Skip to main content
#sanremo #studionews #askanews #ciaousa #altrosanremo

Tag: askanews

Abruzzo, Marsilio: spendiamo bene risorse, cambiamo volto a regione

Abruzzo, Marsilio: spendiamo bene risorse, cambiamo volto a regioneMilano, 7 feb. (askanews) – Con la firma dell’Accordo per lo sviluppo e la coesione tra il Governo e l’Abruzzo questa Regione ha a disposizione per il ciclo di programmazione 2021-2027 del fondo sviluppo e coesione 1.250 milioni di euro, a fronte dei 750 milioni del precedente ciclo. Lo ha sottolineato il presidente dell’Abruzzo, Marco Marsilio, nel suo intervento all’Aquila in occasione della firma dell’intesa insieme alla presidente del Consiglio, Giorgia Meloni.


Si tratta di “500 milioni in più, frutto del buon lavoro che hanno fatto le Regioni con i Governi che si sono succeduti” ha aggiunto Marsilio. “Quello che firmiamo oggi è un impegno che segnerà il prossimo decennio dell’Abruzzo, abbiamo la responsabilità”, con l’aiuto di altri enti attuatori, “di spenderli bene perché possiamo e dobbiamo cambiare il volto della nostra terra, grazie a questi investimenti infrastrutturali” ha continuato.


“Il filo conduttore attraverso il quale spendiamo queste risorse”, ha ricordato, “ruota attorno a quattro concetti cardine: radici, identità, sicurezza e comunità” attorno ai quali “abbiamo programmato l’investimento di queste risorse” che andranno per il 35% a progetti sul tema dell’ambiente, per il 27% ai trasporti, per il 17% alla rigenerazione urbana e per il 7% alla cultura.

Copa Cogeca: con Ngt da Parlamento Ue prospettive per agricoltura

Copa Cogeca: con Ngt da Parlamento Ue prospettive per agricolturaRoma, 7 feb. (askanews) – “Un nuovo passo nella giusta direzione. I NGT sono tra le soluzioni pratiche che possono aiutare la nostra agricoltura a conciliare produzione e adattamento ai cambiamenti climatici, mantenendo allo stesso tempo la ricerca all’avanguardia nell’UE”. Così il Copa e la Cogeca commentano l’ok da parte del Parlamento europeo del progetto di relazione di Jessica Polfjärd (PPE, Svezia) sulle nuove tecniche genomiche (NGT) con 307 voti favorevoli, 41 astensioni e 263 contrari.


“Le NGT non potrebbero più rimanere nello stesso quadro normativo degli OGM. La situazione era comprensibile e anacronica dal punto di vista della scienza e degli agricoltori”, spiegano. Il rapporto approvato oggi in Plenaria conferma la struttura proposta dalla Commissione Europea con un approccio in due fasi sugli impianti NGT. Le piante NGT di categoria 1 sono di tipo convenzionale e devono seguire le regole della selezione convenzionale delle sementi, mentre la categoria 2 dovrebbe comunque seguire requisiti più severi. Per il Copa e la Cogeca questo approccio equilibrato è quello giusto. Più nel dettaglio, Copa e Cogeca accolgono positivamente i chiarimenti sulla procedura di verifica sugli impianti NGT 1 e l’adozione degli emendamenti riguardanti l’esclusione dalla brevettabilità. Come sottolineato dalla commissaria alla Salute Stella Kyriakides al termine della votazione, spetta ora al Consiglio adottare il suo approccio generale in modo che i triloghi possano iniziare rapidamente. Il Copa e la Cogeca lanciano quindi un appello ai negoziatori del Consiglio affinché trovino rapidamente una posizione sulle NGT.

Certified Origins: prezzo olio d’oliva resta alto, pesa siccità prolungata

Certified Origins: prezzo olio d’oliva resta alto, pesa siccità prolungataMilano, 7 feb. (askanews) – A gennaio il prezzo dell’olio d’oliva si è mantenuto in alto con i produttori penalizzati ancora da siccità e riserve scarse. È, in sintesi, quanto rilevato dall’Osservatorio mensile di Certified Origins, che evidenzia come in Spagna due pessimi raccolti consecutivi abbiano contribuito a ridurre drasticamente il divario storico tra il prezzo dell’evo iberico e quello italiano. Il nuovo anno, dunque, è proseguito nel solco del 2023: il prezzo dell’extra vergine d’oliva in Italia, infatti, continua a rimanere sostenuto segnando punte di 10,50 euro al chilo per oli di qualità e idonei all’esportazione.


In generale, i paesi produttori del Mediterraneo sono ancora profondamente colpiti dalla prolungata situazione di siccità specialmente in Spagna, dove nella zona dell’Andalusia le riserve idriche sono a oggi al 22%, inferiori rispetto al 2023 quando erano al 29%, e ben al di sotto dei livelli medi degli ultimi 10 anni (51%). I prezzi si mantengono tendenzialmente alti a causa delle scarse riserve di olio e dell’incessante domanda dei mercati esportatori, nonostante una lenta contrazione dei consumi interni in alcuni paesi del Mediterraneo.    Storicamente il mercato ha mantenuto un certo divario tra costo all’ingrosso dell’evo italiano e quello spagnolo, con l’olio italiano posizionato più in alto, principalmente a causa dei volumi maggiori di produzione provenienti dalle campagne del territorio iberico, rispetto ai volumi provenienti dai frantoi della penisola italiana. Oggi questo divario è stato drasticamente ridotto dal mercato, a causa di due raccolti consecutivi in Spagna ben al disotto delle media: gli oliveti hanno infatti prodotto fino al 50% in meno di frutti. A febbraio 2024 il prezzo dell’evo iberico sì e posizionato stabilmente tra i 9-10 euro al chilo, vicino a quello Italiano. Tra gli altri produttori del Mediterraneo, anche l’olio di origine greca e portoghese si attestano intorno ai 9,50-10 euro al chilo mentre il “meno” caro rimane quello tunisino con prezzi tra 8-9 euro.   “Uno dei principali fattori della crisi dell’olio d’oliva, e tra le cause maggiori dell’aumento dei prezzi, è sicuramente l’effetto degli eventi estremi climatici che stiamo affrontando – osserva Giovanni Quaratesi, head of corporate global affairs di Certified Origins – La nostra filiera è chiamata a trovare delle soluzioni che dovranno guardare al settore a 360 gradi, partendo dagli alberi, la cui sopravvivenza e salute gioca un ruolo chiave. Per quanto riguarda i prezzi nel breve termine, in primavera con la fioritura degli oliveti avremo una prima idea del potenziale del raccolto della prossima campagna e del posizionamento futuro del mercato. Non ci aspettiamo comunque un ritorno ai prezzi precrisi nel breve e medio termine, per il quale ci vorranno annate produttive eccellenti”. In Italia il mercato ha segnalato a gennaio qualche transazione intorno ai 9 euro al chilo per Extra Vergine convenzionale ma con anche picchi elevati al di sopra dei 10 euro al chilo. Il mese di febbraio sarà utile per determinare se il trend si invertirà e si inizierà a rilevare un calo di prezzo per una delle origini più apprezzate e valorizzate sui mercati esteri; o se invece si tratta di un momentaneo calo che potrebbe essere interrotto dall’aumento della richiesta da parte degli imbottigliatori, e le aspettative poco rosee per la campagna 2024-2025.   Per andare incontro alle esigenze dei cittadini spagnoli alle prese con il caro vita, il governo iberico ha deciso di esentare l’olio d’oliva dall’attuale Iva del 5%. Questa scelta è stata fatta anche alla luce del continuo aumento dei prezzi dell’olio da parte delle catene dei supermercati spagnoli e dal calo significativo degli acquisti nonostante l’olio sia un prodotto chiave della cucina iberica. Le notizie di una raccolta leggermente superiore all’aspettativa non bastano a calmare le preoccupazioni sulla mancanza di scorte e la qualità necessarie a soddisfare la domanda interna e dell’export durante tutto il 2024. 


Per la Grecia non si prevedono flessioni dei prezzi, a causa della scarsa disponibilità e soprattutto qualità. I produttori e frantoi ellenici si preparano a un anno con poche transazioni, nell’attesa di una prossima campagna più fruttuosa. I produttori portoghesi si aspettano una campagna buona per volumi e qualità ma con prezzi ancora alti a causa della domanda sostenuta, con punte a 9,50 euro la chilo per l’olio convenzionale e a 10,50 per il biologico.

Lollobrigida a Berlino allo stand della frutta made in Piemonte

Lollobrigida a Berlino allo stand della frutta made in PiemonteRoma, 7 feb. (askanews) – La frutta piemontese protagonista a Berlino, per Fruit Logistica, la fiera internazionale dei prodotti freschi che si svolge a Berlino fino al 9 febbraio. Allo stand del Piemonte associazioni e aziende hanno accolto oggi il ministro dell’Agricoltura Francesco Lollobrigida, il presidente della Regione Piemonte, Alberto Cirio e l’assessore all’Agricoltura Marco Protopapa.


“Il Piemonte ortofrutticolo arriva a Berlino da protagonista, per un’occasione di promozione sul mercato globale della nostra frutta di qualità certificata, insieme a tutti gli altri prodotti di eccellenza della nostra enogastronomia. Si parla molto di agricoltura in questo periodo e il primo modo di stare vicino alle nostre aziende è aiutarle a vendere bene i propri prodotti al prezzo giusto, che si fa con l’eccellenza delle produzioni e con la capacità di promuovere la qualità del nostro agroalimentare sui mercati”, ha detto il presidente della Regione Piemonte, Alberto Cirio. Il Piemonte partecipa alla fiera di Berlino con il progetto “Made in Piemonte. Naturalmente in Piemonte c’è qualità!” che riunisce le principali organizzazioni di produttori ortofrutticoli piemontesi associate a AOP Piemonte, insieme ai Consorzi di tutela Nocciola Piemonte Igp, Mela Rossa Cuneo Igp, Castagna Cuneo Igp, Asti Docg e Brachetto d’Acqui Docg.


Sono circa 3.000 le aziende che aderiscono all’AOP Piemonte (Associazione di organizzazioni di produttori), la prima associazione di organizzazioni di produttori del settore ortofrutticolo riconosciuta dalla Regione Piemonte. Con oltre 20 mila ettari destinati a coltivazioni frutticole, il comparto genera un fatturato di 350 milioni di euro. Tra le principali produzioni abbiamo: le mele per un valore di oltre 120 milioni di euro; i kiwi per 45 milioni; le pesche nettarine per 44 milioni e le nocciole per 17,5 milioni.

Abruzzo, Meloni: con accordo coesione risorse per 1,334 mld

Abruzzo, Meloni: con accordo coesione risorse per 1,334 mldL’Aquila, 7 feb. (askanews) – L’accordo di coesione e sviluppo tra il Governo e la Regione Abruzzo “prevede 1,257 mld, la quota di Fsc più consistente di quelle assegnate, e raggiungiamo un volume complessivo di 1,334 mld di risorse”, che “sono destinate a finanziamento di quasi 200 progetti”, tra cui spiccano gli “oltre 450 mln per interventi sulla costa abruzzese”. Lo ha detto la presidente del Consiglio Giorgia Meloni alla cerimonia per la firma del Patto di coesione e sviluppo tra il governo e la Regione Abruzzo.

Il Dipartimento dell’amministrazione penitenziaria: ogni mese 400 detenuti in più nelle carceri italiane

Il Dipartimento dell’amministrazione penitenziaria: ogni mese 400 detenuti in più nelle carceri italianeRoma, 7 feb. (askanews) – “Abbiamo oggettivamente un incremento di circa 400 detenuti in più ogni mese nelle carceri italiane. Ad oggi abbiamo 60.814 detenuti. Di questi, 43mila sono comuni e gli altri si dividono in alta sicurezza e 41 bis. Ma siamo ancora lontani dalla soglia che fece scattare la cosiddetta sentenza Torreggiani che condanno e ordinò all’Italia di rimuovere le condizioni che costringevano i detenuti in quelle condizioni di sovraffollamento”. Così il capo del Dipartimento dell’amministrazione penitenziaria Giovanni Russo “Nel 2024 cè una tendenza al rialzo dei casi di suicidi in carcere che per noi è inspiegabile rispetto ai dati di cui disponiamo” ha detto il Capo del Dap Giovanni Russo. “Non esistono – ha aggiunto Russo – studi scientifici che esaminano i singoli eventi suicidari”. Russo ha ricordato di aver creato nel marzo del 2023 un gruppo di lavoro interdisciplinare cui è stato affidato il mandato di tutti gli eventi che sino verificati nel 2022. I risultati di questo lavoro non sono ancora noti ma il capo del Dap ha fornito alcuni dati. Emerge, ad esempio, che la stragrande maggioranza dei suicidi avviene nelle case circondariali (dove ci sono detenuti con condanna non definitiva o con condanna inferiore a 5 anni). In questi istitui – ha spiegato Russo – è spesso “carente il rapporto umano”.

Aerei, Sita: aumentano investimenti IT compagnie aeree e aeroporti

Aerei, Sita: aumentano investimenti IT compagnie aeree e aeroportiRoma, 7 feb. (askanews) – La spesa dedicata alle tecnologie da parte di aeroporti e compagnie aeree è aumentata di anno in anno fino al 2023, raggiungendo una cifra stimata di 10,8 miliardi di dollari per gli scali e 34,5 miliardi di dollari per i vettori, con oltre due terzi dei CIO di aeroporti e compagnie aeree che prevedono una crescita continua fino al 2024. Gli aeroporti hanno, inoltre, aumentato la spesa IT in percentuale al fatturato nel 2022 e nel 2023, anche a fronte di un aumento della domanda di viaggi, a dimostrazione del ruolo cruciale che la tecnologia svolgerà nell’esperienza di viaggio di prossima generazione. Questa, si legge in una nota, è la fotografia scattata dal 2023 Air Transport IT Insights di SITA, il rapporto che fa il punto sugli investimenti in soluzioni IT da parte di compagnie aeree e aeroporti.


Il viaggio dei passeggeri abilitato dalla biometria, l’utilizzo dei dati per sbloccare l’efficienza operativa e soluzioni ecologiche per ottimizzare il consumo energetico e le emissioni emergono tra le principali priorità di investimento tra i CIO del settore del trasporto aereo. Da un’esperienza fluida per i passeggeri a operazioni ottimizzate Le compagnie aeree e gli aeroporti hanno fatto passi da gigante nell’ottimizzazione dell’esperienza dei passeggeri, e nel 2023 oltre la metà di essi ha implementato tecnologie per migliorare l’efficienza durante il check-in, l’etichettatura del bagaglio e l’imbarco. La biometria si sta diffondendo per aiutare a ridurre la congestione, con il 70% delle compagnie aeree che prevede di disporre di una gestione biometrica dei documenti d’identità entro il 2026 e il 90% degli aeroporti che sta investendo in importanti programmi o in ricerca e sviluppo in questo settore.


I CIO stanno cercando di integrare soluzioni innovative dal punto di vista operativo ai progressi fatti nella gestione dei passeggeri. Per aumentare l’efficienza, proteggere le operazioni dalle interruzioni, dai disagi e snellire le procedure sia per i passeggeri che per il personale, i CIO stanno adottando soluzioni IT per la business intelligence, l’intelligenza artificiale e la condivisione dei dati. In particolare, la business intelligence è la più grande area di investimento tecnologico per le compagnie aeree nei prossimi tre anni, con il 73% di vettori che investirà in importanti programmi. Quasi due terzi degli aeroporti e delle compagnie aeree raccolgono e integrano dati e, con l’avvento dell’intelligenza artificiale generativa (AI), ora si rivolgono all’intelligenza artificiale e al machine learning per sfruttare questi dati al fine di risoluzioni più rapide. Poiché la maggior parte delle persone cita “l’uso dei dati per migliorare l’efficienza operativa” come una sfida aziendale, è comprensibile che il 97% delle compagnie aeree e l’82% degli aeroporti investirà nell’intelligenza artificiale entro il 2026.


David Lavorel, CEO di SITA, ha dichiarato: “Mentre ci avviciniamo a una piena ripresa della domanda per i viaggi aerei, con i voli domestici che superano addirittura i livelli pre-pandemia in alcune aree, le compagnie aeree e gli aeroporti hanno tratto una lezione dalla congestione e dai disservizi osservati negli ultimi due anni. Gli strumenti avanzati di condivisione e analisi dei dati consentiranno di unire gli stakeholder e di identificare opportunità per essere più efficienti e snellire le operazioni. Soluzioni come il total airport management (TAM) e la business intelligence per la gestione dei passeggeri forniscono sia agli aeroporti che alle compagnie aeree una visione in tempo reale sulla gestione delle risorse e del flusso di passeggeri, consentendo risposte agili e collaborative a qualsiasi interruzione di servizio”. Tecnologia smart per migliorare la sostenibilità Anche la sostenibilità è una delle priorità in agenda, con le tappe fondamentali del settore per la riduzione delle emissioni di carbonio e le normative sulle emissioni in vista. I CIO stanno puntando a soluzioni tecnologiche in grado di ridurre concretamente le emissioni.


Entro il 2026, oltre il 90% delle compagnie aeree prevede di dotarsi di tecnologie per aumentare l’efficienza delle operazioni di volo e il turnaround degli aeromobili. Più della metà ha implementato soluzioni IT per ottimizzare sia il rullaggio degli aerei sia le fasi di decollo/atterraggio e di crociera dei voli, e quasi tutti prevedono di implementarlo entro il 2026. Per quanto riguarda gli aeroporti, i sistemi di gestione degli edifici e dell’energia rappresentano una priorità chiave per offrire una visione unificata delle emissioni e delle relative opportunità per ridurle. Si prevede che gli investimenti nei sistemi di gestione dell’energia

Consorzio vini d’Abruzzo a Wine Paris con 24 aziende e un nuovo stand

Consorzio vini d’Abruzzo a Wine Paris con 24 aziende e un nuovo standMilano, 7 feb. (askanews) – Il Consorzio Tutela Vini d’Abruzzo ha annunciato che parteciperà a Wine Paris-Vinexpo Paris 2024 (12-14 febbraio) con un’area collettiva formata da 24 aziende e “uno stand rinnovato nell’immagine e nella struttura, con un importante restyling dell’area espositiva che ha l’obiettivo di attrarre maggiormente l’interesse da parte del pubblico degli operatori”.


“Si tratta di una piccola anticipazione di quello che verrà poi realizzato al Prowein e, in forma ancora più ampia e articolata, anche al Vinitaly” ha precisato il Consorzio che, con il presidente Alessandro Nicodemi, ha spiegato che “Wine Paris è una grande opportunità di promozione in Francia, e apre ormai le danze delle fiere europee: quest’anno in particolare risulta strategica per capire il sentiment del mercato, dopo un 2023 di luci e ombre. Sarà solo l’inizio della nostra attività promozionale – ha sottolineato – che ci vedrà tornare a viaggiare in Estremo Oriente già a fine febbraio per poi presentarci agli appuntamenti di Prowein e Vinitaly”. “La promozione realizzata dal Consorzio all’estero è molto importante per i nostri produttori, che investono sempre più sulla qualità dei propri vini e sui mercati internazionali” ha proseguito Nicodemi, ricordando che “l’export mantiene una quota importante delle nostre vendite e i dati 2023 tutto sommato confermano un trend positivo nei valori di vendita, un processo di premiumization che stiamo portando avanti con forza e di cui stiamo cogliendo i frutti. In mercati strategici come gli Stati Uniti e la Germania – ha evidenziato – vediamo infatti uno spostamento dei consumi verso la fascia prezzo più alta (12 e 20 dollari per il mercato statunitense e 7-10 dollari su quello tedesco) che ci fa ben sperare per il futuro”.

Coldiretti: ok Parlamento Ue a Ngt risposta a proteste agricoltori

Coldiretti: ok Parlamento Ue a Ngt risposta a proteste agricoltoriRoma, 7 feb. (askanews) – Il via libera del Parlamento Europeo, che oggi ha approvato la relazione sulle nuove tecniche genomiche, “permetterà di selezionare nuove varietà vegetali, con maggiore sostenibilità ambientale, minor utilizzo di input chimici, ma anche resilienza e adattamento dei cambiamenti climatici, nel rispetto della biodiversità e della distintività dell’agricoltura italiana ed europea” e rappresenta “una ulteriore risposta alla protesta a Bruxelles degli agricoltori”. Così il presidente della Coldiretti Ettore Prandini.


“Si tratta di un sostegno della competitività delle imprese agricole che – sottolinea Prandini – hanno la necessità di innovare per crescere. La vera transizione ecologica passa da soluzioni pragmatiche, che aiutino concretamente gli agricoltori a ridurre input chimici e risorse naturali, ma anche ad adattarsi alle nuove patologie e ai nuovi insetti che sempre più si diffondono anche in Europa a causa dei cambiamenti climatici”. “Le nuove tecnologie di miglioramento genetico raggruppate sotto la denominazione Tea o NGT (Tecnologie di Evoluzione Assistita) non hanno nulla a che fare con i vecchi OGM – ricorda la Coldiretti – poichè non implicano l’inserimento di Dna estraneo alla pianta e permettono di riprodurre in maniera precisa e mirata i risultati dei meccanismi alla base dell’evoluzione biologica naturale, per rispondere alla sfida dei cambiamenti climatici, della difesa della biodiversità e affrontare l’obiettivo della sovranità alimentare”.

Dap: ogni mese 400 detenuti in più nelle carceri italiane

Dap: ogni mese 400 detenuti in più nelle carceri italianeRoma, 7 feb. (askanews) – “Abbiamo oggettivamente un incremento di circa 400 detenuti in più ogni mese nelle carceri italiane. Ad oggi abbiamo 60.814 detenuti. Di questi, 43mila sono comuni e gli altri si dividono in alta sicurezza e 41 bis. Ma siamo ancora lontani dalla soglia che fece scattare la cosiddetta sentenza Torreggiani che condanno e ordinò all’Italia di rimuovere le condizioni che costringevano i detenuti in quelle condizioni di sovraffollamento”. Così il capo del Dipartimento dell’amministrazione penite