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Ocse alza stima crescita Italia 2023 a +0,6%, conferma 2024 a +1%

Ocse alza stima crescita Italia 2023 a +0,6%, conferma 2024 a +1%Roma, 17 mar. (askanews) – Anche l’Ocse rivede al rialzo le previsioni di crescita sull’Italia di quest’anno: ora per il 2023 l’organizzazione parigina si attende un aumento del Pil dello 0,6%, mentre sul 2024 stima un più 1%. I dati, contenuti in un aggiornamento di interim dell’Economic Outlook segnano sul 2023 una revisione al rialzo di 0,4 punti rispetto alle stime di novembre, mentre il dato del prossimo anno è confermato.
Al tempo stesso l’Ocse ha anche rivisto al rialzo le previsioni di inflazione in Italia quest’anno, ma moderato quelle sul 2024. Sulla media del 2023 l’Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico si attende un carovita al 6,7% nella Penisola, 0,2 punti più rispetto a novembre, sul 2024 indica 2,5%, in questo caso 0,5 punti in meno rispetto alle precedenti stime.

Ichnusa, rigenerate due aree della Sardegna distrutte dagli incendi

Ichnusa, rigenerate due aree della Sardegna distrutte dagli incendiMilano, 17 mar. (askanews) – I boschi e la macchia mediterranea della Sardegna tornano a vivere dopo la devastazione degli incendi. Sono le aree di Scano di Montiferro, uno dei luoghi simbolo dei grandi incendi del 2021, e la Pineta del Sinnai, ne Cagliaritano, le prime due aree selezionate da Ichnusa, Legambiente e AzzeroCO2 per dare il via all’iniziativa “Il nostro impegno”. Proprio in questi giorni, infatti, sono state messe a dimora 3.000 piante a Scano di Montiferro e a breve partiranno le piantumazioni di altre 1.000 piante a Sinnai, con l’obiettivo di ripristinare la natura ferita dagli incendi e preservare la biodiversità del territorio sardo. Queste piantumazioni sono solo la prima fase di un progetto che mira, in tre anni, a riqualificare sei aree dell’isola colpite da incendi e dissesto idrogeologico con la messa a dimora e la manutenzione di 10mila piante.
“Il nostro impegno” nasce da una premessa: in Sardegna boschi e foreste coprono circa il 40% della superficie totale dell’isola. Parliamo di 900mila ettari, la metà dei quali costituita da macchia mediterranea, che rendono la Sardegna una delle regioni più “verdi” d’Italia. Eppure, per l’effetto combinato di incendi e pressione antropica secolare, il suolo si è gradualmente impoverito, “indebolendo” i boschi. Secondo le stime del Corpo Forestale, infatti, in Sardegna negli ultimi 30 anni sono stati registrati circa 2.500 incendi a stagione, che hanno colpito 2-3mila ettari di bosco. Un’incidenza che mette a rischio questo patrimonio.   Proprio per cercare di preservarlo e riportarlo al suo naturale splendore, il birrificio Ichnusa di Assemini, nel Cagliaritano, si è attivato per dare un contributo concreto al territorio. Grazie a partner come AzzeroCO2 e Legambiente, che hanno ideato e promosso questa iniziativa, il birrificio ha “portato” per la prima volta in Sardegna Mosaico Verde, inserendo l’isola nella mappa della più grande campagna nazionale per la forestazione di aree urbane ed extraurbane e la tutela di boschi.   “È emozionante vedere rinascere la natura della Sardegna, piantare un albero è l’inizio di un percorso in divenire, un vero investimento sul futuro – ha dichiarato Matteo Borocci, direttore del birrificio Ichnusa – Quando abbiamo assistito alla devastazione degli incendi abbiamo subito sentito il bisogno di fare qualcosa di concreto per restituire valore e bellezza e dignità al nostro territorio, al paesaggio e all’ambiente e non vediamo l’ora di completare questo progetto con Legambiente e AzzeroCO2. Un ringraziamento speciale va alle Amministrazioni locali e del territorio che cureranno, assieme a noi, la manutenzione a lungo termine delle aree riqualificate. Sperando che altre realtà vorranno unirsi a noi in questa iniziativa”.

Unità Italia, Fontana: custodire le nostre differenti culture

Unità Italia, Fontana: custodire le nostre differenti cultureRoma, 17 mar. (askanews) – “In occasione della celebrazione dell’Unità d’Italia, desidero sottolineare l’importanza di preservare e promuovere i valori e le tradizioni che contraddistinguono il nostro Paese rendendolo così speciale e unico al mondo. Le numerose e differenti culture di cui le nostre comunità sono testimoni rappresentano un patrimonio identitario da custodire e di cui essere orgogliosi”. Lo ha dichiarato in il presidente della Camera dei deputati, Lorenzo Fontana.

“St. Patrick’s Weekend”, festa a Roma da oggi fino al 19 marzo

“St. Patrick’s Weekend”, festa a Roma da oggi fino al 19 marzo

Birra, musiche e balli tradizionali, per un viaggio in Irlanda ad ingresso gratuito

Roma, 17 mar. (askanews) – Dopo anni arriva la festa di San Patrizio che una città a vocazione internazionale come Roma merita. Dal 17 al 19 marzo il St. Patrick’s Weekend 2023 ci porterà nella festa del patrono d’Irlanda più grande e bella di Roma. L’evento ad ingresso gratuito si svolgerà all’interno del mercato di Piazza Ragusa (Ragusa Off, ex deposito Atac), ingresso via Tuscolana 179, nello stabile dove ogni weekend si svolge il mercato coperto di quartiere, già sede di numerosi eventi che hanno animato il municipio. Questa volta ospiterà 3 giorni dedicati alla cultura e alla tradizione irlandese che puntano ad attrarre tutto il pubblico di Roma e dintorni, grazie all’organizzazione delle associazioni Tivoli Onlus e SPQR – Associazione Gentes.
La manifestazione si pone come obiettivo quello di portare i partecipanti a Dublino, sulle vie dello storico quartiere di Temple Bar, luogo iconico della Festa di San Patrizio, stando comodamente a Roma. Per realizzare tale ambizioso progetto l’evento si avvale del patrocinio della Guinness che inonderà il Festival, oltre che con fiumi di birra, anche con numerosi gadget che andranno a colorare tutti i partecipanti.
Partner dell’evento sono Partner dell’evento sono l’Accademia Danze Irlandesi – Gens d’Ys, che è stata la prima accademia di danza irlandese in Italia dedicata ai balli tradizionali irlandese e patrocinata dall’ambasciata irlandese in Italia, che è anche testimonial ufficiale dell’Ente Nazionale del Turismo Irlandese, ed il Fairylands Celtic Festival, la manifestazione che da anni promuove a Guidonia la conoscenza della cultura e della civiltà celtica. Non mancheranno concerti di musica tipica irlandese, grazie ai gruppi musicali Trichorde e Chridhe, ma anche esibizioni di danze caratteristiche e workshop, sia per principianti che per esperti, per cimentarsi con i balli tipici irlandesi.
Gli amanti della birra potranno godere di una vasta offerta di birre irlandesi, tra tutte la Guinness, la regina d’Irlanda, ma anche altri marchi storici come la Kilkenny e Hop House Lager. Non mancheranno birre gluten free, per permettere a tutti di festeggiare brindando, grazie ai pubblican che troverete alle spine: il Maulbeere di Centocelle, un punto di riferimento per il quartiere, Mister Hyde Pub, il pub del quartiere appio-tuscolano che farà gli onori di casa, ed il The Public House – Whisky Bar di Tivoli, un avamposto del Guinness Storehouse in terra italiana.
Il St.Patrick’s Weekend 2023 vi porterà in viaggio su terre lontane grazie a musiche, atmosfere e profumi tipici, bevendo responsabilmente e nel rispetto della sicurezza e della salute di tutti. Il Festival, ad ingresso gratuito, avrà una sua moneta, dei gettoni con cui acquistare birra e cibo. Costo del singolo gettone: 2 euro. Saranno disponibili, inoltre, un’ampia area degustazione con tavoli, panche e sedie, ed un’area food che creeranno un enorme villaggio dove festeggiare insieme agli amici o venire a fare una passeggiata con la famiglia visto l’ampia area dedicata ai bambini a cure di Roma Jump. Lo spazio gode di uno spazioso parcheggio privato, accessibile dal civico di via Tuscolana 179.
Date e orari della manifestazione. Venerdì 17 marzo 2023: 16.00-00.00. Sabato 18 marzo 2023: 12.00-00.00. Domenica 19 marzo 2023: 12.00-00.00. Sabato e domenica aperti già ad orario di pranzo.

Pil, Confcommercio: leggera frenata nel I trimestre, quadro complesso

Pil, Confcommercio: leggera frenata nel I trimestre, quadro complessoRoma, 17 mar. (askanews) – Non si risolvono le incertezze ereditate dal 2022 e, nel primo trimestre del 2023, il Pil è in leggera frenata. Si conferma lento il rientro delle dinamiche inflazionistiche e si conferma altrettanto serio l’impatto di queste sui consumi. Il rallentamento dell’attività produttiva origina dalla contrazione della domanda delle famiglie. A ciò non si è associato, per il momento, un peggioramento del mercato del lavoro. E’ la stima dell’Ufficio studi di Confcommercio.
A gennaio la produzione industriale è tornata a registrare un ridimensionamento in termini congiunturali (-0,7%) con una crescita dell’1,7% su base annua. Nello stesso mese il mercato del lavoro ha continuato a segnalare spunti di vivacità, con un incremento degli occupati di 35mila unità su dicembre e di 459mila unità sullo stesso mese del 2022.
Dopo il moderato recupero di gennaio, favorito dal confronto con un mese in cui lo scorso anno si registrò la peggiore ondata di Covid in termini di contagi, a febbraio i consumi, misurati nella metrica dell’Icc, avrebbero registrato una contenuta riduzione rispetto a febbraio 2022 (-0,1%). Come per i mesi scorsi, questa stima riflette un andamento positivo dei servizi (+3,7%) e un’ulteriore riduzione della domanda di beni (-1,4%). All’interno di quest’ultimo aggregato si confermano in flessione sia i consumi alimentari (-3,9% tendenziale), sia quelli per l’energia elettrica, segmenti per i quali l’accelerazione dei prezzi ha comportato atteggiamenti molto prudenti da parte delle famiglie. Permangono in una condizione di difficoltà il settore dei mobili (-1,7% su febbraio 2022) e degli elettrodomestici (-2,3%). Al contempo, sembrano svanire gli indizi di recupero che si erano registrati a gennaio per l’automotive e per l’abbigliamento e le calzature. Nonostante le aspettative di un moderato miglioramento nei prossimi mesi da parte delle famiglie e di alcuni segmenti del sistema produttivo, elemento che consolida le attese di una seconda parte dell’anno più positiva, il quadro attuale prefigura anche nel mese di marzo una modesta contrazione dell’attività economica.
Per il mese in corso si stima una riduzione del Pil dello 0,3% su febbraio e dello 0,2% sullo stesso mese del 2022. Nel complesso del primo trimestre del 2023 si dovrebbe, pertanto, registrare una flessione dello 0,3% rispetto all’ultimo quarto del 2022, confermando l’ipotesi di una recessione molto contenuta sia per intensità sia per durata (due trimestri).
Segnali positivi sono attesi a marzo sul versante inflazionistico, con un’accelerazione del processo di rientro iniziato a dicembre 2022. La nostra stima è di una variazione nulla dei prezzi al consumo su base congiunturale e di una crescita dell’8,1% nel confronto annuo, conseguenza della riduzione dei prezzi dell’energia e del gas. Permangono, invece, elementi di tensione nell’alimentare. Non vanno, comunque, trascurate le difficoltà del percorso di rientro della dinamica dei prezzi, visto che anche a febbraio l’inflazione di fondo è stata in crescita.

Decreto anti-siccità presto in cdm, Pichetto: risorse per 7,8 mld

Decreto anti-siccità presto in cdm, Pichetto: risorse per 7,8 mldRoma, 17 mar. (askanews) – Il decreto sull’emergenza siccità “arriverà presto in consiglio dei ministri, siamo tutti impegnati a definire le azioni da intraprendere con le risorse già stanziate e che secondo una prima stima sarebbero 7,8 miliardi”. Lo afferma il ministro dell’Ambiente e della Transizione Ecologica Gilberto Pichetto Fratin in un’intervista a La Stampa “il razionamento non è mai stato sul tavolo nazionale. Ogni comune o ente territoriale ha la facoltà di prendere questo tipo di decisione sulla base delle esigenze del proprio territorio”.
“Abbiamo la necessità di sfruttare al meglio le nuove tecnologie e avviare una campagna di sensibilizzazione sull’uso responsabile della risorsa idrica – spiega il ministro -. Il decreto conterrà quante più semplificazioni e deroghe possibili per accelerare i lavori essenziali a fronteggiare la siccità”.

Nordcorea: possibile uso preventivo delle nostre armi nucleari

Nordcorea: possibile uso preventivo delle nostre armi nucleariRoma, 17 mar. (askanews) – La Corea del Nord ha minacciato oggi di usare “in maniera preventiva” il suo arsenale nucleare, in caso di “conflitto che si allarghi pericolosamente”. In un commento pubblicato oggi sul giornale ufficiale Rodong sinmun, Pyongyang ha chiarito che le armi atomiche nordcoreane “non esistono solo per pubblicità”.
L’articolo del Rodong sinmun, dopo aver riportato una lunga serie di attività svolte dagli Usa e dagli alleati sudcoreani per “soffocare” la Corea del Nord, attraverso esercitazioni militari congiunte e sanzioni, afferma il diritto al “first strike” da parte di Pyongyang.
“La nostra forza nucleare non esiste per la pubblicità. Può essere utilizzata in qualsiasi momento se necessario, e può essere utilizzata preventivamente in caso di conflitto che si allarghi pericolosamente”, si legge nel commento.
Il lancio di ieri di un missile Hwasong-17, inoltre, “fornisce una chiara prova di questo fatto”, continua l’articolo del Rodong sinmun.
La presa di posizione non è una novità assoluta. Già ad aprile dello scorso anno il leader supremo Kim Jong Un, in un discorso a una parata militare, aveva affermato che, in difesa degli “interessi fondamentali”, si potrebbe anche ordinare un uso preventivo delle armi nucleari.
A settembre dello scorso anno la Corea del Nord si è dotata di procedure che stabiliscono le condizioni per l’uso delle armi nucleari.

Evento itinerante Giffoni, “School Experience 3” fa tappa in Sardegna

Evento itinerante Giffoni, “School Experience 3” fa tappa in SardegnaRoma, 17 mar. (askanews) – Promuovere la cultura del cinema dai banchi di scuola, favorire occasioni di incontro e di approfondimento attraverso la visione di prodotti audiovisivi, sollecitare la riflessione su temi di attualità, tutto questo è School Experience 3. Il festival itinerante, organizzato da Giffoni, realizzato nell’ambito del Piano Nazionale Cinema e Immagini per la Scuola e promosso da Ministero della Cultura – Direzione Generale per il Cinema e l’Audiovisivo e Ministero dell’Istruzione e del Merito, arriva in Sardegna. È in programma dal 19 al 25 marzo prossimi la tappa che si svolgerà a Nuoro.
“School Experience – dichiara Claudio Gubitosi, direttore di Giffoni – è uno strumento utilissimo per conoscere realtà del nostro Paese diverse e suggestive che trovano nel cinema e nella sua universalità un vero e proprio collante, un filo che le unisce, un terreno comune di confronto e di scambio. E’ un progetto in cui crediamo molto perché ci dà l’occasione di incontrare migliaia di alunni e di studenti, di ascoltare le loro riflessioni all’interno dei loro contesti scolastici, di verificare come la creatività sia la principale caratteristica di questi ragazzi che ci arricchiscono grazie alle loro intuizione, alle loro idee, alla forza del loro entusiasmo. Giffoni si ritrova così in una dimensione che gli è assolutamente congeniale a conferma di quell’affinità elettiva che da sempre ci lega al mondo della scuola. Sono certo che in queste giornate sarde tanti ed interessanti saranno gli spunti che emergeranno e che potremo raccogliere ed approfondire per il prosieguo delle nostre attività”.
Il nuovo appuntamento è organizzato in collaborazione con l’associazione Nuovi Scenari e la cooperativa Scenari Verdi diretta da Giuseppe D’Antonio. Le attività si svolgeranno presso l’Auditorium Istituto Tecnico Commerciale “Salvatore Satta” di Nuoro. Alle attività parteciperanno studenti di Nuoro, di Tonara e di Dorgali.
School Experience vuole coinvolgere gli studenti attraverso strumenti a loro più vicini, spingendoli ad affrontare temi attuali e importanti. Tante le attività previste per i ragazzi di Nuoro coinvolti in questa quarta tappa. A fare di questo festival un evento unico sono le giurie, composte da bambini, ragazzi e giovani adulti. Saranno proprio loro a valutare i lungometraggi e gli short-movie in concorso, selezionati tra un rosa di oltre 1000 produzioni, dedicate a un pubblico dai 3 ai 20 anni. Grande spazio, quindi, ai lungometraggi (Feature Experience) e cortometraggi (Short Experience) realizzati da professionisti italiani e stranieri, oltre a una competizione riservata alle opere prodotte da scuole o da associazioni culturali divise per fasce d’età: Your Experience +3 (dai 3 ai 10 anni), Your Experience +11 (dagli 11 ai 13 anni) e Your Experience +14 (dai 14 ai 20 anni).
Non mancheranno i lab rivolti a ragazzi e insegnanti. Il primo DIGITAL PROF, si pone nell’ambito delle attività che School Experience propone per la formazione del corpo docente. L’obiettivo è quello di consolidare le competenze digitali, non solo degli studenti, ma anche degli stessi maestri, professori e dirigenti. MOVIE LAB, invece, è una lezione di cinema interattiva per guidare i giovani alla comprensione del linguaggio audiovisivo, dando loro la possibilità di costruire una scena cinematografica. E ancora spazio alla realizzazione di uno short movie pensato e interpretato dagli allievi degli istituti della provincia di Matera. I ragazzi si misureranno con le fasi di ideazione e produzione di un cortometraggio. Il progetto vedrà la partecipazione degli autori e dei professionisti della video factory di Giffoni. Il lavoro sarà presentato nella serata finale, in programma venerdì 24 marzo.
School Experience – a cura della direttrice scientifica Antonia Grimaldi del team di Giffoni – si concluderà con la tappa di Giffoni Valle Piana, dal 17 al 21 aprile con un evento ospitato nella Multimedia Valley.

Pasqua 2023, colomba e champagne: ad ogni dolce il suo “pairing”

Pasqua 2023, colomba e champagne: ad ogni dolce il suo “pairing”Roma, 17 mar. (askanews) – Da sempre Pasqua è sinonimo di colomba. E oggi più che mai, questa golosa creazione dolciaria non smette di conquistare i gourmet con declinazioni che sposano l’innovazione alla selezione dei migliori ingredienti della tradizione Made in Italy. Al cioccolato, alle creme, ai frutti di bosco o alle albicocche: l’intensa dolcezza della colomba nelle sue molteplici declinazioni di gusto e la sua aromaticità – impreziosita dalla presenza di mandorle, frutta candita o scorze di arancia – la rendono, però, un oggetto del desiderio che richiede il giusto brindisi.
Ma quali sono le regole d’oro per scegliere le bollicine giuste per il brindisi? A svelarle in una Top 3 di consigli è Comte de Montaigne, la Maison di Champagne de prestige dell’Aube, che spiega quali sono i pairing più azzeccati.
1) Blanc de Blancs, ideale con la colomba classica: il retrogusto tostato delle mandorle e il morbido impasto con canditi della colomba classica, con copertura di glassa o nocciole, si sposano alla perfezione con uno champagne minerale ed elegante, 100% Chardonnay, con aromi fruttati e floreali, che a contatto con l’aria esalta i profumi burrosi, come il Blanc de Blancs Grande Réserve. Una sinfonia di sapori che si veste di bollicine finissime e persistenti, dal colore oro chiaro e dal perlage vivace.
2) Rosé de Saignée, il match perfetto per le colombe alla frutta e “innovative”: fruttato e vinoso, lo champagne Rosé de Saignée, 100% Pinot Noir, con aromi di frutta rossa e finale fresco e raffinato, si sposa alla perfezione con alcune delle colombe più innovative: da quelle ai frutti di bosco, fino alle golose declinazioni alle fragole, alle albicocche e alle pere. Affinità di gusti che conquistano il palato in un tripudio di golosità.
3) Brut ed Extra Brut, il brindisi più azzeccato con le colombe alle creme: Brut ed Extra Brut, dal sapore naturale, 70% Pinot Noir e 30% Chardonnay, rappresentano una combinazione equilibrata fra acidità, lunghezza e mineralità. Gli aromi, al primo sentore, svelano gli agrumi di pompelmo e limone, per poi rivelare sentori di frutta, come la pesca, la pera e la mela. Ecco perché sono ideali per un brindisi con le colombe alle creme, delle quali mitigano la spiccata dolcezza.

Mezzogiorno, Gentiloni: torna centrale come hub energetico dell’Ue

Mezzogiorno, Gentiloni: torna centrale come hub energetico dell’UeRoma, 17 mar. (askanews) – “La possibilità di portare il Mezzogiorno come hub energetico del Mediterraneo non è solo una chiacchiera, ma una realtà che posiamo realizzare, perché posiamo collegare Nord, Sud e Est del Mediterraneo. Ed è evidente che oggi questa prospettiva coinvolge quella politica industriale ora, anche a Bruxelles, ha diritto di cittadinanza”. Lo ha affermato il commissario europeo all’Economia, Poalo Gentiloni intervenendo al Festival Euromediterraneo dell’economia (Feuromed), organizzato dal Quotidiano del Sud.
“Questa prospettiva – ha detto – deve esser vissuta come una grande prospettiva non solo italiana ma europea, per la nova attenzione che dobbiamo dare alle catene del valore e della logistica”.
“Come sempre capita quando discutiamo del futuro la domanda da farci è se questa volta ci sia una occasione vera, perché sappiamo che di unioni del Mediterranno con le politiche europee si parla da 30 anni. E che la storia di recuperare il divario del Sud ha avuto qualche periodo di successi negli anni 70 e 60, ma complessivamente negli ultimi 30 anni non ha visto successi. Dobbiamo prendere atto che la distanza tra Centro Nord e Mezzogiorno è aumentata – ha proseguito Gentiloni – e la quota di Pil del Mezzogiorno è passata dal 25% al 22% negli ultimi anni, ma anche la distanza tra le due sponde del Mediterraneo è complessivamente cresciuta”.
“Io penso che ci siano due ragioni per dire che l’occasione oggi c’è. La prima è banalmente il tema della disponibilità di risorse: abbiamo una quantità di risorse disponibili per il Mezzogiorno dal Pnrr da qui al 2026 di 86 miliari di euro. Il problema sarà spenderle. Il problema deve avere questa come bussola fondamentale”, ha avvertito Gentiloni.
“Riusciamo ad assorbire questa straordinaria quantità di risorse, che da sola può portare la quota di Pil dal 22 al 23,5%?”. E poi ci sta il tema energia “la guerra ha svelato la dipendenza dal gas russo e la risposta Ue è stata straordinaria, in 10 mesi abbiamo ridotto l’import di gas russo dal 40% a 7%, incredibile. Ma ora sappiamo bene che la strada non è in discesa e che sia sulla diversificazione, che sulle rinnovabili il Mezzogiorno ha un ruolo possibile e importante”.
“Abbiamo una pare consistente dei collegamenti che arrivano nel Mediterraneo nelle Regioni del Mezzogiorno e abbiamo la consapevolezza che sulle rinnovabili già oggi il Mezzogiorno contribuisce per il il 50% alla produzione italiana”.
E sulle nuove politiche industriali Ue, che non sono più “un tabù” secondo Gentiloni “c’è una potenzialità per il Mezzogiorno d’Italia. Qui è cruciale la prospettiva verticale. Veniamo da anni in cui la prospettiva orizzontale e dei rapporti tra noi e la Russia ha dominato le nostre politiche. Ma dobbiamo sapere che il destino che la geografia determina è verticale, verso l’Africa. E’ il rapporto dell’Europa verso l’Africa dove nei prossimi 20 anni avremo miliardi di persone con le sfide demografiche e sociali, una straordinaria prospettiva di restituire centralità al Mediterraneo e quindi al Mezzogiorno. Credo che questa – ha concluso l’eurocommissario – debba essere più che mai una grade prospettiva europea. E al centro di questo un rinnovato protagonismo del Mezzogiorno e del suo capitale umano”.