Skip to main content
#sanremo #studionews #askanews #ciaousa #altrosanremo

Atletica, Europei Roma: discobola Perkovic a caccia settima medaglia

Atletica, Europei Roma: discobola Perkovic a caccia settima medagliaRoma, 15 mag. (askanews) – Nessun altro nella storia dei Campionati Europei di Atletica Leggera ha mai vinto sei titoli consecutivi. Sandra Perkovic è l’unica a esserci riuscita e non vuole accontentarsi. Agli Europei di Roma 2024, in programma dal 7 al 12 giugno allo Stadio Olimpico e al Parco del Foro Italico, è confermata la presenza della discobola croata, che andrà alla ricerca della settima medaglia d’oro di fila. Sul suo pettorale a Roma comparirà il cognome da sposata (Elkasevic) ma nel mondo dell’atletica è diventata una star come Perkovic, atleta tra le più vincenti di sempre, due volte campionessa olimpica (Londra 2012 e Rio 2016) e due volte oro mondiale (Mosca 2012 e Londra 2017).


Nella rassegna continentale Perkovic è imbattuta addirittura dal 2010: nell’edizione di Barcellona di quattordici anni fa ha inaugurato la propria serie di successi che ha fatto tappa anche a Helsinki 2012, Zurigo 2014, Amsterdam 2016, Berlino 2018 e Monaco 2022. Un primato di vittorie indice di una continuità sportiva e di risultati che hanno pochi paragoni. La 33enne lanciatrice sarà in pedana allo Stadio Olimpico nella sessione mattutina inaugurale di venerdì 7 giugno per il turno di qualificazione, in vista della finale che assegna le medaglie programmata nella sessione serale di sabato 8 giugno. Il pubblico di Roma l’ha già apprezzata nell’ultimo decennio in occasione dei tre trionfi ottenuti al Golden Gala Pietro Mennea nella Capitale (2013, 2015 e 2018).


In chiave azzurra, la speranza è che nelle gare del lancio del disco possa essere protagonista anche Daisy Osakue, primatista italiana con il 64,57 della passata stagione. Credit foto: ColomboFIDAL

Stabilita cronologia assoluta per Gerusalemme nell’età del ferro

Stabilita cronologia assoluta per Gerusalemme nell’età del ferroMilano, 15 mag. (askanews) – Gerusalemme è stata abitata ininterrottamente per migliaia di anni, fungendo sia da centro di importanza religiosa sia da centro del potere per diversi regni, ma nonostante il vasto numero di testi storici sulla città sussistono ancora numerose lacune nella sua cronologia assoluta. I ricercatori del Weizmann Institute of Science, in collaborazione con un team di archeologi del sito archeologico della Città di David, a Gerusalemme, la Israel Antiquities Authority e l’Università di Tel Aviv, sono però riusciti recentemente a tracciare una cronologia dettagliata della Gerusalemme dell’età del ferro, corrispondente al periodo in cui la città fungeva da capitale del biblico Regno di Giuda. I risultati di questo studio sono stati pubblicati sulla rivista Proceedings of the National Academy of Sciences, USA (PNAS). Nonostante tutto il materiale reperibile su Gerusalemme, lo studio della sua età del ferro si è rivelato molto impegnativo in termini di cronologia assoluta: è, infatti, un processo che implica l’individuazione di date esatte o di periodi temporali a cui appartengono le diverse prove archeologiche in contrapposizione a una cronologia relativa, che stabilisce l’ordine degli eventi basandosi su similitudini architettoniche o su prove ceramiche in altri siti.


Parte di questa sfida davvero impegnativa è un fenomeno noto come Plateau di Hallstatt, che è legato a una particolare interazione dei raggi cosmici con l’atmosfera terrestre nel periodo in questione e che interferisce con l’uso della datazione al radiocarbonio, il gold standard per determinare l’età di qualcosa. Questo fenomeno fa sì che per l’età del ferro, la datazione radioattiva, invece di indicare l’età specifica di un oggetto, generi un grafico con un’area piatta per l’intervallo tra l’VIII e il V secolo a.C. Pertanto, la datazione al radiocarbonio generalmente non è accurata relativamente a questo intervallo temporale, rendendo il superamento del Plateau di Hallstatt una delle più grandi sfide per gli studi archeologici dell’ultima parte dell’età del ferro. Di conseguenza, gli archeologi che hanno esplorato la Gerusalemme dell’età del ferro si sono sempre basati in prevalenza sui testi biblici e storici e sullo studio della ceramica, piuttosto che sulla datazione al radiocarbonio. Inoltre, il suo mix di architetture e l’essere stata ininterrottamente abitata per più di 4.000 anni hanno reso Gerusalemme una sorta di fusione di costruzioni di epoche diverse: è, infatti, una città che ha visto numerose guerre, distruzioni e ricostruzioni, con conseguenti aree urbane estese e complesse costruite sulle rovine di ciò che le aveva precedute. La combinazione di tutti questi elementi ha generato numerose lacune nei processi di ricerca votati a stabilire una cronologia assoluta della Gerusalemme dell’età del ferro e per colmarle sarebbe, appunto, necessario riuscire ad aggirare le difficoltà di datazione legate al Plateau di Hallstatt. Fortunatamente, i ricercatori del Weizmann sono riusciti a fare proprio questo utilizzando la micro-archeologia, un campo relativamente nuovo nell’ambito delle scienze archeologiche, da loro sviluppato. Questo approccio si concentra sull’esame attento dei pezzi di prove che si sono accumulati nei siti, utilizzando strumenti scientifici con un livello di cura e attenzione quasi forense.


‘Si tratta di comprendere a fondo la connessione tra i materiali da datare e gli strati con tracce di occupazione umana o materiale da costruzione: ed è così che abbiamo potuto applicare il metodo della micro-archeologia’, ha affermato la professoressa Elisabetta Boaretto, direttrice della Weizmann’s Scientific Archeology Unit. Sviluppata negli anni ’40, la datazione al radiocarbonio funziona misurando il radiocarbonio (carbonio-14 o 14C) in un dato oggetto. Il radiocarbonio viene costantemente prodotto nell’atmosfera e diventa parte del ciclo del carbonio. Questi atomi vengono assorbiti nei tessuti della materia organica come quella delle piante, degli animali e degli esseri umano, ma quando l’organismo vivente muore, smette di assorbire il radiocarbonio. Il 14C subisce un decadimento radioattivo, trasformandosi in azoto-14. Poiché il radiocarbonio ha un tasso di decadimento noto, i ricercatori possono utilizzare il numero di atomi di 14C rimanenti per determinare l’età di qualcosa. Recandosi nei siti di scavo di Gerusalemme, Boaretto, insieme alla dottoressa Johanna Regev, ha potuto effettuare più di 100 misurazioni del radiocarbonio su materiale organico, con una prevalenza di semi carbonizzati. ‘Dobbiamo essere in grado non solo di raccogliere dal sito materiale come semi, ossa o carbone, ma di identificare il contesto, come, ad esempio, il luogo in cui i semi sono stati bruciati’, afferma Boaretto. ‘Raggiungiamo questo obiettivo con i metodi che abbiamo sviluppato nel corso degli anni, utilizzando gli strumenti analitici che abbiamo in Weizmann e che portiamo con noi anche sul campo. In questo modo possiamo andare oltre l’analisi archeologica standard di un sito’. Successivamente, i ricercatori hanno separato il materiale originale dai contaminanti e hanno effettuato misurazioni multiple del radiocarbonio presso il Weizmann’s Dangoor Research Accelerator Mass Spectrometry (D-REAMS) Laboratory per ottenere il massimo livello di accuratezza e precisione nella datazione. ‘Conosciamo come si è formato il sito, quindi quando raccogliamo semi o campioni di malta a esso relativi, possiamo essere sicuri se fossero o non fossero lì quando il sito è stato costruito. E ciò significa che partendo da ciò possiamo datare il sito stesso’, ha continuato.


Il superamento del Plateau di Hallstatt è stato reso possibile anche grazie all’aiuto di 100 anelli di alberi con datazione da calendario, parte di noti archivi. La datazione degli anelli degli alberi, nota anche come dendrocronologia, si basa sul fatto che fino alla sua morte un albero cresce di un anello ogni anno. Più anelli ha un albero, più è vecchio. Combinando questo tipo di dato con il metodo del radiocarbonio, i ricercatori sono stati in grado di ottenere una determinazione più precisa e dettagliata della concentrazione di radiocarbonio nell’atmosfera durante il periodo di interesse, processo che ha contribuito anche a creare una cronologia assoluta. In particolare, questo studio è stato reso possibile da un esperimento organizzato dal dotto. Lior Regev presso D-REAMS, l’acceleratore dedicato alla ricerca di Weizmann. L’esistenza di due eventi storici avvenuti in date ben stabilite – la distruzione di Gerusalemme da parte dei babilonesi nel 586 a.C. e il terremoto dell’VIII secolo a.C., con le successive opere di ricostruzione – ha contribuito a fornire ulteriori informazioni sul comportamento del radiocarbonio nell’atmosfera. I ricercatori hanno notato differenze tra il radiocarbonio nel materiale della regione rispetto alla concentrazione misurata negli anelli degli alberi europei e americani nello stesso periodo. Queste differenze – quando, cioè, i dati del radiocarbonio non corrispondono a come pensiamo dovrebbero essere, grazie agli anelli degli alberi – sono chiamare ‘offset’ e comprenderle può essere di fondamentale importanza per gli scienziati che studiano il clima e l’atmosfera, così come per le cronologie archeologiche.


Il più grande risultato dello studio è stato il successo nel creare una cronologia assoluta, con dettagli e fedeltà senza precedenti, per una città abitata senza soluzione di continuità. In particolare, i ricercatori sono stati in grado di fornire prove concrete della diffusa presenza di insediamenti umani a Gerusalemme già nel XII secolo a.C. Un’espansione verso ovest della città è stata fatta risalire al IX secolo a.C. determinando la tempistica della costruzione di un grande edificio antico. Stabilire le date di un grande sconvolgimento urbanistico ha permesso di attribuirlo a un devastante terremoto e a un ulteriore sviluppo fino al 586 a.C. In particolare, mentre ricerche precedenti avevano attribuito la riqualificazione post-terremoto al re Ezechia, la datazione al radiocarbonio e la cronologia mostrano che probabilmente è avvenuta durante il regno di re Uzzia. ‘Gerusalemme è una città viva; non è come un tell costruito come una sequenza di strati’, conclude Boaretto. ‘Questa è una città che è stata costantemente ricostruita nell’arco di tutto questo periodo e le prove archeologiche sono sparse’. I metodi sviluppati nello studio potrebbero avere un impatto che va oltre la cronologia Gerusalemme, poiché i problemi legati all’uso della datazione al radiocarbonio nei siti dell’età del ferro sono globalmente diffusi. L’approccio micro-archeologico sviluppato dal team potrà quindi essere utilizzato in molti altri siti, contribuendo a colmare le lacune relative a questo periodo cruciale per lo sviluppo e per la storia dell’umanità.

Giro d’Italia, Milan concede il bis vince in volata a Francavilla

Giro d’Italia, Milan concede il bis vince in volata a FrancavillaRoma, 15 mag. (askanews) – Jonathan Milan (Lidl-Trek) ha vinto in volata l’undicesima tappa del Giro d’Italia, seconda personale di questa rassegna, la Foiano di Val Fortore-Francavilla al Mare di 207 km. Al secondo e terzo posto si sono classificati rispettivamente Tim Merlier (Soudal Quick-Step) e Kaden Groves (Alpecin-Deceuninck). In classifica generale comanda lo sloveno Tadej Pogacar (UAE Team Emirates) su Daniel Felipe Martinez (Bora – Hansgrohe) a 2’40” e Geraint Thomas (Ineos Grenadiers) a 2’58”. Dopo la vittoria di Andora, il friuliano si ripete e vince in volata a Francavilla al Mare bruciando allo sprint gli altri favoriti Merlier e Groves, consolidando la leadership nella classifica a punti. Un’altra giornata di ‘controllo’ per Pogacar. Si ritira per un virus Uijtdebroeks, Tiberi nuova maglia bianca. “La vittoria non deriva solo dai 20 secondi dello sprint, ma da tutto il lavoro fatto dal team nei km precedenti. Il modo in cui mi hanno aiutato mi rende felice e li ringrazio con tutto il cuore. Uno sprint al termine di un lungo rettilineo è sempre più insidioso perchè bisogna trovare il timing perfetto per partire. Ho reagito a Tim Merlier ed è andata bene. E’ speciale vincere con la Maglia Ciclamino. L’anno scorso dopo che avevo vinto non sono più riuscito a ripetermi, è importante imparare dagli errori del passato”.

Marco Carta torna con il nuovo singolo “Voragine”

Marco Carta torna con il nuovo singolo “Voragine”Milano, 15 mag. (askanews) – Dopo l’estate 2022 con il brano “Sesso Romantico”, il successo al festival internazionale Kenga Magjike con “(Forse) Non mi basti più”, il singolo “Supernova” che l’ha visto protagonista in un lungo tour per tutto il 2023, Marco Carta torna con il nuovo singolo “Voragine” (Dischi dei sognatori /Ada Music Italy), disponibile su tutte le piattaforme digitali dal 17 maggio 2024.


Voragine scritto e prodotto da LE ORE, insieme a Marco Carta e Marco Rettani, conferma la necessità dell’Artista di essere completamente “dentro” ogni singola nota e verso di questo nuovo brano che, come i precedenti, lo vede protagonista alla composizione e scrittura. Marco sottolinea: “Mi piace pensare alla musica come alla relazione più duratura della mia vita: in oltre quindici anni ne abbiamo passate tante, abbiamo toccato il cielo e abbiamo imparato a ripartire da zero, ci siamo scelti, maledetti, amati, guardati da lontano, ma lasciati mai e sono grato per ogni singola notte che sembrava l’ultima, perché l’ho vissuta ogni volta come se lo fosse, non risparmiandomi. “Voragine” è la fotografia di quei momenti con il cuore in mano, quando i ricordi insieme rendono impossibile lasciarsi davvero, perché basterà un sapore, una nota a far tornare tutto com’era, com’è sempre stato, come voglio che sia”.


Voragine accompagna anche il “Voragine Tour”, una serie di diversi appuntamenti dal vivo che confermano il ritorno di Marco Carta sul palco dopo il grande riscontro del tour 2023. Queste le prime date di “Voragine Tour”: 13 giugno – Tito PZ 8 luglio – Serino AV 16 luglio – Pimentel SU 5 agosto – Cuglieri OR 7 agosto – Ruoti PZ 10 agosto – Villa S. Maria CH 8 settembre – Burcei SU

Tennis, il cileno Alejandro Tabilo primo semifinalista a Roma

Tennis, il cileno Alejandro Tabilo primo semifinalista a RomaRoma, 15 mag. (askanews) – Prosegue la favola per Alejandro Tabilo, che si qualifica per la prima volta in una semifinale di un 1000 agli Internazionali d’Italia. Sul Centrale, il cileno 29^ testa di serie del seeding, ha superato 6-3, 6-4 il cinese Zhizhen Zhang. Nel Ranking Atp al momento è certo di salire almeno al 25° posto della classifica mondiale. Tabilo, che ha eliminato Djokovic e finora non ha perso nemmeno un set, affronterà venerdì il vincente dell’ultimo quarto in programma oggi, quello che vedrà opposti Zverev e Fritz (non prima delle 20.30 sul Centrale. Nella parte bassa del tabellone giovedì le sfide Tsitsipas-Jarry e Hurkacz-Paul.

Tennis, Aryna Sabalenka in semifinale agli Internazionali di Roma

Tennis, Aryna Sabalenka in semifinale agli Internazionali di RomaRoma, 15 mag. (askanews) – Al contrario del torneo maschile pieno di sorprese, il torneo femminile degli Internazionali d’Italia regala certezze. Dopo la n. 1 Iga Swiatek e la n. 3 Coco Gauff, anche la n. 2 Aryna Sabalenka si è qualificata per le semifinali del Foro Italico. La bielorussa ha battuto Jelena Ostapenko, n. 9 del seeding, con un netto 6-2, 6-4 in poco meno di un’ora e un quarto di gioco. La 26enne di Minsk attende in semifinale o la connazionale Vika Azarenka o l’americana Danielle Collins, impegnate alle 19 nell’ultimo quarto di finale


La prima semifinale è Swiatek-Gauff. La n. 1 al mondo ha eliminato l’americana Madison Keys concedendo appena 4 game: 6-1, 6-3 lo score in un’ora e 17 minuti di gioco. Coco Gauff ha sconfitto la cinese Qinwen Zheng, n. 7 del seeding, con il punteggio di 7-6(4), 6-1.

Roma, “Sull’acqua. Scienza e Bellezza”: in ricordo di Pietro Greco

Roma, “Sull’acqua. Scienza e Bellezza”: in ricordo di Pietro GrecoRoma, 15 mag. (askanews) – “Sull’acqua. Scienza e Bellezza”, questo il titolo dell’incontro in ricordo dello scrittore e giornalista Pietro Greco, faro per la comunicazione della scienza in Italia, che si terrà a Roma il 24 maggio (alle ore 17) nell’Aula Magna di Lettere presso l’Università Roma Tre. Un appuntamento per gli appassionati di scienza, arte e cultura, organizzato dal Master ComRis (Comunicazione della scienza e della Ricerca scientifica) diretto da Elena Pettinelli (Dipartimento di Matematica e Fisica – Università Roma Tre), dall’Associazione culturale Amore e Psiche e dall’Associazione di promozione sociale La Scuola che verrà.


Giunto al quarto appuntamento, dopo il successo delle scorse edizioni (Luce, Tempo, Spazio) il tema di quest’anno ruoterà intorno al concetto di acqua: acqua come elemento essenziale alla sopravvivenza di qualunque organismo, come elemento fondamentale per lo sviluppo della civiltà, acqua come ispirazione di poeti, pittori, architetti, letterati e come immagine e significato profondo in psicoterapia. L’incontro è realizzato in collaborazione con L’Università degli Studi di Roma Tre, Netforpp, (Network europeo per la psichiatria psicodinamica), l’associazione culturale L’arte della memoria, e con il patrocinio della Fondazione Roma Sapienza. Tra scoperte scientifiche rivoluzionarie e riflessioni umanistiche, i relatori racconteranno l’acqua attraverso la propria disciplina, percorrendo la strada dell’interdisciplinarità che Pietro Greco ha indicato e strenuamente sostenuto durante la sua lunga carriera di divulgazione scientifica. In un dialogo dove passione e riflessione si intrecciano, l’obiettivo è quello di mostrare come arte e scienza non possano in realtà essere separate perché entrambe frutto delle capacità propriamente umane di intuire, riflettere e immaginare e di come il confronto e la comunicazione tra persone e materie diverse sia l’unica possibilità’ di accrescere la conoscenza.


L’incontro sarà moderato da Marco Motta, giornalista e conduttore di Radio Tre Scienza, che dialogherà con Elena Pettinelli, fisica presso l’Università Roma Tre, Franco d’Agostino, assirologo ,direttore del dipartimento degli Studi Orientali della Sapienza, Annelore Homberg, psichiatra e psicoterapeuta presso Netforpp Europa, Marcello Petitta, climatologo presso l’Università Tor Vergata, Alessandro Chiarucci, botanico ed ecologo dell’Università di Bologna e presidente della Società italiana di botanica e Massimo D’Orzi, scrittore e regista.

Ungheria, Tajani: lavorato in silenzio senza propaganda per Salis

Ungheria, Tajani: lavorato in silenzio senza propaganda per SalisRoma, 15 mag. (askanews) – “Bene, è quello che volevamo: gli arresti domiciliari. Adesso potrà votare tranquillamente, speriamo possa essere assolta. Io sono garantista. E speriamo possa tornare il prima possibile in Italia”. Lo ha detto il ministro degli Esteri, Antonio Tajani, segretario di Fi, commentando la concessione degli arresti domiciliari a Ilaria Salis, detenuta in Ungheria.


“È merito di tutti, dell’azione sinergica: il governo e la nostra ambasciata hanno lavorato intensamente, in silenzio, senza fare propaganda, senza rulli di tamburi come sempre fatto, come stiamo facendo con Falcinelli, come stiamo facendo con tutti”, ha aggiunto.

Fiumicino, da oggi possibile fare il check-in da Stazione Termini

Fiumicino, da oggi possibile fare il check-in da Stazione TerminiRoma, 15 mag. (askanews) – L’aeroporto di Fiumicino arriva nel centro di Roma dove i passeggeri, da oggi, potranno effettuare il check-in e imbarcare senza costi aggiuntivi il proprio bagaglio da stiva alla stazione di Roma Termini, per poi ritirarlo direttamente a destinazione.È la novità offerta da “Airport in the City”, il nuovo servizio di check-in off-airport di Aeroporti di Roma, che, a partire da oggi, consente ai passeggeri Ita Airways in partenza dal “Leonardo da Vinci”, di poter effettuare gratuitamente in centro città le operazioni di check-in, inclusa l’accettazione del bagaglio da stiva, il giorno stesso della loro partenza, e poter comodamente proseguire la loro visita nella Capitale prima del volo.


I viaggiatori possono effettuare il processo di check-in e lasciare i propri bagagli da stiva a Roma Termini almeno tre ore e mezza prima dell’orario di partenza del volo, tutti i giorni dal lunedì alla domenica dalle ore 8:00 alle 16:00, per poi ritirarli direttamente all’aeroporto di destinazione finale. Per il periodo di sperimentazione iniziale, “Airport in the City” è esclusivamente dedicato ai viaggiatori con volo Ita Airways in partenza nella stessa giornata dal “Leonardo da Vinci” verso qualsiasi destinazione (ad eccezione di Usa e Israele). In questo modo chi vorrà godersi le ultime ore di permanenza a Roma potrà farlo libero del proprio bagaglio da stiva e senza dover utilizzare depositi temporanei a pagamento. A questo nuovo servizio potranno aderire in futuro altre compagnie aeree.


La postazione “Airport in the City” è situata all’interno dell’area commerciale della stazione di Roma Termini, con accesso da Via Giovanni Giolitti 16 e in prossimità del Mercato Centrale e del binario 24, da cui parte ogni giorno il Leonardo Express, il servizio non-stop che collega la stazione ferroviaria all’Aeroporto di Fiumicino in soli 32 minuti.

Europee, Meloni: voto decisivo, scelta tra due modelli di Ue

Europee, Meloni: voto decisivo, scelta tra due modelli di UeRoma, 15 mag. (askanews) – “Siamo alla vigilia di un voto decisivo, nel quale i cittadini saranno chiamati a scegliere tra due modelli d’Europa. Da una parte, un super-Stato burocratico ipercentralista e nemico delle specificità nazionali, costruito sul trasferimento di nuove competenze e quote sempre maggiori di sovranità dai governi e dai parlamenti legittimati dai popoli alla Commissione europea; dall’altra, una confederazione di Nazioni sovrane, unite sui grandi temi ma libere di affrontare questioni di stretta rilevanza nazionale, garantendo quel principio di sussidiarietà sancito dai Trattati dell’Unione Europea. Noi crediamo in questo secondo modello e stiamo lavorando per costruirlo”. Lo scrive la presidente del Consiglio Giorgia Meloni in un messaggio inviato a Mauro Ronco, presidente del Centro Studi ‘Rosario Livatino’ in occasione del convegno annuale.