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Ue, Meloni: rivedere le norme che mettono in ginocchio l’industria. Cambiare la transizione green

Ue, Meloni: rivedere le norme che mettono in ginocchio l’industria. Cambiare la transizione greenRoma, 3 dic. (askanews) – “L’Italia è capofila in Europa di un non paper sull’automotive per rivedere quelle norme che rischiano di mettere in ginocchio l’industria europea dell’auto e di riaffermare il principio della neutralità tecnologica. Noi siamo convinti che vadano usate e sostenute tutte le tecnologie che contribuiscono ad abbattere le emissioni senza chiusure ideologiche dannose per le filiere”. Lo ha detto la presidente del Consiglio Giorgia Meloni, in un video messaggio all’assemblea di Alis, l’Associazione Logistica dell’Intermodalità Sostenibile.


“E occorre insistere – ha aggiunto – per rimuovere tutti quei blocchi al mercato interno che da alcuni mesi si stanno verificando sui principali valichi alpini che rischiano di isolarci dal resto d’Europa. Il governo è impegnato anche su questo e questo impegno non verrà meno”. “Vanno cambiate alcune scelte europee degli ultimi anni che hanno pagato un prezzo troppo alto all’ideologia e chiuso la porta alle ragioni di chi fa impresa. Dobbiamo garantire un quadro regolatorio certo evitando però rigidità eccessive che danneggiano chi fa impresa”, ha detto la presidente del Consiglio Giorgia Meloni, in un video messaggio all’assemblea di Alis, l’Associazione Logistica dell’Intermodalità Sostenibile.


“Si è da poco aperta la nuova legislatura europea e il governo italiano – ha aggiunto – lavorerà per fare in modo che la transizione energetica torni a camminare di pari passo con la sostenibilità economica e sociale semplicemente perché non possiamo inseguire la decarbonizzazione al prezzo della desertificazione economica, banalmente perché in un deserto non c’è niente di verde”.

Dop il formaggio greco Tsalafouti e succedaneo turco del caffè

Dop il formaggio greco Tsalafouti e succedaneo turco del caffèRoma, 3 dic. (askanews) – Il formaggio greco Tsalafouti e il succedaneo turco del caffè “Gaziantep Melengiç Kahvesi” sono diventati Dop, portando così a 3.639 il numero dei prodotti agricoli europei già protetti.


La “Tsalafouti”, un formaggio bianco spalmabile originario della Grecia, dalla consistenza morbida e cremosa e dall’aroma delicato che riflette le erbe locali consumate dagli animali che pascolano liberi nella regione. Il formaggio viene prodotto fin dal XVII secolo all’estremità centro-meridionale della catena montuosa del Pindo, principalmente con latte di pecora. La sua produzione riflette il clima, la flora e le pratiche agricole specifiche della regione, che contribuiscono al gusto unico e alla qualità eccezionale del formaggio. Il “Gaziantep Melengiç Kahvesi” è un succedaneo del caffè turco ottenuto tostando e macinando i semi del terebinto, un albero che cresce naturalmente nelle regioni montuose della provincia di Gaziantep, nel sud-est della Turchia. I semi di terebinto sono stati utilizzati nella regione per produrre un succedaneo del caffè fin dal XVI secolo. Il clima soleggiato e il terreno accidentato di Gaziantep esaltano il contenuto di olio e il sapore dei semi, mentre le tradizionali tecniche di tostatura perfezionate dai produttori locali garantiscono un prodotto di alta qualità.

Nato,Rutte: a Trump ho detto “2% non basta” e di minaccia Nordcorea

Nato,Rutte: a Trump ho detto “2% non basta” e di minaccia NordcoreaMilano, 3 dic. (askanews) – “Non basterà restare al 2% perché a lungo termine, ciò significa che la nostra deterrenza non è abbastanza forte”. Lo ha detto il segretario generale della Nato Mark Rutte da Bruxelles, parlando della recente conversazione con Donald Trump a Mar-a-Lago. “Abbiamo focalizzato molto la discussione su tre questioni. In primis, è stato lui ad aumentare la spesa per la difesa quando era presidente. E l’ho ringraziato di nuovo per questo, perché è stato cruciale”, ha detto Rutte. “Ma dobbiamo fare di più. Non basterà restare al 2% perché a lungo termine, ciò significa che la nostra deterrenza non è abbastanza forte”, ha aggiunto.


Un altro argomento trattato con Trump è l’industria della difesa. “Secondo: produzione industriale. Come facciamo a far sì che la nostra base industriale della difesa inserisca davvero turni extra, inserisca linee di produzione extra per aumentare la produzione, perché sappiamo che i russi e i cinesi lo stanno facendo. E anche i nordcoreani”. Poi sull’Ucraina Rutte afferma che serve un accordo giusto altrimenti questo costituirà “una grave minaccia” anche per il “territorio degli Stati Uniti d’America”.


“Quando parliamo di Ucraina – ha detto – dovremmo discutere del fatto che Russia e Cina, ma anche l’Iran e, naturalmente, la Corea del Nord, stanno tutti lavorando insieme e la Russia sta pagando per questo. Ad esempio, con la tecnologia missilistica, che viene poi utilizzata dai nordcoreani per minacciare non solo noi o la Repubblica di Corea, ovvero la Corea del Sud e il Giappone, ma anche il territorio degli Stati Uniti. Quindi tutto questo si sta collegando”.

Il Cappone di Racconigi diventa il 344esimo Pat del Piemonte

Il Cappone di Racconigi diventa il 344esimo Pat del PiemonteRoma, 3 dic. (askanews) – Il Cappone di Racconigi diventa da oggi il 344esimo Prodotto Agroalimentare Tradizionale (Pat) del Piemonte grazie a una delibera proposta dall’assessore al Commercio, Agricoltura e Cibo, Caccia e Pesca, Parchi della Regione Piemonte Paolo Bongioanni che aggiorna l’elenco dei Pat riconosciuti a livello nazionale dal ministero dell’Agricoltura.


Spiega l’assessore Bongioanni in una nota: “il Cappone di Racconigi, che si fregia dell’appellativo ‘Reale’ proprio della città sabauda, è un prodotto dalle qualità organolettiche eccezionali, conosciuto da secoli e attestato dalla storia e dalla tradizione agroalimentare di quell’area del Piemonte. Mi congratulo con il sindaco di Racconigi Valerio Oderda e con i suoi collaboratori di maggioranza per avere saputo aggregare attorno al progetto i produttori locali e costruire in questo modo la candidatura al prestigioso riconoscimento nazionale”. “Attendevamo da tempo questo momento – sottolinea il sindaco di Racconigi Valerio Oderda – È il coronamento della prima fase di valorizzazione dei nostri prodotti locali che ben si combinano sia con i Distretti del Cibo sia con le altre azioni del Ministero e dell’Assessorato regionale all’Agricoltura in cui ci riconosciamo pienamente”.


Il Cappone di Racconigi è il maschio castrato delle razze di gallina Bionda Piemontese e Bianca di Saluzzo. La scheda dei Pat disciplina con norme precise l’allevamento e l’alimentazione dell’animale, le sue caratteristiche fisiche e organolettiche e certifica una tradizione attestata ininterrottamente da almeno 25 anni nelle metodiche di lavorazione, conservazione e stagionatura. La richiesta di inserimento del Cappone di Racconigi è stata presentata dal Consorzio di Valorizzazione del Real Cappone di Racconigi il 15 marzo 2024. L’allevamento del Cappone di Racconigi avviene ancora oggi nei Comuni in provincia di Cuneo in cui si è sviluppato storicamente: oltre che a Racconigi, principale centro di commercializzazione, anche nei vicini Comuni di Cavallermaggiore, Cavallerleone, Caramagna Piemonte, Monasterolo di Savigliano, Marene, Polonghera, Sommariva del Bosco, Murello, Savigliano, Ruffia, Fossano e altri.

Pesca, Spagna: difenderemo a Bruxelles vitalità flotta spagnola

Pesca, Spagna: difenderemo a Bruxelles vitalità flotta spagnolaRoma, 3 dic. (askanews) – La Spagna nel prossimo Agrifish in programma il 9 e 10 dicembre a Bruxelle “difenderà le quote di pesca che garantiscono la vitalità e la redditività della flotta spagnola e dalle quali dipende anche l’economia delle zone rurali costiere”. Ad assicurarlo è stato il ministro dell’Agricoltura, della Pesca e dell’Alimentazione, Luis Planas, che ieri ha presieduto, in videoconferenza, i Consigli consultivi per gli affari comunitari della Politica agricola e della Pesca, nei quali ha analizzato con i consiglieri delle comunità autonome le questioni che saranno discusse durante i negoziati la prossima settimana a Bruxelles.


Nel precedente Agrifish Spagna, Francia e Italia avevano firmato una dichiarazione congiunta per chiedere alla Commissione una moratoria sulle misure di gestione della pesca nel Mediterraneo per il 2025. Tra i temi che saranno discussi in Agrifish, dove si cercherà di trovare un accordo politico sulla pesca, spicca il dibattito sulle possibilità di pesca nell’Atlantico per il 2025 e il 2026, per gli stock ittici che sono di esclusiva responsabilità dell’UE, poiché i negoziati con Regno Unito e Norvegia sono ancora aperti. Planas ha sottolineato la complessità di questi negoziati, anche se la Spagna insisterà affinché si tenga conto dell’impatto sociale ed economico quando si stabiliscono i totali ammissibili di catture (TAC) e le quote.


Per quanto riguarda il Mediterraneo, Planas anticipa che i negoziati saranno complessi, dato che quest’anno termina il periodo transitorio di 5 anni del Piano pluriennale e che la proposta fatta dalla Commissione Europea è una “proposta deludente”, che non tiene conto degli sforzi compiuti dal il settore della pesca. Secondo il ministro, questa proposta “ostacola la vitalità della flotta da traino”. Planas ha sottolineato che le quote per l’Organizzazione della pesca del Nord Atlantico (NAFO) sono già state concordate, con buoni risultati per la flotta balacadera spagnola, in particolare quella galiziana, che, dopo 32 anni di moratoria, potrà tornare a pescare nelle acque internazionali dei grandi banchi di Terranova. Ha inoltre apprezzato i miglioramenti ottenuti durante la riunione della Commissione internazionale per la conservazione dei tonnidi dell’Atlantico (ICCAT).


In relazione alle questioni agricole, il ministro ha riferito che l’Agrifish affronterà anche lo stato della regolamentazione delle piante ottenute con le nuove tecniche genomiche (NGT). A questo proposito, ha affermato che la Spagna continuerà a lavorare per ottenere un accordo da parte del Consiglio che faciliti l’immissione sul mercato degli impianti NGT, soprattutto di quelli che possono essere considerati equivalenti a quelli ottenuti con il miglioramento convenzionale.

Settimana cucina italiana, il gelatiere Cappadonia delizia la Francia

Settimana cucina italiana, il gelatiere Cappadonia delizia la FranciaRoma, 3 dic. (askanews) – Le creazioni di Antonio Cappadonia, maestro gelatiere siciliano, originario di Cerda (Palermo), sono sbarcate in Francia nell’ambito delle iniziative della “Semaine de la cuisine italienne dans le monde”, la Settimana della cucina italiana nel mondo che si è svolta al Consolato Generale d’Italia a Parigi.


Il gelatiere fondatore di Cappadonia Gelati ha realizzato, nella sede diplomatica della capitale francese, una granita al limone e una al melograno realizzate secondo l’antichissima tecnica siciliana del 1600 che utilizzava le neviere. “Sono onorato di avere rappresentato l’Italia in questa prestigiosa manifestazione – ha raccontato il gelatiere Cappadonia – che è stata l’occasione per mostrare la nostra ultra secolare tecnica di produzione di granite e sorbetti a base di neve mista al sale: una tecnica legata al territorio e all’artigianalità che ogni terza domenica di luglio amo rievocare e replicare nella neviera di Piano Principessa sulle Madonie”.


A fare gli onori di casa il Console Generale italiano in Francia, Jacopo Albergoni alla presenza di numerosi ospiti, personalità del mondo politico, imprenditoriale e culturale francese tra cui Guillaume Gomez, chef degli ultimi quattro Presidenti della Repubblica Francese, nominato recentemente Ambasciatore della cucina francese nel mondo che ha rivolto al gelatiere apprezzamenti estremamente lusinghieri, condivisi anche attraverso i suoi canali social. Dopo avere deliziato i presenti con le sue originali granite, Cappadonia ha avuto modo di raccontare la straordinaria storia del palermitano Francesco Procopio Cutò, il primo ambasciatore del gelato di tradizione siciliana in Francia che, emigrato a Parigi nel XVII secolo, portò con sé dalla Sicilia la “tecnologia del freddo” a base di neve e sale fondando, nel 1686, quello che sarebbe diventato il primo caffè letterario del mondo: il Café-Glacier “Le Procope”, diventato un “monumento” nazionale della cultura francese e americana.


“In occasione di questa mia trasferta parigina – ha aggiunto Cappadonia – ho voluto compiere un pellegrinaggio laico andando a visitare “Le Procope-Cafè Glacier”, luogo che è stato frequentato dai maggiori filosofi e dai letterati dell’epoca, da Voltaire a Balzac, da Victor Hugo a Diderot, D’Alembert, Danton, Marat, Robespierre, fino agli americani Benjamin Franklin e Thomas Jefferson. Persino un giovane Napoleone Bonaparte, all’epoca tenente, una sera lasciò in pegno il suo bicorno non avendo denaro sufficiente per pagare il conto”. Il Café Le Procope era l’unico locale di tutta la Francia dove si potevano gustare acque gelate (le granite) e sorbetti dai nomi suggestivi (fiori d’anice, fiori di cannella, frangipane ovvero la siciliana pomelia) grazie al talento di Procopio nel bilanciare essenze e spezie. Pare, inoltre, che il gelatiere palermitano abbia introdotto l’uso dello zucchero di canna al posto del miele oltre alla tecnica del sale mischiato con la neve che, grazie ad una patente reale di Luigi XIV, poteva velocemente introdurre in città per produrre i sorbetti e conservarli più a lungo. In tal modo Procopio, pioniere della produzione del gelato moderno, conquistò i parigini e – forte del suo successo – nobilitò il cognome in De Coltelli giocando sull’assonanza fonetica tra Cutò e couteaux che in francese significa appunto coltelli.


Il 24 marzo 2017, su proposta di Antonio Cappadonia, il sindaco di Palermo, Leoluca Orlando, ha intitolato a Procopio Francesco Cutò la piazza interna all’area Quaroni su via Maqueda, di buon augurio per i tanti ventenni che lasciano ancora oggi Palermo in cerca di fortuna.

Simone Cristicchi: “Ho avuto la scorta a teatro per tre anni”

Simone Cristicchi: “Ho avuto la scorta a teatro per tre anni”Roma, 3 dic. (askanews) – Dopo l’annuncio dei 30 artisti che parteciperanno alla prossima edizione del Festival di Sanremo, fanno già discutere i testi sessisti che hanno caratterizzato la produzione musicale di molti rapper presenti. Una nota del Codacons in queste ore esprime tutto il disappunto dell’associazione guidata da Carlo Rienzi, rispetto all’opportunità di far partecipare alla gara canora, artisti che si sono connotati per un linguaggio retrogrado e violento. A “Che Rimanga tra noi”, in onda su Radio Cusano Campus e in radio visione su Cusano Italia Tv con Alessio Moriggi e Francesca Pierri, è intervenuto il cantautore Simone Cristicchi, sul pensiero libero, sulla politica e sull’urgenza di tornare alla canzone d’autore.


“Sono un disertore che non ha bisogno di disertare. Mi reputo una scheggia impazzita sia della musica che del teatro e ho sempre trovato un grande affetto da parte del pubblico per questa mia coerenza, credo che ognuno faccia sempre scelte secondo coscienza. Mi viene in mente lo spettacolo “Magazzino 18″ per cui sono stato molto criticato da una certa sinistra, anzi mi sono inimicato tutta una parte politica, ma non mi è interessato granché perché a me premeva raccontare la storia del confine orientale, la tragedia delle foibe e l’esodo cristiano dalmata e questo è stato un prezzo che ho pagato a livello politico” ha commentato Cristicchi. “Ho avuto la scorta in teatro per tre anni e mezzo, ci tengo a dire che all’interno della sinistra ci sono personaggi che mi hanno difeso, primo tra tutti Michele Serra, che mi dedicò addirittura un’Amaca su Repubblica, un pensiero bellissimo che ha avuto sulla libertà di espressione, di pensiero dell’arte in generale, quindi non è tutto di un colore o di un altro, ci sono anche le sfumature e al di là di questo io mi sono sempre sentito un libero pensatore” ha aggiunto il cantautore.


“Sanremo dà spazio a tutti e secondo me non può che essere una bella notizia, poi ci sono artisti che non apprezzo e altri che amo profondamente, ma si tratta di gusti strettamente personali. Totò dice una frase geniale “non ti piace, e tu non lo guardare”, possiamo quindi cambiare canale in certi momenti, non ci sono imposizioni dall’alto ma la libera scelta di seguire o meno un cantante o un artista in generale se risponde al tuo gusto e ovviamente al tuo livello intellettuale. Avendo letto i nomi dei miei colleghi che sono a Sanremo quest’anno, mi sento di dire che ho un bellissimo cast intorno, il plauso a Carlo Conti è di aver fatto tornare il cantautorato dopo tanto tempo sul quel palco visto che se ne era proprio persa traccia” ha concluso Simone Cristicchi.

Salute, Aids: firmato protocollo per l’azione sul territorio

Salute, Aids: firmato protocollo per l’azione sul territorioRoma, 3 dic. (askanews) – Zero rischio di trasmissione, zero nuove diagnosi e morti, zero stigma e discriminazione. Sono questi i tre obiettivi rilanciati con forza al convegno di sanità pubblica “Tre volte zero contro l’HIV” organizzato dall’Istituto Nazionale per le Malattie Infettive “Lazzaro Spallanzani” IRCCS di Roma, in collaborazione con il Ministero della Salute, in occasione della Giornata mondiale contro l’Aids.


L’evento è stato contraddistinto dalla presenza e dal contributo del ministro della Salute, Orazio Schillaci, del presidente della Regione Lazio, Francesco Rocca, del sindaco di Roma, Roberto Gualtieri, dell’assessore regionale all’inclusione sociale e ai servizi alla persona, Massimiliano Maselli, del direttore generale Salute e Integrazione Sociosanitaria della Regione Lazio, Andrea Urbani, del Capo del Dipartimento della prevenzione, della ricerca e delle emergenze sanitarie del Ministero della salute, Maria Rosaria Campitiello. Durante i lavori, è stato siglato il protocollo di collaborazione promosso dallo Spallanzani e sottoscritto dalle associazioni e istituzioni che hanno collaborato con l’INMI al successo della Testing Week: Comune di Roma, Centro SAMIFO – ASL Roma 1, Istituto Nazionale Salute, Migrazioni e Povertà (INMP), Croce Rossa Italiana, Fondazione Villa Maraini, Comunità di Sant’Egidio, Cooperativa Sociale MediHospes, Cooperativa sociale Be Free. Un protocollo che ha l’obiettivo di consolidare un sistema territoriale integrato teso a fornire servizi socio-sanitari che rispondano in modo efficace e tempestivo ai bisogni di salute della popolazione promuovendo la prevenzione delle malattie infettive e il miglioramento della qualità della vita.


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Record di ascolti su La7 a novembre, è terza rete in prime time: 6,1%

Record di ascolti su La7 a novembre, è terza rete in prime time: 6,1%Roma, 3 dic. (askanews) – Eccellenti ascolti per La7 nel mese auditel appena concluso (3/30 novembre). La Tv del Gruppo Cairo Communication, infatti, si piazza per il terzo mese consecutivo al terzo posto nella fascia 20.00/22.30 con il 6,3% di share e quasi 1,3 milioni telespettatori (+13%).


La Rete diretta da Andrea Salerno fa segnare inoltre il miglior novembre di sempre, aggiudicandosi il terzo posto assoluto anche nella fascia 20.30/22.30 con il 6,1% (+11%) e oltre 1,2 milioni di telespettatori medi (+13%), dietro solo a Rai1 e Canale5.   Nella giornata (07.00/02.00) La7 si attesta al 4,5% (+20%), risultando il canale che cresce di più tra le generaliste.   Risultati eccellenti anche sui target qualificati. In prime time (20.30/22.30) è al secondo posto sia sul pubblico alto spendente con il 12,6% (+11%) che sui laureati dove raggiunge il 14,4% (+15%). Secondo posto che si conferma per entrambi i target anche nella giornata, rispettivamente con il 9,6% (+21%) e l’11% (+24%). Ottimi riscontri anche sui social network: sono 7,8 milioni i follower dei profili de La7 e dei suoi programmi attivi sui social (+17%), e 4,6 milioni le interazioni social (+93%). Bene anche i podcast ascoltati sulle piattaforme nel mese, pari a 422.000 (+10%).

Agis Lazio chiede legge e un Osservatorio per lo Spettacolo dal vivo

Agis Lazio chiede legge e un Osservatorio per lo Spettacolo dal vivoRoma, 3 dic. (askanews) – Si è svolto lunedì 2 dicembre a Roma, nella Sala Consiglio della Città Metropolitana di Roma Capitale a Palazzo Valentini, l’incontro promosso da Agis Lazio per presentare alle Istituzioni le sue proposte per lo spettacolo dal vivo per l’anno 2025.


Francesco Carducci Artenisio, presidente di Agis Lazio ha illustrato le proposte di Agis Lazio per lo spettacolo dal vivo 2025. Con una media di quasi 11.000 rappresentazioni all’anno, pari al 14% dell’offerta nazionale, il Lazio è secondo solo alla Lombardia (che sfiora il 16%) per offerta di spettacoli dal vivo e numero di spettatori in Italia. Pur tuttavia la effettiva e analitica conoscenza delle realtà pubbliche e private che alimentano questo mercato e questa importante offerta culturale è nel Lazio molto approssimativo al di là di quanto può essere ricavato dai dati dell’Annuario Statistico dello Spettacolo prodotto dalla SIAE. Secondo Agis Lazio, è necessario pertanto disporre di dati e informazioni sistematici a supporto soprattutto dei processi decisionali e della azione programmatica delle Istituzioni del territorio, per lo sviluppo di letture ed analisi condivise con tutti i soggetti interessati e anche per valutare gli andamenti del settore e l’efficacia degli interventi. Per questa ragione AGIS Lazio ha informato gli Enti Locali e la Regione Lazio della necessità di dare vita a uno strumento specifico, finalizzato alla conoscenza dell’ambito dello spettacolo dal vivo: un Osservatorio dello Spettacolo dal Vivo, inteso come infrastruttura informativa, centro di raccolta, misurazione e valutazione di dati complessi, luogo di interpretazione degli aspetti produttivi e distributivi, di elaborazione periodica di dati relativi a domanda e offerta, finanziamenti, occupazione nonché di mappatura dei luoghi e degli spazi di spettacolo nel Lazio e infine sede di riflessione sulle relazioni tra le politiche culturali, sociali ed economiche e ambito di confronto con il livello nazionale e internazionale.


AGIS Lazio sollecita inoltre una verifica e un aggiornamento delle normative e del sistema di regolamenti e bandi in essere attraverso i quali si esplica la politica della Regione Lazio e di Roma Capitale in materia di spettacolo dal vivo, guardando da un lato a modelli virtuosi come quelli della Lombardia e della Campania e del Comune di Milano, abbandonando quanto più possibile ogni logica di finanziamenti a pioggia e introducendo regole selettive e criteri che valorizzino in modo adeguato le diverse proposte culturali e i diversi impatti territoriali, con l’obiettivo a medio termine di approdare – per quanto riguarda la Regione Lazio, nelle sue articolazioni di Giunta e di Consiglio – alla introduzione di una vera e propria Legge Quadro per lo Spettacolo dal Vivo. Il tutto – proseguono gli organizzatori – accompagnato da un indispensabile adeguamento e riequilibrio delle risorse economiche destinate al libero mondo delle associazioni e delle imprese culturali e creative. AGIS Lazio infine auspica che prosegua e anzi si intensifichi con la Regione Lazio, il proficuo lavoro di consultazione e confronto di questi ultimi mesi in merito alle risorse in conto capitale destinate in Bilancio a recuperi, ristrutturazioni, manutenzioni straordinarie, adeguamenti e ammodernamenti tecnologici e quanto altro previsto, con riferimento ai teatri, al fine di approdare quanto prima a un Bando condiviso, che recepisca e affronti le concrete necessità del settore.


Dopo il saluto di Domenico Barbuto, segretario generale Agis Nazionale, si sono succeduti interventi di rappresentati delle istituzioni e operatori del settore. Simona Baldassare, Assessore alla Cultura della Regione Lazio, ha dichiarato che la Regione è al fianco di Agis Lazio e condivide il progetto per la creazione di un Osservatorio sullo Spettacolo che possa rappresentare le esigenze del territorio, con un sostegno ai teatri privati e con ATCL sta lavorando per coinvolgere tutti i Comuni del Lazio per migliorare l’offerta culturale e conferma l’intervento dei 24 milioni destinati dall’ultima finanziaria a recuperi, ristrutturazioni, manutenzioni straordinarie, adeguamenti e ammodernamenti tecnologici, con riferimento ai teatri di Roma e del Lazio. L’Assessore alla Cultura del Comune di Roma Capitale, Massimiliano Smeriglio, ha inviato un messaggio nel quale ha ribadito tutta “l’attenzione per un settore che partecipa a pieno titolo alla crescita e allo sviluppo del nostro Paese. Serve, senza dubbio, uno strumento che metta a sistema tutti i dati, gli aspetti produttivi e distributiva, un vero e proprio Osservatorio dello spettacolo dal vivo che consenta, non solo una mappatura, ma che ci aiuti a implementare un confronto sulle relazioni politiche culturali, sociali ed economiche del Paese. Sono contento di questo dialogo allargato e spero di vedervi presto per lavorare insieme per il raggiungimento di importanti obiettivi”.


Il capo della segreteria del Sindaco di Roma Capitale per Città Metropolitana, Emiliano Minnucci, ha sottolineato l’importanza della cultura per il sistema Paese e per Roma e il Lazio e l’importanza di un monitoraggio dei luoghi e delle strutture da realizzare attraverso l’Osservatorio.