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Tag: Sanremo 2023

Caos Sudcorea, voto impeachment Yoon sarà sabato

Caos Sudcorea, voto impeachment Yoon sarà sabatoRoma, 5 dic. (askanews) – Il principale partito dell’opposizione sudcoreana, Partito democratico, intende votare sabato la mozione di impeachment del presidente Yoon Suk-yeol, presentata dopo che questi ha promulgato due giorni fa la legge marziale, per poi doverla ritirare sei ore dopo in seguito al voto negativo dell’Assemblea nazionale. Lo riferiscono i media sudcoreani.


Il Partito democratico (DPK) e altri cinque piccoli partiti di opposizione hanno presentato una mozione di impeachment, sostenendo che la dichiarazione di legge marziale di Yoon costituisce una violazione della Costituzione e della legge che regola gli stati d’emergenza. Yoon ha dichiarato la legge marziale martedì notte, citando presunti atti “anti-statali” da parte dell’opposizione.


Cho Seung-rae, vice portavoce del DPK, ha dichiarato che il partito prevede di tenere il voto sulla mozione intorno alle 19 di sabato (11 del mattino in Italia), per consentire ai legislatori del partito di governo – il Partito del potere del popolo – di riflettere adeguatamente sulle azioni di Yoon. La mozione è stata presentata a una sessione plenaria dell’Assemblea nazionale mercoledì mattina. Secondo la legge, deve essere votata entro 72 ore dalla sua presentazione.


Per l’approvazione della mozione è necessaria una maggioranza di due terzi, che richiederebbe il sostegno di almeno otto legislatori del partito di governo, dalle cui fila proviene Yoon. Il Partito democratico è maggioranza all’Assemblea nazionale con 170 voti, mentre l’intera opposizione ha a disposizione fino a 192 voti su 300. Il PPP – partito di provenienza di Yoon – ha 108 voti. Il PPP, durante le concitate ore della notte tra martedì e mercoledì, ha mostrato crepe. Il leader Han Dong-hoon ha giudicato “sbagliata” la mossa di Yoon. Ma ieri la formazione politica ha deciso in un’assemblea di respingere la mozione di impeachment, che sospenderebbe subito il presidente dalle sue funzioni, in attesa di una pronuncia della Corte costituzionale, per la quale potrebbero occorrere mesi.

M.O., l’inviato di Trump al Qatar: Hamas liberi gli ostaggi entro il 20 gennaio

M.O., l’inviato di Trump al Qatar: Hamas liberi gli ostaggi entro il 20 gennaioRoma, 5 dic. (askanews) – L’inviato di Donald Trump per il Medio Oriente si è recato in Qatar e Israele per dare il via alla spinta diplomatica del presidente eletto degli Stati Uniti per un cessate il fuoco a Gaza e un accordo di rilascio degli ostaggi prima di entrare in carica il 20 gennaio, ha detto a Reuters una fonte informata sui colloqui.


Steve Witkoff, che assumerà ufficialmente l’incarico sotto l’amministrazione Trump, ha incontrato separatamente a fine novembre il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu e il primo ministro del Qatar Sheikh Mohammed bin Abdulrahman Al Thani, ha detto la fonte. Al Thani ha affermato a Sky News che i consiglieri di Trump gli hanno detto che il presidente eletto degli Stati Uniti vuole che si raggiunga un accordo sugli ostaggi prima di entrare in carica il 20 gennaio. Quando gli è stato chiesto dell’avvertimento di Trump di lunedì secondo cui ci sarà “tutto l’inferno da pagare” se gli ostaggi non saranno restituiti entro la sua inaugurazione, Al Thani ha risposto: “Una dichiarazione del genere speriamo che funzioni e venga trasmessa a entrambe le parti. Avevamo sentito questo dal suo team… che vogliono che questo” accordo sugli ostaggi “venga risolto ora, oggi stesso. Speriamo di superare la situazione prima che il presidente entri in carica perché abbiamo la priorità di stabilizzare la situazione a Gaza… e ripristinare la sicurezza regionale”.


Gli incontri avuti da Witkoff segnalano anche che lo stato del Golfo del Qatar ha ripreso il suo ruolo di mediatore chiave dopo aver sospeso il suo ruolo il mese scorso, ha detto la fonte, aggiungendo che i negoziatori di Hamas torneranno probabilmente nella capitale del Qatar Doha per altri colloqui a breve. Una fonte israeliana coinvolta nei negoziati ha confermato ad Haaretz che il Qatar avrebbe ripreso il suo ruolo di mediatore.Gli assistenti di Biden sono a conoscenza dei contatti di Witkoff con funzionari israeliani, qatarioti e di altri Paesi del Medio Oriente e hanno capito che l’inviato di Trump sostiene un accordo per Gaza in linea con le linee perseguite dall’amministrazione, ha affermato un funzionario Usa.


Witkoff è un investitore immobiliare e un donatore della campagna di Trump con legami commerciali con il Qatar e altri stati del Golfo, ma non ha precedenti esperienze diplomatiche. Ha incontrato lo sceicco Al Thani, che è anche ministro degli Wsteri, a Doha il 22 novembre. “Entrambi hanno concordato che è necessario un cessate il fuoco a Gaza prima dell’insediamento di Trump in modo che una volta che l’amministrazione Trump entrerà in carica possa passare ad altre questioni, come la stabilizzazione di Gaza e della regione”, ha affermato la fonte, che è stata informata sugli incontri di Witkoff e ha parlato a condizione di anonimato.


Witkoff ha poi incontrato Netanyahu in Israele il 23 novembre ed ha avuto colloqui con le famiglie degli ostaggi israeliani, ha detto un funzionario israeliano a Reuters. Ha “parlato con loro degli sforzi del Team Trump per cercare di mediare l’accordo prima dell’insediamento”. Lo sceicco Al Thani si è recato a Vienna il 24 novembre per incontrare il direttore del Mossad David Barnea, che ha guidato i colloqui di Israele con il Qatar negli ultimi 14 mesi. “Ci sono piani per un successivo round di colloqui indiretti tra Israele e Hamas che si svolgeranno potenzialmente a Doha presto, ma non è stata fissata una data specifica”, ha commentato la fonte.

Legge marziale Sudcorea, capo opposizione: credevo fosse deepfake

Legge marziale Sudcorea, capo opposizione: credevo fosse deepfakeRoma, 5 dic. (askanews) – Il leader del principale partito d’opposizione sudcoreano, il Partito democratico, in un’intervista pubblicata oggi dalla CNN ha affermato di aver creduto che la dichiarazione della legge marziale da parte del presidente Yoon Suk-yeol l’altra sera fosse “un deepfake”.


Yoon, dopo che l’Assemblea nazionale ha votato contro lo stato d’emergenza, è stato costretto a revocare il provvedimento dopo sei ore e adesso deve affrontare una richiesta d’impeachment da parte delle opposizioni. “Quella sera, dopo il lavoro, ero a letto con mia moglie a casa nostra, quando mia moglie improvvisamente mi ha mostrato un video su YouTube dicendo: ‘Il presidente sta dichiarando la legge marziale’”, ha raccontato Lee Jae-myung alla CNN.


“Ho risposto: ‘Questo è un deepfake. Dev’essere un deepfake. Non può essere vero’” ha aggiunto, riferendosi al termine che indica audio e video falsi creati con l’intelligenza artificiale. “Ma quando ho guardato il video, il presidente stava davvero dichiarando la legge marziale – eppure pensavo tra me e me: ‘È fabbricato, è falso’”. Quella stessa notte, Lee, che era il principale rivale di Yoon nelle elezioni presidenziali del 2022 e che si trova lui stesso coinvolto in diversi problemi legali dopo essere stato incriminato per una serie di accuse, si è precipitato in parlamento, trasmettendo in diretta mentre scavalcava una recinzione per entrare nell’edificio, mentre i parlamentari si affrettavano a votare contro il decreto. Il video è diventato virale, accumulando decine di milioni di visualizzazioni sulla piattaforma X.

Stefano Boeri: transizione ecologica dev’essere di tutti e per tutti

Stefano Boeri: transizione ecologica dev’essere di tutti e per tuttiMilano, 5 dic. (askanews) – “Oggi la transizione ecologica che le città devono in qualche modo perseguire non sarà possibile se non si risolvono prima o in contemporanea alcune grandi questioni che riguardano le disuguaglianze di reddito, le disuguaglianze legate all’accesso dei servizi, le disuguaglianze legate alle aspettative di vita, le aspettative di vita in salute che sono oggi delle barriere a volte insormontabili, magari non così visibili, ma insormontabili della nostra città”. Lo ha detto ad askanews l’architetto Stefano Boeri ragionando sull’idea di ecologia e transizione nel senso più profondo del termine in occasione del decimo anniversario del suo Bosco Verticale.


“Se non capiamo questo – ha aggiunto Boeri – rischiamo che una qualsiasi politica che va in una direzione di miglioramento ambientale e che però non si interroghi sui vantaggi che questa stessa politica produce e sul fatto che a volte queste politiche che perseguono la transizione ecologica rischiano di dare vantaggi a chi ne ha già e degli svantaggi a chi ne ha già. Se noi non abbiamo una visione chiara di questa connessione rischiamo di non essere capaci di fare alcun passo serio a qualsiasi potere di transizione ecologica, perché la transizione ecologica sarà tale solo se sarà un progetto di tutti e condiviso da tutti gli strati sociali e culturali che compongono le società urbane, altrimenti resterà una una forzatura elitaria”.

”Sud Top Wine”: 69 i vini premiati alla sesta edizione a Mondello

”Sud Top Wine”: 69 i vini premiati alla sesta edizione a MondelloMilano, 5 dic. (askanews) – Allo Splendid Hotel La Torre di Mondello (Palermo) si è tenuta la cerimonia di premiazione delle 69 etichette selezionate tra le oltre 500 provenienti da Campania, Basilicata, Puglia, Calabria, Sardegna e Sicilia per la sesta edizione di “Sud Top Wine”, il concorso organizzato da Cronache di Gusto che si inserisce nel più ampio contesto di “Taormina Gourmet On Tour”, che per la prima volta ha fatto tappa a Palermo.


Ad affiancare in giuria Federico Latteri (Cronache di Gusto), c’erano Bernard Burtschy (Les Échos), James Button, (Decanter), Eirik Sand Johnsen (Vinforum.no), Bonnie Reinwald (SommThing.eu), Claudia Stern (Vinum) e l’ Italian Wine Ambassador Cynthia L. P. Chaplin. Tra le innovazioni introdotte in questa edizione spicca l’attribuzione di punteggi in centesimi per ogni vino premiato e l’assegnazione di riconoscimenti speciali ai migliori bianco e rosso assoluti. Il premio come miglior rosso in assoluto è andato alla Sardegna per il “Barbagia Rosso Igt Ghiarada Ocruarana 2002” della Cantina Teularju di Marmojada (Nuoro), mentre quello per il miglior vino bianco in assoluto è stato attribuito al “Greco di Tufo Riserva Docg Vittorio 2010” di Di Meo di Salza Irpina (Avellino).


“La sesta edizione di Sud Top Wine continua a dimostrare quanto la biodiversità e il fascino dei nostri vini meritino attenzione non solo in Italia, ma anche a livello internazionale. E’ un orgoglio per noi dare voce a territori emergenti che rappresentano il futuro del panorama enologico” ha dichiarato Fabrizio Carrera, direttore di Cronache di Gusto e ideatore del concorso, spiegando che le 69 bottiglie premiate saranno promosse in degustazioni esclusive sia in Europa che negli Stati Uniti.

Terrorismo, andava a combattere per l’Isis: polizia ferma 19enne

Terrorismo, andava a combattere per l’Isis: polizia ferma 19enneRoma, 5 dic. (askanews) – La Polizia di Stato ha eseguito il fermo – convalidato dal G.I.P presso il Tribunale di Milano – nei confronti di una cittadina kenyota di 19 anni indiziata di arruolamento con finalità di terrorismo.


Il fermo, si legge in una nota, è scaturito all’esito di un’articolata indagine condotta dalla D.I.G.O.S. di Milano – Sezione Antiterrorismo Internazionale e dalla Direzione Centrale della Polizia di Prevenzione – Servizio per il Contrasto dell’Estremismo e del Terrorismo Esterno, culminata, nel pomeriggio di sabato 30 novembre, quando la giovane è stata fermata presso l’Aeroporto di Orio al Serio (BG) mentre stava per imbarcarsi su un volo diretto in Turchia, paese individuato quale luogo di transito per raggiungere i teatri bellici mediorientali. L’attività investigativa, avviata lo scorso mese di ottobre, è nata dal costante monitoraggio degli ambienti jihadisti radicali online, che ha consentito di individuare un profilo social aperto di video sharing nel quale venivano pubblicati, con crescente intensità, video di propaganda dal contenuto radicale in cui era ritratta una donna con indosso il niqab, successivamente identificata nella giovane keniota fermata.


Ulteriori approfondimenti svolti dalla DIGOS della Questura di Milano sulla cittadina straniera hanno evidenziato come la stessa, già ospite presso una Comunità di accoglienza e proveniente da un difficile contesto familiare, stesse maturando un rapido percorso di radicalizzazione ideologico-religiosa sfociato, nell’ultimo periodo, nell’intenzione di raggiungere la Turchia per poi stanziarsi in zone occupate da formazioni jihadiste. A tal proposito, le attività tecniche hanno restituito riscontri di diversi contatti della giovane con utenze telefoniche attestate in Medio Oriente, verosimilmente riconducibili a soggetti che ne avrebbero favorito l’arrivo.


La progettualità dell’arrestata, che già aveva ripetutamente tentato di contattare le rappresentanze diplomatiche turche in Italia, ha avuto un’ulteriore accelerazione nei giorni scorsi quando, dopo aver consultato più volte siti di voli per la Turchia, si è recata per due volte presso l’aeroporto di Malpensa (VA) per ottenere un biglietto di sola andata per Istanbul, riuscendoci nel tardo pomeriggio del 29 novembre quando ha acquistato un volo in partenza da Orio al Serio (BG). Alla luce di tale ultimo riscontro, l’autorità giudiziaria ha emesso il provvedimento di fermo nei confronti della giovane, eseguito subito dopo che la stessa era stata bloccata dai poliziotti milanesi presso lo scalo aereo orobico, appena effettuato il check-in e praticamente al momento dell’imbarco del bagaglio.


Nella circostanza, i primi spediti riscontri svolti dalla DIGOS sul dispositivo in uso alla ragazza hanno confermato che la stessa – dichiaratasi muhajirat, “la migrante” – oltre ad aver maturato interesse per l’utilizzo di armi da fuoco, era effettivamente in contatto con un uomo in Turchia che la attendeva all’arrivo.

Dieci anni di Bosco Verticale, Boeri: una energia della città

Dieci anni di Bosco Verticale, Boeri: una energia della cittàMilano, 5 dic. (askanews) – Il Bosco Verticale ha compiuto dieci anni e per l’occasione Rizzoli pubblica un libro dedicato ai due grattacieli verdi progettati da Stefano Boeri e inaugurati a Milano nel 2014. Un’occasione per raccontare l’edificio, ma anche il clima nel quale è nato. “Credo che Milano abbia vissuto negli anni subito precedenti ad Expo, negli anni in cui si è inaugurato il Bosco Verticale – ha detto Boeri ad askanews – una accelerazione portentosa. Operatori pubblici, operatori privati, hanno tirato fuori dal cassetto progetti che erano interrotti, hanno scelto di accelerare i progetti che erano in corso, hanno scelto di riprendere progetti abbandonati e devo dire la città ha fatto in sei anni quello che normalmente una città vede realizzarsi in vent’anni. Il Bosco è stato uno di queste energie che hanno in qualche modo modificato il carattere sia fisico che anche simbolico di Milano”.


In questi dieci anni la sagoma del Bosco è diventata parte della stessa identità di Milano, ne ha modificato il paesaggio, architettonico certo, ma anche sentimentale. Il paesaggio come forma del nostro stare dentro un ambiente. “Io credo che forse la cosa più inaspettata e più interessante del Bosco – ci ha detto ancora l’architetto – sia che il suo paesaggio è cangiante, cioè continua a cambiare e continua a modificarsi nel tempo: cambia colore, cambia forma, perché le piante crescono, le piante cambiano colore, perdono le foglie, riprendono le foglie. E questo ecosistema vivente fa diventare un’architettura che solitamente è una presenza fissa, certo che riflette i colori, le luci, ma che è sostanzialmente statica, la fa diventare un organismo cangiante”. Accanto all’aspetto architettonico, poi, c’è un discorso sociale, c’è il tema di una transizione ecologica che per Boeri deve necessariamente lavorare sulle disuguaglianze, deve essere per tutti, altrimenti non potrà essere reale. “Questo è un punto molto importante, molto delicato – a concluso Stefano Boeri – e nel piccolo della nostra professione di architetti questo è un tema importantissimo. Per questo noi abbiamo lavorato tanto per dimostrare che è possibile realizzare un edificio come il Bosco Verticale anche in condizioni diverse, che un Bosco Verticale può essere accessibile a tutti in affitto, in social housing, come abbiamo dimostrato possibile in Olanda a Eindhoven qualche anno fa. È un tema su cui oggi stiamo ancora lavorando, usando la prefabbricazione, usando il legno, una serie di elementi che migliorano non solo la qualità, non solo la sostenibilità, ma l’accessibilità di questi edifici”.


Si può discutere a lungo su questi aspetti e sulla relazione tra l’architettura e la società, ma è fondamentale che certi temi restino sul tavolo, restino nel dibattito, anche grazie a un progetto come quello del Bosco Verticale. (Leonardo Merlini)

Ucraina, il Cremlino: pronti ad accogliere ogni sforzo di mediazione

Ucraina, il Cremlino: pronti ad accogliere ogni sforzo di mediazioneRoma, 5 dic. (askanews) – La Russia è pronta ad accogliere tutti gli sforzi di mediazione per i negoziati sull’Ucraina, ha detto il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov.


“Siamo pronti ad accogliere tutti gli sforzi di mediazione”, ha detto Peskov, citato dalla stampa locale. La scorsa settimana, il presidente russo Vladimir Putin aveva spiegato durante una conferenza stampa ad Astana che non ci sono precondizioni per la Russia per avviare i negoziati sull’Ucraina, ma ci sono condizioni per la pace.

Urban vision compie 20 anni e si trasforma in media company

Urban vision compie 20 anni e si trasforma in media companyRoma, 4 dic. (askanews) – Con un percorso già iniziato attraverso l’acquisizione di testate iconiche come Rolling Stone, ArtNews e l’accordo con Viva El Futbol, Urban Vision dà vita a un network editoriale innovativo che includerà attraverso nuove acquisizioni anche contenuti su lifestyle, economia, e molto altro, con l’obiettivo di raggiungere un pubblico ampio e diversificato. Il vero elemento distintivo del network Urban Vision, sarà un nuovo inedito canale di comunicazione urbano: le strade e le piazze delle città. I contenuti editoriali non solo raggiungeranno i lettori tramite i tradizionali mezzi di comunicazione, ma anche attraverso impianti digitali urbani che porteranno l’informazione direttamente nelle principali città italiane, creando un dialogo costante tra i cittadini e i contenuti.


Urban Vision, pioniera nei progetti di comunicazione urbana, maxi digital outdoor e nel fundraising per il recupero del patrimonio artistico, celebra oggi 20 anni di successi, segnati da un costante processo di innovazione. Dal 2004, Urban Vision ha investito nel restauro di 396 opere d’arte e monumenti storici, finanziati con il contributo di fondi privati per un valore complessivo di 298 milioni di euro, contribuendo in modo significativo alla preservazione e valorizzazione del patrimonio culturale italiano. Grazie a un approccio innovativo, l’azienda ha saputo coniugare l’arte, la cultura e il business, trasformando il restauro in un’opportunità per promuovere il patrimonio nazionale. Tra i restauri più significativi realizzati da Urban Vision, spiccano quelli del Duomo di Milano, del Colonnato di San Pietro e della Fontana della Barcaccia, simboli di un impegno costante nella cura e valorizzazione del nostro patrimonio storico.


Urban Vision si è inoltre distinta per il suo approccio innovativo all’arredo urbano. Il concetto di “spazio pubblico” è diventato un veicolo di comunicazione per i brand, ma anche uno strumento per arricchire l’esperienza della città. Progetti di arredo urbano come le cabine digitali in collaborazione con TIM e gli impianti LED interattivi sono solo alcune delle iniziative che hanno reso Urban Vision un punto di riferimento per l’integrazione di estetica e funzionalità nelle città italiane.in media comp Oggi, dopo due decenni di successi nel restauro e nella valorizzazione del patrimonio, Urban Vision intraprende una nuova evoluzione, trasformandosi in una media company. Il network di Urban Vision si distinguerà per un linguaggio innovativo, fatto di reel, di contenuti visivi che coniugano informazione ed immediatezza. Un approccio che intende rendere l’informazione più accessibile e coinvolgente, portando la comunicazione direttamente al pubblico, ovunque si trovi. “Il nostro network è un punto di svolta per l’editoria,” afferma Gianluca De Marchi CEO di Urban Vision: “Non vogliamo solo informare, ma connettere, coinvolgere e rendere l’informazione parte integrante della vita urbana. Con l’unione di contenuti di qualità assoluta, impianti digitali e un linguaggio innovativo, stiamo creando una nuova forma di comunicazione editoriale”


Con questa trasformazione, Urban Vision consolida il suo ruolo di leader nella comunicazione urbana e si prepara a ridefinire le frontiere tra sponsorizzazione del patrimonio, comunicazione digitale e contenuti editoriali. L’azienda punta a sviluppare un modello integrato che valorizzi l’arte e la cultura, creando nuove esperienze per i cittadini e offrendo nuove opportunità per i brand. Un futuro in cui l’innovazione e la conservazione del patrimonio culturale camminano fianco a fianco, generando valore per la comunità e per il mondo delle imprese.

Un libro sull’evoluzione di Milano per i 50 anni di COIMA

Un libro sull’evoluzione di Milano per i 50 anni di COIMAMilano, 4 dic. (askanews) – E’ stato presentato all’ADI Design Museum a Milano “Inspiring Cities”, il volume realizzato in occasione dei primi 50 anni di COIMA che esplora il tema dello sviluppo urbano nei prossimi anni attraverso il racconto dell’evoluzione di Milano. Ne hanno discusso Fulvio Irace, curatore del libro, Patricia Viel e Cino Zucchi, due degli architetti che hanno collaborato in questi anni con COIMA. Con loro sono intervenute anche Kelly Russell Catella (Head of Communication and Sustainability di COIMA) e Alida Catella (CEO di COIMA Image).


Kelly Russell Catella ha affermato: “Con questo volume abbiamo voluto compiere un atto di restituzione, rivolgendoci ai più giovani e dando voce alle storie straordinarie che abbiamo avuto la fortuna di incrociare in questi anni. Perciò abbiamo fatto tre scelte: anzitutto, abbiamo raccolto gli insegnamenti dal nostro passato che i giovani volessero leggere e di cui secondo noi la società dovrebbe parlare: dall’importanza della collettività, alla necessità di continuare a imparare. In secondo luogo, abbiamo scelto di dare spazio agli sguardi che si sono affiancati al nostro in questi anni. In primis quello di Gabriele Basilico, il grande fotografo che ha raccontato con le sue immagini Porta Nuova dalla sua nascita, e che solo dopo la sua morte abbiamo scoperto aver immortalato l’area dell’ex Scalo di Porta Romana e di Sesto San Giovanni (Milano) – oggi in fase di riqualificazione da parte di COIMA -; e successivamente di Iwaan Baan, uno dei più grandi fotografi internazionali viventi. Infine, abbiamo lasciato che il cuore del volume fosse occupato dalle interviste a 27 architetti che con il loro lavoro hanno saputo dare forma alle nostre progettualità, e che negli anni sono diventati amici”. Alida Catella ha aggiunto: “Questo libro è stato un tuffo nella storia di COIMA, un’occasione per ricordare la partenza nel 1974, quando Riccardo sognava il cambiamento di quella che sarebbe diventata Porta Nuova, e quando Manfredi si è trovato ad affrontare un progetto scritto ma non realizzato. Oggi, dopo 50 anni, vedo uniti i puntini, e vedo ciò che COIMA sta contribuendo a realizzare, ovvero la città come architettura del vivere”.