Skip to main content
#sanremo #studionews #askanews #ciaousa #altrosanremo

Istat: effetti del cambio del clima più evidenti: +36 giorni di caldo intenso

Istat: effetti del cambio del clima più evidenti: +36 giorni di caldo intensoRoma, 17 apr. (askanews) – “Nel 2023, gli effetti dei cambiamenti climatici sono sempre più evidenti in termini di estremi di temperature (massima, minima e media) e di distribuzione eterogenea delle quantità di precipitazione rispetto al periodo climatico di riferimento, come si evince dagli indicatori sui fenomeni estremi connessi all’intensità del caldo (+36 giorni rispetto al periodo di riferimento 1981-2010) e al prolungarsi degli eventi siccitosi (+5,5 giorni consecutivi senza pioggia)”. Lo scrive l’Istat nel Rapporto BES 2023 presentato oggi.


“La preoccupazione dei cittadini per i cambiamenti climatici (70,8% di persone di 14 anni e più) e l’indicatore di soddisfazione per la situazione ambientale (69,1%) si confermano su livelli simili al 2019. La preoccupazione per la perdita di biodiversità, invece, rimane superiore rispetto al 2019, nonostante la diminuzione rispetto al 2022 (23,0%, contro il 23,9% del 2022 e 22,2% del 2019)”. Secondo l’Istat inoltre, “le molteplici azioni messe in campo nel nostro Paese per avviare la transizione non hanno prodotto ancora i risultati auspicati. Diversi indicatori mostrano come la ripresa delle attività economiche e sociali, successiva alla crisi pandemica, abbia concorso all’aumento delle pressioni sull’ambiente e – conseguentemente – dello stato dell’ambiente stesso”.


In particolare nel 2022, rispetto all’anno precedente, peggiora la qualità dell’aria (76,2% di superamenti della soglia di riferimento, contro il 71,7% del 2021), dopo un periodo di costante miglioramento; aumentano le emissioni di CO2 , che tornano ai livelli del 2019 (7,3 tonnellate per abitante in entrambi gli anni); cresce il consumo di materiale interno (516 milioni di tonnellate, contro 505 del 2021 e 499,5 del 2019) e diminuisce la produzione di energia da fonti rinnovabili (30,7% di energia consumata da fonti rinnovabili, contro il 35,1% del 2021 e il 34,9% del 2019). Inoltre non migliorano il consumo di suolo (7,14% della superficie complessiva, contro il 7,11% nel 2021 e 7,07% nel 2019) e la dispersione di acqua potabile dalle reti comunali di distribuzione, il cui alto livello rimane stabile in tutto il periodo (42,4% dell’acqua immessa in rete). Fa eccezione il miglioramento degli indicatori sulla produzione di rifiuti urbani (492,3 chilogrammi per abitante, contro 500,5 nel 2021 e 503,0 del 2019) e sul loro conferimento in discarica (17,8% dei rifiuti urbani prodotti). In particolare, quest’ultimo indicatore risulta in costante diminuzione a livello nazionale nonostante la gestione del conferimento a livello regionale sia fortemente differenziata.

Abi: completare Unione bancaria ma in modo graduale e ordinato

Abi: completare Unione bancaria ma in modo graduale e ordinatoRoma, 17 apr. (askanews) – “Ulteriori progressi nel completamento dell’Unione Bancaria sono certamente auspicabili, ma occorre che tali progressi siano frutto di un percorso normativo ordinato, coordinato e coerente”. Lo affermano il presidente dell’Abi, Antonio Patuelli, e il direttore generale della stessa associaizone bancaria, Giovanni Sabatini in una lettera alla presidente della Commissione affari economici e monetari del Parlamento europeo, Irene Tinagli, come deliberato dal Comitato esecutivo dell’Abi ha deliberato all’unanimità.


“In proposito – prosegue la missiva – osserviamo che non è ancora stato trovato un accordo sul pacchetto di gestione delle crisi (Cmdi) rispetto al quale dovranno necessariamente coordinarsi le scelte che saranno compiute sull’EDIS. Anche sotto il profilo di una corretta sequenza temporale, sosteniamo decisamente l’importanza di evitare di effettuare il secondo passo prima del primo, per evitare incongruenze e divergenze tra questi due complessi dossier”. L’Abi precisa che dell’invio di questa lettera è stata data immediata notizia al presidente del Consiglio, ai vicepresidenti del Consiglio, al ministro dell’Economia e delle Finanze, e al governatore della Banca d’Italia.


“Riconosciamo che la creazione dell’Unione Bancaria, avviata nel 2014, è stata una risposta potente alla crisi finanziaria, che ha portato a progressi significativi verso la creazione di un Testo Unico in materia bancaria nell’Ue, l’istituzione di una nuova architettura europea per la supervisione e la risoluzione, la riduzione dei rischi”, proseguono Patuelli e Sabatini. Ma “auspichiamo fortemente che sia adottato un approccio graduale e ordinato che parta dalla conclusione del percorso legislativo concernente il Cmdi per passare poi alla conclusione del c.d. terzo pilastro dell’Unione Bancaria evitando frettolosi compromessi – avvertono dall’Abi – senza che siano state adeguatamente valutate tutte le possibili conseguenze in una materia così delicata per la stabilità dei mercati finanziari”. (fonte immagine: Abi).

Italia-Tunisia, firmato l’accordo per il sostegno allo Stato tunisino

Italia-Tunisia, firmato l’accordo per il sostegno allo Stato tunisinoRoma, 17 apr. (askanews) – Al Palazzo presidenziale di Cartagine, in Tunisia, dove si è tenuto l’incontro della presidente del Consiglio Giorgia Meloni con il presidente tunisino Saied, si sta svolgendo la cerimonia di firma di diversi accordi: il Memorandum d’Intesa tra il Ministero dell’Università e della Ricerca e il Ministero dell’Insegnamento Superiore e della Ricerca Scientifica (siglata per l’Italia dal Ministro Bernini); l’Accordo per il sostegno al bilancio generale dello Stato tunisino (Vice Ministro Cirielli); Convenzioni finanziarie all’Accordo per il sostegno generale dello Stato tunisino e all’Emendamento n. 1 al Protocollo d’Accordo relativo alla concessione di una linea di credito in favore delle Pmi (firma del presidente Simest e direttore degli Affari Europei e Internazionali di Cdp, Pasquale Salzano).

Accusato di odio razziale e apologia della Shoah, arrestato un 29enne a Milano

Accusato di odio razziale e apologia della Shoah, arrestato un 29enne a MilanoMilano, 17 apr. (askanews) – Propaganda e istigazione a delinquere finalizzate all’odio razziale e religioso, aggravate dall’apologia della Shoah: per queste accuse un 29enne è stato arrestato a Milano dalla polizia che ha anche eseguito perquisizioni locali e personali nei confronti del padre del giovane (un cittadino italiano di origini egiziane) e di altri tre individui che hanno sostenuto e incitato le sue esternazioni sui social. E’ l’esito di un’indagine condotta dai poliziotti della Sezione Antiterrorismo Internazionale della Digos di Milano e dalla Direzione Centrale della Polizia di Prevenzione.


Secondo la ricostruzione degli investigatori l’uomo, residente nel Milanese, all’indomani dei tragici fatti del 7 ottobre 2023, aveva diffuso online esternazioni di chiara matrice antisemita ed apologetiche delle azioni terroristiche di Hamas, dichiarandosi in procinto di intraprendere il jihad e raggiungere il martirio combattendo: oltre alla pubblicazione sul proprio profilo di numerose foto che lo immortalavano in costante allenamento fisico per prepararsi all’impegno bellico, lo stesso aveva effettuato ricerche sul web sui voli disponibili per raggiungere i teatri di guerra mediorientali. Il giovane, oltre ad aver avviato chat WhatsApp e Instagram con numerose persone che gli parevano attestate sulle stesse posizioni radicali e nelle quali ha manifestato aperto sostegno alle azioni di Hamas palesando al contempo un odio ossessivo verso lo Stato e il popolo ebraico, ha condotto, tramite i propri profili social, una quotidiana, incessante e sistematica attività di condivisione di contenuti di analogo tenore con differenti e articolate modalità.


Ha pubblicato più volte notizie e materiale di propaganda acquisite su canali tematici – tra cui gli organi mediatici ufficiali dell’ala militare di Hamas e di Hezbollah – traducendole in lingua italiana e talvolta modificandole per renderle maggiormente appetibili. Ha rilanciato le riposte di approvazione ricevute in privato, condividendole in numerosi e quotidiani post pubblici che fungevano da volano di propaganda per contenuti ed esternazioni di sostegno alle citate organizzazioni terroristiche, col dichiarato obiettivo di invitare i fratelli ad arruolarsi invece di nascondersi. Una delle perquisizioni è stata effettuata in Svizzera da una pattuglia mista italo-elvetica nei confronti di un uomo già noto alle autorità italiane per la vicinanza agli ambienti dell’estrema destra milanese.

Italia-Tunisia, firmato accordo per sostegno a bilancio Stato tunisino

Italia-Tunisia, firmato accordo per sostegno a bilancio Stato tunisinoRoma, 17 apr. (askanews) – Al Palazzo presidenziale di Cartagine, in Tunisia, dove si è tenuto l’incontro della presidente del Consiglio Giorgia Meloni con il presidente tunisino Saied, si sta svolgendo la cerimonia di firma di diversi accordi: il Memorandum d’Intesa tra il Ministero dell’Università e della Ricerca e il Ministero dell’Insegnamento Superiore e della Ricerca Scientifica (siglata per l’Italia dal Ministro Bernini); l’Accordo per il sostegno al bilancio generale dello Stato tunisino (Vice Ministro Cirielli); Convenzioni finanziarie all’Accordo per il sostegno generale dello Stato tunisino e all’Emendamento n. 1 al Protocollo d’Accordo relativo alla concessione di una linea di credito in favore delle Pmi (firma del presidente Simest e direttore degli Affari Europei e Internazionali di Cdp, Pasquale Salzano).

Inflazione, confermata frenata al 2,4% a marzo nell’eurozona

Inflazione, confermata frenata al 2,4% a marzo nell’eurozonaRoma, 17 apr. (askanews) – Eurostat ha confermato il calmieramento dell’inflazione media dell’area euro al 2,4% a marzo, dal 2,6% registrato a febbraio per la crescita dei prezzi su base annua. Con un comunicato, l’ente di statistica europea ricorda che un anno prima nello stesso mese l’inflazione si attestava al 6,9% tra febbraio e marzo i prezzi hanno segnato un incremento dello zero ridotto percento. I dati sono in linea con la stima preliminare e inferiori alle attese precedenti a quest’ultima.


Alla luce dei continui calmieramenti dell’inflazione, la Bce ha lanciato ripetuti segnali sull’orientamento a tagliare i tassi di interesse a giugno.

Confindustria: Pil sorprende in positivo, +0,9% nel 2024 e +1,1% in 2025

Confindustria: Pil sorprende in positivo, +0,9% nel 2024 e +1,1% in 2025Roma, 17 apr. (askanews) – Resta in crescita l’economia italiana che “sorprende in positivo”. L’andamento del Pil nel 2024 si profila in linea con la buona dinamica registrata nel 2023. Il Centro Studi di Confindustria, negli Scenari economici di primavera, prevede un incremento del +0,9% per quest’anno, ovvero 0,4 punti percentuali in più rispetto a quanto previsto nello scenario di ottobre scorso. La crescita nel 2025 è attesa poco superiore, al +1,1%. Le stime sono lievemente inferiori a quelle del governo che, nel Def, ha previsto un Pil a +1% nel 2024 e a +1,2% nel 2025.


La stima di crescita più alta per il 2024 è in buona parte ascrivibile alla revisione al rialzo delle serie storiche sul Pil, operata dall’Istat a marzo. Nel primo trimestre del 2024 gli indicatori congiunturali sull’attività economica fotografano una fase di quasi stagnazione. Il Pil, in termini trimestrali, è però atteso tornare a crescere in modo più robusto dalla seconda metà del 2024 e nel corso del 2025, grazie a due driver: taglio dei tassi da parte della Bce e implementazione del Pnrr.


Vari fattori, però, “frenano la crescita”, sottolineano gli economisti di Confindustria. L’effetto netto è atteso essere comunque positivo. Ma “chiaramente ciò significa anche che ci sarebbe spazio nel 2024-2025 per una crescita economica ancora più forte di quella oggi prevedibile”. Primo freno, il costo dell’elettricità pagato dalle imprese resta più alto in Italia rispetto ai principali paesi Ue e anche rispetto agli altri grandi competitor internazionali come Usa e Giappone. Tutto ciò crea – osserva il Csc – uno “svantaggio competitivo per le imprese italiane: una riforma del mercato elettrico e una maggiore quota di rinnovabili nella generazione elettrica, visto che oggi hanno costi inferiori alle fonti fossili, potrebbero attenuare i costi dell’energia in Italia e ridurre la dipendenza estera.


Secondo freno, il graduale phase out del Superbonus, già in scadenza a fine 2023 in termini di aliquota al 110%, e degli altri incentivi all’edilizia. Le costruzioni ad uso residenziale, in termini di valore aggiunto e quindi di contributo al Pil, dovrebbero risentire fortemente di tale prevista riduzione degli incentivi, già nel 2024 e in misura ancora maggiore nel 2025. È chiaro che parte della crescita del PIL negli anni scorsi è attribuibile agli impatti del Superbonus, 2,4 punti percentuali in quattro anni. Terzo, le strozzature mondiali nei trasporti e il loro impatto negativo per l’industria italiana. Il tema della sicurezza dei trasporti “non riguarda solo il Mar Rosso, snodo cruciale dello scambio di merci tra Europa ed Asia, ma anche numerose altre fragilità lungo le rotte internazionali di trasporto”.


Mlp

Novità a Disneyland Paris, arriva Disney Adventure World

Novità a Disneyland Paris, arriva Disney Adventure WorldRoma, 17 apr. (askanews) – Disneyland Paris ha annunciato numerose novità che arriveranno nei prossimi mesi, a partire dal cambio di nome del Parco Walt Disney Studios in Disney Adventure World, con l’apertura della nuova Land World of Frozen. È stato infatti annunciato un importante piano di trasformazione, che si sta realizzando grazie a un investimento di due miliardi di euro, e che include il rifacimento completo del Parco Walt Disney Studios, che continuerà ad espandersi con nuove aree tematiche che si aggiungeranno al Marvel Avengers Campus, aperto nel 2022, e agli universi Pixar. Alla fine, il Parco raddoppierà la sua superficie, diventando una destinazione a sé stante.


L’idea originale del secondo Parco, aperto nel 2002, era quella di offrire agli ospiti uno sguardo nel dietro le quinte della realizzazione di film, lungometraggi animati e spettacoli televisivi. Da allora, il concetto si è evoluto e nel 2007 ha intrapreso un percorso di espansione con progetti come The Twilight Zone Tower of Terror, Worlds of Pixar e Ratatouille: The Adventure. Dalla recente apertura di Worlds of Pixar e di Marvel Avengers Campus alla creazione di un’area tematica ispirata a Frozen, il Parco continua a dare il benvenuto alle franchise più amate. “Oggi stiamo cambiando la storia del Parco Walt Disney Studios. Fino ad oggi ospiti avevano la possibilità di sbirciare nel dietro le quinte delle riprese cinematografiche. D’ora in poi, saranno invitati a celebrare le grandi franchise Disney e ad intraprendere un’avventura in mondi immersivi. Questi universi unici diventeranno il fulcro della nuova identità del Parco e rappresenteranno i regni che gli ospiti scopriranno all’interno del Parco. Questi ultimi saranno invitati a partecipare ad avventure ispirate alle storie più amate di sempre”, ha commentato Tom Fitzgerald, Walt Disney Imagineering Chief Storytelling Executive e Senior Creative Executive di Disneyland Paris. E Natacha Rafalski, presidente di Disneyland Paris, ha spiegato: “Gli ospiti intraprenderanno un viaggio che fonde la magia e l’emozione delle nostre amate franchise con l’esplorazione di nuovi mondi ricreati in maniera fedele. Questa significativa evoluzione ci ha ispirato a rinominare il Parco, preannunciando un nuovo vibrante capitolo per Disneyland Paris. Il nuovo nome entrerà ufficialmente in vigore con la grande apertura della nostra prossima area tematica, World of Frozen, segnando l’inizio grandioso di questa nuova ed entusiasmante era. Con il nostro impegno a superare i confini dell’immersione e dell’innovazione, stiamo creando nuove esperienze mozzafiato e momenti spettacolari a Disney Adventure World. Il Parco offrirà avventure uniche in mondi coinvolgenti e sarà un complemento perfetto per il Parco Disneyland”.


In futuro gli ospiti potranno intraprendere un viaggio nel cuore del regno di Arendelle visitando World of Frozen, una nuova area tematica che sta già crescendo a vista d’occhio, con le sue facciate colorate e l’imperdibile Montagna del Nord che diventa ogni giorno più visibile. Questo mondo immersivo nascerà sulle rive di Adventure Bay, uno specchio d’acqua di 70.000 metri cubi con un litorale paesaggistico e una passeggiata centrale che farà da porta d’accesso ai nuovi universi tematici che lo circonderanno. Adventure Bay diventerà un importante luogo di intrattenimento a 360 gradi. Il Parco sarà dotato delle più moderne tecnologie per offrire impressionanti spettacoli d’acqua con fontane, musica, luci ed effetti speciali. A partire da questo mese i lavori di trasformazione del Parco si estenderanno all’area d’ingresso per immergere gli ospiti in una nuova storia non appena entreranno nel Disney Adventure World. Dopo aver superato i tornelli, gli ospiti saranno trasportati in uno studio cinematografico contemporaneo all’aperto, diventando così gli invitati speciali di una prima cinematografica nel cuore di Hollywood in una notte stellata. Per dare vita a questa nuova esperienza immersiva, l’arredamento interno del “soundstage”, che attualmente rappresenta una scena di riprese cinematografiche sull’Hollywood Boulevard, sarà sostituito da decorazioni artigianali che rendono omaggio alle sale cinematografiche storiche di Hollywood e all’industria dell’intrattenimento nel suo complesso. Il nuovo edificio d’ingresso, rinominato World Premiere, riaprirà nella primavera del 2025. Una volta usciti dall’edificio, si arriverà nel cuore di World Premiere Plaza, un’area che riunisce i teatri, che attualmente celebrano le storie Disney Animation e Pixar, in un’elegante ambientazione ispirata all’Art Déco. I team di Walt Disney Imagineering Paris sono già al lavoro per trasformare l’ex piazza centrale del Parco in un ambiente con decorazioni ispirate alle famose facciate dei teatri di Broadway e del West End. Per accedere ai mondi immersivi del Parco, gli ospiti potranno inoltre passeggiare lungo Adventure Way, una passeggiata circondata da un paesaggio mozzafiato e da giardini a tema; scopriranno Raiponce Tangled Spin, una nuova attrazione per tutta la famiglia che inviterà a “volteggiare” nella famosa scena delle lanterne di Rapunzel. Oltre al secondo Parco, l’intero Resort sta subendo cambiamenti significativi. Tra le altre cose, ci saranno presto due nuovi spettacoli, tra cui uno show musicale ispirato ad Alice nel Paese delle Meraviglie di Disney Animation che debutterà in primavera: “Alice and the Queen of Hearts: Back to Wonderland”. A partire dal 25 maggio, Alice, la Regina di Cuori e molti altri, torneranno nel Paese delle Meraviglie per un nuovo spettacolo in cui due fazioni si affrontano in un testa a testa, con acrobati che si spingono al limite e due finali alternativi decisi dal pubblico.


Alla fine del 2024, inoltre, al Marvel Avengers Campus ci sarà una nuova esperienza notturna che prenderà vita ogni sera sull’edificio della Worldwide Engineering Brigade, fino alla primavera del 2025. Questo momento coinvolgente combinerà proiezioni, musica ed effetti speciali con una trama completamente nuova, che vedrà interagire con il pubblico alcuni dei Personaggi Marvel più amati e nuovi per Disneyland Paris. Per quanto riguarda gli Hotel Disney, tutti i bungalow del Davy Crockett Ranch Disney saranno gradualmente sostituiti. Questo progetto di ristrutturazione, che sarà avviato quest’anno, migliorerà la tematizzazione dell’hotel con decorazioni dei bungalow che richiamano i personaggi Disney come le Giovani Marmotte, insieme a Paperino e ai suoi amici. All’inizio di quest’anno, anche l’iconico Disneyland Hotel ha riaperto le sue porte dopo una ristrutturazione. Tutti i progetti fanno parte del piano di trasformazione iniziato nel 2012.

Forza Italia frena sull’Autonomia, tensione con la Lega

Forza Italia frena sull’Autonomia, tensione con la LegaRoma, 16 apr. (askanews) – Sulla carta il patto regge ancora. Allo scadere del termine, sul ddl autonomia in commissione Affari Costituzionali cade una pioggia di emendamenti, oltre 2400, ma tutti dai gruppi di opposizione. Nessuno dalla maggioranza, nessuno da Fi, in particolare. L’ala meridionalista del partito di Antonio Tajani, quella che fa capo al governatore della Calabria Roberto Occhiuto, però, esce allo scoperto e avverte che valuterà in commissione le proposte della minoranza senza escluderne la presentazione di proprie una volta in aula. “C’è un patto e i patti si rispettano”, è la replica a stretto giro del capogruppo del Carroccio in commissione Igor Iezzi.


Il patto – ridimensionato rispetto alla richiesta di approvazione entro le elezioni europee – è che il testo arrivi in aula il 29 aprile per la discussione generale. Poi l’ok definitivo della Camera può anche arrivare dopo il voto dell’8 e 9 giugno, l’importante è che sia quello definitivo. Tradotto: testo blindato, nessuno spazio alle modifiche. È Tajani in persona, tuttavia, a far vacillare ogni certezza: “Noi riteniamo che l’Autonomia debba essere una riforma che favorisce tutta l’Italia, da Bolzano a Pantelleria. Non deve essere una riforma a vantaggio dell’uno a danno l’altro. Vigileremo su questo, lo abbiamo già fatto e continueremo a farlo nel corso del dibattito parlamentare che ci sarà nelle prossime settimane. Anche se ritengo che il voto ci sarà più in là. Vigileremo perché ci sia grande equilibrio”. Gli risponde dal Vinitaly il governatore del Veneto, Luca Zaia: “Mi dà un po fastidio sentir dire che bisogna vigilare. Non è che qui qualcuno scappa con la refurtiva. Stiamo parlando di un processo serio di responsabilità e di modernità per l’Italia”. Parole cui rispondono piccati i deputati azzurri Cannizzaro e Patriarca: “Zaia rispetti il Parlamento, giusto approfondire la riforma”. Gli stessi deputati che hanno affondato il colpo nel pomeriggio: “Per quanto riguarda possibili emendamenti di Forza Italia, se non sono stati presentati in Commissione ciò non vuol dire che non possano essere portati in Aula”, hanno avvisato. E soprattutto “avremo modo di valutare i tantissimi emendamenti presentati dall’opposizione”, dicono avvertendo sulla possibilità di maggioranze alternative. Dalla Lega mantengono la calma: “C’è un patto da rispettare. Vediamo cosa succederà in Aula, ma il fatto che alcuni deputati presentino emendamenti non vuol dire che Fi li voti…”. Tace oggi Fratelli d’Italia, ma ieri la premier Giorgia Meloni si era detta “fiduciosa”, sottolineando che non contra “un giorno prima o un giorno dopo”, ma il fatto che la maggioranza stia dimostrando di “andare avanti”. Rimandando all’ostruzionismo dell’opposizione eventuali ritardi. L’obiettivo resta comunque che il 29 si faccia la discussione generale. La data è stata difesa dal Carroccio con le unghie e con i denti anche di fronte alle pressanti richieste delle opposizioni che hanno denunciato una strozzatura dei tempi chiamando in causa a più riprese il presidente della Camera, Lorenzo Fontana. Ma l’esame in commissione non entrerà nel vivo prima di lunedì 22, visto l’ostruzionismo in Aula sul Dl Pnrr per impedire la convocazione, e la pausa per le elezioni in Basilicata.


In ogni caso, “dopo il 29 inizia un’altra partita”, ragiona un parlamentare di Fi. Una partita che non finirà prima dell’esito delle elezioni europee. Se i rapporti di forza all’interno del centrodestra dovessero cambiare non potrebbe non risentirne anche il ddl Calderoli”. Tanto che i timori cominciano a serpeggiare anche nel Carroccio: sabato, alla festa dei 40 anni della Lega Lombarda a Varese, tra i toni trionfalistici dei leghisti c’è stato anche il monito di Giancarlo Giorgetti: “Oggi l’Autonomia sembra vicina, ma è successo anche altre volte e siamo rimasti disillusi”.

Ponte Stretto, MIT: integrazioni progetto entro 30 giorni

Ponte Stretto, MIT: integrazioni progetto entro 30 giorniMilano, 16 apr. (askanews) – “Le integrazioni al progetto del Ponte sullo Stretto, richieste in sede di conferenza di servizi, saranno fornite entro 30 giorni: si tratta della normale procedura ed è corretto approfondire tutti gli aspetti di un’opera che sarà unica al mondo”. È quanto si precisa in una nota del Ministero delle Infrastrutture dopo che la Commissione tecnica di verifica dell’impatto ambientale – VIA e VAS del Mase ha inviato alla società Stretto di Messina oltre cento richieste di integrazioni per l’aggiornamento e il completamento delle procedure di Valutazione di impatto ambiantale per il Ponte sullo Stretto di Messina.