Skip to main content
#sanremo #studionews #askanews #ciaousa #altrosanremo

Tag: askanews

Ucraina, terminato vertice leader Ue in videoconferenza

Ucraina, terminato vertice leader Ue in videoconferenzaRoma, 26 feb. (askanews) – E’ durato circa mezz’ora il vertice tra i leader europei convocato in videoconferenza dal presidente del Consiglio europeo Antonio Costa. La presidente del Consiglio Giorgia Meloni ha partecipato in collegamento da Palazzo Chigi. Ai lavori ha preso parte anche la presidente della Commissione Ursula von der Leyen.


“Continuando a lavorare per uno stretto coordinamento europeo – ha scritto Costa su X – oggi il presidente Emmanuel Macron ha informato i leader dell’Ue sul suo incontro con Donald Trump all’inizio di questa settimana a Washington”. Alcuni leader, in particolare, riferiscono fonti europee, hanno posto domande a Macron. E’ stato un incontro “molto utile per preparare il nostro Consiglio europeo straordinario del 6 marzo, dove prenderemo decisioni sul nostro sostegno all’Ucraina e sul rafforzamento della difesa europea”, conclude Costa.


Domani il presidente americano vedrà invece il premier britannico Keir Starmer, che sta organizzando per domenica a Londra un summit con alcuni leader europei.

Mattarella a cavalieri al merito: ossigeno umanità per vita comune

Mattarella a cavalieri al merito: ossigeno umanità per vita comuneRoma, 26 feb. (askanews) – I Cavalieri dell’Ordine al Merito della Repubblica italiana sono esempi di “solidarietà, senso di umanità, coinvolgimento” e di sapersi fare “carico di altre persone”. Ed è “giusto” farli conoscere. Così il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, in occasione del conferimento delle onorificenze a 31 persone che, ha precisato il Capo dello Stato, “non sono eroi” e non sono gli unici a vivere “nella normale quotidianità” questi comportamenti ma ne sono “testimonianza”.


Mattarella li ha definiti “ossigeno” per la “vita comune. Nella scelta tra l’indifferenza e impegnarsi per chi è in difficoltà” rendono la “vita della società migliore. Voi siete una ricchezza importante”. Il Capo dello Stato ha poi evidenziato un “altro aspetto: i vostri comportamenti – ha detto – sono la negazione della solitudine che è un pericolo molto alto perché molte relazioni sono solo apparenti, in questo nostro tempo” sommerso da una “massa di flussi informativi” in cui “qualcuno può sentirsi disorientato e solo”.

”Trump Gaza number one”: il presidente Usa posta un video AI sulla Riviera

”Trump Gaza number one”: il presidente Usa posta un video AI sulla RivieraRoma, 26 feb. (askanews) – Il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha condiviso sul social Truth un video musicale generato dall’intelligenza artificiale che mostra quella che si suppone sia la sua visione della Striscia di Gaza ricostruita dagli Stati Uniti come la nuova Riviera del Medio Oriente.


La clip raffigura una Striscia costiera futuristica fiancheggiata da lunghi viali, grattacieli e spiagge scintillanti. Le immagini mostrano anche alcuni strani dettagli, come danzatrici del ventre barbute, un bambino che stringe un palloncino dorato a forma di volto di Trump e un’enorme statua dorata dello stesso presidente degli Stati Uniti. Le persone ballano mentre piovono banconote da un dollaro; intanto, un sosia di Elon Musk gusta un piatto locale, crogiolandosi nello spettacolo. Lo stesso Trump viene visto ballare con una donna vestita in modo succinto e alla fine oziare su una sdraio con al fianco il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu, a bordo di una piscina in uno dei suoi hotel, decorato con le grandi parole dorate “Trump Gaza”.


Le immagini sono accompagnate da un testo musicale, che recita: “Niente più tunnel, niente più paura, la Trump Gaza è finalmente qui. La Trump Gaza splende luminosa, un futuro dorato, una luce nuova di zecca. Banchetti e balli, l’affare è fatto. Trump Gaza number one”.

Sudcorea, sorpresa demografica: nel 2024 aumentano nascite

Sudcorea, sorpresa demografica: nel 2024 aumentano nasciteRoma, 26 feb. (askanews) – Sorpresa in Corea del Sud: per la prima volta in nove anni, nel 2024 è stato registrato un incremento delle nascite di bambini. Si tratta di un dato in controtendenza che, tuttavia, appare piuttosto incidentale, perché risente di un incremento dei matrimoni post-pandemia. Lo ha comunicato oggi l’agenzia statistica nazionale della Corea del Sud.


Nel corso dell’anno scorso sono nati complessivamente 238.300 bambini, con un aumento del 3,6% rispetto al record minimo di 230.000 del 2023, secondo i dati di Statistics Korea. La cifra era in calo dal 2015, anno in cui si attestava a 438.400. Anche il tasso di fertilità totale, ovvero il numero medio di figli che una donna è destinata ad avere nel corso della sua vita, ha registrato una ripresa per la prima volta in nove anni, raggiungendo 0,75 nel 2024, in aumento rispetto a 0,72 registrati l’anno precedente. Questo dato ha superato le precedenti previsioni del governo, che si attendevano un tasso di 0,74.


In ogni caso, il tasso di fertilità sudcoreano rimane tra i più bassi al mondo ed è circa la metà della media dei paesi membri dell’Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico (Ocse). Dal 2018, la Corea del Sud è l’unico paese Ocse con un tasso inferiore a 1. Resta inoltre ben al di sotto del livello di sostituzione di 2,1 nascite per donna, necessario per mantenere una popolazione stabile senza ricorrere all’immigrazione. “La tendenza al rialzo nei matrimoni, iniziata dopo la pandemia di COVID-19, è continuata”, ha dichiarato Park Hyun-jeong, un funzionario della Statistics Korea, durante una conferenza stampa.


Il numero di matrimoni nel 2024 è stato il più alto dal 1996. Nel corso dell’anno scorso, 222.422 coppie si sono unite in matrimonio, con un aumento del 14,9% rispetto all’anno precedente, segnando il più marcato incremento annuale da quando l’agenzia ha iniziato a raccogliere dati nel 1981. L’agenzia ha spiegato che un maggior numero di coppie ha deciso di sposarsi a partire dalla seconda metà del 2022 fino alla prima metà del 2023, dopo aver posticipato i matrimoni durante le fasi iniziali della pandemia.


Gli esperti hanno valutato la ripresa come un segnale positivo dopo quasi un decennio di calo, ma hanno avvertito di non considerare automaticamente il trend come definitivo.

Confeuro in Comagri: contrari a Mercosur, manca la reciprocità

Confeuro in Comagri: contrari a Mercosur, manca la reciprocitàRoma, 26 feb. (askanews) – “Siamo contrari alla applicazione dell’accordo Ue-Mercosur per una questione di principio: non si parla di reciprocità. Sono paesi produttori che fanno un altro tipo di agricoltura, hanno costi di produzione molto più bassi dei nostri e metterebbero il settore primario produttivo europeo in forte crisi”. Lo ha detto il presidente di Confeuro, Andrea Tiso, in audizione in Commissione Agricoltura della Camera in merito all’indagine conoscitiva sulle ricadute sul sistema agroalimentare italiano dell’Accordo di libero scambio tra l’UE e i Paesi del Mercosur.


“In Europa ci siamo dati delle regole per tutelare consumatori e ambiente – ha ricordato Tiso – se ora diciamo ai produtturi che finora abbiamo scherzato facciamo un grosso sbaglio. Ci sono settori come il chimico, il farmaceutico, l’industriale che avranno dei vantaggi, ma quello agroalimentare è stato in parte sacrificato a favore di questi settori”. Secondo Tiso “dopo le proteste dei trattori del 2024 un accordo di questo tipo farebbe molto male alla agricoltura europea”.

Vino, Uiv in Comagri: da accordo Mercosur nuovi sbocchi mercato

Vino, Uiv in Comagri: da accordo Mercosur nuovi sbocchi mercatoRoma, 26 feb. (askanews) – “Noi siamo a favore dell’accordo Mercosur perché ci dà nuovi sbocchi di mercato”. E’ la posizione espressa dalla Unione italiana vini (Uiv) nel corso di una audizione davanti alla Commissione Agricoltura della Camera in merito all’indagine conoscitiva sulle ricadute sul sistema agroalimentare italiano dell’Accordo di libero scambio tra l’UE e i Paesi del Mercosur.


“Per noi il mercato sudamericano è uno sbocco commerciale importante – ha detto la rappresentante di Uiv – ora che i consumi in Europa sono calati e che ci sono in vista i dazi Usa, giacchè gli Stati Uniti sono per noi uno dei mercati di esportazione di vino principali. In Sudamerica c’è interesse per il nostro prodotto, in Brasile l’export di vino italiano nel 2023 è cresciuto del 13% in volume e in valore”, ha concluso.

Ucraina, raggiunto accordo con Usa sulle terre rare

Ucraina, raggiunto accordo con Usa sulle terre rareRoma, 26 feb. (askanews) – L’Ucraina ha accettato i termini dell’accordo sulle terre rare proposto dagli Stati Uniti che non include alcuna clausola sfavorevole per Kiev, e il presidente Volodymyr Zelensky potrebbe firmarlo già venerdì durante la sua visita a Washington: lo ha confermato un alto funzionario ucraino.


In base all’accordo, gli Stati Uniti svilupperebbero congiuntamente con l’Ucraina le ricchezze minerarie del Paese e i relativi ricavi confluirebbero in un fondo di nuova creazione che potrebbe essere “congiunto con l’Ucraina e gli Stati Uniti”, ha detto la fonte ad Afp, a condizione di anonimato. “I funzionari governativi stanno definendo i dettagli. (…) Stiamo programmando una visita a Washington venerdì per firmare l’accordo”, ha affermato. Secondo l’alto funzionario, gli americani “hanno eliminato tutte le clausole che non andavano a genio” a Kiev, “in particolare i 500 miliardi di dollari” che i minerali avrebbero dovuto apportare agli Stati Uniti. L’Ucraina aveva chiesto a Washington garanzie di sicurezza come parte dell’accordo.


Secondo la fonte ucraina, i termini dell’accordo includono un riferimento alla “sicurezza”, ma non menzionano esplicitamente il ruolo degli Stati Uniti. “Si tratta di una clausola generale che afferma che l’America investirà in un’Ucraina sovrana, stabile e prospera, che lavora per una pace duratura e che l’America sostiene gli sforzi per garantire la sicurezza”, ha precisato la fonte.Il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha chiesto un accordo sulle terre rare con l’Ucraina per compensare Washington per gli aiuti militari e finanziari già forniti, e la sua amministrazione ha aumentato la pressione sul leader ucraino Volodymyr Zelensky per la firma del documento. Il presidente ucraino aveva respinto una versione iniziale dell’accordo, sostenendo che non soddisfaceva gli interessi del suo Paese: “l’Ucraina non è in vendita”, aveva spiegato Zelensky. Senza confermare direttamente l’accordo, ieri Trump ha detto che in cambio dell’intesa l’Ucraina avrebbe ottenuto “il diritto di continuare a combattere”. “Sono molto coraggiosi”, ha spiegato ai giornalisti, ma “senza gli Stati Uniti, i loro soldi e il loro equipaggiamento militare, questa guerra sarebbe finita in un lasso di tempo molto breve”.


Alla domanda se le forniture di equipaggiamento e munizioni statunitensi all’Ucraina sarebbero continuate, il presidente Usa ha quindi commentato: “Forse finché non avremo un accordo con la Russia… Dobbiamo avere un accordo, altrimenti continuerà”. Ci sarebbe bisogno di “una qualche forma di mantenimento della pace” in Ucraina dopo qualsiasi accordo di pace, ha aggiunto Trump, ma dovrebbe essere “accettabile per tutti”.

Lavoro, a Milano il 6 marzo torna il Pink Motor Day

Lavoro, a Milano il 6 marzo torna il Pink Motor DayMilano, 26 feb. (askanews) – Il prossimo 6 marzo ddalle ore 16 torna a Milano, presso Step FuturAbility District in Piazza Adriano Olivetti 1 il Pink Motor Day, evento dedicato alla valorizzazione dell’attività femminile nel mercato del lavoro che quest’anno si amplia anche ai temi di diversità e inclusione. L’appuntamento è promosso da Lab Sumo, spin-off della casa editrice Sumo Publishing impegnato nella promozione di studi, analisi, eventi e iniziative di formazione sui temi della mobilità aziendale, con il patrocinio del Comune di Milano, delle Associazioni Aniasa e di Unrae, e del Centro Studi Valore D.


Dopo aver tracciato nelle precedenti edizioni il percorso professionale delle donne nel mondo automotive, aver approfondito il loro contributo allo sviluppo del settore e aver analizzato il gap salariale che tuttora sussiste tra i due generi, in questa quarta edizione il focus si allargherà quindi all’inclusione. L’obiettivo dell’iniziativa è esplorare come il settore della mobilità aziendale possa rispondere alle esigenze di tutti, garantendo pari opportunità e accesso a servizi di trasporto, business travel e noleggio. L’evento si aprirà con un intervento a cura di PizzAut, simbolo di inclusione nel lavoro, con la partecipazione del suo fondatore Nico Acampora e di Elena Lucchini – Assessore alla Famiglia, Solidarietà sociale, Disabilità e Pari opportunità della Regione Lombardia; porteranno poi la loro testimonianza sul tema anche Daniele Cassioli – Pluricampione del mondo di Sci nautico e Formatore, Ilaria Galbusera – Diversity&Inclusion Manager e Capitano della Nazionale Italiana di Pallavolo Sorde.


Il dibattito si svilupperà poi lungo un percorso focalizzato su tre temi principali, affrontati in altrettanti talk nel corso dei quali le protagoniste (rappresentanti della politica, manager del settore automotive, imprenditrici, fleet manager, giornaliste) proveranno a fornire risposte concrete a tre domande tra le quali: “Il lavoro è per tutti?” – Il primo talk affronterà il ruolo delle istituzioni nel promuovere politiche di diversity & inclusion con gli interventi di Rita Querzè – Giornalista Corriere della Sera, Arianna Censi – Assessora alla Mobilità del Comune di Milano, Melissa Crespi – Centro Studi Valore D. Altro interrogativo riguarda “La mobilità è per tutti?”, una riflessione su come il settore automotive possa essere attrattivo per le donne e di come le politiche di parità di genere possano aumentare la presenza femminile anche in ruoli considerati tipicamente “maschili”, con Cristina Reduzzi – Division Manager Manufacturing & Industry 4.0 Gi Group, Simone Brown – HR & Organization Director di Car Clinic, Federica Bertoldi – Head of Communications di LKQ RHIAG, Ilaria Bono – People, Legal & Compliance General Manager di Toyota Motor Italia.


L’ultima domanda è: “Viaggiare è per tutti?”, un’analisi sulle sfide e opportunità di un settore in trasformazione, con particolare attenzione all’inclusione nei viaggi aziendali e nelle trasferte professionali. Se ne parlerà con Sara Digiesi – Chief Executive Officer BWH Hotels Italia & Malta, Roberta Billè – Presidente GBTA Italy, Mattia D’Adda – Referente Politiche Sociali e Diversity and Inclusion – Gruppo Ferrovie dello Stato Italiane.

In 2024 nelle case degli italiani consumate 652mila ton. surgelati

In 2024 nelle case degli italiani consumate 652mila ton. surgelatiRoma, 26 feb. (askanews) – In lieve crescita nel 2024 il consumo tra le mura domestiche dei surgelati, a quota 652mila tonnellate rispetto alle 645mila del 2023. In crescita il canale Retail (i consumi domestici), con un aumento a volumi dell’1,3%. Gli alimenti surgelati preferiti dagli italiani restano i vegetali naturali (oltre 220mila tonnellate consumate), le patate (107mila tonnellate) e gli ittici naturali e panati (96mila tonnellate). A registrare l’aumento più significativo è però il comparto delle pizze surgelate, che con un +3,7% rispetto al 2023, raggiunge un consumo di quasi pari a 66mila tonnellate nel 2024.


Sono i dati di consumo 2024 anticipati dall’Istituto Italiano Alimenti Surgelati (Iias), in occasione del “Frozen Food Day” che si celebra il 6 marzo, e riferiti alle vendite del canale Retail. In estate, saranno presentati anche i dati complessivi del comparto, alla luce dei consumi registrati nel Fuori casa. Un andamento “incoraggiante”, sottolinea l’Iias, che sottolinea come il consumo di prodotti surgelati in Italia sia aumentato a un ritmo senza precedenti negli ultimi anni, per poi stabilizzarsi su livelli elevati: negli anni della pandemia gli italiani hanno introdotto abitualmente nella propria alimentazione questi prodotti. “L’aumento segnato nel Retail nel 2024, un canale che da solo rappresenta i due terzi dei consumi complessivi – ricorda Giorgio Donegani, presidente Iias – evidenzia un apprezzamento costante per le qualità intrinseche in questi prodotti: praticità, disponibilità, ampiezza e varietà dell’offerta, valenze anti-spreco, gusto, elevati contenuti nutrizionali e, non ultimo, di convenienza”.


Nel 2024 i vegetali si confermano al primo posto nelle vendite: con 220.497 tonnellate consumate nel 2024, i vegetali sono cresciuti del +2,2% rispetto al 2023. Seguono, con 107.207 tonnellate, le patate che, pur mantenendo la posizione sul podio, registrano invece una lieve decrescita (-3,1%) rispetto all’anno precedente, in cui i consumi avevano registrato cifre record, raggiungendo quota 110.532 tonnellate. Al terzo posto si classifica il pesce surgelato (naturale e panato), che con 95.955 tonnellate registra un incremento del +3,9% rispetto alle 92.372 tonnellate del 2023. Da evidenziare, nel 2024, la crescita del comparto delle pizze surgelate, che registra l’aumento più significativo in termini percentuali: +3,7%, per un consumo pari a 65.688 tonnellate. Anche i piatti pronti surgelati e le specialità salate registrano un trend in crescita nei consumi domestici, rispettivamente del +0,5% e +2,4% sul 2023, per un consumo pari a 66.306 e 31.367 tonnellate.

Ucraina, le terre rare: cosa sono e perché fanno gola a Trump

Ucraina, le terre rare: cosa sono e perché fanno gola a TrumpRoma, 26 feb. (askanews) – I minerali delle cosiddette terre rare sono metalli e altre materie prime necessarie per la produzione di prodotti ad alta tecnologia, in particolare quelli associati alla transizione energetica verde, ma anche all’elettronica di consumo, a infrastrutture di intelligenza artificiale e armi.


La corsa per affrontare la crisi climatica e abbandonare i combustibili fossili ha innescato una vera e propria caccia ai minerali di transizione energetica come cobalto, rame, litio e nichel, utili per l’elettrificazione dei trasporti e la costruzione di turbine eoliche. Gli stessi minerali, assieme ad altri, vengono utilizzati anche per la fabbricazione di telefoni cellulari, data center di intelligenza artificiale e armamenti come i caccia F-35, rendendoli molto richiesti. Con la trasformazione dell’economia e della tecnologia mondiale, il valore di questi minerali è salito alle stelle e la competizione geopolitica per accedervi è in aumento. Nel 2023, l’Agenzia Internazionale per l’Energia (IEA) ha stimato che il mercato dei minerali per la transizione energetica aveva raggiunto 320 miliardi di sterline nell’anno precedente, il doppio del suo valore cinque anni prima. E se i paesi implementeranno pienamente i loro impegni per l’energia pulita e il clima, si prevede che la domanda raddoppierà entro il 2030 e triplicherà entro il 2040, secondo la stessa Agenzia internazionale per l’Energia.


ELEMENTI DELLE TERRE RARE: COSA SONO Gli elementi delle terre rare (REE) sono un sottoinsieme di 17 minerali critici che sono variamente indispensabili per telefoni cellulari, veicoli elettrici, sistemi di guida missilistica e altre applicazioni elettroniche, industriali ed energetiche. Nonostante il loro nome, la maggior parte degli elementi delle terre rare non sono particolarmente ‘rare’, ma la loro estrazione e raffinazione sono esgtremamente difficili e altamente distruttive per l’ambiente. Ciò significa che la produzione è concentrata in pochissimi luoghi del mondo. Il principale produttore è la Cina. Grandi quantità di questi minerali si trovano anche in Ucraina e in Russia.


In particolare, di questi sottoinsiemi di terre rare fanno parte l’europio, utilizzato nelle barre di controllo delle centrali nucleari; il disprosio, il gandolinio e il praseodimio, utilizzati nei magneti dei comuni telefoni cellulari; il gadolinio, l’olmio e l’itterbio, utilizzati tra le altre cose nei laser. L’ELENCO STATUNITENSE DEI MINERALI CRITICI


Nel 2022, l’US Geological Survey (USGS) ha pubblicato un elenco di 50 minerali, dall’alluminio allo zirconio, che considerava “svolgere un ruolo significativo per sicurezza nazionale, economia, sviluppo delle energie rinnovabili e infrastrutture”. Tra gli elemtni inclusi, figurano l’arsenico, per i semiconduttori; il berillio, utilizzato come agente di lega nell’industria aerospaziale e della difesa; il cobalto, il litio e la grafite, fondamentali per la produzione di batterie; l’indio, che fa sì che gli schermi rispondano al tocco di un dito; e il tellurio, utilizzato per la generazione di energia solare. L’Energy Act degli Stati Uniti stabilisce tra l’altro che l’elenco statunitense deve essere aggiornato ogni tre anni, il che significa che quest’anno sarà sottoposto a revisione. QUALI MINERALI ESSENZIALI HA L’UCRAINA Un articolo del 2022 della presidente dell’Associazione dei geologi ucraini, Hanna Liventseva, affermava che il suo paese conteneva circa il 5% delle risorse minerarie mondiali, nonostante coprisse solo lo 0,4% della superficie del globo, grazie a una geologia complessa che comprende tutti e tre i componenti principali della crosta terrestre. Secondo i dati dell’Ucraina stessa, citati da Reuters, il paese ha depositi di 22 dei 34 minerali identificati come critici dall’Unione europea, tra cui terre rare come lantano, cerio, neodimio, erbio e ittrio. Prima dello scoppio della guerra con la Russia, l’Ucraina era un fornitore chiave di titanio, producendo circa il 7% della produzione globale nel 2019, secondo una ricerca della Commissione europea. Ha anche rivendicato 500.000 tonnellate di riserve di litio e un quinto della grafite mondiale, un componente cruciale delle centrali nucleari. LE RISERVE UCRAINE NEI TERRITORI OCCUPATI DA MOSCA Con la Russia che controlla circa un quinto del territorio ucraino, gran parte delle riserve di Kiev sono andate perdute. Secondo le stime dei think tank ucraini, fino al 40% delle risorse metalliche dell’Ucraina sono sotto occupazione. Le truppe russe occupano anche almeno due dei depositi di litio dell’Ucraina, uno a Donetsk e un altro a Zaporizhzhia. Mosca ha proposto all’amministrazione Trump lo sfruttamento congiunto di questi minerali. La Federazione ha riserve di terre rare, ma non le tecnologie avanzate per estrarle a livello industriale e neppure i mercati su cui piazzarle. LE AMBIZIONI DI TRUMP…E LA CINA C’è una grande ragione per cui il presidente degli Stati Uniti Donald Trump è così desideroso di mettere le mani sui minerali essenziali dell’Ucraina: la Cina. Più che mai, la superpotenza asiatica può essere considerata la fabbrica di terre rare del mondo. Trovare un canale alternativo, ovunque nel globo, per l’estrazione e la lavorazione dei minerali essenziali dal terreno, rimane dunque per gli Stati Uniti un punto irrinunciabile nella catena di approvvigionamento. Secondo l’Agenzia internazionale per l’Energia, la quota di raffinazione della Cina è di circa il 35% per il nichel, del 50-70% per litio e cobalto e quasi del 90% per le terre rare. Il suo predominio in quest’ultimo settore, in particolare, è schiacciante. Secondo i dati USGS, nel 2024 la Cina rappresentava infatti quasi la metà delle riserve mondiali di terre rare.