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Braccio di ferro e pressioni Usa su attuazione regolamento IA

Braccio di ferro e pressioni Usa su attuazione regolamento IARoma, 29 mar. (askanews) – È in corso un braccio di ferro attorno ad alcune misure di esecuzione, ancora in corso di definizione nei dettagli, del pionieristico regolamento dell’Ue sull’Intelligenza artificiale (IA), con il sospetto che vi sia una pesante influenza delle potenti multinazionali Big Tech statunitensi per indebolire o eliminare del tutto le garanzie a tutela dei diritti fondamentali e della democrazia, dei diritti d’autore e della trasparenza per favore degli utilizzatori.


Pur essendo stato approvato definitivamente nel maggio 2024 ed entrato in vigore nell’agosto scorso, il regolamento (“AI Act”) ha lasciato aperti diversi elementi per l’attuazione delle nuove norme, da definire successivamente con atti delegati o atti di esecuzione (“implementig act”). Il più importante di questi atti è l’elaborazione di un “Codice di buone pratiche” (articolo 56 del Regolamento) che dovrebbe essere applicato in particolare dai fornitori di IA per finalità generali che presentano “rischi sistemici”, come GPT-4. L’elaborazione del Codice di buone pratiche è stata affidata a un gruppo di esperti, chiamato “AI Office” (Ufficio per l’IA), che si riunisce regolarmente e che ha prodotto già tre bozze, sottoposte poi regolarmente a larga consultazione delle parti interessate. L’obiettivo prescritto dal regolamento è di arrivare a un testo definitivo entro inizio maggio. Se l’Ufficio per l’IA non riuscirà a produrre un testo definitivo, o se non lo riterrà soddisfacente, la Commissione europea potrà prescrivere entro inizio agosto delle norme comuni, attraverso un atto di esecuzione, per l’attuazione degli obblighi prescritti ai fornitori di modelli di IA per finalità generali con rischio sistemico.


Abbiamo chiesto al relatore dell’Ai Act per il Parlamento europeo, Brando Benifei, del Pd (gruppo dei Socialisti e Democratici, S&D) di spiegare i punti controversi nell’ultima bozza del Codice di buone pratiche prodotta dall’Ufficio per l’IA, che hanno già provocato proteste, in particolare, del Parlamento europeo e dalle organizzazioni dell’industria culturale e creativa, degli autori e dei creatori di contenuti. “Il codice di buone pratiche – ha ricordato Benifei – si applica solo ai sistemi generativi che usano i modelli più potenti di IA. Riguarda un pezzo importante del regolamento europeo sulla IA (“AI Act”) che è stato lasciato volutamente aperto perché è un terreno più avanzato in rapida evoluzione. Si tratterebbe di una sorta di manuale di istruzioni su come rispettare l’AI Act per quanto riguarda la cyber sicurezza, la trasparenza delle informazioni nei riguardi degli utilizzatori, i dati usati per l’addestramento dei modelli, il rispetto del copyright, e anche la verifica di tutti gli elementi di rischio sistemico riguardo alla libertà di informazione, alla democrazia e ai diritti fondamentali”.


“Il Codice – ha continuato Benifei – è oggetto del lavoro di gruppi di esperti provenienti anche da paesi non Ue, accademici, sviluppatori, Pmi, organismi della società civile. Siamo alla terza stesura e dovrebbero essercene altre due o tre prima del testo definitivo. Ci sono – ha rilevato il relatore dell’AI Act – tre aspetti problematici nell’ultima bozza: il primo riguarda la tutela dei diritti fondamentali e la verifica dei rischi sistemici, che avrebbero carattere solo volontario e opzionale, invece che vincolante. D’accordo sulla critica a questo punto c’è una maggioranza molto forte nel Parlamento europeo, che è la stessa che ha approvato l’AI Act”, ovvero Ppe, Socialisti e Democratici, Liberali di Renew e Verdi. Questa posizione critica è stata espressa chiaramente in una lettera inviata alla vicepresidente esecutiva della Commissione europea responsabile per la Sovranità tecnologica, Henna Virkkunen, e firmata dallo stesso Benifei e da tutti i relatori ombra dei quattro gruppi politici della maggioranza favorevole, più la ex segretaria di Stato spagnola alla Digitalizzazione e l’Intelligenza artificiale, Carme Artigas, che nel 2023 aveva condotto i negoziati sull’AI Act come rappresentante della presidenza di turno spagnola del Consiglio Ue. “Le scriviamo – si legge nella lettera – con grande preoccupazione riguardo al Codice di buone pratiche dell’AI Act, in cui la valutazione e la mitigazione di vari rischi per i diritti fondamentali e la democrazia sono ora improvvisamente del tutto volontarie per i fornitori di modelli di IA a finalità generali con rischi sistemici. Noi, i co-legislatori che hanno negoziato l’AI Act, sottolineiamo: questa non è mai stata l’intenzione dell’accordo” nel negoziato a tre (trilogo) tra Parlamento europeo, Consiglio Ue e Commissione. “I rischi per i diritti fondamentali e la democrazia sono rischi sistemici che i fornitori di IA più impattanti devono valutare e mitigare. È pericoloso, antidemocratico e crea incertezza giuridica reinterpretare completamente un testo legale e restringere la sua portata, tramite un Codice di buone pratiche, dopo che è stato concordato dai co-legislatori”, rileva ancora la lettera.


E non è tutto. “Io ritengo – ci ha spiegato Benifei – che ci siano anche altri due elementi critici nella bozza del Codice, di cui non si parla della lettera a Virkkunen, perché in questo caso i quattro gruppi politici non hanno le stesse posizioni. Il primo riguarda le disposizioni insoddisfacenti per garantire il rispetto dei diritti d’autore, ovvero le regole sull’uso delle informazioni per addestrare i modelli di IA, volte a tutelare gli autori e i creatori di contenuti. Su questa critica sono d’accordo il Ppe e i Socialisti, mentre sono più freddi i Verdi, e contrari i Liberali”. “L’altro elemento critico – ha aggiunto il relatore dell’AI Act – riguarda le disposizioni sulla trasparenza, sulla condivisione con gli utilizzatori, ovvero con le imprese che acquistano e usano i modelli di IA, delle informazioni di sicurezza, delle caratteristiche tecniche e dei rischi esistenti. Questo punto è importante soprattutto per la tutela delle imprese più piccole. In questo caso a essere d’accordo con la critica sono i Socialisti e i Verdi; il Ppe è più freddo mentre i Liberali, anche qui, sono contrari. Noi vogliamo più trasparenza, altrimenti si fa un grosso favore alle Big Tech statunitensi; vogliamo aumentare, per gli europei che comprano i modelli di IA americani e cinesi, la capacità di sapere che cosa hanno in mano”. “La Commissione Europea non può ignorare i co-legislatori. La Commissione non ha interesse a uno scontro frontale con il Parlamento europeo”, ha rilevato Benifei, secondo il quale, anche se non possono intervenire nell’approvazione dell’atto di esecuzione per il Codice, gli eurodeputati potrebbero minacciare di opporsi alla definizione di altri aspetti ancora in sospeso del regolamento, per i quali è previsto che l’Assemblea di Strasburgo dia il suo via libera. “Io penso che sul primo punto controverso”, quello sulla verifica obbligatoria dei rischi sistemici per i diritti fondamentali e la democrazia, “il testo definitivo del Codice di buone pratiche verrà migliorato”, perché c’è una forte pressione unitaria in questo senso da parte dei gruppi europarlamentari, ha notato il relatore dell’Ai Act, che appare meno fiducioso invece sul fatto che sugli altri due punti possano esserci miglioramenti sostanziali. “Noi temiamo che possa esserci un cedimento alla linea politica degli Stati Uniti. In generale, per ora l’Ue sta tenendo sulla difesa del proprio apparato di leggi riguardo al sistema digitale dagli attacchi americani. Ma c’è il dubbio che la Commissione europea sia sensibile alle pressioni degli Stati Uniti per una semplificazione della regolamentazione in questo settore”, ha concluso Benifei. Di Lorenzo Consoli e Alberto Ferrarese

Calcio: classifica serie A, il Bologna consolida la zona Champions

Calcio: classifica serie A, il Bologna consolida la zona ChampionsRoma, 29 mar. (askanews) – Questi i risultati e la classifica di serie A:


30esima giornata Como-Empoli 1-1, Venezia-Bologna 0-1, ore 18 Juventus-Genoa, ore 20.45 Lecce-Roma, domenica 30 marzo ore 12.30 Cagliari-Monza, ore 15 Fiorentina-Atalanta, ore 18 Inter-Udinese, ore 20.45 Napoli-Milan, lunedì 31 marzo ore 18.30 Verona-Parma, ore 20.45 Lazio-Torino. Classifica: Inter 64, Napoli 61, Atalanta 58, Bologna 56, Juventus 52, Lazio 51, Roma 49, Fiorentina 48, Milan 47, Udinese 40, Torino 38, Genoa 35, Como 30, Verona 29, Cagliari 26, Lecce, Parma 25, Empoli 23, Venezia 20, Monza 15.


31esima giornata (4-7 aprile): venerdì 4 aprile ore 20.45 Genoa-Udinese, sabato 5 aprile ore 15 Monza-Como, ore 18 Parma-Inter, ore 20.45 Milan-Fiorentina, domenica 6 aprile ore 12.30 Lecce-Venezia, ore 15 Empoli-Cagliari, Torino-Verona, ore 18 Atalanta-Lazio, ore 20.45 Roma-Juventus, lunedì 7 aprile ore 20.45 Bologna-Napoli

MotoGp, Marquez in pole ad Austin, Bagnaia sesto

MotoGp, Marquez in pole ad Austin, Bagnaia sestoRoma, 29 mar. (askanews) – Marc Marquez continua a cannibalizzare il Mondiale. Reduce dai weekend perfetti in Thailandia e Argentina, lo spagnolo piazza la sua Ducati ancora una volta davanti a tutti, squillando sull’asfalto di Austin con un imprendibile 2:01.088. Il leader del campionato scatterà dalla pole position (la terza consecutiva) precedendo Fabio Di Giannantonio (+0.101), che risale in seconda posizione a qualifica terminata dopo la decisione dei commissari di restituirgli il crono precedentemente cancellato perché effettuato in regime di bandiera gialla. Completa la prima fila Alex Marquez, staccato di 360 millesimi dal fratello. Scattano dalla seconda fila Pedro Acosta (+0.416), un solido Franco Morbidelli (+0.441) e un oscuro Pecco Bagnaia, che deve accontentarsi della sesta posizione (+0.523) dopo aver sofferto qualche problema di surriscaldamento al posteriore alla metà del Q2. Luca Marini, protagonista di un ottimo Q1, si prende la settima posizione con un ritardo di 649 millesimi. Chiudono la Top 10 Joan Mir (+0.920), Jack Miller (+0.920) e Maverick Viñales (+0.931).

Vino, Fisar protagonista a Vinitaly e a “Vinitaly and the City”

Vino, Fisar protagonista a Vinitaly e a “Vinitaly and the City”Milano, 29 mar. (askanews) – La Federazione italiana sommelier albergatori e ristoratori (Fisar) sarà ancora una volta presente a Vinitaly e “Vinitaly and the City”, dal 5 al 9 aprile a Verona, con appuntamenti dedicati a professionisti e appassionati. Oltre 200 sommelier saranno in servizio per offrire supporto professionale e tecnico a espositori e visitatori, rafforzando così il ruolo della Federazione come punto di riferimento nella cultura enologica nazionale.


In città e in fiera, Fisar organizza tre eventi gratuiti dedicati a wine lovers e operatori del settore, con talk e degustazioni guidate che esplorano territori vitivinicoli meno conosciuti, valorizzano le eccellenze enologiche italiane e approfondiscono temi cruciali come il futuro dell’enoturismo e il rapporto tra calice e percezione sensoriale. Sabato 5 aprile alle 19.30, presso la Loggia dei Mercanti in piazza dei Signori a Verona, Fisar propone il wine talk gratuito e aperto a tutti “Enoturisti per caso”, per coinvolgere i wine lovers con la degustazione di vini provenienti dai territori italiani meno esplorati. L’evento è condotto da Carlotta Salvini, responsabile comunicazione del Consorzio Brunello di Montalcino e miglior sommelier dell’anno Fisar 2019, e vede protagonisti il Consorzio di tutela Asolo Montello, il Consorzio Vini Pantelleria Doc e il Consorzio dei Vignaioli delle Marche.


Domenica 6 aprile (padiglione F – stand B10) Fisar e Rastal, azienda che produce bicchieri, organizzano l’evento “Calice & sensi: come le forme esaltano il vino”. Guidato da Alberto Rabachin, miglior sommelier Fisar 2024, l’appuntamento si svolge alle 12, alle 14 e alle 15.30, e propone la degustazione comparata del “Lugana Doc Metodo Classico Brut” e del “Ripasso Valpolicella Ripasso Doc Superiore” di Zenato in calici diversi, uno corretto e uno errato, per mostrare come la forma del bicchiere influenzi profondamente le percezioni sensoriali. Domenica 6 aprile, dalle 16 alle 17, presso lo spazio degustazione e conferenze del Consorzio tutela vini d’Abruzzo, “Fisar in Rosa” (progetto che valorizza la componente femminile della Federazione) propone l’incontro “Il futuro dell’enoturismo: uno sguardo al femminile su un asset economico fondamentale per il nostro Paese”. L’evento, gratuito e aperto a tutti, è dedicato agli scenari attuali e futuri dell’enoturismo italiano, con un approfondimento sul ruolo femminile nella crescita di questo settore strategico. Protagonista Violante Gardini Cinelli Colombini, presidente del Movimento turismo del vino, con alcune produttrici. L’incontro è arricchito dalla degustazione dei vini dei relatori presenti.


“La rinnovata partnership con ‘Vinitaly and the City’ consolida ulteriormente l’impegno di Fisar nel diffondere e valorizzare la cultura del vino, avvicinandola alle persone in modo semplice e autentico” spiega Roberto Donadini, presidente Fisar, rimarcando che “oggi più che mai, in un momento in cui il vino sta conoscendo cambiamenti profondi e continui, ai sommelier è richiesto un ruolo sempre più cruciale: essere formatori, educatori e narratori del vino”. Fisar è presente in fiera a Vinitaly presso la hall 6 – stand E1 con la postazione istituzionale e presso hall 4-5 stand 3 con la postazione de “Il Sommelier”, la rivista ufficiale della Federazione diretta da Simone Franceschi.

”Vini delle Coste”: 80 vignaioli in scena il 30 e 31 marzo a Lucca

”Vini delle Coste”: 80 vignaioli in scena il 30 e 31 marzo a LuccaMilano, 29 mar. (askanews) – È tutto pronto per “Vini delle Coste”, in programma il 30 e 31 marzo dalle 11 alle 19 al Real Collegio di Lucca. Ottanta vignaioli provenienti da territori italiani affacciati sul mare saranno presenti di persona per incontrare il pubblico. Accanto a loro, gli chef e gli ospiti di “Condimenti”, format ideato da Cristiano Tomei per esplorare l’evoluzione della società attraverso vino e cucina.


“Partecipare a ‘Vini delle Coste’ è decidere di fare un viaggio, un percorso attraverso storie di donne e uomini che hanno scelto la viticoltura non solo come mestiere ma come strumento per la cura del territorio, la ricerca di bellezza e l’impegno per la costruzione, nel rapporto quotidiano con la terra, di rinnovate relazioni umane” afferma Alessandra Guidi, ideatrice e organizzatrice dell’evento. Protagonisti dell’iniziativa saranno in gran parte vignaioli artigiani, interpreti autentici dei territori di appartenenza, dalla vigna alla cantina. Tra le realtà presenti, l’Associazione Vignaioli dell’Isola del Giglio, che promuove un’agricoltura eroica nell’Arcipelago Toscano, e i viticoltori del Candia, impegnati in raccolte manuali nei gradoni di una terra legata al mito del tempio di Ercole e alla colonizzazione greca.


Presente anche Lucca Biodinamica, rete d’impresa delle aziende delle Colline Lucchesi che adottano la viticoltura biodinamica, assieme a vignaioli biologici da Montecarlo alla Garfagnana, dalla Valfreddana all’alta Versilia. Non mancheranno territori simbolo della Costa Toscana come Bolgheri, divenuta icona enologica negli anni Settanta grazie all’intuito di alcune storiche famiglie del vino italiano. Dalla Costa adriatica arriveranno invece i produttori di Terroir Marche, consorzio nato nel 2013 che pratica agricoltura biologica e biodinamica con approccio etico. Tra gli ospiti di domenica di Condimenti: Marco Stabile (chef del ristorante Ora d’Aria di Firenze), Enrico Dandolo (direttore della Fondazione Gualtiero Marchesi), Gian Francesco Cutelli e Cinzia Otri (gelatieri premiati), Giuseppe Carrus (giornalista per il Gambero Rosso), Antonio Galatà (nutrizionista), Massimo Giacon (fumettista) e i fratelli Cinquini (scenografi del Carnevale di Viareggio). Lunedì saranno a tavola con Tomei: Cristian Torsiello (chef dell’Osteria Arbustico di Paestum), Chiara Gambacorti ed Elisabetta Gemignani (ristorante La Torre a Montecarlo), Piero Pompili (direttore del ristorante Il Cambio di Bologna), Edoardo Tilli (chef dell’agriturismo Podere Belvedere di Pontassieve) e Andrea Sacchetti (pasticcere della Nuovo Mondo di Prato).

Emanuela Bruni presidente del MAXXI: saremo centro di innovazione

Emanuela Bruni presidente del MAXXI: saremo centro di innovazioneMilano, 29 mar. (askanews) – “È con grande entusiasmo che accolgo il privilegio di presiedere una realtà di così grande rilevanza nel panorama culturale italiano e internazionale”. Lo ha dichiarato Emanuela Bruni, indicata come nuovo presidente del museo MAXXI di Roma. “Desidero esprimere la mia più profonda gratitudine al ministro Alessandro Giuli per la sua fiducia. Mi impegnerò a ripagarla con dedizione, potenziando il ruolo del MAXXI come centro di innovazione culturale e creativa e contribuendo a consolidare ulteriormente la sua visibilità e influenza, in Italia e all’estero. In sinergia con il team del museo, lavoreremo per promuovere la ricerca, l’inclusività e la sperimentazione, valori che da sempre contraddistinguono il nostro museo”, ha aggiunto.


Bruni è stata nominata ufficialmente venerdì 28 marzo, a seguito di un suo periodo di reggenza iniziato lo scorso settembre. Storica dell’arte e giornalista, con una lunga esperienza istituzionale, Emanuela Bruni è stata la prima donna, nel 2008, a guidare il Cerimoniale di Palazzo Chigi.

Vino, approvata la modifica del disciplinare della DOC “Roma”

Vino, approvata la modifica del disciplinare della DOC “Roma”Roma, 29 mar. (askanews) – È stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana – Serie Generale n. 73 del 28 marzo 2025 – il Decreto di approvazione della modifica ordinaria del disciplinare della Denominazione di Origine Controllata “Roma”.


Si tratta di un risultato di grande rilevanza per il comparto vitivinicolo del Lazio, frutto di un percorso tecnico-amministrativo articolato, reso possibile grazie alla volontà del Consorzio di tutela della DOC Roma e al contributo operativo e scientifico fornito da Arsial – Agenzia Regionale per lo Sviluppo e l’Innovazione dell’Agricoltura del Lazio. L’Agenzia ha accompagnato il processo sin dalle prime fasi, garantendo supporto specialistico nell’aggiornamento del disciplinare, nella predisposizione della documentazione tecnica e nella gestione dell’interlocuzione con il Ministero dell’Agricoltura, della Sovranità Alimentare e delle Foreste.


Massimiliano Raffa, Commissario Straordinario di Arsial, ha dichiarato: “L’approvazione della modifica al disciplinare della DOC Roma rappresenta un passo in avanti fondamentale per rendere questa denominazione ancora più rispondente alle esigenze dei produttori e alle aspettative dei mercati. È un esempio concreto di come il lavoro di squadra tra istituzioni, consorzi e imprese possa generare risultati tangibili per l’intero territorio.” L’intervento sul disciplinare, richiesto dal Consorzio e condiviso con i produttori della denominazione, punta a valorizzare le peculiarità enologiche del territorio romano, migliorando la competitività della denominazione nei mercati nazionali e internazionali.


Un traguardo che è anche un nuovo punto di partenza: l’adeguamento del disciplinare si inserisce in una più ampia strategia di rilancio della viticoltura laziale, che Arsial sostiene con strumenti di promozione, ricerca, tutela e innovazione.

Consorzio Morellino Scansano a Vinitaly con 63 vini tra Annata e Riserva

Consorzio Morellino Scansano a Vinitaly con 63 vini tra Annata e RiservaMilano, 30 mar. (askanews) – Il Consorzio Morellino di Scansano sarà tra i protagonisti di Vinitaly (dal 6 al 9 aprile a VeronaFiere). Nella Hall 9, stand B17, 42 aziende presenteranno 63 etichette tra Morellino di Scansano Docg Annata e Riserva, offrendo un ampio panorama espressivo del territorio. Durante la manifestazione sarà possibile approfondire anche le novità in arrivo: è stato infatti avviato l’iter per l’introduzione della menzione “Superiore”, che prevede rese più basse, affinamento prolungato, maggiore finezza e profondità, senza perdere la tipica bevibilità del Morellino.


Allo stand saranno presenti il presidente Bernardo Guicciardini Calamai e il direttore Alessio Durazzi, disponibili ad incontrare operatori, stampa e appassionati per raccontare l’attualità e le prospettive della Denominazione. “Per il Morellino di Scansano, Vinitaly è un appuntamento irrinunciabile, perché ci permette di consolidare la nostra posizione sul mercato italiano e, allo stesso tempo, di rafforzare la nostra presenza all’estero. Dopo il successo di ‘Wine Paris’, la nostra partecipazione a Verona è un’opportunità strategica per incontrare operatori e appassionati, raccontando l’identità e la versatilità di un vino sempre più apprezzato anche oltre i confini nazionali”, dichiara Bernardo Guicciardini Calamai, spiegando che “il Morellino incarna al meglio lo spirito della Toscana più autentica, e la sua crescita sui mercati internazionali, nonché il riposizionamento nella fascia medio alta del mercato interno, dimostrano il valore e il potenziale di questo inimitabile Sangiovese della costa”.


Due gli appuntamenti riservati alla stampa organizzati dal Consorzio in collaborazione con il Consorzio Tutela Vini della Maremma Toscana e l’Associazione per la Tutela e la Promozione del Tortello Maremmano. Lunedì 7 e martedì 8 aprile, presso lo stand del Morellino di Scansano, si terranno degustazioni di tortello maremmano in abbinamento a Morellino di Scansano Annata Docg, Riserva Docg e Vermentino Superiore Doc Maremma Toscana. A guidare gli incontri saranno lo chef Massimo Bucci, lunedì 7, assieme ad Andrea Biondi, direttore provinciale di Confesercenti Grosseto, e, martedì 8, gli chef Sandro Signori e Roberto Delli, vicepresidente dell’Associazione del Tortello Maremmano e titolare dell’azienda Pastai in Maremma.

Meloni mantiene il punto sui rapporti con Trump, ma ora affiorano primi dubbi

Meloni mantiene il punto sui rapporti con Trump, ma ora affiorano primi dubbiRoma, 29 mar. (askanews) – A Washington, a Washington! Ma a far cosa? E’ questo il dubbio che inizia a serpeggiare, anche nel governo, di fronte al tentativo di Palazzo Chigi, per ora non riuscito, di organizzare un faccia a faccia tra Giorgia Meloni e Donald Trump alla Casa Bianca. Se la strategia di mantenere un’equidistanza tra l’appartenenza all’Europa e la vicinanza politica al tycoon era ritenuta giusta e condivisa da tutta la maggioranza, la scarsa (eufemismo) volontà di dialogo con i “parassiti” europei manifestata dal presidente americano sta iniziando a creare qualche dubbio sull’opportunità di andare in visita della capitale Usa, almeno se non si è certi di portare a casa qualcosa che non sia una mera photo opportunity.


Dubbi che non sembra avere la premier, che in un’intervista pubblicata sul Financial Times il 28 marzo ha definito “infantile” e “superficiale” l’idea che l’Italia debba prima o poi scegliere da che parte stare, se con gli Stati Uniti o con l’Europa. Per lei “l’Italia può avere buoni rapporti” con gli Stati Uniti e “costruire ponti” con Trump, a cui si sente “più vicina” che “a molti altri”. Anche al vertice dei “volenterosi” di Parigi, ribadendo il “no” italiano (come di altri Paesi) all’invio di truppe in Ucraina per monitorare un’eventuale tregua, la presidente del Consiglio ha ribadito che è importante “continuare a lavorare con gli Stati Uniti per fermare il conflitto e raggiungere una pace che assicuri la sovranità e la sicurezza dell’Ucraina” e per la prima volta ha chiesto e fatto mettere a verbale la richiesta di un “coinvolgimento di una delegazione americana al prossimo incontro di coordinamento”. Un’insistenza che ha infastidito Emmanuel Macron, che con Trump ha una linea diretta – si sono sentiti anche mercoledì sera prima del summit – che però al momento non sembra portare a un apprezzabile miglioramento delle relazioni tra Vecchio e Nuovo continente. Se Meloni non cambia linea, si diceva, tra i suoi qualche perplessità inizia ad affiorare. Non perché considerino sbagliata la strategia ma perché il destinatario degli inviti al dialogo non sembra rispondere. E dunque qualche ripensamento comincia a serpeggiare sia nella base politica e sociale di Fratelli d’Italia (vedi le posizioni molto critiche sui dazi di un tradizionale grande collettore di voti come Coldiretti, che invita il governo a seguire la linea dura dell’Ue, senza trattative ‘bilaterali’) sia nell’esecutivo. “Il tentativo di mantenere un’equidistanza tra Bruxelles e Washington e di rivestire un ruolo di intermediario, di facilitatore del dialogo era giusto e sembrava anche possibile – ragiona un membro del governo – ma al momento non sembra che Trump e la sua amministrazione siano intenzionati a raccogliere l’invito. Anzi ci sono dei segnali, l’attivismo di Salvini che telefona a Vance e sostiene Starlink, che in qualche modo sono una novità rispetto al quadro che ci eravamo fatti di un ‘rapporto privilegiato’ tra Meloni, Trump e Musk. Io a questo punto suggerirei prudenza. Ovvero: va bene andare a Washington ma adesso, con la guerra commerciale di fatto iniziata, un rapporto diciamo ambiguo con Putin, le frasi offensive contro gli europei, una visita va preparata con grande cura e finalizzata solo quando si ha la certezza di portare a casa qualche risultato concreto. Altrimenti rischia di essere un boomerang. Ma questo, ne sono certo, a Palazzo Chigi lo sanno benissimo”.


Di Alberto Ferrarese e Lorenzo Consoli

”Fabbriche Aperte”, Comitato Leonardo apre sedi a studenti e pubblico

”Fabbriche Aperte”, Comitato Leonardo apre sedi a studenti e pubblicoRoma, 29 mar. (askanews) – In occasione della Giornata Nazionale del Made in Italy, promossa dal Ministero delle Imprese e del Made in Italy il 15 aprile di ogni anno, nel giorno dell’anniversario della nascita di Leonardo da Vinci, il Comitato Leonardo torna con la seconda edizione di “Fabbriche Aperte”, un’iniziativa volta a sottolineare l’importanza del concetto di Made in Italy e l’eccellenza delle imprese italiane.


Sergio Dompé, Presidente del Comitato Leonardo, ha commentato: “Lavorare nella filiera del Made in Italy può rappresentare una interessante occasione per i giovani. Aprire le sedi aziendali agli studenti è un modo per far conoscere le eccellenze italiane: ha una grande valenza divulgativa e formativa, orientando giovani talenti ad un futuro professionale verso imprese che hanno dalla loro parte una tradizione fortemente radicata sul territorio e solidità riconosciute nel mondo, senza mai rinunciare all’innovazione”. I soci del Comitato Leonardo che partecipano all’iniziativa aprono le proprie strutture sino al prossimo 6 maggio 2025, organizzando visite guidate ed eventi dedicati soprattutto al pubblico giovanile. L’obiettivo è far conoscere e apprezzare le proprie realtà, il valore che esse creano sul territorio e la qualità delle eccellenze italiane ai giovani e al grande pubblico.


Ad aprire la seconda edizione è stato il gruppo iGreco, un’impresa con radici profonde e visione internazionale. Attraverso una visita guidata dell’azienda di Cariati, i visitatori hanno potuto scoprire i percorsi di produzione e imbottigliamento sia dell’olio che del vino. Seguirà in questi giorni il Progetto Scuole di Marcegaglia, che prevede tre giornate dedicate agli studenti degli istituti superiori con visite guidate e approfondimenti didattici presso la sede di Gazoldo degli Ippoliti a Mantova il 31 marzo, il 1° aprile e il 14 aprile.


Sarà poi il 2 aprile il CONI ad aprire nella Capitale le porte del Centro di Preparazione Olimpica “Giulio Onesti”, del Salone d’Onore e della Sala delle Fiaccole Olimpiche oltre ad organizzare un tour guidato all’Istituto di Medicina e Scienza dello Sport di Roma. Il 9 aprile Dompé farmaceutici aprirà il polo produttivo de L’Aquila per presentare il sito e il cuore dello stabilimento (pharma e biotech, laboratori, utilities). L’appuntamento è rivolto agli studenti dell’Istituto d’istruzione superiore Amedeo d’Aosta.


Il 14 aprile, il Consorzio Orafo Il Tarì organizzerà il convegno “La Gioielleria campana: eccellenza del Made in Italy tra identità e innovazione” in occasione dell’evento OPEN di Marcianise dedicato al mondo orafo. Il 15 aprile sarà la volta di Amarelli, che aprirà le porte dello stabilimento e del Museo della Liquirizia di Rossano con visite guidate, mentre il giorno successivo, il 16 aprile, Zambon accoglierà il pubblico all’Health & Quality Factory, il polo scientifico di Vicenza che promuove salute, scienza e innovazione. Il 6 maggio, a chiudere il programma sarà Pirelli. Per l’occasione, il Polo Tecnologico di Settimo Torinese invita gli studenti del Politecnico di Torino a conoscere lo stabilimento tecnologicamente più avanzato ed efficiente del gruppo Pirelli nel mondo. Con “Fabbriche Aperte”, il Comitato Leonardo continua a promuovere il valore del Made in Italy, mettendo in luce il talento, la tradizione e la capacità innovativa delle imprese italiane. A questo link: www.comitatoleonardo.it/it/categoria-attivita/open-factory-gnmi/ è disponibile l’elenco completo dei Soci aderenti all’iniziativa, insieme ai programmi e ai dettagli relativi alle modalità di prenotazione.