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M5s, Conte: nessuno sconforto, riflessione interna per rafforzarci

M5s, Conte: nessuno sconforto, riflessione interna per rafforzarciMilano, 13 giu. (askanews) – “Per quanto riguarda il M5s vorrei chiarire un punto, avendo letto sui giornali ricostruzioni abbastanza fantasiose. Se qualcuno pensa che il clima all’interno della mia comunità, del M5s, sia un clima di sconforto, di depressione per il risultato elettorale, vuol dire che non ci conosce, non ha capito nulla di noi”. Lo ha affermato il presidente M5s, Giuseppe Conte, in un video sui social in cui rivendica: “Noi siamo gente seria, siamo gente motivata, che non sta in politica per occupare una poltrona ma per perseguire battaglie. Allora con grande onestà e forza ci stiamo interrogando al nostro interno, una comune, ampia riflessione, su come rafforzare le nostre battaglie, perchè siamo ambiziosià: noi vogliamo cambiare il Paese, non ci rassegneremo mai alla logica della mera gestione del potere per accontentare tornaconti personali”.


Conte ha quindi ricordato che “a breve avremo una grande assemblea costituente, offrendo a tutti gli iscritti la possibilità di partecipare per rilanciare ancora di più i nostri temi, i nostri progetti, le nostre battaglie, e ragionare sulle modalità per essere ancora più efficaci nella nostra azione politica. Noi anche in quste ore siamo in prima linea a difesa della Costituzione, contro lo ‘spacca-Italia’ contro la riforma del premierato che vuole ridurre tutti i parlamentari a maggiordomi del governo di turno, il Presidente della Repubblica a cerimoniere, e vuole consegnare l’Italia nelle mani di un solo capo che decide per tutti. E vorrebbero questa, chiamare democrazia. Noi diremo un forte no”.

Autonomia, Conte: martedì le opposizioni in piazza a Roma col tricolore

Autonomia, Conte: martedì le opposizioni in piazza a Roma col tricoloreMilano, 13 giu. (askanews) – Le opposizioni si danno appuntamento martedì prossimo 18 giugno a piazza Santi Apostoli con il tricolore per “alzare il livello della battaglia” contro le riforme dell’Autonmomia differenziata e del premierato. Lo ha annunciato il presidente del M5s Giuseppe Conte, in un video sui social.


“Ieri è stata scritta una delle pagine più brutte della storia del Parlamento. Avete visto tutti le immagini: era in discussione a Montecitorio il progetto di autonomia differenziata, la secessione dei ricchi, lo ‘spacca-Italia’ voluto da Salvini Meloni e Tajani, contro cui ci stiamo battendo con tutte le nostre energie e le nostre forze perchè è un progetto che romperà l’unità e la coesione nazionale e non avvanteggerà nessuno. Il nostro deputato Donno voleva semplicemente consegnare, pensate quale gesto rivoluzionario, il nostro Tricolore al ministro Calderoli della Lega che è l’artefice di questo progetto. È nata una reazione assolutamente inaccettabile: lo hanno aggredito in tanti, tanti deputati delle forze di maggioranza, con minacce calci, spintoni e cazzotti. Addirittura con un cazzotto lo hanno colpito all’addome, gli hanno tolto il respiro, e hanno colpito addirittura anche un commesso che ha dovuto anche lui essere soccorso in infermeria. Rivedete quelle immagini e concentratevi: imaginate se non ci fossero stati i commessi a fare da forza di interdizione cosa avrebbero fatto in un’Aula del Parlamento i deputati di maggioranza, come avrebbero ridotto Donno. Una cosa assolutamente inaccettabile. Peraltro per cosa? Per un Tricolore? È la nostra bandiera, che dobbiamo onorare e baciare, su cui dobbiamo giurare”. E allora, aggiunge Conte, “Se il vostro problema, cari parlamentari di maggioranza, è il Tricolore e difendere l’unità del Paese, allora noi rilanciamo e scenderemo con i Tricolori in piazza: martedì prossimo 18 giugno, a Roma, piazza Santi Apostoli, ci ritroveremo con le altre forze di opposizione per ribadire il nostro no all’autonomia differenziata, al premierato; il nostro no a questo clima intimidatorio, a queste aggressioni che ormai non sono solo più verbali ma diventano fisiche, ai danni di un deputato, in un momento solenne dei lavori parlamentari. Alzeremo il livello della battaglia, serve la spinta di tutti voi: venite in tanti, facciamoci vedere, sventoiamo il nostro Tricolore, diciamo no a questo clima e a questi tentativi di vile aggressione”.

Autonomia, Conte: martedì opposizioni in piazza a Roma col tricolore

Autonomia, Conte: martedì opposizioni in piazza a Roma col tricoloreMilano, 13 giu. (askanews) – Le opposizioni si danno appuntamento martedì prossimo 18 giugno a piazza Santi Apostoli con il tricolore per “alzare il livello della battaglia” contro le riforme dell’Autonmomia differenziata e del premierato. Lo ha annunciato il presidente del M5s Giuseppe Conte, in un video sui social.


“Ieri è stata scritta una delle pagine più brutte della storia del Parlamento. Avete visto tutti le immagini: era in discussione a Montecitorio il progetto di autonomia differenziata, la secessione dei ricchi, lo ‘spacca-Italia’ voluto da Salvini Meloni e Tajani, contro cui ci stiamo battendo con tutte le nostre energie e le nostre forze perchè è un progetto che romperà l’unità e la coesione nazionale e non avvanteggerà nessuno. Il nostro deputato Donno voleva semplicemente consegnare, pensate quale gesto rivoluzionario, il nostro Tricolore al ministro Calderoli della Lega che è l’artefice di questo progetto. È nata una reazione assolutamente inaccettabile: lo hanno aggredito in tanti, tanti deputati delle forze di maggioranza, con minacce calci, spintoni e cazzotti. Addirittura con un cazzotto lo hanno colpito all’addome, gli hanno tolto il respiro, e hanno colpito addirittura anche un commesso che ha dovuto anche lui essere soccorso in infermeria. Rivedete quelle immagini e concentratevi: imaginate se non ci fossero stati i commessi a fare da forza di interdizione cosa avrebbero fatto in un’Aula del Parlamento i deputati di maggioranza, come avrebbero ridotto Donno. Una cosa assolutamente inaccettabile. Peraltro per cosa? Per un Tricolore? È la nostra bandiera, che dobbiamo onorare e baciare, su cui dobbiamo giurare”. E allora, aggiunge Conte, “Se il vostro problema, cari parlamentari di maggioranza, è il Tricolore e difendere l’unità del Paese, allora noi rilanciamo e scenderemo con i Tricolori in piazza: martedì prossimo 18 giugno, a Roma, piazza Santi Apostoli, ci ritroveremo con le altre forze di opposizione per ribadire il nostro no all’autonomia differenziata, al premierato; il nostro no a questo clima intimidatorio, a queste aggressioni che ormai non sono solo più verbali ma diventano fisiche, ai danni di un deputato, in un momento solenne dei lavori parlamentari. Alzeremo il livello della battaglia, serve la spinta di tutti voi: venite in tanti, facciamoci vedere, sventoiamo il nostro Tricolore, diciamo no a questo clima e a questi tentativi di vile aggressione”.

Autonomia, opposizioni in piazza martedì: difendiamo unità nazionale

Autonomia, opposizioni in piazza martedì: difendiamo unità nazionaleRoma, 13 giu. (askanews) – “Dopo le aggressioni fisiche della maggioranza in Parlamento non possiamo accettare che anche il Paese sia ostaggio di questo clima di intimidazioni continue. Il Governo Meloni sta forzando la mano e prova a minare le basi democratiche della nostra Costituzione, procedendo a colpi di maggioranza verso l’approvazione dello Spacca-Italia e del premierato. Non permetteremo che vengano compromesse l’unità e la coesione nazionale. Per questo invitiamo la cittadinanza, le forze politiche e sociali, quelle civiche e democratiche di questo Paese ad unirsi alla nostra mobilitazione. Ci vediamo a Roma alle ore 17,30 di martedì 18 giugno, in piazza SS. Apostoli”. È l’appello che lanciano in una nota congiunta Pd, M5s, Avs e Più Europa.

Autonomia, Fontana convoca 12 deputati dopo la rissa alla Camera

Autonomia, Fontana convoca 12 deputati dopo la rissa alla CameraRoma, 13 giu. (askanews) – È in corso l’ufficio di presidenza della Camera, con il presidente Lorenzo Fontana, che deve accertare quanto avvenuto ieri in aula, individuare i responsabili della rissa ed eventualmente comminare sanzioni.


Sono 12 i deputati convocati da Fontana per l’audizione in ufficio di presidenza: tre di Fdi, tre della Lega, cinque del Pd e uno M5s (Leonardo Donno che ha avuto tre giorni di prognosi). Questa la lista dei parlamentari coinvolti, in ordine alfabetico: Vincenzo Amendola (Pd), Enzo Amich (Fdi), Stefano Candiani (Lega), Gerolamo Cangiano (Fdi), Domenico Furgiuele (Lega), Leonardo Donno (M5s), Andrea Gnassi (Pd), Igor Iezzi (Lega), Federico Mollicone (Fdi), Arturo Scotto (Pd), Claudio Michele Stefanazzi (Pd), Nicola Stumpo (Pd).

Il Papa domani al G7 vedrà nove capi di Stato. Sette ore al Summit

Il Papa domani al G7 vedrà nove capi di Stato. Sette ore al SummitCittà del Vaticano, 13 giu. (askanews) – Durerà oltre sette ore la visita di Papa Francesco domani al G7 a Borgo Ignazia. Francesco vedrà nove capi di Stato ed inizierà i bilaterali con alcuni leader politici appena atterrato in terra pugliese. Inizierà con il direttore generale dell’International Money Fund, Kristalina Georgieva, i presidenti ucraino, Volodymyr Zelensky, quello francese, Emmanuel Macron e canadese, Justin Trudeau. Il Papa vedrà anche il presidente del Kenya, William Samoei Ruto, il prmo ministro indiano, Narendra Modi, il presidente Usa, Joe Biden, il presidente brasiliano, Lula e quello turco Tayyip Erdogan. In ultimo vedrà il presidente algerino Tebboune.


Il programma ufficiale prevede il decollo dall’eliporto vaticano alle 11 con atterraggio alle 12.30 presso il campo sportivo di Borgo Egnazia dove il Papa verrà accolto dal premier Giorgia Meloni. Alle 14, foto uffiale del Papa e poi nella Sala Arena del Centro che accoglie il G7, Francesco parteciperà alla Sessione comune del vertice dove pronuncerà il suo discorso. Alle 17.30 foto ufficiale con tutti i partecipanti al G7 e la seconda parte dei bilaterali. Il decollo verso Roma è previsto alle 19.45 con atterraggio in Vaticano alle 21.15.

Autonomia,La Russa: no do colpe, ma le risse nei giorni del G7 sembra harakiri

Autonomia,La Russa: no do colpe, ma le risse nei giorni del G7 sembra harakiriMilano, 13 giu. (askanews) – “Non do colpe, non ho visto le dinamiche. Non importa la colpa di chi è, ma quello che sottolineo è che, anziché cercare di far vedere in questi giorni l’Italia conscia del proprio ruolo e della propria importanza, con le dovute differenze, stiamo dando un’immagine peggiore di quella che diamo normalmente. Mi sembra un harakiri”. Lo ha detto il presidente del Senato, Ignazio La Russa, commentando lo scontro di ieri tra deputati alla Camera durante la discussione sull’autonomia differenziata.


“Non c’ero. Sicuramente” i fatti “non li valuto bene, credo che bisogna evitare di creare tensioni al di là delle dinamiche specifiche” ha aggiunto. “Io non c’ero ma quello che mi dispiace è che in questi giorni abbiamo una rappresentazione che normalmente non c’è. Quasi che, proprio perché siamo sotto l’occhio del mondo, creiamo delle tensioni che per gli altri giorni del mese e dell’anno” non ci sono, ha ribadito a margine della presentazione di uno spot sui prodotti Dop e Igp. “Non è mai successo alla Camera, almeno in questa legislatura, guarda caso è successo proprio ora. Mi sembra una miopia generale” ha ribadito. 

Autonomia, alle 17 in piazza a Roma associazioni sindacati e sindaci

Autonomia, alle 17 in piazza a Roma associazioni sindacati e sindaciRoma, 13 giu. (askanews) – Crescono le adesioni da sindacati e associazioni del terzo settore e di Sindaci e amministratori alla manifestazione di protesta alle 17 a Roma davanti a Montecitorio promossa dai Comitati per il Ritiro di ogni Autonomia Differenziata e dal Tavolo NOAD contro la nuova legge proposta dal Governo per l’autonomia differenziata fra le Regioni “per opporsi a un progetto – affermano i promotori- che spacca il Paese”.


Alla manifestazione è giunta l’adesione e la partecipazione dei Sindaci dell’Associazione delle Autonomie Locali Italiane (Ali). “Porteremo ancora una volta la posizione – afferma l’associazione guidata dal Sindaco di Pesaro Matteo Ricci- dei tantissimi sindaci e amministratori locali, di ogni parte del Paese, che si oppongono al disegno di legge per l’autonomia differenziata. Si tratta di una riforma che sconvolge gli equilibri costituzionali, mortifica l’autonomia comunale per un neocentralismo regionale di cui l’Italia non ha certo bisogno. Un disegno volto a compromettere diritti fondamentali e ad indebolire ulteriormente le strutture fondamentali dello Stato, a partire dal Servizio Sanitario Nazionale e dal sistema dell’istruzione”. “L’articolo 5 della Costituzione – prosegue Ali- pone come principio fondamentale l’unità della Repubblica a garanzia dell’uguaglianza dei diritti di cittadine e cittadini, ovunque risiedano. Il nesso tra questi due elementi fondativi della nostra storia repubblicana è sancito nei primi articoli della Carta: volerlo infrangere significa separare ed emarginare le persone, a seconda della loro capacità economica e della regione in cui vivono. Significa aumentare ulteriormente diseguaglianze e squilibri territoriali, rinunciando per sempre a un progetto democratico di giustizia sociale per consentire il “pieno sviluppo della persona umana” e “l’effettiva partecipazione di tutti i lavoratori e lavoratrici all’organizzazione politica, economica e sociale del Paese.L’Italia è un paese che ha bisogno di ricuciture, fatte con la partecipazione piena delle autonomie locali, non di ulteriori e pericolosissime spaccature”.

Autonomia,La Russa: no do colpe, ma risse in giorni G7 sembra harakiri

Autonomia,La Russa: no do colpe, ma risse in giorni G7 sembra harakiriMilano, 13 giu. (askanews) – “Non do colpe, non ho visto le dinamiche. Non importa la colpa di chi è, ma quello che sottolineo è che, anziché cercare di far vedere in questi giorni l’Italia conscia del proprio ruolo e della propria importanza, con le dovute differenze, stiamo dando un’immagine peggiore di quella che diamo normalmente. Mi sembra un harakiri”. Lo ha detto il presidente del Senato, Ignazio La Russa, commentando lo scontro di ieri tra deputati alla Camera durante la discussione sull’autonomia differenziata.


“Non c’ero. Sicuramente” i fatti “non li valuto bene, credo che bisogna evitare di creare tensioni al di là delle dinamiche specifiche” ha aggiunto. “Io non c’ero ma quello che mi dispiace è che in questi giorni abbiamo una rappresentazione che normalmente non c’è. Quasi che, proprio perché siamo sotto l’occhio del mondo, creiamo delle tensioni che per gli altri giorni del mese e dell’anno” non ci sono, ha ribadito a margine della presentazione di uno spot sui prodotti Dop e Igp. “Non è mai successo alla Camera, almeno in questa legislatura, guarda caso è successo proprio ora. Mi sembra una miopia generale” ha ribadito.

Il mistero e il racconto, cosa ci dicono le fotografie

Il mistero e il racconto, cosa ci dicono le fotografieMilano, 13 giu. (askanews) – La fotografia è un medium che vive soprattutto di mistero. Mistero per alcune immagini enigmatiche, certo, ma anche perché, come il XX secolo e gli ultimi due decenni hanno ampiamente dimostrato, è caduto del tutto il velo intorno alla pretesa oggettività del medium, e questo in molti casi vale perfino per i grandi fotoreportage. Per questo, quando si parla di fotografia come arte contemporanea, certo, ma non solo, “leggere” un’immagine è un lavoro che ha profondamente a che fare con la letteratura, con l’interpretazione (individuale, non imposta, come insegna Susan Sontag), con l’invenzione. E così il libro “La foto mi guardava” di Katja Petrowskaja, che esce per Adelphi, è un piccolo viaggio fatto di decine di storie legate ad altrettanti scatti, storie che sono racconti sospesi tra documentazione e fiction, tra dati e pensieri. Il genere ha un nome che mette un po’ soggezione: ecfrasi. Ma nei fatti la scrittrice ci offre pezzi di vita, indagini psicologiche o cronache che hanno lo stile di una short story raffinata, a volte felice, a volte drammatica o pericolosa. Scrivere, in fondo, questo fa.


Dal minatore del Donbass, che dà il titolo al libro, perché il soggetto di quella foto effettivamente sembra guardare tutti noi da lontanissimo, ma con una chiarezza quasi inquietante, alle campagne della Georgia: da Robert Frank all’immagine dei manoscritti di Kafka, Petrowskaja ripete insieme frammenti che vengono dal contesto dell’immagine, dalle sue vicende personali e culturali e dalla sua immaginazione. Il mistero non si risolve, per fortuna, ma abbiamo la possibilità di viverlo più in profondità, di esserne parte in modo più significativo. E spesso i brevi racconti sono dirompenti perché riportano attenzione sulla dimensione umana della storia, ma sono anche cronache di atti, come l’azione artistico-politica di Per Pavlenskij che ha dato fuoco al portone della Lubjanka a Mosca – storica sede dei servizi segreti zaristi, sovietici e poi della Russia putiniana – e per questo a, volutamente, essere accusato di terrorismo. La fotografia rappresenta l’opera, se volete, in maniera meravigliosa, ma l’opera porta in sé anche le conseguenze, la detenzione, la violenza, la repressione. Il nostro stare, come diceva ancora Sontag, “davanti al dolore degli altri”, è evidente con non può in nessun modo essere neutro. Letteratura, dicevamo, ovvero la continua compromissione con i fantasmi del mondo fuori (e ovviamente dentro) di noi. Cui le fotografie hanno il potere complesso di farci avvicinare. (Leonardo Merlini)