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Muay Thai: il titolo Europeo professionisti e il Campione del Mondo Checkbill al Ring War di Milano

Muay Thai: il titolo Europeo professionisti e il Campione del Mondo Checkbill al Ring War di Milano




Muay Thai: il titolo Europeo professionisti e il Campione del Mondo Checkbill al Ring War di Milano – askanews.it




















Roma, 6 apr. (askanews) – La grande Muay Thai torna in Italia. Sabato 6 maggio, al palazzetto Dante Falk di Sesto San Giovanni (Milano) si svolgerà l’ottava edizione di Ring War, uno dei più importanti appuntamenti di Boxe Thailandese in Europa. La manifestazione di quest’anno sarà particolarmente importante per la presenza del Campione del Mondo, il thailandese Deo “Checkbill” Pensangkat e per la messa in palio del titolo europeo professionisti.

“Con grande soddisfazione Ring War è arrivata alla sua ottava edizione – spiega Diego Calzolari pioniere della Muay Thai nazionale, tre volte campione del mondo professionisti dei pesi medi, ora Commissario Tecnico Nazionale nonché organizzatore dell’evento – e poter offrire al pubblico uno spettacolo che abbraccia la disciplina della Muay Thai nella sua profondità di tradizioni e regole è un grande orgoglio”. La serata avrà inizio alle 18 con gli incontri dei più promettenti atleti novizi che avranno la possibilità di provare da subito l’ebrezza di combattere in un’arena di tale spessore. Alle 20.00 prenderà il via invece la serata professionisti nella quale si sfideranno i più grandi campioni nazionali e stranieri.

L’ospite più atteso sarà il pluricampione mondiale thailandese Checkbill, già visto nelle scorse edizioni vincere per ko contro i suoi titolati avversari. Anche in questa edizione combatterà con il regolamento tradizionale a mani cordate contro il fortissimo campione portoghese, Lerrani Furtado. Main Event della serata sarà il Titolo Europeo Iska dei pesi medi che vedrà il talentuoso sestese del Team Calzolari, Lenny Blasi, provare l’assalto contro il campionissimo spagnolo Pelayo Ventoso già detentore della prestigiosa cintura. La serata sarà condotta dal famoso presentatore Valerio Lamanna, già protagonista al microfono delle passate edizioni del grande evento. Tutto avverrà in diretta Sky TV con il commento tecnico del pluricampione mondiale Luca Roma, altra star del ring proveniente sempre dalla scuola del Maestro Calzolari. All’evento sono previsti circa mille spettatori che potranno seguire la serata dalle tribune, il parterre e i tavoli VIP. “Come in ogni edizione – conclude Calzolari – ci aspettiamo oltre mille spettatori che potranno godersi lo spettacolo fino a tarda notte. Per noi, Ring War è un appuntamento importante non solo per l’aspetto professionistico ma per il fatto che rappresenta un modo di poter illustrare e avvicinarsi ad una cultura antica e densa di principi come quella della Muay Thai”.

Macron: sicurezza europea impossibile con l’Ucraina occupata dalla Russia

Macron: sicurezza europea impossibile con l’Ucraina occupata dalla Russia




Macron: sicurezza europea impossibile con l’Ucraina occupata dalla Russia – askanews.it




















Roma, 6 apr. (askanews) – Un’architettura di sicurezza dell’Europa è impossibile finché l’Ucraina rimarrà occupata. Lo ha affermato il presidente francese Emmanuel Macron in una conferenza stampa congiunta al termine del vertice a Pechino col leader cinese Xi Jinping, secondo quanto riporta il Guardian. Macron ha segnalato che con Xi si è discusso della guerra in Ucraina e si è concordato che le armi nucleari devono essere eslcuse dal conflitto. L’Eliseo ha definito l’incontro “franco e costruttivo”.

Sport, Versace (Terzo Polo): prezioso strumento di inclusione

Sport, Versace (Terzo Polo): prezioso strumento di inclusione





Sport, Versace (Terzo Polo): prezioso strumento di inclusione – askanews.it




















Milano, 6 apr. (askanews) – “Penso che mai, come in questo particolare momento storico, il tema in questione sia più azzeccato. Lo sport rappresenta tanto di più, un prezioso strumento di inclusione sociale, uno strumento educativo perché prepara i ragazzi nel comprendere che nulla è regalato, che è grazie al sacrificio, all’impegno, al rispetto per gli altri e per le regole che si possono raggiungere obiettivi importanti”. Così la senatrice del Terzo Polo Giusy Versace ha illustratoo ieri a Palazzo Madama l’iniziativa “Più Sport più Pace” organizzata per commemorare la “Giornata internazionale dello sport per lo sviluppo e la pace” di oggi 6 aprile.

All’incontro è intervenuto anche il Presidente della FISE Marco Di Paola, che ha sottolineato anche in qualità di membro della Giunta del CONI, portando i saluti del Presidente Giovanni Malagò, l’importante contributo dello sport, quale essenziale percorso nella formazione dei campioni di domani. “Lo sport crea e racconta delle storie bellissime e significative fatte di passione – osserva Di Paola – il nostro mondo condiviso con il compagno Cavallo, partner sia di avventure sportive, accompagnando amazzoni e cavalieri che competono allo stesso livello nelle nostre gare, sia nella quotidianità come stile di vita, accanto alle famiglie e ai tanti giovani offrendo un percorso di crescita, formazione, sino ad arrivare all’impegno per il sociale sul quale la federazione ripone, ogni giorno, una particolare attenzione implementando la figura del cavallo-terapeuta come protagonista per tutti i nostri appassionati”.

Importante intervento anche dei partner all’iniziativa, come il Presidente dell’Osservatorio contro il bullismo e i disagi giovanili Luca Massaccesi; il Presidente della N.I.C.O (Nazionale Italiana Calciatori Olimpionici Italo Lapenna e il Presidente Opes Italia, Juri Morico, insieme ai tanti campioni sportivi, ambasciatori del progetto “Campioni di vita” finalizzato alle scuole e alle tante federazioni sportive coinvolte.

Holding Società Semplice, è boom di richieste da parte delle imprese

Holding Società Semplice, è boom di richieste da parte delle imprese




Holding Società Semplice, è boom di richieste da parte delle imprese – askanews.it



















Roma, 6 apr. (askanews) – “Gestire il patrimonio aziendale” ed “evitare il fallimento” con rispettivamente 14.500.000 e 4.500.000 risultati di ricerca su Google, sono fra le parole chiave più richieste dagli italiani. Senza dimenticare anche “quanto costa una donazione” con 4.450.000 ricerche e “trasmissione di patrimoni familiari” con 1.250.000. E’ quindi evidente che fra le maggiori preoccupazioni dei nostri connazionali e, soprattutto degli imprenditori, vi sia la tutela del patrimonio e la sua trasmissione ai figli.

“Lo strumento migliore per rispondere a questa crescente esigenza è la creazione di una ‘Holding Società Semplice’”, spiega Matteo Rinaldi, avvocato d’affari e consulente d’impresa. “Parliamo del modello vincente delle grandi multinazionali, applicabile anche alle Pmi. Riscoperta negli ultimi anni nell’ambito degli strumenti di pianificazione e tutela patrimoniale, soprattutto grazie alla snellezza della sua costituzione, la flessibilità e i vantaggi fiscali, sta ottenendo sempre più interesse. Non a caso la rendono un efficace strumento di gestione e di trasmissione di patrimoni familiari, composti da immobili, brevetti, marchi e partecipazioni sociali. Nel suo assetto giuridico è l’ente sociale più semplice dall’ordinamento italiano, però, la sua semplicità non deve sminuirne le grandi potenzialità, basti pensare alla ‘Dicembre Società Semplice’, la cassaforte di famiglia degli Agnelli, posta al vertice della catena di comando della famiglia che è ancora oggi il miglior strumento di gestione e trasmissione di patrimoni familiari”. Non tutti però conoscono le potenzialità e vantaggi che può offrire una “Holding Società Semplice” creando, così, un gruppo societario gestito dalla famiglia dell’imprenditore. “La creazione di ‘Holding Società Semplice’ – prosegue Rinaldi – nel passaggio generazionale può rappresentare una soluzione strategica per mantenere il controllo aziendale all’interno della famiglia. Sempre più spesso il problema dell’avvicendamento successorio all’interno delle aziende di famiglia viene risolto mediante la creazione di holding. Si tratta infatti di una scelta strategica che consente il mantenimento del controllo societario accentrato, evitando la dispersione di quote e utili, superando, nel rispetto della legge, il problema della divisione tra i vari eredi dell’attività di famiglia. Ne trova beneficio soprattutto l’esigenza di contenimento della conflittualità familiare, situazione piuttosto frequente a fronte di cospicuo numero di eredi. Le peculiarità, caratteristiche e inclinazioni di ognuno dei familiari, infatti, trovano giusta collocazione all’interno della holding familiare che permette di affidare a ciascun membro della famiglia il controllo e/o partecipare a un singolo settore del business azionale”.

La creazione di una holding, oltretutto, nel passaggio generazionale può rappresentare anche una scelta strategica in termini di sgravi fiscali attraverso lo strumento della donazione con riserva di usufrutto delle partecipazioni detenute. Una holding, infatti, consente di gestire al meglio il passaggio agli eredi. In questo modo, ogni erede, avrà una quota della Società Semplice (evitando di dover suddividere tra gli eredi le quote di più società operative). Inoltre, al fine di agevolare il passaggio generazionale, solitamente si effettuano operazioni di donazione della nuda proprietà agli eredi. “In questo modo – chiarisce il consulente – l’imposta di donazione viene applicata solo sulla quota dell’usufrutto della partecipazione e non sull’intero valore della partecipazione come in caso di successione. Per questo motivo, pianificare in anticipo questo passaggio può portare a ottenere vantaggi fiscali in ottica successoria”. Ma i vantaggi sono anche altri. Spesso una società possiede un interessante patrimonio immobiliare. Per evitare che un’eventuale “crisi” possa esporre l’azienda all’aggressione dei creditori sul patrimonio immobiliare è possibile procedere allo scorporo del ramo operativo in una Newco.

“In questo modo, si potrà blindare il patrimonio immobiliare nella holding, al riparo delle vicende legate all’operatività. Gli immobili vengono poi concessi in locazione, ove necessario, alla società operativa. Stesso dicasi se la società possiede dei beni di valore (marchi e brevetti). Anche in questo caso, si procede a blindare il ‘bene immateriale’ in una holding che controlla l’operativa; alla quale si concede l’uso del bene immateriale a fronte del pagamento di una Royalties. La holding funge da capogruppo ed è così collocata al vertice”. Per tornare ai grandi interrogativi ricercati dai nostri imprenditori, c’era anche la tutela del patrimonio familiare. “L’imprenditore – secondo Rinaldi – dovrebbe separare le proprie attività produttive, dagli immobili. Separare partecipazioni, immobili e beni immateriali dalle attività produttive, comporta il rischio d’impresa e perdere tutto in caso di default dell’attività produttiva. Per questo si tende a incentivare la creazione di gruppi societari, con a capo una holding. Questo mette a riparo gli assets dalle vicende delle società operative. È preferibile che gli assets detenuti vengano messi a reddito in favore delle società operative, per ridurre l’impatto con i terzi”.

L’esperto sottolinea che la creazione di una “Società Semplice” con funzione di holding ha anche una serie di vantaggi di carattere organizzativo e civilistico come, ad esempio, la semplicità di costituzione e gestione – non avendo l’obbligo di tenere i libri e altre scritture contabili e il deposito del bilancio – l’ampia flessibilità statutaria, la gestione dell’ingresso degli eredi dei soci e la possibilità di limitare la responsabilità personale dei soci a coloro che operano in nome e per conto della società. Ma anche il mancato assoggettamento a fallimento, la possibilità di beneficiare delle detrazioni in materia di spese sostenute per il recupero edilizio e la riqualificazione energetica degli edifici e la non imponibilità delle plusvalenze, relative alla cessione di immobili abitativi o terreni agricoli, detenuti per più di cinque anni. Ma è fondamentale, conclude Rinaldi, “che queste strategie vengano fatte oggi. Devono essere realizzate quando una azienda è ancora in salute perché quando iniziano le difficoltà è già troppo tardi per intervenire”.

Spalletti: “Sono l’ultimo Samurai, servono 15 punti”

Spalletti: “Sono l’ultimo Samurai, servono 15 punti”




Spalletti: “Sono l’ultimo Samurai, servono 15 punti” – askanews.it




















Roma, 6 apr. (askanews) – Napoli in partenza per Lecce. Trasferta alla quale chiede il riscatto dopo il pesante ko casalingo contro il Milan: “Il concetto di infallibilità non ci appartiene – dice Spalletti in conferenza stampa – quella è una partita persa. Siamo sempre rimasti umili, sapendo di avere difetti come tutte le squadre. La bravura dei calciatori ha fatto emergere le qualità della squadra. Il Milan è arrivato alla partita con il timore di perderla; noi, probabilmente con tutti i discorsi che si fanno, con la convinzione che potesse essere una gara di riempimento del campionato, per arrivare a quelle della Champions. Questo ha fatto la differenza sulle motivazioni per arrivare a quella partita”. Spalletti mette in guardia: “Da qui in avanti saranno tutte battaglie difficili da vincere per portare a casa questo scudetto. Finché mancherà un solo punto alla matematica, non avremo fatto niente. Quella con il Lecce è una partita importantissima. Sappiamo come affrontarla”.

Osimhen verso il rientro contro il Milan: “Domani non ci sono possibilità. Dal punto di vista programmazione ci sono molte possibilità di vederlo per la gara successiva, ma dobbiamo aspettare gli sviluppi della prossima settimana. Qualcosa cambierò nella formazione: Raspadori è un’opzione a tutti gli effetti, è nelle condizioni di poter essere scelto: è un percorso programmato dandogli tutta la disponibilità possibile e ci sono stati comunque 20 minuti nell’ultima partita per completare l’inserimento. Turnover? Possono esserci tutti, io cito anche Ostigard che si allena in maniera splendida, ha caratteristiche secondo me differenti da altre ma un calciatore concreto, sano mentalmente, muscolarmente, viene sempre con la stessa voglia, lotta su tutti i palloni, sono tutti nelle condizioni di essere scelti”. La partita con il Milan ha creato anche uno strano clima attorno al Napoli, nonostante una stagione fin qui da favola. “Il clima venuto fuori in quella partita non ci aiuta. Non so quanto può pesare, ma dobbiamo essere disposti a tutto per arrivare in fondo a raggiungere questo traguardo. Dobbiamo corrodere noi stessi per qualsiasi cosa. Senza tifosi, non possiamo stare. Quelli che vogliono fare casino, però, devono stare a casa. Non voglio entrare nelle cause, non le conosco. Se vogliamo che il ‘tutto per lei’ non sia solo uno slogan, dobbiamo essere disponibili a tendere la mano per venire ad un punto d’incontro. Per la bellezza del traguardo dobbiamo trovare una soluzione. Abbiamo una tifoseria leggendaria nel mondo, è una capitale del calcio nel mondo. La città pensa di aver già vinto lo scudetto? Sono rimasto l’ultimo samurai, quindi sono l’ultimo a pensare che non si è vinto ancora. Servono ancora 5 vittorie, 15 punti, ma si fanno… Io sono da anni dietro il pallone che ruzzola, ma so bene che spesso lo fa bene, ma talvolta prende la buchettina e ruzzola male fino a quando non la colpisci e la rimetti in linea. Alla squadra parlo in questa direzione e la squadra lo sa bene, Di Lorenzo l’altra mattina dopo di me ci ha messo due frasi da capitano ed in questa direzione: il lavoro va completato, la sconfitta dell’altra sera ci dice questo. Noi siamo convinti e non stiamo dietro a tutto ciò che si dice, mancano 5 vittorie poi ognuno può dire ciò che vuole: chi ti vuole male dice non lo vincono più, altri dicono l’hanno già vinto”.

Sul caso Lukaku “E’ una materia da approfondire bene, dobbiamo essere convinti della soluzione, dico soltanto che è un dispiacere vedere queste cose nei nostri stadi e che se vogliamo essere all’altezza del calcio europeo bisogna cambiare qualcosa. Pure nel festeggiare quando si vince, nelle prime pagine dipende cosa si mette, ci sono anche un po’ di provocazione, bisognerebbe stare tutti un po’ più attenti ai comportamenti e poi mettere su delle regole attuate e far pagare le conseguenze, si passa da lì”.

Oltre 80 birre introvabili per 3 giorni a Roma, al via il FrankenBierFest

Oltre 80 birre introvabili per 3 giorni a Roma, al via il FrankenBierFest




Oltre 80 birre introvabili per 3 giorni a Roma, al via il FrankenBierFest – askanews.it



















Roma, 6 apr. (askanews) – Sono introvabili e non vengono imbottigliate perché prodotte con metodi arcaici, seguendo ricette tradizionali tramandate di padre in figlio, i cui segreti vengono custoditi con gelosia da secoli: sono le birre artigianali della Franconia, area tedesca a nord della Baviera, che ha la più altra concentrazione di microbirrifici artigianali al mondo.

Dal 14 al 16 aprile sarà possibile degustare queste particolari creazioni brassicole a Roma, nella Limonaia di Villa Torlonia, nell’ambito del FrankenBierFest, il festival promosso da Publigiovane che celebra la cultura, la storia e la tradizione birraria francone, per una tre giorni di degustazioni tipiche di un grande bierkeller immerso in un bosco tedesco, ‘trapiantato’ per l’occasione nel cuore del parco romano. Giunto alla settima edizione, il FrankenBierFest rappresenta un’opportunità per gli amanti della birra artigianale che potranno assaggiare così alcuni tra i più rari malti e luppoli del mondo, spillati direttamente dalle tipiche botticelle franconi, e selezionati da Manuele Colonna, esperto conoscitore della scena francone e noto publican romano. “Nonostante la Franconia sia l’area con più birrifici al mondo per chilometro quadrato – spiega Manuele Colonna – le realtà di produzione sono limitate nelle dimensioni e solitamente sono a conduzione familiare e destinate al consumo locale dei villaggi di appartenenza. Le birre sono caratterizzate da un gusto ‘rustico’: realizzate a partire da acqua delle sorgenti locali e orzi maltati secondo lo stile di Bamberga (il ‘capoluogo’ dell’area), sono spesso prodotte con impianti antichi di uno o due secoli e strumentazioni in rame; è questa particolare lavorazione che regala alla birra un gusto pieno”. Ecco perché è impossibile trovare queste birre al di fuori dei confini tedeschi; l’unica eccezione, infatti è rappresentata dal FrankenBierFest, durante il quale i produttori tedeschi travalicano i confini nazionali per proporre le loro produzioni al pubblico italiano.

Tra le altre proposte birrarie presenti al festival, le rarissime Kellerbier, definite ‘birre di cantina’ per l’abitudine dei birrai di stoccare le botti nei tunnel sotterranei dei sette colli di Bamberga, e le Rauchbier, dal tipico aroma affumicato e dalla maltazione su legno.

Xi Jinping-Macron-von der Leyen, vertice trilaterale a Pechino

Xi Jinping-Macron-von der Leyen, vertice trilaterale a Pechino




Xi Jinping-Macron-von der Leyen, vertice trilaterale a Pechino – askanews.it




















Roma, 6 apr. (askanews) – Il presidente cinese Xi Jinping ha tenuto un incontro trilaterale con il presidente francese Emmanuel Macron e la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen oggi a Pechino, dopo il vertice sino-francese. L’ha riferito la portavoce del ministero degli Esteri cinese Hua Chunying.

Nell’incontro a tre “il presidente Xi ha sottolineato che in un mondo complesso e volatile, la Cina e l’Ue devono impegnarsi al dialogo e alla cooperazione, sostenere la pace e la stabilità mondiali, promuovere uno sviluppo e una prosperità comuni e affrontare assieme le sfide globali”, ha riferito Hua. La Cina “è pronta – ha detto ancora Xi secondo Hua – a lavorare con l’Ue per indirizzare nella giusta direzione e nel giusto tono i legami Cina-Ue e rivitalizzare la cooperazione reciprocamente favorevole in vari campi, iniettando un fresco impedo nelle relazioni Cina-Ue”.

Berlusconi,i figli Marina Luigi e il fratello Paolo lasciano S.Raffaele

Berlusconi,i figli Marina Luigi e il fratello Paolo lasciano S.Raffaele




Berlusconi,i figli Marina Luigi e il fratello Paolo lasciano S.Raffaele – askanews.it




















Milano, 6 apr. (askanews) – I figli Marina e Luigi e il fratello Paolo hanno lasciato l’ospedale San Raffaele di Milano intorno alle 13.30, dopo aver trascorso la mattinata in visita all’ex premier Silvio Berlusconi. Tutti e tre hanno lasciato il nosocomio uscendo dal retro, in via Olgettina, senza rilasciare dichiarazioni.

Il primo ad arrivare questa mattina era stato Paolo che era entrato dall’ingresso Q1 del reparto di terapia intensiva dove da ieri il fratello Silvio è sottoposto a chemioterapia. Successivamente l’arrivo di Luigi e Marina sempre dall’ingresso posteriore.

Spazio, Juice: l’Università di Trento a bordo con il radar Rime

Spazio, Juice: l’Università di Trento a bordo con il radar Rime




Spazio, Juice: l’Università di Trento a bordo con il radar Rime – askanews.it




















Roma, 6 apr. (askanews) – Tutto è pronto a Kourou in Guyana francese per il lancio con il razzo Ariane 5 della sonda Juice (JUpiter ICy moon Explorer) con destinazione Giove. Salvo imprevisti meteorologici o intoppi dell’ultimo minuto, la missione dell’Agenzia spaziale europea (Esa) decollerà giovedì prossimo, 13 aprile, alle 14.15 ora italiana per dirigersi verso le lune ghiacciate Ganimede, Europa e Callisto. Prima tra le grandi missioni dell’ESA del programma Cosmic Vision, Juice, con dieci strumenti internazionali a bordo, studierà le condizioni necessarie per la formazione dei pianeti, per la comparsa della vita e come funziona il sistema solare.

La sonda impiegherà più di sette anni per raggiungere la destinazione. A partire dal 2031 le osservazioni dureranno almeno tre anni. Durante questo periodo Juice si muoverà nel sistema gioviano seguendo un profilo di missione complesso che porterà la sonda a studiare il gigante gassoso Giove e a esplorare le lune galileiane Europa e Callisto, per terminare il suo viaggio nello spazio in orbita circolare attorno a Ganimede. A bordo di Juice – una sonda dalla stazza di ben 5,3 tonnellate con 85 metri quadrati di pannelli solari – c’è un pezzo di ricerca e di tecnologia tutta italiana. Tre dei 10 strumenti che saranno impiegati nelle missioni scientifiche di studio della conformazione e dell’atmosfera gioviana sono infatti a guida italiana: il radar Rime (Radar for Icy Moon Exploration), la camera Janus e lo strumento di Radio Scienza 3GM. A questi si aggiunge la forte partecipazione italiana, coordinata dall’Agenzia spaziale italiana ASI, nello spettrometro Majis (Moons and Jupiter Imaging Spectrometer) guidato dall’agenzia spaziale francese (Cnes).

Il lancio di Juice sarà trasmesso in diretta dall’Esa e dall’Asi e anche l’Università di Trento per l’occasione sta organizzando un evento live aperto al pubblico, a partire dalle 13.30 nell’aula 101 del Polo Ferrari uno a Povo, a cui prenderà parte una rappresentanza delle istituzioni del territorio. L’ateneo è infatti coinvolto direttamente nella missione: il radar spaziale Rime è stato ideato e studiato da un team di scienziati internazionali sotto la guida di Lorenzo Bruzzone, principal investigator dello strumento e professore del Dipartimento di Ingegneria e Scienza dell’Informazione dell’Università di Trento, dove è responsabile del Laboratorio di Telerilevamento (Remote Sensing Laboratory). Un contributo importante nell’elaborazione automatica dei dati acquisiti dal radar spaziale viene dall’Unità di ricerca Remote Sensing for Digital Earth della Fondazione Bruno Kessler (centro di ricerca Digital Society) guidata dalla ricercatrice Francesca Bovolo.

Rime – informa Unitn – è in grado di riprendere “immagini” molto particolari della sotto-superficie che, oltre a essere di fondamentale importanza per studiare la geologia del sottosuolo e la geofisica delle lune ghiacciate, possono evidenziare l’eventuale presenza di acqua negli strati sottosuperficiali di Ganimede e di Europa. L’identificazione di acqua costituirebbe una scoperta di eccezionale rilevanza, visto che l’acqua è una delle variabili fondamentali per ipotizzare la presenza di forme di vita elementari sulle lune ghiacciate. La misurazione avverrà dallo spazio, a centinaia di chilometri di distanza. Il radar è progettato per penetrare la superficie ghiacciata dei satelliti galileiani fin alla profondità di nove chilometri con una risoluzione verticale fino a trenta metri. I dati scientifici che Rime raccoglierà saranno condivisi anche con il Jet Propulsion Laboratory (JPL) della Nasa che partecipa al coordinamento della missione insieme all’Università di Trento. Rime è stato progettato e costruito in Italia nei laboratori dell’industria Thales Alenia Space, con alcuni sottosistemi forniti dal Jet Propulsion Laboratory della Nasa che partecipa al finanziamento dello strumento (il co-principal investigator è il professor Jeffrey Plaut). Il gruppo di lavoro di Rime, oltre a ricercatori dell’Università di Trento e della Fondazione Bruno Kessler, comprende alcuni dei più prestigiosi enti di ricerca italiani, europei e statunitensi del settore.

Il 13 aprile, durante e dopo l’evento – informa Unitn – sarà possibile una breve visita al nuovo laboratorio Science Operation Center del Dipartimento di Ingegneria e Scienza dell’Informazione UniTrento, da cui verranno gestite alcune operazioni cruciali per il successo delle rilevazioni, già pochi giorni dopo il lancio. (Tutte le informazioni sull’evento e la prenotazione del posto sono disponibili su https://www.unitn.it/juice)

Rischio gelate:stufe tra i ciliegi per salvare il raccolto

Rischio gelate:stufe tra i ciliegi per salvare il raccolto




Rischio gelate:stufe tra i ciliegi per salvare il raccolto – askanews.it



















Trento, 6 apr. (askanews) – Stufette a pellet per tenere al caldo i ciliegi durante la notte salvare così il raccolto. E’ il lavoro duro e complesso che i contadini in Val di Non, in Trentino, stanno affrontando in emergenza negli ultimi giorni.

Dopo diverse settimane di clima mite, infatti, si è registrato un improvviso calo delle temperature che sta mettendo a rischio le piante che hanno già iniziato la fioritura. E così i contadini hanno posizionato lungo i filari le stufe alimentate a biomassa legnosa. “Sono due notti che noi agricoltori tentiamo di salvare il nostro prodotto – racconta Ruggero Gabardi, agricoltore di Malgolo in Val di Non – Controlliamo le temperature quindi ogni ora. E alla sera si parte verso le 10 fino alle due di notte, e appena si vede che si abbassano le temperature si. Inizia a accendere i fuochi. Questa notte siamo partiti più tardi, verso le quattro, perché si era su un grado, un grado e mezzo; ma appena la temperatura è scesa a 05 abbiamo iniziato ad accendere”. La pratica è tanto suggestiva quanto efficace e ha alle spalle una solida radice scientifica e metodologica: è stata infatti messa a punto a partire dal 2017 dalla Fondazione Edmund Mach, storico istituto per lo sviluppo della ricerca scientifica in campo agrario, e si rivela particolarmente utile per le ciliegie, molto sensibili agli sbalzi termici, soprattutto per la varietà Kordia, la più coltivata fra le colline trentine.

“Sta iniziando la fioritura, ma per il ciliegio è il periodo più delicato perché anche se non c’è il fiore, ma solo la gemma ingrossata, subisce dei danni se si va sotto lo zero – prosegue Gabardi – Con questo metodo non riusciamo certo a recuperare totalmente le piante, però una parte di prodotto pensiamo di sì. Con i teli di copertura e accendendo questi fuochi sicuramente una parte si recupera, sperando sempre che la temperatura non scenda di molti gradi; anche perché ieri mattina era arrivata a meno 5, meno 6…”. L’accensione delle ‘stufette’ viene effettuata poco prima di raggiungere le temperature critiche; ed è preceduta dal posizionamento di teli che aiutano a non disperdere il calore, aumentando così l’efficacia dell’intervento. Un lavoro tutt’altro che semplice per i contadini, ma che si rivela fortunatamente efficace.