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Bankitalia, Perrazzelli: con Milano Hub avanguardia su tecnologia

Bankitalia, Perrazzelli: con Milano Hub avanguardia su tecnologiaRoma, 17 mag. (askanews) – Alla Banca d’Italia anche con le iniziative di Milano Hub “quello vogliamo fare è portare veramente la nostra banca tra le banche centrali europee e globali ad un livello di apertura al mondo tecnologico e di leadership. Questo lavoro che stiamo compiendo è un lavoro di team sistemico, di Paese, favoriamo la nascita di nuove imprese e allo stesso tempo poniamo la nostra banca sulla frontiera sempre più avanzata, al servizio del sistema”. Lo ha affermato la vice direttrice generale della Banca d’Italia, Alessandra Perrazzelli, aprendo l’evento per l’annuncio dei progetti selezionati alla Call for Proposals 2022 della Fintech Milano Hub di Bankitalia.

Perrazzelli ha ringraziato i valutatori “che hanno lavorato per dipanarsi tra una massa di progetti interessantissimi che porteranno sicuramente molta innovazione nel mercato. Oggi presentiamo il risultato di questa seconda call” con cui “abbiamo voluto fare un passo ulteriore verso la tecnologia Dlt”, detta anche a registro distribuito (Distributed Ledgers Technology) sui cui sono pervenuti circa 60 progetti. “La parte interessante comincia ora – ha proseguito – nel comprendere come questa tecnologia poi possa sostanziarsi nei modelli di business che siano sostenibili e che possono portare veramente innovazione nel mercato”.

“Crediamo fortemente che questa è una tecnologia che potrà veramente cambiare la modalità in cui il mercato si posiziona nei confronti dei propri clienti. Ma la nostra attenzione va sempre verso la sostenibilità di questa tecnologia, intesa sia come modelli che possono facilitare la buona governance, che possano esplicare una tutela del consumatore, sia come anche abilitativi di una sua applicazione inclusiva il più possibile”. “Ciò che noi vediamo oggi è il cambiamento epocale dell’industria e anche un’esigenza di cambiare un po’ la modalità con cui regoliamo. Noi siamo regolatori, siamo supervisori del mercato. Quindi coloro che devono mettere argini e che devono condurre l’industria verso una buona performance. Il tema è anche quello di dialogare con l’impresa, con la nuova impresa e quindi necessariamente con quello che è innovativo”, ha spiegato Perrazzelli.

S.Siro, Sala: no a referendum, più giusto decida amministrazione

S.Siro, Sala: no a referendum, più giusto decida amministrazioneMilano, 17 mag. (askanews) – Per il sindaco di Milano, Beppe Sala, è meglio che sia l’amministrazione comunale e non i cittadini con un referendum a trarre le conclusioni su una vicenda complessa come il progetto di Inter e Milan di costruire un nuovo stadio a San Siro al posto del Meazza. “In questo caso ritengo che onestamente arrivare al 50% dei votanti delle ultime elezioni è un po’ difficile. Come è successo recentemente a Parigi per il referendum sui monopattini, è andato a votare il 7%. Allora mi chiede se va a votare il 7% e si esprime a favore il 4% è più giusto ascoltare l’opinione del 4% o che il sindaco e l’amministrazione si prendano le loro responsabilità? Secondo me il secondo” ha detto nel giorno dell’incontro a Palazzo Marino tra i rappresentanti delle squadre e il collegio dei garanti del Comune per richiedere un loro nuovo pronunciamento su un possibile referendum municipale.

“I garanti fanno il loro mestiere. Sono ruoli super partes quindi mi sembra una cosa che è solo di cortesia nei confronti di società che intendono fare un investimento. È una polemica che non voglio neanche commentare” ha aggiunto Sala riferendosi a chi osserva che i garanti non dovrebbero vedere le squadre prima di prendere decisioni. “Io non sarò presente, ma abbiamo favorito questo incontro perché le squadre volevano avere un po’ di chiarezza sul processo di un potenziale referendum o meno. Ovviamente stanno facendo le loro valutazioni ed è corretto che sentano dalla viva voce dei garanti. Quindi chi dei miei ci sarà sarà facilitatore, sarà un confronto tra di loro per dare maggiori informazioni possibili alle squadre che sono intenzionate a fare un nuovo stadio, a fare un grande investimento ma devono capire in che contesto si muovono” ha concluso Sala a margine di un evento organizzato dalla Banca d’Italia.

Caro affitti, Gualtieri: domani a tavolo studenti con progetto

Caro affitti, Gualtieri: domani a tavolo studenti con progettoRoma, 17 mag. (askanews) – “Domani parteciperò attivamente al tavolo sul caro affitti che hanno chiesto gli studenti con il governo, i rettori e la Regione Lazio. Noi vogliamo mostrare solidarietà alle posizioni degli studenti, ma vogliamo affrontare questo tema come uno dei grandi assi delle politiche strutturali della città. Oltre all’intervento di riqualificazione avvenuto nel 2022 con la ex Mira Lanza, che abbiamo destinato a studentati, intendiamo partecipare all’avviso che solo 4 giorni fa, il 12 maggio, è stato pubblicato dal Ministero dell’Università sugli studentati. Stiamo mappando il patrimonio comunale libero da riconvertire a residenze universitarie per rispondere al bando in scadenza entro il prossimo 11 luglio. Vogliamo presentarci con un progetto pronto, che vogliamo chiamare ‘R(h)ome’”. Lo ha detto il sindaco di Roma Roberto Gualtieri nel corso della presentazione del nuovo Piano Casa di Roma capitale.

Roma, Gualtieri: governo cancella bonus affitti, noi li sosteniamo

Roma, Gualtieri: governo cancella bonus affitti, noi li sosteniamoRoma, 17 mag. (askanews) – “Rispetto alla riforma del welfare abitativo, recuperando il tempo perduto, siamo riusciti a erogare il bonus per gli affitti, ma il Governo ha deciso di cancellarlo, ha ritenuto poco utile rifinanziarlo, così come ha fatto per il fondo di morosità incolpevole. Noi abbiamo un nostro fondo, quello che finanzia il buono casa, ma vogliamo superare il modello dei Caat (Centri per l’accoglienza abitativa temporanea, ex residence, ndr), quando si potrebbero dare quei fondi per sostenere gli affitti. Poi ci sono le risorse regionali, che poi sono statali, che noi pensiamo che il governo debba garantire. I Comuni devono fare il massimo, ma se si vuole riformare il diritto all’abitare non devono venire meno le forme di finanziamento”. Lo ha detto il sindaco di Roma Roberto Gualtieri nel corso della presentazione del nuovo Piano Casa di Roma capitale.

Maltempo in Emilia-Romagna: 8 morti, 21 fiumi esondati e 35 comuni allagati

Maltempo in Emilia-Romagna: 8 morti, 21 fiumi esondati e 35 comuni allagatiRoma, 17 mag. (askanews) – Per il maltempo in Emilia-Romagna sono 21 i fiumi esondati anche in più punti e 22 i corsi d’acqua che hanno superato il livello 3, massimo allarme. Aumentano a 35 i Comuni con allagamenti tra la Romagna e il Bolognese e a 48 quelli con frane, anche importanti, tra Reggio Emilia e Rimini.

Sono saliti a 8 i morti: 6 in provincia di Forlì-Cesena, un uomo nel Ravennate e uno del Bolognese, mentre risultano ancora alcune persone disperse e sono migliaia gli evacuati, un dato in aumento costante. Questa la situazione sull’ondata di maltempo che si sta abbattendo da ieri, riferita dalla Regione, e che ha fatto registrare punte fino a 70 millimetri di pioggia, con una media si 50 millimetri, sulla montagna e collina romagnola e bolognese e 20 millimetri in media nella montagna e collina emiliana centrale (Parma, Reggio e Modena).

Al lavoro per gestire emergenza e sfollati, più di 1.100 volontari, oltre 600 vigili del fuoco, forze dell’ordine e Croce Rossa. LE FORZE IN CAMPO E I VOLONTARI – Sono oltre 600 i vigili del fuoco al lavoro con a disposizione 3 elicotteri. Il Comando operativo di vertice interforze (COVI) ha attivato: 5 elicotteri, 9 gommoni e 6 lagunari oltre a 12 unità operative per il controllo degli argini, un aeromobile a pilotaggio remoto pronto per il monitoraggio, 7 battelli gonfiabili. E sono in arrivo in serata 26 uomini e sei gommoni del Battaglione San Marco. La Capitaneria di Porto nazionale sta mettendo a disposizione 3 elicotteri, un aereo, 2 battelli e, in arrivo a Ravenna, 12 subacquei. I Carabinieri rafforzeranno il presidio sul territorio grazie a squadre antisciacallaggio e metteranno a disposizione 2 elicotteri, così come la Guardia di Finanza. Sono oltre 1.100 i volontari operativi: 500 tra Colonne mobili delle associazioni nazionali e delle Regioni Toscana, Lombardia, Piemonte, Veneto, Friuli, Umbria, Lazio, Province autonome di Trento e Bolzano a cui si aggiungono 600 volontari dei 9 Coordinamenti dell’Emilia-Romagna. E sono in arrivo ulteriori squadre di volontari delle associazioni nazionali e delle colonne di Veneto e Lombardia. La Croce Rossa Italiana sta mettendo in azione 116 volontari, e il Soccorso alpino altri 136, 12 operatori alluvionali e 3 ambulanze fuoristrada.

LA SITUAZIONE METEO – Allerta rossa anche domani giovedì 18 maggio su tutta la Romagna, pianura bolognese e modenese, colline montane dell’Emilia centrale e bolognese; arancione su pianura e costa ferrarese. Anche se domani non sono previste precipitazioni sul territorio regionale, le piogge elevate di martedì 16 e mercoledì 17 maggio, si prevede il perdurare di piene elevate su tutti i tratti vallivi dei corsi d’acqua del settore centro-orientale della regione. In particolare, sui bacini Romagnoli e affluenti di Reno, interessati da esondazioni e rotte, permangono condizioni di grave criticità, anche nel reticolo di bonifica. I nuovi colmi di piena provenienti da monte fanno prevedere livelli elevati sul fiume Reno a valle di Cento. La criticità idraulica rossa nella pianura modenese è riferita alla propagazione della piena sul fiume Secchia, sul fiume Panaro si prevede una piena di criticità arancione. Dal punto di vista della criticità idrogeologica saranno ancora possibili numerosi e diffusi dissesti nel settore centrale e orientale della regione dove permarranno condizioni favorevoli allo sviluppo di frane per scivolamento e colamento lungo i versanti caratterizzati da condizioni idrogeologiche fragili, e all’aggravamento delle numerosissime frane già attivatesi a seguito delle precipitazioni dei giorni scorsi. Si prevedono valori di onda e marea sotto i livelli di attenzione; tuttavia, si potrebbero generare localizzate esondazioni di fiumi e canali alla foce, per le difficoltà di deflusso delle piene in mare.

ALLAGAMENTI E FRANE – Questi i 37 comuni con allagamenti diffusi: Bagnacavallo, Bologna, Brisighella, Budrio, Castel Bolognese, Castel San Pietro Terme, Cesena, Cesenatico, Conselice, Cotignola, Faenza, Forlì, Imola, Medicina, Molinella, Mordano, Massalombarda, Sant’Agata sul Santerno, Solarolo, Riolo Terme, Gatteo Mare, Savignano sul Rubicone, Riccione, Castelguelfo, Castel del Rio, Fontanelice, Russi, Mercato Saraceno, Castrocaro Terme e Terra del Sole, Castenaso, Ozzano dell’Emilia, Pianoro, Gambettola, Santarcangelo di Romagna, Meldola, Lugo, San Lazzaro di Savena. Oltre 250 le frane di cui 120 particolarmente importanti in 48 comuni: – provincia di Bologna: Ventasso, Borgo Tossignano, Castel del Rio, Monterenzio, Fontanelice, Loiano, Monte San Pietro, Monghidoro, Lama Mocogno, Pianoro, Marzabotto, Monzuno, Casalfiumanese, Sasso Marconi e Montese. – provincia di Modena: Montecreto, Polinago, Rignano sulla Secchia, Marano sul Panaro, Pievepelago, Serramazzoni, Maranello, Sassuolo, Zocca, Pavullo nel Frignano, Fiorano modenese, Guiglia. – provincia di Forlì Cesena: Tredozio, Predappio, Dovadola, Mercato Saraceo, Castrocaro Terme e Terra del Sole, Santa Sofia, Civitella di Romagna, Galeata, Roncofreddo, Modigliana. – provincia di Reggio Emilia: Canossa, Baiso, Carpineti, Toano e Villa Minozzo. 3 in provincia di Rimini: Casteldelci, Sant’Agata Feltria, Novafeltria. 3 in provincia di Ravenna: Casola Valsenio, Brisighella e Riolo Terme. LA PIOGGIA CADUTA – Nelle ultime 48 ore si sono registrati picchi di 300 millimetri sui bacini del crinale e collina forlivese. Sulla stessa area, sulle colline e montagna ravvenati e sul settore orientale del bolognese sono in media caduti tra i 150 e i 200 millimetri. Sulla pianura cesenate forlivese fino a 150 millimetri. LA SITUAZIONE DEI FIUMI E CORSI D’ACQUA – Sono 21 fiumi e corsi d’acqua esondati, anche in più punti: Idice, Quaderna, Sillaro, Santerno, Senio, Lamone Marzeno, Montone, Savio, Pisciatello, Lavino, Gaiana, Ronco, Sintria, Bevano, Zena, Rabbi, Voltre, Bidente, Ravone, Rio Cozzi e Rigossa. Altri 23 i corsi d’acqua con superamenti del livello 3 (allarme) della soglia idrometrica in alcune stazioni di rilevamento: Savena, Lamone, Sillaro, Senio, Savio, Marecchia, Pisciatello, Marzeno, Ausa, Uso, Montone, Rubicone, Idice, Ronco, Santerno, Quaderna, Panaro, Samoggia, Ghironda, Lavino, Navile, Gaiana, Fiumi Uniti.

Meloni a Hiroshima per il G7: focus su Ucraina, Indopacifico, economia

Meloni a Hiroshima per il G7: focus su Ucraina, Indopacifico, economiaRoma, 17 mag. (askanews) – La guerra in Ucraina ma anche le prospettive dell’economia mondiale, l’Indopacifico, la sicurezza alimentare, la salute e lo sviluppo sostenibile. Saranno alcuni dei temi principali nell’agenda del G7 che si apre venerdì a Hiroshima in Giappone.

La presidente del Consiglio Giorgia Meloni è attesa a Hiroshima nella notte giapponese (il pomeriggio in Italia) e prima del summit avrà un incontro bilaterale con il premier Kishida. Il vertice è una “una priorità politica” per l’Italia, che l’anno prossimo ne assumerà la presidenza. Quello di Hiroshima è il secondo incontro fra i leader G7 sotto la presidenza giapponese: il primo appuntamento si era svolto in modalità virtuale il 24 febbraio e si era concluso con l’approvazione di una Dichiarazione sull’Ucraina. La location scelta, la città che il 6 agosto 1945 fu distrutta dalla bomba atomica, sottolinea anche simbolicamente il rischio della minaccia nucleare e la necessità del disarmo e della non proliferazione. Per quanto riguarda il conflitto in Ucraina, è atteso un intervento del presidente Volodymyr Zelensky, ancora non si sa se in presenza o in collegamento. Il G7 – sottolineano fonti diplomatiche – mostrerà ancora una volta la solidarietà alla nazione aggredita, assicurando sostegno per la ricostruzione dell’Ucraina. Si tratta di un tema che sarà al centro anche della prossima presidenza italiana del G7 nel 2024.

Oltre all’Ucraina, i temi sul tavolo dei sette grandi saranno le prospettive dell’economia mondiale, disarmo e non proliferazione, Indopacifico, sicurezza e resilienza economica, sicurezza alimentare, salute, sviluppo sostenibile, uguaglianza di genere, clima, energia e ambiente. Le sette economie più aperte al mondo (che rappresentano da sole il 31% del Pil mondiale) lavoreranno insieme per rafforzare la sicurezza economica e le catene di approvvigionamento, ma anche per contrastare le pratiche di “coercizione economica”. Fra gli obiettivi del Vertice c’è anche il rilancio dei rapporti con il cosiddetto Sud Globale (Global South), termine utilizzato per identificare i Paesi emergenti e in via di sviluppo dell’America Latina, dell’Africa e dell’Asia. Sarà questo uno dei temi prioritari anche per la presidenza italiana del G7 il prossimo anno. Il G7 di Hiroshima cercherà di coinvolgere questi Stati per sostenere la loro crescita, innovazione tecnologica e transizione climatica. A tal riguardo, va considerato che alcuni di questi Paesi – pur condannando l’aggressione russa dell’Ucraina – percepiscono il conflitto in Ucraina come una guerra distante e regionale. Ritengono che abbia per loro un costo eccessivamente alto per via dell’aumento dei prezzi di energia, cibo e fertilizzanti. Fondamentali saranno le discussioni con i Paesi ospiti anche in vista del vertice del G20 di Nuova Delhi a settembre. In questa prospettiva, di grande importanza è la presenza dell’India alla luce del suo approccio al conflitto in Ucraina.

Il summit si articola su tre giornate, con varie sessioni tematiche. Il 19 si inizia alle 13.30 giapponesi (le 6.30 italiane) e la giornata sarà dedicata alle prospettive dell’economia globale; all’Ucraina; alle questioni di politica estera e sicurezza, con focus su Indo-Pacifico, disarmo e non proliferazione. Il 20 maggio si parlerà di resilienza e sicurezza economica; rapporti con il Sud Globale; sicurezza alimentare, salute, sviluppo sostenibile e uguaglianza di genere; clima, energia e ambiente. Previsto anche un evento a latere sulla Partnership for Global Infrastructure and Investment (PGII, alternativa alla Belt&Road cinese).

Il 21 sessione sull’Ucraina con l’eventuale partecipazione in presenza del presidente Zelensky (anche con i Paesi invitati) e sessione di chiusura.

Ddl Made Italy: fondo sovrano, liceo e giornata nazionale

Ddl Made Italy: fondo sovrano, liceo e giornata nazionaleRoma, 17 mag. (askanews) – Un fondo sovrano destinato a sostenere le filiere strategiche nazionali, il cui importo massino non è ancora definito, e il rifinanziamento della nuova Sabatini. Sono alcune delle misure contenute nella bozza del ddl Made in Italy, atteso in uno dei prossimi Consigli dei ministri. “Nell’obiettivo di supportare la crescita e il consolidamento delle filiere strategiche nazionali – si legge nella bozza al momento composta da 47 articoli – anche con riferimento alla fase dell’approvvigionamento di materie prime ed energia, il Ministero dell’economia e delle finanze e autorizzato ad investire, a condizioni di mercato, nel capitale di imprese nazionali ad alto potenziale o di imprese nazionali che, in ragione della rilevanza sistemica gia raggiunta, possano generare importanti esternalita positive per il Paese e ridurre i costi di coordinamento tra gli attori delle filiere coinvolte”. L’investimento “e realizzato tramite l’acquisto o la sottoscrizione di azioni o altri strumenti finanziari dei veicoli societari o fondi di investimento o attraverso altri strumenti di coinvestimento, per un “importo massimo” nella bozza non ancora definito. Non sono quantificati al momento nemmeno gli oneri per far fronte al meccanismo”. Sono inoltre previste risorse pari a 274 milioni di euro per il 2023 per il rifinanziamento della Nuova Sabatini, l’incentivo per facilitare l’accesso al credito delle imprese per investimenti in beni strumentali. “Per assicurare continuita alle misure di sostegno agli investimenti produttivi delle micro, piccole e medie imprese e far fronte alle difficolta connesse al progressivo incremento dei tassi di interesse, l’autorizzazione di spesa e integrata di 274 milioni di euro per l’anno 2023”. Il ddl prevede l’stituzione del liceo del made in Italy “al fine di promuovere, nell’ottica dell’allineamento tra domanda e offerta di lavoro, le conoscenze, le abilità e le competenze connesse a Made in Italy”. Il ddl istituisce la “Giornata nazionale del Made in Italy’, il 15 aprile, “al fine di celebrare la creativita e l’eccellenza italiana, presso le istituzioni, le scuole di ogni ordine e grado e i luoghi di produzione e di riconoscerne il ruolo sociale e il contributo allo sviluppo economico e culturale della Nazione e del suo patrimonio identitario, nonche di sensibilizzare l’opinione pubblica nei confronti dei temi della promozione e tutela del valore e delle qualita peculiari delle opere dell’ingegno e dei prodotti italiani”.

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Studio Bce: aumentare tassazione CO2 alza inflazione e riduce Pil

Studio Bce: aumentare tassazione CO2 alza inflazione e riduce PilRoma, 17 mag. (askanews) – Aumentare la tassazione sulle emissioni di CO2 a livelli coerenti con la transizione a un’economia a zero emissioni implica “un aumento transitorio dell’inflazione e una diminuzione permanente, seppure moderata, del Pil”. Lo stima uno studio pubblicato dalla Bce (“Macroeconomic effects of carbon transition policies: an assessment based on the ECB’s New Area-Wide Model with a disaggregated energy sector”).

“Mostriamo che gli effetti di breve e medio termine dipendono dalla reazione della politica monetaria, dal percorso di aumento della tassazione sul carbonio e dalla sua credibilità, mentre espandere la fornitura di energia pulita è cruciale per contenere il calo del Pil”, affermano nel sommario gli autori dell’analisi: Günter Coenen e Romanos Priftis, della stessa Bce, e Matija Lozej, della Banca centrale irlandese. Lo scenario previsionale di base prende in considerazione un aumento permanente della tassazione sulle emissioni di CO2 che si esplicachebbe come un costo supplementare al prezzo dell’energia catalogata come “sporca”. Secondo i tre autori, inoltre “gli effetti indesiderati possono essere gestiti mediante la redistribuzione delle entrate fiscali dall’aumento della tassazione carbonio a favore delle famiglie a basso reddito”.

A causa del maltempo è stato annullato il Gran Premio di F1 a Imola

A causa del maltempo è stato annullato il Gran Premio di F1 a ImolaBologna, 17 mag. (askanews) – “Il Gran Premio di Imola” in programma il prossimo fine settimana “verrà annullato e vedremo quando sarà possibile recuperarlo, magari allungando il contratto”. Lo ha annunciato il presidente della Regione Emilia-Romagna, Stefano Bonaccini, durante il punto sui danni per il maltempo nella sede della Protezione civile a Bologna assieme al ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, e al viceministro dei Trasporti, Galeazzo Bignami.

“Ho trovato vicinanza, solidarietà e grande buon senso da parte di chi guida il circus della Formula, l’imolese Stefano Domenicali, il presidente dell’Aci, Saverio Sticchi Damiani – ha detto Bonaccini -. Avete visto le dichiarazioni, molto opportune, del ministro dei Trasporti Matteo Salvini, del sindaco di Imola, Marco Panieri, dell’Autodromo e si chi gestisce questo evento straordinario che rischiava di mettere in difficoltà un territorio già provato”. “Adesso non dobbiamo pensare alla Formula 1, ma dobbiamo pensare a ripartire – ha aggiunto il governatore -. Mi ha fatto molto piacere la comunanza della decisione che abbiamo immediatamente preso”.

Parmigiano Reggiano e Grana Padano insieme contro sottocosto non dichiarato

Parmigiano Reggiano e Grana Padano insieme contro sottocosto non dichiaratoMilano, 17 mag. (askanews) – I consorzi di tutela del Parmigiano Reggiano e del Grana Padano si uniscono per contrastare la concorrenza sleale, alimentata con prezzi sottocosto. I consorzi di tutela delle due Dop hanno approvato la medesima delibera volta a garantire il riconoscimento del reale valore dei due formaggi Dop.

Nel corso di un collegamento a “camere congiunte”, i due consigli di amministrazione hanno deliberato all’unanimità che “la vendita al pubblico di Parmigiano Reggiano e/o Grana Padano a un prezzo inferiore a quello risultante dalle fatture di acquisto in tutti gli eventuali passaggi commerciali intermedi fino al fornitore del prodotto in oggetto è considerata misura svalorizzante la Dop Parmigiano Reggiano / Grana Padano”. Ricordiamo che la normativa in materia di sottocosto tutela solamente l’ultimo passaggio, quello della fattura di acquisto del negozio con vendita al pubblico. Negli ultimi anni sono frequenti e in espansione pratiche commerciali nelle quali la dichiarazione del “sottocosto” viene a norma di legge elusa nel momento in cui la riduzione del prezzo rispetto a quella praticata dal fornitore del prodotto finito avviene nell’ambito di passaggi commerciali intermedi, spesso afferenti o riconducibili alla stessa organizzazione d’impresa. In tali situazioni, in particolare con riferimento alle due Dop casearie, si generano rischi di danni legati alla ingannevole percezione del prezzo trasmessa al consumatore, alla condizione di concorrenza sleale che si genera tra gli operatori al dettaglio nel mercato locale di riferimento, e ai riflessi speculativi che possono scaricarsi sul mercato all’offerta.

In considerazione della delibera, i consorzi porteranno avanti tre misure, a partire da un “protocollo di sorveglianza” per il monitoraggio dei possibili casi di “prezzi al consumo svalorizzanti”, affiancato da una “procedura di irrogazione di azioni correttive” dei casi riscontrati prevedendo, quale principio di base, la sospensione delle attività/collaborazioni di entrambe i Consorzi con la catena/gruppo coinvolto dalla pratica in oggetto (o dal rifiuto della verifica). Infine saranno definite le linee guida del protocollo di sorveglianza e della procedura, azioni correttive che dovranno essere preventivamente divulgate agli operatori del dettaglio, e agli operatori commerciali fornitori dei formaggi Dop in oggetto. I board, in considerazione degli elementi che emergeranno da questa attività di “sorveglianza”, attiveranno azioni ulteriori tese a tutelare le denominazioni coinvolte.

“Crediamo nel gioco di squadra. Già due anni fa siamo scesi in campo, insieme agli amici del Grana Padano, contro il sistema di etichettatura a semaforo. Ora affrontiamo insieme una nuova sfida che è quella di adottare provvedimenti volti a contrastare il ‘sottocosto non dichiarato’ che svalorizza l’immagine e il valore dei nostri formaggi. I consorzi dedicano importanti investimenti alle collaborazioni con gli operatori del retail al fine di perseguire gli obiettivi istituzionali di valorizzazione della denominazione, di promozione del prodotto e del suo consumo. Abbiamo pertanto ritenuto necessario definire linee guida e un protocollo di sorveglianza, monitorando i possibili casi di pratiche svalorizzanti e prevedendo azioni correttive che le scoraggino” ha affermato Nicola Bertinelli, presidente del Consorzio Parmigiano Reggiano. “Siamo convinti che questa delibera e l’impegno comune dei Consorzi Grana Padano e Parmigiano Reggiano vadano a beneficio dei consumatori, che potranno così finalmente trovare chiarezza sugli scaffali e scegliere in assoluta tranquillità – commenta Renato Zaghini, presidente del Consorzio Grana Padano – I risultati commerciali raccolti anche all’estero confermano che sono la qualità garantita e la genuinità del prodotto a convincere i consumatori a scegliere, ad un prezzo equo e in linea con i trend dei costi. Tutelare dei formaggi che qualificano l’agroalimentare italiano nel mondo distinguendolo dai prodotti civetta che tendono invece a sfruttare il nostro prestigio copiandoci malamente è il nostro impegno solenne. Con gli amici del Parmigiano Reggiano, i produttori di Grana Padano hanno la responsabilità di essere i capofila di un sistema trainante per l’export italiano che, insieme, ancora una volta, vogliamo sostenerlo e farlo crescere, cominciando da casa nostra”.