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Calcio, Vincenzo Italiano prossimo allenatore del Bologna

Calcio, Vincenzo Italiano prossimo allenatore del BolognaRoma, 5 giu. (askanews) – Vincenzo Italiano sarà il nuovo allenatore del Bologna. L’ex Fiorentina ha dato l’ok definitivo alla dirigenza bolognese dopo diverse ore di riflessione perché ancora scottato dalla finale di Conference League persa contro l’Olympiacos. Rimasto colpito dal pressing del Bologna, Italiano siglerà un accordo per le prossime due stagioni. Alla guida della Fiorentina tre finali giocate: la prima in Coppa Italia persa contro l’Inter. Nello stesso anno, nell’ultimo atto di Conference League cade con lo stesso risultato contro il West Ham. Pochi giorni fa, la delusione ancora in Europa questa volta per mano dei greci dell’ex Jovetic.

Il mondo celebra Sinner ma teme Wimbledon senza Nole

Il mondo celebra Sinner ma teme Wimbledon senza NoleRoma, 5 giu. (askanews) – Il mondo celebra Jannik Sinner, nuovo numero uno del tennis mondiale ma teme il forfait di una stella a Wimbledon. “Djokovic, un ginocchio a terra: infortunato al menisco, il serbo si ritira dal Roland Garros. L’italiano Sinner da lunedì sarà il nuovo numero uno” l’apertura dell’Equipe, il quotidiano sportivo francese. Su quotidiani e tabloid inglesi non è il numero 1 di Sinner ma il ko di Djokovic e soprattutto il dubbio sulla sua presenza a Wimbledon a occupare le prime pagine, come titola il Daily Telegraph: “Djokovic in Wimbledon injury scare”. Anche Marca punta sul ritiro di Djokovic ed il nuovo numero uno al mondo Jannik Sinner mentre Sport punta su Alcaraz “A Semis Y Djokovic se ritira”. In Spagna si punta molto sulla semifinale di Alcaraz contro l’italiano. “Alcaraz Gana Tsitsipas y se cita con Sinner” titola Super Deporte.

QS University Ranking, Politecnico di Milano primo ateneo in Italia

QS University Ranking, Politecnico di Milano primo ateneo in ItaliaMilano, 4 giu. (askanews) – E’ il Politecnico di Milano la prima università italiana: nell’edizione 2025 del Qs World University Rankings, una delle prestigiose classifiche universitarie a livello internazionale, l’ateneo milanese si piazza al primo posto della classifica italiana, salendo alla 111esima posizione (contro la 123esima dell’edizione 2024) a livello mondiale.


Sul secondo gradino del podio in Italia c’è la Sapienza Università di Roma, che a livello mondiale guadagna due posizioni (da 134esima del 2024 a 132esima nel 2025). Al terzo posto l’Alma Mater di Bologna, salita nella classifica globale in 133esima posizione (21 posizioni in più nel giro di un anno). Tra le prime cinque università italiane anche Università di Padova (quarta in Italia ma scesa a livello mondiale alla 236esima posizione dalla 219esima del 2024) e il Politecnico di Torino (al quinto posto in Italia e in 241esima posizione a livello globale (11 posti in più rispetto al 2024).

Fondazione Crt, Giorgetti: serve approfondire, inviati ispettori

Fondazione Crt, Giorgetti: serve approfondire, inviati ispettoriDalmine (Bg), 4 giu. (askanews) – Il ministero dell’Economia ha inviato gli ispettori in Fondazione Crt. Lo conferma il numero uno del Mef, Giancarlo Giorgetti, rispondendo ai cronisti a Dalmine, in provincia di Bergamo. “Confermo. Credo che sia necessario approfondire in modo serio le ultime situazioni. Anche gli approfondimenti che ha deciso di fare la magistratura impongono questo tipo di approccio”, ha detto Giorgetti. A chi gli chiede se l’orientamento sia quello di commissariare la fondazione torinese, Giorgetti ha detto: “C’è un precedente storico: a Napoli, prima del commissariamento, sono arrivati gli ispettori. Non è direttamente una conseguenza ma è un dato oggettivo”, ha concluso.


Mch

Bce, giovedì atteso primo taglio dei tassi dell’era Lagarde

Bce, giovedì atteso primo taglio dei tassi dell’era LagardeRoma, 4 giu. (askanews) – Domani sera i banchieri centrali dell’area euro confluiranno a Francoforte, per l’incontro informale che, tradizionalmente, precede la riunione operativa del Consiglio direttivo di giovedì sui tassi di interesse. L’attesa che si è andata cementando ormai da settimane, anche a seguito di dichiarazioni di diversi esponenti dell’istituzione, è per un taglio da 25 punti base, la prima riduzione che l’istituzione effettuerà dal settembre del 2019, guardando al tasso sui depositi. E se si guarda ai tassi sulle principali operazioni di rifinanziamento e su quelle marginali, sarà il primo taglio dal marzo del 2016.


La comunicazione sulle decisioni sarà pubblicata alle 14 e 15 di giovedì, contestualmente la Bce diffonderà anche le previsioni aggiornate dei suoi tecnici su crescita economica e inflazione. Alle 14 e 45, poi, la presidente Christine Lagarde terrà la conferenza stampa esplicativa assieme al vicepresidente, Luis de Guindos. Se sui mercati viene data per certa la mossa di giovedì, sono invece minoritarie le attese di un ulteriore taglio a luglio, prevalgono piuttosto quelle di una riduzione a ottobre. E appare in bilico l’ipotesi di un terzo taglio prima della fine dell’anno.


Se tutto andrà come previsto, comunque, la Bce invertirà la rotta monetaria, dopo che tra il luglio del 2022 e il settembre dello scorso anno ha operato la più aggressiva manovra di inasprimento della sua storia, un aumento dei tassi da 450 punti base complessivi (4,50 punti percentuali), accompagnato da massicci drenaggi di liquidità, in riposta alla galoppante inflazione che rifletteva una serie di shock, tra cui le strozzature nelle catene globali, la guerra in Ucraina e elementi interni dell’eurozona, come i prezzi fuori scala degli indici Ue di riferimento su energia e gas. Da settembre in poi i tassi sono stati sempre confermati, al 4% sui depositi custoditi per conto delle banche commerciali (che da tempo vengono usati come riferimento chiave), al 4,50% sulle principali operazioni di rifinanziamento e al 4,75% sulle operazioni marginali. L’atteso ritocco al ribasso sarà il primo taglio anche da quando la guida dell’istituzione è stata affidata a Lagarde, nel novembre del 2019.


Al consiglio Bce partecipano la presidente, il vicepresidente, gli altri quattro componenti del Comitato esecutivo (tra cui l’italiano Piero Cipollone) e tutti i governatori di banche centrali nazionali dell’Eurosistema, tra i quali il numero uno della Banca d’Italia, Fabio Panetta. Nelle ultime fasi il quadro in cui la Bce si appresta a muoversi si è un po’ complicato a seguito di due sviluppi. Prima una riaccelerazione della dinamica media dei salari contrattuali, che risente anche degli accordi di inizio anno. Poi la risalita dell’inflazione dell’area a maggio, al 2,6%, due decimali in più rispetto al mese precedente. Il tutto ha animato moniti sulla prudenza da parte di esponenti del direttorio ritenuti “falchi”.


Sul versante opposto, quello favorevole ai calmieramenti inflazionistici e quindi alle mosse espansive della Bce, in questo avvio di settimana si è assistito a un netto calo delle quotazioni del petrolio, dopo che il cartello allargato degli esportatori (Opec+) ha annunciato un piano di graduale rimozione delle restrizioni all’offerta. Inoltre, le decisioni monetarie nell’area euro dovranno anche tenere conto degli sviluppi negli Stati Uniti, dove la Federal Reserve ha adottato una linea attendista sui tassi. Molti analisti continuano a scommettere che anche la Banca centrale Usa procederà un taglio, ma a settembre, mentre il prossimo direttorio (Fomc) si svolgerà l’11 e 12 giugno. Un elemento chiave per il futuro percorso della Bce, oltre ovviamente all’evolversi dei dati, sarà rappresentato dall’aggiornamento delle previsioni. Secondo Annalisa Piazza, analista per Mfs IM “se il profilo dell’inflazione a breve termine non dovesse cambiare in modo sostanziale (nonostante l’aumento dei salari) questo implicherebbe che la Bce è fiduciosa e che ulteriori tagli possano essere effettuati nel secondo semestre”. Secondo Giacomo Calef, di NS Partners, la rilevanza del dato dell’inflazione di maggio va anche collegata al recente atteggiamento della Fed, che proprio alla luce della persistenza del carovita ha deciso di rinviare i suoi tagli ai tassi di interesse. Frederik Ducrozet, di Pictet Wealth Management rimarca che un esponente noto dei “falchi”, l’olandese Klaas Knot si è già mostrato orientato a spingere per tagli dei tassi solo su base trimestrale, cosa che consentirebbe anche di sincronizzare le decisioni con gli aggiornamenti delle previsioni economiche. Panetta invece è ritenuto una “colomba”, coloro che nel direttorio propendono per una linea monetaria più moderata, all’opposto dei “falchi” che premono per l’intransigenza. Lo scorso 31 luglio, in occasione delle Considerazioni finali alla relazione annuale di Bankitalia, sui tassi Bce ha affermato che ora “bisogna evitare che la politica monetaria diventi eccessivamente restrittiva”, che è necessario una allentamento e che questo dovrebbe proseguire in maniera graduale nei prossimi mesi. Intanto c’è già chi, come Facile.it, cerca di elaborare previsioni su quelle che saranno le ricadute per i costi dei mutui dalle mosse della Bce. Il portale afferma che analizzando l’andamento dei futures sull’Euribor, la rata di un mutuo medio variabile italiano che a maggio di quest’anno aveva raggiunto 747 euro potrebbe calare complessivamente di 37 euro per la fine dell’anno è di 55 euro per la metà del 2025, portandosi a 692 euro al giugno del prossimo anno. (fonte immagine: ECB 2024).

La denuncia di Meloni: c’è la mafia dietro i “flussi in apparenza regolari” dei migranti

La denuncia di Meloni: c’è la mafia dietro i “flussi in apparenza regolari” dei migrantiRoma, 4 giu. (askanews) – Alla vigilia della visita ‘lampo’ in Albania insieme al ministro dell’Interno Matteo Piantedosi per verificare l’avanzamento dei lavori di costruzione dei due centri per l’accoglienza dei migranti soccorsi nel Mediterraneo dai mezzi dello Stato – previsti dall’accordo siglato a Roma col premier albanese Edi Rama lo scorso 6 novembre – la premier Giorgia Meloni ha aperto oggi un fronte contro l’immigrazione illegale costituita dai “flussi migratori in apparenza regolari”, che nascondono in realtà “un meccanismo di frode” grazie alla “pesante interferenza del crimine organizzato”. E per questo in mattinata ha consegnato un esposto alla Direzione nazionale Antimafia.


Svolgendo un’informativa in Consiglio dei ministri sul numero degli extracomunitari che hanno ottenuto il visto per ragioni di lavoro in base al ‘Decreto Flussi’ e segnalando i “dati allarmanti” emersi dal tavolo tecnico che ne monitora l’applicazione, la premier ha spiegato che “durante il click day abbiamo registrato un numero di domande di nulla osta al lavoro totalmente sproporzionato rispetto al numero dei potenziali datori di lavoro. Dato ancora più preoccupante – ha rivelato la premier – è che a fronte del numero esorbitante di domande, solo una percentuale minima degli stranieri che hanno ottenuto il visto ha poi effettivamente sottoscritto un contratto di lavoro”. “Il numero di richieste enorme rispetto alla capacità di assorbimento del tessuto produttivo” e lo “scarto significativo tra chi entra per finalità di lavoro e chi effettivamente poi sottoscrive un contratto” fanno ritenere, ha detto Meloni, “che i flussi regolari di immigrati per ragioni di lavoro vengano utilizzati come canale ulteriore di immigrazione irregolare”. Dunque, “ragionevolmente”, ha aggiunto Meloni, “la criminalità organizzata si è infiltrata nella gestione delle domande e i ‘decreti flussi’ sono stati utilizzati come meccanismo per consentire l’accesso in Italia a persone che non ne avrebbero avuto diritto, verosimilmente dietro pagamento di somme di denaro”.


Secondo la premier “l’ipotesi di infiltrazioni criminali sembra” inoltre “avvalorata dal fatto che la stragrande maggioranza degli stranieri entrati in Italia negli ultimi anni avvalendosi del ‘Decreto Flussi’ proviene dal Bangladesh, dove le autorità diplomatiche parlano di fenomeni di compravendita dei visti per motivi di lavoro”. “Per questa ragione, raccolti questi dati, stamattina – ha rivelato Meloni – mi sono recata dal procuratore nazionale Antimafia e Antiterrorismo Giovanni Melillo per consegnare un esposto”.


Per affrontare il problema la presidente del Consiglio ha promesso ai colleghi del governo che “in uno dei primi Cdm che terremo dopo il G7” verrà presentato “un articolato ampio e dettagliato, costituito da un duplice intervento, normativo e amministrativo”, atto a modificare “i tratti operativi che hanno portato a queste storture. Lo faremo – ha concluso Meloni – nel rispetto del principio che ispirò la legge Bossi-Fini che ha regolamentato il fenomeno in questi anni, cioè consentire l’ingresso in Italia solo a chi è titolare di un contratto di lavoro”.

Per Djokovic lesione al menisco, Wimbledon a rischio

Per Djokovic lesione al menisco, Wimbledon a rischioRoma, 4 giu. (askanews) – Novak Djokovic ha annunciato il suo ritiro dal Roland Garros, dopo un problema al ginocchio avvertito ieri durante la partita di ottavi di finale contro Cerundolo, vinta al quinto set.


Djokovic ha rimediato una lacerazione al menisco mediale del ginocchio destro rilevata durante una risonanza magnetica, come hanno comunicato gli organizzatori. Il serbo si era infortunato ieri nel secondo set del suo incontro di ottavi di finale contro Francisco Cerundolo, ma era comunque riuscito a concludere la partita. Da capire se sarà necessario o meno un intervento chirurgico e i tempi di recupero. Wimbledon inizia fra meno di un mese, l’Olimpiade fra poco meno di due.

Tennis, Sinner: “Essere numero 1 è il sogno di tutti”

Tennis, Sinner: “Essere numero 1 è il sogno di tutti”Roma, 4 giu. (askanews) – “E’ stato importante e difficile vincere oggi, ho avuto un calo quando ho servito per il match ma ci sta. Sono contento del livello che ho tenuto oggi. Mi piace rilassarmi, non so se guarderò la semifinale Alcaraz-Tsitsipas. E’ una grande partita, ma ho tempo per prepararmi alla semifinale”. Sono le parole a caldo di Jannik Sinner dopo il successo su Dimitrov che gli apre le porte della semifinale del Roland Garros. “Ci sono un paio di giorni, sarà un piacere tornare qui. Non so cosa dire per il n°1, è il sogno di tutti essere il n°1 del mondo. Mi spiace per il ritiro di Novak, spero si riprenda presto. Sono contento della semifinale, cercherò di non pensarci tanto. Grazie al team e al pubblico, in questo torneo ho faticato negli ultimi anni e voglio fare bene. E’ un momento speciale, sono felice di condividerlo con voi e con gli italiani”.

Petrolio estende cali, barile Brent 77,43 dollari, Wti a 73,31

Petrolio estende cali, barile Brent 77,43 dollari, Wti a 73,31Roma, 4 giu. (askanews) – Proseguono e si accentuano nel pomeriggio i cali dei prezzi del petrolio, innescati dalla decisione a sorpresa domenica scorsa da parte del cartello allargato degli esportatori di approntare un percorso di graduale rimozione degli attuali limiti all’offerta, che sono stati prorogati ma che dall’ottobre di quest’anno verranno via via attenuati fino al settembre del 2025.


Nel pomeriggio il barile di Brent, il greggio di riferimento del mare del Nord cala dell’1,16% a 77,43 dollari. A New York il West Texas Intermediate segna un meno 1,23% a 73,31 dollari. In entrambi i casi si tratta di valori non lontani dai minimi da inizio anno. L’approccio dell’Opec+, su cui c’è un peso determinante dell’Arabia Saudita, potrebbe anche essere legato a considerazioni di natura geopolitica, in particolare la volontà di evitare di interferire con le elezioni presidenziali negli Stati Uniti, con una linea che favorisca rincari dei prezzi dei carburanti.


Ma è anche chiara l’insofferenza di diversi paesi del cartello al fatto che i tagli alla loro offerta vengono sfruttati da altri produttori non allineati per accaparrarsi quote di mercato.

Meloni: mafia dietro ‘flussi regolari’ migranti, irregolarità in click day

Meloni: mafia dietro ‘flussi regolari’ migranti, irregolarità in click dayRoma, 4 giu. (askanews) – Alla vigilia della visita ‘lampo’ in Albania insieme al ministro dell’Interno Matteo Piantedosi per verificare l’avanzamento dei lavori di costruzione dei due centri per l’accoglienza dei migranti soccorsi nel Mediterraneo dai mezzi dello Stato – previsti dall’accordo siglato a Roma col premier albanese Edi Rama lo scorso 6 novembre – la premier Giorgia Meloni ha aperto un fronte contro l’immigrazione illegale costituita dai “flussi migratori in apparenza regolari”, che nascondono in realtà “un meccanismo di frode” grazie alla “pesante interferenza del crimine organizzato”. E per questo in mattinata ha consegnato un esposto alla Direzione nazionale Antimafia.


Svolgendo un’informativa in Consiglio dei ministri sul numero degli extracomunitari che hanno ottenuto il visto per ragioni di lavoro in base al ‘Decreto Flussi’ e segnalando i “dati allarmanti” emersi dal tavolo tecnico che ne monitora l’applicazione, la premier ha spiegato che “durante il click day abbiamo registrato un numero di domande di nulla osta al lavoro totalmente sproporzionato rispetto al numero dei potenziali datori di lavoro. Dato ancora più preoccupante – ha rivelato la premier – è che a fronte del numero esorbitante di domande, solo una percentuale minima degli stranieri che hanno ottenuto il visto ha poi effettivamente sottoscritto un contratto di lavoro”. “Il numero di richieste enorme rispetto alla capacità di assorbimento del tessuto produttivo” e lo “scarto significativo tra chi entra per finalità di lavoro e chi effettivamente poi sottoscrive un contratto” fanno ritenere, ha detto Meloni, “che i flussi regolari di immigrati per ragioni di lavoro vengano utilizzati come canale ulteriore di immigrazione irregolare”. Dunque, “ragionevolmente”, ha aggiunto Meloni, “la criminalità organizzata si è infiltrata nella gestione delle domande e i ‘decreti flussi’ sono stati utilizzati come meccanismo per consentire l’accesso in Italia a persone che non ne avrebbero avuto diritto, verosimilmente dietro pagamento di somme di denaro”.


Secondo la premier “l’ipotesi di infiltrazioni criminali sembra” inoltre “avvalorata dal fatto che la stragrande maggioranza degli stranieri entrati in Italia negli ultimi anni avvalendosi del ‘Decreto Flussi’ proviene dal Bangladesh, dove le autorità diplomatiche parlano di fenomeni di compravendita dei visti per motivi di lavoro”. “Per questa ragione, raccolti questi dati, stamattina – ha rivelato Meloni – mi sono recata dal procuratore nazionale Antimafia e Antiterrorismo Giovanni Melillo per consegnare un esposto”.


Per affrontare il problema la presidente del Consiglio ha promesso ai colleghi del governo che “in uno dei primi Cdm che terremo dopo il G7” verrà presentato “un articolato ampio e dettagliato, costituito da un duplice intervento, normativo e amministrativo”, atto a modificare “i tratti operativi che hanno portato a queste storture. Lo faremo – ha concluso Meloni – nel rispetto del principio che ispirò la legge Bossi-Fini che ha regolamentato il fenomeno in questi anni, cioè consentire l’ingresso in Italia solo a chi è titolare di un contratto di lavoro”.