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Tag: Sanremo 2023

Sanremo, terza serata: il ciclone Mannino, Morandi, Russel Crowe e la sua band, Eros e la pace

Sanremo, terza serata: il ciclone Mannino, Morandi, Russel Crowe e la sua band, Eros e la paceSanremo, 8 feb. (askanews) – Inizio con un pizzico di polemica da parte di Amadeus della terza serata del Festival di Sanremo. Inizio con la polemica sul ballo del qua qua, che ha tenuto banco da ieri sera e per l’intera giornata sui social e in conferenza stampa. “Si è parlato tanto, secondo me troppo, di John Travolta – esordisce Amadeus – ma credo che non si sia dato il giusto spazio alla straordinaria testimonianza del maestro Giovanni Allevi”.


Che la serata abbia inizio. Via le polemiche, va in scena la musica. In realtà, ciascun ospite sul palco dell’Ariston ritorna sulla “Chicken Dance”. Lo fa Eros Ramazzotti che scherza con Ama: “Devo ballare anche io il ballo del qua qua?”. Lo fa Gianni Morandi, e anche il super ospite della serata, Russell Crowe: L’attore premio Oscar ha mimato il gesto del ballo del qua qua con le mani, facendo un sorriso ironico ad Amadeus, suscitando gli applausi del pubblico e poi battendo il cinque con il conduttore stesso. E ironizza anche Fiorello. “Se avessimo scippato due anziane fuori dalle poste, ci avrebbero insultato di meno. Lo scippo è meno grave del ballo del qua qua”, dice lo showman.


Anche Reuters, tra le agenzie internazionali più importanti, parla dello “scandalo” che ha coinvolto Travolta nella tv italiana. “Si è esibito al Festival della canzone italiana – scrive la Reuters – con il volto impietrito mentre si contorceva e girava accanto a due conduttori televisivi ridenti e affiancato da un gruppo di ballerini vestiti con costumi gialli da pollo”. La musica torna comunque protagonista con gli ultimi 15 artisti in gara, presentati da altrettanti big. Chiude al primo posto nella classifica provvisoria della terza serata – grazie al voto delle radio e del televoto – Angelina Mango che supera Ghali, Alessandra Amoroso (terza), Il Tre (quarto) e Mr. Rain (quinto).


Teresa Mannino, co-conduttrice per una sera, è un ciclone di ironia: sketch e gag con Amadeus sulle scale dell’Ariston (tanto celebri quanto temute), battute anche con Russel Crowe, con Gianni Morandi, fino a Il Volo che la prendono letteralmente in braccio. E’ ancora il tema della pace a fare da protagonista alla serata sanremese. “Quasi 500 milioni di bambini vivono in zone di conflitto – è l’appello di Eros Ramazzotti – altri milioni non vedranno mai la terra promessa. Basta sangue, basta guerre. Pace”. E i Negramaro, che hanno ripreso il titolo del loro brano ‘Ricominciamo tutto’, hanno aggiunto “Con la pace”.


C’è poi il dramma delle morti sul lavoro, portato in scena da un dialogo in musica da Paolo Jannacci e Stefano Massini. “Qui siamo al Festival della canzone italiana, parliamo tanto d’amore. Ma c’è un amore di cui non si parla mai. Ed è l’amore per i nostri diritti, i diritti che ci spettano, chiunque tu sia. C’è una parola che mi piace ricordare, ed è la parola dignità. Viva la dignità”, è il ‘grido’ di Massini. E infine un messaggio-invito di Teresa Mannino: “Al ‘potere su’ preferisco il ‘potere di’. Gli animali umani preferiscono il potere, il potere su: sugli altri uomini, sulle donne, sui bambini, sulla natura. Anche a me piace il potere, ma il potere di..che ha tutta un’altra energia. Il potere di ridere e di farvi ridere, il potere di vestirmi con le piume, di cantare anche se sono stonata…”, dice. Cala il sipario sulla terza ‘puntata’ del Festival. Nella quarta serata i duetti con l’esibizione di tutti i 30 artisti in gara. Di Serena Sartini

Putin: prima o poi Russia e Ucraina troveranno un accordo

Putin: prima o poi Russia e Ucraina troveranno un accordoRoma, 9 feb. (askanews) – “Russia e Ucraina prima o poi troveranno un accordo”, ha dichiarato Vladimir Putin nell’intervista a Tucker Carlson, pubblicata sul sito del giornalista americano. Il presidente russo ha detto che vuole arrivare a “una soluzione per la situazione in Ucraina per via negoziale”. E dopo un lungo preambolo sulla storia del popolo russo e ucraino, che – come ha più volte sostenuto il presidente russo – a suo avviso sono un unico popolo, ha affermato che “gli ucraini ancora oggi si sentono russi, in quello che accade c’è un elemento di guerra civile.” “L’Occidente pensa che i combattimenti in Ucraina abbiano separato per sempre una parte del popolo russo dall’altra, ma ci sarà una riunificazione”, ha dichiarato il leader russo.

Sanremo, anche Russell Crowe ironizza sul ballo del qua qua

Sanremo, anche Russell Crowe ironizza sul ballo del qua quaSanremo, 8 feb. (askanews) – La polemica sul ballo del qua qua (che ieri sera è stata protagonista sui social) arriva anche con Russell Crowe, il superospite straniero (anche se di origini italiane) di questa sera al Festival di Sanremo.


L’attore premio Oscar ha mimato il gesto del ballo del qua qua con le mani, facendo un sorriso ironico ad Amadeus, suscitando gli applausi del pubblico e poi battendo il cinque con il conduttore stesso. Poco prima anche Gianni Morandi, Eros Ramazzotti e Fiorello avevano ironizzato sul balletto. E Amadeus, in apertura della serata, aveva detto: “Si è detto tanto, forse troppo, di John Travolta. E non si è dato spazio abbastanza al maestro Allevi”.

Sanremo, ingresso con sketch per la coconduttrice Teresa Mannino

Sanremo, ingresso con sketch per la coconduttrice Teresa ManninoSanremo, 8 feb. (askanews) – Ingresso con sketch per Teresa Mannino, co-conduttrice nella terza serata del Festival di Sanremo. Scherza, la comica, prima di scendere le celebri scale dell’Ariston. “Io non scendo – dice sorridendo -. Hai fatto anche la curva quest’anno?”, scherza.


“Mi sono fatta gli occhiali nuovi, progressivi, e non capisco quando è l’angolo giusto. Scendo solo se a chiedermelo è il pubblico di Sanremo”, aggiunge invocando gli applausi dell’Ariston. Poi la discesa.

Sanremo, la terza serata: in gara 15 big. Amadeus: sono felicissimo…ma si è parlato troppo di John Travolta

Sanremo, la terza serata: in gara 15 big. Amadeus: sono felicissimo…ma si è parlato troppo di John TravoltaSanremo, 8 feb. (askanews) – E’, finalmente, Amadeus ad aprire ufficialmente la terza serata del Festival di Sanremo. Dopo la prima serata aperta da Marco Mengoni e quella di ieri, aperta da Ruggiero, il nonno di Viva 2, stasera è il conduttore e direttore artistico del Festival di Sanremo ad aprire la serata.


“Sono felicissimo, e voglio dire grazie a tutti voi, a tutto il pubblico, per gli ascolti eccezionali che ci state regalando. Un grazie immenso ai 30 artisti”, ha detto Ama, aggiungendo poi però che “si è parlato tanto, forse troppo, di John Travolta. E non si è dato spazio abbastanza al maestro Allevi” . Questa sera sono 15 i big ad esibirsi. Il coro dell’Arena di Verona, con il “Va pensiero”, ad aprire musicalmente la terza serata. Tra gli ospiti Eros Ramazzotti, con “Terra promessa” nel 40simo anniversario della vittoria del brano a Sanremo. La serata anche del ‘gladiatore’ Russell Crowe, Sabrina Ferilli, Edoardo Leo e Gianni Morandi.


Sul palco dell’Ariston anche il tema delle morti sul lavoro, con il dialogo in musica di Paolo Jannacci e Stefano Massini.

Nations League, il sorteggio: Italia con Francia, Belgio e Israele

Nations League, il sorteggio: Italia con Francia, Belgio e IsraeleRoma, 8 feb. (askanews) – Saranno i vice campioni del mondo della Francia, il Belgio e Israele le avversarie della Nazionale nel girone della UEFA Nations League 2024/25. È questo l’esito del sorteggio che si è tenuto alla Maison de la Mutualité di Parigi – che in mattinata aveva ospitato il 48° Congresso Ordinario UEFA – alla presenza del presidente della FIGC Gabriele Gravina, del segretario generale Marco Brunelli e del Ct della Nazionale Luciano Spalletti. Un girone di ferro attende quindi l’Italia, che non è stata favorita dall’urna nonostante si presentasse al sorteggio in prima fascia. Finalisti nelle ultime due edizioni, chiuse entrambe al terzo posto, gli Azzurri hanno evitato il Portogallo dal Pot 2 ‘pescando’ però un’altra big come il Belgio, mentre dalla terza fascia è arrivata l’avversaria più ostica, la Francia di Kylian Mbappé. Il torneo, che prenderà il via il prossimo settembre, dopo un’estate che vedrà la Nazionale impegnata nella fase finale di EURO 2024, può aiutare anche a qualificarsi per il Mondiale del 2026, visto che le finaliste avranno un pass per i play off. “È un girone bello, affascinante – il commento da Parigi di Luciano Spalletti – perché quando si giocano incontri di questo livello si possono imparare cose nuove”. Al Ct la Nations League piace: “Questa competizione è nata in maniera intelligente: le amichevoli non servivano a nessuno, mentre queste partite ti danno tutto ciò che serve per crescere e per migliorarti sempre di più”.


Finalista dell’ultimo Mondiale, al secondo posto nel Ranking FIFA, la Francia si presentava al sorteggio addirittura in terza fascia al pari della Germania. Dalla finale del Mondiale 2006, vinta ai rigori dalla Nazionale di Marcello Lippi, alla finale di EURO 2000, con il successo dei francesi grazie al golden gol di David Trezeguet, le sfide tra Italia e Francia hanno fatto la storia del calcio mondiale. Quaranta i precedenti, con un bilancio di 19 vittorie per gli Azzurri, 10 pareggi e 11 sconfitte. Diversi, anche nel recente passato, i confronti con il Belgio, con l’Italia reduce da tre vittorie consecutive agli Europei del 2016 e del 2021 e nella ‘finalina’ della Nations League 2020/2021. In totale sono 16 le vittorie per l’Italia, 4 i pareggi e altrettante le sconfitte. Dalla quarta fascia l’Italia ha invece pescato Israele, impegnato a marzo nei play off di EURO 2024 e fresco di promozione dalla Lega B. Cinque i precedenti tra le due nazionali, con gli Azzurri finora imbattuti (4 vittorie e un pareggio). Da settembre a novembre 2024 l’Italia sarà chiamata a disputare sei gare (una in casa e una in trasferta) con le tre avversarie del girone. Rispetto alla passata edizione, che prevedeva l’accesso diretto della prima classificata alla Final Four, a passare il turno saranno le prime due del girone, che a marzo 2025 giocheranno i quarti di finale (andata e ritorno). Le vincenti dei quarti otterranno quindi il pass per le Finals, in programma nel giugno 2025 in casa di una delle quattro finaliste. La quarta classificata del girone retrocederà nella Lega B, mentre – altra novità – la terza giocherà uno spareggio per non retrocedere con una delle seconde classificate della Lega B.

All’Inter 100mln di premi Uefa nel 2023, insegue il Milan… Rpt

All’Inter 100mln di premi Uefa nel 2023, insegue il Milan… RptMilano, 8 feb. (askanews) – L’Inter finalista di Champions League è la squadra italiana che nel 2022-2023 ha incassato di più dalla Uefa, mettendo al sicuro oltre 100 milioni di euro (101,289 milioni, per l’esattezza). Il Milan ne ha portati a casa 85, mentre il Napoli si è dovuto accontentare di 77,5 milioni di euro. Sono le cifre del Financial Report della Uefa che oggi ha messo nero su bianco i premi distribuiti alle squadre europee nel corso della scorsa stagione. La Juventus è ultima in tra le italiane in Champions con 56 milioni di euro, ai quali però vanno aggiunti 9,5 milioni portati a casa grazie alla retrocessione in Europa League.


Nella seconda competizione europea hanno giocato anche i due club della Capitale: la Roma finalista ha preso 30,7 milioni di euro, la Lazio 13,7 milioni +1,3 dal passaggio in Conference league. Fin dal primo turno nella terza competizione europea c’era la Fiorentina, arrivata anche lei in finale e beneficiaria di premi per 16,7 milioni di euro.Dalle competizioni, la Uefa ha incassato nel suo complesso 4,3 miliardi di euro, distribuendo ai club 3,4 miliardi e destinando 314 milioni come contributo di solidarietà. I maggiori incassi per il Manchester City, vincitore della Champions League, con 134,9 milioni e il Real Madrid che si è fermato a 118,8 milioni.


 

Usa, il voto al Senato apre allo stanziamento di aiuti all’Ucraina (ma senza garanzia finale)

Usa, il voto al Senato apre allo stanziamento di aiuti all’Ucraina (ma senza garanzia finale)Roma, 8 feb. (askanews) – Il Congresso degli Stati Uniti ha compiuto un primo timido passo verso lo stanziamento di aiuti per l’Ucraina e Israele, il cui futuro resta però molto incerto, con i parlamentari vicini a Donald Trump che si rifiutano di dare fondi supplementari a Kiev. Dopo mesi di aspre trattative, il Senato ha alla fine accettato di esaminare un testo che sbloccherebbe oltre 60 miliardi di dollari per l’Ucraina e 14 miliardi per Israele, prima tappa di un processo denso di ostacoli.


A due anni dall’inizio dell’invasione russa, i deputati degli Stati Uniti – principale sostenitore militare dell’Ucraina – non riescono a trovare un accordo sull’approvazione di nuovi fondi. La grande maggioranza dei democratici è favorevole. I repubblicani, invece, sono divisi tra i falchi interventisti, che sostengono l’Ucraina, e i luogotenenti di Donald Trump, molto più isolazionisti. Nel pieno della campagna presidenziale, l’equazione si è trasformata in un braccio di ferro a distanza tra Joe Biden, che chiede con urgenza questi nuovi fondi, e Donald Trump, che sostiene che se fosse rieletto a novembre, risolverebbe la guerra tra Russia e Ucraina “in 24 ore”. Senza spiegare però come.


Il voto di oggi al Senato è una buona notizia per i sostenitori degli aiuti all’Ucraina. “Questo è un buon primo passo”, ha commentato il leader democratico al Senato Chuck Schumer. Ma resta la parte più difficile. Dopo aver esaminato il testo, i senatori voteranno definitivamente il pacchetto, forse già questa settimana, e lo invieranno alla Camera dei Rappresentanti, che lo esaminerà a sua volta. È qui che le cose si complicano. La maggioranza della Camera dei Rappresentanti è composta da repubblicani, molti dei quali sono sostenitori di Trump, che si rifiutano di approvare qualsiasi nuovo pacchetto per Kiev prima delle elezioni presidenziali di novembre, per le quali Trump è candidato. I parlamentari repubblicani d’altra parte continuano a scambiare il loro sostegno per l’adozione di forti misure anti-immigrazione.


Questo malgrado i ripetuti appelli di Joe Biden. “Sostenere questa legge significa parlare contro (Vladimir) Putin. Opporsi significa fare il gioco del presidente russo”, ha avvertito ancora due giorni fa. Tuttavia, per essere attuati, questi aiuti devono a tutti i costi essere approvati da entrambe le camere del Congresso degli Stati Uniti. La mancata approvazione dei nuovi aiuti sarebbe un’enorme battuta d’arresto per l’Ucraina in un momento in cui le cattive notizie si accumulano sul fronte. Sarebbe inoltre una grave battuta d’arresto per Biden nei rapporti con i partner europei, che il 1 febbraio hanno approvato un pacchetto di aiuti a Kiev per 50 miliardi di euro. Il cancelliere tedesco Olaf Scholz ha invitato gli Stati Uniti e l’Ue a “fare di più” per aiutare l’Ucraina a difendersi dalla guerra di aggressione della Russia, prima di recarsi a Washington per incontrare Joe Biden, incontro in programma domani. Gli Stati Uniti non sono molto più avanti nel convalidare i fondi per Israele, loro storico alleato, in guerra con il movimento integralista islamico palestinese Hamas dal 7 ottobre. Questo perché il presidente Biden chiede che qualunque aiuto a Israele sia abbinato a una dotazione per l’Ucraina. I repubblicani alla Camera si rifiutano, ma questa settimana non sono riusciti ad approvare una loro legge per forzare la mano.


Sarebbe inoltre una grave battuta d’arresto per Biden nei rapporti con i partner europei, che il 1 febbraio hanno approvato un pacchetto di aiuti a Kiev per 50 miliardi di euro. Il cancelliere tedesco Olaf Scholz ha invitato gli Stati Uniti e l’Ue a “fare di più” per aiutare l’Ucraina a difendersi dalla guerra di aggressione della Russia, prima di recarsi a Washington per incontrare Joe Biden, incontro in programma domani. Gli Stati Uniti non sono molto più avanti nel convalidare i fondi per Israele, loro storico alleato, in guerra con il movimento integralista islamico palestinese Hamas dal 7 ottobre. Questo perché il presidente Biden chiede che qualunque aiuto a Israele sia abbinato a una dotazione per l’Ucraina. I repubblicani alla Camera si rifiutano, ma questa settimana non sono riusciti ad approvare una loro legge per forzare la mano.

All’Inter 100mln di premi Uefa nel 2023, insegue il Milan con 85mln

All’Inter 100mln di premi Uefa nel 2023, insegue il Milan con 85mlnMilano, 8 feb. (askanews) – L’Inter finalista di Champions League è la squadra italiana che nel 2022-2023 ha incassato di più dalla Uefa, mettendo al sicuro oltre 100 milioni di euro (101,289 milioni, per l’esattezza). Il Milan ne ha portati a casa 85, mentre il Napoli si è dovuto accontentare di 77,5 milioni di euro. Sono le cifre del Financial Report della Uefa che oggi ha messo nero su bianco i premi distribuiti alle squadre europee nel corso della scorsa stagione. La Juventus è ultima in tra le italiane in Champions con 56 milioni di euro, ai quali però vanno aggiunti 9,5 milioni portati a casa grazie alla retrocessione in Europa League.


Nella seconda competizione europea hanno giocato anche i due club della Capitale: la Roma finalista ha preso 30,7 milioni di euro, la Lazio 13,7 milioni +1,3 dal passaggio in Conference league. Fin dal primo turno nella terza competizione europea c’era la Fiorentina, arrivata anche lei in finale e beneficiaria di premi per 16,7 milioni di euro. Dalle competizioni, la Uefa ha incassato nel suo complesso 4,3 miliardi di euro, distribuendo ai club 3,4 miliardi e destinando 314 milioni come contributo di solidarietà. I maggiori incassi per il Manchester City, vincitore della Champions League, con 134,9 milioni e il Real Madrid che si è fermato poco sotto a 133,7 milioni.

Sanremo, il super ospite della terza serata Russell Crowe lancia il tour con la sua band e un appello: basta guerra

Sanremo, il super ospite della terza serata Russell Crowe lancia il tour con la sua band e un appello: basta guerraMilano, 8 feb. (askanews) – Il super ospite della terza serata del Festival di Sanremo 2024 è Russell Crowe. L’attore premio Oscar è l’ospite internazionale e salirà sul palco con la sua band per una performance musicale. “Il mio primo disco è uscito nel 1982, prima che io iniziassi a fare film. Sono cresciuto in una famiglia in cui la musica era estremamente importante, alla scuola superiore il mio obiettivo era fare musica e ho continuato a farlo, vivevo con le mie band. Il mio primo disco è uscito quando avevo 17 anni e quando mi chiedevano che lavoro facessi dicevo il musicista, prima che il cinema desse una svolta alla mia vita. Adoro fare l’attore, sono 35 anni che faccio cinema, ma sono 42 che faccio musica. Cosa mi ricordo della mia prima volta Sanremo: la follia di questo posto, all’epoca anche io ero un po’ fuori, giravo e sperimentavo. Sono arrivato qui perchè giravo una cosa per Armani, e sono venuto qui ero molto stanco, mi hanno dato degli occhiali arancioni e li ho portati per tutto il giorno” ha raccontato in conferenza stampa prima della serata.


Crowe torna quindi in Italia con “Russell Crowe & The Gentlemen Barbers”. Dismessi i panni di Massimo Decimo Meridio nel film “Il gladiatore” di Ridley Scott, Russell Crowe imbraccia una chitarra e con la sua band parte in un tour che attraverserà l’Italia. Il tour italiano partirà da Roma il 23 giugno, dal Colosseo; proseguirà a Pompei il 9 luglio, all’Anfiteatro degli Scavi, ad Ascoli Piceno, l’11 luglio, a Piacenza il 13 luglio, a Varese il 14 luglio, e Bologna il 16 luglio. I biglietti saranno in vendita su Ticketone da lunedì 12 febbraio 2024. “E’ fluido – spiega Russell Crowe – è come un festival in cui raduno artisti che stimo, musicisti e cantastorie, e mettiamo su uno spettacolo”. In conferenza stampa l’attore americano ha anche affrontato temi delicati; come l’immigrazione: “Continuo a ripetere che quello che è fondamentale è di non scordare e non mettere da parte l’umanità. Ricordiamoci che ci sono persone che approdano sulle nostre spiagge da situazioni di sofferenze e disperazione. Non dobbiamo mai mai mai trascurare l’aspetto umano”. Ed ha toccato anche un altro tema di drammatica attualità: “C’è qualcosa che non capisco – prosegue il Gladiatore – come siamo stati capaci di inventare qualsiasi cosa e non riusciamo a trovare soluzioni che non siano diverse dalla guerra, come i problemi non riusciamo a risolverli se non ricorrendo al conflitto armato. Questa è una cosa che non capisco”.


Crowe ha anche parlato delle sue origini, ha scoperto recentemente le sue origini italiane: “E’ stato bellissimo scoprirlo, ho sempre avuto un’attrazione nei confronti dell’Italia, l’ho sempre percepita nella mia vita, e fin da piccolo ho sempre cercato di ritornare a questo legame che percepivo”. Foto di Brigitte Grassotti