Skip to main content
#sanremo #studionews #askanews #ciaousa #altrosanremo

Tag: askanews

Urso: subito risorse per il rilancio e la manutenzione dell’ex Ilva

Urso: subito risorse per il rilancio e la manutenzione dell’ex IlvaRoma, 27 feb. (askanews) – Il ministro delle Imprese e del made in Italy, Adolfo Urso, dalle 6.15 di questa mattina è all’ex Ilva di Taranto per visitare gli impianti e per parlare con i lavoratori, accompagnato dal commissario straordinario Giancarlo Quaranta.


Si tratta del primo appuntamento in agenda del responsabile del dicastero a Taranto. Alle 8.15 si è recato in prefettura per un vertice con tutti i rappresentanti delle parti sociali, produttive e delle istituzioni locali e regionali. “Il Governo ha deciso di commissariare l’azienda e nel farlo abbiamo scelto una persona che conoscete bene da qualche decennio, che conosce tutta la vita straordinaria di questo che è stato a lungo il più importante, grande e significativo impianto siderurgico d’Europa”. Lo ha detto il ministro delle Imprese e del made in Italy, Adolfo Urso, nel corso dell’incontro con una rappresentanza dei lavoratori dell’ex Ilva di Taranto.


“Se l’industria italiana esiste lo è perchè c’è stata a monte un’industria siderurgica – ha proseguito – non abbiamo nessuna intenzione di rinunciare a questo sito. Abbiamo la volontà di rilanciarlo in sicurezza ambientale. La sicurezza ambientale è fondamentale e con essa quella del lavoro. Metterò in condizioni il commissario di avere subito le risorse per la manutenzione degli impianti e con il decreto legge che abbiamo realizzato è obbligatorio mantenere al lavoro i manutentori. Non si può mandare in cig chi lavora per la messa in sicurezza degli impianti e del lavoro. I primi lavoratori che devono essere in fabbrica sono quelli che garantiscono la sicurezza”. Il Governo vuole “rilanciare subito la produzione” dell’ex Ilva di Taranto per poi “realizzare delle procedure pubbliche per consentire ad altri investitori di poter scommettere su questo impianto” ha detto Urso. “Nel contempo – ha aggiunto – abbiamo chiesto all’Europa di cambiare la politica siderurgica e industriale”.


Urso ha sottolineato che in Europa va cambiata la politica siderurgica “perchè altrimenti saremo schiacciati da chi produce fuori dall’Europa, ma senza rispettare le condizioni amnbientali e sociali che noi, giustamente, vogliamo rispettare. Ma non possiamo vivere e produrre con concorrenza sleale con chi fuori dall’Europa sta realizzando impianti siderurgici, anche a carbone, per invadere il mercato europeo. Questo non sarà più consentito, non lo sarà sicuramente fino a quando il Governo italiano porrà queste condizioni in Europa”.

Giappone, inflazione “core” a gennaio in rallentamento

Giappone, inflazione “core” a gennaio in rallentamentoRoma, 27 feb. (askanews) – L’inflazione core del Giappone a gennaio è scesa per il terzo mese consecutivo, raggiungendo il livello più basso degli ultimi 22 mesi, collocandosi in linea con l’obiettivo di stabilità dei prezzi della banca centrale. Lo si evince dai dati diffusi oggi dal ministero degli Interni e delle Comunicazioni di Tokyo.


L’indice principale dei prezzi al consumo – che non include gli alimenti freschi – è cresciuto del 2% rispetto all’anno precedente, in calo rispetto al 2,3% di dicembre. La debole domanda interna, in parte derivante dall’aumento dei prezzi mentre i salari rimangono stagnanti, ha contribuito alla contrazione dell’economia per il secondo trimestre consecutivo nel periodo ottobre-dicembre.


Questo dato complica il percorso della politica monetaria della Banca del Giappone (BoJ) che, secondo gli osservatori, dovrebbe porre termine alla sua politica di tassi negativi perseguita da gennaio 2016. Secondo gli osservatori, da marzo o aprile la BoJ dovrebbe alzare i tassi. Le tariffe alberghiere hanno rallentato la loro corsa, con aumenti del 26,9% a gennaio, mentre erano saliti del 59% a dicembre. Le bollette elettriche sono diminuite del 21% e i prezzi complessivi dell’energia sono diminuiti del 12,1%. Il tasso di inflazione complessiva è cresciuto del 2,2% mentre l’indice core-core, che esclude i prodotti alimentari freschi e l’energia, è salito del 3,5%.


I salari reali, che tengono conto dell’inflazione, sono scesi del 2,1% rispetto all’anno precedente, segnando il 21esimo calo mensile consecutivo. Si prevede che le trattative salariali primaverili in corso tra sindacati e datori di lavoro, note come “shunto” (“battaglia di primavera”), costituiranno un fattore importante nel processo decisionale della BOJ.

Le regionali in Sardegna, Boccia: non c’è alternativa al Pd, senza di noi si perde

Le regionali in Sardegna, Boccia: non c’è alternativa al Pd, senza di noi si perde

Roma, 27 feb. (askanews) – “Non c’è nessuna sudditanza” del Partito democratico rispetto al Movimento Cinquestelle, per avere sostenuto in Sardegna la candidata di Giuseppe Conte. Lo afferma in un’intervista al Corriere della Sera Francesco Boccia, capogruppo del Pd al Senato. “Questa storia fa ridere, basta vedere i voti presi dalla lista del Pd. Siamo il partito più forte della coalizione che ha appoggiato Todde. Comunque il dato politico vero è che noi abbiamo fortemente voluto questo accordo, perché convinti di poter essere una alternativa credibile, e la segretaria Elly Schlein lo ha costruito con determinazione e pazienza”, ha commentato.

“E, vorrei aggiungere, c’è un altro dato su cui tutte le forze d’opposizione devono riflettere: non c’è alternativa senza il Partito democratico”, ha precisato Boccia.

Il Pd è il primo partito della regione. “Speriamo che il dato sia confermato. Dà il segno di una grande responsabilità politica, che il primo partito si faccia carico della coalizione, anche sostenendo una candidata che non proviene dalle sue fila. Quando si costruisce un’alleanza per governare, l’obiettivo è il risultato politico complessivo, a noi non interessa piazzare i nostri candidati, curare il nostro orticello e restare isolati”, ha commentato.

Le regionali in Sardegna, Calenda: una lezione di cui terremo conto

Le regionali in Sardegna, Calenda: una lezione di cui terremo contoRoma, 27 feb. (askanews) – “Complimenti ad Alessandra Todde per la vittoria e a Renato Soru per aver condotto una difficile battaglia raggiungendo un risultato non scontato. Le elezioni regionali si confermano insormontabili, dato il sistema elettorale ad un turno secco e la scarsa partecipazione che marginalizza il voto d’opinione, per le forze e i candidati che stanno fuori dai due poli di destra e di sinistra. È una lezione di cui terremo conto. Il crollo tutto interno della destra è un buon segnale per il paese e per la Sardegna che, la Lega, aveva pessimamenteágovernato”. Così il segretario di Azione, Carlo Calenda, su X, commentando l’esito del voto in Sardegna.

Le regionali in Sardegna, Conte: non si vince con l’arroganza, col Pd campo giusto

Le regionali in Sardegna, Conte: non si vince con l’arroganza, col Pd campo giusto

Roma, 27 feb. (askanews) – “La Sardegna ha scelto la nostra Alessandra Todde. E’ la prima Presidente di Regione del M5S, la prima donna alla guida della Sardegna. E’ una giornata indimenticabile. I cittadini sardi hanno chiuso la porta a Meloni e soci e l’hanno aperta all’alternativa. L’aria è cambiata”. Così su Istagram il leader del Movimento Cinquestelle, Giuseppe Conte.

“Non si vince sempre con l’arroganza di chi – come Meloni – impone i candidati al territorio e si limita a salire sui palchi per i suoi monologhi pieni di false promesse, senza neppure confrontarsi con i cittadini, senza neppure fermarsi ad ascoltare i loro problemi”, commenta Conte.

“Abbiamo vinto ascoltando il grido di dolore dei territori, offrendo soluzioni contro una sanità disastrata dal centrodestra. Abbiamo vinto con la forza e la competenza di Alessandra, con le proposte serie e credibili, con un ‘campo giusto’ con le altre forze politiche. Non servono ammucchiate, campi larghissimi e minati”, aggiunge il leader del M5S.

“Alessandra siamo certi che ora cambierai tutto con serietà, cuore e coraggio. Forza!”, conclude.

Le regionali in Sardegna, Gasparri: mai sottovalutare troppo la sinistra

Le regionali in Sardegna, Gasparri: mai sottovalutare troppo la sinistraRoma, 27 feb. (askanews) – Dall’esito del voto in Sardegna ci sono almeno tre lezioni da trarre, secondo il capogruppo al Senato di Forza Italia, Maurizio Gasparri. La prima è che “non bisogna prendersela con i candidati”, afferma in un’intervista al Corriere della Sera. “È chiaro che se si perde la scelta probabilmente non è stata ottimale, ma va dato atto a Solinas di essersi ritirato e a Truzzu di essersi messo a disposizione a partita quasi iniziata”.


La seconda lezione è che “il capo della coalizione, come faceva talvolta Berlusconi, potrebbe fare un giro non solo nel suo piano, ma salire al primo, al secondo, al terzo piano del condominio, per guardare in ogni appartamento per cercare il candidato più adatto per vincere. Che è poi quello che conta: se gioca la Nazionale, io esulto anche a un gol di Immobile”, ha spiegato Gasparri. E poi c’è la terza. “Non dirò che è un voto che conta poco. Capisco che loro festeggino e che siano orgogliosi, pur avendo fatto un’alleanza tra M5S e Pd, il terzo polo avrebbe potuto danneggiarli. Dico a loro, che non si illudano che ci siano ripercussioni per il nostro governo o che la coalizione abbia sussulti. Governeremo cinque anni e lo faremo bene. Per noi invece il messaggio è: non sottovalutare mai gli avversari. Per quanto deboli possano essere le leadership di Conte e Schlein, il blocco di sinistra esiste in questo Paese, ha rappresentanza, da sempre: c’era con Togliatti, come con Prodi, con Grillo, Bersani e anche oggi. Considerarli evaporati è non conoscere la storia. E ricordiamolo: non abbiamo vinto 10 a 0, la politica è un cimento quotidiano”, ha commentato Gasparri.

Il primo minitro svedese dice che la Svezia nella Nato “non piacerà alla Russia”

Il primo minitro svedese dice che la Svezia nella Nato “non piacerà alla Russia”

Roma, 27 feb. (askanews) – Alla Russia “non piacerà” l’adesione del paese all’Organizzazione del Trattato del Nord Atlantico, ha detto il primo ministro svedese Ulf Kristersson.

“Per quanto riguarda la Russia, l’unica cosa che possiamo aspettarci con sicurezza è che non gradiranno che la Svezia diventi un membro della Nato”, ha spiegato. “Non gradiranno nemmeno che la Finlandia diventi un membro della Nato”, ha detto Kristersson in una conferenza stampa a Stoccolma, sottolineando che le ambizioni della Russia per limitare l’espansione della Nato si sono rivelate controproducenti.Kristersson ha anche sottolineato la natura storica dell’ascesa del suo Paese nell’alleanza. “La Svezia si sta lasciando alle spalle 200 anni di neutralità e non allineamento. È un grande passo da prendere sul serio, ma è anche un passo molto naturale che compiamo. L’adesione alla Nato significa che ora torniamo a casa per la cooperazione di un gran numero di democrazie per la pace e la libertà. Una collaborazione di grande successo”, ha affermato Kristersson.

Hamas valuta la bozza dell’accordo su Gaza avuta dalla Conferenza di Parigi

Hamas valuta la bozza dell’accordo su Gaza avuta dalla Conferenza di Parigi

Roma, 27 feb. (askanews) – Il movimento estremista palestinese Hamas ha ricevuto una bozza di proposta di accordo con Israele dalla Conferenza di Parigi, che si è tenuta ieri, che ora starebbe valutando. Lo ha riferito oggi una fonte a conoscenza del dossier, citata dall’agenzia Reuters.

Secondo quanto si legge, la prpoposta prevederebbe una pausa di 40 giorni di tutte le operazioni militari e lo scambio di prigionieri palestinesi con ostaggi israeliani in un rapporto di 10 a uno.

Il cessate il fuoco proposto, inoltre, consentirebbe agli ospedali e ai panifici di Gaza di riparare i danni subiti durante il conflitto, e a 500 camion di aiuti umnitari al giorno di entrare nell’enclave palestinese, ha detto la fonte.

Macron: un invio di truppe in Ucraina non è da escludere, ma non c’è il consenso

Macron: un invio di truppe in Ucraina non è da escludere, ma non c’è il consensoRoma, 27 feb. (askanews) – Al termine dellaa Conferenza internazionale di Parigi a sostegno dell’Ucraina, Emmanuel Macron ha riaffermato l’impegno della Francia nei confronti di Kiev e non ha escluso l’ipotesi di un invio di truppe occidentali nel Paese, in un prossimo futuro. “La sconfitta della Russia è essenziale per la sicurezza e la stabilità in Europa”, ha detto in conferenza stampa. L’invio di truppe occidentali sul terreno in Ucraina non dovrebbe “essere escluso” in futuro, ha detto Macron, sottolineando tuttavia che in questa fase “non c’è consenso” su questa ipotesi. “Oggi non c’è consenso sull’invio di truppe di terra in modo ufficiale, scontato e approvato. Ma nella dinamica non è da escludere nulla. Faremo tutto il necessario affinché la Russia non possa vincere questa guerra”, ha spiegato il capo dello Stato.

Ucraina, Macron: invio truppe non da escludere, ma non c’è consenso

Ucraina, Macron: invio truppe non da escludere, ma non c’è consenso

Roma, 27 feb. (askanews) – Al termine dellaa Conferenza internazionale di Parigi a sostegno dell’Ucraina, Emmanuel Macron ha riaffermato l’impegno della Francia nei confronti di Kiev e non ha escluso l’ipotesi di un invio di truppe occidentali nel Paese, in un prossimo futuro. “La sconfitta della Russia è essenziale per la sicurezza e la stabilità in Europa”, ha detto in conferenza stampa. L’invio di truppe occidentali sul terreno in Ucraina non dovrebbe “essere escluso” in futuro, ha detto Macron, sottolineando tuttavia che in questa fase “non c’è consenso” su questa ipotesi. “Oggi non c’è consenso sull’invio di truppe di terra in modo ufficiale, scontato e approvato. Ma nella dinamica non è da escludere nulla. Faremo tutto il necessario affinché la Russia non possa vincere questa guerra”, ha spiegato il capo dello Stato.