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Offensiva mediatica Usa contro Zelensky durante il summit di Londra

Offensiva mediatica Usa contro Zelensky durante il summit di LondraRoma, 2 mar. (askanews) – Il dialogo indiretto tra le due sponde dell’Atlantico sulla questione ucraina, a due giorni dalla clamorosa rottura in diretta tra il presidente Usa Donald Trump e il leader ucraino Volodymyr Zelensky nello Studio ovale della Casa bianca, è particolarmente intenso oggi, mentre molti leader europei e non si riuniscono a Londra per un summit a cui non partecipano gli Usa, ma è presente Zelensky. E, da Washington, arriva un messaggio duro: se il numero uno di Kiev non vuole trattare, allora deve saltare.


“Abbiamo bisogno di un leader che possa trattare con noi, trattare con i russi a un certo punto e porre fine a questa guerra”, ha dichiarato il consigliere per la sicurezza nazionale del presidente Trump, Mike Waltz, intervistato dalla CNN. “Se diventa evidente che il presidente Zelensky, per motivazioni personali o politiche, si discosta dalla volontà di porre fine ai combattimenti nel suo paese, allora credo che abbiamo un vero problema”, ha aggiunto. Più sfumato, ma altrettanto pungente quanto ha dichiarato il segretario di Stato Marco Rubio, alla ABC. “Nessuno qui sostiene che Vladimir Putin otterrà il Premio Nobel per la Pace… Dobbiamo capire: c’è un modo per fermare la guerra? E l’unico modo per farlo è coinvolgere i russi nei negoziati”, ha detto Rubio, in quella che appare essere una risposta indiretta a Zelensky, il quale nell’alterco con Trump ha detto che è impossibile fidarsi di Putin per un eventuale cessate-il-fuoco. Rubio ha continuato, affermando che c’è bisogno che tutti maturino la comprensione che “questa è una guerra sbagliata che sta andando in una cattiva direzione” e, su questo, Trump, a dire di Rubio, è “chiarissimo”, cioè “sarà un presidente che cercherà di ottenere la pace”.


Sempre in queste ore, si è fatto sentire anche il leader repubblicano della Camera dei Rappresentanti, Mike Johnson, che è stato il più esplicito, affemando alla NBC che “o lui (Zelensky) torna alla ragione e al tavolo dei negoziati con gratitudine, oppure qualcun altro deve guidare il paese per farlo”. Una dichiarazione che fa eco a quella di Lindsey Graham, influentissimo senatore repubblicano, che venerdì aveva dichiarato – secondo quanto riporta l’agenzia di stampa France Presse – che o Zelensky cambia “profondamente atteggiamento o deve andarsene”. Zelensky, dal canto suo, è stato accolto al summit con un lungo abbraccio da Starmer. Il leader britannico, in un’intervista alla BBC, ha detto di fidarsi di Zelensky e di Trump, “non di Putin”. In un incontro bilaterale ieri, Starmer ha ribadito il sostegno a Zelensky, che oggi ha incontrato in un bilaterale anche la presidente del Consiglio Giorgia Meloni.


L’offensiva mediatica dei collaboratori di Trump avviene mentre i leader sono riuniti a Lancastar House. Un segnale indiretto – notato oggi dal Guardian – è stato probabilmente dato dal fatto che Valery Zaluzhny, che è considerato possibile candidato alle presidenziali ucraine, quando ci saranno, è stato visto entrare dall’ingresso principale, destinato ai leader, alla Lancaster House a Londra. La presenza di Zaluzhny non è strana: è ambasciatore in Gran Bretagna. Ma il Guardian si è chiesto se il fatto che sia entrato da quell’ingresso sia un semplice strappo al protocollo o un segnale – in particolare agli Stati uniti – che qualsiasi leader ci sarà in futuro in Ucraina sarà allineato alla posizione sostenuta oggi nel summit di Londra. Si capirà solo col tempo.

Risultati e classifica serie A: Bologna in zona Champions

Risultati e classifica serie A: Bologna in zona ChampionsRoma, 2 mar. (askanews) – Questi i risultati e la classifica di serie A dopo Bologna-Cagliari 2-1, Genoa-Empoli 1-1


27esima GIORNATA Fiorentina-Lecce 1-0, Atalanta-Venezia 0-0, Napoli-Inter 1-1, Udinese-Parma 1-0, Monza-Torino 0-2, Bologna-Cagliari 2-1, Genoa-Empoli 1-1, ore 18 Roma-Como, ore 20.45 Milan-Lazio, lunedì 3 marzo ore 20.45 Juventus-Verona. Classifica: Inter 58, Napoli 57, Atalanta 55, Juventus 49, Lazio, Bologna 47, Fiorentina 45, Milan 41, Roma 40, Udinese 39, Torino 34, Genoa 31, Como 28, Verona 26, Cagliari, Lecce 25, Parma 23, Empoli 22, Venezia 18, Monza 14.


28ª GIORNATA: Venerdì 7 marzo ore 20.45 Cagliari-Genoa, sabato 8 marzo ore 15 Como-Venezia, Parma-Torino, ore 18 Lecce-Milan, ore 20.45 Inter-Monza, domenica 9 marzo ore 12.30 Napoli-Fiorentina, ore 18 Empoli-Roma, ore 20.45 Juventus-Atalanta, lunedì 10 marzo ore 20.45 Lazio-Udinese.

Nomisma: il 37% degli italiani vorrebbe la carta dell’olio al ristorante

Nomisma: il 37% degli italiani vorrebbe la carta dell’olio al ristoranteMilano, 2 mar. (askanews) – Con un posizionamento sempre più ancorato a qualità, salute e “territorialità”, l’olio extravergine di oliva dimostra una crescente voglia di protagonismo, soprattutto sul versante del “gusto”. È quanto emerge dalla consumer survey realizzata dall’Osservatorio Sol2Expo-Nomisma e presentata nella giornata inaugurale della prima edizione da solista del Salone di Veronafiere dedicato alla filiera dell’olivo e dell’olio, in programma fino a martedì 4 marzo nel quartiere fieristico veronese. Secondo l’indagine, che ha coinvolto un campione rappresentativo di mille consumatori, gli italiani considerano l’olio evo superiore rispetto ad altri tipi di oli per qualità (89%), rapporto qualità-prezzo (85%), gusto (85%) e benefici sulla salute (79%).


“Registriamo grande attenzione alla qualità e alle proprietà organolettiche – ha spiegato Evita Gandini, responsabile market insight di Nomisma – Nel fuori casa, il 46% degli italiani fa sempre attenzione all’olio in tavola, il 37% vorrebbe poter scegliere l’olio dal menu, e quattro su 10 sarebbero interessati ad approfondire le caratteristiche dell’olio evo partecipando a corsi di food o wine pairing. Si tratta di un interesse che si riflette anche sui canali di acquisto specializzati, con un 31% di consumatori già abituati all’acquisto in oleoteca o specialty store, e un 16% che effettua acquisti online su siti dedicati”. Il consumatore più assiduo (che lo acquista almeno una volta al mese) è un adulto over 45 con figli, risiede al Sud e ha uno stile di vita che combina attenzione alla sostenibilità, ricerca edonistica del piacere e una dimensione urbana e di legame con il territorio. La scelta del prodotto è infatti particolarmente influenzata dall’origine dell’olio che, insieme alla presenza di un marchio Dop/Igp, rappresenta il driver d’acquisto per oltre la metà degli acquirenti (54%). Sono poi quasi otto su 10 gli italiani che hanno acquistato almeno una volta nell’ultimo anno un olio con indicazione geografica.


Nonostante sia un bene irrinunciabile per il 96% degli italiani, rileva l’Osservatorio Sol2Expo-Nomisma, i consumatori dimostrano avere ampi margini di miglioramento sul fronte della conoscenza. Appena due italiani su dieci sanno che la produzione di olio d’oliva rappresenta un esempio virtuoso di economia circolare, nozione che aumenterebbe la propensione all’acquisto nell’81% dei casi. Solo il 37% degli italiani è poi consapevole del valore di “superalimento naturale” che l’olio evo incorpora, grazie alla sua ricchezza di antiossidanti, polifenoli, vitamine e minerali e circa un italiano su due si dichiara interessato ad approfondire.

Vino, Cantina San Michele cresce e stupisce con Botrytis e appassimento

Vino, Cantina San Michele cresce e stupisce con Botrytis e appassimentoMilano, 2 mar. (askanews) – Cantina San Michele è a Capriano del Colle, un piccolo paese alle pendici di un’altura di circa 130 mt denominata Monte Netto, parte dell’omonimo parco regionale ad una decina di chilometri a Sud-Ovest di Brescia. Una zona di bassa collina dal suolo argilloso dove si producono le Doc del gruppo Capriano del Colle e gli Igt Montenetto. Qui, l’azienda diretta da due giovani cugini, Mario ed Elena Danesi, coltiva a biologico 16 ettari da cui ricava 70mila bottiglie con nove etichette tra rossi e bianchi: primi tra tutti il Marzemino, vitigno allevato qui fin dal 1600 e proposto anche in una non banale versione passita, e la Turbiana. Ed è proprio da questo Trebbiano di Soave che cresce su piante di quasi 30 anni, che prende vita il bianco Doc “Netto”, da cui i Danesi hanno ricavato un nuovo vino attraverso un uso controllato e sapiente della Botritys cinerea, negli anni in cui questa si manifesta sui grappoli.


Vendemmiata la Turbiana, dopo una pressatura soffice a grappolo intero e una fermentazione a temperatura controllata in vasche di acciaio per circa 15 giorni, viene aggiunto un 20% di uve botritizzate e affinato il tutto in cemento per un annetto e poi per un altro in bottiglia. Il risultato è “Otten”, originale fin dal nome (“Netto” al contrario), una Turbiana in purezza galvanizzata dalla muffa nobile che richiama inevitabilmente il Sauternes. Obiettivo è ottenere un bianco di lunga vita senza ricorrere all’ausilio del legno e a macerazioni esasperate, di grande personalità e dalle caratteristiche peculiari, destinato esclusivamente al canale horeca. Di annate ne sono state prodotte fino ad oggi sei (da 2.000 bottiglie ciascuna), a partire dalla 2012 e, curiosamente, l’annata attualmente in commercio di “Otten” è la 2020 perché la 2021 (l’unica con il 30% dei grappoli botritizzati) non è infatti ritenuta ancora pronta. “Ci piace definirlo un vino senza fretta, che non deve rincorrere mode né logiche commerciali” spiegano i Danesi, coadiuvati in cantina dall’enologo Nico Danesi (l’omonimia è casuale) affiancato da Riccardo Restani, sottolineando che “è un senza età, nel senso che è difficile all’assaggio capire quale sia il più giovane, tanto che per essere compreso del tutto necessita di essere degustato attraverso più annate insieme”.


Ma a stupire c’è anche “M”, goloso Marzemino passito, prodotto dal 2009 (dal 2024 “riserva perpetua”), appassito in cassette per circa 4 mesi, fatto fermenatare a temperatura controllata con macerazione delle uve per 20-25 giorni in vasche di acciaio, élevage in tonneau e barrique di rovere francese per almeno sei mesi, aggiunta alla riserva perpetua e, dopo l’imbottigliamento, ulteriore affinamento in bottiglia tra uno e due anni. Un rosso dolce sorprendente, soprattutto nell’abbinamento non scontato con piatti salati che apre ad un inconsueto quanto interessantissimo ventaglio di nuove soluzioni sia dal punto di vista gastronomico che enologico, in particolare giocando in verticale con le annate. Un gioco, che sta sperimentando la Cantina, certamente difficile in cui provare complesse varabili ma che quando trova la quadra superando la convenzione sostanzialmente imposta dalla cucina francese e facendo leva su preparazioni e cotture che esaltano la dolcezza in bocca, è capace di regalare tantissimo. “Siamo sempre stati mossi dal fatto di valorizzare la tradizione ma nello stesso tempo anche dal desiderio di ricerca, di sperimentare altre vie per i vitigni del territorio con cui lavoriamo da sempre, per dargli la possibilità di esprimere tutte le loro potenzialità” racconta ad askanews Mario Danesi, spiegando che “ecco allora il lavorare in appassimento per un vino rosso dolce e sulla surmaturazione in pianta fino alla botrytis per il bianco. Ma anche il vino rosa, che è il nostro ‘equilibrista’, ottenuto dal blend del Capriano del Colle Rosso di una delle vigne più vecchie dell’intero comprensorio, e il nostro Metodo Classico, il ‘Belvedere’, non previsto dal Disciplinare” prosegue, sottolineando che “volevamo una bolla che avesse un’impronta e un identità territoriale chiare e siamo partiti con il classico Chardonnay ma poi abbiamo scelto di utilizzare anche la Turbiana”.


“Quella del Monte Netto è una zona di tradizione viticola ma è anche una zona in cui c’è ancora tanto da sperimentare, c’è ancora tanto lavoro da fare per capire tutto ciò che questo territorio ci può donare” precisa Danesi, chiosando che “è un territorio piccolo dal punto di vista dell’estensione ma che si esprime su diversi vitigni e che ci consente di dare vita a tante tipologie diverse, e ogni etichetta è frutto di ricerca così come racconta anche delle singole annate”. Nonostante la Cantina negli ultimi 5 anni abbia registrato una forte crescita dei bianchi, passati dal 20% al 39%, le vendite premiano ancora i rossi (61%), con il vino più venduto che è il “Carme Carpiano del Colle Doc”, un blend di Marzemino, Sangiovese e Merlot. La quota dell’export si attesta intorno al 20% prevalentemente nei mercati storici di Svizzera e Germania, mentre a spingere i ricavi complessivi (nel 2024 +5% sul 2023), c’è l’enoturismo grazie all’apertura nel 2021 della struttura Cascina San Michele, che ha incrementato significamente la vendita diretta e le esperienze in Cantina, nel 2024 salite complessivamente del 9% sull’anno precedente. (Alessandro Pestalozza)

Starmer al summit di Londra: con l’Ucraina per tutto il tempo necessario

Starmer al summit di Londra: con l’Ucraina per tutto il tempo necessarioRoma, 2 mar. (askanews) – Aprendo il summit di Londra sul futuro dell’Ucraina e della difesa dell’Europa, il primo ministro britannico Keir Starmer ha voluto enfatizzare il caloroso benvenuto al presidente ucraino Volodimyr Zelensky, ribadendo che i paesi europei saranno con lui “per tutto il tempo necessario”. Lo ha riferito la BBC.


“Siamo tutti con te, con l’Ucraina, per tutto il tempo necessario”, ha detto a Starmer, seduto al tavolo tra il presidente francese Emmanuel Macron e lo stesso Zelensky. Starmer ha detto che “questo è un momento unico nella vita per la sicurezza in Europa”, poiché a”ottenere un buon risultato per l’Ucraina non è solo una questione di giusto o sbagliato; è vitale per la sicurezza di ogni nazione qui e di molte altre”. Ha anche assicurato che i Paesi baltici, con cui ha avuto una videoconferenza prima dell’incontro, sono ovviamente dalla stessa parte.Starmer ha detto di avere l’intenzione di elaborare un piano per l’Ucraina, per poi discuterne con gli Stati Uniti e portarlo avanti insieme, per una “pace giusta e duratura”.


Ecco di seguito la lista dei presenti, con al primo posto il padrone di casa, il primo ministro britannico Keir Starmer:Gran Bretagna Keir Starmer (primo ministro)


Canada: Justin Trudeau (primo ministro)
Danimarca: Mette Frederiksen (rimo ministro)
Finlandia: Alexander Stubb (presidente)
Francia: Emmanuel Macron (presidente)
Germania: Olaf Scholz (cancelliere)
Italia: Giorgia Meloni (presidente del Consiglio)
Norvegia: Jonas Gahr Store (primo ministro)
Paesi bassi: Dick Schoof (primo ministro)
Polonia: Donald Tusk (primo ministro)
Repubblica ceca: Petr Fiala (primo ministro)
Romania: Ilie Bolojan (presidente ad interim)
Spagna: Pedro Sßnchez (primo ministro)
Svezia: Ulf Kristersson (primo ministro)
Turchia: Hakan Fidan (ministro degli Esteri)
Ucraina: Volodymyr Zelensky (presidente)Commissione europea: Ursula von der Leyen (presidente della
Commissione Europea)
Consiglio europeo: Antonio Costa (presidente del Consiglio
europeo)
Nato: Mark Rutte (segretario generale).


 

Chiacchiere a peso d’oro, Codacons: pesa prezzo del burro, +20% in un anno

Chiacchiere a peso d’oro, Codacons: pesa prezzo del burro, +20% in un annoMilano, 2 mar. (askanews) – I rincari non risparmiano i dolci tipici del Carnevale. Secondo il Codacons il caro-burro spinge al rialzo i prezzi di chiacchiere&co., ma è tutto il settore dolciario a risentire della crisi delle materie prime, con sensibili rincari che investono anche cacao e cioccolato.


A febbraio il burro prosegue la sua corsa al rialzo e, sulla base dell’ultimo dato Istat, registra prezzi in crescita di quasi il 20% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno – segnala il Codacons. Andamento analogo per il cacao, i cui listini al dettaglio aumentano del 15,4% su base annua, con conseguenze sul cioccolato, che segna un rincaro medio del 9,9%. Più contenuto, ma sempre rilevante, l’incremento dei prezzi delle uova: +2,5% a febbraio. “L’intero settore dolciario viene così colpito dalla crisi delle materie prime, e a risentirne sono i dolci tipici del Carnevale – sottolinea il Codacons – frappe e castagnole registrano al dettaglio rincari medi tra il 6% e l’8%, con i prezzi che variano dai 7 euro al chilo ai 50 euro al chilo, a seconda se si acquisti al supermercato o in un esercizio specializzato, ma che possono arrivare, come nel caso di una nota pasticceria, anche a 100 euro al chilo”, alludendo alla recente polemica sul prezzo delle chiacchiere del pasticcere bresciano Iginio Massari.

Zelensky: buon incontro con Meloni per un piano di pace

Zelensky: buon incontro con Meloni per un piano di paceRoma, 2 mar. (askanews) – Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha scritto oggi su X di aver avuto “un buon incontro” con la presidente del Consiglio Giorgia Meloni “per sviluppare un piano d’azione congiunto volto a porre fine alla guerra con una pace giusta e sostenibile”.


“Nessuno è interessato alla continuazione e al rapido ritorno della guerra, tranne (Vladimir) Putin, perciò è importante mantenere l’unità attorno all’Ucraina e rafforzare le posizioni del nostro Stato in collaborazione con gli alleati – i paesi europei e gli Stati uniti”, ha scritto Zelensky reduce dalla rissa verbale in diretta col presidente Usa Donald Trump alla Casa bianca. “L’Ucraina ha bisogno di una pace supportata da garanzie di sicurezza affidabili”, ha scritto ancora Zelensky, che ha ringraziato l’Italia “per il continuo supporto e la partnership nel portare la pace in Ucraina”.

Xiaomi lancia i nuovi smartphone flagship Xiaomi 15 Series

Xiaomi lancia i nuovi smartphone flagship Xiaomi 15 SeriesBarcellona, 2 mar. (askanews) – Xiaomi ha annunciato il lancio della nuova famiglia di smartphone flagship, Xiaomi 15 Series, in occasione di un evento di lancio a Barcellona, alla vigilia del MWC. Xiaomi 15 Series, che punta a eccellere nelle immagini professionali, consente di catturare foto e video in qualsiasi situazione grazie all’obiettivo ottico Leica Summilux. Alimentata dal sistema operativo Xiaomi HyperOS 2, Xiaomi 15 Series vuole introdurre “un’esperienza di sistema aggiornata e soprattutto completa, ottimizzando prestazioni, connettività e funzionalità AI per un’ottima esperienza mobile di nuova generazione”.


Traendo ispirazione dal design classico della fotocamera, Xiaomi 15 Ultra combina qualità costruttiva con raffinatezza ed è disponibile in tre versioni – Nero, Bianco e Silver Chrome. Xiaomi 15 Ultra vanta inoltre un display AMOLED WQHD+ da 6,73 pollici, che offre una risoluzione cristallina di 3200 x 1440 e una densità di pixel di 522 ppi. Con una luminosità di picco multi-scenario di 3200 nit, il display garantisce immagini nitide in qualsiasi condizione di illuminazione, dalla luce solare intensa agli ambienti scarsamente illuminati. Il display always-active a 1Hz mantiene visibili a colpo d’occhio le informazioni essenziali come orario, data e notifiche. Per una maggiore sicurezza e praticità, Xiaomi 15 Ultra introduce un sensore di impronte digitali a ultrasuoni aggiornato, che consente uno sblocco più rapido e affidabile, anche con le dita bagnate o sporche, e si comporta bene in condizioni di scarsa illuminazione. La durata è al centro del design di Xiaomi 15 Ultra: il dispositivo infatti incorpora laXiaomi Guardian Structure, che include l’ultimo Xiaomi Shield Glass 2.0 per una resistenza alle cadute fino a 16 volte migliorata. Il telaio in alluminio ad alta resistenza realizzato a CNC garantisce una struttura leggera ma robusta, mentre il Corning Gorilla Glass 7i protegge il modulo camera con una migliore resistenza a graffi e cadute.


Progettato per i professionisti creativi che aspirano a elevare la fotografia da mobile, Xiaomi 15 Ultra è dotato di tutte le lunghezze focali che vanno da 14mm a 20mm di zoom a livello ottico. Il suo design ottico di punta presenta una fotocamera principale dotata di obiettivi Leica Summilux e un 8P lente asferica ad alta trasmittanza, migliorata con doppio rivestimento antiriflesso (AR) per offrire agli utenti prestazioni ottiche perfette. Il sistema fotografico di Xiaomi 15 Ultra si basa su una fotocamera Leica da 1 pollice da 23mm dotata di un sensore d’immagine Sony LYT-900 da 50MP per nitidezza e dettaglio eccezionali. Abbinato a un obiettivo ottico Leica Summilux, presenta un’ampia apertura ƒ/1.63, lunghezze focali variabili di 23mm, 28mm e 35mm e un’impressionante gamma dinamica elevata di 14EV. Insieme, questi elementi garantiscono prestazioni straordinarie in condizioni di scarsa illuminazione e scenari notturni, catturando immagini vivide e realistiche.


Presentato insieme a Xiaomi 15 Ultra, Xiaomi 15 Ultra Photography Kit Legend Edition, dallo stile classico, è una chicca per gli appassionati di fotografia. Ispirata al design senza tempo delle fotocamere, è dotata di un caratteristico anello decorativo rosso, un’interfaccia utente progettata su misura nella modalità Fastshot della fotocamera, supporto per il pollice e pulsanti di scatto rimovibili, un anello adattatore per filtro multifunzionale da 67mm e una batteria integrata da 2.000mAh per una maggiore usabilità. Realizzato per garantire la massima praticità e portabilità, Xiaomi 15 è disponibile in quattro colori: Black, White e Green, oltre a Liquid Silver, che vanta curve scintillanti in vetro termopiegato. Dotato di una decorazione integrata a forma di vulcano, Xiaomi 15 ha un design fluido, solido e resistente, con un telaio in alluminio microcurvato che offre fino al 33% di resistenza in più. Un rapporto schermo-corpo del 94%, e le cornici ultrasottili di soli 1,38mm sono rese possibili dalla più recente tecnologia LIPO,¹ che garantisce una bilanciamento preciso tra corpo e telaio.


La serie Xiaomi 15 migliora l’esperienza dell’utente mobile integrando un processore di nuova generazione con tecnologia di raffreddamento avanzata e ottimizzazioni della batteria all’avanguardia. Xiaomi 15 e Xiaomi 15 Ultra sono entrambi alimentati dalla piattaforma mobile Snapdragon 8 Elite, che offre un impressionante aumento delle prestazioni della CPU del 45% e una riduzione del 52% del consumo energetico,¹ insieme a un notevole aumento delle prestazioni della GPU del 44% e una riduzione del consumo energetico del 46%, rispetto alle generazioni precedenti. Xiaomi 15 Ultra è disponibile nelle configurazioni da 16GB+512GB e 16GB+1TB. Xiaomi 15 in entrambi i modelli da 12GB+256GB e 12GB+512GB. Xiaomi 15 sarà disponibile su mi.com, Amazon, Xiaomi Store Italia e presso i principali negozi di elettronica di consumo e operatori telefonici. Disponibile in quattro colori: Black, White, Green e Liquid Silver17 e in 2 varianti di memoria: 12GB+512GB – a partire da 1099,90€ 12GB+256GB – a partire da 999,90€ Xiaomi 15 Ultra è disponibile in tre colorazioni: Black, White e Silver Chrome17 e in 2 varianti di memoria: 16GB+1T – a partire da 1699,90€ 16GB+512GB – a partire da 1499,90€ Oltre a Xiaomi 15 Series, Xiaomi ha presentato anche nuovi prodotti AIoT, tra cui Xiaomi Pad 7, Xiaomi Pad 7 Pro, Xiaomi Buds 5 Pro, Xiaomi Buds 5 Pro (Wi-Fi), Xiaomi Watch S4, Xiaomi Electric Scooter 5 Series e Xiaomi Smart Band 9 Pro in una nuova variante di colore.

Zoppas (Ice): olio strategico per agroalimentare, export +45% nel 2024

Zoppas (Ice): olio strategico per agroalimentare, export +45% nel 2024Milano, 2 mar. (askanews) – “L’olio è un elemento strategico della catena agroalimentare che negli ultimi anni ha conosciuto un trend di crescita importante: 3 miliardi di export nel 2024, +45% rispetto al 2023 (che già chiudeva a +15% sul 2022) e +57% rispetto al 2019, dando così un contributo significativo al comparto agroalimentare. Nel passaggio dai 64,5 miliardi del 2023 di export dell’agroalimentare ai 69 del 2024, sui 5 miliardi di differenza ben 1,5 miliardi è infatti dovuto all’incremento dell’olio. Per questo diventa opportuna una fiera internazionale dedicata, quale Sol2Expo che debutta quest’anno in questa sua versione solista, fuori dal Vinitaly, che abbiamo voluto insieme a VeronaFiere”. Lo ha detto il presidente di Ice Agenzia, Matteo Zoppas, intervenuto all’apertura di Sol2Expo, appuntamento di Veronafiere dedicato alla promozione degli oli extravergine, che riunisce produttori, esperti, buyer e innovatori da tutto il mondo.


“Dei buyer esteri presenti in fiera, circa la metà è stata portata da Ice che ha come compito quello di promuovere e sviluppare l’internazionalizzazione del made in Italy. Sono anche i prodotti come l’olio che ci aiutano a raccontare in maniera emblematica il patrimonio, la qualità, la cultura e, quindi il valore aggiunto dei prodotti italiani rispetto a quelli dei Paesi nostri diretti competitor. Ice lavora insieme al Sistema Paese (Sace, Simest e CdP) nel solco della diplomazia della crescita e a tutto il resto del Governo per stare vicino agli imprenditori offrendo loro strumenti e soluzioni per raggiungere entro la fine della legislatura l’obiettivo sfidante dei 700 miliardi di export del made in Italy”.

Vino, “L’ultima farfalla del Sangiovese”: un libro su Giulio Gambelli

Vino, “L’ultima farfalla del Sangiovese”: un libro su Giulio GambelliMilano, 2 mar. (askanews) – “Giulio Gambelli – L’ultima farfalla del Sangiovese” è il titolo di un libro scritto dal direttore di winesurf.it, Carlo Macchi, e dedicato all’uomo che dal Dopoguerra agli anni Duemila ha cambiato il volto del vino toscano. Non era enologo ma aveva un palato e un naso che gli permettevano di “conoscere, riconoscere e analizzare i vini meglio di un laboratorio”. È stato il “Maestro del Sangiovese toscano” e ha lavorato in tantissime aziende, più o meno famose. Il volume, di 144 pagine con la prefazione di Burton Anderson, racconta la sua storia, anche attraverso contributi di personaggi importanti del vino toscano e “spiega i perché della sua importanza nel passato, nel presente e nel futuro del vino, non solo toscano”.


Il libro, appena uscito per Nuova editoriale Florence press, racconta la vita di Gambelli dalla nascita nel 1925 alla sua scomparsa nel 2012, inquadrando i vari periodi storici in cui è vissuto e ha lavorato nel mondo del vino, dove entrò appena quattordicenne assunto all’Enopolio di Poggibonsi (Siena), sua città natale, come “ragazzo di bottega”. Insieme con il profilo di Gambelli, Macchi ricostruisce anche i cambiamenti del mondo del vino toscano negli ultimi 70 anni, in particolare quello che è avvenuto nelle principali Denominazioni come Chianti Classico e Brunello di Montalcino. Nel libro si delineano anche i suoi insegnamenti e si valuta “l’enorme modernità del suo modo di fare vino” che, non per niente, dopo la sua morte ha portato alla creazione di un premio per i giovani enologi che è diventato uno dei più importanti a livello nazionale. “Conoscevo Giulio sin da piccolo perché era amico di mio padre e di tantissimi altri poggibonsesi ma solo quando sono entrato nel mondo del vino ho capito la sua grandezza, inarrivabile” racconta il giornalista toscano, aggiungendo che “mi voleva bene e sopportava la mia inadeguatezza ai suoi standard degustativi. Abbiamo girato parecchio con le sue Renault 4 che puzzavano di cane e poi con la R5, quando non aveva più l’età per la caccia. Negli ultimi anni – continua – quando girava molto meno, andavo a trovarlo spessissimo e il nostro saluto era sempre il solito: ‘Ciao giovane’ dicevo io e lui rispondeva ‘Ciao vecchio’, perché quello giovane dentro era lui, come del resto erano e sono ancora giovani i grandi vini che ha fatto”.


“Il fatto che avesse un naso e un palato più fine dei macchinari di laboratorio lo ha dimostrato decine e decine di volte e tutte le persone che lo frequentavano lo sapevano” prosegue Macchi, ricordando che “una volta eravamo nel laboratorio di analisi dove aveva la sua stanzetta di degustazione, una ragazza gli porta un vino e gli chiede ‘Giulio che acidità ha?’ Lui assaggia e dice ‘5.2’: la ragazza guarda il foglio che aveva in mano e borbotta ‘allora ho sbagliato a misurarla” e torna a rifare l’analisi’”.