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Oltre 2.000 birre in gara al concorso Birra dell’Anno

Oltre 2.000 birre in gara al concorso Birra dell’AnnoRoma, 13 feb. (askanews) – Saranno svelati domenica 16 febbraio i vincitori del concorso “Birra dell’Anno”. Il premio, organizzato da Unionbirrai, l’associazione di categoria dei piccoli birrifici artigianali indipendenti, è giunto alla sua XX edizione e vede la partecipazione di ben 2.092 birre, provenienti da 257 birrifici italiani. Per decretare le migliori, si adopereranno 81 giudici provenienti da tutto il mondo con degustazioni e analisi in funzione delle 45 categorie di concorso, per ciascuna delle quali verrà decretato il podio dei vincitori.


Il premio speciale “Birrificio dell’Anno”, invece, andrà al produttore che oltre ad aver ottenuto con le sue birre il punteggio più alto con i migliori piazzamenti in tre differenti categorie, avrà anche ricevuto le medaglie in macrocategorie diverse, definite nel regolamento sulla base di alcuni raggruppamenti stilistici. La cerimonia di premiazione si terrà in occasione della giornata di apertura di Beer&Food Attraction, the eating out experience show, domenica 16 febbraio a partire dalle ore 14 presso la Fiera di Rimini. Ospiti d’onore gli onorevoli Mirco Carloni e Mauro Rotelli, presidenti delle commissioni Agricoltura e Ambiente di Montecitorio nonché firmatari degli emendamenti che hanno reso strutturale, nell’ultima Legge di Bilancio, il taglio delle accise sulle birre artigianali.


Beer&Food Attraction sarà anche l’occasione per la terza edizione della “Italian Craft Beer Conference” con tanti momenti di approfondimento, dal 16 al 18 febbraio, sulle tecniche di produzione birraria, nuove tecnologie, materie prime, strumentazioni e analisi delle tendenze del mercato. Tra gli eventi anche la tavola rotonda organizzata da Unionbirrai sul tema “Definire la Birra Italiana: equilibrio tra identità, mercato e legislazione” che vedrà coinvolti i principali esponenti delle associazioni del mondo brassicolo nazionale.

Belstay Hotels: nel 2024 fatturato sale a 20,6 milioni, +8%

Belstay Hotels: nel 2024 fatturato sale a 20,6 milioni, +8%Milano, 13 feb. (askanews) – Si è concluso il secondo anno di attività di Belstay Hotels, la catena a quattro stelle per clientela sia business sia leisure, con standard di prodotto e servizio internazionali, design e ristorazione italiani. Un anno che ha visto risultati positivi, in tutti i rami di attività: fatturato, occupazione, eventi, food & beverage. Nel 2024 i quattro hotel situati a Milano, Venezia Mestre e Roma hanno totalizzato un fatturato di 20,6 milioni di euro, con una crescita dell’8% rispetto all’esercizio 2023, con marginalità superiori alle attese e oltre 190.000 camere vendute. Gli ospiti sono stati oltre 320.000; la clientela individuale è equamente suddivisa tra mercato domestico e internazionale; i segmenti di mercato hanno raggiunto gli obbiettivi di consolidamento attesi, attestandosi a 50% business, 40% leisure e 10% MICE.


Con riferimento a quest’ultimo segmento (Meetings, Incentives, Conferences & Exhibitions) nel 2024 la catena alberghiera ha realizzato oltre 1000 eventi con un incremento del volume d’affari del 12% rispetto all’anno precedente. Le aziende che hanno scelto Belstay per i propri eventi appartengono principalmente ai settori farmaceutico, beauty e formazione. Un altro segmento strategico per l’azienda è quello dello sport. Il volume d’affari ha registrato un +74% rispetto al 2023 e sul target dei Gruppi Sportivi Belstay punta molto anche nel 2025. Un’importante componente di questo successo è da attribuire a SEGUIMI, il brand di ristorazione, che offre ambienti piacevoli, ingredienti di qualità, convivialità quali principali tratti distintivi, ma il plus offerto alle società sportive è l’attenzione nel soddisfare le esigenze alimentari degli atleti.


Le previsioni per il 2025, secondo il gruppo, lasciano presagire che il trend di crescita di prenotazioni, volumi ed eventi bisserà le performance del 2024. “Il 2024 – ha detto Roberto Di Tullio, amministratore delegato di Belstay Hotels – ha rappresentato un anno di crescita solida per Belstay Hotels, con performance in aumento su tutti i principali indicatori: un fatturato in aumento con marginalità superiore alle aspettative, un tasso di occupazione ormai consolidato ed un forte sviluppo nei segmenti a noi più cari, tra i quali MICE e Sport. Questi risultati confermano la validità della nostra strategia e il crescente apprezzamento del mercato per la nostra offerta, che coniuga ospitalità di qualità, flessibilità e un forte legame con la tradizione italiana. Il successo del brand SEGUIMI e l’incremento della domanda per eventi e meeting aziendali rafforzano ulteriormente il nostro posizionamento. Guardiamo al 2025 con determinazione, pronti ad ampliare il nostro ruolo nel settore dell’hotellerie”.

Chi sono i giudici eletti alla Corte costituzionale

Chi sono i giudici eletti alla Corte costituzionaleRoma, 13 feb. (askanews) – Il Parlamento in seduta comune ha eletto quattro giudici della Corte costituzionale: Francesco Saverio Marini (500 voti), Massimo Luciani (505), Maria Alessandra Sandulli (502), Roberto Cassinelli (503).


Chi sono: Francesco Saverio Marini, 55 anni, di Roma (indicato da FdI). Dal gennaio 2024 a oggi è stato consigliere giuridico di Giorgia Meloni a Palazzo Chigi. Professore ordinario di Istituzioni di Diritto pubblico del Dipartimento di Giurisprudenza dell’Università degli Studi di Roma “Tor Vergata”, della quale è “Prorettore per gli affari giuridici”. E’ componente e vicepresidente del Consiglio di Presidenza della Corte dei conti. Il padre, Annibale, è stato presidente della Consulta per nove mesi, tra il 2005 e il 2006. Roberto Nicola Cassinelli, 69 anni di Genova (indicato da FI). E’ avvocato civilista e amministrativista, è stato deputato e senatore in diverse legislatura eletto con Forza Italia.


Massimo Luciani, 72 anni, di Roma (indicato dal Pd). E’ professore ordinario di Istituzioni di diritto pubblico nella Facoltà di Giurisprudenza dell’Università degli Studi di Roma, “La Sapienza”. È stato presidente dell’Associazione italiana dei costituzionalisti per il triennio 2015-2018. È stato insignito del “Premio Sandulli” 2017. Maria Alessandra Sandulli, 68 anni, di Napoli (tecnico). Professore ordinario di diritto amministrativo e di giustizia amministrativa presso l’Università degli Studi Roma Tre. E’ membro effettivo del Collegio Garante della Costituzionalità delle Norme della Repubblica di San Marino. Figlia e allieva del Prof. Aldo Maria Sandulli, ne ha continuato la tradizione nell’insegnamento universitario e nell’attività scientifica e professionale.

Famiglia Belloni investe nei fruttini dell’Antica Gelateria Matteo

Famiglia Belloni investe nei fruttini dell’Antica Gelateria MatteoMilano, 13 feb. (askanews) – Sono un dessert simbolo degli Anni 80, presenza costante alla fine di un pasto al ristorante, soprattutto al sud. Ora per i fruttini gelato, gusci di frutta fresca ripieni di un gelato ricavato dalla polpa, inizia un nuovo corso. Francesco Belloni, 29enne figlio di Toni Belloni oggi presidente di Lvmh Italia e a lungo braccio destro del patron, Bernard Arnault, insieme alla famiglia ha investito nell’Antica Gelateria Matteo, che ha nei Fruttini Gelato il suo prodotto più iconico. Belloni, infatti, ha acquisito dalla famiglia Santoprete “una quota significativa” nel laboratorio artigianale di gelateria che ha chiuso il 2024 con un fatturato vicino ai 2 milioni.


L’ingresso nella società della famiglia Belloni ha l’obiettivo di continuare lo sviluppo dell’Antica Gelateria Matteo, intraprendendo un percorso di crescita a livello nazionale ed internazionale, spiegano in una nota. La capacità produttiva verrà ampliata con la formazione di nuovi chefs con l’impegno di mantenere inalterate qualità, naturalezza e preparazione artigianale dei prodotti. Si lavorerà per rafforzare il branding, consolidare la distribuzione italiana, ed aggiungere qualche negozio diretto in località strategiche. In parallelo, si accelererà la penetrazione dei mercati internazionali cominciando da ristoranti e punti vendita di alta gamma. Fondata nel 1962 da Matteo Napoli proprio a Napoli, l’Antica Gelateria Matteo è il produttore di questo dessert che è possibile degustare in ristoranti di livello come la Langosteria. A questo si aggiungono altri prodotti distribuiti nei ristoranti italiani e in punti vendita selezionati in Italia, nel Sud Europa, negli Emirati Arabi ed in Cina.


“Siamo felici – dichiarano Paolo Santoprete e Serena Napoli – di accogliere la famiglia Belloni nella nostra realtà imprenditoriale. La loro esperienza e visione strategica saranno un grande valore aggiunto per il nostro percorso di crescita, permettendoci di affrontare nuove sfide e competere in mercati chiave ancora inesplorati ma dal grande potenziale. Il loro apporto rappresenta un passo rilevante per rafforzare la solidità della società, puntando su innovazione, qualità e internazionalizzazione, mantenendo sempre al centro l’eccellenza del made in Italy”. “È con grande entusiasmo – aggiunge Francesco Belloni – che ci uniamo a Paolo e Serena per continuare la bellissima storia dell’Antica Gelateria Matteo e dei Fruttini Gelato. A partire dal nonno di Serena, Matteo Napoli, la famiglia ha saputo coniugare crescita e cura per l’originalità e l’artigianalità tutta italiana dei prodotti. Vogliamo contribuire alla prossima fase di sviluppo sposando in pieno la loro filosofia di qualità senza compromessi”.

Consulta, tra i nomi votati anche i forzisti Zanettin e Sisto

Consulta, tra i nomi votati anche i forzisti Zanettin e SistoRoma, 13 feb. (askanews) – Anche il senatore di Fi Pierantonio Zanettin e il viceministro forzista alla Giustizia Francesco Paolo Sisto hanno ottenuto voti nella seduta comune del Parlamento che ha portato, dopo mesi di stallo, all’elezione dei 4 giudici costituzionali mancanti. I due sono stati per settimane tra i papabili per riempire una casella destinata a un nome di Fi. Ma “c’era un accordo di tutti i partiti di non eleggere parlamentari in carica”, ha spiegato questa mattina il segretario azzurro Antonio Tajani, pur ammettendo che “ci fossero legittime aspirazioni” nel partito.


Zanettin ha ottenuto 6 voti, Sisto 4. Tra i giudici eletti il più votato è stato Massimo Luciani, indicato dal Pd, 505 voti, a seguire la candidata indipendente Maria Alessandra Sandulli (502), quindi il candidato di Fi Roberto Cassinelli (503) e infine Francesco Saverio Marini (500 voti). I voti dispersi sono stati 6, le schede bianche 10, 4 le nulle. Hanno votato 539 su 605 parlamentari.

Accordo Ue-Capo Verde su pesca tonno per i prossimi 5 anni

Accordo Ue-Capo Verde su pesca tonno per i prossimi 5 anniRoma, 13 feb. (askanews) – E’ stato approvato ieri con 507 voti a favore, 76 contrari e 16 astensioni dal Parlamento Europeo l’accordo quinquennale con Capo Verde per la pesca del tonno. Il primo accordo con Capo Verde, stipulato nel 1990, è stato sostituito nel 2007 da quello attuale, che è stato rinnovato ogni cinque anni da allora. In base al nuovo accordo, 56 imbarcazioni europee di Spagna, Francia e Portogallo dell’UE potranno pescare tonni e specie affini nelle acque di Capo Verde. Nel dettaglio, sono coinvolte 24 tonniere congelatrici con reti a circuizione, 10 tonniere con lenze e canne e 22 pescherecci con palangari di superficie, che potranno pescare fino a 7.000 tonnellate di tonno e specie correlate ogni anno fino al 2029.


In cambio, l’UE fornirà un contributo finanziario di 780.000 euro all’anno, 350.000 euro per i diritti di accesso alle acque di Capo Verde e 430.000 euro per sostenere la politica della pesca e il settore dell’economia blu di Capo Verde. Inoltre, le tasse di pesca pagate dai proprietari delle imbarcazioni potrebbero arrivare a quasi 600.000 euro all’anno. “Questo accordo combina la remunerazione per le opportunità di pesca con il sostegno allo sviluppo sostenibile del settore ittico di Capo Verde, con il controllo e gli sforzi per combattere la pesca illegale, non dichiarata e non regolamentata (INN). Promuoverà inoltre condizioni di lavoro dignitose e rafforzerà le capacità scientifiche a Capo Verde. È un buon accordo che protegge i pescatori da entrambe le parti e la sostenibilità dei nostri oceani”, ha commentato il relatore Paulo do Nascimento Cabral.

Vino, un progetto per tutelare il Prosecco Doc dai cambiamenti climatici

Vino, un progetto per tutelare il Prosecco Doc dai cambiamenti climaticiMilano, 13 feb. (askanews) – Il Consorzio di Tutela del Prosecco Doc e Veneto Agricoltura hanno lanciato un progetto sperimentale, denominato “Ampelopros”, volto a testare numerosi vitigni, sia già presenti nel panorama viticolo italiano, che nuove varietà resistenti alle principali patologie della vite, in due areali nel territorio della Denominazione.


“Dopo la sperimentazione, in presenza di risultati che riescano ad assicurare, da un lato, l’identità e le peculiarità della Denominazione e, dall’altro, un vantaggio in termini di sostenibilità per il territorio, la filiera produttiva, considerando i principi che stanno alla base del riconoscimento di una Denominazione di origine, potrà valutare l’opportunità o meno di ampliare la base ampelografica del disciplinare di produzione” ha spiegato il direttore di Veneto Agricolutra, Nicola Dell’Acqua, spiegando che “la nostra Agenzia si inserisce nel progetto ‘Ampelopros’ mettendo a disposizione un’esperienza pluriennale nell’ambito della sperimentazione vitivinicola ed enologica condotta su varietà resistenti alle malattie fungine (PIWI) e vitigni autoctoni”. “In particolare, nelle aziende pilota di Veneto Agricoltura saranno messi a dimora vigneti sperimentali” ha proseguito Dell’Acqua, aggiungendo che “successivamente, con micro-vinificazioni e micro-spumantizzazioni, in blend, si intende identificare varietà di vite potenzialmente in grado di integrarsi con la base ampelografica prevista dal disciplinare della denominazione Prosecco Doc. Veneto Agricoltura – ha concluso – avrà anche il ruolo di formazione di uno specifico gruppo di analisi sensoriale specializzato per la verifica della tipicità del Prosecco”.


“Questo accordo con Veneto Agricoltura rappresenta un passo fondamentale per la valorizzazione e la tutela della denominazione Prosecco DOoc in un contesto di cambiamenti climatici” ha dichiarato il presidente del Consorzio di Tutela del Prosecco Doc, Giancarlo Guidolin, mettendo in risalto che “la nostra missione è supportare il settore viticolo-enologico del Prosecco con progetti che possano garantire competitività e sostenibilità. Un contesto internazionale come Wine Paris – ha aggiunto – ha rappresentato l’occasione adatta per riaffermare l’impegno del Consorzio e di tutta la sua Filiera nel creare sinergie tra scienza e imprese a beneficio del territorio e delle comunità”.

Arriva la guida al miele di api italiane di Confcooperative

Arriva la guida al miele di api italiane di ConfcooperativeRoma, 13 feb. (askanews) – Arriva la guida di Confcooperative al miele prodotto da api italiane. Il libro “Viaggio alla scoperta del miele prodotto da api italiane” è stato presentato ieri a Roma, presso la Sala stampa della Camera dei Deputati, ed è una guida completa per il consumatore per avvicinarsi al mondo dell’apicoltura italiana. Edito da Agra Editrice e realizzato nell’ambito della campagna di comunicazione Generazione Honey, promossa da Agri Rete Service, società di servizi di Confcooperative, in collaborazione con l’associazione Miele in Cooperativa, e con un finanziamento del Masaf, racconta di storie di veri e propri eroi moderni che tra mille difficoltà continuano ad alimentare lo straordinario rapporto tra api, apicoltori e territorio che è l’emblema dello sviluppo sostenibile.


“Il libro – ha spiegato Riccardo Terriaca, segretario generale di Miele in Cooperativa – racconta anche di una visione particolare dell’apicoltura, la cosiddetta apicoltura di territorio, un’apicoltura sostenibile, ancorata al proprio ambiente, che rispetta il benessere animale e l’etica sociale delle produzioni”. Al consumatore vengono illustrate le caratteristiche e il valore aggiunto del miele italiano prodotto da api italiane, attraverso contributi di esperti e nutrizionisti. Nel volume trovano poi spazio le storie dei produttori di polline toscano, con la loro filiera tutta italiana, una cooperativa sarda che produce mieli rari testimoni della ricchezza della biodiversità italiana, una cooperativa sociale molisana che attraverso l’apicoltura da dignità lavoratori a persone fragili. E c’è anche il racconto del primo apiario di comunità italiano che contribuisce alla riscoperta dei borghi delle aree interne, contrastando lo spopolamento.


Viaggio alla scoperta del miele prodotto da api italiane si apre con una prefazione del sottosegretario Masaf Luigi D’Eramo, che ha la delega al settore. Nel corso del suo intervento D’Eramo ha rimarcato l’importanza di tutelare “la filiera apistica che consideriamo strategica. Per questo con misure concrete abbiamo sostenuto i nostri apicoltori, alle prese da tempo con gli effetti dei cambiamenti climatici, il calo di produzione e la concorrenza sleale di prodotti importati venduti a basso prezzo e di dubbia composizione”. “La mancanza di reciprocità nella regolamentazione dei mercati globali purtroppo finisce per penalizzare le produzioni nazionali. Per questo, in Ue, abbiamo fortemente sostenuto che nella Direttiva Breakfast ci fosse la massima trasparenza possibile in etichetta. L’obiettivo è aiutare i consumatori a fare scelte consapevoli, privilegiando prodotti di qualità”.

Sci, Goggia: “Butto via troppe gare, caduta inspiegabile”

Sci, Goggia: “Butto via troppe gare, caduta inspiegabile”Roma, 13 feb. (askanews) – C’è tanta delusione sul volto di Sofia Goggia dopo il gigante dei Mondiali di Saalbach. Una gara conclusa dopo appena 30 secondi: l’azzurra si intraversa, poi un bastoncino le si gira e la ostacola. “Finisco in alcune situazioni tragicomiche che sono inspiegabili – ha ammesso Goggia a Rai Sport – Oggi ero serena: ero partita bene e mi sentivo bene nel ritmo. Butto via troppe gare dove invece posso fare benissimo”. Per la bergamasca è stato un Mondiale in ombra: prima il quinto posto in superG (a sei centesimi dalla medaglia di bronzo), poi il sedicesimo in discesa libera e adesso la caduta in gigante. “In questa disciplina, nei giorni scorsi in allenamento, andavo forte – ha aggiunto Goggia – Probabilmente c’è qualche aspetto che non riesco a vedere e mi fa buttare via tutte le gare. La situazione in cui sono finita oggi è inspiegabile, vorrei capire cosa succede perché è allucinante. Adesso guardo avanti, sempre e comunque”.

Tennis, Sinner, Wada: “Chiediamo 1-2 anni di sospensione”

Tennis, Sinner, Wada: “Chiediamo 1-2 anni di sospensione”Roma, 13 feb. (askanews) – “Come abbiamo dichiarato a settembre, la Wada ritiene che la conclusione di ‘nessuna colpa o negligenza’ non fosse corretta secondo le norme correnti, e chiede un periodo di sospensione compreso tra uno e due anni”. Così, in un’intervista pubblicata dal quotidiano La Stampa, il portavoce della Wada, James Fitzgerald, parla della situazione di Jannik Sinner, in attesa dell’appello fatto sul caso Clostebol dall’agenzia mondiale antidoping dopo l’assoluzione del tribunale nominato dall’Itia. “La Wada non chiede la cancellazione di alcun risultato – prosegue Fitzgerald – salvo quelli già imposti in primo grado. Poiché la questione è ora pendente dinanzi al TAS, la Wada non commenterà ulteriormente”.


“Senza commentare alcun caso particolare – sostiene il portavoce Wada parlando della responsabilità di un atleta su ciò che accade nella sua squadra – direi che il principio della responsabilità oggettiva è di fondamentale importanza per sostenere la correttezza nello sport. Senza di esso non ci sarebbe alcun antidoping e i drogati vincerebbero. Se un atleta positivo a una sostanza proibita non dovesse spiegare da dove proviene, o come è entrata nel suo organismo, sarebbe fin troppo facile per chi ha imbrogliato sfuggire a sanzioni significative”.