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David Donatello, Anatomia di una caduta Miglior Film Internazionale

David Donatello, Anatomia di una caduta Miglior Film InternazionaleRoma, 12 apr. (askanews) – “Anatomie d’une chute” (Anatomia di una caduta) di Justine Triet si aggiudica il David come Miglior Film Internazionale. Il riconoscimento sarà assegnato venerdì 3 maggio nell’ambito della cerimonia di premiazione in diretta, in prima serata su Rai 1, dagli studi di Cinecittà e trasmessa per la prima volta in 4K (sul canale Rai4K, numero 210 di Tivùsat), con la conduzione di Carlo Conti e Alessia Marcuzzi. Sul red carpet ci sarà Fabrizio Biggio.


Anatomie d’une chute (Anatomia di una caduta), Palma d’Oro a Cannes e Premio Oscar per la Miglior Sceneggiatura Originale, è un thriller psicologico che scava nei segreti di una famiglia e mette al centro un ritratto di donna provocatorio e fuori dagli schemi. Sandra, interpretata da una straordinaria Sandra Hüller, è una scrittrice che vive con il marito Samuel (Swann Arlaud) e il figlio non vedente Daniel (Milo Machado Graner) in un remoto chalet di montagna sulle Alpi francesi. Quando Samuel muore in circostanze misteriose, Sandra viene accusata di omicidio e il processo mette a nudo la relazione tumultuosa che aveva con il marito, nonché la sua personalità ambigua. Le cose si complicano quando anche il giovane figlio arriva al banco dei testimoni. Nella cinquina dei candidati al Premio David come Miglior Film Internazionale, accanto ad Anatomie d’une chute (Anatomia di una caduta), c’erano As Bestas di Rodrigo Sorogoyen, Kuolleet Lehdet (Foglie al vento) di Aki Kaurismaki, Killers of the Flower Moon di Martin Scorsese, Oppenheimer di Christopher Nolan. Tra i premi già annunciati della 69ª edizione dei Premi David di Donatello, il Premio David alla Carriera a Milena Vukotic, il David dello Spettatore a C’è ancora domani di Paola Cortellesi, mentre il miglior cortometraggio è The Meatseller di Margherita Giusti.

Siani e Pieraccioni insiema a Natale in “Io e te dobbiamo parlare”

Siani e Pieraccioni insiema a Natale in “Io e te dobbiamo parlare”Roma, 12 apr. (askanews) – I due talenti comici Alessandro Siani e Leonardo Pieraccioni per la prima volta insieme, nella commedia che vedremo sugli schermi a Natale. “Io e te dobbiamo parlare” è il titolo del film per la regia di Alessandro Siani, prodotto da Fulvio e Federica Lucisano per Italian International Film con Rai Cinema.


Le riprese inizieranno a metà giugno 2024, e l’uscita è prevista per Natale 2024 con 01 Distribution. Alessandro Siani ha detto: “Leonardo, io e te dobbiamo parlare. E’ la frase che racchiude il nome del mio futuro complice… e il titolo del mio nuovo film! Che altro posso aggiungere? Con Pieraccioni tutto può succedere”.


Leonardo Pieraccioni ha aggiunto: “Quando ho incontrato Alessandro e semplicemente mi ha chiesto: “Ci vogliamo divertire insieme?” ho sentito subito una scintilla gioiosa che avrebbe acceso un bel progetto. Quando poi abbiamo iniziato a commentare con entusiasmo la storia che mi ha raccontato, ho capito che ci stavamo già divertendo e che il viaggio era già iniziato”. “È un desiderio che si avvera: da tempo stiamo lavorando per questa accoppiata e finalmente siamo riusciti a mettere insieme questi due talenti comici di primo livello, due cavalli di razza della commedia italiana. Sono convinto che sarà un mix esplosivo, un regalo per il pubblico di Natale” ha detto Paolo Del Brocco, amministratore delegato di Rai Cinema.


Federica Lucisano, amministratore delegato di Italian International Film ha aggiunto: “Per noi che produciamo soprattutto commedie, realizzare un film con due star del calibro di Alessandro Siani e Leonardo Pieraccioni è al tempo stesso un sogno e una sfida. Siamo felicissimi di lavorare al terzo film per la regia di Siani. Sarà il nostro regalo di Natale per il pubblico che già nella scorsa stagione ci ha premiato tornando al cinema e scegliendo la commedia italiana”.

Piano e voce, ecco la strana coppia De Gregori e Zalone

Piano e voce, ecco la strana coppia De Gregori e ZaloneMilano, 11 apr. (askanews) – La strana coppia, il duo che non ti aspetti ma che subito conquista per autenticità e passione. La voce di Francesco De Gregori è accompagnata al pianoforte da Checco Zalone e insieme danno vita a “Pastiche”, un album unico.


“Francesco è una delle poche persone amiche che ho nel mondo dello spettacolo. Ma questa non è un’operazione commerciale. Non ci piace essere banali, ci piace essere originali. Questo disco è nato in Puglia, lui è venuto ospite”, rivela Checco, ma interviene subito Francesco: “Sì in una masseria, ma ho pagato. Abbiamo fatto una vacanza con le nostre famiglie e altri amici, c’era una tastiera abbiamo iniziato a suonare, ho visto che sai suonare, sei un grande pianista e ho detto facciamo un disco. Io sono un suo grande fan, sono andato a cercarlo una volta che ero a Bari, sono stato uno stalker”. I due artisti hanno presentato il loro lavoro alla Santeria Toscana di Milano con uno show case travolgente. Zalone al pianoforte, Francesco al microfono, cominciano con Buonanotte Fiorellino ed è subito magia. L’incontenibile Checco non rinuncia alla battuta: “È la mia prima esperienza da pianista, sono emozionato quindi vi chiedo scusa per le sue stonature”.


Ma lo show case e la conferenza stampa che ne è seguita hanno riservato molte sorprese. Eseguono “Pittori della domenica” di Paolo Conte e Francesco dimentica qualche parola, ma la magia aumenta. “Pastiche” ossia Pasticcio è disco registrato in presa diretta in varie sessioni, fra il 2023 e il 2024, e contraddistinto da un suono soft e da un’atmosfera delicatamente vintage. “Abbiamo pasticciato con la nostra musica, con le nostre capacità di esprimerci, anche tecnicamente con stonature, accordi presi male, fuori tempo. Il disco è pieno di cose antiche, vintage e contaminazioni di stili”.


La tracklist di “Pastiche” è ricca di colpi di scena, con canzoni di entrambi un inedito “Giusto o Sbagliato” e brani di altri grandi come Paolo Conte, Pino Daniele e Antonello Venditti. “È un despota” dice Zalone di De Gregori. “Checco scherza sempre. Comunque le canzoni si sono scelte un po’ da sole nel momento in cui ci siamo messi a suonare, certi brani si sono autoesclusi, altri si sono autoconsegnati e nel disco sono finiti quelli”, aggiunge.


Ironia e poesia con un pizzico di nostalgia. Tra i due esiste un’alchimia speciale, il compositore e il guitto, anche se uno diventa la spalla dell’altro in un continuo rimandarsi di battute e sagacia con la musica nel cuore. “Siamo fatti così. La musica che amiamo appartiene a quel periodo, per me alla mia venerdanda età è normale, per Checco può sembrare più strano ma quel modo di suonare ci appartiene” Poi riscostruiscono la nascita del disco: “Ci siamo visti tra una cacio e pepe e una carbonara, lui cucina benissimo, quando mi sono messo al pianoforte mi ha riempito di complimenti, così ci siamo abbiamo iniziato a suonare insieme. È una marachella per il pubblico”. Il cuore del loro connubio è l’impovvisazione: Checco suona “Generale” e dice: L’hanno tradotto Vannacci!”. Un susseguirsi di battute e improvvisazioni, la conferenza stampa dei due artisti è una autentico show in cui emerge amicizia e grande stima reciproca, come spiega Zalone: “Gli artisti spesso dopo i 60 anni diventano livorosi, incazzati non l’ho mai sentito parlare male della trap, in lui non ho mai avvertito retorica e moralismo, ha un profondo senso etico”. Checco Zalone per la prima volta sveste i panni di attore per indossare quelli di musicista puro: “Quando sei in studio e non c’è nessuno che ti inquadra allora ci credi veramente che sei un pianista, adesso mi rendo conto che non è così ma sul momento ero serio anche più serio del maestro”. Non hanno in programma un tour in comune. Ci saranno solo due date imperdibili alle Terme di Caracalla di Roma il 5 e il 9 giugno. “É bello che certe cose abbiano un inizio e una fine, sarebbe stato sicuramente stancante, ma questo è un progetto così bizzarro che non si presta a un prolungamento istituzionale, potremmo anche farlo ma è bello che sia cotto e mangiato”, spiega il Principe. Giurano che non ci ripenseranno anche se vederli insieme è un’esperienza esaltante. Forse però in futuro potrebbero tornare inseme sul grande schermo. Di Alessandra Velluto

Emis Killa festeggia 15 anni di carriera con un grande live

Emis Killa festeggia 15 anni di carriera con un grande liveMilano, 11 apr. (askanews) – Nel 2024 Emis Killa raggiunge un grande traguardo artistico: 15 anni di carriera che ha scelto di festeggiare con un iconico live show! EM15 si terrà il 2 settembre 2024 a Fiera Milano Live, una data evento prodotta da Vivo Concerti. I biglietti per EM15 saranno disponibili online su vivoconcerti.com da venerdì 12 aprile alle ore 13:00 e in tutti i punti vendita autorizzati da mercoledì 17 aprile alle ore 13:00. EM15 sarà uno show epocale in una location d’eccezione a chiusura dell’estate, che omaggerà il mondo dell’hip-hop anche grazie alla presenza di 15 ospiti scelti tra gli artisti che hanno avuto un legame con Emis Killa durante il suo percorso in questa carriera quindicinale. Vecchia e nuova scuola rap, icone della scena e nuove leve saliranno sul palco il cui protagonista resterà sempre Emis Killa, con il carisma che lo ha portato a essere una delle certezze in un settore che tende a correre molto e che in pochi casi ha la capacità di permanere nel tempo.


Il legame che Emis Killa ha intessuto con Milano è sempre stato molto forte e imprescindibile per la sua carriera: dagli esordi al muretto di San Babila con le battle di freestyle fino alle numerose date sold out per il decimo anniversario de “L’Erba Cattiva” nel 2022 ai Magazzini Generali e infine l’approdo al Forum con una data tutta sua nel 2023 che è stata la coronazione per Emis Killa come uno degli esponenti più affermati della scena milanese oltre che di tutto il rap italiano. Emis Killa ha aperto il suo 2024, un anno che si preannuncia ricco di grandi novità, pubblicando il singolo “Butterfly” insieme a Simba La Rue; un brano che, attraverso un sound che si apre con sonorità urban a cui poi si aggiungono suoni più elettronici e scanditi, permette alle voci dei due artisti di mescolarsi in un un racconto orgoglioso e autobiografico, senza la paura di essere diretti e sinceri, in grado di dare spazio all’esperienza della strada. “Butterfly” rappresenta l’inizio del nuovo percorso di Emis Killa, dopo l’uscita nel 2023 del suo ultimo album “Effetto Notte”, certificato disco di platino, seguito dalla Deluxe edition “Effetto Notte (L’Alba)” e la collaborazione con Massimo Pericolo nel brano “Moneylove”, per quattro settimane alla #1 della top chart singoli (disco di platino). L’evento sold out al Forum di Milano del 28 ottobre 2023, prodotto da Vivo Concerti, ha confermato e consacrato Emis Killa (27 dischi di platino e 18 dischi d’oro) come uno degli esponenti più affermati della scena rap italiana.


L’organizzatore declina ogni responsabilità in caso di acquisto di biglietti fuori dai circuiti di biglietteria autorizzati non presenti nei nostri comunicati ufficiali.

Il film “Limonov” di Kirill Serebrennikov, in concorso a Cannes 77

Il film “Limonov” di Kirill Serebrennikov, in concorso a Cannes 77Roma, 11 apr. (askanews) – Ispirato al romanzo best-seller di Emmanuel Carrère, “Limonov”, nuovo film del regista russo Kirill Serebrennikov, sarà presentato in anteprima mondiale, in Concorso, al 77esimo Festival di Cannes. Il film ha come protagonisti sono Ben Whishaw nei panni di Limonov e Viktoria Miroshnichenko in quelli di sua moglie Elena.


Un militante rivoluzionario, un delinquente, uno scrittore underground, il maggiordomo di un miliardario a Manhattan. Ma anche un poeta, un amante delle belle donne, un guerrafondaio, un attivista politico e un romanziere che ha scritto della propria grandezza. La storia della vita di Eduard Limonov è un viaggio attraverso la Russia, l’America e l’Europa durante la seconda metà del XX secolo. Scritto da Pawel Pawlikowski, Ben Hopkins e Kirill Serebrennikov, è prodotto da Fremantle, Wildside, una società del gruppo Fremantle, Chapter 2, FREMANTLEMEDIA ESPAÑA S.A., e coprodotto da Vision Distribution, Pathé, Logical Content Ventures, Formapro Film, con la partecipazione di CANAL+ CINÉ+, FRANCE TELEVISIONS. In collaborazione con SKY, in collaborazione con HYPE STUDIOS.


Il film è prodotto da Mario Gianani e Lorenzo Gangarossa per Wildside, società del gruppo Fremantle, Fremantle, Dimitri Rassam per Chapter 2, una società Mediawan, Ilya Stewart per Hype Studios e coprodotto da Ardavan Safaee per Pathé e da Nathalie García e Manuel Tera for FREMANTLEMEDIA ESPAÑA S.A. Pawel Pawlikowski firma anche come produttore esecutivo. Uscirà in Italia distribuito da Vision Distribution.

”La scorta di Enrico”, tre eventi su Berlinguer di e con Luca Telese

”La scorta di Enrico”, tre eventi su Berlinguer di e con Luca TeleseRoma, 11 apr. (askanews) – Debutta il 20 maggio dal Teatro Sala Umberto di Roma e sarà poi il 24 maggio a Milano al Piccolo Teatro Sala Paolo Grassi nella rassegna “Milano per Gaber”, e l’11 giugno a Bologna al Teatro Arena del Sole, La scorta di Enrico. Quando i supereroi lavoravano per il Pci, lo spettacolo di e con Luca Telese, liberamente tratto dal suo bestseller “La scorta di Enrico” (Solferino Editore).


Lo spettacolo – prodotto da ITC 2000 – racconta, attraverso la vita e la drammatica morte di Enrico Berlinguer – leader tra i più amati e rimpianti d’Italia – la storia di un popolo, quello “della sinistra”. Luca Telese fa parlare gli uomini che hanno accompagnato Berlinguer nella sua vita e nella sua missione: Francesco Freyrie, Michela Gallio e Andrea Zalone.


Accanto a loro i fatti, i testimoni, i documenti senza rinunciare alla densità dei sentimenti legato alle grandi narrazioni, a scorci preziosi sul Berlinguer privato e ricostruzioni di eventi che hanno scosso il mondo, dalla primavera di Praga al golpe cileno, al delitto Moro, il terremoto in Irpinia, i funerali di Andropov. Nei 75 minuti di questa narrazione, si sorride, si ricorda, si inghiottono lacrime e si trova ispirazione per il futuro: “Non c’è apologia, e nemmeno agiografia in questo racconto: solo un’asciutta e preziosa esattezza, in cui la normalità di quella classe dirigente, rispetto alla irresponsabile follia di quella presente, sembra davvero un bene rifugio”, ha commentato Telese, che unisce la sua voce a quelle degli uomini della scorta, dei figli di Enrico, dei preziosi archivi dell’epoca, costruisce il racconto corale di una stagione insieme perduta e attualissima.

Cannes, a Un Certain Regard “The Damned” di Roberto Minervini

Cannes, a Un Certain Regard “The Damned” di Roberto MinerviniRoma, 11 apr. (askanews) – Al 77esimo Festival di Cannes nella sezione Un Certain Regard sarà presentato “The Damned” di Roberto Minervini.


Inverno 1862. Nel pieno della guerra di Secessione, l’esercito degli Stati Uniti invia ad ovest una compagnia di volontari con il compito di perlustrare e presidiare le terre inesplorate. La missione travolge un pugno di uomini in armi, svelando loro il senso ultimo del proprio viaggio verso la frontiera. “Dopo molti film nati in quello spazio ibrido che è il ‘documentario di creazione’, The Damned rappresenta per me una sfida nuova: un film di finzione, storico, in costume, senza sacrificare il realismo, l’immediatezza e l’intimità dei miei lavori precedenti. Spero che The Damned al Festival di Cannes possa essere una sorpresa come lo è stato per noi che lo abbiamo realizzato”, ha detto Minervini, i cui film sono stati presentati e premiati nei maggiori festival internazionali. “The Damned” è il suo sesto film.


Minervini è anche autore del soggetto e della sceneggiatura. Il film è prodotto da Paolo Benzi per Okta Film, Denise Ping Lee e Roberto Minervini per Pulpa Film, Paolo Del Brocco per Rai Cinema, coprodotto da Alice Lemaire e Sébastian Andres per Michigan Films.

Cannes, “Parthenope” di Paolo Sorrentino in anteprima mondiale

Cannes, “Parthenope” di Paolo Sorrentino in anteprima mondialeRoma, 11 apr. (askanews) – “Parthenope”, del regista premio Oscar Paolo Sorrentino, sarà presentato in anteprima mondiale al 77esimo Festival di Cannes (dal 14 al 25 maggio) nella Selezione ufficiale; Il programma è stato annunciato oggi.


Il film racconta, nelle parole di Paolo Sorrentino, “il lungo viaggio della vita di Parthenope, dal 1950, quando nasce, fino a oggi. Un’epica del femminile senza eroismi, ma abitata dalla passione inesorabile per la libertà, per Napoli e gli imprevedibili volti dell’amore. I veri, gli inutili e quelli indicibili, che ti condannano al dolore. E poi ti fanno ricominciare. La perfetta estate di Capri, da ragazzi, avvolta nella spensieratezza. E l’agguato della fine. Le giovinezze hanno questo in comune: la brevità. E poi tutti gli altri, i napoletani, vissuti, osservati, amati, uomini e donne, disillusi e vitali, le loro derive malinconiche, le ironie tragiche, gli occhi un po’ avviliti, le impazienze, la perdita della speranza di poter ridere ancora una volta per un uomo distinto che inciampa e cade in una via del centro. Sa essere lunghissima la vita, memorabile o ordinaria. Lo scorrere del tempo regala tutto il repertorio di sentimenti. E lì in fondo, vicina e lontana, questa città indefinibile, Napoli, che ammalia, incanta, urla, ride e poi sa farti male”. Nel cast, in ordine alfabetico, Dario Aita, Celeste Dalla Porta, Silvia Degrandi, Isabella Ferrari, Lorenzo Gleijeses, Biagio Izzo, Marlon Joubert, Peppe Lanzetta, Nello Mascia, Gary Oldman, Silvio Orlando, Luisa Ranieri, Daniele Rienzo, Stefania Sandrelli e Alfonso Santagata.


Il film, girato tra Napoli e Capri, è una co-produzione Italia-Francia. Scritto e diretto da Paolo Sorrentino, è un film Fremantle prodotto da Lorenzo Mieli per The Apartment Pictures, una società del gruppo Fremantle, Anthony Vaccarello per Saint Laurent, Paolo Sorrentino per Numero 10 e Ardavan Safaee per Pathé. Il direttore della fotografia è Daria D’antonio, il Costume Artistic Director è Anthony Vaccarello per Saint Laurent, il costumista è Carlo Poggioli, il montatore è Cristiano Travaglioli, lo scenografo è Carmine Guarino, il casting è di Annamaria Sambucco e Massimo Appolloni. Le vendite internazionali saranno gestite da Fremantle.

Confartigianato e Cinema Indipendente insieme per mPMI del comparto

Confartigianato e Cinema Indipendente insieme per mPMI del compartoRoma, 11 apr. (askanews) – Nasce un nuovo polo della rappresentanza nel comparto cine-audiovisivo italiano. È stata infatti ratificata l’affiliazione di PMI Cinema Indipendente – realtà emergente nel settore – al Sistema Confartigianato Imprese. Obiettivo principale: assicurare tutela e rappresentanza alle micro, piccole e medie imprese che sono la spina dorsale della produzione cinematografica e audiovisiva del Paese.


La revisione dei meccanismi del tax credit e dei contributi automatici, la riforma del TUSMA (testo unico dei servizi media e audiovisivi) e, più in generale, gli interventi indirizzati all’innovazione delle norme fondamentali che governano la vita delle aziende hanno generato numerose preoccupazioni tra imprese e operatori. Confartigianato Imprese ha rappresentato in più occasioni la posizione delle mPMI del comparto in ogni sede di confronto istituzionale, parlamentare e ministeriale; grazie alla partnership con PMI Cinema indipendente, intende ulteriormente potenziare azione e iniziative. “Confartigianato Imprese – ha sottolineato Corrado Azzollini, presidente nazionale di Confartigianato Cinema e Audiovisivo – costituisce la sigla di riferimento per il mondo delle micro, piccole e medie imprese che operano in questo comparto. L’adesione di PMI Cinema Indipendente al nostro sistema conferma e rafforza questa nostra scelta di campo. Coerentemente con l’azione svolta in favore delle altre categorie, anche in questo settore la mission di Confartigianato è quella di difendere e tutelare chi è portatore delle caratteristiche tipiche del Made in Italy”.


Amedeo Letizia, presidente PMI Cinema Indipendente, ha dichiarato: “Grazie alla sinergia con Confartigianato, che è la più grande rete europea di rappresentanza degli interessi e di erogazione di servizi all’artigianato e alle piccole imprese, PMI Cinema Indipendente sarà in grado di portare nuova energia nel comparto e di assicurare tutela e voce alle mPMI e ai lavoratori autonomi che operano in questa filiera. Sono la stragrande maggioranza delle imprese nel Paese ed è a loro che guardiamo, facendo una scelta precisa e trasparente”. “Gli artigiani e le micro e piccole medie imprese sono da sempre la massima espressione del Made in Italy. Tra queste vantiamo anche quelle del comparto Cinema Audiovisivo che rappresentano – ha detto il presidente di Confartigianato Marco Granelli – uno dei settori in maggiore crescita nell’ultimo decennio. Queste imprese, oltre al contributo in termini occupazionali, promuovono i valori culturali ed artistici dell’Italia. Ben venga quindi la collaborazione con PMI Cinema Indipendente, a conferma della leadership di Confartigianato nello scenario delle mPMI italiane”.

In tv arriva “Dora”, reboot della serie sull’esploratrice bilingue

In tv arriva “Dora”, reboot della serie sull’esploratrice bilingueRoma, 11 apr. (askanews) – Su Paramount+ e NickJr arriva “Dora”, il reboot dell’amata serie prescolare “Dora L’Esploratrice”, un cult per tutti i bambini. Dal 12 aprile Dora sarà in premiere globale con tutti gli episodi su Paramount+ mentre su NickJr sarà trasmesso solo il primo episodio alle ore 20. Poi, dal 15 aprile, i nuovi episodi andranno in onda su NickJr (Sky 603), il brand prescolare di Paramount, dal lunedì al venerdì, sempre alle ore 20.


Con una nuova e colorata animazione in Computer Graphic e trame sempre più avvincenti, la serie Dora segue le avventure dell’esploratrice bilingue più amata di sempre: all’anagrafe Dora Marquez. Inseparabile da suoi amici: Boots, la scimmietta miglior amico, Map, Tico, e Zainetto dovranno insieme superare molti ostacoli mentre vengono sfidati dalla subdola volpe Swiper. Con la telecamera che trasporta lo spettatore al fianco di Dora, l’avventura diventa un viaggio attraverso la foresta fluviale. Insieme a Dora i bambini potranno cantare, imparare lo spagnolo, l’inglese e risolvere piccoli indovinelli che trovano lungo il percorso. Alla fine Dora, con l’aiuto del piccolo spettatore a casa, darà la possibilità di scoprire e imparare tante cose nuove. Dal suo lancio su Nickelodeon il 14 agosto 2000, “Dora L’Esploratrice” è diventata un fenomeno globale della cultura pop e, quasi 25 anni dopo, è ancora uno dei programmi prescolari più visti di tutti i tempi. Dora ha oltrepassato i confini sociali, razziali e linguistici e rappresenta un’eroina e un’amica per milioni di bambini in tutto il mondo. La serie attualmente è vista in più di 150 paesi e territori ed è tradotta in 32 lingue attraverso i canali Nickelodeon, Paramount+ in tutto il mondo. Nel corso delle sue otto stagioni, attualmente disponibili per lo streaming completo su Paramount+, ha ricevuto riconoscimenti tra cui Emmy, Peabody, NAACP, Alma, Imagen, Latino Spirit, Gracie Allen, Parents’ Choice, Common Sense Media e premi dell’Associazione dei critici televisivi.