Skip to main content
#sanremo #studionews #askanews #ciaousa #altrosanremo

Tag: askanews

Sanremo, Fiorello: con Travolta e Amadeus una gag terrificante

Sanremo, Fiorello: con Travolta e Amadeus una gag terrificanteRoma, 8 feb. (askanews) – Fiorello scherza sulla sua gag con John Travolta e Amadeus a “VivaRai2!… VivaSanremo!”, dopo la seconda serata del Festival, con Fiorello, Alessia Marcuzzi, Fabrizio Biggio, Mauro Casciari, e tutta la banda – in diretta dall’Aristonello, il glass allestito all’esterno dell’Ariston.


“Abbiamo fatto una delle gag più terrificanti della storia della televisione italiana. Amadeus fa codice 01 e io mi prendo gli insulti. Io mentre la facevo già avevo previsto tutto. Travolta non vorrà tornare più in Italia”, ironizza Fiorello e, mentre legge la notizia che c’è stato il secondo allarme bomba al Festival, propone di “metterci d’accordo per il terzo… E, comunque, se l’allarme ci fosse stato poco prima del ballo del qua qua sarebbe stata una cosa buona e utile” conclude.

La Bce: i tassi di interesse resteranno restrittivi finché necessario

La Bce: i tassi di interesse resteranno restrittivi finché necessarioRoma, 8 feb. (askanews) – La Bce ribadisce la sua determinazione a riportare l’inflazione al 2%, e nell’ultimo Bollettino economico riafferma che i tassi di interesse sono al livello giudicato come picco e che se “mantenuti per un periodo sufficientemente lungo, forniranno un contributo sostanziale al conseguimento di tale obiettivo”.


La formula del sommario delle decisioni di politica monetaria, riferita al Consiglio direttivo del 25 gennaio, non fornisce novità di rilievo o nuovi elementi sul fattore maggiormente sotto la lente dei mercati: quando l’istituzione inizierà a tagliare i tassi. “Le decisioni future – si legge – assicureranno che i tassi di interesse di riferimento della Bce siano fissati su livelli sufficientemente restrittivi finché necessario”. “Il Consiglio direttivo continuerà a seguire un approccio guidato dai dati nel determinare livello e durata adeguati dell’orientamento restrittivo”, aggiunge la Bce.


Nell’area euro “l’inflazione dovrebbe attenuarsi ancora nel corso del 2024, in un contesto in cui gli shock energetici pregressi, le strozzature dal lato dell’offerta e la riapertura delle attività economiche” dopo le restrizioni imposte a motivo del Covid “esauriscono i propri effetti e la politica monetaria più restrittiva continua a pesare sulla domanda”. Lo rileva la Bce, aggiungendo nel Bollettino economico che “a dicembre quasi tutte le misure dell’inflazione di fondo sono ulteriormente diminuite”. “L’alto tasso di incremento delle retribuzioni e la produttività del lavoro in calo mantengono elevate le pressioni interne sui prezzi, sebbene anche queste abbiano iniziato ad affievolirsi. Allo stesso tempo – si legge – i più bassi profitti per unità di prodotto hanno iniziato a contenere l’effetto inflazionistico esercitato dall’aumento dei costi unitari del lavoro. Le misure delle aspettative di inflazione a più breve termine hanno registrato una marcata flessione, mentre quelle delle aspettative a più lungo termine si collocano in prevalenza attorno al 2 per cento”, rileva La Bce.


Quanto al quadro di rischi, rialzisti e opposti sulle prospettive del caro vita, secondo la Bce tra i rischi al rialzo figurano le accresciute tensioni geopolitiche, soprattutto in Medio Oriente, che potrebbero determinare un rialzo dei costi di energia e di trasporto nel breve periodo, ostacolando il commercio mondiale. “Inoltre l’inflazione potrebbe collocarsi su livelli più elevati del previsto se le retribuzioni aumentassero più di quanto atteso o i margini di profitto evidenziassero una tenuta superiore”. All’opposto, “l’inflazione potrebbe sorprendere al ribasso se la politica monetaria frenasse la domanda in misura superiore alle aspettative o nel caso di un deterioramento inatteso del contesto economico nel resto del mondo. L’inflazione – aggiunge la Bce – potrebbe altresì ridursi più rapidamente nel breve periodo se i prezzi dell’energia evolvessero in linea con il recente spostamento verso il basso delle aspettative di mercato circa il profilo futuro delle quotazioni del petrolio e del gas”.

Bce: tassi restrittivi finché necessario, decisioni guidate da dati

Bce: tassi restrittivi finché necessario, decisioni guidate da datiRoma, 8 feb. (askanews) – La Bce ribadisce la sua determinazione a riportare l’inflazione al 2%, e nell’ultimo Bollettino economico riafferma che i tassi di interesse sono al livello giudicato come picco e che se “mantenuti per un periodo sufficientemente lungo, forniranno un contributo sostanziale al conseguimento di tale obiettivo”.


La formula del sommario delle decisioni di politica monetaria, riferita al Consiglio direttivo del 25 gennaio, non fornisce novità di rilievo o nuovi elementi sul fattore maggiormente sotto la lente dei mercati: quando l’istituzione inizierà a tagliare i tassi. “Le decisioni future – si legge – assicureranno che i tassi di interesse di riferimento della Bce siano fissati su livelli sufficientemente restrittivi finché necessario”. “Il Consiglio direttivo continuerà a seguire un approccio guidato dai dati nel determinare livello e durata adeguati dell’orientamento restrittivo”, aggiunge la Bce.

Sui migranti trattenuti nel Cpr di Pozzallo la Cassazione manda gli atti alla Corte di giustizia europea

Sui migranti trattenuti nel Cpr di Pozzallo la Cassazione manda gli atti alla Corte di giustizia europeaRoma, 8 feb. (askanews) – Sospesi i procedimenti riguardo 10 migranti trattenuti nel Cpr di Pozzallo e trasmissione degli atti alla Corte di giustizia europea, affinchè si pronunci in via d’urgenza, in relazione alla garanzia finanziaria richiesta ai richiedenti asilo in Italia. La decisione è delle Sezioni Unite Civili della Cassazione che con una ordinanza interlocutoria hanno di fatto accolto la prospettazione della Procura generale. Gli ermellini sono intervenuti sulla base di un ricorso dell’Avvocatura dello Stato per il ministero dell’interno in relazione ai provvedimenti con cui il tribunale di Catania non convalidò i trattenimenti, disposti dal questore di Ragusa in applicazione del decreto Cutro.

Turchia farà offerta a Putin di organizzare incontro con Zelensky

Turchia farà offerta a Putin di organizzare incontro con ZelenskyRoma, 8 feb. (askanews) – La Turchia ribadirà la sua offerta di organizzare un incontro tra i leader di Russia e Ucraina, Vladimir Putin e Vladimir Zelensky, per contribuire alla cessazione delle ostilità, lo ha una fonte diplomatica di Ankara alla’agenzia Ria Novisti.


In precedenza è emerso che la Turchia attende la visita del presidente russo alla fine di aprile o all’inizio di maggio. “Durante la visita verrà sottolineata la disponibilità di Ankara ad organizzare un incontro tra i leader (di Russia e Ucraina) per garantire che cessino gli scontri e le vittime umane”, ha detto la fonte.


L’unica cosa che la Turchia cerca, ha aggiunto, è “fermare il bagno di sangue”. “Con il consenso di entrambe le parti, la Turchia è disposta a fornire tutta la mediazione necessaria”, ha sottolineato.


L’ultimo ciclo di colloqui tra Mosca e Kiev per raggiungere un accordo sulla fine delle ostilità si è svolto il 29 marzo 2022 nella città turca di Istanbul, e da allora i paesi non li hanno più ripresi.

Malattie rare, UNIAMO: conferenza stampa domani a Milano e sabato marcia

Malattie rare, UNIAMO: conferenza stampa domani a Milano e sabato marciaRoma, 8 feb. (askanews) – In occasione della XVII Giornata delle Malattie Rare, UNIAMO – Federazione Italiana Malattie Rare organizza domani, 9 febbraio, dalle ore 11 alle 13, a Milano, all’Hotel Principe di Savoia, in Piazza della Repubblica, 17, la conferenza stampa per la campagna #UNIAMOleforze.


All’appuntamento intervengono Annalisa Scopinaro, presidente UNIAMO, Alessandra Locatelli, Ministro per le Disabilità, Giovanni Pavesi, Direttore Assessorato Welfare Regione Lombardia, Lamberto Bertolè, Assessore Welfare e Salute Comune di Milano, Lisa Noja, già Onorevole delle XVIII Legislatura, la Sen. Simona Flavia Malpezzi, la Sen. Licia Ronzulli, l’On. Enrico Costa, l’On. Gian Antonio Girelli, i rappresentanti delle associazioni, Erica Daina, Centro Coordinamento malattie rare Regione Lombardia, Alessandro Amorosi, Direzione Generale Welfare e Giuliana Sabatino, Dirigente Polo Ospedaliero. Sabato 10 febbraio dalle ore 15 avrà luogo la IX edizione della marcia dedicata alle persone con malattia rara, ai loro caregiver e alle associazioni di pazienti. L’iniziativa nasce con lo scopo di sensibilizzare l’opinione pubblica sulle necessità e bisogni dei 300 milioni di malati rari in tutto mondo. Il corteo si riunirà in Piazza Castello a Milano a partire dalle ore 15. La conclusione è prevista per le ore 17 in via Palestro presso i Giardini “Indro Montanelli”.


La marcia rientra in un’ampia serie di eventi organizzati e co-organizzati da UNIAMO Federazione Italiana Malattie Rare nel mese di febbraio, in occasione della Giornata delle Malattie Rare, celebrata il 29 febbraio, “giorno raro per i malati rari” e si inserisce in una più ampia programmazione europea coordinata da Eurordis su www.rarediseaseday.org.

Confcommercio: dal 2012 nelle città hanno chiuso i battenti 111mila negozi

Confcommercio: dal 2012 nelle città hanno chiuso i battenti 111mila negoziRoma, 8 feb. (askanews) – Dal 2012 ad oggi, in Italia, hanno chiuso i battenti oltre 111mila negozi al dettaglio. Un’impresa attiva su cinque è morta e non è stata sostituita. Peggio è andata al commercio ambulante (-24mila unità) che vive una fase di profonda ristrutturazione. In crescita, invece, le attività di alloggio e ristorazione (+9.800). Nello stesso periodo, nel commercio, negli alberghi e nei pubblici esercizi si riducono le imprese italiane (-8,4%) e aumentano quelle straniere (+30,1%). E metà della nuova occupazione straniera nell’intera economia (+242mila occupati) è proprio in questi settori (+120mila). E’ quanto emerge dall’analisi “Demografia d’impresa nelle città italiane”, realizzata dall’Ufficio Studi di Confcommercio in collaborazione con il Centro Studi Guglielmo Tagliacarne.


La riduzione di attività commerciali è più accentuata nei centri storici rispetto alle periferie, sia per il Centro-Nord che per il Mezzogiorno. Anche i centri storici cambiano volto. Sono sempre meno le attività tradizionali (carburanti -40,7%, libri e giocattoli -35,8%, mobili e ferramenta -33,9%, abbigliamento -25,5%) e sempre più servizi e tecnologia (farmacie +12,4%, computer e telefonia +11,8%), attività di alloggio (+42%) e ristorazione (+2,3%).


La modificazione e la riduzione dei livelli di servizio nei centri storici rende sempre più preoccupante “il fenomeno della desertificazione commerciale delle nostre città”: nei 120 comuni al centro dell’analisi, negli ultimi 10 anni, sono sparite oltre 30mila unità locali di commercio al dettaglio e ambulanti (-17%) e la densità commerciale è passata da 12,9 negozi per mille abitanti a 10,9 (-15,3%). Per evitare gli effetti più gravi di questo fenomeno, il commercio di prossimità deve puntare su efficienza e produttività, anche attraverso l’innovazione e la ridefinizione dell’offerta. E resta fondamentale l’omnicanalità, ovvero l’utilizzo anche di un canale online ben funzionante. Negli ultimi cinque anni, infatti, gli acquisti di beni su Internet sono quasi raddoppiati passando da 17,9 miliardi del 2019 a 35 miliardi del 2023. La crescita dell’e-commerce, secondo l’associazione, è la maggiore responsabile della riduzione del numero di negozi ma resta comunque un’opportunità per il commercio “fisico” tradizionale.


Commentando i risultati dell’indagine, il presidente di Confcommercio, Carlo Sangalli, ha sottolineato: “prosegue la desertificazione commerciale delle nostre città, un fenomeno che riguarda soprattutto i centri storici dove la riduzione dei livelli di servizio è acuita anche dalla perdita di commercio ambulante. Il commercio rimane comunque vitale e reattivo e soprattutto mantiene il suo valore sociale. Rimane, in ogni caso, prioritario contrastare la desertificazione commerciale con progetti di riqualificazione urbana per mantenere servizi, vivibilità, sicurezza e attrattività delle nostre città. In questa direzione vanno il progetto Cities di Confcommercio e la rinnovata collaborazione con l’Anci a conferma del nostro impegno per favorire uno sviluppo urbano sostenibile e valorizzare il ruolo sociale ed economico delle attività di prossimità nelle città”.

Confcommercio, nelle città spariti 111mila negozi dal 2012

Confcommercio, nelle città spariti 111mila negozi dal 2012Roma, 8 feb. (askanews) – Dal 2012 ad oggi, in Italia, hanno chiuso i battenti oltre 111mila negozi al dettaglio. Un’impresa attiva su cinque è morta e non è stata sostituita. Peggio è andata al commercio ambulante (-24mila unità) che vive una fase di profonda ristrutturazione. In crescita, invece, le attività di alloggio e ristorazione (+9.800). Nello stesso periodo, nel commercio, negli alberghi e nei pubblici esercizi si riducono le imprese italiane (-8,4%) e aumentano quelle straniere (+30,1%). E metà della nuova occupazione straniera nell’intera economia (+242mila occupati) è proprio in questi settori (+120mila). E’ quanto emerge dall’analisi “Demografia d’impresa nelle città italiane”, realizzata dall’Ufficio Studi di Confcommercio in collaborazione con il Centro Studi Guglielmo Tagliacarne.


La riduzione di attività commerciali è più accentuata nei centri storici rispetto alle periferie, sia per il Centro-Nord che per il Mezzogiorno. Anche i centri storici cambiano volto. Sono sempre meno le attività tradizionali (carburanti -40,7%, libri e giocattoli -35,8%, mobili e ferramenta -33,9%, abbigliamento -25,5%) e sempre più servizi e tecnologia (farmacie +12,4%, computer e telefonia +11,8%), attività di alloggio (+42%) e ristorazione (+2,3%).


La modificazione e la riduzione dei livelli di servizio nei centri storici rende sempre più preoccupante “il fenomeno della desertificazione commerciale delle nostre città”: nei 120 comuni al centro dell’analisi, negli ultimi 10 anni, sono sparite oltre 30mila unità locali di commercio al dettaglio e ambulanti (-17%) e la densità commerciale è passata da 12,9 negozi per mille abitanti a 10,9 (-15,3%). Per evitare gli effetti più gravi di questo fenomeno, il commercio di prossimità deve puntare su efficienza e produttività, anche attraverso l’innovazione e la ridefinizione dell’offerta. E resta fondamentale l’omnicanalità, ovvero l’utilizzo anche di un canale online ben funzionante. Negli ultimi cinque anni, infatti, gli acquisti di beni su Internet sono quasi raddoppiati passando da 17,9 miliardi del 2019 a 35 miliardi del 2023. La crescita dell’e-commerce, secondo l’associazione, è la maggiore responsabile della riduzione del numero di negozi ma resta comunque un’opportunità per il commercio “fisico” tradizionale.


Commentando i risultati dell’indagine, il presidente di Confcommercio, Carlo Sangalli, ha sottolineato: “prosegue la desertificazione commerciale delle nostre città, un fenomeno che riguarda soprattutto i centri storici dove la riduzione dei livelli di servizio è acuita anche dalla perdita di commercio ambulante. Il commercio rimane comunque vitale e reattivo e soprattutto mantiene il suo valore sociale. Rimane, in ogni caso, prioritario contrastare la desertificazione commerciale con progetti di riqualificazione urbana per mantenere servizi, vivibilità, sicurezza e attrattività delle nostre città. In questa direzione vanno il progetto Cities di Confcommercio e la rinnovata collaborazione con l’Anci a conferma del nostro impegno per favorire uno sviluppo urbano sostenibile e valorizzare il ruolo sociale ed economico delle attività di prossimità nelle città”.

Commercio, Sangalli: prosegue la desertificazione delle città

Commercio, Sangalli: prosegue la desertificazione delle cittàRoma, 8 feb. (askanews) – “Prosegue la desertificazione commerciale delle nostre città, un fenomeno che riguarda soprattutto i centri storici dove la riduzione dei livelli di servizio è acuita anche dalla perdita di commercio ambulante. Il commercio rimane comunque vitale e reattivo e soprattutto mantiene il suo valore sociale”. Così il presidente di Confcommercio, Carlo Sangalli, ha commentato l’analisi dell’Ufficio Studi della Confederazione sulla demografia di impresa nelle città italiane.


Per Sangalli, “rimane, in ogni caso, prioritario contrastare la desertificazione commerciale con progetti di riqualificazione urbana per mantenere servizi, vivibilità, sicurezza e attrattività delle nostre città. In questa direzione vanno il progetto Cities di Confcommercio e la rinnovata collaborazione con l’Anci a conferma del nostro impegno per favorire uno sviluppo urbano sostenibile e valorizzare il ruolo sociale ed economico delle attività di prossimità nelle città”.

Il Papa: aprire alle donne il lavoro in Curia è importante

Il Papa: aprire alle donne il lavoro in Curia è importanteRoma, 8 feb. (askanews) – “È importante qui tenere presente il principio petrino e il principio mariano. Il principio petrino riguarda il ministero: Pietro, i vescovi e i presbiteri. Il principio mariano è ecclesiale, è l’appartenenza alla Chiesa: perché la Chiesa è donna, è sposa, Pietro non è donna, non è sposa. È più importante la Chiesa-sposa che Pietro-ministro! Aprire alle donne il lavoro in Curia è importante”. Così Papa Francesco in un colloquio con il settimanale “Credere, pubblicato nel numero in uscita oggi e ripreso da Avvenire. “Anche le donne che aiutano il ministero: c’è per esempio una congregazione di suore peruviane che vanno nei piccoli paesi dove non c’è il prete, portano avanti le parrocchie, battezzano (anche un laico può farlo), danno la Comunione, fanno i funerali … finché non arriva un parroco. Ma non è la ministerialità della donna la cosa più importante, fondamentale è invece la presenza della donna. Nella Curia romana- prosegue il Papa – ora ci sono diverse donne e ce ne saranno di più, perché fanno meglio di noi uomini in certi incarichi. La governatrice ad esempio, suor Raffaella Petrini, sta facendo cose bellissime. Anche le donne che sono nel Dicastero per eleggere i vescovi … sono tutti posti che hanno bisogno delle donne. In questo c’è un processo in corso. Ci sono diverse segretarie, pensi a suor Alessandra Smerilli al Dicastero dello sviluppo umano integrale, altre al Dicastero dell’evangelizzazione, dei religiosi…”