosi e Rossetti che, oltre alla 25ª medaglia di quest’Olimpiade transalpina, hanno assicurato all’Italia Team il nono oro.

Stellantis, Urso: notificata cessione Comau per iter golden power

Stellantis, Urso: notificata cessione Comau per iter golden powerRoma, 5 ago. (askanews) – Stellantis ha notificato la cessione di Comau al Governo permettendo così l’avvio dell’iter per la Golden Power. Lo ha detto il ministro per le Imprese e il Made in Italy, Adolfo Urso, a margine dell’incontro del ministro con i sindacati sulla politica industriale, parlando della cessione di Comau da parte di Stellantis. “L’azienda – ha detto Urso – ha presentato una notifica ai sensi della golden power e ora seguirà il suo percorso”.


Sen

Garante Privacy: eccessivo pubblicare intercettazioni Turetta

Garante Privacy: eccessivo pubblicare intercettazioni TurettaMilano, 5 ago. (askanews) – La pubblicazione di conversazioni private, intercorse in un contesto di particolare delicatezza, quali i colloqui in carcere tra detenuti e parenti, vìola la normativa privacy e le regole deontologiche dei giornalisti. È quanto ha affermato il Garante per la protezione dei dati personali in merito alla diffusione di stralci di intercettazioni effettuate durante il colloquio tra il giovane che ha confessato l’omicidio di Giulia Cecchettin, Filippo Turetta, e i propri genitori, nel carcere di Verona il 3 dicembre 2023.


L’Autorità ha informa con una nota di aver avviato istruttorie nei confronti di varie testate e richiama gli organi di stampa e i social media al rigoroso rispetto del principio di essenzialità dell’informazione e della dignità delle persone coinvolte in fatti di cronaca. 

Cristina D’Avena canta la sigla di “C’erano una volta… gli oggetti”

Cristina D’Avena canta la sigla di “C’erano una volta… gli oggetti”Milano, 5 ago. (askanews) – È disponibile da oggi in anteprima assoluta su tutte le piattaforme digitali, la sigla dell’attesissimo cartone animato “C’erano una volta… gli oggetti”, che debutterà su Cartoonito lunedì 26 agosto. La sigla è interpretata dalla regina delle sigle tv, Cristina D’Avena, che vanta 42 anni di carriera e oltre 800 sigle all’attivo.


“C’erano una volta… gli oggetti” è un brano energico, fresco e attuale, prodotto da Riccardo Scirè e firmato dalla stessa Cristina D’Avena, insieme a Marco Poletto e Nicola Iazzi edita da Mediaset Group RTI. La canzone promette di diventare un nuovo classico tra le sigle dei cartoni animati. Questa nuova produzione rappresenta il proseguimento delle celebri opere “Hello Maestro”, di cui ricordiamo “Siamo fatti così – Esplorando il corpo umano”, la cui sigla, già nota al grande pubblico, è stata cantata sempre da Cristina D’Avena e composta da Massimiliano Pani, figlio di Mina.


Quello tra Mediaset e Cristina D’Avena è un sodalizio importante. L’artista, con l’Azienda, ha tenuto vivo un catalogo molto particolare per la discografia italiana: le sigle dei cartoni animati continuano a essere ascoltate, scaricate e amate da diverse generazioni. Cristina D’Avena, entusiasta di questo nuovo progetto, ha dichiarato: “Sono molto contenta di aver fatto parte di questo progetto, avendo scritto e interpretato la sigla del bellissimo cartone ‘C’erano una volta… gli oggetti’, dove il protagonista, ‘il maestro’, è lo stesso del cartone animato ‘Siamo fatti così – Esplorando il corpo umano’, che tutti noi conosciamo! La sigla, che ho scritto insieme a Riccardo Scirè, producer di tanti successi, e a Marco Poletto e Nicola Iazzi, è allegra e spensierata. Spero davvero che vi piaccia e vi metta di buonumore. Vi amo!” Cristina D’Avena ha voluto fare questo regalo di uscire in anteprima a tutto il suo pubblico per far divertire e scatenare i piccoli fan in queste giornate d’estate e allietare i grandi fan che la seguono da sempre.

Rinviati a giudizio Toti, Spinelli e Signorini

Rinviati a giudizio Toti, Spinelli e SignoriniGenova, 5 ago. (askanews) – La gip di Genova Paola Faggioni ha accolto la richiesta di giudizio immediato presentata la scorsa settimana dalla locale Procura per i principali indagati nella maxi inchiesta sulla corruzione in Liguria: l’ex governatore Giovanni Toti, l’imprenditore portuale Aldo Spinelli e l’ex presidente dell’Autorità portuale del Mar Ligure Occidentale ed ex amministratore delegato di Iren, Paolo Emilio Signorini. La prima udienza del processo è stata fissata il prossimo 5 novembre.

Confindustria: 69,8% imprese ha difficoltà a reperire personale

Confindustria: 69,8% imprese ha difficoltà a reperire personaleRoma, 5 ago. (askanews) – Il 69,8% delle imprese che compie ricerche di personale dichiara di riscontrare difficoltà di reperimento. Lo rileva l’annuale indagine del Centro studi di Confindustria sul lavoro, svolta tra febbraio e aprile 2024 che fornisce informazioni per il 2023 e inizio 2024 su struttura dell’occupazione e politiche aziendali di gestione del lavoro nelle aziende associate.


“Disaggregando tali difficoltà in relazione alle competenze ricercate, esse emergono soprattutto per le competenze tecniche (complessivamente segnalate dal 69,2% delle imprese) e per le mansioni manuali (nel 47,9% dei casi a livello nazionale e nel 58,9% nel settore industriale)”, si legge. “Con riferimento agli ambiti aziendali, in due terzi dei casi le difficoltà vengono riscontrate nella ricerca di competenze funzionali alla transizione digitale, in quasi un terzo dei casi se funzionali a una maggiore internazionalizzazione dell’impresa, nel 15% circa dei casi in funzione della transizione green”, spiega il Csc.


“Tra le azioni intraprese in risposta al fabbisogno di competenze, le imprese prevedono principalmente attività di formazione rivolte al personale in forza (nel 59,7% dei casi). Quasi la metà delle imprese (49%) fa, inoltre, ricorso a servizi esterni come le consulenze e quasi un terzo (28,5%) si dichiara coinvolto in programmi educativi sul territorio (ITS Academy, PCTO, tirocini curriculari)”.

Italia riceve 5° rata Pnrr. Meloni: primi per obiettivi raggiunti

Italia riceve 5° rata Pnrr. Meloni: primi per obiettivi raggiuntiRoma, 5 ago. (askanews) – “La Commissione europea ha versato oggi all’Italia la quinta rata del Pnrr pari a 11 miliardi di euro. Il pagamento segue la valutazione positiva della Commissione, adottata formalmente lo scorso 2 luglio, connessa al conseguimento di 53 traguardi e obiettivi della quinta rata del PNRR italiano”. Lo rende noto Palazzo Chigi.


“Con l’incasso della quinta rata – si legge nella nota – l’Italia si conferma lo Stato membro Ue che ha ricevuto l’ammontare maggiore di finanziamento, pari a 113,5 miliardi di euro, corrispondente al 58,4% delle risorse complessive del Piano”. “L’Italia è al primo posto in Europa per numero di obiettivi raggiunti e importo complessivo ricevuto, – afferma la presidente del Consiglio dei ministri Giorgia Meloni – siamo stati i primi a richiedere il pagamento della quinta rata e siamo i primi ad aver richiesto il pagamento della sesta rata del Piano. I recenti dati Istat sul PIL, che stimano una crescita acquisita nel primo semestre 2024 pari allo 0,7% e gli ultimi dati del rapporto Svimez, che nel 2023 evidenziano la decisa accelerazione del PIL nel Mezzogiorno, con un incremento di nuova occupazione pari al 2,6%, sono la riprova dell’efficace lavoro portato avanti dal Governo e dalle Amministrazioni titolari per il conseguimento degli obiettivi programmati e per l’attuazione di misure virtuose per la crescita economica strutturale dell’Italia”.

Pnrr, Commissione Ue ha versato all’Italia la V rata (11 mld)

Pnrr, Commissione Ue ha versato all’Italia la V rata (11 mld)Roma, 5 ago. (askanews) – La Commissione europea ha versato all’Italia un quinto pagamento di 11 miliardi di euro in sovvenzioni e prestiti (al netto dei prefinanziamenti) nell’ambito del dispositivo per la ripresa e la resilienza. Come per tutti gli Stati membri, spiega Bruxelles con una nota, i pagamenti effettuati all’Italia nell’ambito del dispositivo per la ripresa e la resilienza sono concessi sulla base dei risultati conseguiti nell’efficace attuazione degli investimenti e delle riforme previste dal piano di ripresa nazionale.


La quinta richiesta di pagamento riguarda 54 traguardi e obiettivi, tra i quali alcuni passi importanti verso l’attuazione di 14 riforme e 22 investimenti in settori quali il diritto della concorrenza, gli appalti pubblici, la gestione dei rifiuti e delle risorse idriche, la giustizia, il quadro di revisione della spesa e l’istruzione. Il 2 luglio 2024, si legge, la Commissione aveva approvato una valutazione preliminare positiva di 53 traguardi e obiettivi relativi alla quinta richiesta di pagamento dell’Italia, per un importo di 11 miliardi di euro. Il successivo parere favorevole del Comitato economico e finanziario del Consiglio ha spianato la strada all’adozione da parte della Commissione di una decisione definitiva sull’erogazione dei fondi. Il piano globale per la ripresa e la resilienza dell’Italia è finanziato con 194,4 miliardi di euro in sovvenzioni e prestiti.