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Natura, colori e bellezza, Romics festeggia la XXX edizione

Natura, colori e bellezza, Romics festeggia la XXX edizioneRoma, 14 mar. (askanews) – É in programma dal 30 marzo al 2 aprile 2023 presso la Fiera di Roma la XXX edizione di Romics, il Festival Internazionale del Fumetto, Animazione, Cinema e Games, che ha scelto come manifesto ufficiale l’Orchidea, a firma di Paolo Barbieri, per raccontare il cuore della manifestazione, ovvero natura, colori, sacralità e bellezza.
“Romics festeggia la sua Trentesima Edizione con grandi eventi e celebrazioni speciali – racconta in un comunicato Sabrina Perucca, direttrice artistica di Romics – un programma fittissimo per celebrare il grande fumetto internazionale e gli straordinari mondi della creatività, dal cinema al games fino alla musica: quattro gli autori Premiati con il Romics d’Oro, Katja Centomo, Manuele Fior, John Howe, Marcos Martín. Il grande giornalista Vincenzo Mollica torna a Romics per festeggiare i 40 anni dello speciale TV Letteratura Disegnata e parlare dei grandi Maestri del fumetto. Per i 45 anni di Goldrake in Italia la presentazione del remix della sigla Ufo Robot, realizzato da Vince Tempera e il DJ Massimo Alberti. Un grande omaggio al Maestro Leiji Matsumoto, con ricordi e aneddoti di chi lo ha conosciuto e lavorato con lui. Grande attesa poi per i festeggiamenti per i 100 anni della Warner Bros. Inoltre, ad accogliere tutti i visitatori, una originale mostra dei lavori dell’illustratore Paolo Barbieri dedicata a Fiaba e Mito. Una grande sorpresa per tutti i lettori di Topolino, la presentazione ufficiale della storia Paperugantino, scritta e disegnata da Marco Gervasio, con la realizzazione della special variant cover esclusiva a tiratura limitata per Romics. Tra gli incontri dedicati al pubblico e agli operatori, Il lettering nel fumetto, arte e mestiere, in collaborazione con la Commissione Comics & Graphic Novels di AIE – Associazione Italiana Editori. La grande arte del fumetto e dell’illustrazione, la condivisione di passioni, divertimento e scoperta di mondi creativi sempre nuovi”.
Insigniti del prestigioso Romics d’Oro durante la XXX edizione del Festival Marcos Martín, disegnatore di fumetti e copertinista catalano, Katja Centomo, narratrice transmediale che opera nel settore dei fumetti, dei cartoni animati e della narrativa per ragazzi e John Howe illustratore, concept artist e art director per il cinema e l’editoria – per loro la premiazione 1 aprile – e Manuele Fior, uno dei disegnatori più apprezzati in Italia e all’estero, che sarà premiato il 2 aprile.
Martín lavora per molte case editrici americane tra cui Marvel Comics e DC Comics per cui produce serie come Batgirl: YearOne, Breach, Dr. Strange: The Oath, Amazing Spider-Man e Daredevil. La presenza di Marcos Martín è in collaborazione con la casa editrice saldaPress.
Centomo, che sarà protagonista di una mostra monografica dedicata a tutta la sua carriera, da oltre vent’anni è alla guida dello studio editoriale Red Whale e vanta importanti collaborazioni con Disney, Mondadori, Giunti, Rizzoli, Piemme, Il Battello a Vapore, DeAgostini, Lux Vide, Play Press, Panini e Rainbow, al servizio di properties internazionali quali Geronimo Stilton e le Winx. La presenza di Katja Centomo è in collaborazione con la casa editrice Tunué.
Tra le pubblicazioni di Fior con Coconino Press il graphic novel Cinquemila chilometri al secondo, Le variazioni d’Orsay, I giorni della merla, La signorina Else e Rosso Oltremare e L’intervista (Coconino Press nel 2013 e Oblomov nel 2019). Pubblica con Oblomov Edizioni Celestia e con il suo ultimo graphic novel Hypericon, (Coconino Press) torna a raccontare le vibrazioni della giovinezza, le inquietudini del cuore, i legami più forti dello scorrere del tempo. La presenza di Manuele Fior è in collaborazione con la casa editrice Coconino Press.
John Howe, per la prima volta a Roma, è il lead concept artist di Peter Jackson in tutti i film de Il signore degli anelli e The Hobbit, ha lavorato come concept artist a Bat man Vs. Superman: Dawn of Justice, Macchine mortali e The Lion e la serie Gli anelli del Potere. I suoi libri illustrati per bambini (A Middle-earth Traveller, UnfinishedTales e The Great Book of King Arthur) sono pubblicati in oltre 30 Paesi e la versione del gioco di ruolo de Il signore degli anelli da lui illustrata è stata venduta in oltre un milione di copie.
Sono in totale 127 i titoli iscritti alla ventunesima edizione del Premio Romics del Fumetto realizzato sotto gli auspici del Centro per il libro e la lettura, istituto autonomo del Ministero della Cultura, il contest che premia le maggiori firme nazionali e internazionali della nona arte. La giuria di qualità annuncerà durante la cerimonia di premiazione in programma sabato 1 aprile presso la Comics City, pad.7, i titoli vincitori.

I 70 anni delle merendine: la pausa dolce per 8 italiani su 10

I 70 anni delle merendine: la pausa dolce per 8 italiani su 10Milano, 14 mar. (askanews) – Sono un’invenzione tutta italiana, figlia di quell’industria alimentare che dagli Anni 50 contribuì a modernizzare la nostra società, declinando la tradizione della merenda casalinga alle esigenze dei consumatori di allora. Fedeli compagne di intere generazioni, le merendine spengono quest’anno 70 candeline, un lungo viaggio segnato da una continua innovazione che le ha mantenute sempre al passo coi tempi.
Oggi, secondo una ricerca Bva Doxa-Unione Italiana Food, le consumano otto italiani su 10 (83%) e più della metà dei nostri connazionali (55%) le mangia almeno 1-2 volte a settimana. A riprova del gradimento dei consumatori, i dati di vendita del 2022 quando a valore sono cresciute del 10% a circa 1,3 miliardi di euro – pari al 29% del totale dei prodotti da forno e cereali – ma anche a volume hanno segnato un aumento del 2% rispetto all’anno precedente per un totale di 205.073 tonnellate (Dati di vendita Circana per Unione italiana food, totale Italia incluso Discount).
Ma quando ha inizio questa storia industriale? Era il 1953, e il Mottino, panettone in formato mignon, quell’anno si trasformava nel Buondì, segnando di fatto quella svolta che decreterà l’affermazione a livello industriale di questa categoria di prodotto. Se negli anni Sessanta, a essere riproposte sotto forma di merendine erano soprattutto le torte fatte in casa, negli Anni 70 la merenda si fa più golosa con le farciture al cioccolato, i lievitati sfogliati e le crostatine di pasta frolla. Ma il decennio d’oro delle merendine resta quello degli anni ’80, quando accanto alle golosità, si fa strada una tipologia attenta più attenta alla sana alimentazione, con la presenza tra gli ingredienti di fibre e yogurt. Nel decennio successivo l’innovazione porterà all’affermarsi delle merendine refrigerate oltre che alla nascita dei croissant che diventano anche un classico della prima colazione. Il percorso “healthy” intrapreso negli Anni ’80 si amplifica negli anni 2000, quando l’industria lavora per diminuirne l’apporto calorico, le quantità di zucchero e grassi saturi contenuti, eliminando definitivamente grassi idrogenati e con essi gli acidi grassi trans.
In questa evoluzione lunga 70 anni, hanno continuato a convivere sugli scaffali dei nostri supermercati grandi classici, che spesso hanno anche 50 anni di storia, a prodotti nuovi, dalla marcata innovazione. Basti pensare che ogni anno vengono lanciate sul mercato in media 8-10 nuove merendine, contribuendo alla varietà dell’offerta apprezzata da sei italiani su 10, che consumano sia le classiche che quelle nuove. E i dati delle vendite (a valore) ne sono un riflesso: sul podio infatti delle più vendute troviamo trancini (32%) e i croissant (27%) rappresentano il cuore del mercato. Seguono i plumcake (9,6%) le tortine (8%), le sfoglie (6,3%), le crostatine (5,3%), le altre brioches (4,7%), i panini al latte arricchiti (4,6%).
“Se siamo qui a celebrare i 70 anni delle merendine – afferma Luca Ragaglini, vice direttore di Unione italiana Food – significa che questo prodotto è stato capace nel tempo di conquistare l’apprezzamento di diverse generazioni di italiani. Da una parte grazie all’innovazione che rappresenta uno dei plus principali del settore e dall’altra in virtù dell’unicità di un prodotto che è esclusivo del mercato italiano: in nessun altro Paese europeo esistono prodotti definiti con questo nome. Dobbiamo, infatti, per forza, ricorrere ad un’intera frase per spiegare di cosa si tratta, ovvero ‘piccoli prodotti dolci da forno monoporzione’ e in questo sta la peculiarità del loro successo”.

Imprese, Italia protagonista con P-Trex a “Maintenance 2023” di Anversa

Imprese, Italia protagonista con P-Trex a “Maintenance 2023” di AnversaRoma, 14 mar. (askanews) – La manutenzione degli impianti e dei processi produttivi al centro di “Maintenance 2023”, la fiera europea più importante per il settore, che si terrà ad Anversa, in Belgio, il 22 e 23 marzo. Il tema è sempre più centrale in questa fase di rilancio economico e produttivo, a livello italiano e globale, dopo la pandemia, ripresa che tuttavia deve fare i conti con la grave e persistente piaga degli incidenti e delle morti sul lavoro. La corretta manutenzione, infatti, contribuisce a garantire alle aziende la sicurezza degli operatori, la funzionalità degli impianti, una migliore produttività e, in definitiva, una maggiore competitività e qualità dei prodotti e dei servizi.
Tra le aziende italiane presenti all’Antwerp Expo, il gruppo friulano Fibre Net partecipa alla rassegna belga con la business unit P-Trex che offre soluzioni alternative in Prfv (Polimero rinforzato con fibra di vetro) per ridurre costi e tempi della manutenzione periodica. Il Prfv è un materiale composito che presenta notevoli vantaggi in termini di durabilità e resistenza e, proprio per questi motivi, è spesso impiegato per componenti strutturali o semi-strutturali destinati a un utilizzo prolungato.
Non solo materie prime, ma anche ingegneria: P-Trex rappresenta una garanzia in termini di soluzioni custom, in grado di rispondere ad ogni esigenza dei differenti player. In particolare, verrà presentato un sistema di chiusura orizzontale in Prfv, altamente resistente alla corrosione, autoportante e completo di sistema anticaduta con barre di protezione, per la tutela degli operatori durante gli interventi di manutenzione nei pozzetti e i sollevamenti.

A Mosca fondazione Movimento internazionale russofili, con Seagal

A Mosca fondazione Movimento internazionale russofili, con SeagalMilano, 14 mar. (askanews) – Si svolge oggi a Mosca il congresso di fondazione del Movimento internazionale dei russofili che si propone di riunire i “sostenitori dell’amicizia con la Russia” provenienti da una quarantina di paesi, mentre Mosca subisce l’isolamento più duro e le sanzioni occidentali, determinate dalla sua barbara invasione dell’Ucraina. Partecipano alla fondazione il ministro degli Esteri russo Sergei Lavrov, il magnate sovranista Konstantin Malofeev, il leader del movimento russofilo bulgaro Nikolai Malinov, l’attore Steven Seagal, che da anni vive in Russia e si definisce rappresentante speciale del Ministero degli Esteri russo per le Relazioni Umanitarie con USA e Giappone, oltre ad altri che stanno prendendo parte al Congresso. Lo riporta il sito web del canale televisivo Tsargrad, che parla di “rappresentanti di 40 paesi volati a Mosca”, compresa l’Italia. Un video mostra anche la portavoce del ministero degli Esteri russo Maria Zakharova impegnata in una danza tipica russa.
L’incontro vuole dimostrare che “in tutto il mondo ci sono persone che simpatizzano con la Russia, sono consapevoli del ruolo della civiltà russa nella storia e sostengono la politica di Mosca”. Quella stessa politica che ha portato, con l’invasione dell’Ucraina del 24 febbraio 2022, una guerra in Europa.
Da programma il saluto ai partecipanti e agli ospiti del congresso dal presidente della Federazione Russa Vladimir Putin che ha osservato che il “movimento sociale” emergente si basa su tradizioni di lunga data di “amicizia e rispetto” reciproco che legano i russi ad altri popoli. Il messaggio è stato pubblicato sul sito web del Cremlino. “Queste gloriose tradizioni sono state preservate anche nei punti di svolta più bruschi della storia”, afferma Putin.
Un saluto è arrivato anche dal patriarca di tutte le Russie Kirill: “Di fronte alle serie sfide che la società moderna deve affrontare, come il secolarismo militante, il relativismo morale, il senso di superiorità nazionale e la vera e propria russofobia, i difensori dei valori tradizionali, più che mai, dovrebbero sentire il sostegno di persone che la pensano allo stesso modo” ha detto Kirill. “Ciò è necessario per difendere congiuntamente la verità, che consiste nel diritto di una persona a rimanere se stessa, a preservare la fede e le tradizioni dei suoi antenati” ha aggiunto.
Malinov è l’autore dell’idea del movimento, è attualmente accusato di spionaggio in Bulgaria ed è stato recentemente sanzionato dal governo degli Stati Uniti ai sensi dell’International Magnitsky Act per presunta corruzione di un giudice, che gli ha permesso di viaggiare all’estero e ricevere personalmente un premio russo dal presidente Putin.
Malofeev è a capo del gruppo mediatico Tsargrad, dedicato al cristianesimo ortodosso russo, fortemente antiamericano, antioccidentale e fervente sostenitore di Putin. Malinov è “il più russo dei bulgari”, ha scritto Tsargrad con entusiasmo. “Alla vigilia della nascita del Movimento Internazionale dei Russofili (MDR), i rappresentanti di 40 paesi sono volati a Mosca, uniti dall’amore per la Russia e condividendo i nostri valori e le nostre opinioni sulla società e sulle relazioni internazionali… Alla vigilia i nostri amici di Bulgaria, Svizzera, Brasile, Italia, Francia si sono incontrati per conoscersi e comunicare tra loro. La musica russa suona nella sala, l’atmosfera è il più informale possibile”.

Ricerca, le cellule cerebrali ispirano nuovi componenti di computer

Ricerca, le cellule cerebrali ispirano nuovi componenti di computer

Basati su nanocristalli di perovskite. Lo studio PoliMi

Roma, 14 mar. (askanews) – Ispirarsi all’efficienza energetica del cervello copiandone la struttura per creare computer più potenti: un team di ricercatori del Politecnico di Milano, dell’Empa e del Politecnico di Zurigo ha sviluppato un memristore più potente e più facile da produrre rispetto ai suoi predecessori e i risultati sono stati pubblicati su “Science Advances”.
I ricercatori stanno sviluppando architetture informatiche ispirate al funzionamento del cervello umano attraverso nuovi componenti che, come le cellule cerebrali, combinano la memorizzazione e l’elaborazione dei dati. I nuovi memristori – spiega PoliMi – si basano su nanocristalli di perovskite alogenata, un materiale semiconduttore noto per la produzione di celle solari.
Sebbene la maggior parte delle persone non sia in grado di fare calcoli matematici con la precisione dei computer, possiamo elaborare senza sforzo informazioni sensoriali complesse e imparare dalle nostre esperienze, cosa che un computer non può (ancora) fare. E nel farlo, il cervello consuma appena la metà dell’energia di un computer portatile grazie alla sua struttura in sinapsi, in grado sia di memorizzare che di elaborare le informazioni. Nei computer, invece, la memoria è separata dal processore e i dati devono essere trasportati continuamente tra queste due unità. La velocità di questo trasporto è limitata, il che rende l’intero computer più lento quando la quantità di dati è molto elevata.
“Il nostro obiettivo non è quello di sostituire l’architettura classica dei computer – spiega Daniele Ielmini, professore del Politecnico di Milano – Piuttosto, vogliamo sviluppare architetture alternative che possano svolgere determinati compiti in modo più veloce ed efficiente dal punto di vista energetico. Questo include, ad esempio, l’elaborazione parallela di grandi quantità di dati, come avviene oggi ovunque, dall’agricoltura all’esplorazione spaziale”.
I ricercatori, sulla base delle misurazioni, hanno simulato un complesso compito di calcolo che corrisponde a un processo di apprendimento nella corteccia visiva del cervello. Il compito consisteva nel determinare l’orientamento di una barra luminosa in base ai segnali provenienti dalla retina. “Le perovskiti alogenuri conducono sia ioni che elettroni – chiarisce Rohit John, postdoc al Politecnico di Zurigo e all’Empa – Questa doppia conduttività consente di effettuare calcoli più complessi e più simili ai processi cerebrali”.
La tecnologia non è ancora pronta per l’uso – avverte PoliMi – e la semplice produzione dei nuovi memristori rende difficile la loro integrazione con i chip dei computer esistenti: le perovskiti non possono sopportare le temperature di 400-500 gradi Celsius necessarie per la lavorazione del silicio, almeno non ancora. Esistono anche altri materiali con proprietà simili che potrebbero essere presi in considerazione per la produzione di memristori ad alte prestazioni. “Possiamo testare i risultati del nostro sistema di memristori con diversi materiali – afferma Alessandro Milozzi, dottorando al Politecnico di Milano – probabilmente alcuni di essi sono più adatti all’integrazione con il silicio”.

Collettivo hacher russo rivendica attacchi a sito Difesa Italia

Collettivo hacher russo rivendica attacchi a sito Difesa ItaliaRoma, 14 mar. (askanews) – Il collettivo hacker russo ‘NoName057’ ha rivendicato nuovi attacchi a siti istituzionali italiani, tra cui quello della Difesa. Sui canali Telgram, il collettivo ha postato la foto del nuovo direttore dell’Agenzia per Cybersicurezza nazionale, prefetto Bruno Frattasi, con la scritta: “Non vogliamo far annoiare il nuovo direttore dell’Agenzia nazionale per la sicurezza informatica Bruno Frattasi”.
‘NoName057’ prosege: “Continuiamo la lotta ai Paesi russofobi”.

Giappone, la festa dei ciliegi in fiore con 10 giorni di anticipp

Giappone, la festa dei ciliegi in fiore con 10 giorni di anticippRoma, 14 mar. (askanews) – La stagione della fioritura dei ciliegi a Tokyo è stata dichiarata ufficialmente aperta martedì 14 marzo, dieci giorni prima del normale, una precocità record che sta diventando ricorrente negli ultimi anni e legata al riscaldamento globale.
Questo momento segna l’inizio dell’”hanami”, la tradizione giapponese di ammirare i nuovi fiori di “sakura” (ciliegi) e celebrare l’arrivo della primavera organizzando picnic con la famiglia o gli amici.
La fioritura dei ciliegi è un evento molto seguito in tutto il Paese. I media giapponesi competono nelle previsioni sul suo calendario preciso in tutto l’arcipelago e coprono le notizie con entusiasmo ogni anno. I delicati fiori nei colori bianco e rosa erano già apparsi così presto a Tokyo nel 2020 e nel 2021, secondo la Japan Meteorological Agency (JMA) sulla base dei suoi 70 anni di statistiche sull’argomento.
“Abbiamo avuto molti giorni caldi a marzo” finora, ha detto martedì alle telecamere di Tokyo un funzionario della JMA nel tentativo di spiegare la precocità del fenomeno. “Anche il cambiamento climatico potrebbe aver avuto un ruolo”, ha aggiunto. La JMA aveva già stimato nel 2021 che il fenomeno fosse legato alla tendenza al rialzo delle temperature.
I festeggiamenti intorno all’”hanami” erano stati in parte condizionati tra il 2020 e il 2022 dalla pandemia di Covid, e le autorità giapponesi avevano sconsigliato assembramenti festivi in questo periodo, anche all’aperto. L’annata 2023 dell’hanami in Giappone sarà così la prima ad essere celebrata senza restrizioni dal 2019. Sarà anche la prima in quattro anni per i turisti stranieri, ai quali il Giappone è stato chiuso tra il 2020 e il 2022 a causa della crisi sanitaria.

Migranti, Mattarella: fenomeno epocale, serve organica azione Ue

Migranti, Mattarella: fenomeno epocale, serve organica azione UeRoma, 14 mar. (askanews) – “La modalità di collaborazione tra Kenya e Italia ci auguriamo possa essere replicata ovunque perché i problemi comuni sono affrontabili in maniera efficace con un buon modulo di collaborazione, questo riguarda anche le migrazioni. Cerchiamo un rapporto con i paesi di origine, ma la dimensione del fenomeno, che è epocale, non è affrontabile in modo bilaterale ma con una lucida e organica azione europea”. Lo ha detto il presidente della Repubblica Sergio Mattarella rispondendo a una domanda sui flussi migratori in una conferenza stampa a Nairobi dopo il colloquio con il presidente del Kenya William Ruto.

L’euro digitale implicherebbe l’obbligo di accettarlo sui pagamenti

L’euro digitale implicherebbe l’obbligo di accettarlo sui pagamentiRoma, 14 mar. (askanews) – L’adozione di un euro digitale implicherebbe, con ogni probabilità, l’obbligo di accettare i pagamenti con questo strumento a carico di chiunque. Lo ipotizza un rapporto che, secondo indiscrezioni di stampa, è stato presentato ieri ai ministri delle Finanze europei, nell’ambito delle riunioni di Eurogruppo e Ecofin, mentre la Commissione Ue sta procedendo a elaborare la sua proposta di legislativa che intende presentare già nel secondo trimestre.
Il documento chiederebbe anche ai ministri “se debbano essere prese in considerazione esenzioni per assicurare una applicazione proporzionale, e bilanciare i principi di libertà contrattuale e di obbligo di accettazione”.
Il documento viene citato in un articolo del portale Coindesk, specializzato sui cripto asset. Ma previsioni analoghe erano ipotizzate in un rapporto sull’euro digitale pubblicato già nell’ottobre del 2020 dalla Bce e dall’Eurosistema delle Banche centrali: “La legislazione primaria Ue – recita il documento di oltre due anni fa – non esclude la possibilità di emettere euro digitale come valuta legale, che conseguentemente richiederebbe a coloro che ricevono pagamenti di accettarlo”.
Sempre secondo Coindesk, in una precedente discussione tenuta a gennaio sull’euro digitale, i ministri avrebbero puntato i piedi sull’ipotesi di rendere programmabile questa versione digitale della valuta della banca centrale, perché limitarne l’uso solo su determinati scopi ne avrebbe fatto venir meno la fungibilità rispetto ai contanti.

Industria, Istat: produzione gennaio -0,7% su mese, +1,4% su anno

Industria, Istat: produzione gennaio -0,7% su mese, +1,4% su annoRoma, 14 mar. (askanews) – A gennaio l’indice destagionalizzato della produzione industriale è diminuito dello 0,7% rispetto a dicembre. Corretto per gli effetti di calendario l’indice complessivo, nel primo mese del 2023, è aumentato in termini tendenziali dell’1,4%. Lo ha reso noto l’Istat aggiungendo che i giorni lavorativi di calendario sono stati 21 contro i 20 di gennaio 2022.
Nella media del trimestre novembre-gennaio il livello della produzione diminuisce dell’1% rispetto ai tre mesi precedenti.