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Confindustria, ok consiglio generale a squadra Orsini con 84% consensi

Confindustria, ok consiglio generale a squadra Orsini con 84% consensiRoma, 18 apr. (askanews) – Via libera del consiglio generale di Confindustria, su proposta del presidente designato Emanuele Orsini, alla squadra di presidenza per il quadriennio 2024-2028 con l’84% delle preferenze. Su 132 membri presenti, 110 hanno votato a favore, i contrari sono stati 9 e 13 le schede bianche. I componenti del consiglio generale con diritto di voto sono 187.


Dieci i vicepresidenti elettivi che affiancheranno Orsini, di cui tre confermati: Francesco De Santis, che continuerà il suo impegno su Ricerca e Sviluppo; Maurizio Marchesini che, dopo aver seguito le Filiere e le Medie Imprese, avrà la delega su Lavoro e Relazioni industriali e Stefan Pan, che proseguirà il lavoro svolto in Europa negli scorsi quattro anni in veste di Delegato del Presidente, con la vice presidenza per l’Unione europea e il Rapporto con le Confindustrie europee. Gli altri componenti elettivi della squadra di presidenza sono: Lucia Aleotti, a cui andrà la vice presidenza per il Centro Studi, snodo cruciale nella definizione delle strategie di politica economica; Angelo Camilli, a cui Orsini passerà il testimone su Credito, Finanza e Fisco; Barbara Cimmino che seguirà l’Export e l’Attrazione degli investimenti. A Vincenzo Marinese sarà affidata la responsabilità dell’Organizzazione e dei Rapporti con i territori e le categorie, mentre Natale Mazzuca avrà la delega alle Politiche Strategiche e allo Sviluppo del Mezzogiorno. A Marco Nocivelli verrà attribuita la nuova delega sulle Politiche industriali e Made in Italy, mentre Lara Ponti si occuperà di Transizione Ambientale e obiettivi Esg, temi centrali nell’agenda di Confindustria. Completeranno la squadra di Presidenza i tre Vice Presidenti di diritto, Giovanni Baroni, Presidente della Piccola Industria, Riccardo Di Stefano, Presidente dei Giovani Imprenditori e Annalisa Sassi, Presidente del Consiglio delle Rappresentanze Regionali.


Il presidente designato manterrà per sé la responsabilità su alcuni grandi capitoli strategici: Transizione Digitale, Cultura d’Impresa e Certezza del diritto. Il nuovo board di Confindustria sarà coadiuvato da cinque delegati del presidente: Leopoldo Destro ai Trasporti, alla Logistica e all’Industria del Turismo e Riccardo Di Stefano, al quale sarà affidata la delega all’Education. Giorgio Marsiaj si occuperà di Space Economy, ad Aurelio Regina andrà la delega all’Energia, mentre Mario Zanetti seguirà l’Economia del Mare.


Infine, la squadra 2024-2028, su richiesta del presidente designato, si avvarrà anche del contributo di tre Special Advisor: Antonio Gozzi con delega all’Autonomia Strategica Europea, Piano Mattei e Competitività, Gianfelice Rocca per le Life Sciences e Alberto Tripi per l’Intelligenza Artificiale. In chiusura del consiglio Orsini ha ringraziato l’Ambasciatore Langella per il lavoro svolto, annunciando che fino al suo prossimo incarico, sarà al fianco del Presidente designato come consigliere diplomatico. Il nuovo Direttore Generale sarà Maurizio Tarquini.


Mlp

Idealista: boom dell’affitto transitorio, +39% nell’ultimo anno

Idealista: boom dell’affitto transitorio, +39% nell’ultimo annoMilano, 18 apr. (askanews) – Continua la ripresa dello stock abitativo nel settore delle locazioni, cresciute del 3% nell’ultimo trimestre e del 14% rispetto a 12 mesi fa, quando l’emorragia di case disponibili per l’affitto toccò il punto più basso comparato ai normali standard del periodo pre-Covid. Nel mercato degli affitti, cresce in particolar modo l’offerta transitoria, con un aumento dell’8% rispetto al trimestre precedente e del 39% a livello interannuale. Lo rileva l’Ufficio Studi di idealista, secondo cui la locazione transitoria ora pesa per il 21% sul totale dell’offerta in locazione disponibile.


Il capoluogo in cui il peso dello stock transitorio impatta maggiormente sull’offerta è Venezia col 40%, seguita da Massa (37%), quindi Isernia e Verbania (entrambe a quota 31%). Solo due città, Sondrio e Teramo, non presentano alcuna presenza di locazioni temporanee. A Milano (17%) e Roma (15%) il peso dell’affitto transitorio sull’offerta totale è inferiore alla media nazionale del 21%. Il contratto di locazione transitorio è un accordo impiegato per l’affitto di un immobile ad uso abitativo per un periodo di tempo limitato e per esigenze abitative temporanee non turistiche. Il contratto ha una durata minima di 1 mese e massima di 18 mesi.


Sono 82 i capoluoghi in cui lo stock di affitti transitori è in rialzo, con i maggiori incrementi del periodo nei piccoli mercati, dove il fenomeno era praticamente inesistente ed è bastata la comparsa di una manciata di annunci per provocare variazioni molto marcate come ne caso di Nuoro (98%), Oristano (93%), Alessandria (92%) e Gorizia (91%). In altri 29 capoluoghi, le percentuali di aumento superano la media nazionale del 39%, con variazioni che vanno dall’89% di Avellino ed Enna (,) al 40% di Messina e Taranto. Questo trend di crescita si riscontra praticamente in tutti i principali mercati degli affitti, come dimostrano i dati di Bologna (69%), Firenze (59%), Milano (58%), Torino (33%), Napoli (28%), Venezia (18%), e Roma (17%). D’altra parte, si registrano ribassi in 14 città, con percentuali che vanno dal più marcato -63% di Verbania e Cuneo al -10% registrato a Barletta. La tendenza positiva della locazione classica, contratti 4+4, è proseguita debolmente nell’ultimo trimestre (solo 1% di incremento), con un aumento dell’8% rispetto allo stesso periodo del 2023, coinvolgendo 72 delle 100 città capoluogo monitorate. Ancora una volta, sono i mercati più piccoli a mostrare le maggiori fluttuazioni nell’offerta di alloggi in affitto, come evidenziato da Belluno (86%), Gorizia (81%), Vibo Valentia e Biella (entrambe con un aumento del 76%). Tra i grandi mercati Milano (38%) e Bologna (30%) invertono la tendenza negativa degli anni precedenti, mentre Roma (-30%) e Napoli (-23%) continuano a registrale forti cali dell’offerta. La disponibilità di immobili in affitto sta diminuendo in 27 città italiane, con variazioni che spaziano dal -3% di Vicenza al calo più significativo registrato a Cuneo, che ha visto una diminuzione del 62% nell’ultimo anno.

Daniele Novara su voti sintetici: “Pericolosi, le firme al Quirinale”

Daniele Novara su voti sintetici: “Pericolosi, le firme al Quirinale”Roma, 18 apr. (askanews) – “Non finisce qui. Non ci rassegniamo al voto del Senato che ha approvato la reintroduzione dei giudizi sintetici alla primaria. Porteremo al Quirinale le oltre otto mila firme raccolte per bloccare questo colpo di mano sulla valutazione”: a fare appello al capo dello Stato sono il pedagogista Daniele Novara e il maestro Alex Corlazzoli, pronti a scrivere al presidente Sergio Mattarella, prima che il Ddl arrivi alla Camera dei Deputati per la fase finale.


Mercoledì 17 aprile l’aula di Palazzo Madama ha approvato il Disegno di Legge sul voto di comportamento nella scuola secondaria che attraverso un emendamento proposto dal Governo reintroduce gli aggettivi “gravemente insufficiente”, “insufficiente”, “sufficiente”, “discreto”, “buono” e “ottimo” nelle pagelle della primaria riportando di fatto la Scuola al passato. “La scuola dei voti e dei giudizi è dal punto di vista culturale”, commenta Daniele Novara “un vero e proprio reperto archeologico. La Scuola italiana è vittima di questa cultura che la trasforma in un luogo di espiazione e sofferenza, in una gara che ben pochi alunni riescono a vincere come ci ricordano i dati sulla dispersione scolastica e i Neeet e la riduzione del numero di laureati. Il ministero e Valditara hanno deciso di rafforzare questa visione della scuola come posto che accentua il giudizio piuttosto che luogo dove il desiderio di imparare si libera della paura di subire giudizi, ritorsioni e sofferenze inutili”.


“Dove ci porterà questa ossessione ministeriale che ha pure reintrodotto il voto di condotta come possibile bocciatura?”, si chiede ancora il pedagogista. “Siamo di fronte ad una svolta pericolosa. Il mondo pedagogico si è quasi nella sua interezza schierato contro questa proposta perché ne va della stessa base scientifica della pedagogia. Auspichiamo in un ripensamento”, aggiunge. Parole che accompagnano una proposta di Corlazzoli ai suoi colleghi: “Il voto al Senato toglie la maschera ai nostri politici di maggioranza e al ministro che hanno dimostrato tutta la loro scarsa conoscenza sull’infanzia. È difficile immaginare un bambino felice di prendere un ‘gravemente insufficiente’ al posto di ‘in via d’acquisizione’. Valditara ha provato in questi mesi ad anestetizzare l’opinione pubblica con una propaganda che accontenta chi pensa che la valutazione debba essere semplificazione. Non ci resta che l’obiezione di coscienza. Non solo continuare a valutare in itinere come si vuole ma boicottando la norma introdotta. Alberto Manzi, si oppose al voto in pagella mettendo il timbro: ‘Fa quel che può. Quel che non può non fa’. Noi oggi non possiamo mettere un timbro ma possiamo dare un ‘ottimo’ a tutti i nostri alunni per non cadere nel tranello di far diventare il giudizio il solo protagonista ingombrante delle nostre lezioni”.


La petizione, promossa dal pedagogista Daniele Novara e dal maestro Alex Corlazzoli insieme a Damiano Tommasi a Silvia Vegetti Finzi a Chiara Saraceno, ad Alberto Pellai, Alex Zanotelli con Carlotta Natoli, Moni Ovadia, Pierfrancesco Favino, Stefano Accorsi, Luca Zingaretti e tanti altri pedagogisti e intellettuali, ha raccolto 8.313 firme ed è stata lanciata il 22 febbraio su https://www.change.org/NoVotiNumericieGiudiziSintetici

Agenzia Entrate, da lunedì nuovi numeri per info e assistenza

Agenzia Entrate, da lunedì nuovi numeri per info e assistenzaRoma, 18 apr. (askanews) – Cambiano i contatti dell’Agenzia per chi chiama da mobile o da fuori Italia. Secondo quanto riporta una nota, da lunedì prossimo, 22 aprile, i numeri da segnare in agenda sono: 06.97.61.76.89 per le chiamate da cellulare (che sostituisce lo 06.96.66.89.07) e 06.45.47.04.68 per le chiamate da estero (che prende il posto dello 06.96.66.89.33). Resta invariato, invece, il numero verde da rete fissa: 800.90.96.96.


Gli avvisi sui numeri attivi – Con un messaggio audio, l’Agenzia sta comunicando la novità agli utenti del call center in attesa di parlare con un consulente. Inoltre, chi nei prossimi mesi continuerà a utilizzare i vecchi recapiti sarà informato sempre tramite messaggio audio sui numeri corretti. Chiedere informazioni su novità e scadenze fiscali, assistenza su comunicazioni di irregolarità, conoscere lo stato di un rimborso: sono alcuni dei servizi disponibili tramite l’assistenza telefonica delle Entrate, prosegue la nota. Il costo delle chiamate da cellullare e dall’estero dipende dal piano tariffario del chiamante, mentre da rete fissa il servizio è gratuito. Per maggiori informazioni è possibile consultare la sezione del sito internet dell’Agenzia Contatti e assistenza – Assistenza fiscale (agenziaentrate.gov.it). (fonte immagine: sito internet Agenzia Entrate).

Bce, De Guindos: siamo pronti a ridurre i tassi a giugno

Bce, De Guindos: siamo pronti a ridurre i tassi a giugnoRoma, 18 apr. (askanews) – Alla Bce “se le cose continuano come si sono evolute finora a giugno saremo pronti a ridurre la nostra linea monetaria restrittiva” con un taglio dei tassi. Lo ha affermato il vicepresidente, Luis de Guindos durante una audizione al Parlamento europeo.


Pur tra alti e bassi nei mesi a venire “siamo convinti che nel medio termine, nel 2025, saremo in grado di raggiungere il nostro obiettivo del 2% di inflazione”, ha aggiunto. (fonte immagine: Parlamento Ue).

Bce, De Guindos rilancia segnali di possibile taglio tassi giugno

Bce, De Guindos rilancia segnali di possibile taglio tassi giugnoRoma, 18 apr. (askanews) – Al Consiglio direttivo della Bce “sarà appropriato ridurre l’attuale livello di freno monetario” se le valutazioni aggiornate sulle prospettive di inflazione, le dinamiche dei prezzi di fondo e la forza della trasmissione della politica monetaria “dovessero aumentare la nostra fiducia che l’inflazione stia convergendo verso il nostro obiettivo (2%) in maniera sostenuta”. Lo ha lo ribadisce il vicepresidente della Bce, Luis de Guindos nel suo intervento di apertura alla audizione per la presentazione del rapporto annuale dell’istituzione al Parlamento europeo.


“Le nostre future decisioni assicureranno che i nostri tassi restino sufficientemente restrittivi per tutto il tempo che sarà necessario”, aggiunge, secondo il testo dell’intervento pubblicato dall’istituzione. Nelle ultime settimane la Bce ha lanciato ripetuti segnali sul suo orientamento a operare un primo taglio dei tassi a al Consiglio direttivo del 6 giugno, dopo che tra il luglio del 2022 il settembre dello scorso anno ha complessivamente alzato i riferimenti sul costo del denaro di 450 punti base, in risposta all’elevata inflazione. Negli ultimi mesi l’inflazione ha mostrato un calmieramento più rapido del previsto. (fonte immagine: Bce 2024)

Draghi scalda atmosfera a Consiglio Ue (e soprattutto in Italia)

Draghi scalda atmosfera a Consiglio Ue (e soprattutto in Italia)Bruxelles, 17 apr. (askanews) – Il giorno dopo il discorso di Mario Draghi a Bruxelles, con la richiesta di un “cambiamento radicale” dell’Unione europea, fa discutere la possibilità di un incarico di vertice – Consiglio europeo o Commissione – per l’ex banchiere centrale e primo ministro.


Per la verità l’interesse appare essere più in Italia che nella capitale belga, dove oggi si è aperto il Consiglio europeo straordinario. Anche i leader europei che ieri e oggi hanno commentato questa eventualità, infatti, lo hanno fatto sempre sollecitati da giornalisti italiani. È il caso, oggi, di Emmanuel Macron che ha parlato di un “amico formidabile, un amico immenso” un “grande presidente del Consiglio” anche se “è il giorno dopo” le elezioni europee “che si fanno le nomine”. Ed è il caso anche della premier estone Kaja Kallas, secondo cui è presto per parlare di nomi ma “Draghi mi piace molto”. Addirittura Viktor Orban, ieri, si era sbilanciato: “Mi piace Draghi. Lo rispetto, è una brava persona”. La verità è che, nelle cancellerie, se anche qualcuno ha accarezzato la possibilità, comunque le carte resteranno coperte fino all’ultimo momento per evitare di ‘bruciare’ il candidato, come sta avvenendo per Ursula von der Leyen, in grande difficoltà da quando ha incassato l’appoggio del Ppe come candidata per un nuovo mandato. Ma in Italia il nome di Draghi scalda i partiti. “Mi auguro che abbia una funzione nell’Ue”, dice Arturo Scotto (Pd) mentre il leader di Azione Carlo Calenda assicura che “faremo di tutto perchè possa diventare presidente della Commissione europea o presidente del Consiglio europeo”. Nel centrodestra, dopo che ieri Ignazio La Russa aveva detto che “sicuramente ha i titoli per ambire a ogni ruolo”, oggi altri esponenti Fdi appaiono decisamente più ‘freddi’. “Personalmente – spiega il capogruppo alla Camera Tommaso Foti – ritengo che questa operazione di continuare a costruire un percorso politico sui giornali per Draghi sia solo negativa. I vari partiti europei hanno i loro candidati. Se iniziamo una campagna tutta italiana per Draghi secondo me stiamo sbagliando strada”. Per il ministro Francesco Lollobrigida “se ci sono stati errori nel passato e una persona intelligente come Draghi dice che bisogna cambiare rotta… Noi diciamo che l’Europa non si muoveva nella direzione giusta, altri dicevano che era tutto perfetto. Oggi tutti dicono che bisogna cambiare. Ne siamo felici”.


Chi alza un fuoco di sbarramento contro Draghi è Matteo Salvini. Il leader leghista non ne parla direttamente ma proprio oggi fa uscire anticipazioni del suo libro in cui parla dell’ex premier, con giudizi poco lusinghieri. Tra le altre cose scrive che Draghi “non fece assolutamente nulla di utile” per la pace fiscale ma sbagliò anche metodo, fin dall’inizio, perchè decise di “non condividere con i segretari dei partiti nemmeno la scelta dei ministri” e “non fu l’unico scivolone, perché nell’esecutivo che doveva essere dei migliori figuravano alcuni nomi francamente sconcertanti”. Per quanto riguarda Forza Italia, a parlare oggi è Licia Ronzulli: Draghi “ha ragione, c’è molto da cambiare. Perché l’Europa di questi anni è stata miope nei confronti di cittadini e risparmiatori, più attenta alla cieca inflessibilità che all’esigenza di crescita economica e sviluppo, disinteressata a problemi, come quello dell’immigrazione, che solo in apparenza sembrano locali, ma invece riguardano l’intera Unione. La Commissione nella prossima legislatura dovrà essere capace di porre al centro tutti gli obiettivi di crescita, sviluppo e reale coesione, che nel corso degli anni si sono persi per strada”.

Gli occhi delle donne dal carcere: la Santa Sede in Biennale

Gli occhi delle donne dal carcere: la Santa Sede in BiennaleVenezia, 17 apr. (askanews) – Era uno dei padiglioni più attesi alla 60esima Biennale d’arte di Venezia ed effettivamente visitarlo è un’esperienza intensa, difficile, commovente. La Santa Sede, tornata in Biennale dopo alcune edizioni di assenza, ha presentato il progetto “Con i miei occhi”, allestito nel carcere femminile della Giudecca. Otto artisti, tra cui Maurizio Cattelan, Simone Fattal e Claire Fontaine, hanno portato il loro lavoro nella casa di reclusione, progettandolo per e insieme alle detenute.


“L’idea – ha detto ad askanews Bruno Racine, il direttore di Palazzo Grassi che è uno dei curatori – era quella di trovare un luogo che fosse anche un messaggio, quindi vista la tematica della Biennale, intitolata Stranieri ovunque, e vista anche l’insistenza di Papa Francesco sugli emarginati, le persone umili e scartate dalla società, abbiamo pensato che il carcere femminile dell Giudecca, che ha anche una storia molto interessante, potesse essere il posto giusto”. Il ruolo delle persone del carcere è fondamentale, sono le stesse donne a fare da guida ai visitatori, raccontando le opere e accompagnandoli nel percorso espositivo. Particolarmente toccanti le poesie scritte dalle detenute, che Simone Fattal ha riportato su molte placche pittoriche con anche i nome delle loro autrici, ma è di grande forza pure la scritta blu di Claire Fontaine, che nel cortile principale del carcere, dice alle ospiti che “Siamo con voi nella notte”.


“Questo progetto – ha aggiunto Chiara Parisi, altra curatrice del padiglione – non poteva essere realizzato in una casa di detenzione senza che ci fosse una vera collaborazione, già nel momento in cui la direzione accetta l’incredibile invito della Santa Sede di intervenire all’interno. Ma tutto nasce davvero dalla collaborazione tra gli artisti e le signore della casa. In più, nel momento in cui la narrazione passa attraverso le parole di queste donne, significa che la libertà della creazione artistica è possibile”. Una libertà che è anche al centro del film di Marco Perego con Zoe Saldana, che racconta le ultime ore di detenzione di una donna, ma anche le primissime di un’altra. In un intreccio di dolore e speranza che sembra caratterizzare tutta l’esperienza di “Con i miei occhi”.


Il progetto è certamente ambizioso e rappresenta in modo plastico la vocazione sociale della Santa Sede. La domanda vera, alla fine, sembra essere quanto beneficio tutto questo porterà realmente alle persone del carcere, alle loro storie e alla loro possibilità di vivere in modo diverso lo spazio della detenzione. (Leonardo Merlini)

Voto in condotta, come cambia la scuola con il ddl Valditara

Voto in condotta, come cambia la scuola con il ddl ValditaraRoma, 17 apr. (askanews) – Stretta sul voto in condotta che peserà fino a far scattare la bocciatura, multe fino a 10mila euro in caso di condanna penale per chi aggredisce il personale scolastico, ritorno per la scuola primaria ai “giudizi sintetici” che dal 2020 erano stati sostituiti con i “giudizi descrittivi”. Sono alcune dei principali contenuti del ddl Valditara sulla modica della valutazione del comportamento di studenti e studentesse che è stato approvato dall’aula del Senato e che ora passa alla Camera.


Tra le novità anche il fatto che il metodo Montessori sarà esteso a tutto il primo ciclo di istruzione, fino alle scuole medie, ma dovrà essere un decreto del ministero dell’Istruzione a regolare il funzionamento delle sezioni Montessori che, se la sperimentazione passerà, andranno a regime nella scuola pubblica. Il voto in condotta peserà di più e potrà anche determinare la bocciatura. Alle scuole medie tornerà ad essere espresso in decimi e non più in giudizi e, cosa che non accadeva più dal 2017, farà media. Con il 5 in condotta dunque, che potrà essere assegnato anche di fronte a mancanze disciplinari gravi e reiterate, scatterà automaticamente la bocciatura. Un voto in condotta inferiore al 6 in una valutazione periodica – cioè in un quadrimestre – costituirà per lo studente l’obbligo a partecipare a ad attività di cittadinanza attiva e solidale.


Per quanto riguarda le superiori, ottenere un 6 in condotta comporterà un debito formativo in educazione civica, da recuperare entro settembre. Il voto sul comportamento peserà anche – a differenza di quanto avviene oggi – sui crediti necessari per l’ammissione all’esame di maturità: il massimo punteggio verrà assegnato solo se lo studente otterrà un voto in condotta pari a 9 o 10. Cambia anche la politica delle sospensioni: per quelle fino a due giorni lo studente sarà chiamato a partecipare ad attività scolastiche mirate, stabilite dal consiglio di classe, volte alla riflessione e all’approfondimento degli episodi che hanno portato alla sospensione. Al termine di queste attività lo studente dovrà produrre un elaborato critico sui temi trattati. Se la sospensione supera i due giorni, lo studente sarà impegnato in attività di cittadinanza solidale, mirate a promuovere il senso di responsabilità e di comunità, oltre alla consapevolezza delle conseguenze dei propri atti. Una novità importante riguarda le scuole elementari dove il voto in condotta sarà espresso collegialmente dai docenti con un giudizio sintetico riportato nel documento di valutazione. Il giudizio sintetico sostituirà per tutte le materie quello descrittivo (articolato finora in avanzato, intermedio, base e in via di prima acquisizione su ogni singolo aspetto della materia), ma sarà comunque accompagnato “dalla descrizione degli apprendimenti raggiunti”.


Per quanto riguarda le aggressioni al personale scolastico il ddl prevede, oltre all’eventuale risarcimento dei danni, che in caso di una condanna penale scatti una super multa da 500 fino a 10mila euro.

Corruzione, Conte: viviamo una fase che ci ricorda ‘Mani pulite’

Corruzione, Conte: viviamo una fase che ci ricorda ‘Mani pulite’Roma, 17 apr. (askanews) – “Stiamo attraversando una fase che un po’ ci ricorda quella di mani pulite”. Lo ha detto il leader M5s Giuseppe Conte, parlando a Matera. Anche allora, ha spiegato, “iniziarono a venir fuori degli scandali e la politica del tempo, la classe dirigente, non comprese che c’era un morbo diffuso, un modo di fare politica completamente deviato che chiamò la magistratura ad assumersi una responsabilità che invece dovrebbe competere alla politica”.


Ha aggiunto Conte: “Allora, visti gli scandali da nord a sud – l’ultimo l’abbiamo avuto in Sicilia col vice-presidente del centrodestra coinvolto – io dico: fermiamoci un attimo tutti e cerchiamo un attimo di recuperare la dignità della politica. Che vuol dire autoriformarsi senza aspettare i provvedimenti della magistratura”.