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Tag: askanews

Basket Nba, All Star Game senza LeBron ma con Curry Mvp

Basket Nba, All Star Game senza LeBron ma con Curry MvpRoma, 17 feb. (askanews) – Per la prima volta negli ultimi vent’anni, l’All-Star Game Nba ha dovuto fare a meno di LeBron James, costretto a saltare la partita delle stelle per un problema alla caviglia e al piede sinistro. Nel nuovo format deciso dalla NBA e che prevedeva un quadrangolare, ad avere la meglio è stato il Team Ogs, scelto da Shaquille O’Neal, con Steph Curry che si è guadagnato il premio di MVP della manifestazione tra gli applausi dei tifosi di casa al Chase Center di San Francisco.


Per la prima volta l’All-Star Game è caratterizzato da un mini-torneo con quattro squadre e tre partite. Nella prima semifinale Global stars-Young stars 41-32. Nella seconda Ogs-rising stars 42-35. È la chimica, invece, a fare la differenza nella finale dell’All-Star Game (Global stars-Ogs 25-41), perché la squadra selezionata da Shaq può vantare diversi compagni reduci dall’avventura olimpica di Parigi la scorsa estate e la loro abitudine a giocare insieme emerge nella sfida ai ragazzi di Barkley. Jayson Tatum segna con una schiacciata i due punti che regalano la vittoria agli OGs e chiude da miglior marcatore con 15 punti, seguito da Steph Currycon 12. Alle Global Stars non basta nemmeno un Victor Wembanyama da 11 punti e fedele all’intento dichiarato di voler giocare buttandosi su ogni pallone e su ogni rimbalzo

La Russia afferma di aver abbattuto nella notte 40 droni ucraini

La Russia afferma di aver abbattuto nella notte 40 droni ucrainiRoma, 17 feb. (askanews) – La Russia ha dichiarato di aver abbattuto nella notte 90 droni ucraini, quasi 40 dei quali sul Mare d’Azov, oltre a un missile da crociera antinave Neptune, senza menzionare alcuna vittima.


“Ieri sera i sistemi di difesa antiaerea hanno intercettato e distrutto 90 droni ucraini”, ha dichiarato il ministero della Difesa russo su Telegram. Dichiarazione che arriva mentre i presidenti di Stati Uniti e Russia – Donald Trump e Vladimir Putin – hanno affermato di voler negoziare una soluzione al conflitto il prima possibile.

Calcio, Thiago affonda l’Inter, Inzaghi: “Cambiare marcia”

Calcio, Thiago affonda l’Inter, Inzaghi: “Cambiare marcia”Roma, 17 feb. (askanews) – “Vittorie così danno fiducia e consapevolezza, ma è chiaro che per arrivarci dobbiamo meritarlo, cosa che non è successa nel primo tempo. Nel secondo è cambiato tutto, giocando a calcio, pressando bene e recuperando palloni”.Thiago Motta si gode il quarto successo di fila della sua Juventus. Un successo di quelli pesanti perché vale l’1-0 all’Inter. Il mancino a giro di Conceição vale il derby d’Italia per la Juventus e l’aggancio al quarto posto della classifica. La squadra di Inzaghi fallisce il sorpasso in vetta e resta a -2 dal Napoli di Conte. Tante chance nel primo tempo, con l’Inter più insidiosa (un palo per Dumfries). Anche la Juve crea e poi sblocca nella ripresa. Assist decisivo per Kolo Muani. “Dà fiducia che la strada sia quella giusta – prosegue Motta ai microfoni di DAZN – Io nei cuori dei tifosi dopo questa vittoria? Non ne ho idea, il mio obiettivo è fare bene il mio lavoro, e mi piace farlo”. Su squadra e singoli: “Alla fine io non gioco, sono loro che giocano. Sono giovani e con grande qualità. E danno tutto in campo. Thuram ha giocato molto bene, soprattutto il secondo tempo, e anche Locatelli è entrato bene”. “Nel secondo tempo abbiamo avuto un’energia diversa. Il primo è stato difficile, contro una squadra forte e che gioca bene, noi gli abbiamo lasciato troppo il tempo di gioco, controlli e passaggi. In partite così devi avere tu il pallone e giocare bene a calcio, ed è quello che abbiamo fatto nella ripresa”. In casa Inter c’è rammarico: “Ma i ragazzi hanno fatto una grande gara – le parole di Inzaghi a DAZN – Con coraggio, organizzazione e occasioni, ma dovevamo essere più bravi nel segnare. Con un primo tempo così dovevamo chiudere avanti”. Simone Inzaghi analizza così il ko dello Stadium a DAZN subito dopo la partita. Chance per Taremi e Dumfries, una per Lautaro e un palo dello stesso Dumfries. L’Inter ha chiuso il primo tempo con un dato di Expected Goals superiore all’1,5, ma senza sbloccare la gara, poi decisa nella ripresa da Conceição. “Nel secondo non abbiamo approcciato bene come nel primo – aggiunge infatti Inzaghi -. Quando stavamo ricreando abbiamo subito la rete della Juve. Ora nessun proclamo, lavoriamo ancora di più; quello che stiamo facendo ora, per i traguardi che vogliamo, non basta”. Nella lente anche un triplo cambio a metà ripresa (Thuram, Carlos Augusto e Zalewski per Taremi, Dimarco e Bastoni): “Non stavamo giocando bene come nel primo e sapevamo che la Juve sarebbe cresciuta – spiega Inzaghi -. Questa resta comunque tutt’altra partita rispetto a Firenze, ma negli scontri diretti dobbiamo cambiare marcia. In nove anni a Torino da allenatore sprecare tutte queste situazioni non mi era mai successo. Ci tenevamo molto, ma è ancora tutto aperto. Partita col Napoli? Sarà importante, ma prima c’è il Genoa e la Lazio in coppa. Sarà un altro scontro diretto, cercheremo di fare meglio di stasera”.

Risultati serie A, l’Inter perde e il Napoli è a +2

Risultati serie A, l’Inter perde e il Napoli è a +2Roma, 17 feb. (askanews) – Questi i risultati e a classifica di serie A dopo Juventus-Inter 1-0


25^ GIORNATA Bologna-Torino 3-2, Atalanta-Cagliari 0-0, Lazio-Napoli 2-2, Milan-Verona 1-0, Fiorentina-Como 0-2, Monza-Lecce 0-0, Udinese-Empoli 3-0, Parma-Roma 0-1, Juventus-Inter 1-0, lunedì 17 febbraio ore 20.45 Genoa-Venezia Classifica: Napoli 56, Inter 54, Atalanta 51, Lazio, Juventus 46, Fiorentina 42, Bologna*, Milan* 41, Roma 37, Udinese 33, Torino 28, Genoa 27, Cagliari, Como, Lecce 25, Verona 23, Empoli 21, Parma 20, Venezia 16, Monza 14. * una partita in meno (Bologna-Milan 26 o 27 febbraio)


26^ GIORNATA venerdì 21 febbraio ore 20.45 Lecce-Udinese, sabato 22 febbraio ore 15 Parma-Bologna, Venezia-Lazio, ore 18 Torino-Milan, ore 20,45 Inter-Genoa, domenica 23 febbraio ore 12.30 Como-Napoli, ore 15 Verona-Fiorentina, ore 18 Empoli-Atalanta, ore 20.45 Cagliari-Juventus, lunedì 24 febbraio ore 20.45 Roma-Monza

Ucraina, Starmer: “Gb pronta a inviare truppe, se necessario”

Ucraina, Starmer: “Gb pronta a inviare truppe, se necessario”Roma, 17 feb. (askanews) – Il primo ministro britannico Keir Starmer ha dichiarato di essere pronto a inviare truppe in Ucraina, se fosse necessario a garantire la sicurezza della Gran Bretagna e dell’Europa.


Il Regno Unito sta svolgendo un ruolo di primo piano nel sostenere Kiev nel conflitto contro la Russia e questo “significa anche che siamo pronti e disposti a contribuire alle garanzie di sicurezza per l’Ucraina inviando le nostre truppe sul campo, se necessario”, ha scritto Starmer sul quotidiano Daily Telegraph.

Risultati serie A, Roma a ridosso della zona Europa

Risultati serie A, Roma a ridosso della zona EuropaRoma, 16 feb. (askanews) – Questi i risultati e a classifica di serie A dopo Parma-Roma 0-1


25^ GIORNATA Bologna-Torino 3-2, Atalanta-Cagliari 0-0, Lazio-Napoli 2-2, Milan-Verona 1-0, Fiorentina-Como 0-2, Monza-Lecce 0-0, Udinese-Empoli 3-0, Parma-Roma 0-1, ore 20.45 Juventus-Inter, lunedì 17 febbraio ore 20.45 Genoa-Venezia Classifica: Napoli 56, Inter 54, Atalanta 51, Lazio 46, Juventus 43, Fiorentina 42, Bologna*, Milan* 41, Roma 37, Udinese 33, Torino 28, Genoa 27, Cagliari, Como, Lecce 25, Verona 23, Empoli 21, Parma 20, Venezia 16, Monza 14. * una partita in meno (Bologna-Milan 26 o 27 febbraio)


26^ GIORNATA venerdì 21 febbraio ore 20.45 Lecce-Udinese, sabato 22 febbraio ore 15 Parma-Bologna, Venezia-Lazio, ore 18 Torino-Milan, ore 20,45 Inter-Genoa, domenica 23 febbraio ore 12.30 Como-Napoli, ore 15 Verona-Fiorentina, ore 18 Empoli-Atalanta, ore 20.45 Cagliari-Juventus, lunedì 24 febbraio ore 20.45 Roma-Monza

I gelati Tonitto 1939 chiudono 2024 con un fatturato a 16,2 mln (+13%)

I gelati Tonitto 1939 chiudono 2024 con un fatturato a 16,2 mln (+13%)Milano, 16 feb. (askanews) – Tonitto 1939, azienda genovese specializzata nella produzione di sorbetti e gelati, ha raggiunto nel 2024 un fatturato di 16,2 milioni di euro, con una crescita del 13% rispetto al 2023, confermando il trend positivo degli ultimi cinque anni. In particolare, l’azienda ha registrato una crescita di circa 1,3 milioni di euro nel mercato italiano (che rappresenta il 60% del fatturato) mentre il mercato estero (che copre il 40% del fatturato), ha visto un incremento di 700.000 euro.


“Siamo soddisfatti e orgogliosi dei risultati ottenuti, frutto del lavoro collettivo di tutta l’azienda – afferma Alberto Piscioneri, general manager di Tonitto 1939 – Per una realtà piccola come la nostra, crescere velocemente è un percorso sicuramente entusiasmante, ma anche difficile e dispendioso. Inoltre, con la trasformazione in corso, mantenere gli equilibri economici è sempre complicato”. L’azienda ligure ha recentemente presentato il piano strategico 2025-2028, nel quale, nonostante le difficoltà legate ai costi e alle incognite derivanti dalla situazione internazionale, emerge l’obiettivo di perseguire una crescita di altri 10 milioni di euro entro il 2028. Tra il 2025 il 2026 avvierà la trasformazione del sito produttivo di Genova. Alcune aree di intervento saranno già attivate quest’anno, con impatti significativi sulle linee di produzione dell’azienda previsti per il 2026 e 2027, che permetteranno un ulteriore salto di qualità.


Sul fronte dell’export, una delle aree di maggiore interesse per l’azienda con sede a Campi (Genova), il 2024 è stato un anno di grandi cambiamenti, grazie all’arriuvo di 14 nuovi clienti. In particolare, l’azienda, che attualmente è presente in oltre 30 Paesi, ha fatto il suo ingresso in America Latina, ovvero in Perù, e in mercati come Vietnam, Taiwan, Marocco, Grecia, UAE, Macedonia del Nord, Oman, Croazia, Belgio, Lussemburgo, Lituania, Qatar e Bulgaria. Nel 2025, l’obiettivo di Tonitto 1939 è consolidare la presenza nei Paesi del Nord Europa già presenti nel portafoglio, a cui si aggiungerà la Finlandia nei primi mesi dell’anno. Il passo successivo sarà accelerare i progetti avviati negli ultimi due anni nei nuovi Paesi e, infine, stabilirsi in modo concreto e definitivo in mercati come la Cina, che, le difficoltà legate al Covid ha ostacolato. Sul mercato domestico, Tonitto 1939 è ormai presente in tutte le regioni e ha ulteriormente consolidato la propria posizione nel Centro-Sud, attivando nuove partnership con catene della Gdo, migliorando la distribuzione dei propri prodotti a marchio e sviluppando nuove private label.


Nel 2025 sono previste diverse novità di prodotto: dalla collaborazione con Bauli che proseguirà con il gelato al gusto Panmoro e il gelato al croissant al pistacchio, fino alla partnership con Sperlari e il nuovo gelato Galatine. Inoltre, sono in programma varie novità a marchio Tonitto 1939.

Barilla: luci spente nella sede di Parma per iniziativa M’illumino di meno

Barilla: luci spente nella sede di Parma per iniziativa M’illumino di menoMilano, 16 feb. (askanews) – Barilla aderisce, anche quest’anno, all’iniziativa M’illumino di meno, in occasione della XXI Giornata nazionale del risparmio energetico. Il gruppo alimentare spegnerà, nella giornata di mercoledì 19 febbraio, le luci dei propri locali della sede di Parma. Un gesto simbolico per sottolineare l’importanza della sensibilizzazione su temi fondamentali come l’efficienza energetica e la riduzione dell’impatto ambientale.


Presente in oltre 100 Paesi con 30 comprensori produttivi dislocati a livello globale, Barilla persegue una visione volta a garantire un’alimentazione di qualità e attenzione alla responsabilità ambientale. Per garantire la trasparenza nelle proprie performance ambientali, aderisce alle iniziative promosse dal Carbon disclosure project (CDP), organizzazione internazionale per misurare e rendicontare il proprio impatto ambientale. Gran parte dell’energia elettrica acquistata dal gruppo, ad oggi, arriva da fonti rinnovabili certificate GO (Garanzia d’Origine). L’azienda produce 411.241 kWh di energia elettrica tramite cogenerazione, migliorando l’efficienza e riducendo le emissioni, oltre ad aver investito nel solare, generando 9.990 kWh da impianti fotovoltaici. I consumi indiretti, invece, ammontano a 1.167.792 kWh di energia elettrica rinnovabile utilizzata. Parallelamente, è impegnata nella diminuzione delle emissioni di gas serra, con un calo dell’8% per le emissioni dirette e del 4% per quelle indirette rispetto al 2022. Anche la gestione dei rifiuti segue un approccio sostenibile, con il 92% dei materiali avviato al riciclo o al recupero energetico.


A ulteriore conferma dell’impegno verso le energie rinnovabili, all’inizio del 2024 è stato inaugurato un nuovo impianto fotovoltaico presso il plant di Rubbiano, il più grande e sostenibile sughificio d’Europa, per cui il gruppo ha investito 1,65 milioni di euro. Complessivamente, nel 2023, Barilla ha ridotto il consumo di energia di circa il 6% rispetto al 2022 con una diminuzione del 9% dei consumi diretti e del 3% di quelli indiretti.

Ue, domani da Macron sette Paesi europei con von der Leyen e Costa

Ue, domani da Macron sette Paesi europei con von der Leyen e CostaMilano, 16 feb. (askanews) – È confermata la presenza domani al vertice di Parigi della presidente della Commissione Europea Ursula von der Leyen e del presidente del Consiglio Europeo Antonio Costa. Vertice con cui il presidente francese Emmanuel Macron cerca di avviare consultazioni tra i leader europei sulla situazione in Ucraina e sulle questioni di sicurezza in Europa.


Nel pomeriggio di lunedì 17 febbraio all’Eliseo Macron avrà dunque un incontro informale con i capi di governo di Germania, Regno Unito, Italia, Polonia, Spagna, Paesi Bassi e Danimarca, nonché con il presidente del Consiglio europeo, il presidente della Commissione europea e il segretario generale della NATO. Le loro discussioni, spiega un portavoce della Commissione, “potranno poi proseguire in altri formati, con l’obiettivo di riunire tutti i partner interessati alla pace e alla sicurezza in Europa”.

Blocco Usaid, Cesvi: grave minaccia per la comunità internazionale

Blocco Usaid, Cesvi: grave minaccia per la comunità internazionaleMilano, 16 feb. (askanews) – Gli aiuti finanziati da USAID rappresentano una delle principali fonti di sostegno per la sicurezza alimentare, la sanità, l’istruzione e la protezione di popolazioni in condizioni di emergenza e di povertà estrema. La loro improvvisa sospensione e annunciata riduzione compromette interventi essenziali e aggrava ulteriormente il già critico divario tra bisogni umanitari e risorse disponibili, acuendo l’impatto delle crisi costantemente in aumento.


Il taglio ai finanziamenti USAID è solo la punta dell’iceberg di una crisi più ampia. Negli ultimi anni, il divario tra i bisogni umanitari e i finanziamenti disponibili è più che triplicato, passando da 8,3 miliardi nel 2016 a 26,1 miliardi nel 2024. La decisione degli Stati Uniti potrebbe innescare una reazione a catena, spingendo altri donatori a ridurre il proprio impegno e lasciando milioni di persone senza alcuna forma di assistenza. “Quella che stiamo affrontando non è solo una crisi economica, ma anche una crisi di solidarietà. Il rischio è un ritorno a una politica globale di disimpegno, che abbandona intere popolazioni al loro destino”, dichiara Stefano Piziali, direttore generale di CESVI. Sul lungo termine, l’impatto di questa decisione non è attualmente quantificabile. Il sistema della cooperazione internazionale e dell’aiuto umanitario è a rischio di tenuta, considerato il fatto che gli Stati Uniti forniscono oltre il 42% dei finanziamenti umanitari globali, svolgendo un ruolo fondamentale nel sostenere i programmi di aiuto alle popolazioni colpite da conflitti e disastri naturali, così come allo sviluppo a livello globale, sia nel sistema bilaterale che in quello multilaterale.


“La decisione dell’amministrazione Trump cambierà totalmente il sistema della cooperazione globale. L’impatto sui fondi ONU, unito alla crescente competizione tra ONG per ottenere i pochi finanziamenti dei pochi donatori istituzionali certi, insieme alle reazioni dell’Europa (alla vigilia di elezioni importanti come quelle in Francia e in Germania), rendono il futuro degli aiuti umanitari e della lotta alla povertà sempre più incerto e vacillante”, aggiunge Stefano Piziali. La scelta di tagliare i fondi non è solo un problema per le organizzazioni umanitarie, ma per l’intera comunità internazionale. La perdita di finanziamenti compromette, infatti, la stabilità di intere regioni, alimentando nuove crisi migratorie, conflitti e disastri ambientali senza possibilità di mitigazione.


Per CESVI lo stop degli aiuti ha completamente bloccato tutte le attività in Pakistan nella regione del Sindh che ancora oggi deve fare i conti con la devastazione provocata dalle alluvioni degli scorsi anni, a supporto di oltre 19.500 persone – circa 3.000 famiglie vulnerabili – che non potranno ricevere sostegno economico e supporto nelle proprie attività agricole in interi villaggi. Questo rischia di danneggiare gravemente la disponibilità di cibo aumentando il numero di persone che soffre la fame, la possibilità di portare avanti le piccole attività commerciali, di sostentamento per interi nuclei familiari, la loro capacità di mitigare l’impatto che gli eventi climatici estremi hanno sulla loro vita, eventi che ormai si abbattono con una violenza e una frequenza sempre maggiori, anno dopo anno. Tutto questo, compromettendo un terzo della capacità operativa nazionale di CESVI, proprio nei mesi che precedono possibili nuove alluvioni e che richiedono attività di prevenzione del rischio che CESVI promuove e sviluppa da anni per preparare le comunità e mitigare il numero delle vittime. Ad Haiti, il blocco temporaneo dei finanziamenti ha sospeso gli aiuti a 3.000 famiglie sfollate in 10 siti collettivi di Port-au-Prince, interrompendo le attività di supporto psicosociale e di servizi igienico-sanitari che CESVI promuove nelle aree colpite dal colera per migliorare le condizioni di vita degli sfollati interni haitiani, nei campi collettivi e nelle famiglie che li ospitano.


“Il taglio non riguarda solo i fondi erogati direttamente da USAID ma tutte quelle operazioni che anche solo in parte sono sostenute dai fondi americani, aiuti che raggiungono persone in estremo bisogno che sopravvivono solo grazie alla solidarietà” specifica Piziali. “Dal nostro punto di osservazione, abbiamo già riscontrato tagli alla distribuzione di CIBO, ACQUA, supporto igienico sanitario in: Afghanistan, Uganda, Palestina”. CESVI sottolinea l’importanza di un’azione immediata da parte dei governi e delle istituzioni internazionali per colmare il vuoto lasciato da questa sospensione e garantire che i principi fondamentali di solidarietà, rispetto reciproco, sradicamento della povertà e tutela dei diritti umani non vengano sacrificati. Non si tratta solo degli obblighi giuridici internazionali e vincolanti sanciti nella Carta delle Nazioni Unite o nei Trattati dell’Unione Europea, ma di una questione fondamentale per il ruolo politico degli Stati e delle istituzioni europee e internazionali nel mondo. CESVI invita il Governo italiano a rafforzare il proprio impegno di cooperazione internazionale, nella risposta alle crisi umanitarie e nello sviluppo sostenibile, e a sollecitare e a unirsi gli Stati Membri dell’Unione Europea per un’azione congiunta di contrasto a queste misure restrittive e di un rinnovato ruolo di leadership a conferma della solidarietà dell’Europa con le comunità colpite dalle crisi in tutto il mondo. “È necessario un ripensamento strutturale dell’architettura del finanziamento per gli aiuti umanitari e lo sviluppo, affinché il sistema non dipenda dalle decisioni politiche di singoli governi, ma sia garantito da impegni a lungo termine e da fondi più resilienti alle fluttuazioni geopolitiche”, conclude Piziali. CESVI continua a lavorare e promuovere la collaborazione tra ONG e nella situazione contingente si sta coordinando, a livello nazionale, con LINK2007 e a livello globale con reti umanitarie come VOICE e ICVA, sollecitando una risposta immediata e unitaria per garantire che i programmi di emergenza non vengano interrotti, continuando così a fornire aiuto alle popolazioni più vulnerabili.