Skip to main content
#sanremo #studionews #askanews #ciaousa #altrosanremo

Tag: askanews

Israele, migliaia di manifestanti in piazza chiedono cessate il fuoco a Gaza: guerra per ragioni politiche

Israele, migliaia di manifestanti in piazza chiedono cessate il fuoco a Gaza: guerra per ragioni politicheRoma, 20 mar. (askanews) – Migliaia di israeliani sono scesi oggi in piazza per chiedere un nuovo cessate il fuoco a Gaza e per protestare contro quello che ritengono un attacco alla democrazia da parte della coalizione di governo di destra guidata da Benjamin Netanyahu. Lo hanno riferito i media israeliani.


Molti si sono riuniti nelle vicinanze della residenza di Netanyahu, nonostante la fitta pioggia. Il leader democratico d’opposizione Yair Golan – che è stato spinto a terra dalla polizia durante una precedente manifestazione – ha dichiarato nel suo discorso che Israele sarà o una democrazia liberale oppure cesserà di esserlo. Il fattore scatenante immediato dell’indignazione è stato il tentativo di Netanyahu di licenziare Ronen Bar, il capo dell’agenzia per la sicurezza interna Shin Bet, e la decisione del primo ministro di interrompere un cessate il fuoco durato due mesi a Gaza, ricorrendo a ondate di attacchi aerei letali.


I manifestanti accusano il governo di proseguire la guerra per ragioni politiche e di ignorare la situazione dei 59 ostaggi – di cui si ritiene che circa 24 siano ancora vivi – tenuti da Hamas nel territorio palestinese devastato. “Questo governo ha avviato un’altra guerra, ancora una volta, per proteggersi, per distogliere l’attenzione dai problemi che turbano il popolo in Israele. Il governo ha perso ogni legittimità a tutti i livelli possibili”, ha dichiarato Eitan Herzel, capo del movimento di protesta Brothers in Arms, secondo il Guardian Ieri, migliaia di persone avevano invaso le strade nei pressi della residenza ufficiale di Netanyahu nel centro di Gerusalemme. Molti portavano bandiere israeliane e cartelli con slogan a sostegno degli ostaggi ancora detenuti a Gaza. Altri battevano i tamburi e intonavano cori come “accordo per gli ostaggi ora”.

Ucraina, Meloni: da Consiglio Ue sostegno agli sforzi di Trump. Andrò alla Casa Bianca

Ucraina, Meloni: da Consiglio Ue sostegno agli sforzi di Trump. Andrò alla Casa BiancaBruxelles, 20 mar. (askanews) – “Nelle conclusioni del Consiglio europeo chiaramente viene mantenuto il sostegno all’Ucraina. Si sostengono anche gli sforzi americani come anche da richiesta italiana per una pace giusta e duratura. Si fa riferimento alla proposta di cessate il fuoco che mette ora la palla nel campo russo, si fa riferimento anche alla ricostruzione e ovviamente all’Italia che quest’anno ospita la conferenza sulla ricostruzione”, lo ha detto la presidente del Consiglio Giorgia Meloni, parlando con i giornalisti a Bruxelles, a margine del Consiglio europeo.


E – ha aggiunto – “andrò alla Casa Bianca, non so ancora dare una data”.

Ucraina, Meloni: da Consiglio Ue sostegno a sforzi Trump

Ucraina, Meloni: da Consiglio Ue sostegno a sforzi TrumpBruxelles, 20 mar. (askanews) – “Nelle conclusioni del Consiglio europeo chiaramente viene mantenuto il sostegno all’Ucraina. Si sostengono anche gli sforzi americani come anche da richiesta italiana per una pace giusta e duratura. Si fa riferimento alla proposta di cessate il fuoco che mette ora la palla nel campo russo, si fa riferimento anche alla ricostruzione e ovviamente all’Italia che quest’anno ospita la conferenza sulla ricostruzione”. Lo ha detto la presidente del Consiglio Giorgia Meloni, parlando con i giornalisti a Bruxelles, a margine del Consiglio europeo.

Difesa Ue, Meloni: risorse sembrano molte ma sono virtuali

Difesa Ue, Meloni: risorse sembrano molte ma sono virtualiBruxelles, 20 mar. (askanews) – “Le risorse” del ReArm Europe “sembrano molte ma sono virtuali, è la stima che si fa di una scelta stati nazionali”. Lo ha detto la presidente del Consiglio Giorgia Meloni, parlando con i giornalisti a Bruxelles, a margine del Consiglio europeo.


Da parte dell’Italia “non c’è assolutamente una chiusura italiana ai prestiti ma dovremo valutare, molti dettagli degli strumenti messi a disposizione sono ancora in discussione e non capiamo l’impatto”.

Calcio, Giappone prima nazionale qualificata per i mondiali

Calcio, Giappone prima nazionale qualificata per i mondialiRoma, 20 mar. (askanews) – Il Giappone è la prima nazionale qualificata sul campo ai Mondiali di calcio del prossimo anno. I ‘Blue Samurai’ hanno ottenuto la certezza matematica dell’ammissione grazie al successo di oggi per 2-0 sul Bahrain, con le reti di Kamada e Kubo. Ai Mondiali del 2026 sono già qualificate le rappresentative dei tre paesi ospitanti: Canada, Messico e Stati Uniti. In questa ‘finestra’ dedicata alle nazionali, che continuerà fino a martedì prossimo nei vari continenti, altre cinque nazionali potrebbero ottenere la certezza della qualificazione ai Mondiali, i primi a 48 squadre. Si tratta di Corea del Sud, Iran, Uzbekistan, Argentina e una del quartetto dell’Oceania composto da Nuova Zelanda, Fiji, Nuova Caledonia e Tahiti.

Calcio, lesione muscolare per Retegui: Fiorentina a forte rischio

Calcio, lesione muscolare per Retegui: Fiorentina a forte rischioRoma, 20 mar. (askanews) – Giornata di esami strumentali per Mateo Retegui. L’attaccante dell’Atalanta nelle scorse ore ha lasciato il ritiro della Nazionale di Appiano Gentile a causa di un problema fisico che gli ha impedito di essere a disposizione di Spalletti per il doppio confronto contro la Germania valido per i quarti di finale di Nations League. Gli accertamenti a cui si è sottoposto l’attaccante hanno evidenziato una leggera lesione nell’ordine del 1° grado all’adduttore della coscia destra. Retegui è a forte rischio per la trasferta contro la Fiorentina in programma dopo la sosta (domenica 30 marzo alle 15), più probabile che possa tornare a disposizione per la gara successiva in casa contro la Lazio (del 6 aprile alle 18).

Acqua, da MM 323 milioni di investimenti per il sistema idrico di Milano

Acqua, da MM 323 milioni di investimenti per il sistema idrico di MilanoRoma, 20 mar. (askanews) – Un piano ambizioso di investimenti per migliorare ulteriormente le performance del servizio idrico di Milano con il ricorso sempre più diffuso a progetti e strumenti innovativi, dagli algoritmi predittivi di intelligenza artificiale per gestire pressioni e volumi e per prevedere potenziali rotture dell’ infrastruttura, alla fibra ottica, i noise logger e le immagini satellitari per monitorare acquedotto e fognatura per intervenire in caso di perdite o di acque parassite.


In occasione della Giornata mondiale dell’acqua di sabato 22 marzo, si conferma anche la vocazione di MM – si legge in una nota – ad investire nell’economia circolare con la realizzazione di un biodigestore per continuare a conferire in discarica zero grammi di fanghi prodotti dalla depurazione e nel mentre produrre biogas e con il miglioramento ulteriore dei processi di affinamento delle acque depurate per restituire sempre maggiori quantità di acqua alle aziende agricole del territorio in primavera ed estate. “Ricordo il piano di investimenti da 323 milioni di euro entro il 2028 appena varato – ha annunciato Francesco Mascolo, amministratore delegato di MM Spa, gestore del servizio idrico della città di Milano – con l’obiettivo di rendere sempre più efficiente il servizio idrico cittadino. La strada è tracciata: dopo aver già ridotto all’11,4% le perdite di rete a fronte di una media nazionale del 42%, puntiamo ora a scendere al 10%. La passione e la competenza dei nostri tecnici supportati da un’efficace implementazione delle più moderne tecnologie e grazie a progetti innovativi in ogni segmento del servizio ci ha fatto raggiungere risultati soddisfacenti”.


Non solo, MM crede nei principi dell’economia circolare che implementa con successo nel trattamento dei fanghi di depurazione e nell’affinamento delle acque reflue. “Il 100% dell’acqua affinata nei nostri impianti può essere destinata all’agricoltura e all’industria – ha aggiunto Mascolo – e già oggi tra i 60 e i 70 milioni di metri cubi l’anno vengono utilizzati dalle aziende agricole del territorio nella stagione irrigua. Mandiamo, inoltre, a recupero di energia o come fertilizzante la totalità dei fanghi prodotti dalla depurazione. Siamo orgogliosi di questi risultati e vogliamo cogliere l’occasione della Giornata mondiale dell’acqua per sensibilizzare i cittadini ad un uso consapevole della risorsa idrica e per confrontarci con le altre realtà italiane ed europee con l’obiettivo di migliorare sempre più le nostre performance grazie alla condivisione di buone pratiche”.


La sfida di MM – conclude il comunicato – è anche quella di coniugare l’efficienza con tariffe tra le più basse in Europa. A Milano, infatti, l’acqua costa circa un euro al metro cubo. Le stime elaborate dal Global Water Intelligence evidenziano un costo di 1,2 euro ad Atene, 1,6 a Madrid, 3,8 a Londra, 3,9 a Parigi, 4,6 a Vienna e 4,9 ad Amsterdam. 5,1 a Bruxelles e 5,5 a Oslo. Fino ai 6,2 euro di Berlino.

”Donne e diplomazia”, organizzato Rappresentanza italiana Onu-rpt

”Donne e diplomazia”, organizzato Rappresentanza italiana Onu-rpt—Ripetizione con testo corretto— Roma, 20 mar. (askanews) – In occasione 70mo anniversario ammissione Italia alle Nazioni unite e della 69ma Commissione sullo Status delle Donne (CSW69 – in corso a New York fino al 21 marzo), la Rappresentanza Permanente d’Italia a New York ha promosso in collaborazione con il gruppo delle donne Ambasciatrici all’Onu l’evento “Donne in Diplomazia, tra sfide globali e opportunità”.


I lavori, aperti dall’Ambasciatore Massari, sono stati moderati dalla Rappresentante Permanente di Danimarca all’Onu, Ambasciatrice Christina Markus-Lassen (attuale Presidente del Consiglio di Sicurezza Onu) e hanno visto protagoniste tre Ambasciatrici alle Nazioni unite, rispettivamente del Qatar, El Salvador e dell’Albania. Il dibattito ha toccato temi quali le barriere, storiche e attuali, che hanno impedito o che ancora oggi limitano l’ingresso delle donne in diplomazia e la loro partecipazione ai processi di mediazione e di pace, e ha confrontato diverse proposte sulle politiche da promuovere per rimuovere tali barriere. “73 Paesi del mondo non hanno mai nominato un’Ambasciatrice donna alle Nazioni Unite, e quelle attualmente in servizio a New York rappresentano solo il 25% del totale. Il bilanciamento di genere nella diplomazia non e’ solo un imperativo morale, ma un fattore per una governance efficace a livello nazionale e internazionale. Difficile anche parlare di multilateralismo efficace senza un pieno coinvolgimento delle donne nei processi di formazione delle decisioni e nella loro implementazione”, ha commentato l’Ambasciatore Massari.


Nei loro 80 anni di vita, le Nazioni Unite non sono mai state guidate da una donna, mentre l’Assemblea Generale dell’Onu e’ stata storicamente guidata solo da quattro donne. In Italia le donne hanno potuto accedere alla carriera diplomatica solo dal 1967.