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Giustizia, Meloni: no a conservazione, non sto a scaldare sedia

Giustizia, Meloni: no a conservazione, non sto a scaldare sediaRoma, 29 mag. (askanews) – “Temo che chi dice no alla riforma della giustizia non fa i conti con il consenso di cui gode la giustizia anche dagli investitori internazionali. Le cose che non funzionano le vogliamo cambiare non perchè ce l’abbiamo con qualcuno ma per l’Italia e per gli italiani. E’ una riforma di buon senso”. Lo afferma la presidente del Consiglio Giorgia Meloni, in un video forum su Corriere.it.


“Non è una riforma punitiva, io penso che sia un beneficio per i magistrati che vogliono fare il loro lavoro e non vogliono piegarsi a logiche di corrente”, ha aggiunto. “Io non sono per la conservazione, non ho paura di chi dovesse ritenere di combattermi e non sto qui a scaldare la sedia”, ha concluso.

Meloni: riforma della giustizia necessaria e storica

Meloni: riforma della giustizia necessaria e storicaRoma, 29 mag. (askanews) – “Rispettato un altro impegno preso con gli italiani. Nel programma del centrodestra avevamo scritto che avremmo riformato la giustizia, e oggi il Consiglio dei Ministri ha approvato il disegno di legge costituzionale da sottoporre al Parlamento per avere finalmente una giustizia più equa ed efficiente. Una riforma giusta, necessaria e storica”. Lo scrive su X la presidente del Consiglio Giorgia Meloni dopo l’approvazione del ddl che contiene, tra l’altro, la separazione delle carriere di giudici e pm.

Premierato, i senatori dell’opposizione si tolgono la giacca per protesta

Premierato, i senatori dell’opposizione si tolgono la giacca per protestaRoma, 29 mag. (askanews) – Via la giacca, in segno di protesta contro il mancato rispetto da parte della maggioranza. E’ il gesto simbolico scelto dalle opposizioni durante l’esame del ddl sul premierato in aula al Senato.


“Davanti alla maggioranza sorda e alla difficoltà, davanti alla capacità di trovare un terreno comune, io penso che” va dato “un segnale, un simbolo, un messaggio che non ha a che fare con la violenza verbale né fisica ci togliamo la giacca, per dimostrare che voi avete solo da imparare da chi ha sempre rispettato le regole del gioco”, ha detto Alessandro Alfieri del Pd, chiudendo il suo intervento. A quel punto si è sfilato la giacca seguito dagli altri senatori. Poiché in Senato l’uso della giacca è obbligatorio, la presidente di turno ha immediatamente sospeso la seduta per dieci minuti.

Rai, Cartoons On The Bay: domani a Pescara la giornata inaugurale

Rai, Cartoons On The Bay: domani a Pescara la giornata inauguralePescara, 29 mag. (askanews) – Giornata inaugurale per “Cartoons On The Bay”, domani, giovedì 30 maggio, all’Aurum di Pescara, in cui saranno svelate le due giurie delle sezioni “Lungometraggi” e “Internazionale”.


Ma al Festival Internazionale dell’Animazione della Transmedialità e delle Meta arti, in programma fino al 2 giugno, promosso dalla Rai e organizzato da Rai Com in collaborazione con la Regione Abruzzo, il Comune di Pescara e il Ministero dello Sport e i Giovani, si parlerà anche di “Sport e Inclusività” e verrà presentato il Paese ospite, la Spagna. Sarà l’inaugurazione della mostra dedicata all’arte di Stefano Bessoni, “Stop-motion e altre scienze inesatte” ad aprire le danze dei tanti eventi in programma e nel pomeriggio si entrerà nel vivo della manifestazione, a partire dalle 15.30, con la presentazione delle “mascotte ufficiali di Milano-Cortina 2026”.


Tra gli altri appuntamenti principali di questa prima giornata, alle 16.00 è previsto l’annuncio dei vincitori del contest “Pitch Me!” dedicato ai progetti di animazione prodotti da giovani talenti (gli 11 progetti finalisti verranno presentati giovedì 30 maggio alle 10). Sempre nel pomeriggio, alle 17.15 il panel “50 anni dell’Unicef Italia in animazione” sarà l’occasione per ricordare l’impegno di Unicef Italia nella promozione dei diritti dei bambini e delle bambine in tutto il mondo anche attraverso l’animazione. Nel primo giorno di “Cartoons On The Bay” spazio anche al fumettista e Youtuber italiano Simone Albrigi, in arte Sio, alle 17.45, al quale quest’anno viene assegnato il “Pulcinella Diversity Awards”.


“Cartoons On The Bay” è soprattutto un concorso di animazione e quindi tante le anteprime dei film, a partire dalle 16.00, al Cineteatro Massimo. Non mancheranno, come di consueto, gli eventi per il pubblico in piazza della Rinascita, come quelli dedicati allo sport per bambini e ragazzi di ogni età con un vero e proprio ‘stadio’ dove provare diverse discipline sportive. Infine, la musica live, nel pomeriggio in compagnia dei talent Rai di “No Name Radio” e in serata con l’evento più atteso: il concerto di Antonella Ruggiero che, insieme a Roberto Colombo riceverà il Pulcinella Crossmedia Award.

Caso Saviano, RCS: merita di rappresentare Italia alla Buchmesse

Caso Saviano, RCS: merita di rappresentare Italia alla BuchmesseMilano, 29 mag. (askanews) – In seguito alla decisione di escludere Roberto Saviano dalla programmazione della partecipazione ufficiale italiana alla Buchmesse di Francoforte, Alessandro Bompieri, direttore generale News di RCS MediaGroup, ha dichiarato: “Siamo fermamente convinti che Roberto Saviano dovesse essere tra gli autori rappresentativi dell’Italia, selezionati e invitati dalle nostre Istituzioni. Questo per l’indiscusso valore civile delle sue opere e per il grande successo internazionale di cui da sempre gode”.


“In assenza di un invito istituzionale, Fuoriscena, casa editrice del Gruppo RCS ed editore italiano del suo ultimo libro Noi due ci apparteniamo – ha aggiunto Bompieri – sarà felice e onorata di sostenere in ogni modo la sua presenza a Francoforte”.

Ita-Lufthansa: Mef risponde a rilievi Ue, no proroga per decisione

Ita-Lufthansa: Mef risponde a rilievi Ue, no proroga per decisioneRoma, 29 mag. (askanews) – Il Ministero dell’economia e Lufthansa hanno risposto agli ultimi rilievi dell’Antitrust europeo, la Commissione guidata da Margrethe Vestager, sulla fusione tra Ita Airways e il vettore tedesco e, hanno spiegato fonti del Mef, non c’è stata da Bruxelles richiesta di rinvio della decisione che quindi resta fissata, come ultima scadenza, al 4 luglio 2024. Ma è probabile che la Commissione si pronunci prima, intorno al 6 giugno, al termine di una procedura interna che comporta la consultazione anche di altri uffici coinvolti.


Ai timori dell’Antitrust europeo che la fusione possa comportare il rischio di una restrizione della concorrenza sul corto raggio, in particolare sulle tratte europee da Milano e Roma, la proposta, a quanto si apprende, sarebbe quella di prevedere il subentro di un altro operatore che si impegni per un certo periodo a esercitare quelle rotte evitando così il ‘monopolio’ di Ita-Lufthansa. Un altro rilievo dell’Antitrust europeo riguarda la situazione di Linate dove vede il rischio di posizione dominante di Ita. Qui la compagnia italiana ha già il 50% degli slot e insieme a Lufthansa raggiungerebbe il 67%. Per riequilibrare la situazione, dopo la richiesta di Vestager di rilasciare un numero di slot maggiore di quelli incrementali, che sono 22, Ita-Lufthansa potrebbero rilasciare un numero di slot tra 30 e 34. Ieri Vestager ha detto che su Ita-Lufthansa, l’Antitrust europeo “sta ancora valutando le preoccupazioni e i possibili rimedi. Come in altri casi, quando abbiamo una preoccupazione perché c’è il rischio che i consumatori debbano pagare prezzi più alti, o non abbiano le stesse frequenze di voli che hanno oggi a disposizione”. La commissaria europea alla concorrenza ha aggiunto che in dieci anni di attività è stata responsabile di “3.000 casi di fusioni, più o meno, e come si può vedere dalle nostre statistiche, nella stragrande maggioranza dei casi diamo semplicemente il via libera”. In alcuni casi, però “sono necessari dei rimedi. Le imprese si fanno avanti e risolvono i problemi di concorrenza. Naturalmente questa non è una scienza esatta, c’è un po’ di margine. Ma il nostro punto di riferimento è che dobbiamo rimpiazzare la concorrenza che viena persa” a seguito di una fusione.


Intanto oggi i sindacati italiani e tedeschi hanno scritto alla Commissione europea chiedendo di essere sentiti sull’operazione Ita Airways-Lufthansa poiché “il tempo stringe”. I sindacati ribadiscono di sostenere “pienamente” la prevista “partnership industriale e l’ingresso del Gruppo Lufthansa”.

M.O., Tajani: favorevoli a riconoscimento Palestina ma territorio unificato

M.O., Tajani: favorevoli a riconoscimento Palestina ma territorio unificatoRoma, 29 mag. (askanews) – “Noi siamo favorevoli al riconoscimento della Palestina ma deve avvenire quando ci sarà già un territorio unificato e chiaro con un mutuo riconoscimento Israele che riconosce la Palestina e la Palestina che riconosce Israele: due popoli, due Stati”. Così il ministro degli Esteri, Antonio Tajani, a margine di un evento della Cisl a Roma, commentando la richiesta del presidente turco Erdogan alla premier Meloni di riconoscere la Palestina.


“Siamo favorevoli ad un percorso che, finita la guerra, possa anche prevedere una presenza delle Nazioni Unite che aiuti alla formazione di uno Stato che unifichi Gaza e la Cisgiordania. Se dovesse esserci la necessità di una missione dell’ONU a guida araba siamo disposti ad inviare anche i nostri militari”, ha sottolineato.

Giustizia, Pd: ddl Nordio duro colpo a indipendenza magistratura

Giustizia, Pd: ddl Nordio duro colpo a indipendenza magistraturaRoma, 29 mag. (askanews) – “Il disegno di legge costituzionale sulla riforma delle carriere è un duro colpo all’autonomia e all’indipendenza della magistratura”. Lo affermano la responsabile giustizia del Pd Debora Serracchiani e i capigruppo nelle commissioni Giustizia di Camera e Senato – Federico Gianassi e Alfredo Bazoli – e dell’Antimafia Walter Verini.


“Dopo il premierato e l’autonomia differenziata, il ddl Nordio è il prezzo che la Meloni paga a Forza Italia per la tenuta del governo. Siamo all’ennesimo baratto: la Costituzione viene sfregiata e sacrificata per un patto di potere. Il ddl Nordio non risolve i problemi della giustizia, anzi li aggrava perché indebolisce la magistratura compromettendone autonomia e indipendenza”. “La separazione delle carriere tra magistrati giudicanti e magistrati requirenti – sottolineano i parlamentari Pd – non è necessaria, poiché la separazione delle funzioni esiste già. La separazione delle carriere rischia invece di trasformare i pm in una sorta di super poliziotti o, al contrario, li rende subordinati al potere esecutivo. Quanto all’Alta Corte, così come formulata, rischia di essere un pasticcio”.


“Il testo – continuano – presenta infatti molte contraddizioni e scelte non condivisibili. In particolare siamo contrari al sorteggio per i due Csm e per l’Alta corte, che sminuiscono la professionalità dei magistrati riducendo il loro ruolo a una questione di fortuna piuttosto che di merito. Più che in presenza di una riforma della giustizia assistiamo ad un intervento che insieme agli altri su autonomia differenziata e premierato, conduce allo smantellamento del sistema istituzionale repubblicano che affonda le radici nella nostra Costituzione ed è sempre stato basato su separazione e equilibrio dei poteri. Il tutto con l’ennesima trovata elettorale e propagandistica”.

Come cambierà la Costituzione con la riforma “epocale” della giustizia varata dal governo

Come cambierà la Costituzione con la riforma “epocale” della giustizia varata dal governoRoma, 29 mag. (askanews) – Sette modifiche di articoli della Costituzione, con completa riscrittura del 104 e del 105, riguardanti il Consiglio superiore della magistratura, l’organo di autogoverno delle toghe. Il disegno di legge costituzionale varato oggi dal Consiglio dei ministri e presentato dal sottosegretario Alfredo Mantovano e dal guardasigilli Carlo Nordio in conferenza stampa riguarda le “Norme in materia di ordinamento giurisdizionale e di istituzione della Corte disciplinare”. Sono 5 pagine che si propongono come riforma “epocale” del sistema giudiziario.


La questione più discussa in queste ultime settimane riguarda certamente la separazione delle carriere, tra giudici e pubblici ministeri. Il problema è risolto in poche righe nella “Bozza”. Le modifiche riguardano l’articolo 102 dell Costituzione, al primo comma, quando dopo le parole “ordinamento giudiziario” – si spiega – “sono aggiunte le seguenti: ‘le quali disciplinano altresì le distinte carriere dei magistrati giudicanti e requirenti’”. Con la completa riscrittura dell’articolo 104 Costituzione si cerca in qualche modo di far digerire il colpo al mondo delle toghe. “La magistratura costituisce un ordine autonomo e indipendente da ogni altro potere ed è composta dai magistrati della carriera giudicante e della carriera requirente – si chiarisce – Il Consiglio superiore della magistratura giudicante e il Consiglio superiore della magistratura requirente sono presieduti dal Presidente della Repubblica. Ne fanno parte di diritto, rispettivamente, il primo Presidente e il Procuratore generale della Corte di cassazione. Gli altri componenti sono estratti a sorte, per un terzo, da un elenco di professori ordinari di università in materie giuridiche e avvocati dopo quindici anni di esercizio, che il Parlamento in seduta comune, entro sei mesi dall’insediamento, compila mediante elezione, e, per due terzi, rispettivamente, tra i magistrati giudicanti e i magistrati requirenti, nel numero e secondo le procedure previsti dalla legge”. E “ciascun Consiglio elegge il proprio vicepresidente fra i componenti sorteggiati dall’elenco compilato dal Parlamento. I membri designati mediante sorteggio durano in carica quattro anni e non possono partecipare alla procedura di sorteggio successiva. Non possono, finché sono in carica, essere iscritti negli albi professionali, né far parte del Parlamento o di un Consiglio regionale”.


L’altro articolo della Costituzione che verrà cambiato sarà il numero 105. Verrà sostituito dal seguente – si aggiunge – “Spettano a ciascun Consiglio superiore della magistratura, secondo le norme dell’ordinamento giudiziario, le assunzioni, le assegnazioni, i trasferimenti, le valutazioni di professionalità e i conferimenti di funzioni nei riguardi dei magistrati. La giurisdizione disciplinare nei riguardi dei magistrati ordinari, giudicanti e requirenti, è attribuita all’Alta Corte disciplinare”. E poi “l’Alta Corte è composta da quindici giudici, tre dei quali nominati dal Presidente della Repubblica tra professori ordinari di università in materie giuridiche e avvocati con almeno venti anni di esercizio e tre estratti a sorte da un elenco di soggetti in possesso dei medesimi requisiti che il Parlamento in seduta comune, entro sei mesi dall’insediamento, compila mediante elezione nonché da sei magistrati giudicanti e tre requirenti estratti a sorte tra gli appartenenti alle rispettive categorie, con almeno venti anni di esercizio delle funzioni giudiziarie e che svolgano o abbiano svolto funzioni di legittimità. L’Alta Corte elegge il presidente tra i giudici nominati dal Presidente della Repubblica e quelli sorteggiati dall’elenco compilato dal Parlamento. I giudici dell’Alta Corte durano in carica quattro anni. L’incarico non può essere rinnovato”.


Quindi “l’ufficio di giudice dell’Alta Corte è incompatibile con quello di membro del Parlamento, del Parlamento europeo, di un consiglio regionale o del Governo, con l’esercizio della professione di avvocato e con ogni altra carica e ufficio indicati dalla legge. Contro le sentenze emesse dall’Alta Corte in prima istanza è ammessa impugnazione, anche per motivi di merito, soltanto dinanzi alla stessa Alta Corte, che giudica senza la partecipazione dei componenti che hanno concorso a pronunciare la decisione impugnata. La legge determina gli illeciti disciplinari e le relative sanzioni, indica la composizione dei collegi, stabilisce le forme del procedimento disciplinare e le norme necessarie per il funzionamento dell’Alta Corte, e assicura che i magistrati giudicanti o requirenti siano rappresentati nel collegio”.

Schlein: limiti a Kiev sull’uso delle armi devono restare. Tarquinio su Nato? Non è linea Pd

Schlein: limiti a Kiev sull’uso delle armi devono restare. Tarquinio su Nato? Non è linea PdRoma, 29 mag. (askanews) – Elly Schlein è contraria ad autorizzare l’Ucraina a usare le armi occidentali anche contro il territorio russo. La segretaria Pd lo ha detto a Tagadà su La7. “Ho visto le dichiarazioni di Macron… Non dimentichiamo che qualche settimana fa addirittura è arrivato a dire che bisognerebbe inviare truppe in Ucraina. Noi non siamo d’accordo, siamo per evitare escalation con un ingresso diretto dell’Ue in guerra con la Russia”.


“La vera questione – secondo Schlein – è un’altra: come sosteniamo la conferenza di pace che si svolgerà a giugno in Svizzera, come riusciamo ad evitare un’escalation militare. La nostra posizione è sempre stata lineare: sostenere l’Ucraina, paese ingiustamente invaso dalla Russia di Putin, ma al contempo un ruolo diplomatico e politico dell’Ue per costruire un percorso che faccia cessare quel conflitto, che possa isolare veramente la Russia di Putin”. “Non siamo i primi ad avere una tradizione importante di candidature indipendenti. Tarquinio ha espresso la sua opinione, la linea di politica estera del Pd è quella che ho appena rappresentato”. Lo ha detto la segretaria Pd Elly Schlein, che parlando a ‘Tagadà’ su La 7 ha ribadito la linea del partito: “Sostenere l’Ucraina, Paese ingiustamente invaso dalla Russia di Putin, ma al contempo un ruolo diplomatico e politico dell’Ue per costruire un percorso che faccia cessare quel conflitto, che possa isolare veramente la Russia di Putin”.