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Vino, Consorzio Franciacorta corre Mille Miglia su Fiat Spider 1955

Vino, Consorzio Franciacorta corre Mille Miglia su Fiat Spider 1955Milano, 11 giu. (askanews) – Franciacorta è “official sparkling wine” anche dell’edizione 2023 della Mille Miglia, la celebre gara di auto d’epoca che quest’anno si corre dal 13 al 17 giugno. Per festeggiare Brescia-Bergamo Capitale della cultura, Franciacorta gareggerà con l’auto numero 378, una Fiat 1100 TV Spider del 1955 e porterà sulle strade italiane diversi ospiti per promuovere la bollicina bresciana. Da Brescia a Roma guiderà Giorgia Surina, attrice e conduttrice radiofonica e televisiva che passerà poi il testimone a Giuseppe Maggio, attore italiano che guiderà fino a Milano dove gli succederà Gresy Daniilidis, imprenditrice digitale italo-greca che concluderà la gara fino a Brescia.

“L’automobilismo d’epoca e la produzione di vino italiano di qualità – ha dichiarato il presidente del Consorzio, Silvano Brescianini – condividono la passione per la tradizione e l’eccellenza”. Per Bergamo Brescia 2023, quest’anno, la gara attraverserà la Franciacorta, costeggiando le sponde del Lago d’Iseo (Sarnico – Iseo) per poi passare per il territorio dei Comuni di Provaglio d’Iseo, Passirano, Cazzago San Martino, Gussago e Cellatica. Franciacorta sarà inoltre presente in tutte le aree Mille Miglia a Brescia nei giorni precedenti la partenza e l’arrivo. Nel frattempo si è appena conclusa la settimana newyorkese per Franciacorta, un appuntamento ormai annuale tra cene di gala, masterclass e degustazioni, che ha preso via il 6 giugno con una cena di gala all’insegna dell’italianità, ambientata nella suggestiva cornice dello Slowear Store (il brand di moda veneto con cui Franciacorta collabora da anni) di Lafayette Street, nel cuore di Soho, che si è trasformato, in via del tutto eccezionale, in un ristorante gourmet. La cena esclusiva ha visto 50 ospiti vip tra importanti giornalisti, personaggi della società newyorkese e influencer americani.

Il giorno successivo si è tenuta una degustazione di 12 basi di Franciacorta e di diverse tipologie tra millesimati e riserve, con un focus sulle caratteristiche dei suoli e sui progetti legati alla sostenibilità, che ha coinvolto 50 sommelier dei più importanti ristoranti newyorkesi. Mercoledì 7 giugno, in collaborazione con la prestigiosa rivista statunitense “Wine Enthusiast”, è stato organizzato un aperitivo aperto al pubblico durante il quale, guidati da Jeff Porter, writer at large, gli ospiti hanno degustato diversi Franciacorta in abbinamento a finger food creati ad hoc per la serata nella Water Tower del Williamsburg Hotel. “Gli Stati Uniti sono il primo mercato per il vino al mondo e sicuramente per Franciacorta un’opportunità in fase di sviluppo e costante crescita” ha spiegato Brescianini, ricordando che a fine 2022, gli Usa rappresentavano il 12,1% dell’export e ad aprile di quest’anno circa il 13%.

Ubs: acquisizione Credit Suisse completata, inizia nuovo capitolo storico

Ubs: acquisizione Credit Suisse completata, inizia nuovo capitolo storicoMilano, 12 giu. (askanews) – Ubs ha completato l’acquisizione dell’ex rivale Credit Suisse, realizzando la più grande fusione bancaria dal 2008 e creando un colosso globale della gestione dei patrimoni.

“Abbiamo completato l’acquisizione legale del Credit Suisse”, hanno annunciato i vertici di Ubs in una lettera aperta pubblicata sui giornali elvetici e internazionali, parlando dell’”inizio di un nuovo capitolo storico”. Nella lettera, i vertici di Ubs sottolineano la sua forte cultura aziendale e il suo approccio “conservativo” al rischio, chiarendo che non scenderà a “nessun compromesso”. Per evitare il collasso della seconda banca svizzera, il 19 marzo Ubs ha accettato di acquistare Credit Suisse su pressione delle autorità per 3 miliardi di franchi svizzeri. Il gruppo supervisionerà 5.000 miliardi di dollari di asset. La fusione pone fine ai 167 anni di storia del Credit Suisse, colpita negli ultimi anni da scandali e perdite.

Le due banche impiegano complessivamente 120.000 dipendenti in tutto il mondo, anche se Ubs ha già dichiarato che taglierà posti di lavoro per sfruttare le sinergie e ridurre i costi. Venerdì scorso, il Ceo di Ubs Sergio Ermotti ha avvertito che i prossimi mesi saranno probabilmente “accidentati”, poiché l’integrazione porterà a “ondate” di decisioni difficili, in particolare in materia di occupazione.

Ex manager Samsung arrestato: avrebbe rubato segreti chip per Cina

Ex manager Samsung arrestato: avrebbe rubato segreti chip per CinaRoma, 12 giu. (askanews) – Un ex manager di alto livello di Samsung Electronics è stato arrestato e incriminato per aver rubato segreti industriali del gigante dei chip sudcoreano per costruire un impianto di chip in Cina. L’hanno dichiarato oggi fonti giudiziarie sudcoreane, secondo quanto riferisce l’agenzia di stampa Yonhap.

L’ex dirigente di 65 anni, il cui nome è rimasto celato, è stato accusato di aver violato le leggi sulla protezione della tecnologia industriale e sulla prevenzione della concorrenza sleale, secondo l’ufficio del procuratore distrettuale di Suwon. Il manager è accusato di aver tentato di costruire una fabbrica completa di semiconduttori, imitazione di Samsung, in Cina dopo aver acquisito illegalmente dati riservati dell’azienda, inclusi dati d’ingegneria di base (BED) dell’impianto di chip, il layout del processo e i disegni di progettazione, dall’agosto 2018 al 2019.

La procura ha anche incriminato altre sei persone – un dipendente di un subappaltatore di Samsung Electronics e cinque dipendenti di un produttore di chip cinese fondato dall’ex dirigente – senza carcere, con l’accusa di collusione nella presunta fuga di notizie tecnologiche. Secondo i pubblici ministeri, l’ex dirigente aveva tentato di utilizzare le tecnologie e i dati rubati per costruire una copia dell’impianto di chip Samsung Electronics a soli 1,5 chilometri dall’impianto di chip dell’azienda a Xian, nella Cina occidentale. Ma il suo piano non si sarebbe concretizzato poiché una società taiwanese ha infranto la sua promessa di investire 8mila miliardi di won (6,2 miliardi di dollari) nel progetto.

Invece, secondo quanto riferito, l’ex dirigente ha ricevuto un investimento da investitori cinesi e ha realizzato prodotti di prova da un impianto di produzione di chip costruito sulla base della tecnologia Samsung a Chengdu l’anno scorso. Il suo impianto di chip cinese ha assunto circa 200 persone da Samsung e SK hynix Inc. Presumibilmente ha incaricato i suoi dipendenti di ottenere e utilizzare i dati di progettazione dei semiconduttori di Samsung.

Si schianta un bus in Australia, almeno 10 morti e 25 feriti

Si schianta un bus in Australia, almeno 10 morti e 25 feritiRoma, 12 giu. (askanews) – Almeno 10 persone sono rimaste uccise e 25 sono state ricoverate in ospedale in Australia dopo che il bus in cui viaggiavano si è schiantato. È accaduto domenica, mentre tornavano da un matrimonio in una regione vinicola nell’est del Paese.

L’autobus, riferisce la CNN, si è ribaltato in una rotatoria vicino alla città di Greta, nel Nuovo Galles del Sud, nella regione di Hunter, detta anche Hunter Valley, a circa due ore e mezza a nord-ovest di Sydney. L’autista dell’autobus, 58 anni, è stato arrestato. La polizia ha dichiarato che non è rimasto ferito nell’incidente. L’autobus trasportava persone di ritorno da festeggiamenti in un’azienda vinicola quando si è schiantato, ha dichiarato il governatore del Nuovo Galles del Sud, Chris Minns. Minns ha definito l’incidente un “evento profondamente tragico”, aggiungendo che i residenti della regione “saranno scioccati e rattristati”.

Le segnalazioni di emergenza sono arrivate poco prima di mezzanotte e la polizia ha inviato sul posto diversi elicotteri, unità antincendio e ambulanze. L’assistente commissario della polizia del New South Wales, Tracy Chapman, ha dichiarato che è troppo presto per commentare le circostanze dell’incidente, ma che la polizia dispone di “informazioni sufficienti” per sporgere denuncia contro il conducente. Chapman non ha specificato quali siano queste accuse, ma ha detto che il luogo dell’incidente viene trattato come una scena del crimine.

Il primo ministro australiano Anthony Albanese ha espresso le sue condoglianze dopo l’incidente “orribile”: “Tutti gli australiani che si sono svegliati con le tragiche notizie provenienti dall’Hunter inviano le nostre più sentite condoglianze ai cari di coloro che sono stati uccisi in questa orribile tragedia dell’autobus”, ha dichiarato Albanese su Twitter. “Un giorno di gioia che si conclude con una perdita così devastante è davvero crudele. Il nostro pensiero va anche a coloro che sono rimasti feriti”.

Ucraina,Zuppi:rischio nucleare deve farci paura,folle accettarlo

Ucraina,Zuppi:rischio nucleare deve farci paura,folle accettarloRoma, 11 giu. (askanews) – “Poi noi siamo capaci di abituarci a tutto ma il rischio del nucleare non può non farci paura. È folle accettare che ci possa essere il ricorso al nucleare”. Lo ha affermato l’incaricato del Papa per l’Ucraina e presidente della Cei cardinale Matteo Zuppi sulla guerra in Ucraina.

£Per questo – ha sottolineato – ho accettato di dare una mano al tentativo di Papa Francesco di impedire che l’incendio della guerra possa divampare di più, provando a ottenere invece un modo diverso dalle armi per arrivare alla pace”.

Diritti, Zuppi: vietare utero in affitto non è il Medioevo

Diritti, Zuppi: vietare utero in affitto non è il MedioevoRoma, 11 giu. (askanews) – “A parte toni agonistici e comportamenti gladiatori che andrebbero messi da parte io non penso affatto che essere contrari all’utero in affitto significhi ritorno al Medioevo. Non mi pare affatto che consentirlo significhi modernità”. Lo ha affermato il presidente della Cei Matteo Zuppi, parlando a Bologna a Repubblica delle Idee

“Ci sono tanti altri modi affettivi di essere genitori e aiutare i tanti figli senza genitori che ci sono al mondo: l’adozione, l’affido lo sono”, ha sottolineato. Senza chiusure anche nei riguardi di adozioni da parte di coppie omosessuali. “Ci sono tanti modi – ha risposto- per aiutare e su cui si può intervenire”.

Ucraina,Zuppi presto a Mosca:c’è interesse da Governo e Chiesa russa

Ucraina,Zuppi presto a Mosca:c’è interesse da Governo e Chiesa russaRoma, 11 giu. (askanews) – IL cardinale Matteo Zuppi ha confermato la prossima tappa a Mosca della sua mediazione di pace su incarico di papa Francesco che lo ha portato a Kiev nei giorni scorsi. “Si: ora c’è Mosca”, ha confermato le parole del segregtario di Stato vaticano Parolin parlando a Repubblica delle idee a Bologna. Confermato anche il probabile incontro con il Patriarca della Chiesa russa Kirill. “A Mosca – ha sottolienat- c’è attesa, accoglienza, interesse. Delle autorità ecclesiastiche e anche di Governo”. Escluso, almeno al momento un incontro con Putin: “riscontri dal governo di Mosca ce ne sono stati, non da Putin”, ha detto Zuppi.

Ucraina, Zuppi: faremo di tutto per realizzare pace giusta

Ucraina, Zuppi: faremo di tutto per realizzare pace giustaRoma, 11 giu. (askanews) – “Per forza ci dobbiamo credere alla pace, Dobbiamo volerla. credo che i primi a volere la pace sono oggi gli ucraini e i soldati ucraini che rischiano. La chiave per la pace sta nella giustizia. Non ci può essere pace senza giustizia. Senza giustizia la pace non durererebbe. La giustizia ci deve essere e va ristabiita. Biosogna fare di tutto perchè la pace e la giustizia tornino in Ucraina” .Lo ha detto il presidente della Cei Cardinale Matteo Zuppi incaricato del Papa per la pace in Ucraina, parlando a Repubblica delle Idee a Bologna.

Meloni a Tunisi con Ue incassa prima intesa. Ma resta nodo Fmi

Meloni a Tunisi con Ue incassa prima intesa. Ma resta nodo FmiTunisi, 11 giu. (askanews) – Il “Team Europe” torna da Tunisi con un primo risultato, ma il percorso per evitare il default della Tunisia è ancora lungo e resta tutto da sciogliere il “nodo” legato al finanziamento da 1,9 miliardi di dollari del Fondo monetario internazionale, congelato da tempo. Dopo la missione ‘preparatoria’ di martedì scorso, Giorgia Meloni è tornata oggi nella capitale tunisina, insieme alla presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen e al primo ministro olandese Mark Rutte.

Sul tavolo del presidente Kais Saied nel Palazzo presidenziale di Cartagine hanno messo un pacchetto di proposte in cinque punti per sostenere il Paese africano ed evitare la bancarotta, con tutte le conseguenze che ne deriverebbero, a partire dal flusso di migranti. Al termine è stata siglata una dichiarazione congiunta che, entro la fine di giugno, quando si terrà il Consiglio europeo, dovrebbe essere trasformata in un vero e proprio memorandum d’intesa. Il primo “pilastro” ha spiegato la von der Leyen – che ha rilasciato con Meloni e Rutte dichiarazioni, ma senza la presenza della stampa – è “il rafforzamento dell’assistenza macrofinanziaria: siamo pronti a mobilizzare 900 milioni di euro”. Solo 150, però, arriveranno subito, le altre risorse sono subordinate alla definizione dell’accordo con l’Fmi. Secondo punto è l’incremento degli investimenti e degli scambi commerciali, anche “modernizzando” gli accordi attualmente in vigore. Una particolare collaborazione (è il terzo pilastro) può essere creata in ambito energetico, con un accordo, per la presidente della Commissione, “win-win” perchè Tunisi ha “un enorme potenziale nelle energie rinnovabili e l’Ue ha bisogno di fornitori di energia pulita”. Quarto punto, fondamentale per tutta l’Europa ma soprattutto per l’Italia, riguarda la gestione dei migranti. L’Ue mette sul piatto 100 milioni di euro per aiutare la Tunisia nel controllo dei confini, nella lotta ai trafficanti di esseri umani ma anche nelle operazioni di search and rescue. Questo – ha precisato von der Leyen – “con un approccio olistico nel rispetto dei diritti umani”. Un tema, quest’ultimo, sottolineato anche da Rutte. Nella stessa dichiarazione congiunta si fa riferimento alla “priorità comune” della “lotta contro i contrabbandieri e i trafficanti di esseri umani diritti umani e il rafforzamento della gestione delle frontiere, registrazione e rimpatrio, nel pieno rispetto dei diritti umani”. Infine – quinto pilastro – si prevede anche una collaborazione nella ricerca e nella formazione, in particolare per i giovani. Tra le altre cose, ha spiegato von der Leyen, “creeremo una finestra Tunisia nel programma Erasmus Plus, con 10 milioni di euro per sostenere lo scambio degli studenti”.

Il percorso democratico della Tunisia – ha concluso von der Leyen – è stato “lungo, a volte la strada è stata difficile ma le difficoltà possono essere superate”. Soddisfatta Meloni, che sulla soluzione della crisi tunisina ha scommesso molto. “Sono passati appena 5 giorni dal mio viaggio in Tunisia e siamo già riusciti a ottenere un importante risultato” che è “anche frutto del lavoro diplomatico fatto dal governo italiano”. La dichiarazione di Cartagine “è un primo passo importante verso la creazione di un vero e proprio partenariato con l’Unione europea che possa affrontare in maniera integrata tanto la crisi migratoria quanto il tema dello sviluppo per entrambe le sponde del Mediterraneo. Abbiamo un’importante finestra di opportunità da qui alla fine del mese, quando si svolgerà il Consiglio europeo: vogliamo continuare a lavorare tutti sodo per arrivare in quella data con un memorandum già siglato tra Unione europea e Tunisia. A seguito di questo, Roma e l’Italia saranno pronte a organizzare la Conferenza internazionale sulla migrazione e lo sviluppo, della quale abbiamo parlato con il presidente Saied, che è un’ulteriore tappa di questo percorso. Chiaramente – per Meloni – questo lavoro è anche propedeutico per riuscire a fare passi avanti nell’importante accordo tra la Tunisia e il Fondo monetario internazionale”.

Roland Garros, Djokovic signore di Parigi, 23esimo Slam vinto

Roland Garros, Djokovic signore di Parigi, 23esimo Slam vintoRoma, 11 giu. (askanews) – Novak Djokovic fa la storia a Parigi. Battendo il norvegese Casper Ruud 7-6, 6-3, 7-5 in 3h16′ ha conquistato il suo terzo Roland Garros, 23esimo titolo del Grand Slam e staccando Rafa Nadal in testa alla speciale classifica. Roger Federer, ritiratosi nel 2022, si è fermato a 20. Nole è diventato anche il primo tennista a vincere almeno tre volte tutti e quattro i Major. Mettendo in bacheca la Coppa dei Moschettieri, poi, il 36enne di Belgrado mantiene viva la fiamma Grande Slam al giro di boa: complice il trionfo a Melbourne a inizio anno contro Tsitsipas, a queato punto mancano Wimbledon e di Flushing Meadows per completare il capolavoro tennistico riuscito solo a Rod Laver nel 1969. Djokovic torna anche il numero uno al mondo togliendo dal primo gradino del podio Carlos Alcaraz.

Nel box di Nole, oggi accanto alla moglie Jelena niente meno che Tom Brady. Poi Kylian Mbappé e c’è anche Zlatan Ibrahimovic, fresco di addio al pallone e grande amico di Nole. Nel primo set Ruud scatta 4-1 prima del ritorno di Nole (4-4). Tie Break e 7-1 per Djokovic. Nel secondo set subito Djokovic 3-0. Ruud non riesce a realizzare il controbreak e si chiude 6-3. Terzo set in equilibrio fino al 4-4. Sul 5-5 però Nole vuole chiudere, ha tre palle break e scatta 6-5 e servizio, a un game dalla storia. Chiude 7-5, un urlo, le lacrime, il record.