Coldiretti: nella sfida dei formaggi l’Italia batte la Francia 8 a 0
Coldiretti: nella sfida dei formaggi l’Italia batte la Francia 8 a 0Milano, 19 feb. (askanews) – L’Italia batte la Francia otto a zero nella top ten dei migliori formaggi al mondo con Parigi che resta fuori dalle prime dieci posizioni della classifica. E’ quanto annuncia la Coldiretti in riferimento alla graduatoria globale stilata da TasteAtlas, l’atlante internazionale dei piatti e dei prodotti tipici locali che ha messo ben otto tesori italiani fra i migliori del globo in un elenco di oltre cento formaggi.
Ai primi tre posti troviamo Parmigiano Reggiano, burrata e Grana padano, a seguire stracchino di crescenza, mozzarella di bufala e pecorino sardo, quindi si inserisce un formaggio spagnolo il Queijo Serra de Estrela, per poi ripartire con il pecorino toscano, il bundz polacco e il gorgonzola piccante. I francesi piazzano il primo formaggio al tredicesimo posto con il Reblochion dell’Alta Savoia e si aggiudicano anche l’ultimo in classifica con l’Ossau-Iraty della zona dei Pirenei.
La sfida tra Italia e Francia nella produzione di formaggi ha radici lontane e presenze importanti sia dal punto di vista economico e sociale se lo stesso generale Charles De Gaulle si chiedeva come fosse possibile governare la Francia che ha più formaggi che giorni nel calendario. Con gli ultimi riconoscimenti comunitari salgono a 55 i formaggi a denominazione di origine protetta (Dop/Igp) italiani tutelati dall’Unione Europea, lo stesso numero di quelli francesi. E Oltralpe mostrano di apprezzare i formaggi italiani visto che le nostre esportazioni sono cresciute di quasi il 27% in valore l’anno scorso e sono stimati pari ad oltre 900 milioni di euro nel 2022 per una quantità sulle tavole d’Oltralpe che sfiora i 130 milioni di chili.
Ma l’Italia purtroppo vince anche nelle falsificazioni con Grana Padano e Parmigiano Reggiano che sono i formaggi più imitati nel mondo ma copiati sono anche il pecorino, l’asiago e il gorgonzola. Un problema che riguarda anche la Francia che deve proteggere, tra gli altri, il Brie e il Camembert. Italia e Francia sono i due Paesi Europei con la maggiore tradizione culinaria e si contendono primati nell’agricoltura e nell’alimentare con il Belpaese che vince però per valore aggiunto agricolo, numero di prodotti DOP/IGP riconosciuti dall’Unione Europea, 316 denominazioni (dop/Igp) contro le 260 dei cugini d’oltralpe, per numero di imprese biologiche e per quantità di vino prodotto. Una ricchezza enogastronomica che vince all’estero un po’ su tutti i fronti considerato il record storico delle esportazioni alimentari made in Italy che hanno raggiunto i 60,7 miliardi di euro nel 2022 con una crescita del +17% rispetto all’anno precedente trainata dai prodotti simbolo della Dieta Mediterranea.