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Edison, a Marghera centrale di ultima generazione: pronta per l’idrogeno

Edison, a Marghera centrale di ultima generazione: pronta per l’idrogenoPorto Marghera (Ve), 16 giu. (askanews) – Edison ha inaugurato a Porto Marghera (Venezia) la centrale termoelettrica più efficiente d’Italia. Il nuovo impianto di Marghera Levante è la prima centrale termoelettrica di ultima generazione nel Paese e tra le più efficienti al mondo. Grazie alla turbina GT36 è in grado di abbattere le emissioni specifiche di ossidi di azoto fino al 70% e quelle di anidride carbonica fino al 30% rispetto alla media dell’attuale parco termoelettrico italiano. La nuova turbina (di Ansaldo Energia) è anche tecnologicamente pronta per l’impiego di idrogeno fino al 50% in miscela col gas naturale.

Il nuovo impianto è il risultato di un intervento di ammodernamento della centrale termoelettrica preesistente, realizzata nel 1964 e costantemente rinnovata nelle tecnologie, tanto da divenire nel 1992 il primo ciclo combinato a gas naturale realizzato in Italia. I lavori di cantiere hanno avuto una durata complessiva di 4 anni, impiegando fino a 1.000 maestranze durante le fasi di picco e 250 imprese fornitrici, per un investimento complessivo di circa 400 milioni di euro. L’impianto ha una potenza installata pari a 780 MW e un rendimento energetico del 63%, il più alto reso disponibile oggi dalla tecnologia, soddisfacendo il fabbisogno annuale equivalente di circa 2.000.000 di famiglie. “Siamo orgogliosi di essere i primi, ancora una volta, a portare innovazione in Italia con un impianto di ultima generazione altamente strategico per la flessibilità e l’adeguatezza del sistema elettrico nazionale”, ha commentato Nicola Monti, amministratore delegato di Edison. “Un obiettivo che ci siamo posti in quanto operatore responsabile, leader della transizione energetica del Paese. Edison ha nel proprio Dna la capacità di innovare, una capacità che si rispecchia nei suoi 140 anni di primati industriali. E grazie alle sinergie con un territorio particolarmente vitale come il Veneto e alla collaborazione con un’eccellenza italiana come Ansaldo Energia celebriamo oggi questo importante traguardo”.

Edison ha un piano di investimenti pari a 10 miliardi da qui al 2030 dedicato alla transizione energetica, di cui la metà destinato alla crescita nelle fonti rinnovabili. “E il nuovo impianto di Marghera – ha sottolineato Monti – è la dimostrazione concreta di come le diverse tecnologie possano concorrere all’obiettivo comune della decarbonizzazione, per garantire la sicurezza della fornitura energetica e la sostenibilità economica”.

Prodi, l’ultimo saluto alla moglie Flavia, aperta camera ardente

Prodi, l’ultimo saluto alla moglie Flavia, aperta camera ardenteBologna, 16 giu. (askanews) – Si è aperta alle 9 nella Chiesa di San Giovanni in Monte a Bologna la camera ardente di Flavia Franzoni, moglie di Romano Prodi, scomparsa martedì all’età di 76 anni durante una camminata con il marito e alcuni amici sul sentiero di San Francesco tra Perugia e Assisi. I funerali saranno celebrati alle 11,30 dal cardinale di Bologna, Matteo Zuppi, presidente della Conferenza episcopale italiana.

Tante le persone che sono arrivate per portare un ultimo saluto a Flavia Franzoni, tanti amici di famiglia e parenti che sono stati accolti sul sagrato della chiesa dall’ex premier assieme ai figli Giorgio e Antonio. Sono presenti, tra gli altri, l’ex ministro ed ed ex segretario del Partito democratico Enrico Letta, l’ex ministro dell’Industria nel governo Dini, Alberto Clò. In San Giovanni in Monte sono arrivati anche l’imprenditore Luigi Abete, l’ex presidente di Confindustria Emilia-Romagna, Annamaria Artoni, l’economista Alberto Quadrio Curzio, l’ex tesoriere del Pd di Bologna, Mauro Roda, il medico sportivo Francesco Conconi. Nell’immagine-ricordo di Flavia Franzoni è stata ripresa un passaggio del libro dei Proverbi dell’Antico Testamento: “Una donna virtuosa chi la troverà? Il suo pregio sorpassa di molto quello delle perle. Il cuore di suo marito confida in lei, ed egli non mancherà mai di provviste”. Lo stesso passaggio che verrà letto durante la messa delle esequie.

Taobuk Festival SeeSicily: il futuro rivoluzionario della scienza

Taobuk Festival SeeSicily: il futuro rivoluzionario della scienzaMilano, 16 giu. (askanews) – Le prospettive future della ricerca scientifica dinanzi alle diverse prospettive connessi al valore della “Libertà”: è la chiave al centro della XIII edizione di “Taobuk Festival SeeSicily”, l’incontro ideato e diretto da Antonella Ferrara e in programma a Taormina dal 15 al 19 giugno.

Scienziati di altissimo livello rifletteranno sulle ultime frontiere della scienza come le biotecnologie e gli strumenti di cura innovativi basati su materiale genetico, cellule staminali e tessuti: temi intimamente legati al concetto di libertà e ai confini che la società, ma anche gli stessi ricercatori, costruiscono oggi intorno alla ricerca scientifica. In programma, in collaborazione con l’Università degli Studi di Messina, a partire dalle ore 10.30 nell’Aula Magna del Rettorato, quattro lezioni magistrali dei vincitori dei prestigiosi “Taobuk Da Vinci Award 2023”. Il giapponese Shinya Yamanaka – Nobel 2012 per la Medicina – parlerà, da remoto, della trasformazione di cellule umane in staminali e della “nuova frontiera di ricerca medica tra aspettative e promesse”; l’americano Gregg Leonard Semenza – Nobel 2019 per la Medicina e la Fisiologia – spiegherà, in collegamento, il ruolo dell’ipossia in fisiologia e in medicina nella ricerca scientifica; l’esperto l’israeliano in biotecnologie Tal Dvir illustrerà l’utilizzo della stampa in 3D del cuore utilizzando le cellule del paziente; l’ultima conferenza è affidata all’italiano Camillo Ricordi, massimo esperto mondiale nel campo dei trapianti, che racconterà dei protocolli all’avanguardia per la rigenerazione pancreatica per la cura del diabete.

Alle lezioni magistrali, venerdì, 12.30, farà seguito una tavola rotonda con focus sull’accesso alle cure e la sostenibilità delle terapie avanzate, introdotta da Carmen Mortellaro, alla quale interverranno Giuseppe Ippolito, direttore DG ricerca e innovazione in Sanità del Ministero della Salute; Giulio Pompilio, direttore scientifico del Centro cardiologico Monzino e presidente della Commissione Scientifica OTA; Franco Locatelli, Direttore del Dipartimento di Oncoematologia dell’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù di Roma; Lorenzo Piemonti, primario dell’Unità Operativa di Medicina Rigenerativa e dei Trapianti dell’Ospedale San Raffaele e direttore del Diabetes Research Institute e responsabile del programma di trapianti di isole umane. I relatori insisteranno sull’importanza per la medicina del prossimo futuro – anche come impatto economico, delle terapie avanzate innovative: un settore emergente reso possibile dai progressi fatti negli ultimi vent’anni nel campo delle biotecnologie, che offre nuove opportunità per la diagnosi e il trattamento di gravi patologie per le quali i trattamenti convenzionali si sono dimostrati inefficaci o assenti.

A conclusione della giornata, la cerimonia di conferimento dei Taobuk Da Vinci Award 2023: il premio – fortemente voluto dalla presidente Antonella Ferrara – porta il nome di Leonardo Da Vinci e viene assegnato ogni anno alle personalità che si sono distinte in campo medico-scientifico, puntando a diventare uno degli appuntamenti di riferimento per la comunità scientifica internazionale. (nella foto: Shinya Yamanaka, Nobel 2012 per la Medicina, tra i relatori al Taobuk Festival SeeSicily 2023)

Pechino: Ue la smetta di discriminare aziende cinesi come Huawei

Pechino: Ue la smetta di discriminare aziende cinesi come HuaweiRoma, 16 giu. (askanews) – L’Unione europea rispetti le regole del commercio e non attacchi le compagnie cinesi come Huawei e ZTE con la scusa della sicurezza. L’ha detto oggi il portavoce del ministero degli Esteri cinese Wang Wenbin nella quotidiana conferenza stampa a Pechino.

“La Commissione europea continua a sostenere che Huawei, ZTE e altre società di tlc cinesi presentano rischi per la sicurezza, ma non possono produrre alcuna prova. Questa è una tipica presunzione di colpevolezza e la Cina vi si oppone fermamente”, ha affermato Wang Wenbin. Wang Wenbin ha anche affermato che Huawei e ZTE operano in Europa da molti anni “e, non solo non hanno mai messo in pericolo la sicurezza europea, ma hanno anche promosso con forza lo sviluppo del settore delle telecomunicazioni europeo e creato notevoli benefici economici e sociali”.

La Commissione europea – ha sostenuto ancora Wang – ha designato pubblicamente i fornitore cinesi come compagnie “ad alto rischio senza basi legali e prove fattuali, il che viola lo spirito della legge ed è anche una flagrante violazione dei principi dell’economia di mercato, del libero scambio e della concorrenza leale che l’Unione europea ha sempre sbandierato”. Wang ha esortato quindi l’Ue “a rispettare le regole economiche e commerciali internazionali, per evitare la politicizzazione, e ad astenersi dal sopprimere le società di altri paesi in nome della sicurezza”.

Inflazione, Istat conferma: a maggio in calo al 7,6%, giù energia

Inflazione, Istat conferma: a maggio in calo al 7,6%, giù energiaRoma, 16 giu. (askanews) – A maggio l’inflazione registra un aumento dello 0,3% su base mensile e del 7,6% su base annua, da +8,2% nel mese precedente. Lo ha reso noto l’Istat confermando la stima preliminare.

La decelerazione del tasso di inflazione si deve, in prima battuta, al rallentamento su base tendenziale dei prezzi dei Beni energetici non regolamentati (da +26,6% a +20,3%) e, in misura minore, di quelli degli Alimentari lavorati (da +14,0% a +13,2%), degli Altri beni (da +5,3% a +5%), dei Servizi relativi ai trasporti (da +6,0% a +5,6%) e dei Servizi ricreativi, culturali e per la cura della persona (da +6,9% a +6,7%). Tali effetti sono stati solo in parte compensati dalle tensioni al rialzo dei prezzi degli Alimentari non lavorati (da +8,4% a +8,8%) e di quelli dei Servizi relativi all’abitazione (da +3,2% a +3,5%). L’”inflazione di fondo”, al netto degli energetici e degli alimentari freschi, registra un lieve rallentamento da +6,2% a +6%, così come quella al netto dei soli beni energetici, che passa da +6,3% a +6,2%.

Si attenua la crescita su base annua dei prezzi dei beni (da +10,3% a +9,3%) e in misura minore quella relativa ai servizi (da +4,8% a +4,6%), portando il differenziale inflazionistico tra il comparto dei servizi e quello dei beni a -4,7 punti percentuali, da -5,5 di aprile. I prezzi dei Beni alimentari, per la cura della casa e della persona rallentano in termini tendenziali (da +11,6% a +11,2%), come anche quelli dei prodotti ad alta frequenza d’acquisto (da +7,9% a +7,1%).

L’aumento congiunturale dell’indice generale si deve principalmente ai prezzi degli Alimentari non lavorati (+1,5%), dei Servizi ricreativi, culturali e per la cura della persona (+1,0%), degli Alimentari lavorati (+0,6%) e dei Servizi relativi all’abitazione (+0,4%), a cui si oppone il calo dei prezzi degli Energetici non regolamentati (-1,6%) e regolamentati (-0,2%). L’inflazione acquisita per il 2023 è pari a +5,6% per l’indice generale e a +4,7% per la componente di fondo.

L’indice armonizzato dei prezzi al consumo aumenta dello 0,3% su base mensile e dell’8% su base annua (in decelerazione da +8,6% di aprile); la stima preliminare era +8,1%. L’indice nazionale dei prezzi al consumo per le famiglie di operai e impiegati, al netto dei tabacchi, registra un aumento dello 0,2% su base mensile e del 7,2% su base annua.

Non è solo una questione di innovazione, la transizione digitale deve essere anche culturale

Non è solo una questione di innovazione, la transizione digitale deve essere anche culturaleRoma, 16 giu. (askanews) – Se prima del Covid-19, la transizione digitale poteva essere considerata un’opportunità per le imprese, oggi è una priorità sulla quale investire, a prescindere dalla dimensione aziendale. Ma per poter rendere le imprese 4.0, occorre infatti stabilire una connessione tra sistemi fisici e digitali, definendo nuovi modelli di business in un contesto sempre più fluido ed interconnesso. Il processo non è semplice. Fortunatamente si può contare sull’aiuto di alcune società in grado di promuovere progetti di innovazione di processo e di prodotto, ingegneria e progettazione, finanza agevolata e servizi per le Imprese. Parliamo di professionisti in grado di accompagnare i clienti nel percorso di transizione digitale attraverso soluzioni IT complesse, rivolte sia alla Pubblica amministrazione sia alle aziende private.

“Trasferire e diffondere la sensibilità della transizione digitale è prima di ogni altra cosa un problema culturale più tecnologico”, ammonisce Giovanni Riefoli, fondatore e amministratore unico di Plus Innovation di Bari. “Dipende da come ogni uomo, non per forza l’imprenditore, si pone davanti alle cose con lo sguardo aperto, senza dare nulla per scontato. E’ una visione quasi filosofica. ‘Io so di non sapere’ diceva del resto Socrate. Ma se gli imprenditori, nel 90% dei casi dicono ‘noi abbiamo sempre fatto così’, questo atteggiamento non consente di affrontare il tema dell’innovazione e del cambiamento in maniera adeguata”. Come si può far comprendere loro che si possono tentare strade alternative e soprattutto vincenti? La risposta arriva ancora una volta dal leader della società barese. “Noi svolgiamo un’attività di tipo quasi educativo: andiamo nelle imprese e condividiamo la nostra filosofia. Poi recepiamo le loro obiezioni, considerazioni, idee e soprattutto bisogni che nel 90% sono sconosciuti agli stessi imprenditori. Migliorare l’esperienza del cliente è il fattore discriminante più importante per il rendimento di ogni azienda, incluse le piccole medie imprese, che rappresentano l’ossatura dell’economia italiana”. Ma perché la rivoluzione culturale di cui parla Riefoli è così importante? “Abbiamo una grande sfida da affrontare, il tempo sta accelerando e con esso anche la spinta al cambiamento, fattore insito nella stessa possibilità di mantenersi vivi e non semplicemente di sopravvivere”. L’avvertimento è abbastanza chiaro. Se un’azienda non riesce a evolversi e adeguarsi al nuovo che avanza, può correre il rischio di fallire. “Adottare tecnologie di ultima generazione non basta- incalza il Ceo- Bisogna comprendere realmente l’evoluzione del mercato e acquisire la capacità di ridefinire i processi aziendali, in un’ottica di modularità e riconfigurabilità continua, per garantire il corretto funzionamento di tutta la ‘macchina’, indicando e condividendo mission, valori e obiettivi da raggiungere”. Concetti non proprio chiari ai più. “Per molte Pmi italiane, la gestione del cambiamento è un argomento ancora in stand by, con livelli di adozione dell’Ict di molto al di sotto della media europea, gap che potrebbe determinare la loro estinzione nel prossimo futuro. L’integrazione delle tecnologie digitali al ‘fare impresa’, come nuovo modello produttivo, si basa sull’interconnessione tra diverse componenti produttive e su una vision orientata all’innovazione di prodotto e di processo che include anche concetti di sostenibilità, privacy, trasparenza, green economy. Aspetti che devono necessariamente contribuire alla ridefinizione dell’intero ecosistema socio-economico. Non si tratta di uno scenario futuristico, ma di una realtà che sta investendo la sfera imprenditoriale in maniera esponenziale e trasversale”, sottolinea l’amministratore di Plus Innovation.

Cosa si può fare per condurre la propria azienda verso la Transizione digitale, divenendo una realtà 4.0? Il consiglio di Riefoli non lascia spazio a interpretazioni “intraprendere un cambiamento di questa portata deve partire innanzitutto da una presa di coscienza, in primis a livello manageriale. Questo cambio di paradigma è molto complesso e può richiedere l’assistenza di terzi, non solo per l’implementazione di nuovi strumenti tecnologici, ma anche per strutturare processi interni più snelli ed efficienti, per diffondere una cultura aziendale orientata al rinnovamento che coinvolga tutti gli attori della filiera e, non da ultimo, rispondere alle rinnovate esigenze dei clienti, offrendo soluzioni che generino valore condiviso”. Ma entriamo nel dettaglio per comprendere su cosa lavorano gli esperti. “A noi interessa conoscere i dati aziendali, perché solo in questo modo è possibile essere competitivi e mantenere un livello di efficienza importante”, afferma Riefoli. Tradotto in parole povere, si devono esaminare attentamente i cosiddetti “cigni neri” (pandemia, Guerra in Ucraina, etc;) che da quattro anni a questa parte incidono negativamente sull’andamento economico delle imprese. Quali sono i dati che dovrebbero invece conoscere le aziende? “Noi abbiamo sperimentato che spesso le aziende hanno difficoltà a gestire e verificare, nell’immediato, lo stato di salute dell’azienda. Talora non conoscono i dati base della loro organizzazione (il costo del personale, il costo delle materie prime, i costi dell’energia e in generale i costi indiretti che sostengono mediante terzi). Ebbene, se il mio business si impatta in una filiera, attraverso costi di terzi o viceversa e io devo vendere il prodotto a terzi, tutti questi andamenti dovrei non dico prevenirli (il che sarebbe l’optimum), ma almeno conoscere in tempo reale lo stato attuale della situazione. Ribadisco che il tema fondamentale è conoscere, per competere e per crescere. La transizione digitale dovrebbe iniziare con una dichiarazione del problema, una chiara opportunità o un obiettivo ambizioso. Potrebbe riguardare il miglioramento dell’esperienza del cliente, la riduzione dell’attrito, l’aumento della produttività o l’aumento della redditività, ad esempio, utilizzando tecnologie digitali abilitanti che non erano disponibili anni fa”, continua il manager. Ma quali sono le novità, le innovazioni da portare in un’azienda? “La prima cosa sicuramente è quella di introdurre delle tecnologie di gestione della conoscenza dei fenomeni. Porto qualche esempio reale. Se un addetto vendita di un supermercato ha bisogno di conoscere lo stock e la giacenza di un prodotto sullo scaffale, rivolgere la domanda a un palmare dotato di Intelligenza artificiale e avrà la risposta in tempo reale. O ancora, un nostro cliente assume molti dipendenti. Non si tratta di una società di lavoro interinale, ma di una grossa azienda che lavora su commesse. Il principale problema è rappresentato dalla selezione delle candidature che arrivano sul sito. Noi abbiamo creato un sistema per cui i curriculum pervenuti vengono scaricati e letti in maniera sommaria da una intelligenza artificiale, da un sistema che prende delle parole chiave. In questo modo i CV vengono smistati in liste di appropriatezza rispetto all’incarico che si va a determinare. Ma è anche possibile creare sistemi per la gestione dei resi, del venduto. Lo facciamo per diverse attività commerciali, inclusi i ristoranti. Monitoriamo, cataloghiamo la merce acquistata e calcoliamo il prezzo finale in modo che il nostro cliente possa ottenere profitto e non rimetterci”, conclude. Insomma, la posta in gioco è alta. Accogliere questo cambiamento significa far crescere la propria azienda in linea con una trasformazione inevitabile, a livello globale.

Xi riceve Bill Gates: è un amico della Cina

Xi riceve Bill Gates: è un amico della CinaRoma, 16 giu. (askanews) – Il presidente cinese Xi Jinping ha ricevuto oggi a Pechino il fondatore di Microsoft Bill Gates, in Cina per le sue attività filantropiche. Lo ha riferito la portavoce del ministeo degli Esteri Hua Chunying.

“Il presidente Xi ha affermato che il signor Gates è il primo amico americano che ha incontrato a Pechino quest’anno. Le persone sono il fondamento di relazioni Cina-Usa. Contiamo sul popolo americano e speriamo in un’amicizia duratura tra i due popoli”, ha scritto Hua. La fondazione di Gates ha promesso 50 milioni di dollari per aiutare gli sforzi cinesi per combattere la malaria e la tubercolosi. E’ la prima volta che l’ex numero uno di Microsoft si reca in Cina negli ultimi quattro anni.

L’incontro anticipa la prevista visita in Cina del segretario di Stato americano Antony Blinken a partire da domenica. La fondazione Bill and Melida Gates ha annunciato anche che rinnoverà una collaborazione con il Global Health Drug Discovery Institute (GHDDI), un gruppo con sede a Pechino istituito da Gates, dal governo municipale di Pechino e dalla prestigiosa Università Tsinghua.

“La Cina ha ottenuto risultati significativi riducendo la povertà e migliorando i risultati sanitari in Cina”, ha affermato Gates ieri, parlando al GHDDI. “Spero che la Cina possa svolgere un ruolo ancora più importante nell’affrontare le sfide attuali, in particolare quelle che devono affrontare i paesi africani”. Gates aveva visitato l’ultima volta la Cina nel 2019. Allora fu ricevuto dalla first lady Peng Liyuan per discutere del lavoro della sua fondazione nella prevenzione dell’HIV/AIDS.

Una serie di grandi imprenditori americani ha già visitato la Cina quest’anno, esprimendo il proprio ottimismo sul suo vasto mercato e sui legami commerciali tra le due potenze economiche. Il CEO di JPMorgan Chase Jamie Dimon ha visitato la Cina nelle ultime settimane, così come il numero uno di Tesla Elon Musk, nella sua prima visita in più di tre anni. A marzo,l’amministratore delegato di Apple Tim Cook ha visitato Pechino.

Imperatore Giappone va in Indonesia, prima visita da ascesa trono

Imperatore Giappone va in Indonesia, prima visita da ascesa tronoRoma, 16 giu. (askanews) – L’imperatore del Giappone Naruhito parte domani per l’Indonesia, nella prima visita ufficiale all’estero dopo la sua ascesa al Trono del Crisantemo nel 2019.

Stabilire relazioni internazionali serene “è uno dei pilastri più importanti del ruolo della famiglia imperiale”, ha detto l’imperatore in una conferenza stampa, nella quale ha aggiunto di sperare che la visita “aiuterà a stimolare lo scambio tra le giovani generazioni e ad approfondire lo scambio bilaterale e la buona volontà”. “C’è stato un periodo difficile nelle relazioni tra i due paesi”, ha detto Naruhito, parlando dell’occupazione giapponese dell’Indonesia durante la seconda guerra mondiale.

Prima di abdicare al trono, i genitori di Naruhito – l’imperatore emerito Akihito e l’imperatrice emerita Michiko – hanno visitato i paesi asiatici nella speranza di alleviare le lamentele storiche della guerra. “Intendo onorare e sostenere il valore che poniamo nella pace”, ha dettoancora Naruhito. L’imperatore ha confermato che Masako, l’imperatrice consorte che ha lottato a lungo con problemi di salute causati dallo stress, sarà con lui nel viaggio. “Non vedo l’ora di avere l’opportunità di approfondirela nostra comprensione dell’Indonesia”, ha detto.

La coppia imperiale è stata invitata dal presidente indonesiano Joko Widodo in occasione della sua visita, assieme alla first lady indonesiana, al Palazzo imperiale di Tokyo a luglio 2022. Quest’anno ricorre il 50mo anniversario dell’Accordo di amicizia e cooperazione tra il Giappone e l’Associazione delle nazioni del sud-est asiatico (Asean), presieduta nel 2023 prioprio dall’Indonesia.

L’ultima uscita all’estero della coppia imperiale nipponica è avvenuta nel settembre dello scorso anno, quando hanno partecipato alle esequie solenni della regina Elisabetta II. Ma questa è la prima visita ufficiale dall’intronazione di Naruhito nel 2019. Anche i genitori dell’imperatore Naruhito, l’ex imperatore Akihito e l’ex imperatrice Michiko, avevano visitato l’Indonesia nel 1991 come parte del loro primo tour all’estero dopo la sua intronizzazione alcuni anni prima. Naruhito è il primo imperatore giapponese ad avere nel suo curriculum degli studi all’estero, essendo stato per due anni all’Università di Oxford. Masako, dal canto suo, oltre a essere stata anche lei oxfordiana, ha lavorato in diplomazia prima del matrimonio con l’allora principe.

Pnrr, Gentiloni: decisione su III rata entro fine mese o a breve

Pnrr, Gentiloni: decisione su III rata entro fine mese o a breveRoma, 15 giu. (askanews) – “Complessivamente penso che questa decisione arriverà per la fine del mese o nel breve termine”. Lo ha affermato il commissario europeo all’Economia, Paolo Gentiloni, rispondendo ad una domanda sul pagamento della III rata del Pnrr all’Italia, durante la conferenza stampa al termine dell’Eurogruppo.

“In questi giorni – ha riferito – ci sta una delegazione dei nostri servizi a Roma e penso che questa missione probabilmente darà alcune risposte” alle domande sul Pnrr italiano. “Voglio anche aggiungere, non per minimizzare il problema, che la stessa cooperazione costruttiva è stata necessaria con altri Paesi che non sono stati in grado di concludere nei giorni previsti. Quindi, complessivamente, lavoriamo in maniera positiva e avremo una decisione penso per la fine del mese”, ha ribadito.

Gentiloni: economia eurozona resta resiliente, ma alta incertezza

Gentiloni: economia eurozona resta resiliente, ma alta incertezzaRoma, 15 giu. (askanews) – “L’economia dell’eurozona resta resiliente”, ma “in un contesto di persistente elevata incertezza, come dimostra la revisione dei dati sul Pil del primo trimestre di diversi Stati membri”. Lo ha affermato il commissario europeo all’Economia, Paolo Gentiloni nella conferenza stampa al termine dell’Eurogruppo.

Ai lavori, oggi e domani con tutto l’Ecofin, partecipa anche la direttrice del Fmi, Kristalina Georgieva rispetto alle valutazioni dell’istituzione di Washington sui Paesi Ue. “Particolarmente incoraggiante è la forza dei nostri mercati del lavoro: nel primo trimestre dell’anno l’occupazione è cresciuta dello 0,6% nell’eurozona”, hanno notato Gentiloni. E intanto i prezzi dell’energia e l’inflazione totale hanno continuato ad attenuarsi, sebbene al 6,1% a maggio il carovita resti elevato. “Quindi è cruciale che le politiche di bilancio e monetarie spingano nella stessa direzione”, ha concluso.