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Meloni: Salis candidata alle Europee? Decide lei, ma non credo la politicizzazione la aiuti

Meloni: Salis candidata alle Europee? Decide lei, ma non credo la politicizzazione la aiutiBruxelles, 18 apr. (askanews) – “Non so se Ilaria Salis si candiderà, non credo che cambi nulla rispetto al lavoro che il governo sta facendo. La politicizzazione della materia non so quanto aiuti la risoluzione del caso ma ognuno fa le scelte che vuole fare”. Lo ha detto la presidente del Consiglio Giorgia Meloni, in un punto stampa al termine del Consiglio europeo, a proposito di un eventuale ruolo di Draghi in Ue.


Dagli studi de “L’Aria che tira” su La7 arriva la smentita da parte di Angelo Bonelli riguardo a un’ipotetica candidatura con Avs dell’attivista Ilaria Salis, attualmente detenuta in carcere a Budapest in Ungheria con l’accusa di aver aggredito un gruppo di neonazisti. “Smentisco” in maniera assoluta, ha detto Bonelli.

Ue,Meloni:Draghi autorevole, ma dibattito sul ruolo è filosofia

Ue,Meloni:Draghi autorevole, ma dibattito sul ruolo è filosofiaBruxelles, 18 apr. (askanews) – “Mario Draghi è molto autorevole, sono contenta si parli di un italiano per un ruolo del genere, ma è filosofia buona per i titoli dei giornali e per fare la campagna elettorale ma non è cosi che funziona: sulla tendenza a decidere chi fa cosa prima del voto non mi troverete mai. I cittadini votano, decidono chi ha più peso e meno peso, stabiliscono quali sono le maggioranza possibile e all’esito di questo ragionamento si parla dei nomi. Quindi non parteciperò a questo dibattito, non mi interessa”. Lo ha detto la presidente del Consiglio Giorgia Meloni, in un punto stampa al termine del Consiglio europeo, a proposito di un eventuale ruolo di Draghi in Ue.

Stop-motion e altre scienze inesatte, Stefano Bessoni a Cartoons On The Bay

Stop-motion e altre scienze inesatte, Stefano Bessoni a Cartoons On The BayRoma, 18 apr. (askanews) – L’arte di Stefano Bessoni protagonista a Cartoons On The Bay 2024 con la mostra “Stefano Bessoni. Stop-motion e altre scienze inesatte” a cura di Lorenza Fruci. Regista cinematografico, scrittore, illustratore e animatore, appassionato di entomologia, anatomia, fiabe e storia della scienza, Bessoni affonda la sua poetica nel concetto di wunderkammer e si nutre di suggestioni macabre che richiamano il perturbante. Al centro, la tecnica dello stop-motion, anima nera dell’animazione, sia per i temi che affronta, che sconfinano spesso nel gotico e nel misterioso, sia per l’uso di materiali per la creazione dei burattini, come ossa, stracci, vecchi balocchi e oggetti recuperati dalle soffitte polverose. Dal film “Krokodyle” ai libri illustrati “Canti della Forca”, “Pinocchio” e “Le Scienze inesatte”, la mostra è un viaggio nell’immaginario dell’artista, fatto di wunderkammer, strambe discipline e scienze anomale, anatomia e zoologia, fiabe nere e procedimenti occulti. La mostra sarà aperta al pubblico dal 30 maggio al 1° giugno (10.00-18.00) presso la sede principale del Festival Aurum-La Fabbrica delle Idee, a Pescara.


Opere di Stefano Bessoni. Krokodyle (2011)


Lungometraggio. Il protagonista è Kaspar Toporski, giovane filmaker di origini polacche trasferitosi lontano dalla sua città natale in giovanissima età. Mentre è in attesa di risposte per riuscire a realizzare i suoi progetti cinematografici, trascorre le sue giornate disegnando, scrivendo ed inventando un suo mondo immaginario che, giorno dopo giorno, sembra diventare sempre più reale. Nutre fin da bambino un’ammirazione sfrenata per i coccodrilli, che considera esseri perfetti in grado di controllare lo scorrere del tempo. Con protagonista Lorenzo Pedrotti, il lungometraggio ha vinto diversi premi internazionali, tra i quali una menzione speciale al Festival internazionale del cinema fantastico della Catalogna nel 2011. Canti della forca (2013)


Libro illustrato. Dal patibolo si vede il mondo da una prospettiva diversa, quella dei Fratelli della Forca: assassini, ladri, truffatori, ma anche innocenti, sognatori e puri di spirito che, a forza di penzolare l’uno accanto all’altro, decidono di associarsi in una confraternita. Pinocchio (2014)


Libro illustrato. Lungi dal seguire fedelmente le arcinote vicende narrate da Collodi, l’autore mette in scena il burattino e lo stralunato circo di personaggi che gli ruota attorno dotandoli di tutto ciò che la fantasia lo ha portato a immaginare al di là del testo scritto. Il Pinocchio di Bessoni si nutre delle suggestioni del famoso sceneggiato di Luigi Comencini e delle illustrazioni di Enrico Mazzanti e Carlo Chiostri e le contamina con influenze shelleyane e lombrosiane. Le scienze inesatte (2017-2019) Una storia in quattro libri illustrati. In tempo di guerra, in un paese sperduto sulle coste dell’oceano, vivevano Giona e Rebecca. Lui era un illustratore, lei era una restauratrice di vecchi balocchi. Un giorno ereditarono una vecchia casa malandata, dove tanti anni prima aveva vissuto un anatomista dedito a strane pratiche mediche che sconfinavano nelle scienze occulte. Durante i lavori per rimettere a posto la casa, Giona cominciò a imbattersi in un piccolo spettro: Rachel, la figlia dell’anatomista, morta in tragiche circostanze. La funerea bambina spinse Giona a realizzare una sua wunderkammer e a intraprendere un astruso esperimento. Rebecca si sforzò di farlo desistere dal pericoloso progetto ma per lei fu l’inizio di un terribile sogno a occhi aperti.

Inps, al via la presidenza di Gabriele Fava. Insediato il nuovo Cda

Inps, al via la presidenza di Gabriele Fava. Insediato il nuovo CdaRoma, 18 apr. (askanews) – Con l’insediamento del Presidente Gabriele Fava e del nuovo Consiglio d’Amministrazione oggi a Roma (presso Palazzo Wedekind), ha preso il via il nuovo corso dell’INPS. L’Istituto, il più grande ente previdenziale d’Europa, attualmente eroga oltre 400 servizi a una platea di 42 milioni di utenti, attraverso una rete capillare di 671 sedi e sportelli in tutto il territorio nazionale.


Il Presidente Fava, nominato dal Consiglio dei Ministri, su proposta del Ministro del Lavoro e delle Politiche sociali (DPCM 19/12/2023), viene da oggi affiancato nella conduzione dell’Istituto da un Consiglio di Amministrazione di quattro membri composto da: Micaela Gelera, esperta di welfare e già Commissario straordinario dell’INPS; Marialuisa Gnecchi, da dicembre 2019 a giugno 2023 già Vicepresidente dell’INPS e precedentemente Parlamentare della Repubblica e Vicepresidente della Provincia Autonoma di Bolzano e della Regione Autonoma del Trentino-Alto Adige; Antonio Di Matteo, più volte Assessore comunale, componente del CNEL e membro del CDA di Enpals, fino a marzo 2024 Presidente del Movimento Cristiano Lavoratori; Fabio Vitale, Direttore regionale e Direttore centrale in Istituto e poi Direttore presso il MISE e attualmente all’AGEA. ‘L’obiettivo principale del nuovo corso dell’INPS sarà quello di supportare la trasformazione del nostro sistema di welfare da difensivo a generativo, cioè da sistema di gestione pubblica delle risorse contributive e socio-assistenziali, a sistema capace quindi di generare valore per la persona, affinché sia consapevole delle prospettive aperte lungo l’arco della sua vita attiva, dei diritti e delle prerogative che l’Istituto garantisce. Avvieremo da subito una grande campagna di ascolto con tutti gli stakeholder, interni ed esterni, con l’impegno di consolidare e migliorare il rapporto già esistente con le Pubbliche amministrazioni, le parti sociali, le imprese e tutti i soggetti pubblici e privati che a diverso titolo interagiscono con l’Istituto nell’interesse dei beneficiari delle prestazioni previdenziali e di welfare. Al centro di questo progetto pongo le persone: i dipendenti dell’Istituto che rendono possibile l’erogazione dei servizi e a cui chiederò già domani, nella prima riunione con i Direttori, di condividere questa visione; gli utenti di tutti i servizi; i datori di lavoro pubblici e privati; i professionisti che intermediano le nostre funzioni e tutti coloro che a diverso titolo collaborano con l’INPS’, afferma il Presidente Gabriele Fava, che aggiunge: ‘Ringrazio il Ministro del Lavoro, il Ministro dell’Economia e delle Finanze e tutto il Governo che ha dato fiducia a me e ai membri del Consiglio d’Amministrazione, attribuendoci l’incarico di guidare questo prestigioso Istituto che svolge un compito così essenziale nel contesto socio-economico del Paese. Un ringraziamento particolare alla consigliera Micaela Gelera, che fino a ieri ha guidato l’INPS come Commissario straordinario, all’ex Direttore generale Vincenzo Caridi e all’attuale facente funzioni Antonio Pone’.


In occasione dell’insediamento, il Ministro del Lavoro e delle Politiche sociali, Marina Calderone, che si trova a Washington per gli Spring Meetings della Banca Mondiale e per incontrare la sua omologa statunitense – Julie Su – in vista del G7 Lavoro, ha inviato un messaggio con auguri di buon inizio della consiliatura, confermando la sua presenza il prossimo 23 aprile, al primo CDA dell’Istituto. Il Ministro, ringraziando per il ‘qualificato e indispensabile apporto del Commissario Straordinario e del Direttore generale’, ha rivolto un augurio a tutte le risorse dell’Istituto che hanno permesso l’attuazione delle recenti riforme, anche sacrificando giornate festive o di ferie. ‘Dalla buona gestione dell’INPS dipendono i destini di decine di milioni di nostri concittadini e non solo ed è quindi indispensabile lavorare per il miglioramento costante dei servizi erogati’.


Chi sono il nuovo Presidente e i membri del CDA Gabriele Fava, Presidente. Avvocato, fondatore dello Studio legale Fava & Associati, vanta un’esperienza trentennale nell’ambito della consulenza e assistenza giudiziale e stragiudiziale in materia giuslavoristica, societaria e civile a società, ordini professionali ed enti pubblici in genere. Esperto di relazioni sindacali e industriali, ristrutturazioni e riorganizzazioni aziendali e di gestione dei negoziati con le rappresentanze sindacali. È inoltre specializzato in materia di corporate governance, con specifico riferimento alla responsabilità amministrativa degli enti ex. D.lgs. n. 231/2001. È professore a contratto di Diritto del lavoro presso la Facoltà di Economia e Giurisprudenza dell’Università Cattolica del Sacro Cuore, sede di Piacenza. È stato Commissario straordinario di Alitalia Società Aerea Italiana S.p.A. e Alitalia Cityliner S.p.A e Presidente della Società Autostrade Alto Adriatico Spa. Dal 2018 al 2023 è stato componente del Consiglio di presidenza della Corte dei conti, in cui ha ricoperto anche l’incarico di Vicepresidente. Nel corso di questo incarico è stato anche Presidente dell’Osservatorio per le risorse pubbliche della magistratura contabile. Nel quadriennio 2019-2023 è stato probiviro dell’Assemblea privata di Confindustria. Membro di AIDLaSS, Associazione italiana di diritto del lavoro e della sicurezza sociale, è autore di diverse pubblicazioni riguardanti prevalentemente la materia lavoristica, civile e della ‘data protection’. Ha preso parte, in qualità di membro e/o Presidente, a collegi di probiviri, organismi di vigilanza e commissioni di studio di alto profilo. Ha altresì ricoperto diversi incarichi istituzionali, anche in qualità di consigliere giuridico in diverse legislature. Da diversi anni è consulente legale di Europa Donna Italia nonché partner del progetto TrasformAzione volto al reinserimento nel mondo del lavoro di donne con e dopo il tumore al seno; è da sempre impegnato a sostegno del Terzo settore.


Il Consiglio di Amministrazione Micaela Gelera. Da giugno 2023 ad aprile 2024 ha svolto il ruolo di Commissario straordinario dell’Istituto ed è stata la prima donna a guidare l’Ente previdenziale più grande d’Europa. Esperta di welfare, si è occupata anche di politiche assicurative e previdenziali. È componente del Consiglio Nazionale degli Attuari e per lo stesso Ordine è coordinatrice della Commissione Pensioni. Marialuisa Gnecchi. Marialuisa Gnecchi è stata funzionaria Inps dal 1973 al 1989. Dal 1990 al 1998 assume responsabilità sindacali nella CGIL/AGB dell’Alto Adige, prima come Segretaria generale del pubblico impiego e poi come Segretaria generale della confederazione. A novembre 1998 è eletta nel Consiglio Regionale Trentino-Alto Adige, ricoprendo il ruolo di Assessore al Lavoro, Scuola e Formazione professionale della Provincia Autonoma di Bolzano. Dopo la rielezione nel 2003, oltre alle precedenti, acquisisce le deleghe innovazione, immigrazione, cooperative e pari opportunità, diventando Vicepresidente della Provincia. Dal 2006 al 2008 assume la Vicepresidenza della Regione Trentino-Alto Adige con delega agli Enti Locali. Nel 2008 è eletta per la prima volta alla Camera, dove entra a far parte per cinque anni della Commissione Lavoro. Rieletta nel 2012, diventa Vicepresidente dell’Inps a dicembre del 2019. Antonio Di Matteo. Antonio Di Matteo, abruzzese di Avezzano, formatosi attraverso studi classici, ha maturato una lunga esperienza nel settore pubblico e aziendale. In campo amministrativo è stato più volte Assessore comunale nonché Presidente di Enti sovracomunali e componente del Cnel e del CDA di Enpals. Cresciuto in un ambiente profondamente cattolico, ha sviluppato una spiccata sensibilità per il prossimo, che lo ha guidato poi nel suo costante impegno sociale. Da sempre impegnato nel Movimento Cristiano Lavoratori è stato più volte Vicepresidente nazionale e poi Presidente, da gennaio 2019 a marzo 2024. È, inoltre, Presidente della Fondazione Italiana Europa Popolare. Grazie alla sua esperienza in campo internazionale nel 2005 è stato eletto vicepresidente dell’Ueldc (Unione Europea dei Lavoratori Democratici Cristiani). Attento conoscitore delle materie del lavoro e della formazione, ha ricoperto ruoli di primo piano nell’ambito del Forum del Terzo Settore e dell’associazione Retinopera. Fabio Vitale. Fabio Vitale, laureato in economia, giurisprudenza e sociologia, un master in finanza e controllo di gestione e uno in business administration, abilitato alla professione forense, giornalista pubblicista, ha ricoperto diversi incarichi in Inps: è stato alla guida della Direzione regionale in Umbria, Marche, Friuli-Venezia Giulia, Toscana e Lazio nonché Direttore centrale Vigilanza, prevenzione e contrasto all’economia sommersa. Ha inoltre ricoperto l’incarico di presidente nazionale della Cabina di regia del lavoro agricolo di qualità. È stato poi Direttore Generale per la Vigilanza sugli enti cooperativi e sulle società del Ministero dello Sviluppo economico e, dal 2022, Direttore dell’Agea, con funzioni di Direttore generale e CDA.

Il governo ricorre al Tar contro le delibere dell’Emilia Romagna sul suicidio medicalmente assistito

Il governo ricorre al Tar contro le delibere dell’Emilia Romagna sul suicidio medicalmente assistitoBologna, 18 apr. (askanews) – Il governo raddoppia i ricorsi al Tar di Bologna contro le delibere della Giunta Bonaccini sull accesso fine vita in Emilia Romagna e la relativa direttiva alle Asl sulla gestione delle richieste di suicidio medicalmente assistito. A rendere pubblica la decisione di presidenza del Consiglio e ministero della Salute per l’annullamento giudiziario delle decisioni della Regione Emilia Romagna è stata l’autrice del primo ricorso al Tar, immediatamente successivo al disco verde regionale di un paio di settimane fa “Sono molto contenta – ha dichiarato Castaldini- che il governo con questo atto formale confermi e rafforzi il lavoro di questi mesi che mi ha portato a depositare un analogo ricorso lo scorso marzo. L’esecutivo ha ritenuto che la strada del ricorso che ho aperto fosse quella corretta e che ci fossero tutti gli estremi per annullare le delibere, come ho sempre sostenuto”. Così la consigliera regionale, Valentina Castaldini, commentando la notizia del ricorso al Tar del Governo contro la Regione Emilia-Romagna riguardo le delibere sul fine vita.


“Ricorso ideologico, bene l’Emilia-Romagna che attua la sentenza della Corte Costituzionale sul diritto importante a un fine vita dignitoso. Facciamo una legge in Parlamento”, ha dichiarato la segretaria del Pd Elly Schlein, commentando la decisione del governo di presentare ricorso al Tar contro le delibere dell’Emilia romagna sul fine-vita.

Marina Brambilla è la nuova rettrice dell’Università Statale Milano, è la prima donna

Marina Brambilla è la nuova rettrice dell’Università Statale Milano, è la prima donnaRoma, 18 apr. (askanews) – Marina Brambilla, professoressa di Linguistica tedesca, è la nuova Rettrice dell’Università Statale di Milano, a decorrere dal 1° ottobre 2024 e fino al 30 settembre 2030. Prima donna a essere proclamata Rettrice nella storia della Statale, è stata eletta, nell’anno del Centenario dell’Ateneo, al ballottaggio con 1652 preferenze contro le 645 ottenute dall’altro candidato, Luca Solari; 265 le schede bianche.


Marina Brambilla, 50 anni, dal 2018 è Prorettrice per i servizi per la didattica e i servizi. Presiede il Centro Linguistico di Ateneo – SLAM e l’Osservatorio per il diritto allo studio, che ha contribuito a creare. È referente della rete PNRR Orientamento e delegata del Comitato dei Rettori delle Università Lombarde (CRUL) per l’orientamento e rappresenta l’Ateneo presso i consorzi CISIA e Almalaurea. Dal 2012 al 2014 è stata delegata del rettore per l’Erasmus e, dal 2014 al 2018, per Orientamento e Placement. Tra i punti del suo programma: rendere Campus Mind e Città Studi centri del sapere di riferimento per le scienze sociali, umane e scientifiche, a livello nazionale e internazionale, valorizzare la ricerca scientifica, creare nuove infrastrutture, consolidare i poli di medicina con il territorio, rafforzare i rapporti con il sistema sanitario nazionale e i poli di ricerca scientifici, porre attenzione alla componente studentesca sia sotto il profilo dell’offerta formativa che dei servizi, sviluppare il welfare inteso non solo come benessere della persona ma anche come crescita formativa, valoriale ed economica. Obiettivi che intende raggiungere rispettando e tutelando l’eredità di ciò che l’Ateneo è per Milano e costruire insieme ciò che l’Ateneo sarà, in una prospettiva nazionale e internazionale.

Medaglia d’oro al valore atletico all’equipaggio del Moro di Venezia

Medaglia d’oro al valore atletico all’equipaggio del Moro di VeneziaRoma, 18 apr. (askanews) – L’equipaggio de Il Moro di Venezia è stato insignito della Medaglia d’oro al valore atletico, così il Coni ha voluto riconoscere e celebrare la storia della vela italiana.


La cerimonia ufficiale è avvenuta mercoledì 17 aprile, alla presenza del ministro dello Sport e i giovani Andrea Abodi, nel Centro di preparazione olimpica Acquacetosa a Roma, nell’ambito di una riunione della giunta nazionale del Coni, presieduta da Giovanni Malagò. Il presidente Malagò ha dato inizio alla cerimonia chiamando al suo fianco il ministro Abodi, il presidente della Federazione italiana vela Francesco Ettorre e la campionessa olimpica Alessandra Sensini. Malagò ha poi invitato sul palco tutti i componenti dell’equipaggio del Moro di Venezia, ai quali Carlo mornati, segretario generale del coni, ha consegnato la medaglia d’oro al valore atletico.


Malagò ha salutato Ivan Gardini, ringraziandolo per la sua presenza e, dopo aver fatto personalmente i complimenti a tutti i “ragazzi” del Moro, ha lasciato la parola al ministro Abodi: “Nel 1992 – ha dichiarato il ministro – per ragioni professionali ho avuto un rapporto stretto con l’esperienza del Moro di Venezia e con chi l’ha promossa; quindi, il mio pensiero va sicuramente a Raul Gardini. Ho vissuto in prima persona le emozioni di quel periodo e questo è lo spirito della mia presenza qui, oggi. È stata un’esperienza meravigliosa che ha fatto innamorare gli italiani, ha fatto conoscere molto di piu la vela e ha cambiato il livello dell’attenzione, anche delle istituzioni, nei confronti di questo settore che è sportivo ma anche industriale, crea valore aggiunto, genera ricchezza, offre lavoro ed è un elemento di eccellenza a livello internazionale.” Il presidente Fiv Ettorre nel suo intervento ha ringraziato il ministro Abodi, il presidente Malagò e tutta la giunta Coni per questo riconoscimento al mondo della vela e alla storia del Moro di Venezia che ha ispirato il grande pubblico sottolineando “l’importanza del fatto che molti dei premiati ancora oggi continuano a insegnare la vela ai nostri giovani. Credo che questo sia il messaggio più importante.”


Nel 2024 saranno celebrati i più importanti appuntamenti velici del mondo: i Giochi Olimpici di Parigi 2024 e la XXXVII edizione dell’America’s Cup a Barcellona. Non poteva esserci anno migliore per conferire questo riconoscimento al team de Il Moro di Venezia, promotore di un trend che, negli anni successivi, ha generato altre sfide italiane all’America’s Cup da parte di imprenditori ed armatori italiani. Il 30 aprile 1992 a San Diego (USA), l’equipaggio de Il Moro di Venezia sconfisse nelle regate di finale della Louis Vuitton Cup, quello di Team New Zealand (5-3 il risultato finale) aggiudicandosi così la Louis Vuitton Cup e diventando il Challenger ufficiale alla XXVIII edizione dell’America’s Cup. Il Moro di Venezia è stata la prima imbarcazione di un Paese non anglofono a poter sfidare il detentore del Trofeo in 141 anni di storia. Voluto da Raul Gardini per partecipare alla XXVIII America’s Cup, Il Moro di Venezia, portacolori della Compagnia della Vela, grazie al suo successo sportivo, ha incrementato in maniera esponenziale l’interesse e l’entusiasmo per lo sport della vela in Italia, contribuendo a ispirare una nuova generazione di velisti e appassionati. Ancora oggi, a oltre tre decenni dalla sua epopea, Il Moro di Venezia continua a essere celebrato come un’icona del movimento velico,


Nel suo intervento a margine della premiazione Ivan Gardini, ospite d’onore in rappresentanza della famiglia, rivolgendosi all’equipaggio ha sottolineato che: “Il Moro di Venezia è rimasto nella memoria del Paese certamente perché ha rappresentato una sfida innovativa, tecnologica e sportiva, ma soprattutto per aspetto umano che voi ragazzi avete trasmesso all’epoca e all’empatia generata con i tifosi. Tutto questo è riconosciuto ancora oggi dopo oltre 30 anni. Mio padre sarebbe stato sicuramente felice di questo e onorato di condividere con il suo equipaggio questo importante riconoscimento.” Davide Tizzano, due Ori Olimpici nel canottaggio e grinder a bordo del Moro di Venezia è intervenuto in rappresentanza di tutto l’equipaggio: “Insieme ai due miei successi olimpici, la partecipazione alla sfida de Il Moro di Venezia, rappresenta una delle più belle pagine dei miei ricordi umani e sportivi. Ho avuto l’onore di conoscere un grande uomo e armatore, Raul Gardini e ho avuto il privilegio di aver regatato con un gruppo di atleti e velisti di altissimo livello. Questo per me è il valore più importante. Il Moro di Venezia ha rappresentato l’innovazione, ha rappresentato e resterà per sempre una tappa fondamentale nella storia della vela italiana”. L’equipaggio del Moro di Venezia: Gabriele Bassetti Graziano Bellomo, Lars Borgstrom, Paolo Bottari, Daniele Bresciano, Carlo Castellano, Paul Cayard, Tommaso Chieffi, Enrico Chieffi, Duilio Coletti, Marco Cornacchia, Luca Dignani, Alberto Fantini, Massimo Galli, Gianluca Lamaro, Vittorio Landolfi, Andrea Madaffari, Roberto Martinez, Sergio Mauro, Lorenzo Mazza, Andrea Merani, Andrea Mura, Tiziano Nava, Alessio Pratesi, Massimo Procopio, Francesco Rapetti, Marco Schiavuta, Sandro Spaziani, Davide Tizzano, Ulisse Vicinanza, Guido Antar Vigna.

Schlein: comunità internazionale sia unita per il disarmo nucleare

Schlein: comunità internazionale sia unita per il disarmo nucleareRoma, 18 apr. (askanews) – Lungo e cordiale incontro tra la segretaria del partito democratico, Elly Schlein e Ira Helfand, medico e membro del board della Campagna internazionale per l’abolizione delle armi nucleari(Ican) vincitore del premio Nobel per la pace nel 2017. L’incontro, che è avvenuto alla vigilia dell’audizione nelle commissioni esteri e difesa di Montecitorio, è stato promosso dal capogruppo nella commissione difesa, Stefano Graziano.


Al centro della conversazione i rischi di una imminente guerra nucleare e le possibili strategie per il disarmo. Per Schlein “le parole di Helfand non possono rimanere inascoltate, sono un grido d’allarme a cui la la comunità internazionale deve rispondere con unità e mettere in campo un’azione diplomatica condivisa a favore del disarmo”.

La Camera boccia l’odg del Pd che chiede piena attuazione della legge sull’aborto. Si astengono 15 leghisti

La Camera boccia l’odg del Pd che chiede piena attuazione della legge sull’aborto. Si astengono 15 leghistiRoma, 18 apr. (askanews) – Quindici deputati della Lega si sono astenuti in aula alla Camera sull’ordine del giorno del Pd che chiedeva al governo l’impegno a non compromettere la piena attuazione della legge sull’interruzione volontaria di gravidanza, la legge 194. L’esecutivo aveva dato parere negativo. Tra gli astenuti il capogruppo del Carroccio Riccardo Molinari, Giorgia Andreuzza, Davide Bellomo, Davide Bergamini, Ingrid Bisa, Vanessa Cattoi, Rebecca Frassini, Andrea Giaccone, Dario Giagoni, Simonetta Matone, Giovanna Miele, Tiziana Nisini, Attilio Pierro, Laura Ravetto, Edoardo Ziello. Tra gli astenuti anche Paolo Emilio Russo (Fi), Giuseppe Castiglione (Azione) e Dieter Steger (minoranze linguistiche).


L’ordine del giorno del Pd nasce in seguito all’inserimento nel decreto Pnrr della norma che consente alle associazioni Pro-Life di entrare nei consultori. “Non ci stupisce – ha detto in aula la deputata dem Irene Malavasi – il parere contrario del governo e penso che con questo ordine del giorno si renda molto evidente qual è il vero intento del Governo e di questa maggioranza. L’odg chiede una cosa semplice, cioè un impegno al Governo per assicurare la piena attuazione della legge n. 194 affinché non venisse ristretto o ridotto il diritto delle donne ad avere accesso alla garanzia dell’interruzione volontaria di gravidanza. Questo Governo e questa maggioranza hanno finalmente gettato la maschera. Non troviamo altre parole, perché avete sempre detto – l’hanno detto la Premier Meloni e la Ministra Roccella – che non volevate né toccare né modificare la 194, ma con questo ordine del giorno e con il vostro parere contrario si dice esattamente il contrario”.

Consulta cancela Imu su case abusivamente occupate:”non va pagata”

Consulta cancela Imu su case abusivamente occupate:”non va pagata”Roma, 18 apr. (askanews) – La Corte costituzionale, con la sentenza n. 60, ha dichiarato l’illegittimità costituzionale dell’art. 9, comma 1, del decreto legislativo 14 marzo 2011, n. 23 (Disposizioni in materia di federalismo fiscale municipale) nella parte in cui non prevede che non sia dovuta l’IMU per gli immobili occupati abusivamente relativamente ai quali sia stata presentata una tempestiva denuncia in sede penale.


La questione è stata sollevata dalla sezione tributaria Corte di cassazione per violazione degli artt. 3, primo comma, 53, primo comma, 42, secondo comma, Cost. e 1 Prot. addiz. CEDU, per contrasto con i principi di capacità contributiva, uguaglianza tributaria, ragionevolezza e di tutela della proprietà privata in quanto per gli immobili abusivamente occupati e di cui sia precluso lo sgombero per cause indipendenti dalla volontà del contribuente verrebbe a mancare il presupposto dell’imposta, ossia l’effettivo e concreto esercizio dei poteri di disposizione e godimento del bene. Secondo la Corte costituzionale, è innegabile che nelle ipotesi in cui un immobile sia stato occupato in esplicito contrasto con la volontà del proprietario il quale si sia anche occupato di denunciare tempestivamente l’accaduto in sede penale, difetti, in relazione all’immobile occupato abusivamente, la capacità contributiva in capo a chi abbia subito impotente la suddetta occupazione, cosicché «si finirebbe per tassare una ricchezza inesistente laddove, invece, ogni prelievo tributario deve avere una causa giustificatrice in indici concretamente rivelatori di ricchezza» (sentenze n. 10 del 2023 e 120 del 2020).


Del resto il legislatore è già intervenuto in questo senso con l’art. 1, comma 81, della legge 29 dicembre 2022, n. 197, a decorrere dal 1° gennaio 2023, stabilendo che «Sono esenti dall’imposta, per il periodo dell’anno durante il quale sussistono le condizioni prescritte, gli immobili non utilizzabili né disponibili, per i quali sia stata presentata denuncia all’Autorità giudiziaria in relazione ai reati di cui agli articoli 614, secondo comma, o 633 del codice penale o per la cui occupazione abusiva sia stata presentata denuncia o iniziata azione giudiziaria penale»: la Corte costituzionale, con la presente sentenza, è come se avesse esteso retroattivamente la portata di tale norma.