Skip to main content
#sanremo #studionews #askanews #ciaousa #altrosanremo

Tag: askanews

Mostre, a Roma “Sguardi nell’anima” di Stefania Ceccariglia

Mostre, a Roma “Sguardi nell’anima” di Stefania CeccarigliaRoma, 10 feb. (askanews) – Dal 21 febbraio al 31 marzo a Roma, la galleria del ristorante Il Margutta ospita la mostra “Sguardi nell’anima”, personale dell’artista Stefania Ceccariglia. L’esposizione, curata da Flaminia Gallo con la cocuratela e organizzazione di Tina Vannini, racconta l’intensità degli sguardi e la profondità delle emozioni attraverso opere vibranti, dense di colore e materia.


La sua arte è un’esplorazione della libertà espressiva: le sue pennellate energiche e materiche danno vita a volti, occhi e fiori che sembrano emergere dalla tela, superandone i confini, trasportando lo spettatore in un viaggio introspettivo, alla ricerca di sé stesso nelle profondità degli sguardi che dipinge. Le opere di Ceccariglia trovano il loro fulcro negli occhi, elemento centrale della mostra. Ogni sguardo è un ponte tra l’artista e chi osserva, una porta aperta sull’anima. Nei suoi dipinti, gli occhi non sono semplici dettagli anatomici, ma specchi di emozioni, capaci di riflettere la profondità dell’essere umano. L’evoluzione cromatica è un altro tratto distintivo del suo stile. Se nei primi anni la sua pittura era caratterizzata da toni più morbidi, oggi si distingue per contrasti forti e vibranti. Spesso il nero è il punto di partenza, non come assenza, ma come base da cui il colore esplode con forza. Un processo che richiama l’influenza di Van Gogh, maestro a cui si ispira e con cui condivide la ricerca di libertà attraverso la pittura.


“La pittura è un viaggio che inizia dentro di me e che si svela sulla tela – ha spiegato l’artista Stefania Ceccariglia – ogni pennellata è un frammento della mia vita, un’esplorazione di emozioni e ricordi che vanno oltre il visibile. Quando dipingo, non sto semplicemente creando un’immagine, ma sto raccontando una storia, la mia storia, quella di chi sono e di ciò che ho vissuto. La tela diventa una finestra aperta sul mio mondo interiore, dove ogni colore, ogni tratto, diventa una parte di me che prende forma, un movimento che non si ferma alla superficie”. Le tecniche miste con acrilico, stucco e pastello danno corpo ai soggetti, creando superfici stratificate che sembrano vivere di energia propria. Il tratto veloce e istintivo dell’artista dà vita a un movimento continuo, come un vortice che rispecchia i moti dell’animo umano. “L’arte di Stefania Ceccariglia è un’esperienza visiva e sensoriale – ha detto Flaminia Gallo, curatrice della mostra – i suoi sguardi ci chiamano, ci interrogano, ci accolgono. Il suo tratto è deciso, mosso da un’urgenza espressiva che trova nella pittura un linguaggio potente e istintivo. L’uso della materia e del colore genera un’energia vibrante, che supera il confine della tela per coinvolgere lo spettatore in un dialogo emotivo e profondo. Ogni opera è una storia da leggere attraverso gli occhi dei suoi protagonisti, una finestra aperta sulla fragilità e sulla forza dell’anima umana”.


Accanto ai ritratti, un altro elemento essenziale nella poetica di Ceccariglia è la natura, rappresentata in particolare attraverso i fiori di campo. I fiori, realizzati con tecniche miste, sono metafore di resistenza e trasformazione, testimoni di una bellezza delicata ma forte, capace di sopravvivere e rinnovarsi. “Le opere di Stefania, con quegli sguardi intensi e magnetici, sono vere narrazioni visive capaci di trasmettere emozioni profonde – ha concluso Tina Vannini, titolare de Il Margutta e cocuratrice della mostra – ogni quadro si apre come una finestra su un mondo interiore, dove luce e colore dialogano per rivelare storie di bellezza e introspezione. Sono convinta che la mostra al Margutta saprà incantare e ispirare ogni visitatore, offrendo un’esperienza immersiva che va ben oltre il semplice atto del vedere”


Ceccariglia, nata nel 1968 a Roma, dove risiede tuttora, da sempre appassionata di pittura, ispirata dagli impressionisti e post-impressionisti, ha iniziato a dipingere a olio in età giovanile per poi passare all’acrilico. Continua a dedicarsi alla pittura per passione sperimentando la tecnica mista ma avendo sempre al centro del progetto il contrasto cromatico e l’uso della materia come elemento distintivo del proprio tratto stilistico.

Taiwan, Cina: Usa e Giappone rispettino principio “Unica Cina”

Taiwan, Cina: Usa e Giappone rispettino principio “Unica Cina”Roma, 10 feb. (askanews) – La Cina ha ribadito oggi l’esortazione a Usa e Giappone affinché rispettino il principio dell’”Unica Cina”, non mandando “segnali sbagliati” alle forze secessioniste a Taiwan e affinché non interferiscano “negli affari interni della Cina”, facendo riferimento anche alla contesa con Tokyo sulle isole Senkaku (Diaoyu per cinesi).


La presa di posizione viene dopo il vertice di venerdì scorso a Washington tra il presidente americano Donald Trump e il primo ministro giapponese Shigeru Ishiba, al termine del quale le due questioni sono state richiamate in una dichiarazione congiunta dei due leader, nella quale hanno sottolineato l’importanza di mantenere la pace e la stabilità nello Stretto di Taiwan, opponendosi “a qualsiasi cambiamento unilaterale della situazione nello Stretto mediante l’uso della forza o della coercizione”, e sostenendo “una partecipazione significativa di Taiwan nelle organizzazioni internazionali”. Inoltre, i due leader hanno dichiarato che l’articolo 5 del trattato di sicurezza Usa-Giappone – che prevede la reciproca difesa – si applica alle isole Senkaku, oltre a esprimere “l’opposizione alla militarizzazione illegale delle rivendicazioni marittime cinesi su isole e strutture artificiali nel Mar cinese meridionale, nonché alle attività minacciose e provocatorie”. La parte statunitense ha, ancora, affermato che intende “rafforzare la cooperazione nella lotta contro l’aggressione economica cinese”.


Guo, nell’odierna conferenza stampa a Pechino, ha avvertito: “Esortiamo gli Stati uniti e il Giappone a rispettare il principio dell”Unica Cina” e gli impegni assunti, a cessare immediatamente di interferire negli affari interni della Cina, a non inviare in alcun modo segnali errati alle forze secessioniste pro-indipendenza di Taiwan, a rispettare concretamente la sovranità territoriale e i diritti marittimi della Cina, a smettere di manipolare questioni riguardanti la Cina e ad adottare azioni concrete che contribuiscano in modo costruttivo alla pace e allo sviluppo della regione”. Il portavoce ha sostenuto che il contenuto della dichiarazione congiunta Usa-Giappone costituisce una palese interferenza negli affari interni cinesi, contenendo attacchi e denigrazioni della Cina e una retorica che alimenta tensioni nella regione. “La Cina esprime forte insoddisfazione e ferma opposizione a tale contenuto, e ha già presentato una protesta formale agli Stati uniti e al Giappone”, ha detto Guo.


La questione di Taiwan – ha detto ancora il portavoce – “è una questione esclusivamente interna della Cina, nonché il nucleo degli interessi vitali della nazione, e non può essere soggetta ad alcuna interferenza esterna. Entrambi i governi statunitense e giapponese hanno solennemente promesso di rispettare la posizione cinese su Taiwan; in particolare, il Giappone, che porta una grave responsabilità storica per l’aggressione e la colonizzazione di Taiwan, dovrebbe adottare un tono prudente su questo tema”. Secondo Pechino, la più grande minaccia per la pace nello Stretto di Taiwan è rappresentata “dalle attività secessioniste pro-indipendenza di Taiwan e dal compiacente sostegno delle forze esterne a tali attività”. Per quanto riguarda, invece, la partecipazione di Taiwan alle attività delle organizzazioni internazionali, per Guo essa “deve essere gestita, e può essere gestita, esclusivamente secondo il principio dell”Unica Cina’; Taiwan non ha alcuna base, ragione o diritto di partecipare a organizzazioni internazionali riservate agli Stati sovrani”.


Sulla contesa territoriale col Giappone, Guo ha ribadito che “le isole Diaoyu e i relativi scogli sono parte integrante e inalienabile del territorio cinese, e che le attività della Cina nelle acque circostanti sono pienamente legittime e conformi alla legge”. Le isole sono attualmente controllate dal Giappone. Infine, per quanto riguarda l’accusa di aggressione economica lanciata da Trump, Guo ha ribadito che “la Cina agisce sempre in conformità con le regole dell’Organizzazione mondiale del commercio, quindi l’accusa di ‘aggressione economica’ è del tutto infondata”.

DeepSeek, Cina: no a limiti ideologici all’intelligenza artificiale

DeepSeek, Cina: no a limiti ideologici all’intelligenza artificialeRoma, 10 feb. (askanews) – La Cina “abbraccia attivamente” la trasformazione connessa allo sviluppo dell’intelligenza artificiale ed è contraria “ai limiti ideologici” e alla “politicizzazione” di una questione che è economica, commerciale e tecnologica. L’ha affermato oggi il portavoce del ministero degli Esteri cinese Guo Jiakun nella quotidiana conferenza stampa a Pechino, rispondendo a una domanda su quale sia il sostegno della Cina al modello d’intelligenza artificiale cinese DeepSeek.


“La Cina abbraccia attivamente la trasformazione intelligente, promuove con vigore lo sviluppo innovativo dell’intelligenza artificiale, attribuisce grande importanza alla sicurezza e sostiene, incoraggiando l’innovazione autonoma delle imprese, il contributo positivo al progresso globale dell’intelligenza artificiale”, ha affermato Guo. “La nostra parte promuove attivamente uno sviluppo inclusivo dell’intelligenza artificiale, aiutando i paesi in via di sviluppo a rafforzare le proprie capacità, sostenendo l’adozione di tecnologie open source in questo ambito, favorendo l’accessibilità dei servizi di intelligenza artificiale e permettendo a tutte le nazioni di condividere i benefici derivanti da questi progressi”, ha continuato il portavoce. Guo ha invece espresso contrarietà alle iniziative nei confronti del modello d’Ia cinese. “Ci opponiamo alle limitazioni ideologiche, alla generalizzazione del concetto di sicurezza nazionale e alla politicizzazione delle questioni economiche, commerciali e tecnologiche”, ha detto il portavoce. “La Cina – ha proseguito – è pronta a rafforzare gli scambi e la cooperazione in materia di intelligenza artificiale con tutte le parti, a insistere su un processo di consultazione condiviso per promuovere una condivisione equa e a lavorare insieme per creare un ambiente di sviluppo aperto, inclusivo e reciprocamente vantaggioso, esplorando a fondo l’ampio campo dell’intelligenza artificiale”.

Cina: da Trump e Ishiba diffamazioni, creano tensione

Cina: da Trump e Ishiba diffamazioni, creano tensioneRoma, 10 feb. (askanews) – La Cina ha respinto le accuse contenute nella dichiarazione congiunta tra Stati uniti e Giappone, seguita al primo vertice di venerdì tra il presidente americano Donald Trump e il primo ministro giapponese Shigeru Ishiba alla Casa bianca, definendo i riferimenti a Pechino come una “diffamazione” che “alimenta la tensione regionale”.


Il portavoce del ministero degli Esteri cinese Guo Jiakun, nella quotidiana conferenza stampa a Pechino, ha detto: “La dichiarazione congiunta tra Stati uniti e Giappone, che contiene riferimenti alla Cina, interferisce apertamente negli affari interni cinesi, attacca e diffama la Cina e alimenta la tensione regionale. La parte cinese esprime forte insoddisfazione e una ferma opposizione a tale contenuto”. Nella dichiarazione è espressa dai due leader “forte opposizione a ogni tentativo della Repubblica popolare di Cina di cambiare lo status quo con la forza o la coercizione nel Mar cinese orientale”. Inoltre i due leader hanno ribadito la loro “forte opposizione alle rivendicazioni marittime illegali della Repubblica popolare cinese, alla militarizzazione di strutture artificiali marittime, alle minacce e azioni provocatorie nel Mar cinese meridionale”. Ancora, i due leader hanno “enfatizzato l’importanza di mantenere la pace e la stabilità nello Stretto di Taiwan come indispensabile elemento di sicurezza e prosperità della comunità internazionale”, opponendosi a “ogni tentativo di cambiare unilateralmente lo status quo con la forza o la coercizione”. E hanno anche espresso “sostegno per una ragionevole partecipazione di Taiwan alle organizzazioni internazionali”.

Show di Trump sull’Air Force One di ritorno dal Super Bowl

Show di Trump sull’Air Force One di ritorno dal Super BowlRoma, 10 feb. (askanews) – Donald Trump non si ferma. A bordo della Air Force One verso New Orleans, dove ha poi incontrato le famiglie delle vittime della strage di Capodanno e assistito al 59esimo Super Bowl, il presidente Usa ha dichiarato che questa mattina, lunedì, annuncerà quali Paesi verranno colpiti dai dazi del 25% sul commercio di acciaio e del 10% su quello di alluminio. Le nuove misure commerciali entreranno in vigore fin da subito, ha dichiarato.


Chi sarà colpito? Forse tutti: “Qualunque acciaio entri negli Usa avrà una tariffa del 25%” ha detto Trump. Il presidente aveva già imposto le stesse tariffe all’acciaio e all’alluminio in arrivo da Canada, Messico e Unione europea durante il suo primo mandato (furono revocate nel 2019 per i primi due, quelle europee restarono in vigore fino al 2021). Il Canada è il maggior esportatore di acciaio in Usa, soprattutto proveniente dall’Ontario, e il premier dell’Ontario Doug Ford ha reagito con un post social in cui accusa Trump di “spostare continuamente obbiettivi provocando il caos e mettendo a rischio la nostra economia”. Appena entrato in carica Trump aveva annunciato dazi contro tutti gli import da Canada, Messico e Cina. Per il momento, solo i dazi sui prodotti cinesi sono in vigore. Canada e Messico, le altre due prime vittime previste, sono scese a patti acconsentendo alle richieste della Casa Bianca e hanno distribuito decine di migliaia di militari ai confini per evitare il passaggio di immigrati illegali. Tuttavia, Trump aveva ribadito che si trattava solo una pausa commerciale di 30 giorni.


Ma le parole di Trump sull’Air Force One hanno provocato il crollo delle azioni dei produttori di acciaio e di automobili della Corea del Sud, grande esportatore del metallo in Usa. A seguire, martedì e mercoledì Trump svelerà a quali Stati verranno imposte aliquote reciproche, adeguandosi a quelle dei partner commerciali “in modo da essere trattati equamente con gli altri Paesi”.


Potrebbe essere esente il Giappone, il cui premier Shigeru Ishiba è andato venerdì alla Casa Bianca, un colloquio dopo cui Trump ha annunciato che la Nippon Steel investirà nella Us Steel ma senza takeover dell’industria in difficoltà come era stato invece previsto. Trump però si è riferimento più volte alla Nippon chiamandola “Nissan”, confondendo il gigante dell’acciaio e la produttrice di automobili. Dopo le minacce di Trump, il presidente colombiano Gustavo Petro ha accettato i rimpatri dei suoi connazionali espulsi, quello di Panama (all’idea che gli Usa si ‘riprendessero il canale’) si è ritirato dal progetto cinese della nuova via della seta. Il governo danese, di fronte alla minaccia di un’annessione della Groenlandia, ha ribadito che la grande isola resterà della Danimarca ma ha permesso agli americani di costruirvi nuove basi militari. (Con La Voce di New York).

Trump insiste: “acquisteremo e possederemo” la Striscia di Gaza

Trump insiste: “acquisteremo e possederemo” la Striscia di GazaRoma, 10 feb. (askanews) – Il presidente americano Donald Trump ha ribadito l’intenzione di prendere il controllo della Striscia di Gaza: “Sono impegnato ad acquistare e a possedere Gaza. Per quanto riguarda la ricostruzione, potremmo darla ad altri stati del Medio Oriente per costruirne delle sezioni. Altre persone potrebbero farlo sotto i nostri auspici. Ma ci impegniamo a possederla, prenderla e assicurarci che Hamas non torni”.


Parlando alla stampa a bordo dell’Air Force One che lo portava a New Orleans per il Super Bowl, Trump ha aggiunto che “non c’è niente in cui tornare a vivere. Il posto è un cantiere di demolizione. Tutto verrà demolito. Non si può vivere in quegli edifici adesso. Ne faremo un buon sito per un futuro sviluppo da parte di… qualcuno”. “Sarà meraviglioso – ha ribadito – le persone potranno venire da tutto il mondo e vivere lì. Ci prenderemo cura dei palestinesi e ci assicureremo… che non vengano assassinati. Hamas è stato un disastro”. Il presidente americano ha quindi detto che incontrerà “tutti” i leader arabi, tra cui il principe ereditario saudita Mohammad bin Salman e il presidente egiziano Abdel Fattah al-Sissi, oltre al re di Giordania Abdullah, atteso domani alla Casa Bianca.


“È un grosso errore permettere ai palestinesi o alle persone che vivono a Gaza di tornarci ancora una volta. Non vogliamo che Hamas torni, pensatela come un grande sito immobiliare”, ha rimarcato Trump, secondo cui “l’unica ragione per cui stanno parlando di tornare a Gaza è perché non hanno un’alternativa”. Quando ne avranno una, non vorranno più tornare”.

Meloni: ricordare le foibe è dovere di verità e giustizia

Meloni: ricordare le foibe è dovere di verità e giustiziaRoma, 10 feb. (askanews) – “Nel Giorno del Ricordo rendiamo omaggio alle vittime delle foibe e a tutti coloro che subirono la tragedia dell’esodo giuliano-dalmata, una pagina dolorosa della nostra storia per troppo tempo dimenticata. Ricordare è un dovere di verità e giustizia, per onorare chi ha sofferto e trasmettere questa memoria alle nuove generazioni. L’Italia non dimentica”. Lo scrive su X la presidente del Consiglio Giorgia Meloni.


Sul social la premier pubblica anche un video della sua visita alla Foiba di Basovizza del 10 febbraio 2024.

Cina, crisi demografica: nel 2024 record negativo matrimoni

Cina, crisi demografica: nel 2024 record negativo matrimoniRoma, 10 feb. (askanews) – La crisi demografica cinese è destinata ad aggravarsi. Il ministero degli Affari civili di Pechino ha diffuso un dato che preoccupa molto le autorità della Repubblica popolare su questo fronte: nel 2024 si è registrato il numero più basso di matrimoni degli ultimi 44 anni.


Lo scorso anno, 6,1 milioni di coppie hanno contratto matrimonio, con un calo del 20,5% rispetto al 2023, secondo il Ministero degli Affari Civili. Il totale del 2024 è il più basso registrato dal 1980. E’ invece aumentato dell’1,1% il numero dei divorzi, raggiungendo i 2,82 milioni nel 2024, nonostante il calo dei matrimoni.


La situazione è considerata grave dai demografi, per quanto nel 2024 la Cina abbia registrato un leggero aumento delle nascite per la prima volta dal 2017: 9,54 milioni, rispetto ai 9,02 milioni dell’anno precedente. Gli esperti hanno attribuito la ripresa a un aumento dei matrimoni nel 2023 e al fatto che il 2024 sia stato l’Anno del Drago nello zodiaco cinese, considerato propizio per le nascite, con alcuni genitori che hanno aspettato per concepire nella speranza di dare alla luce un “bambino drago”. Le autorità cinesi hanno introdotto una serie di politiche a favore del matrimonio e della natalità, anche se tali misure hanno spesso avuto effetti limitati e talvolta hanno alimentato discussioni sull’entità dell’interferenza governativa nella vita delle persone.

Xi Jinping a maggio a Mosca per il Giorno della Vittoria

Xi Jinping a maggio a Mosca per il Giorno della VittoriaRoma, 10 feb. (askanews) – Il presidente cinese Xi Jinping ha accettato l’invito della Russia a partecipare alle celebrazioni della vittoria sovietica sulla Germania nazista nella Seconda guerra mondiale. Lo riferisce oggi l’agenzia di stampa statale TASS.


“Il presidente cinese Xi Jinping ha accettato un invito a prendere parte alle celebrazioni del 9 maggio a Mosca in occasione del 80mo anniversario della Vittoria nella Grande Guerra Patriottica”, ha riferito TASS, citando l’ambasciatore russo in Cina, Igor Morgulov, che ha rilasciato interviste in occasione della Giornata russa della diplomazia, che cade oggi. Morgulov ha inoltre dichiarato che Xi, in cambio, ha invitato il presidente russo Vladimir Putin in Cina per la commemorazione della fine della Seconda guerra mondiale nel paese, prevista per settembre.


I due paesi, ha detto ancora il diplomatico, stanno “attivamente approfondendo il loro coordinamento sulle questioni internazionali, con le organizzazioni multilaterali, dove Mosca e Pechino svolgono il ruolo di ‘locomotiva’; la SCO e i BRICS hanno inoltre rafforzato la loro credibilità, con attori chiave del Sud globale che si sono uniti”.

Meloni: ricordare Foibe è dovere di verità e giustizia

Meloni: ricordare Foibe è dovere di verità e giustiziaRoma, 10 feb. (askanews) – “Nel Giorno del Ricordo rendiamo omaggio alle vittime delle foibe e a tutti coloro che subirono la tragedia dell’esodo giuliano-dalmata, una pagina dolorosa della nostra storia per troppo tempo dimenticata. Ricordare è un dovere di verità e giustizia, per onorare chi ha sofferto e trasmettere questa memoria alle nuove generazioni. L’Italia non dimentica”. Lo scrive su X la presidente del Consiglio Giorgia Meloni.


Sul social la premier pubblica anche un video della sua visita alla Foiba di Basovizza del 10 febbraio 2024.