Confcooperative: ok Parlamento Ue e Ngt primo passo fondamentaleRoma, 7 feb. (askanews) – Con una maggioranza risicata, oggi il voto del parlamento UE ha di fatto preservato l’impianto del regolamento sulle Nuove Tecniche Genomiche (NGT). Confcooperative Fedagripesca esprime in una nota soddisfazione per questo “primo passo fondamentale, che riconosce il potenziale innovativo e sostenibile delle NTG per l’agricoltura europea”. Così il presidente di Fedagripesca Confcooperative Carlo Piccinini commenta l’approvazione da parte del Parlamento Europeo della relazione sulle Nuove Tecniche Genomiche (NGT).
“Riteniamo – spiega Piccinini – che le NGT o TEA rappresentino un valido strumento di difesa delle produzioni agricole in un contesto di sfide globali come il cambiamento climatico e la crescente domanda di cibo. L’approvazione odierna del regolamento è un’occasione per rafforzare la competitività del settore agricolo italiano e europeo, garantendo al contempo la sicurezza alimentare e la tutela dell’ambiente. Il nostro auspicio è che si acceleri l’iter legislativo in seno al trilogo per approvare definitivamente il testo, prima della chiusura della legislatura”, conclude.
Vino, Zorzettig: lotta biologica efficace contro insetti dannosiMilano, 7 feb. (askanews) – Sono “entusiasmanti” i risultati ottenuti dalle best practices agronomiche volte all’aumento della biodiversità vegetale in vigna. A dirlo è Annalisa Zorzettig alla guida della storica Cantina di Spessa di Cividale (Udine), commentando gli esiti del progetto “Biodiversity Care”, condotto nei vigneti aziendali nel Friuli Orientale dal consulente agronomico Antonio Noacco e dal suo team, in collaborazione con l’Università di Udine. Obiettivo quello di provare l’efficacia della lotta biologica attraverso l’aumento di insetti predatori e altri organismi utili in vigneti gestiti a sfalcio alternato e sovescio.
“Quando Noacco ci ha proposto di eseguire parte della sperimentazione nei nostri vigneti, non abbiamo esitato a dargli pieno appoggio” ha spiegato Annalisa Zorzettig, sottolineando che “i risultati hanno confermato come il nostro impegno nella sostenibilità ambientale venga ampiamente ripagato. Anche la nuova Cantina, in fase di ultimazione, vedrà la piantumazione di specie native tutto intorno – ha concluso – per favorire la biodiversità funzionale”. La sperimentazione ha visto uno studio di tre anni su diverse tesi, atte a studiare gli effetti sulla artropodofauna utile in vigneto e la loro efficacia nel contrastare gli insetti dannosi, concentrandosi, anche in ottica futura, su ciò che sta preoccupando particolarmente i viticoltori friulani a esempio il ragnetto rosso e la cocciniglia. Lo studio si è svolto in tre fasi: la prima appunto per valutare gli effetti delle pratiche volte all’incremento della biodiversità vegetale nei filari, la seconda specifica sul contrasto alla cocciniglia e infine l’analisi botanica. Le tesi principali mettevano a confronto pratiche di gestione agronomiche tradizionali come lo sfalcio continuo e costante, a pratiche agronomiche mirate ad aumentare la numerosità delle specie vegetali e la costanza di fioriture sia spontanee che seminate. La tempistica dei tre anni (2019-2020-2021) è stata fondamentale per vedere il comportamento delle popolazioni nelle generazioni, in quanto i cicli vitali e riproduttivi di alcuni insetti e organismi possono essere anche di un anno. Mentre nel 2019 i tre vigneti avevano un comportamento pressoché simile, i risultati si sono visti in maniera evidente a partire dal secondo anno. A esempio nel vigneto completamente sfalciato la presenza della cicalina verde ( Empoasca vitis) superava del doppio quella del vigneto con sfalcio alternato (300 esemplari su 400 foglie contro 150) e del triplo su quello con cover crop.
Stesso risultato si è osservato anche attraverso l’incidenza delle infestazioni della cocciniglia. Questo effetto è dovuto dalla maggior presenza di Imenotteri calcioidei, parassitoidi naturali e principali agenti di controllo biologico che, trovando nei vigneti fioriti maggiore possibilità di nutrimento (pollini e nettare) sono riusciti a riprodursi con maggiore efficacia e la loro azione è stata più incisiva. Inoltre si è provato che dove vi era lo sfalcio completo, le specie vegetali aliene avevano occupato una superficie più ampia, limitando la crescita di specie native e la loro numerosità. Trend opposto si è osservato invece nei filari non sfalciati, indice di un ecosistema stabile e sano. Questo dato è importante sia in ottica di aumento della ricchezza specifica ma anche al minor utilizzo di acqua e di nutrimenti che necessitano le specie native. Per questo motivo la prossima fase dello studio sarà dedicata al suolo, al microbioma e di conseguenza alla fertilità per vedere quanto sia l’incidenza di pratiche agronomiche virtuose sulla solidità dell’ecosistema biologico/vigneto.
Cia: storico l’ok del Parlamento Ue alle NgtRoma, 7 feb. (askanews) – Ottime notizie per l’agricoltura green con l’ok in plenaria del Parlamento Ue alla proposta di regolamento della Commissione Ue sulle piante ottenute con le Tecniche di Evoluzione Assistita (TEA o in inglese, NGT). “E’ stata anche una vittoria per la nostra associazione, da anni in campo a favore delle nuove biotecnologie non Ogm, che rappresentano un’alternativa all’uso dei fitofarmaci e sono lo strumento principale per costruire nel prossimo futuro un’agricoltura sempre più sostenibile”, ha commentato Cristiano Fini, presidente di Cia-Agricoltori Italiani, dopo il voto odierno a Bruxelles sul dossier che permetterà l’ottenimento di colture resistenti alle fitopatie e agli effetti del climate change. Si acceleri, ora, l’iter con la posizione del Consiglio per iniziare il trilogo e arrivare a un’intesa finale prima dello scadere della legislatura.
“In ballo c’è la salute del pianeta, del patrimonio paesaggistico e della biodiversità, la sicurezza alimentare globale già pesantemente compromessa -conclude Fini-, per lottare contro il cambiamento climatico non possono bastare la lotta biologica e integrata, l’agricoltura di precisione e il biocontrollo, servono nuove tecniche di miglioramento genetico e, soprattutto, servono adesso”.
Blinken dice a Israele che gli Usa sono preoccupati per l’operazione a RafahRoma, 7 feb. (askanews) – Il segretario di Stato Usa, Antony Blinken, ha espresso oggi al premier israeliano, Benjamin Netanyahu, e al ministro della Difesa israeliano, Yoav Gallant, la preoccupazione dell’amministrazione Biden per una possibile espansione dell’operazione militare delle forze israeliane nella città di Rafah, nel sud di Gaza. Lo ha riferito ad Axios un funzionario israeliano e una seconda fonte al corrente della questione.
Sono oltre un milione i palestinesi concentrati a Rafah e nelle aree circostanti, lungo il confine tra la Striscia di Gaza e l’Egitto. Secondo Axios, gli Stati Uniti temono che un’operazione delle forze israeliane nell’area, senza possibilità di evacuare la popolazione civile in zone sicure, possa causare un gran numero di vittime e spingere decine di migliaia di palestinesi verso l’Egitto. Il Cairo ha già fatto sapere che lo sfollamento dei palestinesi in Egitto porterebbe a una rottura nei rapporti con Israele.
Abruzzo, Meloni: governo non si arrende a spopolamento territoriL’Aquila, 7 feb. (askanews) – “Noi siamo la nazione dei campanili, la nazione dei borghi, delle aree collinari e montane, dei luoghi che, conservando la loro identità, garantiscono anche la forza culturale e produttiva dell’Italia e questa è una delle regioni per cui questo governo ha deciso di dare nuovo impulso alla strategia Nazionale per lo sviluppo delle aree interne perché non ci arrendiamo allo spopolamento di questi territori”. Lo ha detto la presidente del Consiglio Giorgia Meloni alla cerimonia per la firma del Patto di coesione e sviluppo tra il governo e la Regione Abruzzo.
Assemblea Anci Giovani, domani al via a Montecatini TermeRoma, 7 feb. (askanews) – “Anci Giovani è ormai diventata un interlocutore autorevole del governo ed un punto di riferimento sempre più partecipato per tanti giovani amministratori italiani. Per questo motivo non potete mancare all’appuntamento: vi aspetto tutti al Teatro Verdi di Montecatini l’8 e il 9 febbraio”. E’ il messaggio lanciato da Luca Baroncini, sindaco di Montecatini Terme e coordinatore nazionale di Anci Giovani, in un video pubblicato sul sito Anci alla vigilia dell’appuntamento annuale dei giovani amministratori italiani.
E’ prevista nella città termale toscana la presenza di oltre 500 tra sindaci, assessori e consiglieri under 36 provenienti da ogni parte d’Italia: “Una preziosa occasione di confronto tra buone pratiche e di proposte da sottoporre direttamente, da parte di noi giovani, ai ministri che parteciperanno all’Assemblea”, sottolinea Baroncini. Oltre agli amministratori ‘junior’ e ai colleghi ‘senior’, capitanati dal presidente dell’Anci e sindaco di Bari Antonio Decaro, sarà nutrita la presenza del governo, ad iniziare dal ministro allo Sport e ai Giovani, Andrea Abodi, che interverrà nella prima giornata, a chiusura del panel ‘Sport come infrastruttura sociale’.
Nella stessa giornata il tavolo tematico ‘Agricoltura: filiera agroalimentare, servizi ecosistemici, salute pubblica’, che vedrà la partecipazione del sottosegretario all’Agricoltura, Patrizio Giacomo La Pietra. Nella seconda giornata, in apertura l’intervento del ministro per la Pubblica amministrazione, Paolo Zangrillo; seguiranno poi altri due panel tematici: ‘L’Italia più bella: sviluppo locale e vocazioni turistiche del territorio’, con interventi conclusivi affidati ai ministri, Daniela Santanché (Turismo) ed Alessandra Locatelli (Disabilità).
Chiuderà il confronto tra gli amministratori under 36 il dibattito su ‘Ambiente e territorio: sviluppo sostenibile tra opportunità e criticità’. La voce delle aziende sarà rappresentata da Marco Dellomonaco, Corporate Affairs & Strategic Relations Director City Green Light, Elio Schiavo, Chief Enterprise and Innovative Solutions Officer TIM e Stefano Giacoma, Direttore Area Commerciale Business to Government Edison Next.
Copagri: riconoscimento agricoltore custode ambiente è doverosoRoma, 7 feb. (askanews) – “Il riconoscimento del ruolo dell’agricoltore quale custode dell’ambiente e del territorio è un passaggio fondamentale e doveroso per dare risalto alle numerose attività che i produttori agricoltori svolgono quotidianamente per la salvaguardia dell’ambiente, della biodiversità e degli ecosistemi e per la tutela del territorio dal dissesto idrogeologico, dallo spopolamento e dall’abbandono”. Lo afferma il presidente della Copagri Tommaso Battista, esprimendo soddisfazione per il via libera di Montecitorio, con modifiche, alla Pdl recante disposizioni per il riconoscimento della figura dell’agricoltore custode e per l’istituzione della Giornata nazionale dell’agricoltura, che ora dovrà tornare all’esame del Senato.
“In tal senso, riconoscere il lavoro dell’agricoltore quale custode dell’ambiente e del territorio equivale ad accendere un faro sul valore inestimabile di questa figura, centrale non soltanto sotto l’aspetto della produzione agricola, ma anche sotto quello ambientale ed ecologico”, prosegue il presidente, ad avviso del quale “il testo va, inoltre, nella direzione di tutelare l’ambiente e garantire maggiore sostenibilità al comparto, intercettando perfettamente quelli che sono i più recenti orientamenti comunitari in materia”. “Non possiamo, quindi, che concordare con la necessità, prevista dal testo e più volte caldeggiata dalla Copagri, di riconoscere specifici criteri di premialità, quali la riduzione dei tributi, in favore degli agricoltori custodi dell’ambiente e del territorio iscritti nell’elenco che sarà istituito presso i dipartimenti competenti in materia di agricoltura delle Regioni”, continua Battista, esprimendo analoga soddisfazione per l’istituzione della “Giornata nazionale dell’agricoltura”, che si terrà ogni seconda domenica di novembre.
“Sono ormai molti anni, infatti, che la Copagri si adopera per ottenere il riconoscimento nazionale della figura dell’agricoltore quale custode dell’ambiente e del territorio”, evidenzia il presidente, ricordando che “a fare da capofila sono state le Marche, che già nel 2015 anche grazie al lavoro della Copagri hanno legiferato in tal senso, riconoscendo l’insostituibile ruolo dei produttori agricoli nella tutela della biodiversità e nella salvaguardia del territorio sotto il profilo culturale, ambientale ed economico, demandando inoltre agli agricoltori il compito di mantenere viva la tradizione agricola locale e di valorizzarne le produzioni, andando al contempo a contrastare lo spopolamento delle aree rurali e contribuendo alla tutela delle formazioni vegetali monumentali, alla manutenzione del territorio attraverso la cura dell’assetto idraulico e idrogeologico e alla difesa da avversità atmosferiche e incendi”, conclude Battista.
Lollobrigida a Fruit Logistica:creare ricchezza esportando qualitàRoma, 7 feb. (askanews) – “Le fiere servono per conoscere meglio i nostri imprenditori che hanno l’opportunità di affermarsi sui mercati internazionali grazie alle loro capacità. All’interno dello stand hanno la possibilità di raccontarti le loro esperienze, le problematiche che affrontano, dandoti anche le soluzioni. Perché nove volte su dieci chi conosce il problema dà dei suggerimenti risolutivi”. Così il ministro dell’Agricoltura, della Sovranità alimentare e delle Foreste, Francesco Lollobrigida, intervenendo oggi alla fiera Fruit Logistica di Berlino, manifestazione dedicata al settore ortofrutticolo e ai servizi logistici.
“I mercati in Italia vanno riorganizzati in un quadro di logistica che oggi non è adeguato ad abbattere i costi di trasporto delle nostre merci, che gravano sulle imprese. La filiera va ricomposta anche partendo da questo. Inizieremo con controlli a tappeto sulla concorrenza sleale”, sottolinea. “Sulle fiere – aggiunge Lollobrigida – si deve provare a fare sistema. Bisogna creare ricchezza esportando la nostra qualità. Dobbiamo essere competitivi nella filiera agroalimentare, moltiplicare il nostro export, già forte a 60 miliardi. Questa deve essere la nostra ambizione”.
“Quello che c’è dentro una fiera è importante. Noi qui abbiamo 473 imprenditori agricoli italiani, consorzi, le Regioni che promuovono i nostri prodotti in un mercato straordinariamente rilevante, dove se vendi porti ricchezza in Italia e questo ci permette di far crescere la nostra economia, e di conseguenza, quell’equità sociale che tutti ricerchiamo. Lavorare all’estero per aumentare le nostre esportazioni e farlo in Italia per difendere le nostre produzioni è fondamentale. Ed è quello che sta facendo il nostro Governo”, conclude Lollobrigida.
De Castro: su Tea accelerazione decisiva per accordo entro giugnoRoma, 7 feb. (askanews) – “Per riallacciare il legame che ha sempre unito l’Unione e i nostri agricoltori, abbiamo bisogno di mettere in campo strumenti adeguati a rendere il settore sempre più competitivo e sostenibile: il via libera di oggi alle nuove biotecnologie sostenibili rappresenta un passo fondamentale in questa direzione”. Così Paolo De Castro, membro PD del Parlamento europeo commenta l’approvazione del mandato negoziale del Parlamento europeo sulla proposta di Regolamento sulle Nuove tecniche genomiche, con 307 voti a favore, 263 contrari e 41 astenuti.
“La speranza è che gli Stati membri, riunitisi questo pomeriggio in una riunione Coreper per trovare a loro volta una posizione comune – aggiunge De Castro – possano seguire l’esempio del Parlamento, per poi avviare immediatamente i negoziati inter-istituzionali e giungere a un accordo finale entro la fine della legislatura. È questa l’Unione europea che i nostri cittadini e in particolare i nostri agricoltori chiedono – conclude De Castro – capace di mettere in campo nuove, decisive opportunità per accompagnarli verso sistemi produttivi sempre più sostenibili e resilienti”. Come sottolineato anche questa mattina durante il dibattito in aula con il vice-presidente della Commissione Ue Maros Sefcovic “dopo trent’anni di investimenti in cui l’Europa ha portato la nostra filiera agro-alimentare a non avere eguali al mondo in termini di sostenibilità, qualità del cibo e rispetto dei diritti dei lavoratori, la legislatura in corso ha dato l’impressione di voler passare dal perseguire obiettivi ideali, ad obiettivi ideologici, senza mettere in campo alcun progetto che accompagnasse gli agricoltori nella transizione verso nuovi modelli produttivi. Come Parlamento, invece – sottolinea l’eurodeputato membro della Commissione Agricoltura dell’Eurocamera – ci siamo ancora una volta messi in ascolto dei bisogni delle nostre comunità rurali, lavorando per trovare un accordo ambizioso sulle nuove Tecniche ad evoluzione assistita, che porterà finalmente alla coltivazione in Europa di varietà vegetali che producono di più e meglio, riducendo in particolare l’uso di fitofarmaci e fertilizzanti”.
Migranti, de Pascale: scelta disumana approdo navi al centro NordRoma, 7 feb. (askanews) – “Dopo lo sbarco di 336 migranti registrato il 3 gennaio scorso, Ravenna è per l’ottava volta individuata come porto sicuro per la nave Geo Barents di Medici senza Frontiere, con a bordo 134 persone di diverse nazionalità: Siria, Pakistan, Bangladesh, Marocco, Palestina, Egitto, Etiopia ed Eritrea. Porto Corsini diventerà ancora l’approdo – il prossimo 10 febbraio – di un viaggio drammatico per quanti sfuggono a guerre e povertà. Il Comune di Ravenna, in stretto raccordo con la Prefettura e con lo straordinario supporto di tutta la comunità, come sempre farà la propria parte con umanità e senso di responsabilità. Ci colpisce invece, l’atteggiamento del governo che continua a scegliere approdi del Centro Nord allungando ulteriormente il calvario di donne, uomini, bambini e minori già allo stremo delle forze. Una scelta disumana, dichiaratamente finalizzata a tenere le navi umanitarie lontane dalle zone SAR impedendogli di salvare vite umane. A tutto questo noi contrapponiamo un modello di accoglienza basato sull’umanità, la professionalità e l’organizzazione”. Così il sindaco di Ravenna, Michele de Pascale, dopo l’annunciato arrivo della nave ong, Geo Barents, di Medici senza Frontiere al porto cittadino.
“L’accoglienza delle città è l’unico anello umano ed efficiente di una catena segnata invece dalla demagogia e dalla disorganizzazione del Governo Meloni, che non solo gioca sulle vite delle persone nelle fasi di salvataggio e sbarco, ma non ha poi nessuna strategia sul ‘dopo’, con norme capestro sul riconoscimento dello status di rifugiato, numeri ridicoli di rimpatri e nessuna politica attiva per integrazione che passa prima di tutto attraverso la conoscenza della nostra lingua e il lavoro.Il blocco degli sbarchi era stata la promessa più forte del Governo Meloni, e al di là delle opinioni, oggi ne rappresenta il fallimento più cocente. La presidente del consiglio ammetta l’errore, convochi le autonomie locali e il mondo del lavoro e costruiamo insieme un modello di integrazione serio, umano ed efficiente”, conclude.