Skip to main content
#sanremo #studionews #askanews #ciaousa #altrosanremo

Mattarella: guerre minano pace e minacciano sicurezza Europa

Mattarella: guerre minano pace e minacciano sicurezza EuropaRoma, 3 mag. (askanews) – “Nella realtà geopolitica che viviamo, dove i conflitti e guerre minano la pace e minacciano ormai direttamente le libertà e la sicurezza della stessa Europa, l’Esercito si conferma elemento essenziale del nostro strumento militare, di difesa della Repubblica e dei valori della sua Costituzione, e a sostegno della stabilità e della convivenza internazionali”. Così il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, in un messaggio inviato al generale di Corpo d’Armata, Carmine Masiello, Capo di Stato Maggiore dell’Esercito, in occasione del 163º anniversario dall’istituzione.


“Alle donne e agli uomini della forza armata, impegnati in Italia e all’estero, mi è grato rivolgere e ringraziamento del paese per la loro opera, in occasione del 163º anniversario dall’istituzione, unitamente all’espressione dell’omaggio alla memoria dei caduti per l’Italia”, ha aggiunto il Capo dello Stato. “La loro professionalità, il senso di umanità e l’incondizionata dedizione alla tutela della comunità dei concittadini e dell’ordinamento internazionale, caratterizzano il loro servizio alla patria. Ufficiali, sottufficiali, graduati, militari di truppa e persona civile dell’esercito, in questa giornata di festa giungano a voi tutte alle vostre famiglie il saluto e l’augurio più calorosi. Viva l’esercito, viva le forze armate, viva la Repubblica!”, ha concluso Mattarella.

Sony e Apollo offrono 24 miliardi euro per Paramount Global

Sony e Apollo offrono 24 miliardi euro per Paramount GlobalRoma, 3 mag. (askanews) – Il gruppo Sony e il fondo di investimento Apollo hanno offerto 24 miliardi di euro per acquisire il gigante dei media americano Paramount Global. Lo riferisce la tv pubblica giapponese NHK riprendendo media Usa.


Il Wall Street Journal ha segnalato che una società cinematografica del gruppo Sony, in coppia con il fondo d’investimento Apollo hanno presentato l’offerta mercoledì. Il prezzo delle azioni di Paramount Global è salito alle stelle giovedì, seguendo una notizia secondo cui Sony Pictures e Apollo Global Management hanno fatto un’offerta di 26 miliardi di dollari per il gigante dei media in difficoltà.


Paramount ospita alcuni dei più grandi asset mediatici del mondo, inclusi Paramount Pictures, CBS, MTV, il Channel 5 del Regno unito e il Channel Ten dell’Australia. Tra i successi di botteghino dello studio cinematografico ci sono la serie di “Mission: Impossible” e “Il Padrino”. Tuttavia, Paramount ha avuto difficoltà con il passaggio ai media in streaming ed è stata lacerata da lotte di potere interne. Questa settimana Bob Bakish, CEO di Paramount e uno dei dirigenti dei media più longevi negli Stati Uniti, è stato destituito tra le notizie che lo vedevano in contrasto con Shari Redstone, l’attuale azionista di controllo di Paramount, sui suoi piani di vendere la compagnia.


Sony Group ha acquisito la Columbia Pictures negli Stati Uniti nel 1989 e si è concentrata sul business cinematografico. Il Wall Street Journal ha riferito che Sony diventerà un azionista importante se l’acquisizione sarà realizzata.

Lavoro, Istat: a marzo disoccupazione cala al 7,2%,per giovani al 20,1%

Lavoro, Istat: a marzo disoccupazione cala al 7,2%,per giovani al 20,1%Roma, 3 mag. (askanews) – In Italia, a marzo, il tasso di disoccupazione totale scende al 7,2% (-0,2 punti), quello giovanile al 20,1% (-2,3 punti). E’ la stima provvisoria dell’Istat.


Il numero di persone in cerca di lavoro diminuisce (-2,8%, pari a -53mila unità) per entrambi i generi e in ogni classe d’età tranne per i 35-49enni. La crescita del numero di inattivi (+0,1%, pari a +12mila unità, tra i 15 e i 64 anni) si osserva solo per gli uomini e gli under 50; tra chi ha almeno 50 anni l’inattività diminuisce. Il tasso di inattività si mantiene stabile al 33%.


Rispetto a marzo 2023, calano sia il numero di persone in cerca di lavoro, -7,4% pari a -148mila unità, sia quello degli inattivi tra i 15 e i 64 anni, -1,7% pari a -213mila.

Lavoro, Istat: a marzo +70mila occupati, su anno +425mila

Lavoro, Istat: a marzo +70mila occupati, su anno +425milaRoma, 3 mag. (askanews) – A marzo l’occupazione cresce dello 0,3%, pari a +70mila unità, per uomini e donne, per dipendenti e autonomi e per tutte le classi d’età a eccezione dei 35-49enni che registrano un calo. Il tasso di occupazione sale al 62,1% (+0,2 punti). E’ la stima provvisoria dell’Istat.


Il numero di occupati a marzo 2024 supera quello di marzo 2023 dell’1,8%, pari a +425mila unità. L’aumento coinvolge uomini, donne e tutte le classi d’età, a eccezione dei 35-49enni per effetto della dinamica demografica negativa: il tasso di occupazione, che nel complesso è in aumento di 1,0 punti percentuali, sale anche in questa classe di età (+0,6 punti) perché la diminuzione del numero di occupati 35-49enni è meno marcata di quella della corrispondente popolazione complessiva. A marzo “la crescita dell’occupazione è effetto dell’aumento sia dei dipendenti, che raggiungono i 18 milioni 793mila, sia degli autonomi, pari a 5 milioni 56mila”, è il commento dell’Istat. Il numero degli occupati risulta pari a 23 milioni 849mila.

Su referendum Cgil Pd cerca un equilibrio delicato, Conte firma

Su referendum Cgil Pd cerca un equilibrio delicato, Conte firmaRoma, 2 mag. (askanews) – Il referendum sul ‘Jobs act’ irrompe nella campagna elettorale per le Europee, perché il tema è uno di quelli estremamente “sensibili” a sinistra e in casa Pd. La riforma voluta dieci anni fa da Matteo Renzi è un po un “totem”, ormai, un simbolo da abbattere per chi vuole chiudere una volta per tutte i conti con l’era dell’ex “rottamatore”, ma anche una questione da trattare con prudenza secondo buona parte della minoranza Pd, quella in passato più vicina al leader di Iv. Che la questione sia delicata lo dimostrano le parole di Elly Schlein oggi a La7. Se Giuseppe Conte già ieri ha firmato il quesito della Cgil, la segretaria Pd, a ‘Tagadà’ è stata molto più cauta: “Ogni iniziativa del sindacato la guardiamo con grande attenzione, nel rispetto della sua autonomia. Chiaramente mi aspetto che tante e tanti del Pd daranno una mano in quella raccolta”.


Una linea più prudente di quella del leader M5s, la segretaria apre al sostegno individuale dei molti che nel Pd sono favorevoli ma non schiera ufficialmente il partito. Perché non è un mistero che sul punto tra i democratici le posizioni sono articolate e nel Pd non sfugge a nessuno che la posizione di Conte può essere letta anche alla luce di questo dato. Come sull’Ucraina – è il ragionamento – il leader 5 stelle prova a scavalcare il Pd a sinistra, contando sul fatto che i democratici dovranno tenere inevitabilmente una linea più prudente. Linea che, non a caso, viene illustrata da Matteo Orfini, che da ex presidente del partito sa quanto sia opportuno evitare mosse impulsive su argomenti del genere: “Non credo che questo referendum sia tema da affrontare in campagna elettorale, immagino ci sarà una direzione. È del tutto evidente che è un argomento sul quale ci sono nel Pd opinioni differenti, si farà a tempo debito una discussione negli organismi dirigenti e assumeremo una discussione comune, come facciamo sempre”.


Del resto, per avere conferma dello scenario appena descritto basta ascoltare due esponenti Pd. Arturo Scotto, esponente della sinistra del partito e capogruppo Pd in commissione Lavoro alla Camera, è tra quelli che darà una mano al referendum: “Saranno tanti i militanti e i dirigenti del Pd che daranno una mano a raccogliere le firme, come ha detto la segretaria. Anche io sarò tra questi”. Alessandro Alfieri, responsabile riforme in segreteria Pd e esponente della minoranza del partito, la vede molto diversamente: “Guardiamo avanti, il ‘Jobs act’ allora lo votò la maggior parte del Pd. Perché dobbiamo andare a riaprire ferite del passato? Guardiamo a ciò che ci unisce, guardiamo avanti. Parliamo di salario minimo”.


D’altro canto, ricorda Scotto, l’idea del superamento del ‘Jobs act’ era giù nel programma di Enrico Letta per le politiche 2022 e “lo abbiamo scritto nella mozione unitaria dedicata al primo maggio firmata insieme ad Avs e M5S, presentata in Parlamento tre settimane fa e purtroppo bocciata dalla maggioranza”. Ma un conto è ipotizzare una revisione in Parlamento della legge di dieci anni fa, altra cosa è il referendum annunciato dalla Cgil e subito sottoscritto da Conte. Non è esattamente quella ricerca di “ciò che unisce” rivendicata anche oggi dalla Schlein come bussola per costruire l’alternativa. La leader Pd sa che fa parte della logica della campagna elettorale, “che ci sia competizione prima delle Europee è fisiologico”, ha detto oggi in Tv quando le è stato chiesto se fosse preoccupata dagli “schiaffi” del leader M5s.


La linea della Schlein rimane la stessa: “Abbiamo la consapevolezza di non poter fare da soli. Stiamo crescendo, siamo cresciuti di sei punti, ma non bastiamo. Allora vogliamo parlare con le altre forze di opposizione, non solo con M5s. come facciamo a metterci insieme?”. La risposta per la segretaria è sempre la stessa: “Siamo d’accordo sul salario minimo? Andiamo avanti su quello insieme. Siamo d’accordo a salvare la sanità pubblica dai tagli che questo governo sta facendo?”. La competizione, è il convincimento del Pd – o almeno la speranza – svanirà dopo le Europee.

Sul referendum sul Jobs act della Cgil il Pd cerca un equilibrio delicato (Conte firma)

Sul referendum sul Jobs act della Cgil il Pd cerca un equilibrio delicato (Conte firma)Roma, 2 mag. (askanews) – Il referendum sul ‘Jobs act’ irrompe nella campagna elettorale per le Europee, perché il tema è uno di quelli estremamente “sensibili” a sinistra e in casa Pd. La riforma voluta dieci anni fa da Matteo Renzi è un po un “totem”, ormai, un simbolo da abbattere per chi vuole chiudere una volta per tutte i conti con l’era dell’ex “rottamatore”, ma anche una questione da trattare con prudenza secondo buona parte della minoranza Pd, quella in passato più vicina al leader di Iv. Che la questione sia delicata lo dimostrano le parole di Elly Schlein oggi a La7. Se Giuseppe Conte già ieri ha firmato il quesito della Cgil, la segretaria Pd, a ‘Tagadà’ è stata molto più cauta: “Ogni iniziativa del sindacato la guardiamo con grande attenzione, nel rispetto della sua autonomia. Chiaramente mi aspetto che tante e tanti del Pd daranno una mano in quella raccolta”.


Una linea più prudente di quella del leader M5s, la segretaria apre al sostegno individuale dei molti che nel Pd sono favorevoli ma non schiera ufficialmente il partito. Perché non è un mistero che sul punto tra i democratici le posizioni sono articolate e nel Pd non sfugge a nessuno che la posizione di Conte può essere letta anche alla luce di questo dato. Come sull’Ucraina – è il ragionamento – il leader 5 stelle prova a scavalcare il Pd a sinistra, contando sul fatto che i democratici dovranno tenere inevitabilmente una linea più prudente. Linea che, non a caso, viene illustrata da Matteo Orfini, che da ex presidente del partito sa quanto sia opportuno evitare mosse impulsive su argomenti del genere: “Non credo che questo referendum sia tema da affrontare in campagna elettorale, immagino ci sarà una direzione. È del tutto evidente che è un argomento sul quale ci sono nel Pd opinioni differenti, si farà a tempo debito una discussione negli organismi dirigenti e assumeremo una discussione comune, come facciamo sempre”.


Del resto, per avere conferma dello scenario appena descritto basta ascoltare due esponenti Pd. Arturo Scotto, esponente della sinistra del partito e capogruppo Pd in commissione Lavoro alla Camera, è tra quelli che darà una mano al referendum: “Saranno tanti i militanti e i dirigenti del Pd che daranno una mano a raccogliere le firme, come ha detto la segretaria. Anche io sarò tra questi”. Alessandro Alfieri, responsabile riforme in segreteria Pd e esponente della minoranza del partito, la vede molto diversamente: “Guardiamo avanti, il ‘Jobs act’ allora lo votò la maggior parte del Pd. Perché dobbiamo andare a riaprire ferite del passato? Guardiamo a ciò che ci unisce, guardiamo avanti. Parliamo di salario minimo”.


D’altro canto, ricorda Scotto, l’idea del superamento del ‘Jobs act’ era giù nel programma di Enrico Letta per le politiche 2022 e “lo abbiamo scritto nella mozione unitaria dedicata al primo maggio firmata insieme ad Avs e M5S, presentata in Parlamento tre settimane fa e purtroppo bocciata dalla maggioranza”. Ma un conto è ipotizzare una revisione in Parlamento della legge di dieci anni fa, altra cosa è il referendum annunciato dalla Cgil e subito sottoscritto da Conte. Non è esattamente quella ricerca di “ciò che unisce” rivendicata anche oggi dalla Schlein come bussola per costruire l’alternativa. La leader Pd sa che fa parte della logica della campagna elettorale, “che ci sia competizione prima delle Europee è fisiologico”, ha detto oggi in Tv quando le è stato chiesto se fosse preoccupata dagli “schiaffi” del leader M5s.


La linea della Schlein rimane la stessa: “Abbiamo la consapevolezza di non poter fare da soli. Stiamo crescendo, siamo cresciuti di sei punti, ma non bastiamo. Allora vogliamo parlare con le altre forze di opposizione, non solo con M5s. come facciamo a metterci insieme?”. La risposta per la segretaria è sempre la stessa: “Siamo d’accordo sul salario minimo? Andiamo avanti su quello insieme. Siamo d’accordo a salvare la sanità pubblica dai tagli che questo governo sta facendo?”. La competizione, è il convincimento del Pd – o almeno la speranza – svanirà dopo le Europee.

Sono regolari 52 rendiconti dei partiti su 76: su Pd-Lega ancora controlli

Sono regolari 52 rendiconti dei partiti su 76: su Pd-Lega ancora controlliRoma, 2 mag. (askanews) – Su 76 rendiconti presentati dai relativi partiti e movimenti politici “52 sono stati riconosciuti regolari e conformi alla legge. Per i restanti 24 partiti e movimenti politici sono ancora in corso le attività di controllo”. È quanto si legge nella relazione della Commissione di garanzia degli statuti e per la trasparenza e il controllo dei rendiconti dei partiti politici trasmessa il 29 aprile scorso al presidente della Camera, Lorenzo Fontana, e pubblicata sul sito internet di Montecitorio.


“Nel corso dell’anno trascorso, l’attività di controllo è stata effettuata con riferimento ai rendiconti relativi all’esercizio contabile 2022 nonché a quelli residuali dell’esercizio precedente che, presentando irregolarità, risultano tuttora sottoposti a verifica a causa di interlocuzioni avviate e non ancora concluse con gli organi di partito”, si legge nella premessa della relazione firmata dalla presidente della commissione, Cristina Zuccheretti. Tra i principali partiti e i movimenti i cui rendiconti per l’anno 2022 sono stati riconosciuti regolari e conformi alla legge alla data del 29 aprile 2024, ci sono Fratelli d’Italia, Forza Italia, Noi Moderati, Italia Viva, Più Europa, Radicali Italiani, Sudtiroler Volkspartei. Tra quelli che non sono ancora stati certificati come regolari e su cui i controlli della Commissione sono ancora “in itinere” figurano la Lega Nord, la Lega per Salvini premier, il Movimento 5 stelle, il Partito democratico, Sinistra Italiana, l’Udc, Sud Chiama Nord, Union Valdotaine.


È in corso l’attività di controllo anche su 10 fondazioni/associazioni e numerosi circoli territoriali, equiparati ai partiti/movimenti politici anch’essi obbligati alla rendicontazione dopo l’estensione della normativa.

Torna “Passaggi festival”, dal 26 al 30 giugno Fano città del libro

Torna “Passaggi festival”, dal 26 al 30 giugno Fano città del libroRoma, 2 mag. (askanews) – Dal 26 al 30 giugno Fano torna ad essere la città del libro: si arricchisce di nomi ed eventi il programma della dodicesima edizione di Passaggi Festival, appuntamento letterario dedicato alla saggistica e alla ‘non fiction’ che attende i lettori con presentazioni librarie, laboratori, mostre, spettacoli, tutto a ingresso gratuito.


Tra centro storico e lungomare, la manifestazione si snoda nei punti nevralgici della città adriatica. Si parte da piazza XX Settembre, dove la rassegna si aprirà con Lucio Caracciolo fondatore e direttore della rivista di geopolitica Limes, seguito da Luigi Manconi autore di ‘Poliziotto-Sessantotto. Violenza e democrazia’ (Il Saggiatore), al quale sarà consegnato il Premio Passaggi 2024 (giovedì 27). Sul palco centrale anche il conferimento del Premio giornalistico ‘Andrea Barbato’ a Barbara Stefanelli che presenterà il suo ‘Love harder. Le ragazze iraniane camminano davanti a noi’, edito da Solferino (venerdì 28). Del coraggio delle donne parlerà anche il secondo appuntamento della serata con Nando dalla Chiesa, presidente del comitato scientifico di Passaggi, che presenterà il suo libro ‘Le Ribelli. Storie di Donne che hanno sfidato la Mafia per amore’ (Solferino), insieme all’attrice Beatrice Luzzi e alla giornalista Alessandra Longo. Attualità, diritti e sentimenti: sul palco saliranno anche Marcello Veneziani giornalista e scrittore, autore de ‘L’amore necessario. La forza che muove il mondo’ (Marsilio); Roby Facchinetti, inconfondibile voce dei Pooh, che sabato 29 presenterà il suo ‘Che spettacolo è la vita. La mia storia, la musica, l’amore’ (Sperling & Kupfer) e Alessandra Mussolini, volto noto della politica italiana, con ‘Il gioco del buio’ (Minerva) che racconterà, attraverso gli occhi di una bambina, i difficili rapporti familiari tra le figure più importanti della sua vita (domenica 30). Nella piazza del Pincio, sede della rassegna ‘Fuori Passaggi Music&Social’ dedicata al pubblico più giovane, troviamo fra gli ospiti Francesco Costa (27/6), che ci porterà in un viaggio on the road nel Nuovo Mondo tra le pagine del suo ‘Frontiera. Perché sarà un nuovo secolo americano’ (Mondadori); lo stesso giorno salirà sul palco Alessandro Cattelan, che dialogherà con Matteo B. Bianchi e Gianmario Pilo, e riceverà il Premio Fuori Passaggi; Luca Bizzarri (28/6) ci parlerà del suo ‘Beati noi che non capiamo un cazzo’ (Mondadori); Luca De Gennaro (28/6) ci guiderà nell’imprevedibile storia musicale degli anni Novanta grazie al suo libro ‘Alternative generation. 1991-1995’ (Rizzoli); il duo romano delle Eterobasiche (30/6) che illustreranno il loro format sui comportamenti stereotipati degli uomini in ‘Romanzo di un maschio’ (Einaudi).


Il quattrocentesco Chiostro delle Benedettine e l’ex chiesa di San Francesco a cielo aperto sono le sedi delle rassegne tematiche dedicate a economia, intelligenza artificiale, politica, femminile, scienze, arte, filosofia e storia. La rassegna centrale del festival sarà ‘Futuropresente’, dedicata alla rivoluzione digitale e collegata al tema dell’edizione 2024 ‘L’errore e l’artificio’. In programma, fra gli altri, Piero Formica (29/6) con ‘Intelligenza umana e intelligenza artificiale’ (Pendragon) e Giusella Finocchiaro (30/6) con ‘Quali regole per l’intelligenza artificiale?’ (Il Mulino); a dialogare con gli autori ci saranno Paolo Dello Vicario e Fiamma Goretti.


Attinente al tema del festival anche il libro ospite della rassegna sulla scienza (in collaborazione con l’Università di Camerino), ‘Storie di errori memorabili’ (Laterza) di Piero Martin (26/6), intervistato dal rettore Unicam, Graziano Leoni. In programma anche Marco Malvaldi (intervistato da Claudio Pettinari, ex rettore Unicam), Gabriella Greison (28/6 con Egizia Marzocco, responsabile comunicazione e public engagement Unicam) e Giorgio Volpi (29/6 con il docente Unicam Guido Favia). Nella rassegna di economia troviamo la presidente di Borsa Italiana Claudia Parzani (26/6) con ‘La rivoluzione degli outsider’ (Rizzoli); l’ex presidente di Inps Pasquale Tridico (26/6) con ‘Governare l’economia per non essere governati dai mercati’ (Castelvecchi); Veronica De Romanis (28/6), intervistata da Brunella Bolloli, che ci parlerà de ‘Il pasto gratis. Dieci anni di spesa pubblica senza costi (apparenti)’ (Mondadori).


Di politica e attualità parleranno Antonio Padellaro (26/6) autore di ‘Solo la verità, lo giuro’ (Piemme), intervistato da Elisabetta Stefanelli, e Agostino Miozzo (27/6) che presenta il suo ‘Proteggere le comunità. Prevenire e gestire le catastrofi naturali’ (Ecra). La rassegna ‘Storia e Storie’ proporrà quattro personaggi : Giacomo Matteotti (26/6, Mauro Canali con ‘Il delitto Matteotti’, Il Mulino); Alcide De Gasperi (27/6, Antonio Polito, ‘Il costruttore. Le cinque lezioni di De Gasperi ai politici di oggi’, Mondadori); Golda Meir (28/6, Elisabetta Fiorito, ‘Golda. La donna che fondò Israele’, Giuntina) (28/6) e il fabrianese Torello Latini, ucciso dai nazifascisti (30/6, Gianluca Conti, ‘Il Maestro dell’eleganza’ (Baldini + Castoldi). Nella rassegna ‘Una stanza per sé’, curata dalle giornaliste Flavia Fratello e Tiziana Ragni, già confermata la presenza (29/6) di Amedea Pennacchi col suo ‘Molotv e Bigodini’ (e/o). Di arte parleremo con Francesca Cappelletti (26/6) autrice di ‘Le belle. Ritratti femminili nelle stanze del potere’ (Mondadori); Giorgio Villani (29/6) con ‘I luoghi degli impressionisti’ (Officina Libraria) e Carlo Vecce (30/6) con ‘Leonardo, la vita’ (Giunti); gli autori converseranno rispettivamente con Anna Maria Ambrosini Massari, Rodolfo Battistini e Marta Paraventi. A indossare ‘I Sandali del filosofo’ saranno, invece, Marco Santambrogio (27/6) con ‘Filosofia e storia. Viste da un filosofo parziale e pieno di pregiudizi’ (La Nave di Teseo), la psicologa Laura Macchi con ‘La psicoretorica, Dall’arte del dire alla forma del pensiero’ (Cortina) e il giornalista e filosofo Armando Massarenti (30/6), autore di ‘Come siamo diventati stupidi. Una immodesta proposta per tornare intelligenti’ (Guerini e Associati), intervistato dal direttore del festival Giovanni Belfiori e Carolina Iacucci. Appuntamento fuori rassegna, quello con vini e libri: protagonisti saranno Davide Eusebi e Otello Renzi (28/6) con ‘Culture di vigna. Viaggio nei sensi sulle orme di Mario Soldati (Gruppo Editoriale ELI). Al Bastione Sangallo troveremo la rassegna su benessere e crescita personale, tra gli ospiti: Maria Beatrice Alonzi (26/6) con ‘Tu non sei i tuoi genitori. Libera il tuo cuore dalle scelte di chi ti ha rovinato la vita (anche se non voleva)’ (Sperling & Kupfer); Daniele Bossari (27/6) con il suo ‘Cristallo’ (Mondadori); Emilio De Tata (29/6) autore di ‘Malattia come opportunità. Sbloccare le emozioni all’origine delle malattie per riscoprire il dono della vita’ (Edizioni Mediterranee) e Selene Calloni Williams (30/6) con il suo ‘Digiuno Immaginale’ (Piemme). Novità alla Mediateca Montanari dove quest’anno, oltre al programma di libri e laboratori per bambini, troverà posto la rassegna dedicata alle graphic novel e al Premio ‘Una Lettura fra le nuvole’. Presidente della giuria è Mara Cerri, ospite della rassegna insieme con Nadia Terranova (26/6) per la presentazione del libro, che le vede co-autrici, ‘Zia Nina’ (Orecchio Acerbo). Tanti gli artisti del fumetto che arriveranno a Fano, intervistati da Alessio Trabacchini e Virginia Tonfoni: gli autori de La Revue Dessinée (26/6); Valentine Cuny-Le-Callet (26/6); Marco Steiner e Patrizia Zanotti (27/6, Cong); Enrico Pinto (27/6); Miguel Vila (27/6); Vittorio Giardino insieme a Giovanni Barbieri (28/6); Silvia Righetti (28/6); Bruno Bozzetto e Simone Tempia (28/6); Kalina Muhova (28/6); Giulia Carapica e Michela Di Cecio (29/6); Tonino e Fulvio Risuleo (29/6)); Antonio Pronostico (29/6). A chiudere domenica 30 ci saranno Alessio Torino con Simone Massi, Mario Natangelo e Andrea Ferraris. Negli appuntamenti riservati a bambini e ragazzi: Daniele Aristarco (26/6) passa in rassegna le rime più belle nel suo libro illustrato ‘Chiare e fresche et dolci acque. Petrarca racconta il canzoniere’ (Einaudi Ragazzi); Cristina Portolano (28/6) si sofferma su una grande domanda ‘I ragazzi possono essere femministi?’ (Settenove); Eliana Cocca e Caterina Manganelli (29/6) presentano il loro ‘Hannah con due H. Incredibili (dis)avventure nel web’ (Sonda); Annalisa Strada (30/6) ci narra della vita di Maria Sibylla Merian, artista, scienziata e avventuriera in ‘La ragazza delle farfalle’ (Editoriale scienza). Libri anche al mare: il festival aprirà ogni mattino alle 9,30 al Lido (Bon Bon) con i libri a colazione di ‘Buongiorno Passaggi’. Tra gli ospiti l’astrologo Marco Pesatori (26/6) con ‘Astrologia per intellettuali’ (Mimesis), l’autore tv Raffaele Di Placido (28/6) con ‘L’uomo che uccise Mussolini’ (Piemme) e Sara Rattaro (29/6) con ‘Io sono Marie Curie (Sperling & Kupfer). A Fosso Sejore (Bagni Elsa) troverà posto la rassegna sulla musica. Sono attesi Roberto Paravagna (27/6) ‘Quattro anelli tra le dita- Vita di Ringo Star’ (Arcana Editore); Giuseppe Ganelli e Emilio Targia (29/6) ‘La nostra storia. Tutto il mondo di Happy days’ (Minerva edizioni) e Antonio Bacciocchi (30/6) ‘Quadrophenia, gli Who e la storia del disco e del film che hanno definito un genere’ (Interno 4). Converseranno con loro i dj e critici musicali Luca Valentini e Francesca Perugini, e la storyteller Ivana Stjepanovic. Passaggi Festival è organizzato dall’associazione Passaggi Cultura in collaborazione con Librerie.Coop; è sostenuto da Comune di Fano e Regione Marche; main sponsor: Coop Alleanza 3.0 e Profilglass. Informazioni e aggiornamenti su www.passaggifestival.it.

Torna “Passaggi fetival”, dal 26 al 30 giugno Fano città del libro

Torna “Passaggi fetival”, dal 26 al 30 giugno Fano città del libroRoma, 2 mag. (askanews) – Dal 26 al 30 giugno Fano torna ad essere la città del libro: si arricchisce di nomi ed eventi il programma della dodicesima edizione di Passaggi Festival, appuntamento letterario dedicato alla saggistica e alla ‘non fiction’ che attende i lettori con presentazioni librarie, laboratori, mostre, spettacoli, tutto a ingresso gratuito.


Tra centro storico e lungomare, la manifestazione si snoda nei punti nevralgici della città adriatica. Si parte da piazza XX Settembre, dove la rassegna si aprirà con Lucio Caracciolo fondatore e direttore della rivista di geopolitica Limes, seguito da Luigi Manconi autore di “Poliziotto-Sessantotto. Violenza e democrazia” (Il Saggiatore), al quale sarà consegnato il Premio Passaggi 2024 (giovedì 27). Sul palco centrale anche il conferimento del Premio giornalistico ‘Andrea Barbato’ a Barbara Stefanelli che presenterà il suo “Love harder. Le ragazze iraniane camminano davanti a noi”, edito da Solferino (venerdì 28). Del coraggio delle donne parlerà anche il secondo appuntamento della serata con Nando dalla Chiesa, presidente del comitato scientifico di Passaggi, che presenterà il suo libro “Le Ribelli. Storie di Donne che hanno sfidato la Mafia per amore” (Solferino), insieme all’attrice Beatrice Luzzi e alla giornalista Alessandra Longo. Attualità, diritti e sentimenti: sul palco saliranno anche Marcello Veneziani giornalista e scrittore, autore de “L’amore necessario. La forza che muove il mondo” (Marsilio); Roby Facchinetti, inconfondibile voce dei Pooh, che sabato 29 presenterà il suo “Che spettacolo è la vita. La mia storia, la musica, l’amore” (Sperling & Kupfer) e Alessandra Mussolini, volto noto della politica italiana, con “Il gioco del buio” (Minerva) che racconterà, attraverso gli occhi di una bambina, i difficili rapporti familiari tra le figure più importanti della sua vita (domenica 30). Nella piazza del Pincio, sede della rassegna “Fuori Passaggi Music&Social” dedicata al pubblico più giovane, troviamo fra gli ospiti Francesco Costa (27/6), che ci porterà in un viaggio on the road nel Nuovo Mondo tra le pagine del suo “Frontiera. Perché sarà un nuovo secolo americano” (Mondadori); lo stesso giorno salirà sul palco Alessandro Cattelan, che dialogherà con Matteo B. Bianchi e Gianmario Pilo, e riceverà il Premio Fuori Passaggi; Luca Bizzarri (28/6) ci parlerà del suo “Beati noi che non capiamo un cazzo” (Mondadori); Luca De Gennaro (28/6) ci guiderà nell’imprevedibile storia musicale degli anni Novanta grazie al suo libro “Alternative generation. 1991-1995” (Rizzoli); il duo romano delle Eterobasiche (30/6) che illustreranno il loro format sui comportamenti stereotipati degli uomini in “Romanzo di un maschio” (Einaudi).


Il quattrocentesco Chiostro delle Benedettine e l’ex chiesa di San Francesco a cielo aperto sono le sedi delle rassegne tematiche dedicate a economia, intelligenza artificiale, politica, femminile, scienze, arte, filosofia e storia. La rassegna centrale del festival sarà ‘Futuropresente’, dedicata alla rivoluzione digitale e collegata al tema dell’edizione 2024 ‘L’errore e l’artificio’. In programma, fra gli altri, Piero Formica (29/6) con “Intelligenza umana e intelligenza artificiale” (Pendragon) e Giusella Finocchiaro (30/6) con “Quali regole per l’intelligenza artificiale?” (Il Mulino); a dialogare con gli autori ci saranno Paolo Dello Vicario e Fiamma Goretti.


Attinente al tema del festival anche il libro ospite della rassegna sulla scienza (in collaborazione con l’Università di Camerino), ‘Storie di errori memorabili’ (Laterza) di Piero Martin (26/6), intervistato dal rettore Unicam, Graziano Leoni. In programma anche Marco Malvaldi (intervistato da Claudio Pettinari, ex rettore Unicam), Gabriella Greison (28/6 con Egizia Marzocco, responsabile comunicazione e public engagement Unicam) e Giorgio Volpi (29/6 con il docente Unicam Guido Favia) Nella rassegna di economia troviamo la presidente di Borsa Italiana Claudia Parzani (26/6) con “La rivoluzione degli outsider” (Rizzoli); l’ex presidente di Inps Pasquale Tridico (26/6) con “Governare l’economia per non essere governati dai mercati” (Castelvecchi); Veronica De Romanis (28/6), intervistata da Brunella Bolloli, che ci parlerà de “Il pasto gratis. Dieci anni di spesa pubblica senza costi (apparenti)” (Mondadori).


Di politica e attualità parleranno Antonio Padellaro (26/6) autore di “Solo la verità, lo giuro” (Piemme), intervistato da Elisabetta Stefanelli, e Agostino Miozzo (27/6) che presenta il suo “Proteggere le comunità. Prevenire e gestire le catastrofi naturali” (Ecra). La rassegna “Storia e Storie” proporrà quattro personaggi : Giacomo Matteotti (26/6, Mauro Canali con ‘Il delitto Matteotti’, Il Mulino); Alcide De Gasperi (27/6, Antonio Polito, “Il costruttore. Le cinque lezioni di De Gasperi ai politici di oggi”, Mondadori); Golda Meir (28/6, Elisabetta Fiorito, “Golda. La donna che fondò Israele”, Giuntina) (28/6) e il fabrianese Torello Latini, ucciso dai nazifascisti (30/6, Gianluca Conti, “Il Maestro dell’eleganza” (Baldini + Castoldi). Nella rassegna “Una stanza per sé”, curata dalle giornaliste Flavia Fratello e Tiziana Ragni, già confermata la presenza (29/6) di Amedea Pennacchi col suo “Molotv e Bigodini” (e/o). Di arte parleremo con Francesca Cappelletti (26/6) autrice di “Le belle. Ritratti femminili nelle stanze del potere” (Mondadori); Giorgio Villani (29/6) con “I luoghi degli impressionisti” (Officina Libraria) e Carlo Vecce (30/6) con “Leonardo, la vita” (Giunti); gli autori converseranno rispettivamente con Anna Maria Ambrosini Massari, Rodolfo Battistini e Marta Paraventi. A indossare “I Sandali del filosofo” saranno, invece, Marco Santambrogio (27/6) con “Filosofia e storia. Viste da un filosofo parziale e pieno di pregiudizi” (La Nave di Teseo), la psicologa Laura Macchi con ‘La psicoretorica, Dall’arte del dire alla forma del pensiero’ (Cortina) e il giornalista e filosofo Armando Massarenti (30/6), autore di “Come siamo diventati stupidi. Una immodesta proposta per tornare intelligenti” (Guerini e Associati), intervistato dal direttore del festival Giovanni Belfiori e Carolina Iacucci. Appuntamento fuori rassegna, quello con vini e libri: protagonisti saranno Davide Eusebi e Otello Renzi (28/6) con “Culture di vigna. Viaggio nei sensi sulle orme di Mario Soldati (Gruppo Editoriale ELI). Al Bastione Sangallo troveremo la rassegna su benessere e crescita personale, tra gli ospiti: Maria Beatrice Alonzi (26/6) con “Tu non sei i tuoi genitori. Libera il tuo cuore dalle scelte di chi ti ha rovinato la vita (anche se non voleva)” (Sperling & Kupfer); Daniele Bossari (27/6) con il suo ‘Cristallo’ (Mondadori); Emilio De Tata (29/6) autore di “Malattia come opportunità. Sbloccare le emozioni all’origine delle malattie per riscoprire il dono della vita” (Edizioni Mediterranee) e Selene Calloni Williams (30/6) con il suo “Digiuno Immaginale” (Piemme). Novità alla Mediateca Montanari dove quest’anno, oltre al programma di libri e laboratori per bambini, troverà posto la rassegna dedicata alle graphic novel e al Premio ‘Una Lettura fra le nuvole’. Presidente della giuria è Mara Cerri, ospite della rassegna insieme con Nadia Terranova (26/6) per la presentazione del libro, che le vede co-autrici, ‘Zia Nina’ (Orecchio Acerbo). Tanti gli artisti del fumetto che arriveranno a Fano, intervistati da Alessio Trabacchini e Virginia Tonfoni: gli autori de La Revue Dessinée (26/6); Valentine Cuny-Le-Callet (26/6); Marco Steiner e Patrizia Zanotti (27/6, Cong); Enrico Pinto (27/6); Miguel Vila (27/6); Vittorio Giardino insieme a Giovanni Barbieri (28/6); Silvia Righetti (28/6); Bruno Bozzetto e Simone Tempia (28/6); Kalina Muhova (28/6); Giulia Carapica e Michela Di Cecio (29/6); Tonino e Fulvio Risuleo (29/6)); Antonio Pronostico (29/6). A chiudere domenica 30 ci saranno Alessio Torino con Simone Massi, Mario Natangelo e Andrea Ferraris. Negli appuntamenti riservati a bambini e ragazzi: Daniele Aristarco (26/6) passa in rassegna le rime più belle nel suo libro illustrato “Chiare e fresche et dolci acque. Petrarca racconta il canzoniere” (Einaudi Ragazzi); Cristina Portolano (28/6) si sofferma su una grande domanda “I ragazzi possono essere femministi?” (Settenove); Eliana Cocca e Caterina Manganelli (29/6) presentano il loro “Hannah con due H. Incredibili (dis)avventure nel web” (Sonda); Annalisa Strada (30/6) ci narra della vita di Maria Sibylla Merian, artista, scienziata e avventuriera in “La ragazza delle farfalle” (Editoriale scienza). Libri anche al mare: il festival aprirà ogni mattino alle 9,30 al Lido (Bon Bon) con i libri a colazione di ‘Buongiorno Passaggi’. Tra gli ospiti l’astrologo Marco Pesatori (26/6) con “Astrologia per intellettuali” (Mimesis), l’autore tv Raffaele Di Placido (28/6) con “L’uomo che uccise Mussolini” (Piemme) e Sara Rattaro (29/6) con “Io sono Marie Curie (Sperling & Kupfer). A Fosso Sejore (Bagni Elsa) troverà posto la rassegna sulla musica. Sono attesi Roberto Paravagna (27/6) “Quattro anelli tra le dita- Vita di Ringo Star” (Arcana Editore); Giuseppe Ganelli e Emilio Targia (29/6) “La nostra storia. Tutto il mondo di Happy days” (Minerva edizioni) e Antonio Bacciocchi (30/6) “Quadrophenia, gli Who e la storia del disco e del film che hanno definito un genere” (Interno 4). Converseranno con loro i dj e critici musicali Luca Valentini e Francesca Perugini, e la storyteller Ivana Stjepanovic. Passaggi Festival è organizzato dall’associazione Passaggi Cultura in collaborazione con Librerie.Coop; è sostenuto da Comune di Fano e Regione Marche; main sponsor: Coop Alleanza 3.0 e Profilglass. Informazioni e aggiornamenti su www.passaggifestival.it.

Mef, a Giorgetti cintura nera ad honorem di judo

Mef, a Giorgetti cintura nera ad honorem di judoRoma, 2 mag. (askanews) – Al ministro dell’Economia e delle Finanze, Giancarlo Giorgetti è stata conferita oggi dalla Federazione Mondiale Judo (IJF), su proposta di Felice Mariani (primo italiano a vincere una medaglia olimpica nella disciplina di judo e già deputato della Repubblica), la cintura nera ad honorem di judo.


La cerimonia, riferisce un comunicato del Ministero, si è svolta al Mef dove Marius Vizer, presidente della Federazione Mondiale di Judo ha conferito al ministro il riconoscimento. Presenti anche il presidente del settore judo Fijlkam, col. Giuseppe Matera, il capo protocollo della IJF, Antonio Ernesto, il cantante Albano Carrisi e Max Hervé George, partner sponsor IJF. “La cintura ad honorem di judo simboleggia – ha detto Mariani – la dedizione, la disciplina e l’impegno che il ministro ha dimostrato nel promuovere uno stile di vita attivo e sano attraverso lo sport. Giorgetti, durante il suo mandato come sottosegretario del Consiglio dei ministri con Delega allo Sport, ha voluto fortemente la riforma dello Sport, pietra miliare per la pratica sportiva di base nel nostro paese”.


“Sono onorato e commosso per questo riconoscimento – dice Giorgetti – tanto più che lo sport, in generale, rappresenta per me non solo una passione ma anche un valore fondamentale per crescere e rinascere”.