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Il centrodestra vince i ballottaggi, sono suoi 5 capoluogo su 7

Il centrodestra vince i ballottaggi, sono suoi 5 capoluogo su 7Roma, 29 mag. (askanews) – Il ballottaggio se lo aggiudica il centrodestra, perlomeno nei comuni capoluogo. Cinque città su sette sono state vinte dai candidati di Fdi, Lega e Fi, mentre il centrosinistra è riuscito a spuntarla solo a Vicenza con Giacomo Possamai e anche a Terni vice il ‘civico’ Stefano Bandecchi.

I partiti di governo riconquistano innanzitutto le tre ex roccaforti rosse della Toscana: Pisa, Massa e Siena. A Pisa Michele Conti ottiene la riconferma con circa il 52% dei voti, a Siena vince Fabio Nicoletta col 52,15% e a Massa fa il bis Francesco Persiani col 54,36%.Il centrodestra strappa anche Ancona, città storicamente appannaggio della sinistra. Vince Daniele Silvetti col 51,73%. Vittoria del candidato di Fdi, Lega e Fi anche a Brindisi, dove Giuseppe Marchionna la spunta col 53,99% sul candidato di Pd-M5s Roberto Fusco. A Terni, poi, prevale Stefano Bandecchi, ‘civico’ ma sostenuto da liste come Alternativa popolare più vicine al centrodestra. Il patron della Ternana batte anche il candidato di Lega, Fdi e Fi.

Solo a Vicenza, appunto, la spunta il centrosinistra con Possamai, che vince sul filo di lana con il 50,54% e conquista una città storicamente governata dalla destra. 

Educazione Finanziaria, il ruolo della musica in un convegno a Roma

Educazione Finanziaria, il ruolo della musica in un convegno a RomaRoma, 29 mag. (askanews) – Il tema dell’educazione finanziaria sarà al centro dell’evento “Aristotele trap – Miti, sogni, valori e disvalori nella relazione tra giovani e denaro”, progetto realizzato dagli studenti del secondo anno accademico della Scuola Politica Vivere nella Comunità – in collaborazione con la Fondazione per l’Educazione Finanziaria e al Risparmio – in programma domani a Roma alle 17.00 presso Palazzo Altieri.

Si tratta – informa un comunicato degli organizzatori – della presentazione di un saggio che, ripercorrendo gli ultimi 60 anni della musica italiana e internazionale, in particolare le canzoni che parlano di denaro, ricostruisce il rapporto fra società e ricchezza e la possibile influenza dei brani sulle opinioni delle persone. All’evento, parteciperanno, tra gli altri, Andrea Abodi, Ministro per lo sport e i giovani, Stefano Lucchini, Presidente della Fondazione per l’Educazione Finanziaria e al Risparmio, Marcello Presicci, Co-fondatore della Scuola Politica “Vivere nella comunità”, e Leonardo Donato, ceo di We Inform, società editrice di Fortune Italia e del saggio. “La musica è uno straordinario strumento di comunicazione – ha commentato Leonardo Donato, ceo di We Inform – capace, entro certi limiti, di toccare la gente, e in particolar modo i giovani, come non riescono a fare altre forme di linguaggio. Nello sviluppo del progetto, sono state raccolte una serie di canzoni, con significativi riferimenti al denaro e alla ricchezza, che sono state poi messe in relazione al contesto storico in cui sono state scritte. Si passa così dall’amore che non si può comprare di ‘Can’t buy me love’ dei Beatles alla critica verso la ricerca spasmodica della ricchezza raccontata da ‘ Money’ dei Pink Floyd. Parliamo di due decenni l’un contro l’altro armati: i Sessanta con il pacifismo, i buoni sentimenti, le contestazioni studentesche; i Settanta con il primo boom informatico, la crisi energetica e il crollo e la nascita di diversi regimi, un periodo caratterizzato, rispetto al precedente, da brani musicali ancora più impegnati e critici.”

“Quello che colpisce in questa analisi – continua l’editore – è il brusco passaggio da brani leggeri e impegnati, dove non c’è una esaltazione del denaro, alla moderna musica trap, un genere che, invece, loda la triade sesso-droga-soldi, raggiungibile grazie al denaro. Così, ci troviamo dall’ostentazione dell’oro e delle macchine tipico del rap a un messaggio negativo: il denaro non è uno strumento per formare una famiglia, per esempio, ma il mezzo per soddisfare pulsioni e vizi.Ci chiediamo se sia possibile educare a un uso efficace del denaro attraverso i testi delle canzoni. Di sicuro emerge un valore ambivalente dei soldi ma la cosa importante è che esiste una correlazione fra musica ed educazione finanziaria che racconteremo durante il convegno.”

Spalletti: “Sono stanco, resterò fermo un anno”

Spalletti: “Sono stanco, resterò fermo un anno”Roma, 29 mag. (askanews) – Il Napoli e Luciano Spalletti divorziano. Dopo Aurelio De Laurentiis che ai microfoni di Fabio Fazio aveva annunciato la decisione del tecnico di prendersi un anno sabatico, è stato l’allenatore toscano a confermare l’addio al Napoli a fine stagione a margine dell’evento ‘Inside the Sport 2023, il calciomercato tra business e passione’ in svolgimento a Coverciano. “A volte per troppo amore ci si lascia. Ora non sono in grado di dare tutto quello che merita Napoli – ha dichiarato l’allenatore -. Ho bisogno di riposarmi. Mi sento stanco. Ho bisogno di staccare un po’. Non allenerò il Napoli o altre squadre. Starò fermo un anno. Quando si ha davanti una città come Napoli, che merita delle cose, bisogna domandarsi se siamo in grado di mettergliele a disposizione. Napoli non merita delle cose normali, merita molto di più. Per cui uno se lo domanda: ci vado o non ci vado a Napoli? I miei figli mi dissero che a Napoli non si può non andare, visto che loro avevano studiato con degli amici napoletani. Napoli ha visto il giocatore più forte del mondo e allenatori fortissimi, specie negli ultimi anni. Sarri è un maestro di calcio, Ancelotti è uno dei numeri uno, Gattuso è un passionale, Benitez è un allenatore internazionale. Per cui quando si va a Napoli si va per vincere. Al primo anno non ci siamo riusciti e siamo stati anche un pochino criticati, allora uno se lo domanda: sono in grado di fare questo? Quest’anno non sono in grado, per cui faccio un passettino indietro”. Dietro alla sua scelte ci sono anche motivazioni familiari. “Una delle questioni è che devo allenare Matilde. Ho una figlia piccola e ci voglio stare un po’ insieme. Poi ho bisogno di riposarmi perché mi sento un po’ stanco e voglio stare un po’ da parte”. Spalletti rivela anche il contenuto della famosa cena con il presidente: “De Laurentiis ha detto giustamente quello che ci siamo detti alla prima cena. Cominciai per primo a parlare perché dissi che io quest’anno sto fermo, non alleno né il Napoli né un’altra squadra. Mi fa piacere che l’abbia detto il presidente, sennò sembrava di tirarla in lungo. Per rispetto alla società, e visto che mi era stato richiesto, era giusto che lo dicesse la società. Se qualcuno vuole venire a infilarsi gli stivali…”.

Mutti: fatturato 2022 a 563 mln (+16%), aumento costi erode Ebitda (-7%)

Mutti: fatturato 2022 a 563 mln (+16%), aumento costi erode Ebitda (-7%)Milano, 29 mag. (askanews) – Il gruppo Mutti ha chiuso il 2022 con un fatturato complessivo di 563 milioni di euro, in crescita del 16% rispetto al 2021. Anche a volume l’azienda di trasformazione del pomodoro ha registrato un aumento delle vendite passando dalle 324,1 mila tonnellate del 2021 alle 335 mila del 2022. Tuttavia l’incremento dei costi registrato durante l’anno ha eroso i margini con l’Ebitda che è sceso a 44,7 milioni dai 48 di un anno prima, il 7% in meno. La posizione finanziaria netta poi si è attestata a -123 milioni di euro dai -34 dei 12 mesi precedenti, come risultato degli aumenti di costi che l’azienda ha dovuto sostenere nel corso dell’anno.

Il 2022, infatti, è stato un anno segnato dall’aumento dei costi dell’energia elettrica, del gas e delle materie prime, spiega l’azienda, con un picco che ha coinciso con l’estate, periodo di massima attività per la campagna di trasformazione del pomodoro. In particolare, rispetto all’anno precedente, il costo dell’energia è aumentato del 147% e quello del gas del 217%, al netto dei significativi contributi governativi ricevuti, mentre vetro e latta, materiali utilizzati dall’azienda per il packaging, sono aumentati rispettivamente per oltre il 40% e oltre il 60%. A fronte di ciò, “c’è stato solo un aumento dei prezzi a scaffale pari a poche decine di centesimi di euro che ha portato inevitabilmente a una penalizzazione a livello di volumi prodotti”. Tuttavia i risultati hanno consentito a Mutti di mantenere pressochè stabile la quota di mercato in Italia, pari al 33,7% (la somma delle quote di mercato dei tre competitor più forti, spiega una nota, non arriva a coprire la quota di Mutti) e di accrescere quella in Europa dove è passata dal 14,1% al 15%. In particolare il 2022 è stato l’anno in cui l’export per la prima volta anche a valore ha superato il mercato domestico: la quota di fatturato registrata all’estero, infatti, è stata pari al 51% pari a 286 milioni di euro. Anche a volume, per il secondo anno consecutivo, c’è stato un aumento delle tonnellate vendute all’estero, pari a 190,4 mila, rispetto alle 144,6 mila vendute in Italia. Sono sette i Paesi in Europa in cui Mutti oggi è leader di mercato: Francia, Svezia, Danimarca, Norvegia, Finlandia, Slovenia e Italia. In Germania si consolida come seconda marca. Fuori dal perimetro europeo, invece, prosegue la crescita in Australia e Usa.

I risultati del 2022, sottolinea l’azienda, sono anche frutto di investimenti industriali per 32 milioni di euro, destinati a interventi e attività ulteriormente migliorative degli indici di qualità, efficienza e sicurezza del gruppo. “I gravi fattori esogeni, dalla siccità agli aumenti di materie prime ed energia, che hanno caratterizzato il 2022 non hanno intaccato il nostro percorso di crescita – ha dichiarato Francesco Mutti, amministratore delegato dell’omonima azienda – Siamo quindi pronti a far fronte a un 2023 che si prospetta altrettanto complesso e sfidante. Più in generale dovremmo riflettere, a livello Paese e in modo radicale e radicato, su quella che sarà la nostra politica idrica dei prossimi anni. Dobbiamo assolutamente pensare non solo in una logica di presente ma anche per il futuro. Pensare, quindi, alla costruzione di progetti che facciano sì che l’acqua che continua a cadere venga trattenuta e non sprecata. È evidente, da tempo, che l’emergenza idrica sia un tema che non può più essere sottovalutato, soprattutto perché le soluzioni al problema non sono immediate. Occorre mettere questo argomento al centro dell’agenda pubblica e privata, da subito”.

Michielin, Bollani, Mannarino e altri big all’Abbabula festival 2023

Michielin, Bollani, Mannarino e altri big all’Abbabula festival 2023Roma, 29 mag. (askanews) – Venticinquesima edizione dell’Abbabula Festival, 10 serate e oltre 22 appuntamenti tra il 20 giugno e il 12 agosto, tra Sassari ed Alghero, organizzate dalla Cooperativa Le Ragazze Terribili. Previsti inoltre un’intera rassegna dedicata alla musica sperimentale ed elettronica (AbbaBit, padiglione Tavolara di Sassari 20 e 21 giugno), una location a sorpresa, uno spettacolo dal vivo in barca e il fascino delle Grotte di Nettuno di Alghero.

La line up annunciata è ricca di grandi nomi (Verdena, Zen Circus, Mannarino, Francesca Michielin e Niccolò Fabi), maestri del pianoforte (Stefano Bollani), suggestioni sudamericane (i messicani Son Rompe Pera e La Dame Blanche da Cuba organizzati in coproduzione con la Roble Factory), parole e musiche cullati dalle onde del mare di Alghero (Nino & La Balena) ed uno speciale silent concert dei Tazenda programmato all’interno delle Grotte di Nettuno. Gli appuntamenti nella città catalana sono organizzati grazie al prezioso contributo della Fondazione Alghero e in collaborazione con Shining Production e Roble Factory.

A un’agenda già ricca e densa – con opening affidate a Vanessa Bissiri (Francesca Michielin), Margherita Lavosi e Christian Ferlito con il progetto Kari-oka (Stefano Bollani) e Matteo Leone (Alessandro Mannarino) – l’edizione dei 25 anni porta in dote una inedita rassegna: AbbaBit, immaginata seguendo il ritmo del bit, sviluppata fra musica sperimentale ed elettronica, lungo una linea che dall’Isola percorre il mondo intero e che porterà sul palco del Padiglione Tavolara di Sassari (20 e 21 giugno) Dalila Kayros feat Danilo Casti, Lili, Angus Bit, Makika, Artificial Bride!, Kabaret Maker in collaborazione con la Fondazione Nivola. A sottolineare l’attenzione che Le Ragazze Terribili dedicano ai talenti del territorio, sul palco di Abbabula in occasione dello show tutto energia e divertimento di Son Rompe Pera, saliranno due dei tre vincitori della call lanciata ormai qualche settimana fa che, dopo le fasi finali andate in scena al Quod di Sassari, si è conclusa regalando ad Arturo e Zeep la possibilità di partecipare da protagonisti al festival.

L’edizione 2023 di Abbabula, organizzata in collaborazione con la società Shining Production e la Roble Factory per l’Alguer Summer Festival, si conferma come uno degli appuntamenti più importanti dell’isola e si inserisce nel cartellone estivo di Alghero Experience. Il festival è organizzato grazie al contributo del Ministero per i Beni e Attività Culturali, dell’Assessorato della Cultura e quello del Turismo della Regione Sardegna, della Fondazione di Sardegna, della Fondazione Alghero e con il patrocinio del Comune di Alghero e di Sassari. I biglietti per gli eventi del Festival Abbabula sono disponibili nella sede della cooperativa Le Ragazze Terribili, in via Roma 144 a Sassari, dove sarà possibile utilizzare 18app, presso l’Atelier#3 in via Carlo Alberto 84 ad Alghero, nelle biglietterie del circuito Boxoffice Sardegna e on line nei siti di TicketOne e Mail ticket. Sono attive la info-line 079278275 e la mail info@leragazzeterribili.com.

Salvini da Berlusconi: bene le amministrative, ragionamento sulle europee

Salvini da Berlusconi: bene le amministrative, ragionamento sulle europeeRoma, 29 mag. (askanews) – “Lungo e cordiale incontro ad Arcore tra il vicepremier e ministro Matteo Salvini e il presidente Silvio Berlusconi. Lo riferiscono della Lega. “È stata l’occasione – si spiega – per analizzare con grande soddisfazione i successi dei primi mesi di governo, commentare gli eccellenti risultati delle elezioni amministrative che sono assolutamente confortanti per il centrodestra, ragionare sul futuro in vista delle elezioni europee. “Ho trovato l’amico Silvio in grande forma, al lavoro su tanti dossier, sorridente e determinato”, commenta Salvini.

 

Pechino: Europa non colleghi relazioni con Cina a vicenda ucraina

Pechino: Europa non colleghi relazioni con Cina a vicenda ucrainaRoma, 29 mag. (askanews) – Collegare le relazioni tra l’Europa e la Cina alla questione ucraina “non è sensato”. L’ha affermato l’ambasciatore cinese presso l’Unione europea Fu Cong in una lunga intervista rilasciata al giornale britannico New Statesman.

“(…) Comprendiamo l’importanza che l’Ue attribuisce alla crisi ucraina. Ma francamente non trovo sensato collegare la posizione della Cina sulla crisi ucraina con le nostre relazioni bilaterali tra Cina e Ue. Non credo sia giusto nei confronti della Cina. Ma non è realistico aspettarsi che la Cina assuma la stessa posizione degli europei, perché la Cina non è in Europa”, ha affermato Fu. La scorsa settimana l’inviato di Pechino per la crisi ucraina, il rappresentante per le questioni euroasiatiche Li Hui, si è recato a Bruxelles dove ha incontrato Enrique Mora, braccio destro del capo della diplomazia europea, Josep Borrell. “L’Ue si aspetta che la Cina, membro permanente del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite, lavori per il ritiro immediato e incondizionato di tutte le forze e attrezzature militari russe da tutto il territorio ucraino”, ha affermato Mora, secondo quanto ha scritto l’ufficio di Borrell.

Fu, dal canto suo, ha spiegato che, accanto alla sovranità ucraina, si deve però tener conto anche delle rivendicazioni russe. “La Cina è molto chiara nel sostenere l’integrità territoriale di tutti i Paesi. Ma francamente non vedo come si possa avere una pace duratura se non si tiene pienamente conto delle legittime preoccupazioni di sicurezza di entrambe le parti. Quindi non si può dire che la Cina sia dalla parte della Russia su questo tema. La Cina sta cercando di facilitare la pace”, ha spiegato il diplomatico. Il diplomatico ha inoltre attaccato l’Europa rispetto alla possibilità che applichi ulteriori penalità nei confronti di aziende cinesi accusate di aggirare le sanzioni nei confronti della Russia. “Se la parte europea impone sanzioni alle aziende cinesi, senza fornirci alcuna prova concreta che dimostri che queste aziende sono impegnate in attività che possono eludere o hanno eluso le sanzioni dell’Ue contro la Russia, allora certamente reagiremo. Come governo abbiamo l’obbligo di salvaguardare gli interessi legittimi delle nostre aziende”.

Torna Cartoons on the Bay, a Pescara tra trasmedialità e metaversi

Torna Cartoons on the Bay, a Pescara tra trasmedialità e metaversiRoma, 29 mag. (askanews) – Peter Lord, Ari Folman, Ian Mackinnon, Altan e Bruno Bozzetto. Sono i cinque protagonisti della nuova edizione di Cartoons on the Bay, il festival dell’animazione televisiva, della trasmedialità e della meta-arte, diretto da Roberto Genovesi per Rai Com, che è stato presentato in Rai e si svolgerà dal 31 maggio al 4 giugno a Pescara, in collaborazione con la Regione Abruzzo e il Comune di Pescara. Oltre 300 le opere in concorso per più di 50 paesi; la Germania è il Paese ospite della 27esima edizione.

Ricco di incontri il programma professionale tra panel, Knote, masterclass, che vedranno protagonisti i più grandi maestri dell’animazione, dei videogiochi e dei metaversi. A Peter Lord e Ari Folman, rispettivamente le firme dietro capolavori come “Wallace & Gromit” e “Valzer con Bashir”, i Pulcinella Awards alla carriera, a Ian MacKinnon, mastro di chiavi dei puppets di “Pinocchio”, il capolavoro premio Oscar di Guillermo del Toro, il premio come studio dell’anno e al fenomeno “Cuphead”, tra cartoni animati e videogiochi il nuovo premio Transmedia della manifestazione. Ad Altan, il Premio Sergio Bonelli, che lo scorso anno fu assegnato a Zerocalcare e a Carlos Grangel. Cartoons on the Bay conferma la sua formula che esalta il gioco di squadra della Rai vedendo coinvolti Rai Kids, RaiPlay e Rai Radio Kids attraverso spettacoli dal vivo, eventi per il pubblico e per le scuole come il musical delle Winx o quello dei Cuccioli, la presenza delle più famose mascotte dei programmi in onda su Rai Gulp e Rai Yoyo e dei volti più amati dai bambini come quelli di Andrea Lucchetta e Armando Traverso, che sarà accompagnato dall’ormai celebre DJ di Rai Radio Kids. Un progetto crossmediale coinvolgerà Rai Play che ospiterà in esclusiva alcune parti del programma del festival come le retrospettive dedicate a Peter Lord e Ian Mackinnon e lo special per i 140 anni dalla prima pubblicazione di Pinocchio di Collodi.

Tra gli ospiti più attesi dai bambini anche Pera Toons che interverrà nel programma e firmerà le copie del suo ultimo libro e Giorgio Vanni con il suo concerto sulle sigle più famose dei cartoni animati. Attesa l’anteprima del film “I Cavalieri dello Zodiaco” prevista per l’1 giugno alle 21 al teatro Cinema Massimo e il Fun & Games Village, in cui per la prima volta il festival ospiterà un torneo del celebre gioco di ruolo Dungeons & Dragons. Cartoons on the Bay 2023 si svolgerà all’Aurum (programma professionale), a Piazza della Rinascita (programma pubblico) e al Teatro Cinema Massimo (anteprime, retrospettive e titoli in concorso). Ingresso gratuito per tutte le attività.

Affluenza ballottaggi sotto soglia 50%, in calo di quasi 9 punti

Affluenza ballottaggi sotto soglia 50%, in calo di quasi 9 puntiMilano, 29 mag. (askanews) – Con un’affluenza media definitiva del 49,65% i ballottaggi dei sette capoluoghi e dei 34 Comuni nei quali si è votato per le comunali fino alle 15 di oggi hanno fatto registrare un crollo dei votanti di quasi nove punti percentuali, sotto la soglia psicologica del 50%. Meno di un elettore su due, tra i 1.340.688 aventi diritto, ha infatti deciso di tornare alla urne dopo il primo turno del 14 e 15 maggio. Un ulteriore campanello d’allarme rispetto al calo, meno marcato, di due settimane fa, quando i votanti nelle stesse 1.595 sezioni furono il 58,39%.

Considerando invece tutte le 5.426 sezioni interessate dal voto del primo turno i votanti avevano invece raggiunto complessivamente la soglia del 59,03%, a fronte del 61,22% della tornata precedente. L’unico capoluogo in controtendenza al ballottaggio è Pisa, che ha fatto registrare quasi la stessa affluenza del primo turno, 56,34% contro il 56,43%. Calo meno pronunciato anche a Vicenza e Ancona dove il secondo turno ha portato ai seggi rispettivamente il 52,78% e il 51,75%, contro il 54,2% e il 54,94% del primo turno. La maglia nera dell’afflunza tra i capoluoghi al ballottaggio spetta a Brindisi dove è tornato alle urne solo il 43,79% degli elettori, contro il 57,65% che aveva votato 14 e 15 maggio. Crollo dei votanti anche a Terni, dove il secondo turno ha portato alle urne solo il 43,32% dei cittadini, contro il 56,87% del primo turno. Tiene invece Ancona, con il 51,75% contro il 54,94% del primo turno, mentre a Siena ha votato il 56,95% contro il 63,82%. A Massa infine ha votato il 51,34% a fronte del 60,29% di due settimane fa.

Al Mann di Napoli ‘Alessandro Magno e l’Oriente’ fino ad agosto

Al Mann di Napoli ‘Alessandro Magno e l’Oriente’ fino ad agostoNapoli, 29 mag. (askanews) – Fino al 28 agosto prossimo, presso il Museo archeologico nazionale di Napoli, sarà allestita la mostra ‘Alessandro Magno e l’Oriente’, interamente dedicata alla figura di Alessandro (356-323 a.C.), l’eroe macedone che in poco più di dieci anni divenne re dell’Asia e dell’Europa. Allievo di Aristotele, Alessandro amò l’uno e l’altro continente, promuovendo, dopo la conquista, la pace e l’unione dei popoli a lui assoggettati. L’esposizione si articola in due spazi: l’Atrio monumentale situato al piano terra e il Salone della Meridiana al secondo piano, con rimandi tematici nei tre giardini storici. Sono esposte circa 170 opere provenienti da ogni angolo del mondo: dalla antica Persia al Gandhara. In mostra ci sono raffigurazioni dello stratega macedone su busti, gemme, sculture, tra cui il busto-erma del Museo del Louvre, copia da un originale di Lisippo, ma anche rari manufatti, che raccontano i macedoni e i persiani, tra cui il Vaso dei Persiani, risalente alla seconda metà del IV sec. a.C., dove è rappresentato l’eterno conflitto, cantato da Omero e poi da Erodoto, tra Europa e Asia, tra Grecia e Persia. A questo si aggiungono i numerosi reperti della collezione permanente del Mann, il solo Museo in cui si conservino tre ritratti del Macedone e tra questi il più prezioso, il Mosaico della battaglia di Isso, dove si ammira l’eroe in sella a Bucefalo, mentre si scaglia contro Dario sull’alto carro. Quest’opera, attualmente in restauro, è sostituita dalla riproduzione posta a tappeto nel salone della Meridiana, nell’area dove è ricostruito l’ambiente della casa del Fauno. “Questo mosaico, che viene restituito al suo splendore, è un’opera iconica, che si trova in qualsiasi libro di storia dell’arte. Raffigura la battaglia di Isso del 333 a.C. ed ha una significato che va oltre la competizione militare tra Alessandro Magno e Daio III, re dei Persiani, perché – ha detto in conferenza stampa il ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano – sta a dimostrare una certa competizione tra Occidente e Oriente. Alessandro Magno è noto alla storia per le sue aperture, spinse il suo Impero quasi ai confini con l’India. Questo mosaico e questa mostra ci fanno capire, quindi, l’interazione che si è realizzata nel corso dei secoli tra l’Occidente con i suoi valori e la sua civiltà e l’Oriente che, per certi versi, ci ha contaminati”. La mostra è organizzata dal Museo archeologico nazionale di Napoli, diretto da Paolo Giulierini, in collaborazione con Electa. Curatori sono Filippo Coarelli ed Eugenio Lo Sardo. Promossa dal ministero della Cultura, con il sostegno della Regione Campania, del Parco archeologico del Colosseo e Intesa Sanpaolo, la mostra si avvale della collaborazione del museo delle Civiltà di Roma e del ministero ellenico della Cultura e dello Sport.