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Arriva la tempesta dell’Immacolata

Arriva la tempesta dell’ImmacolataRoma, 7 dic. (askanews) – Mancano ormai solo poche ore e poi le impetuose (e fredde) correnti polari sfonderanno sul bacino del Mediterraneo, dando vita alla tempesta dell’Immacolata.


Mattia Gussoni, meteorologo del sito www.iLMeteo.it, spiega che questo ingresso dell’aria fredda è dovuto ad un’improvvisa risalita verso l’Islanda dell’anticiclone delle Azzorre: questo allungamento dell’alta pressione verso le terre più settentrionali del Vecchio Continente metterà appunto in moto le correnti polari che, con movimento inverso, si riverseranno sul mare nostrum, dopo aver attraversato il cuore dell’Europa. L’irruzione artica (il freddo sarà in quota) si manifesterà come una vera e propria tempesta di vento: tra Sabato e Domenica soffieranno impetuosi Maestrale, Libeccio e Scirocco, con raffiche intense, localmente superiori ai 100 km/h. Di conseguenza, sono previste anche importanti mareggiate sulle coste esposte, con onde alte fino a 4 metri. Ma non sarà solo il tantissimo vento a caratterizzare il weekend. A partire dal pomeriggio di sabato 7 il tempo andrà infatti rapidamente peggiorando su Lombardia, Toscana, Sardegna e successivamente su tutto il Nordest. Su queste zone sono attese precipitazioni via via più diffuse, localmente temporalesche sulle coste, ma soprattutto nevose al Nord a quote sempre più basse, fin sopra i 600 metri.


La domenica dell’Immacolata sarà una giornata da lupi: piogge diffuse interesseranno Lombardia, Nordest, Sardegna, Toscana, Umbria, Lazio, Campania e Calabria tirrenica. I venti saranno molto forti e provocheranno bufere di neve su Alpi e Appennini al di sopra dei 6-700 metri al Nord e oltre i 1000 metri al Centro. Da segnalare che la neve, sull’Emilia occidentale, potrebbe scendere addirittura fino in pianura depositando una decina di centimetri. Le temperature subiranno una contenuta diminuzione, ma sarà l’effetto windchill a farci tremare: questo fenomeno deriva dall’interazione tra la velocità del vento e la temperatura; sostanzialmente, in presenza di venti forti la temperatura percepita dal corpo umano è inferiore rispetto a quella reale: più è forte il vento e più sentiamo freddo. Per fare un esempio: se la temperatura dell’aria è di +5°C e il vento soffia a 50 km/h, il corpo percepisce una temperatura di -1,3°C.

Vino, “Guida bio 2025”: appuntamento a Salerno il 18 e 19 gennaio 2025

Vino, “Guida bio 2025”: appuntamento a Salerno il 18 e 19 gennaio 2025Milano, 7 dic. (askanews) – La Stazione Marittima di Salerno, gioiello architettonico firmato da Zaha Hadid, si prepara ad ospitare la presentazione della sesta edizione di “Guida Bio”, l’unica interamente dedicata ai vini provenienti da agricoltura biologica certificata e in conversione.


L’appuntamento è per sabato 18 e domenica 19 gennaio 2025. Dalle 16 alle 23 di sabato i visitatori potranno degustare i vini premiati dalla guida e incontrare direttamente i produttori, mentre domenica alle 11 si terrà la presentazione ufficiale della Guida e la cerimonia di premiazione delle “Foglie d’Oro”, il riconoscimento assegnato ai vini che si sono distinti per qualità, tipicità ed eleganza. Dalle 16 si riapriranno i banchi d’assaggio per continuare con le degustazioni. Curata da Antonio Stanzione ed edita da Rubbettino, “Guida Bio 2025” ha recensito oltre 2.500 etichette e “porta alla scoperta di territori eterogenei e di storie appassionanti, raccontando le sfide e le soddisfazioni di un’agricoltura sempre più attenta alla tutela dell’ambiente e alla qualità del prodotto finale”.


“L’evento a Salerno – ha dichiarato Stanzione – si preannuncia come un momento importante per riconoscere e promuovere il lavoro straordinario dei produttori di vino biologico in Italia, una testimonianza del loro impegno per la sostenibilità, la qualità e la promozione del territorio a tutela del patrimonio per le generazioni future”.

Calcio, tempesta su Liverpool: rinviato il derby con Everton

Calcio, tempesta su Liverpool: rinviato il derby con EvertonRoma, 7 dic. (askanews) – La tempesta Darragh, che ha già portato all’annullamento di tutte le partite in Galles e di alcune partite dalla Championship , si abbatte anche sulla Premier League. Rinviato il derby di Liverpool tra l’Everton ed i Reds. Il match non si giocherà a causa del forte vento che si sta abbattendo da ore sulla città. La decisione è stata presa questa mattina dopo un incontro fra i dirigenti dei due club e le autorità cittadine come si legge in un comunicato uscito sul sito dell’Everton: “In seguito a una riunione del gruppo consultivo sulla sicurezza tenutasi questa mattina al Goodison Park, a cui hanno partecipato i dirigenti di entrambi i club, nonché i rappresentanti della polizia di Merseyside e del consiglio comunale di Liverpool, è stato deciso che, a causa del rischio per la sicurezza nella zona dovuto alle forti raffiche di vento e all’allerta gialla per vento forte che rimarrà in vigore fino alle 6 di domenica, la partita di oggi dovrà essere rinviata per motivi di sicurezza. Ci scusiamo per l’inconveniente causato e ringraziamo i sostenitori per la loro comprensione. Sebbene comprendiamo che questo sarà profondamente deludente per i sostenitori, la sicurezza dei tifosi, dello staff e dei giocatori è di fondamentale importanza. Informazioni relative alla data riprogrammata dell’evento saranno comunicate a tempo debito. Tutti i biglietti acquistati per l’evento originale rimarranno validi per l’evento riorganizzato”.

Domani alla Fiera del libro di Roma focus su “Ombre adolescenziali”

Domani alla Fiera del libro di Roma focus su “Ombre adolescenziali”Roma, 7 dic. (askanews) – Nell’ambito della Fiera del Libro di Roma “Più liberi, più libri”, presso il Centro Congressi Nuvola, si terrà un evento dedicato al libro “Ombre adolescenziali”, Armando Editore, scritto dalla criminologa Antonella Cortese. Il firmacopie, che si svolgerà dalle ore 15 alle 16.30, offrirà l’occasione per incontrare l’autrice e i coautori di quest’opera, che affronta con competenza e sensibilità il delicato tema delle devianze giovanili e della criminalità minorile.


Il libro analizza le sfide e i rischi legati al mondo adolescenziale, esplorando le cause profonde che portano i giovani a comportamenti devianti e offrendo spunti di riflessione per prevenire e affrontare queste problematiche. Grazie al contributo di esperti di alto profilo, “Ombre adolescenziali” si configura come un testo di riferimento per genitori, educatori, professionisti e chiunque voglia comprendere meglio le dinamiche legate alla criminalità minorile. Un gesto di solidarietà per chi ha sacrificato tutto. Un aspetto particolarmente significativo dell’iniziativa è che il ricavato della vendita del libro sarà interamente devoluto all’Opera Nazionale Assistenza Orfani Militari dell’Arma dei Carabinieri (ONAMAC), un’organizzazione che si dedica al sostegno e al futuro dei figli di coloro che hanno dato la vita per il dovere e per la sicurezza del nostro Paese. Con questo gesto, “Ombre adolescenziali” non è solo un’opera di denuncia e di riflessione, ma diventa anche un simbolo di speranza e di amore verso chi, in giovane età, si è trovato ad affrontare il dolore della perdita.


All’evento saranno presenti, insieme all’autrice Antonella Cortese: • Antonio Pignataro, Questore e rappresentante del Dipartimento Politiche Giovanili e Antidroghe della Presidenza del Consiglio; • Tenente Colonnello Stilian Cortese, Guardia di Finanza; • Domenico Scali, già dirigente generale della Polizia di Stato e docente universitario presso Sapienza di Roma, UniMarconi e Università della Tuscia di Viterbo; • Rita Cavallaro, giornalista del quotidiano Il Tempo; • Maria Antonietta Spadorcia, Vice Direttore del Tg2; • Stefania Doronso, psicologa; • Alessandra D’Alessio, psicoterapeuta. Un’opera che fa luce su un tema attuale e urgente. Attraverso un approccio multidisciplinare, il libro affronta temi cruciali quali il disagio giovanile, l’attrazione verso le devianze, le influenze sociali e familiari, con l’obiettivo di offrire soluzioni e percorsi per un recupero positivo dei giovani a rischio.

Industria pomodoro, Casalasco: nel 2023 ridotte del 91% emissioni Co2

Industria pomodoro, Casalasco: nel 2023 ridotte del 91% emissioni Co2Milano, 7 dic. (askanews) – Il 94% di energia elettrica acquistata da fonti rinnovabili nel 2023 (+369% rispetto al 2022), 2.677 tonnellate di emissioni di CO2 nel 2023 pari al -91% rispetto al 2022, 97% dei rifiuti destinati a recupero (+3% rispetto al 2022). Sono questi alcuni numeri che Casalasco, azienda italiana di trasformazione del pomodoro che ha tra i suoi marchi Pomì e De Rica, ha presentato nel bilancio di sostenibilità 2023 consolidato, che integra cioè per la prima volta i risultati delle controllate Emiliana Conserve, SAC, De Martino e Pomì Usa. Per guidare il piano strategico di sostenibilità, il gruppo lo scorso anno ha istituito uno steering comittee che ha avviato il progetto “Road to net zero emission”. E si appresta a inaugurare nel primo semestre 2025 l’Innovation center.


All’interno di questo contesto, Casalasco sta implementando in tutti i suoi siti un piano di investimenti riconducibile a tre filoni principali: riduzione del consumo di gas metano attraverso l’installazione di 7 nuovi evaporatori che utilizzano la tecnologia Mvr (mechanical vapour recompression) che porterà a regime, per ogni impianto e per ciascuna campagna di trasformazione, un risparmio di circa un milione di metri cubi di gas e di duemila tonnellate di CO2; efficientamento nella produzione di energia elettrica attraverso l’installazione di due impianti di cogenerazione ad alta efficienza; produzione di energia da fonti rinnovabili, in particolare grazie all’impianto agrivoltaico, in fase di sviluppo, che si estenderà su una superficie di circa 2 ettari. Tali interventi, progettati e avviati nel 2022, sono in fase di ampio avanzamento già nel 2023 e arriveranno a conclusione nel 2025. I consumi di energia e le conseguenti emissioni di carbonio, legati alla produzione, costituiscono un impatto significativo dell’industria di trasformazione agroalimentare. Per questo motivo, nel 2023, il gruppo Casalasco si è impegnato ad acquistare quasi la totalità di energia utilizzata (94%) da fonti rinnovabili e non fossili, con un incremento pari al +369% rispetto al 2022. Proprio grazie all’aumento dell’utilizzo di energia proveniente da fonti rinnovabili, le emissioni Scope 2 market-based sono diminuite nel 2023 del 91% rispetto al 2022, per un totale di 2.677 tons di CO2 emesse. Anche le emissioni consolidate di Scope 1, derivanti dall’utilizzo di metano, diesel, GPL e gas refrigeranti, sono diminuite del 3% grazie all’entrata in funzione dei due nuovi evaporatori a ricompressione meccanica del vapore negli stabilimenti di Gariga e Fontanellato.


In merito alle acque reflue, in tutti i siti produttivi sono stati predisposti sistemi di recupero dell’acqua con l’obiettivo di contenerne l’utilizzo. Attraverso l’installazione di torri di raffreddamento, dry cooler e sistemi di ricircolo, infatti, è possibile riutilizzare le acque di raffreddamento per lo stesso scopo o per lo scarico ed il trasporto idraulico del pomodoro. Nel 2023, grazie a una puntuale differenziazione, il 97% dei rifiuti è stato destinato a recupero. La corretta gestione dei residui di produzione ha permesso la valorizzazione di 20.915 t di sottoprodotti utilizzato come mangime animale e biomassa. Innovazione, ricerca e sviluppo sono centrali in tutte le fasi della filiera dal campo fino alla distribuzione e coinvolgono un team multidisciplinare composto da competenze agronomiche, alimentari, legali e industriali. In particolare, lo scorso anno, il dipartimento di Ricerca & Sviluppo ha sviluppato 104 progetti (93 nel 2022), per realizzare nuovi prodotti in termini di ricetta, processo produttivo e packaging. Di questi il 35% si è concluso positivamente e il 25% è ancora in corso. Nel 2023, ha inoltre preso il via la realizzazione dell’Innovation Center, progetto multifunzionale deputato a svolgere sperimentazioni di tipo agronomico e test di lavorazione della materia prima per valutare varietà speciali. Il completamento e quindi l’inaugurazione sono previsti nel primo semestre del 2025.


Grande attenzione è dedicata alle persone. Lo scorso anno il numero medio di dipendenti è stato di 1.212, con un picco di 2.078, durante i mesi della campagna di raccolta. Si conferma una suddivisione di genere piuttosto paritaria con il 46% di donne e il 54% di uomini e una varietà etnica con il 68% dei lavoratori italiani e il restante 32% proveniente da 66 nazionalità diverse. Infine Casalasco ha portato avanti importanti progetti di formazione con oltre 17.127 ore rendicontate pari a 14,13 ore pro-capite, oltre a progetti di welfare volti a supportare il benessere dei dipendenti con corsi e visite gratuite per la promozione di stili di vita salutari, la prevenzione delle malattie oncologiche e l’incentivazione della mobilità sostenibile. “Pur in un contesto aziendale molto dinamico, caratterizzato da importanti cambiamenti e da nuove sfide, l’attenzione al pianeta, al territorio e alla sua comunità, rimane per noi un punto di riferimento imprescindibile e i risultati documentati in questo rapporto ne sono una conferma – ha detto Costantino Vaia, amministratore delegato del Gruppo Casalasco – Risultati di cui siamo orgogliosi e che per la prima volta abbiamo voluto rappresentare in un unico documento che racchiude anche le società controllate per sottolineare l’importanza e la perfetta integrazione di tutte le componenti del gruppo in termini di valori e obiettivi, definendo percorso comune verso l’ambizioso obiettivo della Road to net zero emission”.

Emma Villas: a Natale +7,3% prenotazioni ville trainate da gruppi familiari

Emma Villas: a Natale +7,3% prenotazioni ville trainate da gruppi familiariMilano, 7 dic. (askanews) – Nella stagione delle festività natalizie, il segmento del vacation rental registra numeri in crescita: per Natale e Capodanno per gli affitti di ville e casali si registra un aumento del 7,3% delle prenotazioni, trainate dai gruppi familiari. E già si pensa ai viaggi del 2025, con 1.443 settimane prenotate ad oggi per il nuovo anno. A rivelarlo è l’Osservatorio di Emma Villas, azienda del settore del vacation rental di ville e dimore di pregio con oltre 650 proprietà in Italia (+10% vs 2023) e quotata sul segmento Euronext Growth Milan. Più in generale anche per il periodo invernale (novembre 2024 – aprile 2025), si registra, a oggi, un +14% di prenotazioni rispetto allo scorso anno per un totale di oltre 1.250 notti prenotate.


“La villa si conferma sempre più la meta ideale per trascorrere tempo in famiglia, soprattutto durante le festività natalizie. I nostri ospiti, che in questo periodo soggiorneranno in media 5 giorni a settimana spendendo complessivamente circa 4.000 euro -spiega Giammarco Bisogno, fondatore e Ceo di Emma Villas – hanno particolarmente apprezzato le nostre strutture di pregio, perfette per accogliere gruppi anche numerosi. Inoltre, da quest’anno abbiamo deciso di arricchire ulteriormente l’esperienza dei nostri ospiti introducendo un’esclusiva food experience in villa con prodotti che valorizzano le unicità gastronomiche del territorio e servizi aggiuntivi”. Per Natale e Capodanno, prosegue Bisogno “stiamo registrando dei buoni risultati e stiamo chiudendo questo 2024 con oltre 48.000 notti prenotate. Oltre le festività è interessante notare come anche il periodo invernale (novembre 2024 – aprile 2025) registri numeri complessivamente in tenuta e in crescita in alcune regioni – prosegue il Ceo – Le più gettonate in questo periodo sono Toscana, Sicilia (in crescita rispetto allo scorso anno) e Umbria, prenotate principalmente da statunitensi (30% del totale), olandesi e dagli stessi italiani. Attualmente, rispetto allo scorso anno (alla stessa data), registriamo un aumento sia degli americani che dei nostri connazionali”.


Festività on the move, ma in famiglia: secondo i dati dell’Osservatorio Emma Villas, aumentano le richieste di ville con una maggiore capienza di posti letto. Le dimore, infatti, oltre a gruppi numerosi, sono ideali per le famiglie grazie ai servizi offerti. Al trend della “family reunion”, si sta affiancando anche quello dei turisti alla ricerca delle proprie origini all’insegna del “Turismo delle radici”, per chi ha lasciato l’Italia per motivi personali o di lavoro o gli italo-discendenti alla ricerca della propria storia familiare e della cultura d’origine. Questo trend fa registrare circa 80 milioni di persone, con gli americani in testa, per un beneficio economico potenziale stimato intorno ai 65,8 miliardi di euro. Non è un caso, infatti, che per le festività natalizie si sia registrato un aumento dei turisti statunitensi. Se è vero che i turisti stranieri sono innamorati delle bellezze d’Italia, non sono da meno gli italiani: per le vacanze di Natale e Capodanno il 75% del prenotato di ville e dimore di pregio viene da clienti italiani, un trend che si riflette anche nell’andamento delle prenotazioni invernali (novembre 2024 -aprile 2025) dove spiccano gli italiani tra i primi turisti, seguiti dagli americani. Le Regioni più prenotate per queste festività in arrivo sono la Toscana, l’Umbria e il Lazio, quest’ultimo trainato da Roma ma anche dalla attrattività della campagna.

Per 9 genitori su 10 credere a Babbo Natale rende i bambini più felici

Per 9 genitori su 10 credere a Babbo Natale rende i bambini più feliciMilano, 7 dic. (askanews) – Credere a Babbo Natale rende speciale il Natale dei più piccoli. È quanto emerge dall’indagine “I bambini e la figura di Babbo Natale”, commissionata dal Magico Paese di Natale ad AstraRicerche, attraverso un questionario rivolto a 1.004 genitori con figli di età compresa dai 4 ai 14 anni.


Il 91,6% dei genitori intervistati ritiene che credere all’esistenza di questa figura renda il Natale dei più piccoli ancora più magico, mentre il 91,4% del campione afferma che la sua presenza contribuisce al buonumore dei bambini e a stimolare la fantasia dei più piccoli. L’influenza di Babbo Natale va oltre l’aspetto ludico: l’85,8% riconosce in lui una figura capace di infondere positività, in grado di insegnare ai più piccoli a guardare il mondo con occhi pieni di ottimismo. Mentre per l’85,5% il credere a Babbo Natale dei bambini crea feeling con un personaggio positivo che aggiunge benessere alla loro vita. Non a caso Babbo Natale è indicato da 7 genitori italiani su 10 (70%) come il personaggio più amato dai propri figli tra quelli che consegnano i doni. Tradizioni folkloristiche come quelle legate a elfi e folletti (7,7%) o a Santa Lucia (4,1%), pur presenti nella cultura natalizia italiana, non suscitano lo stesso affetto che gli italiani riservano a Babbo Natale e percentuali ancora più basse sono registrate per la Befana (3,1%) e i Re Magi (1,5%). Ma quanti bambini credono a Babbo Natale? Dipende – moltissimo – dall’età: tra i quattro e i sei anni di età almeno 9 su 10 ci credono (97%, 94%, 90%), poi c’è una prima riduzione e tra i sette e gli otto anni sono 3 bambini su 4 (75%, 73%). A nove anni si arriva al 56% e subito dopo – a 10 anni – si scende a uno su tre (33%) per poi progressivamente smettere di crederci. In generale le femmine tra i 4 e i 14 anni (58%) ci credono più dei maschi (49%).


Sulle caratteristiche fisiche con cui viene rappresentato Babbo Natale la maggioranza dei genitori non si aspetta cambiamenti significativi nel futuro: 7 su 10 (70,4%) desiderano che Babbo Natale mantenga la sua immagine tradizionale con la barba bianca e la risata contagiosa. Tuttavia, 2 genitori italiani su 10 ritengono che qualche evoluzione possa essere necessaria: il 22,6% degli intervistati vede positivamente un Babbo Natale più sostenibile, ad esempio che si sposti con una slitta alimentata a energia solare o in bicicletta. Per la metà delle famiglie italiane la tradizione di far comparire a casa Babbo Natale è più viva che mai: nel 52,4% dei casi un componente della famiglia si traveste da Babbo Natale per consegnare personalmente i regali ai bambini, creando un’atmosfera di calore e affetto che si tramanda di generazione in generazione. Dall’altro, un ulteriore 38,8% delle famiglie italiane rende magico il momento con segnali tangibili del suo passaggio: impronte sul pavimento, biscotti mangiati e bicchiere di latte quasi vuoto. Solo l’8,8% degli intervistati ammette di non seguire questa tradizione, limitandosi a mettere i regali sotto l’albero.


A Natale l’idea di incontrare Babbo Natale è uno dei desideri più forti nelle famiglie italiane. Il 73,7% dei genitori italiani trova nei mercatini di Natale e nei villaggi natalizi l’occasione perfetta per portare i propri figli a vivere l’emozione di un incontro con Babbo Natale mentre il 43,7% si reca anche ai mercatini e villaggi natalizi all’estero. Allo stesso tempo il 72,6% delle famiglie è solita portare i bambini anche a visitare negozi di giocattoli, librerie e centri commerciali che allestiscono spazi dedicati all’incontro con Babbo Natale. Tra le destinazioni che un giorno si desidera visitare per far incontrare Babbo Natale ai bambini la Lapponia è la meta da sogno per l’83,8% delle famiglie italiane. In Italia invece c’è il Magico Paese di Natale, che ogni anno anima Govone, Asti e San Damiano d’Asti. Un luogo che quasi 9 famiglie italiane su 10 (88,5%) vorrebbero visitare un giorno.

Prima della Scala: chef stellato Andrea Aprea firma il menù per 500 ospiti

Prima della Scala: chef stellato Andrea Aprea firma il menù per 500 ospitiMilano, 7 dic. (askanews) – Il 7 dicembre l’inaugurazione della Stagione d’opera 2024/2025 del Teatro alla Scala, che vedrà in scena l’opera di Giuseppe Verdi La forza del destino, sarà seguita come da tradizione da una cena di gala che si terrà anche quest’anno alla Società del Giardino. Gli oltre 500 ospiti saranno accolti dall’organizzazione di Caffè Scala guidata da Salvatore Quartulli: sette maître, sessanta camerieri, trenta sommeliers e dieci addetti alla movimentazione per servire il menu firmato dallo chef a due stelle Michelin, Andrea Aprea.


L’allestimento delle decorazioni della cena è stato affidato agli studenti del Triennio in Scenografia di Naba, Nuova accademia di belle arti coordinati da Desiree Demolli. Margherita Palli, Set Design Advisor dell’Accademia, ha seguito gli studenti nell’elaborazione dell’allestimento per la cena di gala ma anche per il disegno della decorazione floreale del palco centrale. “Il progetto degli studenti di Naba – spiega Palli – si ispira a Il Parnaso di Andrea Appiani, protagonista indiscusso della scuola neoclassica italiana, per la scelta cromatica dei fiori, e al cambio di stagione, con candelabri e decorazioni argento”. Per l’organizzazione della cena Caffè Scala si ispira a principi di sostenibilità e inclusione con il coinvolgimento anche quest’anno di giovani all’inizio del loro percorso professionale ma anche dei ragazzi della Locanda alla Mano di Milano, un progetto sociale di integrazione per giovani con sindrome di Down e di risorse diversamente abili attraverso l’inserimento lavorativo e lo sviluppo professionale. Il progetto è promosso e realizzato da Contè Società cooperativa sociale onlus, con il contributo di Repower, la collaborazione di Agdp (associazione genitori ragazzi con sindrome di Down) e il patrocinio del Comune di Milano. La sostenibilità infine si concretizza nell’utilizzo di prodotti a chilometro zero, alimenti non geneticamente modificati e in pratiche di riuso e collaborazione con enti istituzionali che possono donare il cibo a chi ne ha bisogno.


Il menù della cena di gala prevede quattro proposte di finger food al passaggio – Baccalà mantecato con morbido di patata, pomodoro giallo, lardo e pane croccante, zuppa di pane con spalla di San Secondo, e Focaccia ai semi di finocchio e pancetta piacentina – accompagneranno gli ospiti nel vivo del menù, che si apre con un risotto mantecato al Grana Padano Riserva, funghi e sottobosco, evocando i profumi della terra di Verdi. A seguire lesso di vitello glassato al pepe nero accompagnato da mostarda di Cremona e cavoletti, un tocco contemporaneo a un classico amato dal compositore. Per concludere, il dessert rende omaggio alla tradizione natalizia meneghina: il Panettone 2.0, dolce icona di Milano. La cena di gala vede anche il contributo di alcuni partner storici del Teatro come Bellavista, Caffè Borbone, Elisenda, il marchio della pasticceria di Esselunga e Valextra. In parallelo alla cena alla Società del Giardino, verrà servita la cena per la festa di tutte le maestranze del Teatro nel retro-palcoscenico, un buffet per 500 persone allestito in brevissimo tempo durante gli applausi, cucinato su misura dall’ executive chef di Caffè Scala Palmer Bischetti e dal suo staff.

Autonomia, De Pascale: è un errore, andrò a dirlo ad Atreju

Autonomia, De Pascale: è un errore, andrò a dirlo ad AtrejuRoma, 7 dic. (askanews) – “Come Regione Emilia Romagna abbiamo non siamo contrari tanto al ddl Calderoli, ma allo strumento dell’Autonomia differenziata in sé: aumentare le funzioni legislative delle Regioni è sbagliato. Non ci serve un Paese con regole diverse da una Regione all’altra, semmai dovremmo avvicinarci tutti a uno standard comune europeo. Possiamo immaginare, nel 2024, di avere venti diversi piani energetici? Io credo di no. Forse quella parte del Titolo V della Costituzione è da rivedere”. Lo dice Michele De Pascale, presidente della regione in un’intervista al Messaggero in cui spiega anche le ragioni che lo hanno portato ad accettare l’invito a partecipare alla festa di Fdi, Atreju.


“Già da presidente dell’Unione delle province italiane mi è capitato di essere invitato a feste di altre forze politiche e sono sempre andato. Ad Atreju non vado da esponente Pd, ma da presidente della Regione Emilia, in veste istituzionale. Tanto più che il tema di cui discuteremo è l’Autonomia differenziata”, dice e aggiunge: “vado ad Atreju con l’obiettivo di far fare la stessa riflessione a FdI. Non do la colpa a loro, anzi: la mia è anche un’autocritica. Spero che, come l’Emilia Romagna ha cam- biato idea, lo faccia anche il partito di Meloni. L’autonomia giusta su cui lavorare è il decentramento amministrativo a favore di comuni ed enti locali. Le leggi, invece, devono essere uguali per tutti. È su questo che voglio confrontarmi con Calderoli”. E lo farà sul palco della festa di FdI, dove Schlein l’anno scorso ha scelto di non andare. A parti invertite, lei avrebbe invitato Meloni a una Festa dell’Unità? “Chiariamoci. Elly Schlein, che da segretaria del Pd è un’esponente politica, dice: il dialogo si fa innanzitutto in Parlamento, perché è quello il luogo deputato. E visto che nelle Aule non si vede tutta questa volontà di ascolto da parte del governo, non ha senso parlarsi alle feste di partito. È una posizione che condivido: vogliamo dialogare? Bene, cominciamo in Parlamento. Diverso è il caso di un’istituzione, come quella che io rappresento”.


Il neoeletto governatore dell’Emilia Romagna parla anche del rapporto con il governo guidato da Giorgia Meloni: “Si è creato un clima di scontro, una speculazione politica continua. È stato offerto un brutto spettacolo al Paese. Per questo è ora di dire basta: le elezioni sono passate, c’è chi ha vinto e chi ha perso. Non è un vogliamoci bene, piuttosto un mettiamoci a lavorare insieme. La presidente Meloni mi ha telefonato, speriamo di incastrare presto una data per vederci. Mi auguro che con questo spirito di squadra si possa realizzare il patto di cui parlavo”.

A Natale Coca-cola conferma il suo sostegno al Banco Alimentare

A Natale Coca-cola conferma il suo sostegno al Banco AlimentareMilano, 7 dic. (askanews) – Coca-Cola conferma il proprio sostegno a Banco Alimentare portando un messaggio di solidarietà anche al Coca-Cola Christmas Village. Cuore del villaggio allestito dal 7 dicembre al 6 gennaio in piazza del Duomo a Milano, sarà l’Albero dei giochi dedicato ai Giochi Olimpici e Paralimpici di Milano Cortina 2026.


Ai piedi dell’Albero dei Giochi ci sarà il mercatino di Natale di Coca-Cola: uno spazio dove poter acquistare gadget e prodotti esclusivi del brand, trasformando un semplice gesto in un contributo concreto per le persone in difficoltà. L’intero ricavato dell’iniziativa, che vedrà coinvolti volontari di Banco Alimentare affiancati da dipendenti di Coca-Cola, sarà infatti devoluto all’associazione. Una collaborazione storica quella tra Coca-Cola e Banco Alimentare che quest’anno ha permesso di distribuire generi alimentari per oltre 1 milione e 400 mila pasti e negli ultimi otto anni si è tradotta in un sostegno pari alla distribuzione di circa 15 milioni di pasti.


“Siamo felici che Coca-Cola abbia nuovamente scelto Banco Alimentare come partner per la campagna natalizia, sicuramente la più importante dell’anno. In una situazione difficile e complessa come quella attuale, è importante il messaggio lanciato da Coca-Cola: un semplice gesto di gentilezza, generosità, e di concreta solidarietà, ha sempre un positivo effetto anche su chi lo compie provocando una reazione a catena di bene. Il nostro obiettivo è da sempre quello di ridare fiducia e speranza alle persone in difficoltà e possiamo raggiungerlo solo facendo squadra con chi realmente si mette in gioco con noi e ci resta vicino” – così Giovanni Bruno, Presidente Fondazione Banco Alimentare ETS. “In questo periodo speciale dell’anno è importante ricordarsi quanto i più piccoli gesti di gentilezza e generosità possano fare la differenza per le persone in difficoltà, per questo siamo orgogliosi di sostenere ancora una volta Banco Alimentare e i suoi volontari. Abbiamo deciso di portare questo messaggio di condivisione e solidarietà anche all’interno del Coca-Cola Christmas Village, nel quale ciascuno di noi potrà celebrare lo spirito e la tradizione del Natale, riscoprendo l’importanza del donare” – dichiara Cristina Camilli, Direttore Comunicazione, Relazioni Istituzionali e Sostenibilità Coca-Cola Italia.


All’interno del Coca-Cola Christmas Village, in una dome house allestita come una piccola casa del Polo Nord, Babbo Natale accoglierà i bambini e le loro famiglie, apponendo il suo timbro sulle letterine a lui destinate e offrendo la possibilità di immortalare il momento in una foto ricordo. Confermate anche nel 2024 le collaborazioni con diversi partner per supportare Banco Alimentare, da Amazon.it, Amazon Core e Fresh, Glovo ai punti vendita Carrefour, Coop e Autogrill.