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L. Fontana: servizi intelligence agiscano con efficienza e rapidita

L. Fontana: servizi intelligence agiscano con efficienza e rapiditaRoma, 28 nov. (askanews) – “La tutela degli interessi nazionali rende inoltre necessario il rafforzamento della nostra capacità di risposta contro nuove insidie. Mi riferisco in particolare alla sicurezza cibernetica, all’intelligenza artificiale e all’accresciuta vulnerabilità delle reti e dei sistemi informatici. Le crescenti interconnessioni tra sicurezza cibernetica, instabilità geopolitica e sistemi economici richiedono risposte integrate e all’avanguardia per proteggere la stabilità sociale ed economica da minacce sempre più sofisticate e complesse. Dal punto di vista economico-finanziario risulta essenziale assicurare il corretto funzionamento del sistema produttivo e la trasparenza dei flussi finanziari, per evitare che gruppi criminali possano infiltrarsi nel tessuto sociale ed economico del Paese”. Così il presidente della Camera dei deputati, Lorenzo Fontana, intervenendo alla riunione delle Commissioni parlamentari di controllo sull’Intelligence dei Paesi del G7, in corso a Montecitorio.


“Di fronte a queste grandi sfide, i servizi di intelligence sono tenuti ad agire con efficienza e rapidità, basando la propria azione su stringenti vincoli di riservatezza. In una società democratica le attività degli apparati di sicurezza sono sottoposte a un rigoroso controllo parlamentare, chiamato a garantire che le stesse si svolgano nel rispetto della Costituzione e delle leggi”, ha aggiunto.

Confindustria: a novembre 1 impresa su 2 prevede contrazione produzione

Confindustria: a novembre 1 impresa su 2 prevede contrazione produzioneRoma, 28 nov. (askanews) – Netto peggioramento delle aspettative delle imprese. La rilevazione di Confindustria per il mese di novembre segnala “un deciso peggioramento delle aspettative tra le grandi imprese industriali associate”. Quasi la metà delle aziende intervistate (46,9%) prevede una contrazione, moderata o significativa, della produzione industriale rispetto al mese precedente.


Rimane comunque elevata la percentuale di imprese che stimano una produzione stabile, attestandosi al 46,8%. Soltanto una piccola quota, il 6,3%, ipotizza un moderato incremento dell’attività produttiva, mentre nessuna prevede un aumento significativo, segnando un quadro negativo dopo mesi in cui la produzione era ritenuta stabile o in crescita. La domanda e gli ordini si confermano, secondo gli industriali, essere i principali punti di forza a sostegno della produzione nei prossimi mesi. Il saldo tra la quota di imprese che li considera fattori trainanti e quella che invece li ritiene ostacoli cresce significativamente, attestandosi al +7,8%.


La disponibilità di manodopera: torna ad essere un ostacolo rilevante per la produzione, dopo un cauto ottimismo dei mesi precedenti: saldo a -3,4% da -0,2%. I costi di produzione continuano a preoccupare le grandi imprese industriali. Il saldo, presenta un peggioramento: passando dal -1,5% rilevato a ottobre al -3,4%.


Rimangono stabilmente in territorio positivo i giudizi relativi alle condizioni finanziarie (+3%). In miglioramento, pur mantenendo un saldo negativo, le aspettative riguardo la disponibilità di materiali che passano dal -1,2% di ottobre al -0,3% di novembre.


Il sentiment sulla disponibilità degli impianti, che nella precedente rilevazione risultava pressoché stabile con un saldo di -1,3%, subisce un netto peggioramento, scendendo a -3,7% e diventando la principale fonte di preoccupazione per gli industriali.

Sia le autorità libanesi che Israele denunciano violazioni del cessate il fuoco al confine sud

Sia le autorità libanesi che Israele denunciano violazioni del cessate il fuoco al confine sudRoma, 28 nov. (askanews) – Carri armati israeliani hanno colpito questa mattina tre città lungo il confine sud-orientale con il Libano, hanno affermato fonti della sicurezza libanese e media statali, all’indomani dell’entrata in vigore di un cessate il fuoco che vieta “operazioni militari offensive”.


Secondo quanto riferito dall’agenzia Reuters, il fuoco dei carri armati dello Stato ebraico ha colpito Markaba, Wazzani e Kfarchouba, tutte situate entro due chilometri dalla linea blu che demarca il confine tra Libano e Israele. Una fonte ha riferito che due persone sono rimaste ferite a Markaba. Dal canto loro, le forze armate israeliane hanno denunciato una violazione del cessate il fuoco in Libano, con la presenza di forze sospette in diverse zone del sud del Paese: è quanto riporta il quotidiano britannico The Guardian.

Salvini: non voglio litigare con Tajani, ma siamo stati eletti per tagliare tasse

Salvini: non voglio litigare con Tajani, ma siamo stati eletti per tagliare tasseRoma, 28 nov. (askanews) – “Il centrodestra è stato votato dai cittadini per abbassare le tasse, non per aumentarle. Peraltro il canone era già stato ridotto l’anno scorso con i voti di tutta la maggioranza. Non capisco le polemiche. Ammetto però che nelle ultime ore non ho seguito direttamente le dinamiche parlamentari perché mi sono dedicato allo sciopero dei trasporti. Mi dispiace che una forza di maggioranza abbia votato con il Pd e sottolineo con soddisfazione invece che la Lega ha ottenuto la rateizzazione dell’acconto di novembre da gennaio a maggio 2025. È una boccata di ossigeno per quasi 300mila contribuenti”. Lo dice il vicepremier, ministro per le Infrastrutture e i Trasporti e leader della Lega, Matteo Salvini, in una intervista alla Verità.


“Non rincorro i retroscena e non voglio litigare con Tajani ma ribadisco che un anno fa Fi votò la riduzione del canone. Ricordo che l’amico Berlusconi anche lui riteneva che il canone fosse una gabella da limare. Io sarei per la cancellazione”, risponde alla domanda se per Fi il tema delle tv sia sensibile ed è per questo che il partito fondato da Berlusconi ha votato contro il taglio del canone mandando sotto il governo. Quanto alla diversità di vedute tra Lega e Fi su Unicredit-Banco Bpm, Salvini osserva: “Le banche sono private ma svolgono un servizio fondamentale per i cittadini: chiudere sportelli, licenziare lavoratori, ridurre mutui e prestiti erogati, come successo in passato dopo acquisizioni e fusioni, non è utile al paese e non è gradito alla Lega”. Per il Ministro Unicredit è una banca straniera “perché i fondi italiani rappresentano solo l’8%. Ricordo che il presidente del Cda è Padoan, già ministro di sinistra che non ha lasciato buoni ricordi nel sistema bancario italiano: mi riferisco ai danni fatti dal Pd al Monte dei Paschi di Siena”.

Riso Vialone Nano Veronese Igp, campagna 2024 produzione -10%

Riso Vialone Nano Veronese Igp, campagna 2024 produzione -10%Roma, 28 nov. (askanews) – Si chiude con una riduzione produttiva del 10% la campagna risicola del 2024 per il Riso Nano Vialone Veronese IGP, un riso ottenuto esclusivamente da semi selezionati della varietà Vialone Nano della specie japonica, che è il risultato di un rigoroso disciplinare di produzione.


Una riduzione dovuta a condizioni climatiche avverse, con piogge molto abbondanti che hanno influenzato le fasi di semina e raccolta. Nonostante ciò, spiega il Consorzio in una nota, la qualità del raccolto rimane invariata.

Ucraina, attacco russo alle infrastrutture energetiche, un milione di persone senza luce

Ucraina, attacco russo alle infrastrutture energetiche, un milione di persone senza luceRoma, 28 nov. (askanews) – L’infrastruttura energetica dell’Ucraina è “stata sottoposta a un massiccio attacco nemico”, ha affermato il ministro dell’Energia del paese, dopo che è stato dichiarato un allarme antiaereo a livello nazionale a causa del possibile arrivo di missili.


“Ancora una volta, il settore energetico è sottoposto a un massiccio attacco nemico. Gli attacchi alle strutture energetiche stanno avvenendo in tutta l’Ucraina”, ha affermato German Galushchenko in un post su Facebook, aggiungendo che l’operatore della rete elettrica nazionale ha “urgentemente introdotto interruzioni di corrente di emergenza”. Centinaia di migliaia di famiglie ucraine sono rimaste senza elettricità a causa del massiccio attacco missilistico russo contro le infrastrutture energetiche del Paese, secondo quanto riferito da funzionari regionali.


“Circa 523.000 consumatori, tra famiglie e aziende, sono rimasti senza elettricità nella regione occidentale di Leopoli”, ha affermato il presidente dell’amministrazione locale, Maksym Kozytsky. Nelle regioni nord-occidentali di Rivne e Volinia, invece sono senza corrente elettrica rispettivamente 280.000 e 215.000 utenti. “L’uso di bombe a grappolo da parte della Russia contro le infrastrutture energetiche ucraine é “una vile escalation delle tattiche terroristiche”, ha dichiarato il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky.


“In diverse regioni sono stati registrati attacchi con missili Kalibr con testata a grappolo, in particolare su infrastrutture civili. Questo rende molto più difficile per i nostri soccorritori e lavoratori del settore energetico riparare gli effetti degli attacchi” ha scritto Zelensky sul suo profilo di Telegram.

Si va verso una filiera brassicola italiana al 100%

Si va verso una filiera brassicola italiana al 100%Roma, 28 nov. (askanews) – Si va verso una filiera brassicola italiana al 100%, con birre aromatiche, a basso tenore alcolico e amiche dell’ambiente fatte con luppolo e orzo da filiera sostenibile. Sono gli obiettivi principali del progetto LOB.IT “Luppolo, Orzo, Birra: biodiversità ITaliana da valorizzare”, coordinato dal Crea con il suo Centro di Olivicoltura, Frutticoltura ed Agrumicoltura, in collaborazione con l’Università di Parma e finanziato dal Masaf, che punta a costruire una filiera nazionale di settore. I risultati del primo anno di attività progettuale sono stati presentati oggi a Roma, nel convegno “La centralità della ricerca per lo sviluppo di una filiera brassicola sostenibile e Made in Italy: l’esperienza del progetto LOB.IT”.


A fronte di una criticità nel fabbisogno di materia prima che si attesta per il malto d’orzo oltre il 60% e per il luppolo addirittura poco sotto il 100%, i ricercatori hanno lavorato per poter disporre di materiale di propagazione sano per la filiera. Sono stati sperimentati, inoltre, modelli di gestione virtuosi per una luppolicoltura che punta alla diversificazione e alla sostenibilità. Nel settore cerealicolo, invece, sono state studiate le varietà italiane di orzo distico da coltivazione convenzionale e biologica e gli aspetti legati all’attitudine maltaria di frumenti antichi e moderni. Infine, sono stati approfonditi sia l’utilizzo di lieviti spontanei nella produzione di birre sempre più legate al terroir sia l’impatto sul profilo aromatico dell’uso di lieviti innovativi nella produzione di birre a ridotto contenuto alcolico. Sul fronte economico, oltre alle analisi statistico-economiche del settore, sono stati presentati per la prima volta i dati sulle caratteristiche economiche e strutturali delle aziende della filiera brassicola, dai quali si evince che, sebbene la coltivazione del luppolo rappresenti una frazione marginale della superficie aziendale complessiva, essa mostra un’elevata redditività: il margine lordo si attesta intorno ai 14.000 euro/ha, mentre il margine operativo netto, una volta sottratti i costi della manodopera, è di poco inferiore agli 8.000 euro/ha. Situazione inversa per l’orzo distico da malto, per cui la redditività è modesta: il margine lordo è pari a circa 650 euro/ha e viene interamente assorbito dai costi della manodopera; la sostenibilità economica della filiera risulta garantita principalmente da un’elevata incidenza di manodopera familiare o dalla capacità di sfruttare economie di scala per ammortizzare i costi del lavoro.


La filiera in costruzione mira ad offrire prodotti italiani di qualità, sostenibili, innovativi e a forte connotazione territoriale, inducendo al tempo stesso il consumatore al consumo responsabile di questa bevanda, sottolineandone anche gli aspetti nutrizionali e nutraceutici. Il settore della birra è importante per il comparto agroalimentare italiano, perché genera valore condiviso lungo tutta la filiera e produce un gettito fiscale che si attesta intorno ai 4 miliardi di euro. Ma soprattutto, la birra è un prodotto della terra. Quello brassicolo, infatti, è un settore in cui le materie prime svolgono un ruolo cruciale, sia nel determinare la qualità delle produzioni, conclude il Crea, sia nel definirne la sostenibilità, dato che più dell’80% della materia prima in ingresso diventa scarto di produzione.

Agricoltura, Prandini: risorse Pac non sono più sufficienti

Agricoltura, Prandini: risorse Pac non sono più sufficientiRoma, 28 nov. (askanews) – “Le risorse della Pac così come sono state pensate non sono più sufficienti: gli Stati Uniti investono 4 volte di più rispetto all’Europa sulle filiere del cibo e dell’agricoltura e si deve guardare all’innovazione, al giusto reddito degli agricoltori, all’agricoltura di precisione con uso dei dati e intelligenza artificiale dove però la macchina non deve mai sostituire l’uomo”. Lo ha detto il presidente della Coldiretti, Ettore Prandini, a margine della giornata inaugurale del Forum Internazionale dell’Agricoltura e dell’Alimentazione a Villa Miani a Roma organizzato in collaborazione con The European House-Ambrosetti.


“L’Europa – ha detto Prandini – deve guardare a una sfida di carattere globale, Stati Uniti e Cina sono molto più avanti di noi e dobbiamo potere recuperare anche attraverso grandi progetti come quello per i bacini di accumulo in termini di acqua”.

Gualtieri: agricoltura al centro nostra azione amministratitva

Gualtieri: agricoltura al centro nostra azione amministratitvaRoma, 28 nov. (askanews) – “Stiamo cercando di fare tornare l’agricoltura al centro della nostra azione amministrativa e vogliamo valorizzare il patrimonio dell’agro romano puntando sull’innovazione e sull’agricoltura sociale”. Lo ha detto il sindaco di Roma, Roberto Gualtieri, intervenendo in apertura del Forum Internazionale dell’Agricoltura e dell’Alimentazione di Coldiretti in corso oggi e domani a Villa Miani a Roma e organizzato in collaborazione con The European House-Ambrosetti.


Gualtieri ha sottolineato che l’agricoltura “è un bene prezioso e un grande generatore di socialità, e penso ad esempio agli orti urbani stanno diventano una realtà importante, come anche la rete dei farmers market che noi vogliamo aumentare. Abbiamo portato l’agricoltura tra all’interno dei progetti del Giubileo e vogliamo valorizzare i mercati come centri vivi del quartiere”.

6 italiani su 10 temono che cibo finisca per carestie e guerre

6 italiani su 10 temono che cibo finisca per carestie e guerreRoma, 28 nov. (askanews) – Oltre sei italiani su dieci temono che la proliferazione delle guerre e gli effetti dei cambiamenti climatici finiscano per ridurre la quantità di cibo disponibile. Ritorna dunque la paura di una carestia globale dinanzi alla quale occorre razionalizzare l’utilizzo delle risorse, a partire dalla necessità di destinare i fondi agricoli europei della Pac solo ai veri agricoltori per continuare a garantire in futuro la produzione alimentare.


E’ quanto emerge dal rapporto Coldiretti/Censis presentato oggi a Villa Miani a Roma in occasione della prima giornata del Forum Internazionale dell’Agricoltura e dell’Alimentazione a Villa Miani a Roma organizzato in collaborazione con The European House – Ambrosetti. Il forum si concluderà domani. Il cibo diventa dunque nell’immaginario degli italiani, spiegano Coldiretti/Censis, una risorsa incerta, potenzialmente scarsa anche in società in cui da tempo prevale l’abbondanza. Non sorprende dunque che il 76% degli italiani chiede di aumentare urgentemente la disponibilità di terreni agricoli per la produzione di cibo e garantirsi l’autonomia alimentare rispetto ai rischi provenienti da guerre e carestie.


Uno scenario, spiega la confederazione agricola, che rafforza le richieste avanzate in tutte le sedi da Coldiretti di incrementare il bilancio agricolo della Pac, la Politica agricola comune, per sostenere la produzione agricola messa sempre più a rischio dagli effetti dei cambiamenti climatici e dalle tensioni internazionali che fanno esplodere i costi di produzione abbassando il reddito degli agricoltori, con il rischio di un crollo della disponibilità di cibo che andrebbe a danneggiare in primis le fasce più deboli della popolazione. La Pac in Europa vale oggi 386 miliardi di euro in totale fino al 2027, di cui trentacinque miliardi di euro per l’Italia. Negli Usa il Farm Bill, il programma di sostegno all’agricoltura statunitense, ricorda la Coldiretti, vale 1400 miliardi di dollari in dieci anni, con un gap profondo che penalizza gli agricoltori europei e che l’Ue dovrebbe impegnarsi a colmare per garantire la sovranità alimentare. Una necessità ancora più impellente se si considera l’elezione a presidente degli Stati Uniti di Donald Trump nel cui programma c’è proprio una serie di misure fiscali e incentivi per rafforzare la produzione alimentare statunitense e incrementare la presenza sui mercati esteri. Ma se si guarda a un altro competitor dell’Europa, la Cina, questa attualmente produce il 70% in più dell’intera produzione agricola dell’Unione.


Peraltro sostenere l’agricoltura, conclude Coldiretti, significa anche sostenere l’ambiente, invertendo la falsa narrazione prevalente con la passata Commissione Ue secondo la quale la transizione ecologica andava fatta contro gli agricoltori, contrapposti assurdamente a una natura della quale, al contrario, sono i primi difensori. Una realtà confermata anche dal comune sentire degli italiani. Secondo Coldiretti/Censis, il 72% dei cittadini ritiene che proprio l’agricoltura e le sue attività siano la miglior garanzia per la tutela del territorio e contro il dissesto idrogeologico.