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Torna Danilo Amerio con il nuovo singolo “E ci siamo noi”

Torna Danilo Amerio con il nuovo singolo “E ci siamo noi”Roma, 10 apr. (askanews) – Torna Danilo Amerio. Il nuovo corso del cantautore, autore e produttore di tanti grandi successi della canzone italiana riparte da ‘E ci siamo noi’, primo inedito su etichetta Starpoint International/distribuzione Believe Digital, dal prossimo 12 aprile in tutte le radio e piattaforme digitali. “Rimettersi in gioco in un programma di successo come The Voice Senior dopo 4 Sanremo in gara fra Giovani e Big e altri 5/6 come autore, compositore e produttore significa avere davvero voglia di ricominciare”.


Esordisce così l’artista, classe 1963, astigiano con il cuore e la voce inconfondibile da sempre rivolti alla musica che l’ha reso celebre con canzoni tra le tante come ‘Buttami Via’, ‘Quelli come noi’ e ‘Bisogno d’amore’. “Partecipare a un talent alla mia età è sicuramente una cosa che mi mancava. Un nuovo inizio che mi entusiasma moltissimo”, prosegue l’artista piemontese, scoperto da Giancarlo Bigazzi (pietra miliare degli autori italiani) e lanciato da Pippo Baudo al Festival di Sanremo, che in carriera ha pubblicato 7 album di inediti e collaborato in più ruoli con artisti del calibro di Anna Oxa, Giorgio Faletti, Raf, Adriano Celentano, Marco Masini, Umberto Tozzi, Fiordaliso, Jovanotti, Mia Martini, Paolo Vallesi, Aleandro Baldi, i DikDik, Mietta, Pierangelo Bertoli, Little Tony, Nicola Di Bari, Morris Albert (voce di ‘Feelings’), i Kaoma (quelli della ‘Lambada’) e moltissimi altri. “Ringrazio ‘The Voice Senior’ per avermi concesso l’occasione di ricambiare l’affetto costante di quanti, nonostante il mio silenzio discografico, mi hanno invece sempre fatto sentire la propria voce in tutti questi anni anche attraverso i social”, prosegue l’autore di ‘Donna con te’ e anche di memorabili jingles pubblicitari tra cui quello del 1984 scritto e interpretato per ‘Coca Cola’ (‘Vorrei cantare insieme a voi, in magica armonia…’).


“In verità – precisa un Danilo Amerio più in forma che mai – anche come cantante non mi sono mai fermato. Ho solo lasciato che il momento giusto mi venisse incontro”. Il cantautore ha scelto di condividere la sua nuova musica italiana con l’autrice Alfia Bevilacqua e un nuovo management. E presenta così il singolo dal moderno sapore pop dance, scritto da Amerio con la stessa Alfia Bevilacqua e Olga Kazelko (Edizioni Musicali Starpoint International Srl – Senza Base Records Snc): “Un inno a ripartire dal cuore. Il brano parla di quell’amore assoluto che travalica la solita paura di farsi del male. Una relazione che a un tratto cancella il proprio ‘io’ del passato facendo giungere a una consapevolezza: “Non so più com’ero senza te”. Ogni nuovo amore è sempre una rinascita. Così come anche il mio, incondizionato, per la musica. ‘E ci siamo noi’ è anche il grazie sincero a quanti con pazienza mi hanno aspettato per tutto questo tempo”.

Arrivano i Green Jobs per i cinema e i teatri

Arrivano i Green Jobs per i cinema e i teatriRoma, 10 apr. (askanews) – Aperte le selezioni fino al 30 aprile 2024 per i corsi gratuiti “Orientati all’ecologia – Percorsi di orientamento e formazione per lo spettacolo e l’ambiente” per diventare manager e tecnici per la progettazione e gestione sostenibile delle sale cinematografiche e teatrali. Tre diverse sessioni per un totale di 250 ore che potranno essere seguite anche singolarmente e che si svolgeranno da maggio a ottobre prossimi.


A realizzarli è l’Osservatorio Spettacolo e Ambiente costituito dalla Rete dello spettacolo e dell’ambiente, di cui fanno parte ANEC – Associazione Nazionale Esercenti Cinema – Sezione regionale del Lazio, Green Cross Italia, ATIP – Associazione Teatri Privati Italiani e finanziato dall’Unione Europea – NextGeneration EU per progetti di Capacity building per gli operatori della cultura. “I tecnici del settore radiotelevisivo, cinematografico e teatrale sono nella top ten delle professioni censite dal sistema Excelsior di Unioncamere per le quali sono richieste l’attitudine al risparmio energetico e la sensibilità alla riduzione dell’impatto ambientale”, spiega Marco Gisotti, direttore scientifico dell’Osservatorio e fra i maggiori esperti italiani di green jobs. “Nei prossimi quattro anni il settore richiederà circa 9.000 nuovi occupati, fra professionisti e tecnici -prosegue- e lo stesso vale per le competenze digitali 4.0”.


E come afferma Leandro Pesci, presidente di Anec Lazio, “il corso per la progettazione e gestione sostenibile di cinema e teatri che noi lanciamo oggi è solo il primo passo di un progetto che vuole vincere tre volte: tagliando gli sprechi economici e realizzando interventi di efficienza energetica; preservando l’ambiente e offrendo sale sempre più confortevoli e sicure e creando nuova occupazione di qualità”. “Dopo i 200 milioni di euro del 2022 e gli ulteriori 19 milioni del febbraio scorso destinati dal PNRR all’ecoefficienza di cinema e teatri, si è dato avvio ad un ammodernamento radicale di una grandissima parte delle sale teatrali italiane, con la possibilità di creare economie di gestione e impatto positivo sull’ambiente, soprattutto per quanto riguarda i consumi energetici”, aggiunge Massimo Arcangeli, direttore generale di Atip. “Questo, però, significa la necessità di impiegare migliaia di nuovi professionisti con competenze green”.


Alla progettazione del corso ha partecipato la scuola di formazione ISNOVA, partecipata da ENEA. L’Osservatorio Spettacolo e Ambiente, infatti, aderisce a Italia in classe A, il programma nazionale di formazione e informazione sull’efficienza energetica del Ministero dell’ambiente e della sicurezza energetica, Enea e Agenzia Nazionale per l’Efficienza energetica. “Grazie all’Osservatorio su Spettacolo e Ambiente potremo mettere insieme tutte quelle esperienze e competenze affinché l’industria dello spettacolo sia fra le più sostenibili e moderne del Paese e, data la sua natura, possa servire di ispirazione ai suoi spettatori che, poi, sono i cittadini stessi: professionisti e imprenditori che saranno più informati e più preparati ad affrontare la sfida della transizione ecologica”, sostiene Elio Pacilio, presidente di “Green Cross Italia”, la ONG fondata da Mikhail Gorbaciov e Rita Levi Montalcini.


Lo scopo del progetto “Orientati all’ecologia” è quello di migliorare nella direzione dell’efficienza energetica e dell’economia circolare la capacity building degli operatori del settore attraverso la formazione degli stessi gestori e dei tecnici che lavorano in questo ambito, nonché di ingegneri, architetti o geometri che vogliano specializzarsi e allargare le proprie competenze. La selezione avverrà sulla base dei titoli e con un test motivazionale e sarà data priorità agli under 27. Per info e iscrizioni: www.osservatoriospettacoloeambiente.it Il corso è organizzato in tre diverse sessioni che sarà possibile frequentare indipendentemente le une dalle altre, sia in presenza che on-line. La prima è dedicata alle opportunità, alle norme, ai finanziamenti e ai criteri ambientali minimi. La seconda sessione ai tecnici delle strutture su progettazione, riqualificazione, edifici e strutture, sicurezza. La terza è indirizzata ai tecnici della gestione su consumi, processi, manutenzione, rifiuti, gestione degli acquisti, gestione food & beverage, comunicazione, clienti. Le lezioni si svolgeranno tutte le mattine, dalle ore 9 alle ore 13 -dal lunedì al venerdì- nei locali dell’AGIS Lazio a Roma, in via Vicenza 5A, con la possibilità di partecipazione anche in streaming da remoto, su piattaforma certificata. Al termine di ogni Sessione sarà svolto un project work e, a chi avrà seguito almeno l’80% di ogni sessione, sarà rilasciato un attestato di partecipazione. L’Osservatorio Spettacolo e ambiente, inoltre, darà ampio risalto e comunicazione dei professionisti che avranno conseguito l’attestato di tutte e tre le sessioni, o solo di una, sul proprio sito al fine di mettere in comunicazione gli operatori con i professionisti specializzati.

Cartoons On The Bay: a Leslie Iwerks il Pulcinella Special Award 2024

Cartoons On The Bay: a Leslie Iwerks il Pulcinella Special Award 2024Roma, 10 apr. (askanews) – “Cartoons On The Bay” premia il talento della regista e produttrice statunitense Leslie Iwerks con il Pulcinella Special Award 2024, che sarà assegnato sabato 1° giugno nel corso della 28ª edizione del Festival diretto da Roberto Genovesi, promosso da Rai e organizzato da Rai Com, in programma a Pescara dal 29 maggio al 2 giugno. Apprezzata dalla critica e dal pubblico, pluripremiata dalle giurie, Leslie Iwerks ha diretto e prodotto documentari e cortometraggi di grande successo come “Recycled Life”, nominato all’Oscar, e “The Pixar Story”, film candidato al Primetime Emmy Award. Tra i successi più recenti il documentario “100 Years of Warner Bros”.


La Iwerks che prosegue una importante tradizione familiare nel mondo dell’animazione e del cinema – il nonno U.B. Iwerks creò insieme a Walt Disney il personaggio di Topolino – è amministratore delegato e fondatore di Iwerks & Co., società di produzione multimediale con sede a Los Angeles e New Orleans, divenuta negli anni punto di riferimento dei più grandi creativi.

David di Donatello, a Milena Vukotic il Premio alla Carriera 2024

David di Donatello, a Milena Vukotic il Premio alla Carriera 2024Roma, 10 apr. (askanews) – Milena Vukotic riceverà il Premio alla Carriera nel corso della 69esima edizione dei Premi David di Donatello. Il riconoscimento sarà assegnato venerdì 3 maggio nell’ambito della cerimonia di premiazione in diretta, in prima serata su Rai 1, dagli studi di Cinecittà e trasmessa per la prima volta in 4K (sul canale Rai4K, numero 210 di Tivùsat), con la conduzione di Carlo Conti e Alessia Marcuzzi. Sul red carpet ci sarà Fabrizio Biggio.


Grazie al suo talento unico, Milena Vukotic ha attraversato, con grazia e ironia, sessant’anni di storia del cinema, del teatro e della televisione in Italia. Attrice di grande eleganza, è stata protagonista di interpretazioni ricche di poesia e intelligenza che hanno affascinato molti grandi autori: da Federico Fellini (Giulietta degli spiriti) a Mario Monicelli (i primi due episodi della trilogia “Amici miei”), da Luis Buñuel (“Il fascino discreto della borghesia”, “Il fantasma della libertà”, “Quell’oscuro oggetto del desiderio”) a Ettore Scola (“L’arcidiavolo”, “La terrazza”), da Carlo Lizzani (“La casa del tappeto giallo”, “Cattiva”) a Dino Risi (“Il giovedì”, “I seduttori della domenica”), da Alberto Lattuada (“Venga a prendere il caffè… da noi”) a Carlo Verdone (“Bianco, rosso e Verdone”) fino a Ferzan Özpetek (“Saturno contro”, “Un giorno perfetto”). Accanto a Paolo Villaggio, nel ruolo iconico di Pina, è stata protagonista di sette dei dieci capitoli cinematografici dedicati al ragionier Ugo Fantozzi. Nel corso degli anni, Milena Vukotic ha ottenuto tre nomination al David come Miglior attrice non protagonista: nel 1983 per il film “Amici miei – Atto II” di Mario Monicelli, nel 1991 per “Fantozzi alla riscossa” di Neri Parenti, nel 2014 per “La sedia della felicità” di Carlo Mazzacurati. Accanto alla sua carriera cinematografica, che conta circa cento film, già a partire dalla metà degli anni Sessanta Milena Vukotic ha lavorato come interprete teatrale, diretta da registi come Giorgio Strehler e Franco Zeffirelli, e televisiva, dal celebre sceneggiato “Il giornalino di Gian Burrasca” di Lina Wertmüller fino alla serie di successo “Un medico in famiglia”. Accademia del Cinema Italiano – Premi David di Donatello Piera Detassis è Presidente e Direttrice Artistica dell’Accademia del Cinema Italiano – Premi David di Donatello. Il Consiglio Direttivo è composto da Nicola Borrelli, Francesca Cima, Edoardo De Angelis, Domenico Dinoia, Francesco Giambrone, Valeria Golino, Giancarlo Leone, Luigi Lonigro, Mario Lorini, Francesco Ranieri Martinotti, Francesco Rutelli.

Addio Paola Gassman, sui social il cordoglio del teatro italiano. Alessandro: addio sorella mia

Addio Paola Gassman, sui social il cordoglio del teatro italiano. Alessandro: addio sorella miaRoma, 10 apr. (askanews) – Il mondo del Teatro piange Paola Gassman scomparsa all’età di 78 anni. Figlia di Nora Ricci e Vittorio Gassman, che ha avuto quattro figli da quattro madri diverse (Oltre a Paola, ci sono Vittoria, Alessandro e Jacopo). Paola era Nata a Milano il 29 giugno 1945, è morta a Roma dopo una lunga malattia. Ad annunciare la scomparsa è stato il marito, l’attore Ugo Pagliai, con cui ha condiviso per ben 55 anni la passione per il teatro, insieme ai figli Simona e Tommaso. E proprio Alessandro, figlio di Juliette Mayniel, grande amore di Vittorio Gassman ha postato sui social il suo ricordo ed il suo omaggio: “Ciao sorella mia. Sei sempre stata la più saggia di tutti noi, la più rassicurante, la più equilibrata e simpatica. Ti vorrò per sempre bene – ha scritto – come tutti quelli che ti hanno conosciuta”. Nora Ricci fu la prima moglie del grande Vittorio, dalla quale ebbe la primogenita Paola: il matrimonio con la Ricci venne in seguito annullato dalla Sacra Rota. Poi ci fu Shelley Winters, seconda moglie, che gli diede la seconda figlia di nome Vittoria, medico geriatra sempre vissuta in America. Arrivò Juliette Mayniel, importante compagna mai sposata e con la quale mise al mondo Alessandro Gassmann, il più famoso dei figli. Diletta D’Andrea, terza moglie, con la quale rimase sposato fino alla morte gli diede l’ultimo figlio di nome Jacopo, regista. Paola Gassman aveva iniziato a calcare le scene fin da giovanissima. Dopo aver frequentato l’Accademia nazionale d’arte drammatica “Silvio D’Amico” di Roma era entrata a far parte della compagnia Teatro Libero di Luca Ronconi e aveva girato l’Europa e gli Stati Uniti con lo spettacolo Orlando Furioso. Prese parte a spettacoli importanti come La tragedia del vendicatore per la regia di Ronconi e Cucina per la regia di Lina Wertmuller, prima di entrare nella compagnia Brignone-Pagliai, dove conobbe quello che sarebbe diventato l’amore della sua vita e un fidato partner anche sulle scene, l’attore e doppiatore Ugo Pagliai. E’ stata diretta sul palco da alcuni dei più talentosi registi degli ultimi 50 anni, dal padre Vittorio Gassman in Cesare o nessuno, Fa male il teatro e Bugie sincere, a Massimo Castri, passando per Marco Sciaccaluga, Piero Maccarinelli e Luigi Squarzina.


Nel 2007 aveva deciso di parlare di sé e della sua famiglia nell’autobiografia Una grande famiglia dietro le spalle. “La nostra – raccontava – era una famiglia piuttosto complessa anche con l’uso delle ‘enne’ nel cognome”. solo i fratelli Alessandro e Jacopo, infatti, ne hanno due. “Quando sono nata io, la primogenita, era giovanissimo e all’anagrafe sbagliò persino il mio giorno di nascita, disse all’impiegato che ero nata il 28 giugno, invece sono nata il 29 giugno, e infatti mi chiamo Paola proprio perché è la festa di San Pietro e Paolo”. Per ricordare l’attrice appena scomparsa, #RaiCultura proporrà il “Romeo e Giulietta” di William Shakespeare riscritto dalla compagnia BabiloniaTeatri e da lei interpretato con Ugo Pagliai, oggi #10aprile alle 16.05 e domani alle 21.15 su Raicinque. Tante le reazioni social. Caterina Balivo che l’aveva intervistata sulla Rai di recente fa scrive “Cara Paola buon viaggio è stato bello chiacchierare insieme pochi mesi fa, mai avrei pensato di non rivederti più”. Lo scrittore Eugenio Cardi aggiunge: “Mi dispiace molto. Conoscevo #PaolaGassman, presentò in libreria e presso il #Burcardo i miei primi due romanzi, un vero onore per me. Una persona semplice, seppur portava un cognome importante. Una vera signora”. Anche l’Agis saluta l’attrice #PaolaGassman, protagonista della scena teatrale italiana: “Paola Gassman ha dedicato la sua vita al teatro: dai primi passi nella compagnia di Luca Ronconi, alla compagnia Gassman-Pagliai, fondata insieme al marito, l’attore Ugo Pagliai”.

Cinema, 72esimo Trento Film Festival tra sfide e fragilità montagne

Cinema, 72esimo Trento Film Festival tra sfide e fragilità montagneRoma, 9 apr. (askanews) – Sono più di 40 le location pronte ad accogliere i 120 film e gli oltre 130 eventi del 72esimo Trento Film Festival, in programma dal 26 aprile al 5 maggio nel capoluogo trentino. Un’edizione che si prospetta eterogenea e ricca di spunti di riflessione, con ospiti italiani e internazionali, come gli alpinisti Reinhold Messner, Tamara Lunger, Krzysztof Wielicki, Silvo Karo, la climber iraniana e attivista per i diritti civili Nasim Eshqui, il campione di arrampicata Stefano Ghisolfi, gli scrittori Mauro Corona, Arno Camenisch, Enrico Brizzi, Erri De Luca, Fosco Terzani, Matteo Righetto, gli attori Alessio Boni e Veronica Pivetti, i giornalisti Corrado Augias e Beppe Severgnini, il filosofo Umberto Galimberti, gli esploratori Alex Bellini, Tristan Gooley e Lorenzo Barone.


Sono 120 i film suddivisi nelle diverse sezioni – Concorso Internazionale, Alp and Ism, Anteprime, Proiezioni Speciali, Terre Alte, Orizzonti Vicini e i titoli dedicati all’Irlanda, Paese ospite di questa edizione per “Destinazione…” – in apertura Oura El Jbel (Dietro le montagne) del tunisino Mohamed Ben Attia, mentre la chiusura è affidata a Kinra-Motherland del peruviano Marco Panatonik, già vincitore dell’Astor d’oro come miglior film al Festival internazionale del cinema di Mar del Plata. Nei 25 titoli – tra cortometraggi e lungometraggi – che concorrono alla Genziana d’Oro la montagna verrà raccontata nelle maniere più diverse, dall’animazione alla sperimentazione, dalla fiction al documentario. Come dimostrano gli italiani in Concorso: dall’originale lavoro sulle immagini di archivio di una spedizione antartica del 1988 di Terra Nova: il paese delle ombre lunghe di Lorenzo Pallotta, all’animazione nel corto Il Picco della Ventura di Mattia Tafel, per proseguire con il racconto di un astronomo in cerca di isolamento nella fiction italo-svizzera Segnali di vita di Leandro Picarella e quello di un gruppo di adolescenti tra le montagne in provincia di Aosta in Api di Luca Ciriello, fino al documentario Marmolada – Madre roccia di Cristiana Pecci e Matteo Maggi, una produzione Sky in anteprima assoluta, sull’apertura di una nuova via, un’impresa umana prima che agonistica di quattro alpinisti eccezionali come Matteo Della Bordella, Massimo Faletti, Maurizio Giordani e la giovanissima Iris Bielli. Marmolada protagonista anche in Marmolada 03.07.22 di Giorgia Lorenzato e Manuel Zampellon, in Proiezioni speciali, un documentario ricco di interviste, materiale di repertorio inedito e nuove riprese sulla tragedia del 2022. In Alp and Ism il pubblico del Festival troverà un’ampia selezione di film su imprese eccezionali, dove l’emozione agonistica, l’avventura e l’esplorazione si accompagnano al respiro cinematografico. Nella sezione – con 25 film, pari a quelli in concorso – tante le proiezioni che vanteranno la presenza in sala dei protagonisti, tra cui: Tamara Lunger per Petta Reddast di Valentin Rapo, Hervé Barmasse per Monte Corno – Pareva che io fossi in aria di Luca Cococcetta, passando per i fortissimi climbers Edu Marin e Stefano Ghisolfi, rispettivamente protagonisti in Keep It Burning di Guillaume Broust ed Excalibur di Andrea Bandinelli, Niccolò Conterno e Diego Borello.


Nel programma delle Proiezioni speciali (12 titoli, 10 lungometraggi e 2 corti): l’omaggio a Francesco Nuti con il suo film “di montagna” Tutta colpa del paradiso, l’anteprima de L’età sperimentale di Marco Zingaretti, protagonista Erri De Luca che sarà presente insieme a Fausto De Stefani per esplorare il tema, spesso tabù, del legame fra vecchiaia e frequentazione della montagna. Da segnalare i restauri de Gasherbrum (La montagna lucente) di Werner Herzog realizzato 40 anni fa con Reinhold Messner (presente al festival) e Hans Kammerlander, e il restauro del film muto Der Berg des Schicksals (La montagna del destino) di Arnold Fanck, che compie 100 anni e per l’occasione sarà musicato dal vivo. Per gli eventi e incontri toccherà al giornalista Beppe Severgnini aprire le danze, con la lectio alla cerimonia di apertura e con lo spettacolo inedito dal titolo Una storia scivolosa, accompagnando il pubblico in un viaggio attraverso il cambiamento del nostro rapporto con la montagna, in particolare durante la stagione invernale. Di relazione con la montagna, attraverso le rispettive e differenti avventure, parleranno anche Lorenzo Barone, Alex Bellini (fra i giurati di quest’edizione del Festival) e Alessandro De Bertolini, con Tamara Lunger in veste di moderatrice. Che sia in bicicletta, con gli sci o in kayak, nei loro viaggi i tre avventurieri hanno sempre affrontato terre estreme, affascinanti e difficili, nelle quali ciò che conta di più è conoscere il mondo per diventare, infine, Esploratori di se stessi. Ad affrontare un tema analogo sarà il filosofo Umberto Galimberti, che in occasione del centenario dell’istituzione Museo del Castello del Buonconsiglio parlerà del significato nascosto dietro il motto “Conosci te stesso”.


La sezione “Destinazione…” quest’anno farà viaggiare il pubblico verso l’Irlanda, terra di migrazioni e paesaggi mozzafiato, alla scoperta dell’irishness, tra cinema, letteratura e ovviamente musica, con Cisco dei Modena City Ramblers che suonerà i successi di “Riportando tutto a casa”, a trent’anni dall’uscita dell’album. Danze – stavolta verticali – grazie all’incontro letterario con la climber iraniana Nasim Eshqi, pioniera dell’arrampicata sportiva al femminile nel suo Paese, che presenterà il libro “Ero roccia, ora sono montagna”. Al centro della narrazione, il percorso personale di Nasim, dettato da un’intima quanto pubblica lotta contro l’oppressione del suo governo, combattuta a suon di imprese alpinistiche. Di arrampicata, e dei legami che la roccia riesce a creare fra luoghi e persone, parlerà invece la guida alpina Elio Orlandi, forte dei suoi 50 anni d’attività in Dolomiti e Patagonia, accompagnato dall’attore Alessio Boni, in una serata evento – intitolata “Legami” – che andrà in scena lunedì 29 aprile, fra racconti, ospiti e musica. Non mancheranno le proposte del T4Future, la sezione del Festival dedicata alle nuove generazioni: un programma di proiezioni, laboratori e attività pensato per favorire l’educazione all’immagine e promuovere tematiche legate allo sviluppo sostenibile, alla tutela dell’ambiente e all’educazione alla cittadinanza attiva. Tra i protagonisti anche Davide Baldoni, diplomato all’Accademia Disney e dal 1999 illustratore per Topolino, e il regista Enzo d’Alò, che presenterà il suo ultimo lungometraggio animato, Mary e lo spirito di mezzanotte.

A Milano una misteriosa installazione per il nuovo “Ghostbusters”

A Milano una misteriosa installazione per il nuovo “Ghostbusters”Roma, 9 apr. (askanews) – Una misteriosa installazione a Milano: una grande scultura, di forma cubica e realizzata con ghiaccio, posizionata in piazza Gae Aulenti. Ora dopo ora, sciogliendosi, il cubo ghiacciato rivelerà il segreto intrappolato al suo interno che sarà del tutto visibile al pubblico giovedì 11 aprile in occasione dell’uscita in sala del nuovo capitolo degli acchiappafantasmi, “Ghostbusters: Minaccia Glaciale”.


Il nuovo film Sony Pictures è diretto da Gil Kenan e nel cast oltre Paul Rudd, Carrie Coon, Finn Wolfhard, Mckenna Grace, ci sono anche Kumail Nanjiani, Patton Oswalt, Celeste O’Connor, Logan Kim, Bill Murray, Dan Aykroyd, Ernie Hudson e Annie Potts. Ghostbusters: Minaccia Glaciale sarà nelle sale italiane dal 11 aprile prodotto da Sony Pictures e distribuito da Eagle Pictures. In “Ghostbusters: Minaccia Glaciale”, la famiglia Spengler torna dove tutto è iniziato, l’iconica caserma dei pompieri di New York, e si unisce agli Acchiappafantasmi originali che hanno sviluppato un laboratorio di ricerca top-secret per portare la lotta ai fantasmi a un livello superiore. Quando la scoperta di un antico artefatto scatenerà una forza malvagia, i vecchi e nuovi Ghostbusters dovranno unire le forze per proteggere la loro casa e salvare il mondo da una seconda era glaciale.

”Suoni di fratellanza” in Vietnam, musica come dialogo tra i popoli

”Suoni di fratellanza” in Vietnam, musica come dialogo tra i popoliRoma, 9 apr. (askanews) – La Fondazione World Youth Orchestra (WYO) prosegue il suo impegno nella diffusione degli ideali di pace e dialogo tra i popoli attraverso l’arte e la musica con il progetto “Suoni di fratellanza”, in programma quest’anno in Vietnam. L’obiettivo è promuovere la cooperazione artistico – culturale tra l’Italia e il Vietnam, sviluppando il linguaggio artistico, musicale e teatrale dei giovani e sostenendo la produzione degli artisti vietnamiti.


Nel corso del 2024, primo dei tre anni di attività previsti nel Sudest asiatico, “Suoni di fratellanza” si svolgerà grazie al sostegno della Fondazione CDP e al contributo di LCA Studio Legale, in collaborazione con l’Ambasciata d’Italia a Hanoi, il Consolato Generale d’Italia a Ho Chi Minh City e alcuni importanti partner vietnamiti e internazionali. Dopo 23 anni di attività, la WYO vanta 75 paesi rappresentati, 300 università internazionali partner, 3.500 talenti coinvolti, 350 eventi realizzati e oltre 10 milioni di spettatori presenti ai suoi concerti in tutto il mondo. Numerosi i riconoscimenti istituzionali ottenuti, come quelli di ONU, UNICEF, Commissione europea e Presidente della Repubblica Italiana. Il progetto, ideato dal direttore artistico e fondatore, Damiano Giuranna, intende dimostrare che la musica non debba limitarsi a essere necessità culturale di un’élite, ma possa rappresentare uno strumento di comunicazione di valori e idee, uno strumento di diplomazia culturale capace di stimolare best practices in campo artistico, sociale e politico.


“Dopo le iniziative realizzate con successo in Albania, Iran, Israele, Palestin a, Marocco, Libano, Stati Uniti, Tunisia, Bosnia – Erzegovina e Bulgaria, la Fondazione World Youth Orchestra approda nel Sudest asiatico, terra di civiltà millenarie. Fedele alla sua missione, ricerca e valorizza le professionalità, le capacità e le tradizi oni culturali locali, dando vita a esperienze artistiche che legano la tradizione alla contemporaneità, alimentando con nuova linfa l’arte, la pedagogia, la vita sociale e le idee di fratellanza”, ha affermato Adolfo Vannucci, presidente della Fondazione World Youth Orchestra. “La Fondazione World Youth Orchestra da più di vent’anni adopera la musica e l’arte come strumento per creare comunità, pensieri ed atti di fratellanza, di diplomazia culturale e di pace, donando all’Italia una progettualità che rapprese nti il Paese in ambito internazionale, di alto prestigio accademico ed istituzionale”, ha spiegato Damiano Giuranna, direttore artistico e musicale della Fondazione. La World Youth Orchestra, composta da 70 giovani musicisti provenienti da università, accademie e conservatori tutto il mondo, ha inaugurato il suo tour vietnamita il 6 aprile presso la Concert Hall della Vietnam National Academy of Music ad Hanoi con “Una notte del drago ascendente”, un concerto che nasce per promuovere il dialogo tra i diversi repertori italiani e vietnamiti; il 10 aprile, al Teatro dell’Opera di Hanoi si prosegue con il “Opera Puccini Gala”, che celebra il centenario dalla morte del Maestro Giacomo Puccini con un concerto per soprano, ten ore e orchestra. L’attività teatrale “Dialoghi sonori”, dedicata a 25 studenti vietnamiti dell’Hanoi Academy of Theatre and Cinema , si propone invece di esplorare e arricchire il dialogo interculturale tra Italia e Vietnam attraverso il lavoro attoriale e pedagogico di tre professionisti del teatro italiano: Valeria Almerighi, Federico Brugnone e Carolina Leporatti. La terza attività, WYO4CHILDREN, è rivolta ai bambini orfani o abbandonati di Ho Chi Minh City e mira a promuovere la loro crescita emotiva, individuale e sociale attraverso la musica. L’iniziativa, che ha preso il via il 27 gennaio e si concluderà nel mese di settembre 2024, prevede un programma di lezioni settimanali in cui 80 ragazzi di età compresa tra i 5 e 17 anni apprendono i primi rudimenti musicali, imparano a suonare strumenti classici e della tradizione vietnamita, danno vita a un “coro di comunità” e migliorano le proprie capacità relazionali, svolgendo giochi sociali. Per la realizzazione del progetto si è rivelato fondamentale il sostegno delle Missionarie della Carità di Bin Duong, che hanno messo a disposizione la loro struttura, a circa un’ora da Ho Chi Minh City. La quarta attività verrà svolta insieme al Vietnam National Institute of Culture and Arts Studies e prevede la pubblicazione di una Call for projects rivolta ad artisti vietnamiti di diverse discipline (musica, teatro o arti visive). I progetti vincitori, selezionati da una giuria di esperti, saranno finanziati con una borsa di studio.

Dal grande tennis alle Olimpiadi, la Rai punta sullo sport

Dal grande tennis alle Olimpiadi, la Rai punta sullo sportRoma, 9 apr. (askanews) – Un palinsesto sportivo ricco di appuntamenti importanti quello che la Rai offrirà nei prossimi mesi. Si comincerà giovedì sera (11 aprile), con la semifinale di Europa League Milan-Roma, alle 21 su Rai1, e si proseguirà poi con gli Internazionali di Tennis, il Giro d’Italia, gli Europei di calcio, il Tour de France, le Olimpiadi di Parigi, i Giochi paralimpici e le Atp Finals. Uno sforzo notevole, come ha sottolineato in conferenza stampa a Viale Mazzini l’amministratore delegato Rai Roberto Sergio, che certifica l’importanza attribuita dall’emittente pubblica al “valore dello sport, dello sport in chiaro, dello sport che viene offerto dal servizio pubblico”.


“Noi – ha detto Sergio – abbiamo avuto la possibilità, nel corso degli anni, di acquisire dei diritti sportivi importanti. E credo che quello che abbiamo voluto dimostrare è proprio questa centralità”. Uno “sforzo enorme”, ha evidenziato anche il direttore generale Giampaolo Rossi, “dal punto di vista economico, produttivo, editoriale, che innalza questa azienda a un ruolo centrale nel racconto e nella narrazione dello sport”. E ciò, ha aggiunto Rossi, non solo perché “lo sport è un elemento di aggregazione sociale importante, un elemento di identità nazionale molto importante, che unifica questo Paese, ma anche perché è legatissimo alla storia della Rai”. La Rai in particolare ha riacquistato i diritti di eventi che da tempo non aveva più trasmesso, ha ricordato a sua volta il direttore di Rai Sport Iacopo Volpi. “Riprendere l’Europa League – le quattro partite di semifinale e se ci sarà una italiana in finale saranno cinque – credo che sia una cosa molto importante e bella. Dopodiché un altro grande riacquisto sono gli Internazionali di tennis, ritorniamo indietro ai tempi di Adriano Panatta”. E poi, tra giugno e luglio, ci saranno gli Europei di calcio. “Sono 22 prime serate, 31 partite, nove volte ci sarà pomeriggio e sera, avremo un palinsesto ricchissimo. Ritorna Dribbling alle 13.30 e questo credo che sia un altro regalo che ci fa l’azienda molto bello”.


“Dopodiché – ha detto ancora Volpi – ci sarà il tempo di cambiare la valigia perché ci saranno le Olimpiadi. Sono 360 ore. Pensate che a Tokyo, in periodo di Covid, in periodo difficile, avevamo poco più di 200 ore. Si va su Rai2 dalle sette e mezza del mattino fino a mezzanotte e mezza, e poi abbiamo di nuovo il canale Rai Sport HD, e poi per quanto riguarda repliche e differite RaiPlay c’è”. Tutti gli avvenimenti in programma saranno seguiti anche da Radio Rai, nell’anno del suo centenario, “minuto per minuto”, come ha detto il direttore di Radio1 Francesco Pionati, citando lo storico slogan.

Al via “Lo Spiraglio – FilmFestival della salute mentale”

Al via “Lo Spiraglio – FilmFestival della salute mentale”Roma, 9 apr. (askanews) – Fra i grandi temi della salute mentale il Festival quest’anno ha scelto la salute mentale nel carcere. Per questo in anteprima assoluta sono stati selezionati alcuni film in concorso che hanno aperto il Festival nella Casa Circondariale di Roma Regina Coeli il 3 aprile di fronte alle Istituzioni carcerarie e della ASL Roma 1. Tra i film “Indipendenza da gioco. Storia di Luca” di Benedetto Alessandro Sanfilippo, e “Kvara – una storia d’amore e pallone” di Raffaele Iardino e Mario Leombruno, saranno presentati ai detenuti e a un pubblico selezionato per l’occasione. Ancora sullo stesso tema il Comitato di selezione ha assegnato un nuovo premio, istituito da Il Pensiero Scientifico Editore intitolato a Luciano De Feo. Prima di fondare la casa editrice nel 1946 De Feo lavora diversi anni nel mondo del cinema: è stato direttore dell’Istituto Nazionale LUCE e, successivamente, dell’Istituto Internazionale del Cinema Educativo ICE; nel 1930 è tra i fondatori della Mostra Internazionale del Cinema di Venezia. Il premio è andato al film Salvate dai pesci. Racconti dalla sezione femminile di Rebibbia, cortometraggio diretto da Stefano Corso. Il film è una testimonianza partecipata e sul campo, in presa diretta, che racconta i frammenti di un percorso di narrazione all’interno di un grande carcere, ma in uno spazio libero, senza sbarre e senza sorveglianza. La scelta del premio riprende l’idea di cinema che aveva Luciano De Feo: un cinema universale, un cinema educatore, un cinema che deve capire e parlare più lingue e mettere in comunicazione tra loro popoli, storie e contesti nazionali anche molto diversi. Si svolge a Roma dall’11 al 14 aprile 2024 a ingresso gratuito fino a esaurimento posti, presso il MAXXI – Museo Nazionale delle Arti del XXI secolo, la quattordicesima edizione de Lo Spiraglio Filmfestival della salute mentale. Diretto da Federico Russo per la parte scientifica e da Franco Montini per quella artistica e organizzato da ROMA CAPITALE e dal Dipartimento Salute Mentale della ASL Roma 1 in collaborazione con il MAXXI – Museo nazionale delle arti del XXI secolo, il festival si conferma come appuntamento immancabile per capire, pensare e conoscere a fondo il mondo della salute mentale. Lo Spiraglio Filmfestival della salute mentale si innesta sempre più nel crescente interesse pubblico e mediatico verso i temi della salute mentale, sempre meno tabù e sempre più rappresentati anche in ambito artistico. Quest’anno cade anche il Centenario della nascita di Franco Basaglia, la cui legge del maggio 1978 sancì la chiusura dei manicomi, riformando il sistema di cura per il disagio mentale e segnando una svolta nel mondo dell’assistenza ai pazienti psichiatrici. Una vera e propria ‘rivoluzione dal basso’ che da allora pone al centro la persona e non la malattia, avendo smontato le regole oppressive che disciplinavano la vita dei pazienti. Tutti temi e istanze che risuonano nello spirito dei lungometraggi e dei cortometraggi presentati in concorso al festival e che saranno visionati e giudicati da una doppia Giuria, formata da esperti di cinema e personalità del mondo scientifico e una giuria popolare che assegnerà il Premio del Pubblico dello Spiraglio, alla sua seconda edizione. Con una fitta serie di appuntamenti il gruppo integrato di valutatori (critici cinematografici, volontari, operatori, utenti e stagisti dei servizi di salute mentale) ha concordato sugli otto lungometraggi e gli otto cortometraggi che accedono alle fasi finali del concorso, selezionati tra i numerosissimi film iscritti all’edizione di questo anno. Gli otto lungometraggi in concorso spaziano su grandi tematiche e come sempre affrontano i temi del festival utilizzando variegati linguaggi, stili, generi. Tra questi, Vite Sottili, di Maite Carpio: adolescenti e anoressia nella storia di tre famiglie e il loro percorso di cura all’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù di Roma. Micaela Ramazzotti in veste di regista sarà presente al festival per presentare Felicità, la storia di una famiglia disfunzionale, composta da genitori problematici, incapaci di regalare speranze di libertà ai propri figli. Ma anche Sull’Adamant – Dove l’impossibile diventa possibile di Nicolas Philibert, Orso d’Oro al Festival di Berlino nel 2023, che racconta un centro diurno unico nel suo genere, un edificio galleggiante costruito sulla Senna, nel cuore di Parigi, che accoglie adulti affetti da disturbi mentali. Quindi, Anna, diretto da Marco Amenta, la storia di una ragazza bella e selvaggia, che gestisce una fattoria in un angolo incontaminato della Sardegna e si scontra con il progresso e la burocrazia e Kripton, diretto da Francesco Munzi, che sarà presente al festival e che indaga la vita sospesa di sei ragazzi, tra i venti e i trent’anni, volontariamente ricoverati in due comunità psichiatriche della periferia romana, che combattono con disturbi della personalità e stati di alterazione. Tra i cortometraggi, una relazione di coppia è al centro di La neve coprirà tutte le cose di Daniele Babbo, interpretato da Barbara Ronchi, mentre dall’Iran arriva il pluripremiato Black Seed di Amirhoman Khosravani. Dalla Grecia, il drammatico Wings di Fivos Imellos, mentre Indipendenza da gioco. Storia di Luca di Benedetto Alessandro Sanfilippo affronta i meccanismi propri del dipendente da gioco, cercando le cause del malessere che conducono all’abuso. I premi del festival verranno assegnati durante la cerimonia finale. La giuria assegnerà il Premio “Fausto Antonucci” di 1.000 euro al miglior cortometraggio e il Premio “Jorge Garcia Badaracco – Fondazione Maria Elisa Mitre” di 1.000 euro al miglior lungometraggio. Quindi, il Premio SAMIFO di 1.000 euro assegnato da una giuria dedicata, che sceglierà il film che meglio saprà ritrarre/esprimere/raffigurare aspetti legati alla transculturalità e alla vulnerabilità delle persone migranti. Oltre al nuovo “Premio Luciano De Feo”, dalla scorsa edizione è stata costituita una giuria popolare che assegnerà il Premio del Pubblico dello Spiraglio, un riconoscimento al film in concorso che abbia riscosso maggiori riconoscimenti da parte degli spettatori presenti in sala. Il festival aprirà i battenti al pubblico presso l’Auditorium del MAXXI l’11 aprile alle ore 16.00 con un incontro sui grandi temi della salute mentale che tratta questa edizione, incrociando lo sguardo originale e curioso di Vittorio Lingiardi, psichiatra e psicoanalista, docente presso l’Università La Sapienza di Roma e titolare della rubrica cinematografica “Psycho” sul Venerdi de La Repubblica. Il Premio “Lo Spiraglio Fondazione Roma Solidale Onlus” quest’anno sarà assegnato al regista e sceneggiatore Matteo Garrone. Nelle edizioni precedenti sono stati premiati Roberto Andò, Elio Germano, Claudio Santamaria, Saverio Costanzo, Fabrizio Bentivoglio, Anna Foglietta, Paolo Virzì, Sergio Rubini, Sergio Castellitto, Carlo Verdone, Alba Rohrwacher, Marco Bellocchio e Giulio Manfredonia.