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Xylella, Copagri Puglia: troppe ombre su uso fondi reimpianti

Xylella, Copagri Puglia: troppe ombre su uso fondi reimpiantiRoma, 3 mar. (askanews) – “Gli ulteriori 30 milioni di euro stanziati dal governo per il reimpianto di varietà resistenti alla Xylella fastidiosa e per la riconversione delle aree colpite sono una boccata d’ossigeno importante per i tantissimi produttori agricoli ormai da tempo in difficoltà, ma è fondamentale che la messa a terra di tali risorse avvenga rapidamente e, soprattutto, in maniera chiara e trasparente”. Lo ribadisce in una nota il direttore della Copagri Puglia Alfonso Guerra, alla vigilia di una riunione per valutare e condividere eventuali proposte di modifica all’ultimo Decreto Ministeriale sulla Xylella.


“Come abbiamo già avuto modo di evidenziare e come illustreremo nel dettaglio domani, sono molto numerose le ombre e le lacune legate all’impiego degli ingenti fondi che negli ultimi anni sono stati destinati alle attività di reimpianto e riconversione produttiva e agli indennizzi”, rimarca il direttore, ad avviso del quale si tratta di “ombre perlopiù imputabili all’operato dell’ARIF e, di riflesso, a quello della Regione Puglia”. “Basti pensare che, dal 2020 ad oggi, sul comparto olivicolo pugliese sono ‘piovuti’ quasi 160 milioni di euro esplicitamente destinati al reimpianto di varietà resistenti, cifra a cui andrà aggiunta almeno una parte degli ulteriori fondi previsti dal cosiddetto ‘DL Agricoltura’”, prosegue Guerra. E i dati di spesa sul Piano straordinario per la rigenerazione olivicola sono “a dir poco sconfortanti”, visto che dati alla mano a settembre 2024 risultano 55 milioni di euro impegnati, 16 milioni di euro erogati come anticipazioni e appena 6 milioni di euro con liquidazioni a saldo, a fronte di oltre novemila domande regolarmente presentate, per un totale di oltre 220 milioni di euro”.


“Un ragionamento analogo si può fare – prosegue – purtroppo, per tutta la partita delle attività di riconversione produttiva, per la quale, tra fondi nazionali e cofinanziamento regionale, contiamo oltre 55 milioni di euro, dei quali non esistono dati certi in termini di spesa che tengano conto delle superfici interessate dalla riconversione e degli importi complessivi, senza contare le possibili sovrapposizioni e il rischio di doppio finanziamento, come esplicitamente previsto dal PSR”, continua il direttore della Copagri Puglia. “L’unico dato certo è quello concernente i 120 milioni di euro relativi alle indennità compensative per il quadriennio 2016-19, regolarmente erogate”, precisa Guerra, facendo però notare che “anche questa cifra è viziata da una grave mancanza di trasparenza e non è dato sapere se le aziende che ne hanno beneficiato hanno ottemperato agli obblighi di reimpianto previsti dall’istanza per ottenere i fondi compensativi”.

Masaf presenta il nuovo piano olivicolo-oleario nazionale

Masaf presenta il nuovo piano olivicolo-oleario nazionaleRoma, 3 mar. (askanews) – Iniziare in tempi brevi un percorso che “rafforzi la competitività dell’olio italiano in termini economici, ma anche e soprattutto dal punto di vista del riconoscimento della qualità senza pari della nostra produzione”, passando attraverso il riconoscimento del giusto prezzo e la promozione della qualità del prodotto. È stato presentato oggi a Sol2Expo, la fiera dell’olio in corso a Veronafiere, il nuovo Piano di Settore Olivicolo-Oleario Nazionale, un piano che sarà “ampio e strutturato, pensato per garantire non solo risorse economiche, ma anche strumenti strategici in grado di rafforzare la produzione nazionale e rilanciare una filiera strategica per l’agricoltura italiana”.


Un passaggio decisivo quindi per il settore olivicolo, rappresentato al completo nel Tavolo convocato dal sottosegretario al Masaf, Patrizio La Pietra, e chiamato a definire le linee guida con cui il Governo Meloni punta a rilanciare una filiera strategica per l’agricoltura italiana. “Oggi la vera sfida per il settore olivicolo italiano è tornare a produrre e a riaffermare il ruolo dell’Italia come Nazione leader nel settore, senza mai rinunciare alla qualità. Dobbiamo rafforzare il valore economico e culturale del nostro olio extravergine, garantendo un giusto prezzo ai produttori e alla filiera. La nostra forza sta nella qualità, ed è su questo terreno che siamo imbattibili”, ha detto il sottosegretario al Masaf, Patrizio La Pietra, a margine del tavolo olivicolo.


“Come giustamente evidenziato dal ministro Lollobrigida, l’impegno del Masaf e del governo Meloni per favorire il rilancio del settore olivicolo è a 360 gradi – ha aggiunto La Pietra – al pari di quanto fatto in generale per l’agricoltura e spazia tra contrasto alla Xylella tramite i fondi resi disponibili dal governo, innovazione come nel caso del decreto per l’ammodernamento dei frantoi e promozione del valore della qualità del prodotto italiano”. La vicinanza del Governo agli agricoltori pugliesi, i cui oliveti sono strategici per la produzione nazionale, si estrinseca, ha ricordato il sottosegretario, attraverso i 30 milioni “resi disponibili in questi giorni, i tavoli di confronto con gli operatori colpevolmente non convocati in passato e una sezione apposita all’interno del piano olivicolo nazionale che oggi presentiamo a Sol2Expo”.


La Pietra ha ribadito che il Governo intende confrontarsi con tutti i protagonisti della filiera olivicola, per sviluppare la bozza di piano “e giungere in tempi rapidi all’individuazione di un percorso che rafforzi la competitività dell’olio italiano in termini economici, ma anche e soprattutto dal punto di vista del riconoscimento della qualità senza pari della nostra produzione. Il riconoscimento del giusto prezzo per un prodotto di qualità è doverosa per supportare adeguatamente i nostri olivicoltori e tutti i componenti della filiera, la promozione del messaggio che l’olio italiano è un olio di qualità elevatissima è il primo passo fondamentale per far ripartire il settore e accompagnarlo nell’affrontare le sfide di un mercato internazionale complesso, ma allo stesso tempo ricco di opportunità”, ha concluso.

Pam, accordo decennale con Iberdrola: energia green per rete supermercati

Pam, accordo decennale con Iberdrola: energia green per rete supermercatiMilano, 3 mar. (askanews) – Pam Panorama, gruppo della grande distribuzione, e Iberdrola hanno firmato un accordo per la fornitura di energia elettrica rinnovabile. Nello specifico si tratta di un power purchase agreement di tipo off-site (l’impianto non è all’interno dell’azienda acquirente, ma il produttore fornisce energia pulita tramite la rete pubblica) della durata di 10 anni, per un totale di 1.000 GWh.


A partire da gennaio 2026, l’accordo garantirà la fornitura di energia da fonte fotovoltaica ai punti vendita delle insegne Pam, Panorama, Pam local e Pam City sul territorio italiano. Il gruppo attualmente conta in Italia oltre 600 punti vendita, tra diretti, in franchising e in master franchising. Entro la fine di quest’anno, Iberdrola raggiungerà una capacità operativa di 400MW in Italia grazie all’imminente inaugurazione del suo terzo impianto operativo e al completamento dei lavori di costruzione di ulteriori quattro progetti fotovoltaici.


Questa partnership, tra le più rilevanti nel settore della grande distribuzione in Italia, favorisce la competitività e accelera il processo di decarbonizzazione, permettendo una riduzione delle emissioni di CO2 annuali di oltre 38.300 tonnellate, pari al fabbisogno energetico di 40.300 famiglie. “L’accordo con Iberdrola rappresenta un passo concreto nel percorso di sostenibilità di Pam Panorama. Il nostro impegno verso la riduzione dell’impatto ambientale si traduce in scelte strategiche che coniugano innovazione, efficienza e responsabilità – afferma Alessandro Riolfo, direttore tecnico Pam Panorama – Grazie a questa collaborazione, saremo in grado di alimentare i nostri punti vendita anche con energia rinnovabile, contribuendo significativamente alla decarbonizzazione del settore della grande distribuzione”. “Siamo fieri di supportare partner come Pam Panorama nella scelta di soluzioni energetiche orientate a un futuro più sostenibile e attento all’ambiente – aggiunge Lorenzo Costantini, Direttore Commerciale di Iberdrola Italia – L’accordo rappresenta l’attuazione della strategia di Iberdrola di privilegiare la commercializzazione di energia rinnovabile a partner industriali, offrendo soluzioni flessibili e vantaggiose per clienti leader nel loro settore”.

L’olio della Sicilia, regione Ue gastronomia 2025, a Sol2Expo

L’olio della Sicilia, regione Ue gastronomia 2025, a Sol2ExpoRoma, 3 mar. (askanews) – Inizia da Sol2Expo a Verona il calendario di iniziative della Sicilia, che nel 2025 è European Region of Gastronomy. L’isola è terza in Italia per superficie olivetata, produzione di olio d’oliva, frantoi attivi e seconda per numero di aziende agricole olivicole e valore della produzione di oli EVO DOP e IGP e proprio la valorizzazione dell’olio extravergine di oliva siciliano è stato il tema al centro della conferenza stampa promossa dall’Istituto Regionale del Vino e dell’Olio (Irvo), ente pubblico dedicato alla valorizzazione della vitivinicoltura e dell’olivicoltura siciliana, in collaborazione con l’Assessorato dell’Agricoltura, dello Sviluppo Rurale e della Pesca Mediterranea della Regione Siciliana, in occasione di SOL2EXPO, l’evento internazionale dedicato all’olio di qualità a Veronafiere.


Irvo e l’Assessorato Regionale dell’Agricoltura hanno annunciLato che per tutto il 2025 sarà organizzato un calendario ricco di attività ed eventi per valorizzare il traguardo di Regione Europea della Gastronomia e il primo appuntamento a Sol2Expo ha rappresentato l’occasione per svelare il nuovo logo, destinato a identificare le iniziative promozionali legate al riconoscimento. Un simbolo, ideato per rappresentare l’unicità della Sicilia, sintetizza in maniera immediata e distintiva il suo straordinario patrimonio culturale, enogastronomico e territoriale. Dall’Osservatorio Vitivinicolo e Olivicolo oleario IRVO emerge che la Sicilia, con 162.255 ettari, è la terza regione italiana, dopo Puglia e Calabria, sia per superficie olivetata totale, con una incidenza del 15% sul totale nazionale, sia per superficie olivetata condotta in biologico, con una incidenza del 14% sul totale nazionale. Inoltre, è la terza regione italiana relativamente alla produzione di olio di oliva e per numero di frantoi attivi. Sale, invece, al secondo posto per numero di aziende agricole olivicole dopo la Puglia e seguita al terzo posto dalla Calabria. E detiene anche il secondo posto per valore della produzione di oli EVO targati DOP e IGP.

Auto, von der Leyen: obiettivi Co2 invariati, ma 3 anni per conformarsi

Auto, von der Leyen: obiettivi Co2 invariati, ma 3 anni per conformarsiBruxelles, 3 mar. (askanews) – La presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, ha rivelato oggi a Bruxelles la soluzione che verrà proposta dall’Esecutivo comunitario al fine di evitare che le industrie automobilistiche europee debbano pagare delle forti multe per non aver rispettato gli obiettivi di riduzione delle emissioni per il 2025, a causa del netto calo della domanda di auto elettriche: calcolare la conformità con l’obiettivo di riduzione su tre anni invece che sull’ultimo anno.


Von der Leyen ha parlato a un breve incontro stampa convocato per fare il punto sul “dialogo strategico” che si sta svolgendo dall’inizio di febbraio tra la Commissione e le parti interessate del settore dell’automotive, e che culminerà con la proposta di un Piano d’azione per il settore che l’Esecutivo Ue presenterà mercoledì 5 marzo. Un argomento di cui si è discusso nel dialogo strategico, ha riferito la presidente della Commissione, “è la transizione verso una mobilità pulita. C’è una chiara richiesta di maggiore flessibilità sugli obiettivi riguardo alle emissioni di CO2. Come sappiamo, il principio chiave qui è l’equilibrio. Da un lato – ha rilevato – abbiamo bisogno di prevedibilità ed equità per i ‘first mover’, le imprese che hanno fatto i loro compiti a casa con successo”. “Ciò significa – ha sottolineato – che dobbiamo attenerci agli obiettivi concordati” riguardo al percorso di riduzione delle emissioni di CO2.


“Dall’altro lato – ha continuato von der Leyen -, dobbiamo ascoltare le voci e le parti interessate che chiedono più pragmatismo in questi tempi difficili, e neutralità tecnologica, soprattutto quando si tratta degli obiettivi del 2025 e delle relative sanzioni in caso di non conformità”. “Per affrontare questo punto in modo equilibrato – ha annunciato la presidente della Commissione -, proporrò un emendamento mirato al regolamento sugli standard di CO2 questo mese: invece della conformità annuale, le aziende avranno tre anni” per conformarsi agli obiettivi. Questo è il principio del ‘banking & borrowing’”, un meccanismo di flessibilità usato nel sistema europeo della borsa dei permessi di emissione Ets. “Gli obiettivi – ha precisato von der Leyen – rimangono gli stessi”, le imprese “devono rispettare i propri obiettivi. Ma significa che c’è più spazio di manovra per l’industria. Significa anche più chiarezza e senza modificare – ha insistito – gli obiettivi concordati”.


“Sono certa che un emendamento così mirato” alla normativa in vigore sulle emissioni di CO2 delle auto “potrebbe essere concordato rapidamente dal Parlamento europeo e dal Consiglio Ue, perché ovviamente ha senso solo se concordato rapidamente”, ha avvertito la presidente della Commissione. “Allo stesso tempo – ha concluso -, ci prepareremo ad accelerare i lavori sulla revisione riguardo al 2035 con la piena neutralità tecnologica come principio fondamentale”. La revisione, prevista entro la fine di quest’anno, riguarda il percorso verso l’obiettivo del 2035 dell’immissione sul mercato solo di veicoli nuovi a zero emissioni nette.

Cinema, oltre un milione di spettatori per “FolleMente” di Genovese

Cinema, oltre un milione di spettatori per “FolleMente” di GenoveseRoma, 3 mar. (askanews) – Lara e Piero con Alfa, Giulietta, Trilli, Scheggia, Il Professore, Romeo, Eros e Valium ringraziano il milione di spettatori che hanno scelto “FolleMente”. La commedia romantica di Paolo Genovese continua a entusiasmare il pubblico di tutta Italia realizzando l’incasso di 9.045.181 di euro (Cinetel), il secondo miglior weekend per un film italiano post-pandemia e raggiungendo il traguardo di 1.243.978 presenze.


Uscito in sala il 20 febbraio scorso e sempre in vetta al box office, “FolleMente”, da un soggetto originale di Paolo Genovese regista e autore della sceneggiatura con Isabella Aguilar, Lucia Calamaro, Paolo Costella e Flaminia Gressi, già dal secondo weekend si configura come l’evento cinematografico dell’anno. Nel cast Edoardo Leo, Pilar Fogliati, Emanuela Fanelli, Maria Chiara Giannetta, Claudia Pandolfi, Vittoria Puccini, Marco Giallini, Maurizio Lastrico, Rocco Papaleo, Claudio Santamaria.


“Continua il percorso nei cinema italiani del bellissimo film di Paolo Genovese” – ha dichiarato Luigi Lonigro direttore di 01 Distribution – con le sale gremite da Nord a Sud, ‘Follemente’ realizza nell’ultimo weekend di Carnevale, caratterizzato da sfilate di carri e feste in maschera, un secondo fine settimana travolgente. E la corsa continua, come continua a crescere il numero degli schermi dove il film sarà in programmazione per la terza settimana.” “FolleMente” è prodotto da Raffaella Leone e Andrea Leone, una produzione Lotus Production, una società Leone Film Group, con Rai Cinema e in collaborazione con Disney+ in associazione con Vice Pictures. L’opera è stata realizzata con il contributo del Fondo per lo sviluppo degli investimenti nel cinema e nell’audiovisivo.

Da 11 marzo Rubens a Capodimonte, San Sebastiano curato dagli angeli

Da 11 marzo Rubens a Capodimonte, San Sebastiano curato dagli angeliMilano, 3 mar. (askanews) – Rubens a Capodimonte: dall’11 marzo in mostra ‘San Sebastiano curato dagli angeli’ (1601-1602, olio su tela, 155,5 x 119,5 cm) uno dei capolavori delle Gallerie Nazionali di Arte Antica (Roma) custodito dalla Galleria Corsini. L’opera di Pieter Paul Rubens (Siegen, 28 giugno 1577 – Anversa, 30 maggio 1640), dialogherà con alcune potenti raffigurazioni del martirio del Santo nelle collezioni del Museo e Real Bosco di Capodimonte: i dipinti del Passigliano, Bartolomeo Schedoni, Andrea Vaccaro, Mattia Preti.


Da Palazzo Barberini, altra sede delle Gallerie, in prestito a Napoli anche ‘Amor sacro e Amor profano’ di Giovanni Baglione (1602, Olio su tela, 240 x 143 cm), pittore e biografo, noto anche come anti-Caravaggio (Roma, 1573 circa -30 dicembre 1643), protagonista della celebre rivalità con il Merisi, che portò a processo per ingiurie nella Roma del primo ‘600. “L’arrivo di questi due capolavori rientra in un significativo scambio con le Gallerie Nazionali di Arte Antica. In concomitanza con le celebrazioni del Giubileo 2025, ‘La Flagellazione’ di Caravaggio, di proprietà del Fondo Edifici di Culto, come è noto in consegna a Capodimonte dal 1972, sarà esposta a Palazzo Barberini nella mostra Caravaggio 2025 dal 7 marzo al 6 luglio. Si tratta di un prestito doveroso per l’importanza dell’evento e l’alto valore scientifico dell’iniziativa – dichiara Eike Schmidt Direttore del Museo e Real Bosco di Capodimonte – e che porta qui le due opere da Roma: sarà l’occasione per i frequentatori di Capodimonte, soprattutto per i cittadini che vengono al museo regolarmente, di ammirare questi dipinti, raramente prestati, in un diverso contesto e per giunta a Napoli. Un dialogo che stimolerà nuove riflessioni e paragoni, nel caso del San Sebastiano di Rubens con un allestimento dal punto di vista iconografico che è un vero e proprio compendio seicentesco sul tema. Mi piace ricordare che il capolavoro di Baglione torna a Napoli esattamente dopo 40 anni dalla mostra epocale ‘Caravaggio e il suo tempo’ firmata da Causa e Spinosa”.


La sinergia attivata tra i due Istituti include promozione e scontistica reciproca per i visitatori di Capodimonte e della Mostra di Palazzo Barberini (Roma). In particolare con il biglietto di Capodimonte il ticket della mostra si potrà acquistare scontato da 18 a 12 euro. Ai visitatori di Caravaggio 2025 il museo napoletano praticherà il biglietto ridotto di 12 euro (fino al 30 luglio). Dopo Rubens e Baglione nel mese di marzo atteso anche un terzo ‘Ospite’ a Capodimonte, per il ciclo aperto lo scorso anno da Courbet: è Ludovico Carracci (Bologna, 1555 – 1619) con ‘L’Annunciazione’ (1585. Olio su tela cm 182,5 × 221 cm) prestito della Pinacoteca Nazionale di Bologna.

Sfera Ebbasta dà il via al suo TOUR 2025, trionfo sul palco

Sfera Ebbasta dà il via al suo TOUR 2025, trionfo sul palcoMilano, 3 mar. (askanews) – Con il doppio show da tutto esaurito a Padova ha preso il via nel weekend il TOUR 2025 di Sfera Ebbasta, prodotto da Vivo Concerti in collaborazione con Thaurus Live.


Un tour che, proprio nel giorno della sua partenza, ha registrato l’en plein di sold out nelle sue 11 tappe nei palazzetti italiani, di scena fino all’8 aprile a Firenze, Roma, Bologna, Torino e Milano per poi lasciare il passo all’estivo con la data del 7 giugno allo Stadio Maradona di Napoli e quella del 19 luglio nel cartellone di Rock in Roma -biglietti disponibili su www.vivoconcerti.com e nei punti vendita autorizzati. Per il suo ritorno live, nove mesi dopo aver riempito per due volte lo Stadio San Siro, Sfera Ebbasta ha messo in scena -curandone personalmente ogni dettaglio- uno show galvanizzante, adrenalinico e dal forte impatto, dove tra incredibili effetti visivi, giochi di luce e potenti lanciafiamme, i 30 brani che compongono la setlist scorrono senza fiato, introdotti solo dai boati del pubblico.


La struttura su due livelli che campeggia al centro del palco (tutta gradini luminosi di Led) viene presto popolata dal Trap King e dai suoi 8 ballerini, cornice perfetta per le coreografie orchestrate dall’Head of Performance Laccio, plasmandosi di hit in hit: dalle nude pareti di palazzoni di periferia, pronte a riempirsi di graffiti a tema Sfera, alle colorate navate di una cattedrale, con tanto di rosone logato $€. A dominare le retrovie un enorme ledwall in formato landscape per ospitare, con i suoi 24 metri di larghezza, i futuristici visual firmati da SUGO Design, in un’esperienza mai prima d’ora tanto immersiva nel mondo e nell’estetica di Sfera Ebbasta.


Un inedito spotlight sulla sua storia, su un passato che viene ora metaforicamente investito da un tornado -sulle note di “Tran Tran”, ora congelato in una bolla underwater -per il tempo di “Rockstar”, pronto per essere riletto attraverso la lente del successo e dei cambiamenti e preparare la strada al ritorno nel blocco, ai palazzi di Ciny da dove tutto è partito, con i brani di X2VR. Una consistente sezione della scaletta è riservata ai successi del suo ultimo album, pubblicato per Island Records e già Quintuplo Disco di Platino: l’ultimo grande capitolo di un percorso che è valso a Sfera bilioni di stream e views, 230 Platini e 32 Ori (primo italiano in epoca FIMI ad aver raggiunto e superato quota 200 Dischi di Platino) e l’affetto incondizionato del suo pubblico.

Fondo per la Repubblica Digitale, approvato il Piano Strategico 2025-2026

Fondo per la Repubblica Digitale, approvato il Piano Strategico 2025-2026Roma, 3 mar. (askanews) – Il Comitato di indirizzo strategico (CIS) del Fondo per la Repubblica Digitale si è riunito in data 10 febbraio per deliberare il Piano Strategico relativo alle annualità 2025-2026. In campo risorse per 100 milioni di euro.


Al centro del Piano: lo scale up di bandi già realizzati attraverso la pubblicazione di nuovi avvisi pubblici, l’incremento del plafond del bando Fuoriclasse, l’apertura di un canale di cofinanziamento per portare avanti collaborazioni strategiche e sostenere progetti con un alto potenziale di efficacia e il potenziamento dei Centri di Facilitazione Digitale attraverso la pubblicazione di un nuovo bando. Le misure approvate durante l’incontro sono volte a garantire il consolidamento di attività già avviate con successo e confermare nuove iniziative che guideranno le azioni del Fondo nel corso del biennio 2025-2026, per affrontare le grandi sfide del futuro in linea con la mission del Fondo.


Le modalità di intervento del Fondo per la Repubblica Digitale sono state definite da un Protocollo di intesa siglato tra il Governo e l’Associazione di Fondazioni e di Casse di Risparmio (Acri). L’obiettivo è sostenere progetti, selezionati attraverso bandi, rivolti alla formazione e all’inclusione digitale, per accrescere le competenze digitali e sviluppare la transizione digitale del Paese. Attraverso la valutazione d’impatto dei progetti sostenuti, il Fondo mira, nell’arco del quinquennio 2022-2026, a selezionare i più efficaci per ampliarne l’azione sul territorio nazionale e raggiungere più persone, realizzando miglioramenti tangibili nelle competenze digitali. L’obiettivo strategico del Fondo è individuare le best practice in ambito di upskilling e reskilling digitale, così da poterle riportare al decisore pubblico perché possa utilizzarle nella definizione di future politiche nazionali. LE MISURE PREVISTE DAL PIANO STRATEGICO 2025-2026.


Il Fondo per la Repubblica Digitale ha definito il Piano Strategico per il biennio 2025-2026, proseguendo nella sua mission che prevede interventi mirati per la crescita delle competenze digitali e l’inclusione. Nonostante la rimodulazione delle risorse a disposizione, come da Legge di Bilancio per l’anno 2025, il Fondo mette in campo, per il biennio 2025-2026, 100 milioni di euro. Il Piano Strategico 2025-2026, delineato dal Comitato di indirizzo strategico, stabilisce:


– la realizzazione dello scale up di bandi già realizzati attraverso la pubblicazione di nuovi bandi aperti a tutti gli stakeholder I progetti già sostenuti che avranno dimostrato maggiore impatto nella fase sperimentale riceveranno una premialità. L’obiettivo è finanziare un numero ridotto di progetti, di maggiori dimensioni sia in termini di risorse economiche assegnate, di beneficiari raggiunti e di raggruppamenti proponenti al fine di testare la tenuta di tali progetti su un raggio d’azione più ampio e consegnare al decisore pubblico le migliori pratiche in termini di efficacia e impatto generato. Con riferimento alla dotazione complessiva di 100 milioni di euro, a tal fine vengono stanziati in totale circa 85 milioni di euro per lo scale up dei bandi Futura, Onlife, Prospettive, Polaris e Digitale sociale. – incremento del plafond del bando Fuoriclasse, volto al reinserimento sociale delle persone detenute attraverso la formazione digitale, da 5 milioni originariamente previsti a 10 milioni di euro, anche in considerazione dell’alto numero di proposte pervenute alla chiusura del bando, tenutasi lo scorso 10 febbraio; – apertura di una linea di cofinanziamento, con una dotazione di risorse pari a 5 milioni di euro, al fine di attrarre risorse private e portare avanti collaborazioni strategiche e sostenere progetti con un alto potenziale di efficacia, in linea con le iniziative realizzate nell’ambito dell’Intelligenza Artificiale messe in campo anche con il sostegno di Google.org. – pubblicazione di un bando per il potenziamento dei Centri Facilitazione Digitale (5 milioni di euro), iniziativa proposta dal Dipartimento per la Trasformazione Digitale al fine di fornire opportunità di alfabetizzazione digitale ai cittadini su tutto il territorio nazionale. “Il Comitato di indirizzo strategico del Fondo per la Repubblica Digitale ha delineato il Piano relativo al biennio ’25-’26, confermando l’impegno a garantire la continuità operativa e l’efficacia delle proprie attività, nel perseguimento degli obiettivi strategici prefissati. Un approccio che testimonia la solidità del lavoro svolto e la volontà di proseguire nel processo di accrescimento delle competenze nella transizione digitale. In tale contesto, la sinergia tra Governo e Fondazioni di origine bancaria può svolgere un ruolo centrale nel promuovere iniziative per lo sviluppo del Paese.”, così Daria Perrotta, Ragioniere generale dello Stato e Presidente del Comitato di indirizzo strategico del Fondo per la Repubblica Digitale. “Con l’approvazione del Piano strategico 2025-2026, il Fondo per la Repubblica Digitale consolida ulteriormente la sua azione per favorire l’accesso alle nuove competenze digitali da parte di un ampio numero di italiani, che rischiano di essere esclusi dalla transizione digitale in corso. Lo scale-up delle sperimentazioni positive del primo triennio di attività e le nuove linee di intervento delineate dal Comitato di indirizzo strategico per il prossimo biennio contribuiranno a estendere l’impatto delle iniziative del Fondo. In particolare, l’introduzione della possibilità di cofinanziamento, già sperimentata con successo dal Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile, potrà generare un ulteriore effetto leva in termini di risorse disponibili e, soprattutto, favorire il coinvolgimento di altri attori del Paese in questa vasta operazione di contrasto alle nuove disuguaglianze, di cui le Fondazioni di origine bancaria sono convintamente tra i principali promotori.”, dichiara Giovanni Azzone, Presidente di Acri. “Con il Piano Strategico ’25-’26 l’Impresa sociale continua a sostenere progetti e iniziative per la formazione e l’inclusione digitale, con un’attenzione particolare alle categorie più vulnerabili della popolazione. L’obiettivo è ampliare l’accesso al digitale, offrendo opportunità concrete di sviluppo delle competenze digitali e di inserimento lavorativo, grazie alla collaborazione tra pubblico, privato e terzo settore. Pur tenendo conto della rimodulazione delle risorse disponibili, il nostro impegno per accompagnare il Paese nella transizione digitale resta saldo. Solo così possiamo garantire maggiore coesione sociale e un processo di trasformazione digitale equo ed efficace.”, afferma Giovanni Fosti, Presidente del Fondo per la Repubblica Digitale – Impresa sociale.

Gruppo Montenegro distributore in Italia della francese Rémy Cointreau

Gruppo Montenegro distributore in Italia della francese Rémy CointreauMilano, 3 mar. (askanews) – Dal primo aprile 2025 gruppo Montenegro sarà il nuovo distributore esclusivo per l’Italia di Rémy Cointreau. Il gruppo francese, di proprietà familiare, quotato a Parigi, punta a posizionarsi tra i leader mondiali dei premium spirits. Con questo accordo, dal canto suo, l’azienda bolognese rafforzerà ulteriormente la presenza sul mercato presidiando in maniera ancora più solida il canale on trade di alta gamma.


Dodici, in particolare, i brand che saranno distribuiti nel nostro Paese da gruppo Montenegro, sui 14 nel portafoglio del gruppo francese: dal celebre liquore alle arance Cointreau al gin premium The Botanist, fino allo Champagne Telmont. Ma il Gruppo Montenegro accompagnerà il riposizionamento strategico in Italia anche dei cognac Rémy Martin e LOUIS XIII, dei whisky scozzesi single malt Bruichladdich, Port Charlotte e Octomore, del rum delle Barbados Mount Gay, del distillato greco Metaxa, del liquore francese Belle de Brillet e del brandy St-Rémy. “Siamo orgogliosi – dichiara Sergio Fava, Ceo di Gruppo Montenegro – di poter contribuire allo sviluppo del gruppo Rémy Cointreau che ha fatto la storia nel comparto degli alcolici di lusso a livello internazionale. Questo accordo rappresenta un tassello importante per l’ulteriore crescita dell’azienda e per il rafforzamento del portfolio in altre categorie merceologiche fondamentali come whisky, cognac e champagne, grazie alla sinergia tra i prodotti premium delle rispettive gamme. Siamo certi che quella con Rémy Cointreau sarà una collaborazione duratura e di successo e ci impegneremo molto per rafforzarne ulteriormente la presenza sul mercato italiano”.


“Siamo lieti di collaborare con Gruppo Montenegro, la cui vasta conoscenza del mercato italiano degli spirits di alta gamma accelererà efficacemente le opportunità di crescita per il nostro portafoglio di Maisons d’eccezione – aggiunge Ian MCLernon, Ceo Emea, Nord e Sud Asia-Pacifico e Travel Retail di Rémy Cointreau – Sono convinto che nei prossimi anni questa partnership ci permetterà di raggiungere gli ambiziosi obiettivi di sviluppo commerciale che ci siamo prefissati”. Rémy Cointreau è un gruppo da 1,19 miliardi di fatturato che come molte aziende del comparto spirits sta soffrendo per la debolezza della domanda di alcolici. Nei primi nove mesi (l’anno fiscale si chiude a marzo) le vendite sono scese di quasi il 18% a 787,8 milioni, con un calo che solo nel terzo trimestre ha toccato il 20,6%.