Skip to main content
#sanremo #studionews #askanews #ciaousa #altrosanremo

Meloni: no a maggioranze arcobaleno che fanno l’Europa debole

Meloni: no a maggioranze arcobaleno che fanno l’Europa deboleRoma, 26 mag. (askanews) – “Non sono abituata a dare patenti di presentabilità, sarà che a me sono state date per una vita. Penso che queste cose le decidano i cittadini”. Intervistata da Monica Maggioni a ‘In mezz’ora’ su Raitre, la presidente del Consiglio Giorgia Meloni rimanda all’esito del voto dell’8 e 9 giugno per il rinnovo dell’Europarlamento la questione della formazione di una maggioranza per il nuovo governo dell’Unione europea, rispondendo, in particolare, alla domanda se una eventuale coalizione tra i gruppi del Partito popolare europeo e dei Conservatori europei (presieduti dalla stessa Meloni) debba spingersi fino a comprendere i nazionalisti euroscettici di Identità e democrazia (di cui fa parte la Lega).


“Tutti sanno – ha spiegato Meloni – che il mio obiettivo principale in Europa è quello di cercare di costruire una maggioranza alternativa a quella che ha governato l’Europa in questi anni. Il mio obiettivo è una maggioranza di centrodestra e quindi mandare la sinistra all’opposizione anche in Europa”, non solo “perché io penso che le ricette della sinistra siano sbagliate ma penso anche, com’è stato ampiamente dimostrato in Italia, che le maggioranze arcobaleno alla fine producono solo compromessi al ribasso e noi non siamo nella stagione storica nella quale possiamo permetterci un’Europa debole che fa compromessi a ribasso”.“Noi – ha proseguito la premier – abbiamo bisogno di un’Europa che abbia una visione, che si concentri sulle cose importanti, che sappia dirci come difendere i nostri cittadini, come facciamo a difendere le nostre imprese, come facciamo a difendere i nostri confini, come facciamo ad avere un ruolo nelle grandi crisi che si stanno aprendo nel mondo e purtroppo, se si mette insieme un pezzo di centrodestra e un pezzo di centrosinistra, non si riesce ad arrivare a delle soluzioni”.


“Io voglio un’Europa – ha affermato Meloni – che abbia una visione e chi dovesse far parte di quella maggioranza, questo dipenderà dal giudizio dei cittadini perché bisognerà guardare i risultati” del voto “per capire quali sono le maggioranze possibili. Sicuramente io non sono disposta a fare maggioranze con la sinistra questo sicuramente no, tutto il resto si vedrà”.“In passato – ha continuato la premier – abbiamo avuto un’Europa che pretendeva di occuparsi delle minutaglie della vita dei cittadini, cioè delle cose delle quali tranquillamente si possono occupare gli Stati nazionali, e che invece non riusciva a occuparsi delle cose che le competevano, sulle quali gli Stati nazionali non sono in grado di competere da soli. Noi – ha esemplificato la presidente del Consiglio – non abbiamo avuto una politica estera, non abbiamo avuto una politica di difesa, non abbiamo avuto una politica di approvvigionamento energetico seria, non abbiamo avuto una politica di approvvigionamento sulle materie prime, non abbiamo avuto la capacità di stare sugli scenari di crisi. L’approccio di un’Europa che deve accentrare tutto è sbagliato, serve un’Europa che si occupi delle cose che le competono, che sono molte di meno di quelle delle quali si è occupata” finora. “E’ il modello confederale”, quello sostenuto dai Conservatori di Ecr-Fdi, “che è l’esatto contrario di quello federale. E’ un modello – ha concluso Meloni – portato avanti anche da moltissimi dei padri costituenti dell’Europa, che è un modello di Europa molto più efficace”.


 

Formula1, fantastico Leclerc, sua la vittoria a Montecarlo

Formula1, fantastico Leclerc, sua la vittoria a MontecarloRoma, 26 mag. (askanews) – Il sogno da bambino che si realizza: quello di Charles Leclerc che vince a Monaco, a casa sua. Vittoria numero 6 in carriera nel Mondiale per il monegasco, la prima sulle strade del suo Principato, dove è nato nel 1997. La Ferrari che rivince a Montecarlo dopo 7 anni. Un week end da destinare alla storia per il pilota della rossa: sua la pole position, sua la vittoria davanti una McLaren di un sempre più solido Oscar Piastri e l’altra Ferrari guidata da Carlos Sainz. Sesto il campione del mondo Max Verstappen, frenato da una Red Bull “normale” sulle stradine di Montecarlo. La corsa ha vissuto le emozioni più intense al primo giro, quando prima Sainz è andato lungo al Mirabeau, quindi Magnussen ha innescato una folle carambola coinvolgendo Perez e Hulkenberg, e per finire Ocon ha attaccato Gasly al Portier rischiando l’incolumità del compagno di Alpine. Per fortuna, nessuna conseguenza fisica per loro.

Meloni: se il referendum sul premierato non passa, non lascio

Meloni: se il referendum sul premierato non passa, non lascioRoma, 26 mag. (askanews) – Sulla riforma istituzionale per l’elezione diretta del presidente del Consiglio “non mi fa paura l’idea del referendum e non lo considero e non lo considererò mai come un referendum su di me. Questo non è un referendum sul presente dell’Italia ma sul futuro dell’Italia”. Lo ha ribadito la presidente del Consiglio Giorgia Meloni intervistata a ‘In mezz’ora su Rai Tre.


“‘O la va o la spacca – ha spiegato la premier rispondendo a una domanda di Monica Maggioni su unaffermazione recentemente utilizzata dalla stessa Meloni – era perché mi hanno chiesto se ‘non pensa che possa essere pericoloso’” affermare questo, che “‘può portarle dei problemi se poi la riforma non passa? Ma chi se ne importa! – ha sottolineato Meloni -, se la riforma non passa vorrà dire che gli italiani non l’avranno condivisa ma da da questo a dire che se perdo il referendum mi dimetto forse non ci stiamo capendo: io arrivo alla fine dei miei cinque anni e chiederò agli italiani di essere giudicata quando avrò finito il mio lavoro, tutto il resto sono speranze della sinistra”.

Premierato, Meloni: se referendum non passa non importa. Non lascio

Premierato, Meloni: se referendum non passa non importa. Non lascioRoma, 26 mag. (askanews) – Sulla riforma istituzionale per l’elezione diretta del presidente del Consiglio “non mi fa paura l’idea del referendum e non lo considero e non lo considererò mai come un referendum su di me. Questo non è un referendum sul presente dell’Italia ma sul futuro dell’Italia”. Lo ha ribadito la presidente del Consiglio Giorgia Meloni intervistata a ‘In mezz’ora’ su Rai Tre.


“‘O la va o la spacca’ – ha spiegato la premier rispondendo a una domanda di Monica Maggioni su una”affermazione recentemente utilizzata dalla stessa Meloni – era perché mi hanno chiesto se ‘non pensa che possa essere pericoloso’” affermare questo, che “‘può portarle dei problemi se poi la riforma non passa’? Ma chi se ne importa! – ha sottolineato Meloni -, se la riforma non passa vorrà dire che gli italiani non l’avranno condivisa ma da da questo a dire che se perdo il referendum mi dimetto forse non ci stiamo capendo: io arrivo alla fine dei miei cinque anni e chiederò agli italiani di essere giudicata quando avrò finito il mio lavoro, tutto il resto sono speranze della sinistra”.

MotoGp, SuperBagnaia vince a Barcellona. Podio Martin e Marquez

MotoGp, SuperBagnaia vince a Barcellona. Podio Martin e MarquezRoma, 26 mag. (askanews) – Un super Pecco Bagnaia vince a Barcellona davanti a Martin e Marc Marquez. Il campione del mondo infrange così il tabù al Montmeló, mettendosi alle spalle il brutto incidente di 9 mesi fa e la caduta nella Sprint Race di ieri, conquistando la prima vittoria in Catalunya. A un secondo da Jorge Martin a metà gara, il pilota della Ducati ufficiale ha cambiato marcia e con una strepitosta rimonta ha battuto lo spagnolo, che resta comunque leader del Mondiale, firmando il terzo successo stagionale dopo Qatar e Jerez. Sul podio, dietro Martin con la Ducati Pramac, anche Marc Marquez con la Ducati Gresini, dopo un duello con l’Aprilia ufficiale dell’idolo del Montmelò, Aleix Espargaro. Pedro Acosta è caduto a metà gara mentre era in seconda posizione. In classifica Martin ha 39 punti su Bagnaia e 41 su Marquez.

Meloni: chi aiuta Kiev aiuta a fermare la guerra

Meloni: chi aiuta Kiev aiuta a fermare la guerraRoma, 26 mag. (askanews) – “Se noi avessimo consentito la guerra imperialista” della Russia, “come qualcuno ci chiede di fare la guerra sarebbe arrivata molto più vicina a casa nostra”, “quindi chi ha aiutato l’Ucraina sta fermando la guerra perché la realtà è che nell’ultimo anno, con un costo enorme, la Russia è riuscita ad avanzare meno dell’1% del territorio ucraino, quindi” l’unico modo per evitare la guerra “è la deterrenza e l’unico modo per costruire pace, come dicevano i romani, è preparare la guerra cioè se è facile muovere guerra a qualcuno è più facile che quel qualcuno muova guerra, se non è facile muovere guerra a qualcuno” è più difficile che la guerra avvenga. Lo ha detto la premer Giorgia Meloni intervistata a ‘In mezz’ora su Rai Tre.


“Se si comincia a parlare di una via diplomatica è perché noi abbiamo fatto questo lavoro e perché si è creato un equilibrio tra le forze in campo. Se avessimo avuto un’invasione che via diplomatica ci sarebbe stata?”, ha chiesto la premier.

Conte: Meloni spieghi perché ci sta portando in guerra

Conte: Meloni spieghi perché ci sta portando in guerraRoma, 26 mag. (askanews) – “Lo sai cosa scandalizza davvero Presidente Meloni? Hai trovato tempo per giocare sui social a fare ‘Telemeloni’ raccontando diverse fake news e non hai trovato il tempo per una parola sulla posizione dei vertici Nato di ieri, che vogliono portarci alla Terza Guerra Mondiale”. Lo scrive su facebook il presidente del M5s Giuseppe Conte rivolgendosi alla presidente del Consiglio Giorgia Meloni dopo il video della premier postato ieri sui social.


“Aspettiamo una nuova telefonata dei comici russi, una puntata straordinaria di ‘TeleMeloni’ oppure vieni in Parlamento a spiegare perché ci state portando in guerra e a togliere il segreto sulle armi che inviamo? Dai, Giorgia, facci una edizione straordinaria”, conclude Conte.

Schlein: vogliamo un’Europa femminista per migliorare la società

Schlein: vogliamo un’Europa femminista per migliorare la societàRoma, 26 mag. (askanews) – “Non ce ne facciamo un granché di una donna premier se poi non si batte per i diritti di tutte le altre donne di questo paese e se fa entrare gli antiabortisti nei consultori per fare pressioni violente sulle donne e le ragazze che hanno diritto a scegliere sul proprio corpo. Noi difenderemo i diritti delle donne”. Lo ha detto la segretaria del Pd Elly Schlein durante un comizio elettorale a Follonica.


“Vogliamo un’Europa femminista, di questo abbiamo bisogno per migliorare la nostra società, da tutti i punti di vista, anche da quello economico”, perché anche “secondo la Banca d’Italia con una maggiore occupazione femminile si alza anche il Pil del paese”, ha sottolineato Schlein.

Meloni: è quello del popolo l’unico giudizio che ci interessa

Meloni: è quello del popolo l’unico giudizio che ci interessaRoma, 26 mag. (askanews) – “Cari spettatori d La7, è da un po’ che non ci si vede, però spero di trovarvi rincuorati per lo scampato pericolo della deriva autoritaria, del collasso dell’economia, dell’isolamento dell’Italia a livello internazionale. Mentre molti discutevano di questi fantasmi noi lavoravamo senza sosta per migliorare le condizioni dell’Italia”. Lo afferma la presidente del Conisglio Giorgia Meloni in un videomessaggio trasmesso su La7 per la ripartizione degli spazi di comunicazione politica in vista delle elezioni europee.


“Oggi, seppure in una situazione difficile, l’Italia è finalmente tornata a crescere più della media europea, è cresciuto l’export, è sceso lo spread e la borsa italiana nel 2023 è stata la migliore in Europa. Ma soprattutto – sottolinea la premier – abbiamo toccato il tasso di occupazione più alto di sempre, aumentano i contratti stabili, aumenta l’occupazione femminile, diminuisce il rischio di povertà e dopo tre anni i salari sono tornati a crescere più dell’inflazione”. “Ovviamente – prosegue la premier – non ci accontentiamo perché c’è ancora moltissimo lavoro da fare ma intanto voi potete dire se ritenete che questi risultati siano apprezzabili, perché l’8 e il 9 giugno non saranno i salotti radical chic a parlare ma il popolo e quello del popolo da sempre è l’unico giudizio che ci interessa. Aiutateci a cambiare l’Italia e l’Europa, l’8 e il 9 il 9 giugno date forza a Fratelli d’Italia”, conclude Meloni.

Il Papa ai bambini: Gesù perdona tutto, la fede ci fa felici

Il Papa ai bambini: Gesù perdona tutto, la fede ci fa feliciMilano, 26 mag. (askanews) – “Non dimenticate questo: Gesù perdona tutto e perdona sempre e noi dobbiamo avere l’umiltà di chiedere perdono”. Lo ha detto Papa Francesco rivolto ai bambini in piazza San Pietro durante la Messa in Piazza San Pietro in occasione della prima “Giornata Mondiale dei Bambini” “Noi siamo felici – ha detto Papa Francesco – perché crediamo, la fede ci fa felici e crediamo in Dio Padre, Dio Figlio e Dio Spirito Santo” nel giorno in cui la Chiesa celebra la Trinità. Il Papa ha rivolto diverse domanda ai piccoli e li ha invitati di volta in volta a ripetere i concetti espressi. “Pregate per noi, pregate per i genitori, pregate per i nonni, pregate per i bambini ammalati”, ha detto il papa, e “soprattutto pregate per la pace perché non ci siano le guerre”.


Al momento dell’offertorio ad accompagnare all’altare i bambini e le bambine, anche l’attore Lino Banfi, il “nonno d’Italia”. Al termine dell’Angelus il Pontefice ha invitato a salutare i nonni. “Un applauso ai nonni”, ha detto il Papa, che ha ringraziato padre Enzo Fortunato per l’organizzazione della Giornata mondiale dei bambini.