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Tag: Sanremo 2023

Alfa “Live a Gorizia” per Go! 2025 Capitale europea della Cultura

Alfa “Live a Gorizia” per Go! 2025 Capitale europea della CulturaRoma, 2 apr. (askanews) – Un nuovo concerto si inserisce nel ricco palinsesto di GO! 2025 Nova Gorica – Gorizia Capitale europea della Cultura 2025: Alfa porterà una delle date del suo “Alfa Summer Tour – Non so chi ha creato l’estate ma so che ero innamorato” alla Casa Rossa Arena di Gorizia, il prossimo 25 luglio.


Dopo un 2024 che lo ha visto consacrarsi come artista rivelazione dell’anno, il giovane cantautore genovese porta in giro per l’Italia il suo Summer Tour, una serie di concerti che promettono di far vibrare i cuori dei suoi fan. Il suo ultimo album, “Non so chi ha creato il mondo ma so che era innamorato” (Artist First), è un disco che ha ottenuto un grande riscontro e ha segnato una nuova fase della sua carriera artistica preparando il terreno per il suo primo tour nei palazzetti.


Il concerto di Alfa alla Casa Rossa Arena di Gorizia si affianca agli spettacoli già annunciati – nella medesima venue sotto il cartellone di GO! 2025 – dei Massive Attack (24 giugno), dei Thirty Seconds To Mars (3 luglio) e non solo: altri live saranno rivelati prossimamente e riempiranno il calendario di un evento lungo un anno intero e che unisce musica, cultura, arte e spettacolo. I biglietti del concerto, organizzato in collaborazione con Zenit srl, sono disponibili in prevendita su TicketOne al link: https://www.ticketone.it/artist/alfa/.

Cinema, a Napoli si gira “Je so’ pazzo”, film su Pino Daniele

Cinema, a Napoli si gira “Je so’ pazzo”, film su Pino DanieleRoma, 2 apr. (askanews) – Sono iniziate il 31 marzo a Napoli le riprese di “Je so’ pazzo”, il film che porterà sul grande schermo la vita e la musica di Pino Daniele. A interpretare il celebre cantautore sarà Massimiliano Caiazzo, uno dei talenti più promettenti della nuova scena attoriale italiana, già apprezzato dal grande pubblico per “Storia della mia famiglia”, “Uonderbois” e il fenomeno “Mare Fuori”.


“Sto lavorando sodo, a testa bassa e con immenso amore. Darò tutto me stesso – ha dichiarato Caiazzo, entusiasta all’idea di rendere omaggio a una leggenda della musica, che ha segnato intere generazioni. La regia è di Nicola Prosatore, che torna dietro la macchina da presa dopo il successo del suo acclamato esordio “Piano Piano” presentato al 75esimo Locarno Film Festival.


“Je so’ pazzo” si preannuncia come un racconto vibrante e intimo, capace di restituire le luci e le ombre di un’anima ribelle: quella di Pino Daniele. Un viaggio cinematografico che ripercorre gli anni difficili nei vicoli di Napoli, fino al trionfo artistico che lo ha reso una leggenda. Il film è liberamente tratto dal libro “Pino Daniele. Tutto quello che mi ha dato emozione viene alla luce” di Alessandro Daniele. Prodotto da Filippo Valsecchi, Je so’ pazzo è una produzione Tartare Film e Camfilm con Rai Cinema. L’opera è realizzata con il contributo del Fondo per lo sviluppo degli investimenti nel cinema e nell’audiovisivo, e per ridurre l’impatto ambientale della produzione, Camfilm ha adottato il protocollo GREEN FILM, con l’obiettivo di ottenere la certificazione di sostenibilità ambientale prevista per le opere audiovisive. Le riprese si svolgeranno nell’arco di sette settimane tra Napoli e dintorni.

Tv, in arrivo la seconda stagione della serie animata “Team Jay”

Tv, in arrivo la seconda stagione della serie animata “Team Jay”Roma, 2 apr. (askanews) – Dal 7 aprile arriva la seconda stagione di “Team Jay”, la serie animata che porta sullo schermo il mondo dello sport attraverso gli occhi dei più piccoli, con le avventure della simpatica zebra mascotte ufficiale della Juventus.


Sarà in onda in esclusiva su NickJr (Sky 603) e su Nickelodeon (Sky 605), i brand di Paramount dedicati a bambini e ragazzi, dal lunedì al venerdì, con quattro appuntamenti quotidiani alle 9:20, 11:00, 13:00 e 15:10. Stessa impostazione anche su NickJr (Sky 603), la programmazione quotidiana prevede quattro episodi al giorno alle 7:15, 16:00, 17:00 e 19:00. In “Team Jay”, la zebra juventina è affiancata da un gruppo di amici inseparabili: l’astuto Matteo, la talentuosa calciatrice Cami, lo scoiattolo rosso Wushu e il simpatico criceto Duke. Insieme vivranno incredibili avventure imparando l’importanza dell’amicizia, del rispetto e del gioco di squadra per affrontare ogni sfida e superare i nemici che troveranno sul loro cammino.


Con “Team Jay”, Juventus e Nickelodeon condividono l’obiettivo di insegnare alle nuove generazioni i valori fondamentali dello sport: il rispetto delle regole, il gioco di squadra, la capacità di vincere con umiltà e di accettare la sconfitta con coraggio. Inoltre, dal 7 aprile, i più piccoli potranno rivivere le origini di Jay e del suo team con la prima stagione di “Team Jay” in onda su Super!, canale 47 del digitale terrestre e tivùsat e sul canale 625 di Sky, dal lunedì al venerdì alle 10:15. Un’occasione perfetta per conoscere (o riscoprire) le prime imprese della zebra juventina e dei suoi inseparabili amici.


I piccoli tifosi bianconeri conoscono già Jay, la simpatica zebra che dal 2015 anima le partite all’Allianz Stadium regalando entusiasmo e divertimento a tutte le famiglie. Ora, Jay è pronta a entrare nelle case di tutti i bambini italiani con una serie che unisce sport, amicizia e tanto divertimento.

Fao: trasformare sistemi agroalimentare per aiutare i più poveri

Fao: trasformare sistemi agroalimentare per aiutare i più poveriRoma, 2 apr. (askanews) – I finanziamenti progettati per rendere i nostri sistemi agroalimentari più efficienti, più inclusivi, più resilienti e più sostenibili possono aiutare a prevenire e mitigare le crisi alimentari e garantire che gli aiuti tanto necessari raggiungano i più poveri del mondo. Lo ha detto il Direttore generale della FAO QU Dongyu, che è stato invitato a partecipare a una sessione del Summit delle Nazioni Unite sul finanziamento per lo sviluppo, un incontro preparatorio tenutosi in Vaticano in vista della quarta Conferenza internazionale sul finanziamento per lo sviluppo, in programma dal 30 giugno al 3 luglio a Siviglia, in Spagna.


Il Summit, tenutosi l’1 e il 2 aprile, ha visto politici, esperti finanziari, filosofi, economisti e leader della Chiesa discutere il tema “Come garantire che i finanziamenti raggiungano i più poveri tra i poveri”. Il Direttore generale della FAO ha ricordato al pubblico che l’80% dei più poveri del mondo vive in aree rurali e quasi due terzi sono impegnati nei sistemi agroalimentari. La povertà rurale e l’insicurezza alimentare infatti sono strettamente collegate: secondo le ultime cifre della FAO, circa 733 milioni di persone in tutto il mondo sono state colpite dalla fame nel 2023. “Per una trasformazione veramente inclusiva dei sistemi agroalimentari, abbiamo bisogno di politiche pubbliche integrate mirate volte a rimuovere le barriere e le discriminazioni che impediscono ai gruppi emarginati di accedere ai finanziamenti e facilitano l’accesso al mercato”, ha detto Qu. Ciò implica l’indirizzamento dei flussi di capitale verso progetti e iniziative sensibili alle esigenze di questi gruppi e che non amplino le disuguaglianze esistenti.


“Un panorama finanziario più ampio, più efficiente, equo e innovativo per la trasformazione dei sistemi agroalimentari è fondamentale per affrontare le sfide globali più urgenti e raggiungere i più poveri tra i poveri e ridurre la fame e la malnutrizione”, ha concluso il direttore generale della Fao.

Xylella, in GU 30 mln per sostegno reimpianti ulivi resistenti

Xylella, in GU 30 mln per sostegno reimpianti ulivi resistentiRoma, 2 apr. (askanews) – Pubblicato in Gazzetta Ufficiale il decreto che sostiene le imprese agricole danneggiate dalla diffusione del batterio della Xylella fastidiosa, con lo stanziamento di 30 milioni di euro per i reimpianti per le riconversioni tramite cultivar di olivo resistenti, e per le riconversioni verso altre colture, con un elenco di 72 specie ammesse. A darne notizia è Coldiretti Puglia.


Il decreto del Masaf dell’11 febbraio 2025 pubblicato in Gazzetta Ufficiale stabilisce criteri e modalità di attuazione della misura inerente il sostegno alle imprese agricole danneggiate dalla diffusione del batterio della Xylella fastidiosa. Sono oggetto di finanziamento gli interventi finalizzati al ripristino del potenziale produttivo danneggiato dall’organismo nocivo Xylella fastidiosa e comprendono il ripristino della capacità produttiva delle imprese, sia con la ricostituzione degli oliveti con varietà dichiarate resistenti o tolleranti all’organismo specificato dal Comitato fitosanitario nazionale, sia sostituendo i vecchi oliveti con impianti di altre colture scelte fra quelle ammesse.


“Ma serve il secondo piano pluriennale per la rigenerazione delle aree colpite dalla Xylella fastidiosa in Puglia – spiega Coldiretti Puglia – perché sono 115mila gli ettari rimasti fuori dal primo piano di 300 milioni di euro, un impegno urgente da attuare con il coordinamento ed il sostegno alle attività di ricerca ed un pieno e consapevole coinvolgimento delle Istituzioni regionali, nazionali e dell’Europa sul problema Xylella”.

Xylella, in GU 30 mln per sostegno reimpianti ulivi resistenti

Xylella, in GU 30 mln per sostegno reimpianti ulivi resistentiRoma, 2 apr. (askanews) – Pubblicato in Gazzetta Ufficiale il decreto che sostiene le imprese agricole danneggiate dalla diffusione del batterio della Xylella fastidiosa, con lo stanziamento di 30 milioni di euro per i reimpianti per le riconversioni tramite cultivar di olivo resistenti, e per le riconversioni verso altre colture, con un elenco di 72 specie ammesse. A darne notizia è Coldiretti Puglia.


Il decreto del Masaf dell’11 febbraio 2025 pubblicato in Gazzetta Ufficiale stabilisce criteri e modalità di attuazione della misura inerente il sostegno alle imprese agricole danneggiate dalla diffusione del batterio della Xylella fastidiosa. Sono oggetto di finanziamento gli interventi finalizzati al ripristino del potenziale produttivo danneggiato dall’organismo nocivo Xylella fastidiosa e comprendono il ripristino della capacità produttiva delle imprese, sia con la ricostituzione degli oliveti con varietà dichiarate resistenti o tolleranti all’organismo specificato dal Comitato fitosanitario nazionale, sia sostituendo i vecchi oliveti con impianti di altre colture scelte fra quelle ammesse.


“Ma serve il secondo piano pluriennale per la rigenerazione delle aree colpite dalla Xylella fastidiosa in Puglia – spiega Coldiretti Puglia – perché sono 115mila gli ettari rimasti fuori dal primo piano di 300 milioni di euro, un impegno urgente da attuare con il coordinamento ed il sostegno alle attività di ricerca ed un pieno e consapevole coinvolgimento delle Istituzioni regionali, nazionali e dell’Europa sul problema Xylella”.

Coldiretti: su dazi evitare escalation della guerra commerciale

Coldiretti: su dazi evitare escalation della guerra commercialeRoma, 2 apr. (askanews) – “Occorre fare prevalere il buonsenso ed evitare a tutti i costi un’escalation della guerra commerciale che avrebbe effetti disastrosi sulle economie europee e statunitense, dove i primi ad essere penalizzati sarebbero i cittadini e gli agricoltori di entrambe le sponde dell’Atlantico”. Così il presidente della Coldiretti Ettore Prandini a poche ore dall’annuncio sui dazi del presidente Usa Donald Trump, al quale la Commissione Ue si è già detta pronta a rispondere con contromisure adeguate. Se le tariffe aggiuntive dovessero colpire l’intero settore agroalimentare italiano con un rincaro del 25%, rileva Coldiretti, ciò si tradurrebbe in un aggravio di circa due miliardi di euro a carico dei cittadini americani, con un inevitabile calo di vendite delle nostre specialità come dimostrato anche dalla precedente esperienza nel primo mandato dello stesso tycoon.


Senza dimenticare il pericolo di una ulteriore espansione del fenomeno dell’italian sounding, che già oggi costa al Paese 40 miliardi di euro solo negli Stati Uniti, come rilevato anche dal Presidente Sergio Mattarella. Ma Trump ha minacciato rincari fino al 200% per il vino, che per l’Italia vorrebbe dire rinunciare fino al 70-80% delle esportazioni, secondo una stima della Consulta vitivinicola della Coldiretti. “A prescindere dall’impatto delle decisioni americane, l’auspicio è – aggiunge il segretario generale di Coldiretti Vincenzo Gesmundo – che l’Italia e l’Europa continuino a portare avanti il dialogo poiché la logica dei dazi e controdazi ha dimostrato nel tempo di essere miope e controproducente per tutti”.


“Occorre lavorare a una soluzione diplomatica che venga portata avanti in sede europea – conclude Prandini – perché solo con una voce unica e forte possiamo davvero tutelare le nostre aziende. E’ comunque evidente che il principio di reciprocità debba restare la base di ogni intesa, poiché solo così sarà possibile tutelare i livelli qualitativi elevati, le regole sanitarie, ambientali e produttive che caratterizzano l’agroalimentare italiano ed europeo”.

Lollobrigida: premio Maestri Cucina è sguardo verso futuro

Lollobrigida: premio Maestri Cucina è sguardo verso futuroRoma, 2 apr. (askanews) – “Questa cerimonia non è solo una celebrazione del presente. È soprattutto uno sguardo verso il futuro. Ed è a voi, ragazze e ragazzi delle scuole alberghiere e agrarie, che oggi voglio rivolgermi con particolare attenzione. Perché tra voi potranno esserci futuri maestri”. Così il ministro dell’Agricoltura, della Sovranità alimentare e delle Foreste, Francesco Lollobrigida, intervenendo durante la cerimonia dei riconoscimenti “Maestro dell’Arte della Cucina Italiana”, svoltasi oggi nel cortile d’onore di Palazzo Chigi.


“Oggi non celebriamo solo chi ha già raggiunto l’eccellenza. Celebriamo anche la possibilità di trasmetterla. Perché uno degli aspetti più preziosi di questo riconoscimento è proprio questo: i Maestri premiati saranno coinvolti nel dialogo con il mondo della scuola, per raccontare la loro esperienza, trasmettere competenze, ispirare i talenti di domani”, ha concluso Lollobrigida. Il premio è stato istituito con la legge 59 del 19 aprile 2024, per valorizzare le eccellenze dell’enogastronomia italiana.


Il Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, ha conferito il Premio alla presenza del Ministro dell’Agricoltura, della Sovranità alimentare e delle Foreste, Francesco Lollobrigida. Alla cerimonia, alla presenza del presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, hanno preso parte i rappresentanti delle principali associazioni di categoria e una delegazione di studenti degli istituti agrari e alberghieri di Roma, testimoni del legame tra le professionalità premiate e le nuove generazioni. Il Premio, fortemente voluto dal Governo Meloni, colma una lacuna, ricorda il Masaf, perché prima d’ora l’Italia non riconosceva i talenti e le professionalità nel mondo dell’arte culinaria e vinicola. I Maestri, questo è il loro titolo, potranno anche insegnare negli Istituti specializzati e trasferire così il loro sapere artigiano alle nuove generazioni. I maestri sono stati premiati con il conferimento di una medaglia di bronzo, una spilla e un fregio realizzato dall’Istituto Poligrafico Zecca dello Stato.


“Oggi abbiamo consegnato un riconoscimento che non esisteva. Proprio l’Italia, la Nazione che più di ogni altra è famosa per la sua arte culinaria, non ha mai ritenuto di dover rendere il giusto merito a chi fa grande quest’arte, a chi la esporta, a chi di fatto costruisce un pezzo fondamentale della nostra reputazione e ci garantisce quell’ammirazione che il mondo intero ci tributa – ha detto Lollobrigida – Abbiamo deciso di colmare questa lacuna e di costruire un sistema di premialità specificatamente dedicato alle professioni della gastronomia, come peraltro avviene da molti anni in altre nazioni europee”.

Milei auspica che gli abitanti delle Malvine vogliano essere argentini

Milei auspica che gli abitanti delle Malvine vogliano essere argentiniRoma, 2 apr. (askanews) – Mercoledì il presidente argentino Javier Milei ha espresso la speranza che la prosperità del Paese incoraggi gli abitanti delle Isole Malvine (o Falkland), territorio britannico, a unirsi alla nazione sudamericana, 43 anni dopo l’inizio della guerra per l’arcipelago.


“Ecco perché cerchiamo di essere una potenza, al punto che loro preferiscano essere argentini, e non abbiamo nemmeno bisogno di usare deterrenza o persuasione per riuscirci”, ha detto Milei in occasione della Giornata dei veterani e dei soldati caduti della guerra delle Malvinas, celebrata ogni 2 aprile. Il capo dello Stato ha affermato che “il voto più importante è quello espresso con i piedi” (sic) durante una cerimonia di fronte al cenotafio di Plaza San Martín, a nord di Buenos Aires, dove si trovano 25 targhe con le identità di 649 soldati caduti nella guerra delle Falkland.


“Speriamo che un giorno la popolazione delle Malvinas decida di votare per noi”, ha insistito il presidente di fronte ai vertici delle Forze Armate e del suo governo, ad eccezione della vicepresidente Victoria Villarruel. Milei ha espresso la speranza che l’Argentina diventi “il Paese più libero con il prodotto interno lordo (PIL) più alto del pianeta”, in modo che “tutti i cittadini del mondo possano sognare il sogno argentino”.


Nella prima parte del suo breve discorso, il presidente ha accusato i governi precedenti di aver danneggiato la rivendicazione sovrana dell’Argentina sull’arcipelago “attraverso le decisioni economiche, diplomatiche e militari della classe politica”. Il presidente ha anche accusato la leadership che lo ha preceduto di aver disarmato e demonizzato le Forze Armate.


“Nessuno può prendere sul serio le richieste di una nazione i cui leader sono noti in tutto il mondo per la loro corruzione e incompetenza, e per aver spinto l’Argentina tra le braccia della feccia del mondo”, ha affermato durante la cerimonia, a cui ha partecipato anche un gruppo di 30 ex combattenti preselezionati dal governo. Dopo aver affermato che la prima condizione affinché un Paese sia sovrano è raggiungere la prosperità, Milei ha sottolineato che è necessario anche dare dignità alle Forze Armate e riorganizzare la spesa pubblica. Per questo motivo ha annunciato che eleverà il grado di sottotenente di riserva a quello degli aspiranti ufficiali che hanno combattuto nella guerra contro il Regno Unito. “Si tratta di saldare un debito nei confronti di questi eroi, ignorato da vari governi per 43 anni”, ha affermato. Al termine del suo discorso, il presidente ha sottolineato “l’impegno incrollabile” del suo Paese nel recuperare le Isole Falkland, “rafforzando il nostro impegno a esaurire tutte le risorse diplomatiche a nostra disposizione per garantire il loro ritorno in mani argentine”. Con questo gesto, Milei ha dimostrato la sua distanza dalla vicepresidente Victoria Villarruel, che ha celebrato la sua cerimonia in onore dei veterani caduti delle isole Malvinas nella città meridionale di Ushuaia, nella provincia della Terra del Fuoco (sud). La tattica proposta dal presidente argentino per conquistare gli abitanti delle isole Malvinas si ispira al lavoro di Guido Di Tella, che fu ministro degli Esteri tra il 1991 e il 1999 durante il governo di Carlos Menem (1989-1999). L’allora ministro degli Esteri argentino suggerì di attenuare la diffidenza degli isolani nei confronti degli argentini attraverso contatti personali e regali come i libri di fiabe di Winnie the Pooh, che regalò a ogni famiglia residente nelle isole Malvinas. Le Isole Falkland sono occupate dal Regno Unito dal 1833. Da allora Buenos Aires e Londra sono state coinvolte in una disputa sulla sovranità dell’arcipelago, che comprende anche la Georgia del Sud e le isole Sandwich meridionali, cosa che portò la Giunta militare del generale Leopoldo Galtieri (1981-1982), di tentare di ripredenre il territorio con un’offensiva militare contro il Regno Unito di Margaret Thatcher (1979-1990), nell’aprile 1982. La guerra terminò il 14 giugno con la sconfitta del paese sudamericano e quasi 1.000 morti da entrambe le parti. I due paesi ripresero le relazioni diplomatiche nel febbraio 1990, durante il governo dell’allora presidente Carlos Menem.

”Preghiera del non credente”, il nuovo libro di Vittorino Andreoli

”Preghiera del non credente”, il nuovo libro di Vittorino AndreoliRoma, 2 apr. (askanews) – TS Edizioni pubblica, anche in formato e-book, Preghiera del non credente, di Vittorino Andreoli, psichiatra di fama internazionale, editorialista e scrittore. Il testo non è facilmente riducibile a un genere convenzionale. A volte sembra una poesia ma è un canto razionale, in altre occasioni il lettore ha l’idea di essere di fronte a un monologo ma, in realtà, è un dialogo. Il testo appare quindi un confronto fra l’uomo e Dio ma presto sembrano materializzarsi i due veri protagonisti, il cuore e la mente di un uomo brillante che si sente chiamato a spiegare l’inspiegabile, la meta che attende tutti, e proprio in quell’occasione ci si rende conto che i veri protagonisti sono l’idea di uomo e l’idea di Dio.


Scrive Andreoli nell’introibo: “È bellissimo pensare di poter avere una esperienza diretta di Dio. Io lo cerco da tempo ma non è ancora tempo; io so che a lui piace incontrare, relazionarsi direttamente con le sue creature. La maniera migliore per occupare l’attesa è la preghiera. La preghiera del non credente. Esprime il bisogno del divino che c’è dentro l’umano”. In un dialogo diretto e appassionato con Dio, Vittorino Andreoli evoca le domande più profonde dell’animo umano, interrogandosi sul bisogno di trascendenza e sul rapporto con il divino di una società spesso segnata dal dubbio e dalla perdita della fede. È un’invocazione intima, toccante, che ha avuto una lunga gestazione nella scrittura. Andreoli esplora il tema universale della preghiera, non soltanto come atto religioso, ma anche come momento interiore di chi cerca un significato alla propria esistenza, anche senza la certezza di Dio.


A tratti – come nella biblica lotta di Giacobbe con l’angelo – il colloquio si trasforma in un confronto quasi sfrontato in cui Dio stesso, provocato, prende la parola. Si apre così un ventaglio di paradossi: la fragilità, che è la vera grandezza della persona umana, perché ci avvicina e affratella tutti; la fede, che ha bisogno di trovare una dimensione spirituale, talvolta oltre i confini della religione; la bellezza della Creazione e il mistero del male. La Preghiera del non credente diventa così un modo per dare voce alle tante persone che cercano, che non credono ma vorrebbero credere, che credevano e non credono più. E in questa voce risuona una sincera speranza: “Signore, non ti conosco ma ti penso, non so se esisti ma ti cerco, e giungo a desiderare che tu ci sia”. Per arrivare a comprendere che, in fondo, solo l’amore conta e solo se avremo davvero amato, potremo vivere veramente.