Skip to main content
#sanremo #studionews #askanews #ciaousa #altrosanremo

Bce, Buch: “Vigilanza banche sarà più rapida ma non più leggera”

Bce, Buch: “Vigilanza banche sarà più rapida ma non più leggera”Roma, 12 giu. (askanews) – La vigilanza bancaria europea diventerà più agile, veloce e efficace, ma anche “più intrusiva”, mentre non avrà un “tocco più leggero”. Lo ha affermato la presidente del ramo di vigilanza bancaria della Bce, la tedesca Claudia Buch intervenendo a un simposio organizzato dalla Bundesbank.


Le procedure Srep – Supervisory Review and Evaluation Process -con la riforma avviata diventeranno “più mirate, efficienti, prevedibili e trasparenti. Il processo diventerà più breve. Dal 2026 in poi le decisioni verranno inviate alla maggior parte delle banche per la fine di settembre – ha spiegato – invece che a dicembre come attualmente avviene”. “Questo ridurrà il tempo che intercorre tra l’identificazione di carenze e le azioni di rimedio che ci si attende che le banche adottino. La vigilanza diventerà più intrusiva usando tutto l’armamentario e operando una escalation più rapidamente – ha avvertito – quando i problemi non sono oggetto di rimedi”.


La riforma dello Srep, invece “non significherà meno vigilanza o un approccio con un tocco più morbido – ha insistito Buch -l’intenzione chiave della vigilanza, assicurare che le banche restino sicure e solide non cambierà. Ma diventerà più efficace. E questo è quantomai rilevante in un contesto in rapida evoluzione come quello in cui stiamo vivendo”. Mentre i rischi si evolvono “anche la vigilanza si evolverà”. Secondo la numero uno della vigilanza bancaria le evidenze sono chiare: quando le banche sono più solide e sicure sono meglio attrezzate per erogare finanziamenti all’economia reale. “Banche che sono ben capitalizzata e resilienti sono meglio piazzate per competere nei mercati finanziari internazionali. Le banche che hanno strutture di governance organizzate al meglio hanno migliori capacità di valutazione dei rischi e possono proteggersi più efficacemente rispetto a eventi imprevisti, continuando a assicurare servizi agli utenti – ha concluso – inclusi nei periodi di cambiamenti strutturali e di crisi”.

Bce, ruolo globale euro tiene ma fari su crepe sistema monetario

Bce, ruolo globale euro tiene ma fari su crepe sistema monetarioRoma, 12 giu. (askanews) – Il ruolo internazionale dell’euro è rimasto stabile sull’insieme dello scorso anno. Ma nell’ultimo rapporto dedicato a questo tema, la Banca centrale europea mette in guardia dalle “fratture che potrebbero emergere nel sistema monetario internazionale” nel contesto di accresciuti attriti geopolitici.


L’indicatore complessivo sul ruolo internazionale dell’euro, secondo la Bce, è rimasto al di sopra del 19% lo scorso anno, in prossimità della media media che ha registrato dalla sua introduzione nel 1999. L’euro resta ampiamente la seconda valuta più rilevante a livello globale. L’istituzione di Francoforte riporta che lo scorso anno la quota dall’euro nelle riserve valutarie estere globali è scesa di un punto percentuale al 20%, a prezzi costanti, un livello che l’ultima volta era registrato registrato nel 2020. Altri indicatori sul ruolo internazionale dell’euro hanno segnato “limitati declini”, tra questi l’ammontare di consistenze di depositi internazionali, la mole di prestiti internazionali e le regolazioni su scambi valutari internazionali. Invece è aumentata la quota di obbligazioni internazionali denominate in euro.


La Bce tuttavia nello studio ammette che “alcuni paesi stanno sempre più cercando di utilizzare unità (nel senso monetario) diverse dalle maggiori valute per gli scambi internazionali, così come alternative ai sistemi tradizionali di pagamento trans frontalieri”. Il rapporto della Bce non ne fa cenno ma queste manovre potrebbero riflettere le tensioni tra le economie avanzate occidentali (Usa, Ue) e giurisdizioni come Russia, Cina o altri giganti globali dei cosiddetti “Brics”, a seguito delle sanzioni contro Mosca per la guerra in Ucraina e le delle tensioni con Pechino Sulla vicenda di Taiwan.


“Sebbene finora i dati non mostrino evidenze di cambiamenti sostanziali nell’uso delle valute internazionali, dobbiamo restare vigili a qualunque frattura che dovesse apparire”, afferma la presidente della Bce Christine Lagarde, citata in un comunicato. Secondo il rapporto della Bce il ruolo internazionale dell’euro dovrebbe restare sostenuto prevalentemente da una unione economica e monetaria più completa, anche mediante progressi sull’unione dei mercati dei capitali nell’ambito del perseguimento di politiche di bilancio sane.

Cinema, il 28 giugno nelle sale il primo docufilm su Alberto Sordi

Cinema, il 28 giugno nelle sale il primo docufilm su Alberto SordiMilano, 12 giu. (askanews) – Il 15 giugno Alberto Sordi avrebbe compiuto 104 anni. Per ricordarlo e festeggiarlo, il 28 giugno uscirà al cinema il primo e attesissimo docufilm con la storia inedita della sua vita privata dal titolo “Alberto Sordi secret”, tratto dall’omonimo libro scritto dal giornalista e conduttore Rai Igor Righetti, cugino dell’attore – che ne è anche il regista e sceneggiatore – e pubblicato da Rubbettino editore, giunto all’11esima ristampa. I ciak si sono svolti in alcuni luoghi cari all’Alberto nazionale come la capitale, il parco archeologico di Ostia antica e il borgo dove abitava Pietro Marchetti – “Il tassinaro”, Castiglioncello, Narni, Fabriano e la Repubblica di San Marino. Un progetto internazionale, anche in lingua inglese e spagnola, in cui per la prima volta i milioni di fan in tutto il mondo di Alberto Sordi scopriranno la sua vita familiare.


Il docufilm si compone di una parte documentaristica con gli interventi inediti di amici e parenti dell’attore tra i quali il regista Pupi Avati; l’annunciatrice e presentatrice tv Rosanna Vaudetti; la nipote di Totò Elena de Curtis; il re dei paparazzi Rino Barillari; Patrizia e Giada de Blanck; Sabrina Sammarini (figlia dell’attrice Anna Longhi); Tiziana Appetito e Alessandro Canestrelli (figli dei fotografi di scena di decine di film di Alberto Sordi, Enrico Appetito e Alessandro Canestrelli senior); Jason Piccioni (figlio del compositore e musicista Piero); l’attrice Piera Arico (moglie di Gastone Bettanini, grande amico e primo segretario-agente di Sordi fino al 1965) e la figlia Fiona Bettanini; il segretario di Stato per il Turismo, le Poste, la Cooperazione ed Expo della Repubblica di San Marino Federico Pedini Amati; l’editore Cecilia Gremese; il direttore della fotografia Sergio D’Offizi; il sindaco di Sgurgola (paese in cui nacque la madre dell’Alberto nazionale, Maria Righetti) Antonio Corsi; il giornalista Luca Colantoni; il direttore del relais “Marchese del Grillo” Mario D’Alesio e la chef della struttura Emanuela Della Mora; Fabio Bianchi (già presidente dell’associazione Marchese del Grillo), foto di famiglia, video e audio originali. Questa parte si lega a un’altra dove la narrazione diventa racconto filmico in bianco e nero con personaggi vissuti realmente, in cui viene mostrata l’infanzia e l’adolescenza di Alberto Sordi negli Anni Venti e Trenta grazie alle interpretazioni di attori e attrici amati dal grande pubblico come Enzo Salvi, Fioretta Mari, Emanuela Aureli, Maurizio Mattioli, Daniela Giordano, Dado Coletti, Mirko Frezza, Daniele Foresi, Lorenzo Castelluccio, Emily Shaqiri, Vincenzo Bocciarelli, Fabrizio Raggi, Valerio Mammolotti, Moira De Rossi e a tre ragazzi di età diverse che impersonano l’attore (Marco Camuzzi, Flavio Raggi e Daniel Panzironi). C’è anche la partecipazione straordinaria del bassotto pet influencer con oltre 46 mila follower su Instagram Byron Righetti. Un biopic in cui nulla è fiction, frutto di fantasia, ma dove invece i dialoghi, le situazioni e i personaggi ripercorrono la vita reale e sconosciuta al pubblico di Alberto Sordi. “Ho raccolto tutti i ricordi di quando, con me presente, Alberto parlava della sua infanzia e dell’adolescenza – afferma Igor Righetti – assieme a mio nonno e a mio padre e li ho raccontati attraverso scene filmiche che grazie al cast eccezionale emozioneranno e strapperanno il sorriso agli spettatori. Vedere Alberto bambino così determinato e disposto a enormi sacrifici pur di poter avverare il suo sogno di diventare l’attore più grande, o scoprire il suo rapporto conflittuale con il padre contrario alle sue ambizioni cinematografiche, faranno capire tanti aspetti della sua vita personale”.


Del resto è noto che l’attore fosse riservatissimo, non amasse l’ostentazione e la sua vita privata fosse blindata. Con il pubblico, a cui era molto legato e riconoscente – e con i suoi collaboratori – ha condiviso soltanto la sua vita professionale. Un docufilm lontano dai luoghi comuni, ricco di emozioni, aneddoti e curiosità, orgogliosamente e volutamente indipendente, in quanto realizzato senza alcun contributo pubblico. Farà scoprire Alberto Sordi fuori dal set, dalle interviste e dalle apparizioni televisive ufficiali. Si tratta di un progetto internazionale in quanto Alberto Sordi è ancora molto amato e conosciuto in tutta Europa, nel Sud e Centro America, in Russia, in Australia e negli Stati Uniti (nel ’55 il presidente americano Truman lo invitò a Kansas City per consegnargli le chiavi della città e la carica di governatore onorario come premio per la propaganda favorevole all’America promossa dal suo personaggio Nando Moriconi; nel ’79 ricevette la cittadinanza onoraria della città di Plains, in Georgia). Numerose le retrospettive a lui dedicate in tante città americane come New York (Carnegie Hall Cinema), Los Angeles e San Francisco. Una retrospettiva sulle sue opere è stata organizzata anche a Sidney. Un docufilm utile anche alle nuove generazioni perché la memoria storica di un grande attore come Sordi non vada perduta e, al contrario, rigeneri.


La regia, il soggetto e la sceneggiatura sono di Igor Righetti, il direttore della fotografia è Gianni Mammolotti, scenografo e costumista Stefano Giovani, le musiche sono di Maria Sicari, una produzione Cameraworks, prodotto da Massimiliano Filippini. La creatività della locandina è di Mirko Fracassi.

Cinema, “Tutto chiede salvezza 2” in anteprima a Giffoni

Cinema, “Tutto chiede salvezza 2” in anteprima a GiffoniRoma, 12 giu. (askanews) – Il 19 luglio al via la 54esima edizione del Giffoni Film Festival (in programma fino al 28), con un evento speciale: al centro della giornata inaugurale, ci sarà il primo episodio della seconda stagione di “Tutto chiede salvezza”, l’acclamata serie Netflix.


Un’occasione per vivere l’evoluzione di una storia che ha toccato il cuore degli spettatori e che, proprio a Giffoni, ha esordito nel 2022. I juror avranno l’opportunità di esplorare i nuovi capitoli della vita di Daniele (Federico Cesari), immergendosi in una narrazione intensa e avvincente che scandaglia la complessità dell’animo umano, alla ricerca di salvezza. A raccontarsi e raccontare la serie saranno il regista Francesco Bruni, lo sceneggiatore Daniele Mencarelli, insieme ai protagonisti Federico Cesari, Fotinì Peluso e Drusilla Foer. Sono trascorsi due anni da quando abbiamo lasciato Daniele e la nave dei pazzi. Molte cose sono cambiate: Daniele e Nina sono diventati i genitori della piccola Maria e poco dopo la sua nascita si sono allontanati. Li ritroviamo che si contendono l’affidamento della bambina con il supporto delle rispettive e diversissime famiglie. Daniele, dopo l’intensa esperienza vissuta durante la settimana di TSO, ha scelto di diventare infermiere e, grazie all’intervento della dottoressa Cimaroli, sta per entrare come tirocinante nell’ospedale in cui era stato ricoverato. Ha cinque settimane per dimostrare al giudice che quello può diventare un impiego stabile, accreditandosi come un genitore affidabile. In questa nuova veste, Daniele conosce i nuovi pazienti della camerata, che lo costringono a riflettere sul suo eccesso di empatia verso il dolore degli altri e che rischiano di farlo deragliare di nuovo.


La serie, in 5 episodi, diretta da Francesco Bruni e da lui scritta insieme a Daniele Mencarelli e Daniela Gambaro, si avvale di un cast straordinario: Federico Cesari (Daniele Cenni), Fotinì Peluso (Nina), Vincenzo Crea (Gianluca), Vincenzo Nemolato (Madonnina), Lorenzo Renzi (Giorgio), Alessandro Pacioni (Alessandro), Samuel di Napoli (Rachid), Marco Todisco (Paolo), Ricky Memphis (Pino), Filippo Nigro (Dottor Mancino), Raffaella Lebboroni (Dottoressa Cimaroli), Bianca Nappi (Rossana), Flaure BB Kabore (Alessia), Lorenza Indovina (Anna), Arianna Mattioli (Antonella), Michele La Ginestra (Angelo), Vittorio Viviani (Armando), Giacomo Mattia (Giovanni). Con Valentina Romani (Angelica), Andrea Pennacchi (Mario), Drusilla Foer (Matilde) e con la partecipazione di Carolina Crescentini (Giorgia).

Premierato, ok elezione diretta. Opposizioni abbandonano aula

Premierato, ok elezione diretta. Opposizioni abbandonano aulaRoma, 12 giu. (askanews) – Via libera dell’aula del Senato all’articolo 5 del ddl sul premierato, quello che introduce il principio cardine della riforma, ossia l’elezione diretta del presidente del Consiglio.


In segno di protesta, i partiti di opposizione hanno deciso di non partecipare alla votazione e sono usciti fuori dall’aula mostrando dei cartelli. L’articolo 5 del ddl sul premierato approvato sostituisce l’articolo 92 della Costituzione. Si stabilisce che il presidente del Consiglio possa essere eletto per non più di due legislature consecutive, elevate a tre qualora nelle precedenti abbia ricoperto l’incarico per un periodo inferiore a sette anni e sei mesi.


In base alla riscrittura della Costituzione, si prevede che le elezioni delle Camere e del presidente del Consiglio abbiano luogo contestualmente, ma – e questo è uno dei punti più contestati dalle opposizioni durante il dibattito – si rinvia alla legge elettorale la disciplina del sistema per l’elezione delle Camere e del presidente del Consiglio. Inoltre, si prevede l’assegnazione di un premio su base nazionale che garantisca, in ciascuna delle Camere, una maggioranza dei seggi alle liste e ai candidati collegati al presidente del Consiglio eletto, fermo restando il rispetto del principio di rappresentatività e di tutela delle minoranze linguistiche.


In base all’ultimo comma del nuovo articolo 92, il presidente della Repubblica conferisce l’incarico di formare il governo al presidente del Consiglio eletto e, su proposta di quest’ultimo, nomina e revoca i ministri. La revoca – come ha spiegato il relatore Balboni – è stata aggiunta con un emendamento approvato in Commissione, per specificare che al presidente della Repubblica compete anche questo potere.

Urso: bene l’annuncio di Bruxelles di dazi sulle auto elettriche cinesi

Urso: bene l’annuncio di Bruxelles di dazi sulle auto elettriche cinesiRoma, 12 giu. (askanews) – Il ministro delle Imprese e del made in Italy, Adolfo Urso, saluta “con soddisfazione l’annuncio della Commissione europea che mette dei dazi sull’ingresso delle auto elettriche cinesi in Europa per tutelare la produzione europea, nella piena consapevolezza che abbiamo anche noi la possibilità di riaffermare in Italia l’industria automobilistica come uno dei poli trainanti dello sviluppo industriale del Paese a cui non vogliamo assolutamente rinunciare”. Così Urso intervenendo all’assemblea annuale di Confcommercio.

Pechino: risponderemo a dazi Ue contro le auto elettriche cinesi

Pechino: risponderemo a dazi Ue contro le auto elettriche cinesiRoma, 12 giu. (askanews) – La Cina ha respinto oggi gli esiti dell’indagine anti-sovvenzioni della Commissione europea sulle auto elettriche cinesi, che ha portato ad annunciare dazi provvisori nei confronti di tre case automobilistiche. Il ministero del Commercio di Pechino, attraverso un suo portavoce, ha chiarito che la Cina “adotterà risolutamente tutte le misure necessarie per difendere con fermezza i diritti e gli interessi legittimi delle aziende cinesi”.


“Prendiamo atto che oggi la Commissione europea ha diffuso gli esiti preliminari dell’indagine anti-sovvenzioni sui veicoli elettrici in Cina e prevede di imporre dazi compensativi temporanei sui veicoli elettrici importati dalla Cina. L’Ue ha ignorato i fatti e le regole dell’Organizzazione mondiale del commercio, ha ignorato le ripetute forti obiezioni della Cina e ha ignorato gli appelli e la dissuasione dei governi e delle industrie di diversi Stati membri dell’Ue”, ha premesso un portavoce del ministero del Commercio rispondendo a una serie di domande, secondo quanto riporta il sito ufficiale ThePaper, segnalando come la Cina sia “fortemente preoccupata e fortemente insoddisfatta”. Gli esiti dell’indagine Ue “mancano di base fattuale e giuridica”, secondo Pechino, perché “la Commissione europea ha ignorato il fatto oggettivo che il vantaggio cinese nei veicoli elettrici deriva dalla libera concorrenza”, e ha invece enfatizzato “le cosiddette sovvenzioni”, mettendo in campo un atto “puramente protezionistico, che crea e intensifica gli attriti commerciali, e di fatto mina la concorrenza leale nel nome del “mantenimento della concorrenza leale”.


Secondo il portavoce, la mossa europea “non solo danneggia i diritti e gli interessi legittimi dell’industria cinese dei veicoli elettrici, ma sconvolgerà e distorcerà anche la catena globale dell’industria automobilistica e della catena di fornitura, compresa quella dell’Ue”. La Commissione europea – ha detto ancora il portavoce – “tiene alta la bandiera dello sviluppo verde con una mano e brandisce il bastone del protezionismo con l’altra, politicizzando e trasformando in armi le questioni economiche e commerciali”. Questo “influenzerà l’atmosfera della cooperazione economica e commerciale bilaterale Cina-Ue e non favorirà gli interessi degli stessi consumatori dell’Ue, minando anche la trasformazione verde dell’Ue e la cooperazione globale sul cambiamento climatico”.

E’ tutto pronto per il Nameless Festival dal 14 al 16 giugno

E’ tutto pronto per il Nameless Festival dal 14 al 16 giugnoMilano, 12 giu. (askanews) – Al via l’edizione 2024 del Nameless Festival, dal 14 al 16 giugno tra i comuni di Annone di Brianza, Moltenoe Bosisio Parini (LC). Tre giorni di musica in cui si esibiranno oltre 100 nomi del panorama musicale italiano e internazionale.


L’evento di giovedì 13 giugno, il “105 Nameless Party”, è sold out. Un’edizione senza precedenti e ricca di novità, che ospiterà le performance su cinque palchi completamente rinnovati: JD Stage, Nameless Tent by Molinari, Live Stage by Garnier Fructis, Red Bull Unforeseen e Heineken The Offline Experience. Anche quest’anno Nameless Festival conferma di essere un evento trasversale, capace di offrire una varietà musicale senza eguali, che spazia dall’elettronica al rap, dal pop alla latin music, accogliendo i gusti di ogni tipologia di pubblico e permettendo di scoprire nuovi artisti.


Tante sono le novità che attendono i partecipanti. Il Festival, che ha sempre dato grandissima importanza al proprio pubblico, vero e proprio motore di miglioramento dal 2013 ad oggi, dopo essere stato il primo grande evento a introdurre il sistema dei token in Italia, ha scelto di abolirlo per consentire l’acquisto di prodotti e servizi in modo più facile e veloce attraverso il proprio smartwatch, smartphone o carta di pagamento. Quest’anno l’acqua sarà distribuita gratuitamente all’interno dell’area attraverso apposite postazioni di erogazione con cui il pubblico potrà riempire le proprie borracce. Un nuovo importante passo all’interno di un percorso che mira a ridurre quanto più possibile il proprio impatto sul territorio.


Altra novità di questa edizione sarà, infine, l’accesso gratuito alle aree parcheggio, ridisegnate al fine di migliorare la raggiungibilità dell’evento. «Questa decima edizione ha per me un significato importante – racconta Alberto Fumagalli, CEO & Founder – Quest’anno abbiamo deciso di mettere in campo tutti gli accorgimenti necessari per regalare un’esperienza unica a chi più di tutti se lo merita: il pubblico di Nameless. L’abolizione dei token, che ha reso il Festival completamente cashless, l’acqua e i parcheggi gratuiti (questi ultimi tutti su asfalto), le nuove esperienze food&beverage; insomma, tutte novità che puntano a perfezionare l’evento e a rendere indelebile il ricordo di chiunque vi partecipa. Ci tengo a ringraziare dal profondo del cuore ogni persona che in queste dieci edizioni ha acquistato il biglietto e ha riposto fiducia in questo progetto, nel team e in me, perché è grazie a loro se negli anni abbiamo potuto concretizzare il folle sogno che avevamo da ragazzini e creare quello che è di fatto diventato un Festival sostenibile, attento all’ambiente, multigenere e aperto a tutti. Tutta la fatica e il sudore spesi per organizzare ogni singola edizione vengono puntualmente ripagati quando vediamo la gente divertirsi, quando capiamo che la nostra passione per la musica viene condivisa dal pubblico. Ho sempre sperato di creare qualcosa di grande che potesse regalare gioia, libertà di essere se stessi, evasione e divertimento: Nameless è tutto questo e molto di più».


Il JD Stage, il palco principale del Festival, ospiterà venerdì 14 giugno i Justice, Boys Noize, Alesso, Benny Benassi, Il Pagante, EDMMARO e Albert Marzinotto. Il Nameless Tent by Molinari, dedicato interamente alla musica dance ed elettronica, vedrà invece esibirsi: Marlon Hoffstadt, Luca Agnelli, Maddix, Bad Boombox, cassö, Ahadadream, Greg Willen, Gino Ingrosso,Twolate e Shamanz. Attesi sul Live Stage by Garnier Fructis, dove la musica pop e rap sono protagoniste, saranno Angelina Mango, Il Tre, CLARA, AVA, Slings, Vale Pain, Silent Bob & Sick Budd, Sally Cruz, Still Charles, Rocket Pengwin e SONOFILI. La novità dell’edizione di quest’anno sarà l’aggiunta di un nuovo stage: il Red Bull Unforseen: uno spazio da 1000 mq che caratterizza i Festival più importanti al mondo e che finalmente torna in Italia con una line up dedicata, tra cui Hybrid Minds, Camo & Krooked, K Motionz, Koven, CK3 e Mother Inc, esperienze uniche e una ricca serie di sorprese tra cui un’esibizione speciale di Viki Gomez, atleta Red Bull e 3 volte campione mondiale di BMX Flatland. Sabato 15 giugno sarà invece il turno, sul JD Stage, di deadmau5, Steve Angello, Chase & Status, Kenya Grace, Kungs, Eiffel 65, Pino D’Angiò, Rudeejay e Albert Marzinotto. Le perfomance di Subtronics, Eptic, Wooli, EDMMARO, IMANU, HOL!, MILES, LEVEL UP, Estremo e Slimeyfaranno invece scatenare il pubblico del Nameless Tent by Molinari. Il Live Stage by Garnier Fructis ospiterà le incredibili esibizioni di NASKA, Tony Boy, Boro, Diss Gacha, Bello Figo, Nello Taver, TY1, FUCKYOURCLIQUE, Random e Naive. Sul Red Bull Unforeseen si alterneranno Claptone, Sam Divine, Low Steppa, Riva Starr, David Penn, SLVR, Reebs Degna conclusione del Festival la daranno, domenica 16 giugno, le performance di Hardwell, Dj Snake, Bizzarap, Annalisa, Merk & Kremont, PARISI, Damianito e Albert Marzinotto sul JD Stage. Sul Nameless Tent by Molinari si esibiranno invece Testpilot, SIDEPIECE, Sammy Virji, Dombresky, Jazzy, Jersey, Oppidan, Ian Asher, Padma San e Powl. Il Live Stage by Garnier Fructis vedrà scatenarsi Tony Effe, ANNA, Kid Yugi, Artie 5ive, Niky Savage, Nerissima Serpe + Papa V, Yung Snapp, Digital Astro, RRARI DAL TACCO, Suspect CB, ALDA e Sace & Wiser. Ospiti del Red Bull Unforeseen saranno Roger Sanchez, The Shapeshifters, Melvo Baptiste, Yasmin, Katie Goodman, SMILE If You Can e Nich All Us. Ai quattro palchi principali si aggiunge anche l’Heineken The Offline Experience.

La Commissione Ue impone dazi provvisori sulle auto elettriche cinesi

La Commissione Ue impone dazi provvisori sulle auto elettriche cinesiBruxelles, 12 giu. (askanews) – La Commissione europea ha concluso provvisoriamente la propria indagine sulle catene del valore dei veicoli elettrici cinesi a batteria, constatando che “beneficiano di sovvenzioni sleali” che “stanno causando una minaccia di danno economico ai produttori dell’Ue” nel settore.


Per questo, la Commissione ha deciso di imporre provvisoriamente, a partire dal 4 luglio, dazi compensativi provvisori sulle importazioni di veicoli elettrici a batteria dalla Cina, a meno che non si arrivi a trovare nel frattempo un accordo con le autorità cinesi per risolvere la questione. La decisione è stata presa dal collegio dei commissari riunito oggi a Bruxelles. L’indagine della Commissione ha esaminato anche le probabili conseguenze e l’impatto dei dazi provvisori su importatori, utenti e consumatori di veicoli elettrici a batteria nell’Ue. Sulla base dei risultati dell’indagine, la Commissione ha provvisoriamente stabilito che è comunque nell’interesse dell’Unione porre rimedio agli effetti delle pratiche commerciali sleali riscontrate, imponendo i dazi compensativi provvisori sulle importazioni dalla Cina.


Di conseguenza, la Commissione ha preannunciato oggi alle parti interessate il livello dei dazi compensativi individuali provvisori che intende imporre ai tre produttori cinesi nel campione preso in considerazione, e in particolare: il 17,4% alla società Byd, il 20% alla Geely e ol 38,1% alla Saic. Gli altri produttori cinesi di veicoli elettrici a batteria che hanno collaborato all’inchiesta, ma non sono stati inclusi nel campione, saranno soggetti a un dazio medio ponderato pari al 21%, mentre tutti gli altri produttori in Cina che non hanno collaborato all’inchiesta saranno soggetti a un “dazio residuale” del 38,1%.


“I risultati provvisori dell’indagine anti-sovvenzioni dell’Ue indicano che l’intera catena del valore dei veicoli elettrici a batteria beneficia pesantemente di sussidi sleali in Cina, e che l’afflusso di importazioni cinesi sovvenzionate a prezzi artificialmente bassi rappresenta quindi una minaccia di pregiudizio chiaramente prevedibile e imminente per l’industria dell’Ue”, sottolinea la Commissione in una nota. Parallelamente, la Commissione ha contattato le autorità cinesi per discutere questi risultati dell’indagine, che era stata iniziata il 4 ottobre 2023, e le possibili modalità per risolvere la questione, prima che i dazi provvisori entrino in vigore il 4 luglio. In caso contrario, delle misure anti sovvenzioni definitive possono essere prese dall’Ue quattro mesi dopo l’entrata in vigore dei dazi provvisori.

Cinema, arriva “Sbatti il mostro in prima pagina” restaurato in 4K

Cinema, arriva “Sbatti il mostro in prima pagina” restaurato in 4KRoma, 12 giu. (askanews) – Uscirà in sala il 4 luglio, distribuito da 01 Distribution in collaborazione con Minerva Pictures, “Sbatti il mostro in prima pagina”, diretto nel 1972 da Marco Bellocchio. Accolto al Festival di Cannes da lunghi applausi e standing ovation, il film sarà in anteprima al Cinema Ritrovato di Bologna il 27 giugno.


Si tratta della versione restaurata in 4K dalla Cineteca di Bologna, in collaborazione con Surf Film, Kavac Film e Minerva Pictures, con la supervisione dello stesso Bellocchio; i negativi scena e suono originali sono stati digitalizzati da Augustus Color e restaurati presso il laboratorio L’Immagine Ritrovata. Interpretato da Gian Maria Volonté nel ruolo del redattore capo Giancarlo Bizanti, “racconta una storia che attraversa una serie di eventi reali – ha scritto Gian Piero Brunetta nella sua Storia del cinema italiano – che hanno scosso in quegli anni la coscienza del Paese. Si va dai riferimenti a primi episodi terroristici, come le bombe alla Fiera campionaria di Milano del 1969, o di cronaca nera (la morte di Milena Sutter) a episodi di guerriglia urbana o a eventi traumatici come la strage di Piazza Fontana, la morte dell’anarchico Pinelli, o quella dell’editore Giangiacomo Feltrinelli”. Un film, prosegue Brunetta, che ha “la capacità di trasmetterci il senso di tensione sociale di temperatura ideologica in aumento e di lotta cieca e senza esclusione di colpi tra le varie forze organizzate, istituzionali e spontanee”.


Alberto Moravia riassumeva su L’Espresso la vicenda narrata nel film: “Un giornale gode fama di organo di informazione oggettivo, imparziale, indipendente, illuminato. Ciononostante, o forse appunto per questo, si tratta di una facciata menzognera dietro la quale si nasconde un proprietario che difende con piena consapevolezza gli interessi dei gruppi di potere e un direttore cinico e pronto a tutti i compromessi. Accade che proprio alla vigilia delle elezioni l’opposizione attacchi i gruppi finanziari che si servono del giornale. Allarmato, il proprietario convoca Bizanti, il direttore, gli chiede di sviare l’attenzione del pubblico dalla vera pista rappresentata dai finanziatori del quotidiano, verso la falsa pista di qualche fatto di cronaca apolitico. Per l’appunto, in quei giorni, una ragazzetta, Maria Grazia Martini, è stata ritrovata violentata e strangolata in un prato della periferia. Una lettera anonima inviata al giornale promette informazioni sull’assassino. Bizanti non perde tempo e si dà con alacrità al creare il diversivo del mostro. Bizanti ha fortuna. Incastra l’autrice della lettera, una povera donna gelosa, e le strappa il nome del presunto assassino, un ragazzo della contestazione. Bizanti non sperava tanto: ecco il mostro e, per giunta, situato, politicamente, a sinistra. A questo punto, però, un giovane redattore, Roveda, non se la sente di seguire il direttore nelle sue immaginose ricostruzioni”. Goffredo Fofi, co-sceneggiatore del film assieme a Sergio Donati, ha raccolto nel suo Il cinema italiano d’oggi (1984) la testimonianza di Marco Bellocchio: “La lavorazione di ‘Sbatti il mostro in prima pagina’ era iniziata con Sergio Donati come sceneggiatore e regista. Di comune accordo lui e il produttore avevano giudicato che Donati non era in grado di poter passare ancora alla regia, e così Franco Committeri si dette da fare per trovare uno che riprendesse il film. Io accettai perché m’interessava un’esperienza di questo genere; saltare su un treno già in marcia, vedere cosa si poteva fare come lavoro strettamente professionale, e anche trasformare il film, che era un giallo sul mondo del giornalismo milanese, in un film di taglio politico. Mi trascinai appresso Fofi e con lui riscrivemmo velocissimamente la sceneggiatura giorno per giorno, mentre si girava. Restarono gli ambienti, restarono quasi tutti gli attori, ma vennero aggiunti nuovi ruoli, tra cui quello fondamentale di Laura Betti, e la storia diventò completamente diversa”.


Questo il ricordo dello stesso Goffredo Fofi: “Il mio modello era il Fritz Lang dei piccoli film americani. Una storia veloce che mostrasse il funzionamento del potere dentro i mass-media a partire da un caso di manipolazione politica che era ricalcato su quello di Valpreda”. Gli interpreti del film sono Gian Maria Volonté (Giancarlo Bizanti), Fabio Garriba (Roveda), Carla Tatò (moglie di Bizanti), Jacques Herlin (Lauri), John Steiner (ingegner Montelli), Michel Bardinet (Vanzina, redattore de “Il Giornale”), Jean Rougeul (direttore de “Il Giornale”), Corrado Solari (Mario Boni), Laura Betti (Rita Zigai).