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Giustizia, il ministro Nordio va “avanti” e annuncia “una norma ad hoc” per il concorso esterno mafioso

Giustizia, il ministro Nordio va “avanti” e annuncia “una norma ad hoc” per il concorso esterno mafiosoRoma, 14 lug. (askanews) – “Avanti con la separazione delle carriere, esiste in tutto il mondo”, così, al Corriere della sera il ministro della Giustizia, Carlo Nordio. Che aggiunge: “Mi sento ancora un magistrato. E sul concorso esterno mafioso ecco come si può intervenire, premesso che questo argomento non fa parte del programma di governo”.

Per il Guardasigilli “le voci per introdurre una norma tipica sono quasi universali nel mondo universitario e forense. Cito per tutti il professor Giovanni Fiandaca, sui cui testi si sono formate due generazioni di giuristi, che auspica fortemente una formulazione specifica di questo reato”. La soluzione arriva secondo Nordio dalla “formulazione proposta da Giuliano Pisapia: scrivere una norma ad hoc molto semplice e molto chiara”. Quanto alle critiche sollevate dalla sua posizione il ministro spiega: “Non mi stupisco che arrivino bordate dall’opposizione: la politique n’a pas d’entrailles. E nemmeno dalla stampa più critica, che leggo sempre con benevola indulgenza. Mi sorprende che arrivino da magistrati, che da tecnici del diritto dovrebbero sapere che il concorso esterno è ormai, per dirla con Churchill, un enigma dentro un indovinello avvolto in un mistero”.

Sul caso Dalmastro Nordio aggiunge: “L’imputazione coatta, indipendentemente dal caso attuale, la critico da 25 anni: è un residuo del vecchio codice quando c’era il giudice istruttore inserito nel nuovo Vassalli per un compromesso: il legislatore non ha avuto il coraggio di attuare compiutamente il sistema accusatorio, dove il pm è monopolista e arbitro dell’azione penale”. Infine sulla separazione delle carriere il ministro sottolinea come “essa esiste in tutto il mondo anglosassone, e non mina affatto l’indipendenza della magistratura requirente. Tuttavia richiede una revisione costituzionale, e quindi il cammino è più lungo. Comunque fa parte del programma di governo, e sarà attuata”. Per il ministro “Separazione delle carriere significa anche discrezionalità dell’azione penale e facoltà del pm di ritrattarla. Tutte cose che in questo momento la Costituzione non consente. Ma se fossero attuate eviterebbero almeno un trenta per cento dei processi che si rivelano inutili e dannosi e rallentano la celebrazione di quelli più importanti e quindi la giustizia sarebbe più celere”.

Gli assi del Padel scoprono il Pietrangeli: A Roma tutto è speciale

Gli assi del Padel scoprono il Pietrangeli: A Roma tutto è specialeRoma, 14 lug. (askanews) – La leggenda ha sentenziato. “Credo che il Pietrangeli sia lo stadio del tennis più bello del mondo, con le sue statue caratteristiche. Giocare in questo scenario storico, con questa gente, sarà un ricordo per tutta la vita”. E se lo dice Fernando Belasteguin, uno che a padel ha giocato in tutti i campi del pianeta, probabilmente è così. L’argentino del e tutti gli altri fuoriclasse della pala sono impegnati al Foro Italico nel BNL Italy Major Premier Padel, l’atteso appuntamento romano che oggi manda in scena i quarti di finale (maschili e femminili).

Facendo una semplice ricerca su google e digitando le parole “Tennis”, “Pietrangeli” e “wonderful”, il risultato sono centinaia di foto da ogni angolo possibile di uno dei campi che è universalmente riconosciuto come uno dei più iconici. Lo dicono i tifosi, e fino a lì sarebbe un pensiero soggettivo, ma lo dicono soprattutto i giocatori e le giocatrici che ci mettono piede. Negli Internazionali di tennis, quando c’è un italiano in campo da provare a sostenere col calore della gente, è probabile che venga piazzato sul campo delle statue che porta il nome di uno dei più grandi giocatori azzurri di tutti i tempi. Ma spesso sono anche gli stranieri ad apprezzarne il fascino unico. Sul Pietrangeli avevano esordito mercoledì Belasteguin e Navarro, giovedì è stato il turno di Lebron e Galan, poi di Josemaria e Sanchez, infine di Stupaczuk e Di Nenno. Lebron e Galan in un’ora e 14′ hanno sconfitto Rico e Gutierrez qualificandosi ai quarti di finale del BNL Italy Major Premier Padel. “Giocare a Roma è bellissimo a prescindere dal campo – le parole di Lebron -. Per ora abbiamo giocato poco in Italia ma devo dire che qui c’è un feeling particolare”. Sorridono, i numeri uno al mondo, che si sono ritrovati proprio al Foro dopo qualche settimana “separati” a causa dell’infortunio del ‘Lobo’. “Sono felice – dice Juan -, e lo sarò fin quando giocherò a padel”. Felici anche i tantissimi tifosi che hanno riempito il Pietrangeli e si sono goduti un doppio spettacolo: quello di Lebron e Galan e quello di uno dei campi più belli del mondo. Anzi, wonderful.

Gentiloni: occorre riforma del Patto di stabilità entro fine anno

Gentiloni: occorre riforma del Patto di stabilità entro fine annoBruxelles, 14 lug. (askanews) – I ministri delle Finanze dell’Ue discuteranno oggi a Bruxelles, durante la prima riunione dell’Ecofin sotto la presidenza di turno spagnola del Consiglio Ue, la proposta della Commissione europea di riforma del Patto di stabilità e di crescita (la revisione della “governance” delle politiche di bilancio), cercando delle convergenze tra le diverse posizioni, in vista dell’accordo finale che deve arrivare entro fine anno, per poter applicare le nuove regole dal 2024.

Lo ha riferito il commissario Ue all’Economia, Paolo Gentiloni, al suo arrivo al Consiglio Ecofin. “Oggi avremo – ha detto – la nostra prima discussione sotto la presidenza di turno spagnola della riforma delle nostre regole di bilancio. E penso che sarà importante”. “Devo ringraziare la presidenza spagnola – ha continuato Gentiloni – per il contributo che ha dato a restringere il campo delle questioni principali su cui dobbiamo negoziare: l’architettura istituzionale, le salvaguardia comuni, lo spazio di bilancio per gli investimenti, e l’attuazione effettiva (‘enforcement’, ndr)” delle nuove regole.

“Penso – ha osservato il commissario – che questo fornirà ai ministri l’opportunità di avere una discussione chiara e di individuare le questioni su cui nelle prossime settimane possiamo fare progressi”. “Sappiamo naturalmente – ha puntualizzato – che due cose sono essenziali. La prima è il tempo: l’accordo deve essere trovato entro la fine dell’anno; la seconda è l’equilibrio”.

L’equilibrio è quello che l’Esecutivo comunitario ha cercato di stabilire tra le esigenze dei paesi “rigoristi” di assicurare politiche di bilancio rigorose (la stabilità) e la necessità di salvaguardare margini per gli investimenti (la crescita). “La Commissione – ha sottolineato Gentiloni – ha messo sul tavolo una proposta equilibrata; ora siamo pronti a fare ogni sforzo per cambiarla, e anche trasformarla sostanzialmente, ma a condizione che l’equilibrio sia mantenuto”.

Alla domanda di un giornalista sul rischio che le elezioni politiche anticipate del 23 luglio in Spagna ritardino l’approvazione del testo finale, il commissario ha poi risposto: “Per quanto riguarda i tempi della riforma, ovviamente abbiamo le elezioni”, in Spagna, “abbiamo sempre delle elezioni nell’Unione europea”. In più, “in questo caso le elezioni riguardano il paese che ha la presidenza di turno dell’Unione; ma non credo che dovremmo pensare che il fatto di votare frequentemente in diversi Stati membri stia bloccando la nostra attività”. “Certo, niente è semplice: le elezioni potrebbero rendere le cose tecnicamente più difficili, ma sono determinato e ottimista sul fatto che si possa raggiungere un accordo entro la fine dell’anno”, ha concluso Gentiloni.

Sciopero, Sbarra (Cisl): precettare aziende per rinnovare contratti

Sciopero, Sbarra (Cisl): precettare aziende per rinnovare contrattiRoma, 14 lug. (askanews) – “L’unica precettazione che ci aspettiamo dal governo è quella di obbligare le aziende a rinnovare i contratti”. Così il leader della Cisl, Luigi Sbarra, a margine della presentazione del documento programmatico sulla sanità messo appunto dalla confederazione.

“Da 6 anni è negato il diritto alla contrattazione nelle attività di handling dei servizi aeroportuali”, ha detto parlando della precettazione dei lavoratori del trasporto ferroviario decisa dal ministro delle infrastrutture, Matteo Salvini, e dello sciopero in programma domani dei lavoratori aeroportuali. “Il governo – ha aggiunto Sbarra – farebbe bene a richiamare le aziende, impegnandole a rinnovare i contratti e a rispettare le relazioni sindacali, perché in questo modo è possibile prevenire proteste e mobilitazioni”.

Ai e robotica medica: robot soffici per chirurgia mini-invasiva

Ai e robotica medica: robot soffici per chirurgia mini-invasivaRoma, 14 lug. (askanews) – Intelligenza artificiale e robotica medica: un binomio destinato a cambiare la medicina del presente e del futuro. L’applicazione dell’intelligenza artificiale nella robotica medica sta avviando una nuova fase di sviluppo che potrebbe consentire di eseguire esami diagnostici più precisi e interventi chirurgici a distanza, nonché fornire un supporto personalizzato nei dispositivi di riabilitazione e nelle protesi avanzate.

Sull’argomento, la rivista “Science” ha pubblicato un approfondimento dal titolo “Artificial intelligence meets medical robotics”, dove scienziate e scienziati internazionali hanno analizzato gli scenari, le prospettive e i benefici che questa interazione può portare nel campo della medicina. Arianna Menciassi, prorettrice della Scuola Superiore Sant’Anna e unica docente italiana a firmare l’articolo, ha illustrato le potenzialità della soft robotics nella chirurgia mini-invasiva. Nel paragrafo ‘Soft robotics for minimally invasive surgery’, scritto assieme a Kaspar Althoefer (Queen Mary University of London), Arianna Menciassi – informa la Sant’Anna – analizza i benefici tecnologici derivanti dall’utilizzo di componenti soft nei robot chirurgici. Nonostante i notevoli progressi della chirurgia mini-invasiva assistita da robot, i sistemi tradizionali sono spesso limitati dalla struttura rigida dei componenti, che può rendere difficile l’accesso a determinate aree del corpo e può causare lesioni ai tessuti.

La caratteristica principale della soft robotics è l’uso di materiali che possono deformarsi, piegarsi, restringersi e cambiare rigidezza, unendo all’affidabilità e alla precisione tipiche della robotica una sicurezza intrinsica delle procedure. I robot con componenti soft riescono a raggiungere in sicurezza parti del corpo difficili da esplorare per robot tradizionali e delicate, come ad esempio l’orecchio, l’addome e il torace, e possono eseguire sia diagnosi che interventi chirurgici. Arianna Menciassi si è soffermata sull’importanza del progetto europeo STIFF-FLOP (stiffness controllable flexible and learnable manipulator for surgical operations), coordinato dal King’s College di Londra con l’Istituto di BioRobotica della Scuola Sant’Anna tra i partner. I sistemi robotici morbidi sviluppati all’interno del progetto sono stati realizzati in materiali siliconici biocompatibili e azionati pneumaticamente, utilizzando nuovi metodi di fabbricazione che hanno consentito di creare strutture affidabili, sicure ed efficaci. Inoltre, sono state impiegate tecniche avanzate di machine learning per teleoperare intuitivamente i robot morbidi nella cavità addominale del paziente.

Guardando al futuro, uno degli obiettivi principali – rileva la Sant’Anna – è migliorare la precisione e l’accuratezza dei sistemi robotici morbidi. Per ottenere il movimento infatti, questi sistemi si basano sulla deformazione del materiale con cui è costruito il robot. Il movimento risultante è pertanto più difficile da controllare e può comportare una minore precisione di posizionamento, che potrebbe rappresentare una criticità quando si va a eseguire un intervento chirurgico. Per superare questa problematica, si stanno sviluppando strategie avanzate basate su intelligenza artificiale, machine learning e controllo guidato dai dati, in grado di gestire il movimento non lineare dei robot morbidi. I recenti progressi in termini di computer vision, modellazione in tempo reale e simulazione possono rendere possibile il funzionamento dei robot morbidi per la chirurgia senza ingombranti modalità di teleoperazione e lunghe sessioni di formazione per i chirurghi.

Debito pubblico, Bankitalia: a maggio nuovo record a 2.816,7 mld

Debito pubblico, Bankitalia: a maggio nuovo record a 2.816,7 mldRoma, 14 lug. (askanews) – Nuovo record per il debito pubblico italiano. Lo scorso maggio il debito delle amministrazioni pubbliche è aumentato di 4,8 miliardi rispetto al mese precedente, risultando pari a 2.816,7 miliardi. Lo rileva la Banca d’Italia. Il fabbisogno delle amministrazioni pubbliche (15,8 miliardi) e l’effetto degli scarti e dei premi all’emissione e al rimborso, della rivalutazione dei titoli indicizzati all’inflazione e della variazione dei tassi di cambio (1,7 miliardi) hanno più che compensato la riduzione delle disponibilità liquide del Tesoro (12,7 miliardi, a 27,6 miliardi).

Con riferimento alla ripartizione per sottosettori, l’aumento del debito è sostanzialmente imputabile alle amministrazioni centrali (4,6 miliardi). La vita media residua del debito è rimasta stabile a 7,7 anni.

La quota del debito detenuta dalla Banca d’Italia è rimasta invariata al 25,8 per cento, mentre ad aprile (ultimo mese per cui questo dato è disponibile) quella detenuta dai non residenti è aumentata al 26,6 per cento (dal 26,3 del mese precedente) e quella degli altri residenti (principalmente famiglie e imprese non finanziarie) è rimasta sostanzialmente stabile al 10,8 per cento.

Sanità, martedì 18 convegno “La cooperazione sanitaria nel mondo”

Sanità, martedì 18 convegno “La cooperazione sanitaria nel mondo”Roma, 14 lug. (askanews) – La recente pandemia da Covid-19 ha ormai reso ineludibile l’impegno per migliorare i sistemi sanitari e la ricerca scientifica a livello globale. Il rischio della diffusione di malattie apparentemente ubicate solo in alcune aree geografiche, in particolare nelle regioni tropicali dei Paesi in via di Sviluppo (PVS), ha reso necessaria una visione più ampia nella tutela della salute. Per questo motivo oggi nei documenti ufficiali dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) si parla di One Health, cioè la difesa del benessere pubblico in tutte le sue forme, umane, animali e vegetali.

La salute del pianeta è unica! Le strutture sanitarie italiane, nelle loro diverse espressioni: Asl, ospedali, policlinici, IRCCSS da sempre sono all’avanguardia nell’innovazione e nell’eccellenza medica. L’Italia è leader nelle cure mediche e nella ricerca clinico-scientifica, in particolare in quella traslazionale e oggi i nostri centri clinici sono tra i più rispettati al mondo per la capacità di tecnologie e trattamenti all’avanguardia garantiti a pazienti provenienti da tutto il mondo. Da oltre quarant’anni, l’Istituto San Gallicano (IRCCS), in collaborazione con l’Istituto Internazionale per le Scienze Medico-Antropologiche e Sociali (IISMAS) è attivo nei maggiori Paesi del mondo, e ha contribuito a realizzare numerosi accordi e progetti clinico-scientifici soprattutto nel Kurdistan iracheno siriano e turco, in Uzbekistan, Etiopia, Libano, Egitto, Siria, Iraq, Cambogia, India, Sri Lanka, Afghanistan, Messico e Cuba. Gli obiettivi perseguiti sono stati e sono tuttora finalizzati al miglioramento delle condizioni di salute dei cittadini di questi Paesi attraverso la condivisione di saperi, esperienze cliniche e la formazione di operatori sanitari locali che operano in collaborazione con personale medico italiano. L’attività di cooperazione ha permesso d’intervenire anche in aree rurali remote. Inoltre, vengono periodicamente avviati programmi di investimento strutturale, economico finalizzati all’aggiornamento professionale, tecnologico e scientifico.

Di tutto questo si parlerà nel corso del convegno “La cooperazione sanitaria nel mondo: l’impegno della Regione Lazio per lo sviluppo clinico-scientifico in Kurdistan”, in programma martedì 18 luglio, dalle ore 9.30 alle 13,30, presso la Regione Lazio (Sala Tevere), nell’ambito del format “Sanit – Forum della Salute”, organizzato da Dreamcom, con il patrocinio della Regione Lazio, e promosso da Istituto dermatologico IRCSS San Gallicano di Roma e IISMAS (Istituto Internazionale Scienze Mediche Antropologiche e Sociali). All’incontro, coordinato e moderato dal prof. Aldo Morrone (Presidente IISMAS), interverranno: Adriano Rossi (presidente Ismeo Roma Aisha Sethi – Docente di Dermatologia presso Yale University – New York), Alessandra Mambrin (Dermatologa IISMAS – Roma), Alessandra Scarabello (Dermatologa IRCCS IFO Istituto San Gallicano), Alessandro Radicchi (Presidente di Europe Consulting Onlus), Antonio Cristaudo (già Direttore Dip. Dermatologia Clinica IRCCS IFO Istituto San Gallicano), Aram Jamal (Chirurgo Ospedale di Sulaimanya – Iraq), Barbara Tavazzi (Delegata del Rettore per l’internazionalizzazione UniCamillus), Ermete Gallo (Direttore Sanitario IRCCS IFO Istituto San Gallicano e Istituto Regina Elena), Gennaro Ciliberto (Direttore Scientifico IRCCS IFO Istituto San Gallicano e Istituto Regina Elena), Haja Hama Sur (Chirurgo Ospedale Oncologico Sulaimanya – Iraq), Haval Abubakr (Governatore di Sulaimanya – Iraq), Kosar Ali (Rettore Università di Sulaimanya – Iraq), Manfred Bergmann (Delegato ONG presso Consiglio Diritti Umani ONU), Marina Cerimele (Direttore Generale IRCCS IFO Istituto San Gallicano e Istituto Regina Elena), Michele Camerota (Console Italiano in Kurdistan Iracheno), Erbil Mohamed Yousif (Direttore Clinica Dermatologica statale di Sulaimanya – Iraq), Nejib Doss (Ospedale Militare di Tunisi – Tunisia), Pierluigi Saraceni (Dermatologo IRCCS IFO Istituto San Gallicano), Sarah Mosca (IRCCS IFO Istituto San Gallicano), Saywan Barzani (Ambasciatore dell’Iraq in Italia), Soran Ahmad (Presidente Istituto Kurdo a Roma), Swra Abdul (Dermatologo Clinica Sulaimanya – Iraq), Valentina Garelli (Dermatologa IISMAS – Roma).

Agricoltura, sensori hi-tech per monitorare la crescita delle piante

Agricoltura, sensori hi-tech per monitorare la crescita delle pianteRoma, 14 lug. (askanews) – Università Campus Bio-Medico di Roma (UCBM) ed Enea, in collaborazione con l’Università di Napoli Federico II, hanno sviluppato e testato sensori in fibra ottica su misura da applicare direttamente su piante e frutti per monitorarne in modo non invasivo crescita e stato di salute. Dai risultati, pubblicati su diverse riviste scientifiche, emergono soluzioni per un’agricoltura sostenibile e smart che utilizza la tecnologia per incrementare qualità e quantità dei raccolti, in uno scenario globale sempre più caratterizzato da cambiamenti climatici e crescita demografica.

“Questo progetto di ricerca nasce da una collaborazione tra tre unità di ricerca dell’Università Campus Bio-Medico di Roma – ‘Misure e strumentazione biomedica’, ‘Scienze degli alimenti e nutrizione’ e ‘Fisica non lineare e modelli matematici’ – e il Centro Ricerche Enea di Frascati”, sottolinea Emiliano Schena, professore ordinario di Misure meccaniche e termiche di UBCM. “L’obiettivo – aggiunge – è quello di sviluppare tecnologie ‘indossabili’ finalizzate al monitoraggio di parametri microambientali e fisiologici della pianta che trovano applicazione nell’ambito dell’agricoltura di precisione. Attraverso queste tecnologie vogliamo estrarre informazioni che consentano di migliorare la gestione della pianta, dall’ottimizzazione della produzione agricola fino al monitoraggio di piante, anche ornamentali”. I sensori realizzati dal gruppo di ricerca – si legge nella notizia che apre il nuovo numero del settimanale ENEAinform@ – hanno caratteristiche diverse in base alle parti delle piante dove raccogliere dati (stelo, foglie o frutti). Gli scienziati hanno lavorato su colture molto diffuse, quali il pomodoro, il melone e la zucchina e altre piante particolarmente utilizzate dall’industria, ad esempio il tabacco.

“Per questo studio abbiamo realizzato due diversi sensori in fibra ottica: il primo dalla forma allungata è stato posizionato sugli steli di una pianta di tabacco e di una di pomodoro coltivate in laboratorio, mentre il secondo dispositivo a forma di anello è stato applicato intorno a un melone e a una zucchina cresciute all’aperto”, spiega Michele Caponero, ricercatore del Laboratorio Enea di Micro e nanostrutture per la fotonica e coautore dello studio. “In entrambi i casi – prosegue – i sensori hanno dimostrato un’elevata sensibilità nel rilevare la crescita delle piante, come l’allungamento dello stelo nel caso del tabacco e del pomodoro e la variazione della circonferenza nel caso del frutto, sia in condizioni protette che in campo, dove abbiamo registrato variazioni significative di condizioni ambientali in termini di temperatura, umidità e illuminazione, anch’esse monitorate grazie a sensori in fibra ottica opportunamente funzionalizzati”. I sensori in fibra ottica – si spiega – stanno emergendo sempre di più come strumenti efficienti e affidabili per il monitoraggio non invasivo in agricoltura: possono essere realizzati ‘su misura’ per renderli facilmente ancorabili alle diverse parti della pianta. Inoltre, sono biocompatibili ed hanno una struttura molto flessibile visto che sono costituiti da fibre ottiche rivestite di silicone. Le loro prestazioni sono garantite da un’elevata sensibilità alla deformazione, che nel caso delle piante corrisponde al loro sviluppo, dall’affidabilità del segnale e da dimensioni miniaturizzate oltre che da un peso ridotto. “I nostri sensori hanno dimostrato di saper monitorare tutti questi aspetti fondamentali per lo sviluppo vegetale, in ‘simbiosi’ con la coltura stessa”, aggiunge Caponero.

L’Unità di ricerca di Misure e strumentazione biomedica di UCBM si è occupata in particolare della realizzazione di sensori indossabili basati sulle fibre ottiche, che utilizzano matrici polimeriche per ancorarli alle piante e monitorare parametri come umidità relativa, temperatura e stato di crescita, superando alcuni dei limiti presenti nelle tecnologie oggi utilizzate nell’agricoltura di precisione. “Gli strumenti ad oggi in uso non permettono infatti il monitoraggio continuo dei parametri né elevate prestazioni a livello temporale, spaziale, di sensibilità e di accuratezza”, conclude Schena. Finora, infatti, per controllare la crescita delle piante sono state usate diverse applicazioni di telerilevamento, come la spettroscopia o i droni, che risultano però poco adatti a un monitoraggio puntuale, accurato e continuo; infatti, per un agricoltore che voglia ottimizzare lo sviluppo delle piante è fondamentale conoscere in modo tempestivo l’influenza dei fattori ambientali sulla produttività delle colture, come l’umidità del suolo e la temperatura che influenzano l’efficienza nell’uso dell’acqua da parte delle piante. Anche siccità e ristagno idrico possono causare un deficit nell’assorbimento di energia e dei nutrienti minerali, portando a una diminuzione della crescita delle piante e del valore nutritivo delle sue parti commestibili.

Attualmente i sensori in fibra ottica opportunamente funzionalizzati sono principalmente impiegati in ambito medico, attraverso indumenti hi-tech che consentono un monitoraggio continuo e in tempo reale di alcuni fondamentali parametri per la salute umana, sviluppati dal Laboratorio Enea di Micro e nanostrutture per la fotonica, in collaborazione con UCBM, nell’ambito del Progetto TECHEA – Technologies for Health.

Arborea: aumenta remunerazione latte ai soci e annucia 25 mln investimenti

Arborea: aumenta remunerazione latte ai soci e annucia 25 mln investimentiMilano, 14 lug. (askanews) – Aumentare la remunerazione dei soci per coprire gli extra costi sostenuti in questi mesi dalle 162 aziende agricole dislocate nella piana di Arborea e nelle altre province sarde. È questa la risposta della Cooperativa assegnatari associati Arborea alla perdurante inflazione che da mesi colpisce le imprese zootecniche locali. Il consiglio d’amministrazione della società lattiero-casearia sarda ha presentato all’assemblea dei soci il provvedimento che porta la remunerazione media per i conferimenti di latte vaccino a 0,58 euro per litro di latte Iva inclusa. L’aumento della remunerazione ai soci, precisa l’azienda, è il frutto di una situazione economica decisamente migliorativa della cooperativa, che ha chiuso il bilancio 2022 in pareggio, recuperando il negativo dell’anno precedente e registrando un aumento di fatturato.

“Il nostro piano industriale – spiega Remigio Sequi, presidente e amministratore delegato della 3A – punta a massimizzare il valore per i soci, supportando lo sviluppo delle stalle, della filiera e del tessuto sociale. È essenziale dare il giusto valore a un alimento così prezioso per la salute, sia per rafforzare la sostenibilità di questa produzione, sia per garantire un latte di ottima qualità al consumatore. Con gli investimenti che abbiamo in programma puntiamo a portare entro il 2023 il prezzo a 0,60 euro al litro: una scelta che rappresenta il concreto impegno dell’azienda per tutelare un distretto produttivo che ha un indotto di circa 3600 persone”. Dopo la presentazione della situazione economica patrimoniale al 30 giugno, in assemblea si è discusso degli investimenti per migliorare l’assetto industriale e produttivo e l’efficienza energetica degli stabilimenti.

“Prevediamo investimenti per circa 25 milioni di euro che andranno a sostenere il nostro processo di crescita sostenibile che punta alla riorganizzazione e al recupero di efficienza – spiega Maria Cristina Manca, direttore operativo di Arborea – A maggio abbiamo lanciato sul mercato il kefir e nei prossimi mesi continueremo a promuovere lo sviluppo sul mercato dei nostri brand con prodotti distintivi ad alto valore aggiunto, sostenendo la distribuzione attraverso un piano vendite e marketing sinergico. Da alcune settimane è on air la nostra nuova campagna di comunicazione nazionale La rivoluzione gentile del latte e stiamo già registrando un grande interesse verso i nostri prodotti sia da parte della distribuzione organizzata che da parte dei consumatori”. Nel 2022 Latte Arborea ha contribuito alla filiera produttiva e all’economia sarda e nazionale, generando impatti diretti, indiretti e indotti pari a oltre 174 milioni di euro (pari a circa lo 0,01% del pil italiano).

Gentiloni: Pnrr permette investire con politica bilancio prudente

Gentiloni: Pnrr permette investire con politica bilancio prudenteBruxelles, 14 lug. (askanews) – “Per quanto riguarda il Pnrr, credo sia molto chiaro che, in una fase in cui dobbiamo avere politiche di bilancio prudenti, e questo è certamente quello che serve per i bilanci dell’anno prossimo, i paesi, soprattutto quelli con alto debito, possono associare a delle politiche di bilancio prudenti questi piani che, con fondi europei, consentono di conservare gli investimenti, e un grande spazio per gli investimenti. Lì è la sfida, quindi, per quanto riguarda il Pnrr”.

Lo ha detto il commissario Ue all’Economia, Paolo Gentiloni, rispondendo ai giornalisti al suo arrivo al Consiglio Ecofin oggi a Bruxelles. A chi gli chiedeva se parlerà del Pnrr italiano oggi, a margine del Consiglio, con il ministro dell’Economia e Finanza, Giancarlo Giorgetti, Gentiloni si è limitato a rispondere: “Non ci mancano le occasioni per discutere con il ministro Giorgetti”.