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Agenzia Entrate, da lunedì nuovi numeri per info e assistenza

Agenzia Entrate, da lunedì nuovi numeri per info e assistenzaRoma, 18 apr. (askanews) – Cambiano i contatti dell’Agenzia per chi chiama da mobile o da fuori Italia. Secondo quanto riporta una nota, da lunedì prossimo, 22 aprile, i numeri da segnare in agenda sono: 06.97.61.76.89 per le chiamate da cellulare (che sostituisce lo 06.96.66.89.07) e 06.45.47.04.68 per le chiamate da estero (che prende il posto dello 06.96.66.89.33). Resta invariato, invece, il numero verde da rete fissa: 800.90.96.96.


Gli avvisi sui numeri attivi – Con un messaggio audio, l’Agenzia sta comunicando la novità agli utenti del call center in attesa di parlare con un consulente. Inoltre, chi nei prossimi mesi continuerà a utilizzare i vecchi recapiti sarà informato sempre tramite messaggio audio sui numeri corretti. Chiedere informazioni su novità e scadenze fiscali, assistenza su comunicazioni di irregolarità, conoscere lo stato di un rimborso: sono alcuni dei servizi disponibili tramite l’assistenza telefonica delle Entrate, prosegue la nota. Il costo delle chiamate da cellullare e dall’estero dipende dal piano tariffario del chiamante, mentre da rete fissa il servizio è gratuito. Per maggiori informazioni è possibile consultare la sezione del sito internet dell’Agenzia Contatti e assistenza – Assistenza fiscale (agenziaentrate.gov.it). (fonte immagine: sito internet Agenzia Entrate).

Bce, De Guindos: siamo pronti a ridurre i tassi a giugno

Bce, De Guindos: siamo pronti a ridurre i tassi a giugnoRoma, 18 apr. (askanews) – Alla Bce “se le cose continuano come si sono evolute finora a giugno saremo pronti a ridurre la nostra linea monetaria restrittiva” con un taglio dei tassi. Lo ha affermato il vicepresidente, Luis de Guindos durante una audizione al Parlamento europeo.


Pur tra alti e bassi nei mesi a venire “siamo convinti che nel medio termine, nel 2025, saremo in grado di raggiungere il nostro obiettivo del 2% di inflazione”, ha aggiunto. (fonte immagine: Parlamento Ue).

Bce, De Guindos rilancia segnali di possibile taglio tassi giugno

Bce, De Guindos rilancia segnali di possibile taglio tassi giugnoRoma, 18 apr. (askanews) – Al Consiglio direttivo della Bce “sarà appropriato ridurre l’attuale livello di freno monetario” se le valutazioni aggiornate sulle prospettive di inflazione, le dinamiche dei prezzi di fondo e la forza della trasmissione della politica monetaria “dovessero aumentare la nostra fiducia che l’inflazione stia convergendo verso il nostro obiettivo (2%) in maniera sostenuta”. Lo ha lo ribadisce il vicepresidente della Bce, Luis de Guindos nel suo intervento di apertura alla audizione per la presentazione del rapporto annuale dell’istituzione al Parlamento europeo.


“Le nostre future decisioni assicureranno che i nostri tassi restino sufficientemente restrittivi per tutto il tempo che sarà necessario”, aggiunge, secondo il testo dell’intervento pubblicato dall’istituzione. Nelle ultime settimane la Bce ha lanciato ripetuti segnali sul suo orientamento a operare un primo taglio dei tassi a al Consiglio direttivo del 6 giugno, dopo che tra il luglio del 2022 il settembre dello scorso anno ha complessivamente alzato i riferimenti sul costo del denaro di 450 punti base, in risposta all’elevata inflazione. Negli ultimi mesi l’inflazione ha mostrato un calmieramento più rapido del previsto. (fonte immagine: Bce 2024)

Draghi scalda atmosfera a Consiglio Ue (e soprattutto in Italia)

Draghi scalda atmosfera a Consiglio Ue (e soprattutto in Italia)Bruxelles, 17 apr. (askanews) – Il giorno dopo il discorso di Mario Draghi a Bruxelles, con la richiesta di un “cambiamento radicale” dell’Unione europea, fa discutere la possibilità di un incarico di vertice – Consiglio europeo o Commissione – per l’ex banchiere centrale e primo ministro.


Per la verità l’interesse appare essere più in Italia che nella capitale belga, dove oggi si è aperto il Consiglio europeo straordinario. Anche i leader europei che ieri e oggi hanno commentato questa eventualità, infatti, lo hanno fatto sempre sollecitati da giornalisti italiani. È il caso, oggi, di Emmanuel Macron che ha parlato di un “amico formidabile, un amico immenso” un “grande presidente del Consiglio” anche se “è il giorno dopo” le elezioni europee “che si fanno le nomine”. Ed è il caso anche della premier estone Kaja Kallas, secondo cui è presto per parlare di nomi ma “Draghi mi piace molto”. Addirittura Viktor Orban, ieri, si era sbilanciato: “Mi piace Draghi. Lo rispetto, è una brava persona”. La verità è che, nelle cancellerie, se anche qualcuno ha accarezzato la possibilità, comunque le carte resteranno coperte fino all’ultimo momento per evitare di ‘bruciare’ il candidato, come sta avvenendo per Ursula von der Leyen, in grande difficoltà da quando ha incassato l’appoggio del Ppe come candidata per un nuovo mandato. Ma in Italia il nome di Draghi scalda i partiti. “Mi auguro che abbia una funzione nell’Ue”, dice Arturo Scotto (Pd) mentre il leader di Azione Carlo Calenda assicura che “faremo di tutto perchè possa diventare presidente della Commissione europea o presidente del Consiglio europeo”. Nel centrodestra, dopo che ieri Ignazio La Russa aveva detto che “sicuramente ha i titoli per ambire a ogni ruolo”, oggi altri esponenti Fdi appaiono decisamente più ‘freddi’. “Personalmente – spiega il capogruppo alla Camera Tommaso Foti – ritengo che questa operazione di continuare a costruire un percorso politico sui giornali per Draghi sia solo negativa. I vari partiti europei hanno i loro candidati. Se iniziamo una campagna tutta italiana per Draghi secondo me stiamo sbagliando strada”. Per il ministro Francesco Lollobrigida “se ci sono stati errori nel passato e una persona intelligente come Draghi dice che bisogna cambiare rotta… Noi diciamo che l’Europa non si muoveva nella direzione giusta, altri dicevano che era tutto perfetto. Oggi tutti dicono che bisogna cambiare. Ne siamo felici”.


Chi alza un fuoco di sbarramento contro Draghi è Matteo Salvini. Il leader leghista non ne parla direttamente ma proprio oggi fa uscire anticipazioni del suo libro in cui parla dell’ex premier, con giudizi poco lusinghieri. Tra le altre cose scrive che Draghi “non fece assolutamente nulla di utile” per la pace fiscale ma sbagliò anche metodo, fin dall’inizio, perchè decise di “non condividere con i segretari dei partiti nemmeno la scelta dei ministri” e “non fu l’unico scivolone, perché nell’esecutivo che doveva essere dei migliori figuravano alcuni nomi francamente sconcertanti”. Per quanto riguarda Forza Italia, a parlare oggi è Licia Ronzulli: Draghi “ha ragione, c’è molto da cambiare. Perché l’Europa di questi anni è stata miope nei confronti di cittadini e risparmiatori, più attenta alla cieca inflessibilità che all’esigenza di crescita economica e sviluppo, disinteressata a problemi, come quello dell’immigrazione, che solo in apparenza sembrano locali, ma invece riguardano l’intera Unione. La Commissione nella prossima legislatura dovrà essere capace di porre al centro tutti gli obiettivi di crescita, sviluppo e reale coesione, che nel corso degli anni si sono persi per strada”.

Gli occhi delle donne dal carcere: la Santa Sede in Biennale

Gli occhi delle donne dal carcere: la Santa Sede in BiennaleVenezia, 17 apr. (askanews) – Era uno dei padiglioni più attesi alla 60esima Biennale d’arte di Venezia ed effettivamente visitarlo è un’esperienza intensa, difficile, commovente. La Santa Sede, tornata in Biennale dopo alcune edizioni di assenza, ha presentato il progetto “Con i miei occhi”, allestito nel carcere femminile della Giudecca. Otto artisti, tra cui Maurizio Cattelan, Simone Fattal e Claire Fontaine, hanno portato il loro lavoro nella casa di reclusione, progettandolo per e insieme alle detenute.


“L’idea – ha detto ad askanews Bruno Racine, il direttore di Palazzo Grassi che è uno dei curatori – era quella di trovare un luogo che fosse anche un messaggio, quindi vista la tematica della Biennale, intitolata Stranieri ovunque, e vista anche l’insistenza di Papa Francesco sugli emarginati, le persone umili e scartate dalla società, abbiamo pensato che il carcere femminile dell Giudecca, che ha anche una storia molto interessante, potesse essere il posto giusto”. Il ruolo delle persone del carcere è fondamentale, sono le stesse donne a fare da guida ai visitatori, raccontando le opere e accompagnandoli nel percorso espositivo. Particolarmente toccanti le poesie scritte dalle detenute, che Simone Fattal ha riportato su molte placche pittoriche con anche i nome delle loro autrici, ma è di grande forza pure la scritta blu di Claire Fontaine, che nel cortile principale del carcere, dice alle ospiti che “Siamo con voi nella notte”.


“Questo progetto – ha aggiunto Chiara Parisi, altra curatrice del padiglione – non poteva essere realizzato in una casa di detenzione senza che ci fosse una vera collaborazione, già nel momento in cui la direzione accetta l’incredibile invito della Santa Sede di intervenire all’interno. Ma tutto nasce davvero dalla collaborazione tra gli artisti e le signore della casa. In più, nel momento in cui la narrazione passa attraverso le parole di queste donne, significa che la libertà della creazione artistica è possibile”. Una libertà che è anche al centro del film di Marco Perego con Zoe Saldana, che racconta le ultime ore di detenzione di una donna, ma anche le primissime di un’altra. In un intreccio di dolore e speranza che sembra caratterizzare tutta l’esperienza di “Con i miei occhi”.


Il progetto è certamente ambizioso e rappresenta in modo plastico la vocazione sociale della Santa Sede. La domanda vera, alla fine, sembra essere quanto beneficio tutto questo porterà realmente alle persone del carcere, alle loro storie e alla loro possibilità di vivere in modo diverso lo spazio della detenzione. (Leonardo Merlini)

Voto in condotta, come cambia la scuola con il ddl Valditara

Voto in condotta, come cambia la scuola con il ddl ValditaraRoma, 17 apr. (askanews) – Stretta sul voto in condotta che peserà fino a far scattare la bocciatura, multe fino a 10mila euro in caso di condanna penale per chi aggredisce il personale scolastico, ritorno per la scuola primaria ai “giudizi sintetici” che dal 2020 erano stati sostituiti con i “giudizi descrittivi”. Sono alcune dei principali contenuti del ddl Valditara sulla modica della valutazione del comportamento di studenti e studentesse che è stato approvato dall’aula del Senato e che ora passa alla Camera.


Tra le novità anche il fatto che il metodo Montessori sarà esteso a tutto il primo ciclo di istruzione, fino alle scuole medie, ma dovrà essere un decreto del ministero dell’Istruzione a regolare il funzionamento delle sezioni Montessori che, se la sperimentazione passerà, andranno a regime nella scuola pubblica. Il voto in condotta peserà di più e potrà anche determinare la bocciatura. Alle scuole medie tornerà ad essere espresso in decimi e non più in giudizi e, cosa che non accadeva più dal 2017, farà media. Con il 5 in condotta dunque, che potrà essere assegnato anche di fronte a mancanze disciplinari gravi e reiterate, scatterà automaticamente la bocciatura. Un voto in condotta inferiore al 6 in una valutazione periodica – cioè in un quadrimestre – costituirà per lo studente l’obbligo a partecipare a ad attività di cittadinanza attiva e solidale.


Per quanto riguarda le superiori, ottenere un 6 in condotta comporterà un debito formativo in educazione civica, da recuperare entro settembre. Il voto sul comportamento peserà anche – a differenza di quanto avviene oggi – sui crediti necessari per l’ammissione all’esame di maturità: il massimo punteggio verrà assegnato solo se lo studente otterrà un voto in condotta pari a 9 o 10. Cambia anche la politica delle sospensioni: per quelle fino a due giorni lo studente sarà chiamato a partecipare ad attività scolastiche mirate, stabilite dal consiglio di classe, volte alla riflessione e all’approfondimento degli episodi che hanno portato alla sospensione. Al termine di queste attività lo studente dovrà produrre un elaborato critico sui temi trattati. Se la sospensione supera i due giorni, lo studente sarà impegnato in attività di cittadinanza solidale, mirate a promuovere il senso di responsabilità e di comunità, oltre alla consapevolezza delle conseguenze dei propri atti. Una novità importante riguarda le scuole elementari dove il voto in condotta sarà espresso collegialmente dai docenti con un giudizio sintetico riportato nel documento di valutazione. Il giudizio sintetico sostituirà per tutte le materie quello descrittivo (articolato finora in avanzato, intermedio, base e in via di prima acquisizione su ogni singolo aspetto della materia), ma sarà comunque accompagnato “dalla descrizione degli apprendimenti raggiunti”.


Per quanto riguarda le aggressioni al personale scolastico il ddl prevede, oltre all’eventuale risarcimento dei danni, che in caso di una condanna penale scatti una super multa da 500 fino a 10mila euro.

Corruzione, Conte: viviamo una fase che ci ricorda ‘Mani pulite’

Corruzione, Conte: viviamo una fase che ci ricorda ‘Mani pulite’Roma, 17 apr. (askanews) – “Stiamo attraversando una fase che un po’ ci ricorda quella di mani pulite”. Lo ha detto il leader M5s Giuseppe Conte, parlando a Matera. Anche allora, ha spiegato, “iniziarono a venir fuori degli scandali e la politica del tempo, la classe dirigente, non comprese che c’era un morbo diffuso, un modo di fare politica completamente deviato che chiamò la magistratura ad assumersi una responsabilità che invece dovrebbe competere alla politica”.


Ha aggiunto Conte: “Allora, visti gli scandali da nord a sud – l’ultimo l’abbiamo avuto in Sicilia col vice-presidente del centrodestra coinvolto – io dico: fermiamoci un attimo tutti e cerchiamo un attimo di recuperare la dignità della politica. Che vuol dire autoriformarsi senza aspettare i provvedimenti della magistratura”.

Fed, Powell: Mancanza progressi su inflazione ritarderà tagli tassi

Fed, Powell: Mancanza progressi su inflazione ritarderà tagli tassiNew York, 17 apr. (askanews) – Il presidente della Federal Reserve Jerome Powell ha dichiarato martedì che l’economia americana, pur essendo forte, non ha visto l’inflazione tornare all’obiettivo del 2% stimato dalla banca centrale, sottolineando che sarà improbabile che i tagli dei tassi di interesse siano in vista in tempi brevi.


Intervenendo a un forum politico incentrato sulle relazioni economiche tra Stati Uniti e Canada, Powell ha affermato che, sebbene l’inflazione continui a scendere, non si è mossa abbastanza rapidamente. “I dati più recenti mostrano una crescita solida e una forza continua nel mercato del lavoro, ma anche la mancanza di ulteriori progressi quest’anno riguardo al ritorno al nostro obiettivo di inflazione del 2%”, ha detto Powell, indicando che l’attuale livello di politica monetaria probabilmente rimarrà in vigore più a lungo. “I dati recenti chiaramente non ci hanno dato maggiore fiducia, e invece indicano che probabilmente ci vorrà più tempo del previsto per raggiungere quella fiducia”, ha detto Powell.

Confindustria,domani Orsini presenta la squadra:Gozzi sarà advisor

Confindustria,domani Orsini presenta la squadra:Gozzi sarà advisorRoma, 17 apr. (askanews) – Ultimi ritocchi per la squadra del presidente designato di Confindustria, Emanuele Orsini. Tra conferme e new entry saranno tredici i vicepresidenti che affiancheranno Orsini nel suo mandato. Entrerà nel team in qualità di special advisor anche Antonio Gozzi, presidente di Federacciai ed ex candidato alla successione di Carlo Bonomi. Ruolo di special advisor anche per Gianfelice Rocca, presidente del gruppo Techint.


Tre dovrebbero essere le donne della squadra di Orsini. Tra i nomi che circolano ci sono quelli di Lucia Aleotti (Farmindustria), di Lara Ponti e Annalisa Sassi (Confindustria Emilia Romagna). Quanto alle altre caselle, Vincenzo Marinese (Confindustria Venezia) dovrebbe ottenere la vicepresidenza con delega all’organizzazione, Angelo Camilli (Unindustria Lazio) la vicepresidenza con delega alla finanza, credito e fisco. Tra le conferme Stefan Pan che dovrebbe continuare ad occuparsi di Europa e Maurizio Marchesini che dovrebbe passare alle Relazioni industriali. A Natale Mazzuca (Unindustria Calabria) dovrebbe andare la vicepresidenza per il Sud e a Mario Zanetti (Confitarma) quella all’Economia del mare. Ancora in bilico la casella del Centro Studi. Circolano i nomi di Marco Nocivelli (Anima Confindustria) o di Aleotti per questo ruolo. Nella squadra di Orsini, poi, potrebbe avere una carica anche Leopoldo Destro (Confindustria Veneto Est) ed essere confermato Francesco De Santis, attuale vicepresidente per la Ricerca e lo Sviluppo.


Ai dieci imprenditori scelti da Orsini si aggiungono i tre vicepresidenti di diritto: il presidente della Piccola Industria, Giovanni Baroni, il numero uno dei Giovani, Riccardo Di Stefano, e il presidente del Consiglio delle rappresentanze regionali. Quest’ultima carica dovrebbe andare ad Annalisa Sassi. Aurelio Regina dovrebbe ricoprire la carica di delegato all’energia, mentre per il ruolo di direttore generale in pole position ci sarebbe Maurizio Tarquini, attualmente d.g. di Unindustria Lazio.


Domani i 187 imprenditori del Consiglio generale voteranno il programma e la proposta di squadra di presidenza. Ultima tappa per Orsini sarà l’assemblea dei delegati del 23 maggio chiamata ad eleggere il nuovo presidente e il suo team.

Tesla chiede voto azionisti su paga Musk e trasferimento in Texas

Tesla chiede voto azionisti su paga Musk e trasferimento in TexasNew York, 17 apr. (askanews) – Il consiglio di amministrazione della casa automobilistica Tesla chiederà mercoledì agli azionisti di ripristinare il pacchetto salariale da 56 miliardi di dollari del CEO Elon Musk, che il giudice del Delaware, Kathaleen McCormick, aveva annullato all’inizio del 2024 dopo aver stabilito che l’accordo di compensazione da record era “profondamente imperfetto”.


Tesla ha anche affermato che chiederà agli azionisti di approvare lo spostamento della sede della società dal Delaware al Texas. Musk aveva suggerito la mossa dopo che il suo pacchetto salariale era stato dichiarato illegale. Il pacchetto retributivo di Musk era stato invalidato dopo che un azionista ha portato la società in tribunale sostenendo che era Musk e non il consiglio di amministrazione a controllare la compagnia. Dopo la sentenza del Delaware, il Ceo di Tesla aveva chiesto ai follower su X se trasferire l’azienda in Texas e oggi il consiglio presenterà la proposta agli azionisti, chiedendo di votarla. Il Delaware è la sede preferita da oltre il 60% delle aziende Fortune 500 perché lo stato ha un solido quadro giuridico dedicato alla risoluzione delle questioni aziendali.