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Tag: Sanremo 2023

Airbus annuncia l’acquisto della quota di Eutelsat OneWeb

Airbus annuncia l’acquisto della quota di Eutelsat OneWebRoma, 29 gen. (askanews) – Airbus U.S. Space & Defense, Inc. ha annunciato il completamento dell’accordo con Eutelsat OneWeb per l’acquisto della sua quota del 50% della joint venture Airbus OneWeb Satellites (AOS). Airbus è ora l’unico proprietario di AOS e dell’impianto di produzione di satelliti a Merritt Island, in Florida.

La nuova struttura, informa una nota, dovrebbe garantire la massima efficienza e una maggiore competitività per i clienti commerciali, istituzionali e della sicurezza nazionale. “Questo accordo rafforza la nostra posizione di leader di mercato nel settore delle costellazioni di piccoli satelliti, sulla base della nostra partnership di successo con OneWeb”, ha dichiarato Robert Geckle, presidente e amministratore delegato di Airbus U.S. Space & Defense, Inc. “Continueremo a produrre in serie piccoli satelliti per i nostri clienti e siamo entusiasti di ciò che ci riserva il futuro sulla Space Coast della Florida”, ha aggiunto. Airbus U.S. Space & Defense ha recentemente riattrezzato lo stabilimento di Merritt Island per accogliere la linea di produzione dell’Arrow450 e sta avviando un progetto di espansione per soddisfare la crescente domanda di piccoli satelliti da parte di clienti commerciali e governativi, approfondendo la presenza dell’azienda in Florida.

Italia-Africa, gelo di Faki. Ma Meloni incassa sponda Assoumani

Italia-Africa, gelo di Faki. Ma Meloni incassa sponda AssoumaniRoma, 29 gen. (askanews) – Nella conferenza stampa finale della conferenza Italia-Africa, elevata per la prima volta al rango di vertice, la presidente del Consiglio Giorgia Meloni trova un alleato di ferro nel presidente dell’Unione africana Azali Assoumani. La premier ha insistito sul fatto che il vertice, di cui il piano Mattei costituisce il nucleo, non è una “scatola chiusa ma un’idea da condividere”, e che la stessa conferenza di oggi è stata pensata proprio per verificare che l’idea fosse “condivisibile”.

“Quella che noi abbiamo presentato oggi è una filosofia – aveva detto la premier poco prima, nell’intervento conclusivo dei lavori – e rimane soprattuto un modello di cooperazione che siamo disponibili a portare avanti con tutte le nazioni che dovessero essere interessate. E’ un lavoro – aveva aggiunto – che doveva passare da un’iniziativa come questa per approfondire le proposte e i contributi perché non abbiamo una scatola chiusa da presentare ma abbiamo un’idea da condividere e abbiamo atteso questa conferenza per capire se questa idea era condivisa e condivisibile anche dai nostri interlocutori, perché è un lavoro che si può fare solamente insieme”. Un percorso dunque, un punto di partenza, a differenza di quanto lamentato stamane dal presidente della Commissione dell’Unione africana, Moussa Faki, il quale in apertura dei lavori, prendendo la parola dopo Meloni, aveva detto sul Piano “avremmo auspicato di essere consultati”, anche perché l’Africa “non si accontenta più di semplici promesse che spesso non vengono mantenute”.

“Nessuno può contestare il Piano Mattei”, è un progetto “molto buono”, che “bisogna rendere concreto” e che “non si fa in un giorno, un mese, un anno”, ha però sottolineato Assoumani rispondendo, nella conferenza stampa a fianco di Meloni, a una domanda sul mancato coinvolgimento del Continente sul Piano Mattei denunciato da Faki. Assoumani ha spiegato che il piano dovrà essere “rivisto e adattato in futuro”. “Bisogna attuarlo” e poi “fare un bilancio della sua attuazione”, ha insistito, ritenendo che le parole di Faki, “che conosco bene”, ha sottolineato, possano essere state “mal interpretate”. “È un piano che non può essere contestato, ci saranno adattamenti da fare e attuare. Ma non ci sono contestazioni” su questo, ha tagliato corto.

Il vertice di oggi, ha assicurato Meloni, anche lei sollecitata sulle dichiarazioni di Faki, “può essere sembrato una cosa chiusa ma non lo è, il vertice è un passaggio, forse sono stata troppo concreta e ho dato l’idea che fosse già definito, ma l’Italia vuole condividere disegno che ha in mente, il vertice definisce il lavoro, è un’iniziativa che è un passaggio”, ha assicurato la premier.

Italia-Africa, Meloni: il vertice è stato una scommessa vinta

Italia-Africa, Meloni: il vertice è stato una scommessa vintaRoma, 29 gen. (askanews) – “Quando noi abbiamo scelto di elevare la tradizionale conferenza Italia-Africa al rango di vertice invitando i capi di Stato di governo africani il governo italiano certamente ha fatto una scommessa e voglio dire all’esito di questa giornata che quella scommessa senza timore di smentita è una scommessa che è stata vinta”. Lo ha detto la presidente del Consiglio Giorgia Meloni nelle dichiarazioni finali della Conferenza Italia-Africa che si è svolta a Palazzo Madama, insieme al presidente dell’Unione Africana, Azali Assoumani

“Lo si vede – ha proseguito Meloni – dalla partecipazione estremamente significativa di leader di paesi africani a questo vertice, sono stati presenti oltre 46 paesi africani, 13 capi di Stato, nove capi di governo, cinque vicepresidenti, nove ministri, due viceministri, 25 organizzazioni internazionali. In buona sostanza – ha sottolineato Meloni – l’approccio italiano è un approccio che viene visto con estremo interesse dal continente africano e la presenza” così numerosa, “oggi lo ha dimostrato e chiaramente io ne vado orgogliosa, come vado orgogliosa del fatto che tanti colleghi che sono stati invitati a questa conferenza abbiano al termine del vertice fatto i complimenti al governo italiano, sia per l’organizzazione sia per il contenuti, per la riuscita di questa iniziativa che da tutti è stata definita un successo”, ha ribadito Meloni.

Ilaria Salis, Nordio: immagini molto dure. Ci stiamo attivando

Ilaria Salis, Nordio: immagini molto dure. Ci stiamo attivandoRoma, 29 gen. (askanews) -“È una fotografia molto dura. Abbiamo incontrato il padre, naturalmente la magistratura ungherese è sovrana. Ci si può attivare, cosi come ci stiamo attivando, attraverso i canali diplomatici, facendo tutto il possibile per attenuare le condizioni rigorose in cui è detenuta”. Lo ha detto, a proposito dell’udienza in Ungheria per Ilaria Salis, il Ministro della Giustizia, Carlo Nordio, intervistato da Francesco Giorgino nella trasmissione XXI Secolo questa sera su Rai1.

La donna, originaria di Monza, è accusata di aver partecipato all’aggressione nei confronti di due neonazisti. E’ comparsa in un’aula di tribunale in catene, con le manette ai polsi, e i piedi legati da ceppi di cuoio con dei lucchetti, trascinata per una catena da una rappresentante delle forze dell’ordine.

Italia-Africa, Meloni: scriviamo una nuova pagina. Piano Mattei non è una scatola chiusa ma un’idea da condividere

Italia-Africa, Meloni: scriviamo una nuova pagina. Piano Mattei non è una scatola chiusa ma un’idea da condividereRoma, 29 gen. (askanews) – “C’è la concreta volontà di scrivere insieme una nuova pagina nelle nostre relazioni, una pagina basata su una cooperazione strutturale, da pari a pari, lontana da quell’approccio predatorio che per troppo tempo ha caratterizzato le relazioni con l’Africa e che per troppo tempo ha impedito all’Africa di prosperare come avrebbe potuto. Un nuovo modello di cooperazione in cui dobbiamo tutti credere perché è fondato sulla responsabilità, sulla fiducia, sul rispetto”. Lo ha detto la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, durante le conclusioni del vertice Italia-Africa. “Nelle prossime settimane avvieremo missioni operative nelle diverse nazioni che sono coinvolte nella prima fase attuativa ma anche nelle altre, che hanno dichiarato il loro interesse ad allargare questa iniziativa. Quella che noi abbiamo presentato oggi è una filosofia” anche se non vogliamo che rimanga tale “e l’abbiamo presentata con fatti concreti”, “ma rimane soprattuto un modello di cooperazione che siamo disponibili a portare avanti con con tutte le nazioni che dovessero essere interessate e a giudicare dalla giornata di oggi sono molte”, ha proseguito Meloni.

“E’ un lavoro – ha sottolineato la premier – che doveva passare da un’iniziativa come questa per approfondire le proposte e i contributi perché non abbiamo una scatola chiusa da presentare ma abbiamo un’idea da condividere e abbiamo atteso questa conferenza per capire se questa idea era condivisa e condivisibile anche dai nostri interlocutori perché è un lavoro che si può fare solamente insieme”, ha sottolineato la premier.

Esperti: dolore addominale per 30% bimbi età scolare. Non va sottovalutato

Esperti: dolore addominale per 30% bimbi età scolare. Non va sottovalutatoRoma, 29 gen. (askanews) – Il dolore addominale funzionale colpisce 3 bambini su 10 in età scolare, ed è la prima causa di assenze scolastiche in tutto il mondo. È una condizione benigna che nell’80% dei casi si risolve entro due anni dal consulto medico, ma non va trascurata perché incide negativamente sul benessere e sulla qualità di vita del bambino, con conseguenze sfavorevoli anche per la sua famiglia. Il dolore addominale funzionale interessa bambini e ragazzi da 4 a 18 anni, ed è caratterizzato da un dolore localizzato prevalentemente intorno all’ombelico, che si manifesta per almeno quattro giorni al mese e per almeno due mesi consecutivi. Il dolore addominale può associarsi a mal di testa, stordimento, stanchezza, dolore agli arti e nausea. Si tratta del disturbo più comune descritto ai pediatri. Pur non avendo una causa organica, comporta frequentemente l’esecuzione di indagini non necessarie, visite mediche ripetute, giorni di scuola e di lavoro persi, depressione e ansia. Per aumentare la consapevolezza su questo disturbo la Società Europea di Gastroenterologia, Epatologia e Nutrizione Pediatrica (ESPGHAN), in collaborazione con le Società Pediatriche Generali e le Società Nazionali di Gastroenterologia, Epatologia e Nutrizione Pediatrica (PGHAN) promuovono una campagna sanitaria in tutta Europa.   In Italia la campagna viene realizzata in collaborazione con la Società Italiana di Pediatria (SIP) e con la Società Italiana di Gastroenterologia Epatologia e Nutrizione Pediatrica (SIGENP). Volantini, poster, brochure e un fumetto, nelle varie lingue europee, saranno distribuiti ai pediatri, ma saranno anche messi a disposizione dei genitori sui canali social e sul sito della Società Italiana di Pediatria, al fine di favorire la comprensione di questa problematica. La campagna di comunicazione viene presentata in Italia oggi al Ministero della Salute. 

“Lo scopo di questa campagna -spiega Sanja Kolacek, portavoce ESPGHAN— non è soltanto educativo, bensì di sensibilizzazione del grande pubblico. Il dolore addominale funzionale è una condizione benigna, ma tediosa, che ostacola la vita quotidiana del bimbo colpito e di tutta la sua famiglia. Se affrontata nel modo corretto, oltre l’80% dei bambini non proverà più dolore e starà bene”. Interpellato in merito all’importanza della  campagna il professor Marc A. Benninga, gastroenterologo pediatrico ed esperto ESPGHAN, ha spiegato: “Il dolore addominale funzionale è molto diffuso in tutto il mondo. A volte è intermittente, ma spesso compromette la qualità della vita. Questi bambini manifestano più ansia, più depressione e hanno una qualità di vita inferiore”. Il dolore addominale funzionale è diagnosticato sulla base dei criteri di Roma (una serie di linee guida utilizzate dai medici per diagnosticare e trattare i disturbi gastrointestinali funzionali), che stabiliscono che la diagnosi debba prevedere quanto segue: – Dolore di tipo episodico o continuo che dura almeno quattro giorni al mese per almeno due mesi.  – Dolore che si presenta non soltanto in concomitanza con l’alimentazione o il ciclo mestruale. – Non soddisfa i criteri relativi ad altri disturbi gastrointestinali funzionali e non corrisponde a un’altra condizione medica.  I bambini potrebbero inoltre lamentare mal di testa, stordimento, stanchezza, dolore agli arti e nausea concomitante. In merito alla gestione e alla diagnosi del dolore addominale funzionale, si sottolinea l’importanza di evitare la sovradiagnosi e il rischio che il bambino sia sottoposto a procedure diagnostiche invasive e non necessarie. Nonostante non vi sia una causa organica, l’individuazione tempestiva della condizione, il sostegno e le rassicurazioni al bambino colpito e alla sua famiglia, nonché l’eventuale integrazione di altri trattamenti, aiuteranno la maggior parte dei bambini a stare meglio. “Anche se si tratta di una condizione benigna, sottovalutare i sintomi può peggiorare la situazione”, afferma la Presidente della Società Italiana di Pediatria Annamaria Staiano.  “È importante incoraggiare i bambini e i ragazzi a continuare a svolgere le normali attività come andare a scuola, fare attività fisica, uscire con gli amici: ciò può distrarli e alleviare i sintomi. È importante inoltre aiutarli a mantenere un buon ritmo del sonno e una corretta alimentazione e rassicurarli sul fatto che il dolore non ha una causa grave, ed è temporaneo. Il dolore addominale funzionale può essere causato dallo stress e, a sua volta, provocarlo: il consiglio, quindi, è parlare con i bambini e i ragazzi di ciò che crea loro preoccupazioni e ansie”.  

Italia-Africa,Meloni: molti punti contatto, oggi ripartenza

Italia-Africa,Meloni: molti punti contatto, oggi ripartenzaRoma, 29 gen. (askanews) – “Abbiamo trovato moltissimi punti di contatto, abbiamo davanti un cammino molto lungo, oggi è una ripartenza, siamo solo all’inizio di un cammino che dobbiamo fare insieme”. Lo ha detto la premier Giorgia Meloni nella conferenza stampa a Palazzo Madama dopo i lavori del vertice Italia-Africa.

Meloni ha parlato di “un nuovo modello di cooperazione fondato su rispetto e fiducia” illustrando i settori in cui collaborare “dalla cooperazione economica alla sicurezza, all’immigrazione”. “Il perimetro della nostra collaborazione credo possa essere più ampio, sta a noi definirlo con tutte le nazioni interessate e con il contributo delle organizzazioni multilaterali a cominciare dall’Unione africana. Da oggi si lavora perchè le idee abbiano immediato seguito”.

Renault, Valerie Gillot nuova direttrice comunicazione esterna

Renault, Valerie Gillot nuova direttrice comunicazione esternaMilano, 29 gen. (askanews) – Valérie Gillot lascia l’incarico di direttrice della comunicazione di Stellantis Francia ed entra in Renault come direttrice comunicazione esterna gruppo e business. Riporterà direttamente a Stéphanie Cau, direttrice della Comunicazione del gruppo Renault.

Valérie Gillot inizia la sua carriera nel Gruppo Psa e nel 2008 entra a far parte di Citroen. Nel 2014 contribuisce al lancio della marca DS Automobiles. Dopo oltre un decennio trascorso nella comunicazione delle marche Citroen e DS Automobiles, nel 2021 si occupa delle relazioni con i media a livello mondiale per Stellantis, prima di diventare direttrice della comunicazione di Stellantis Francia nel 2023.

A Billy Vera il Sweet Soul Music Award 2024

A Billy Vera il Sweet Soul Music Award 2024Roma, 29 gen. (askanews) – Durante l’edizione 2024 di Porretta Soul Festival, Billy Vera sarà premiato con il Sweet Soul Music Award 2024, per il contributo dato alla promozione e alla diffusione della musica soul e rhythm & blues. Il premio gli sarà consegnato durante il Porretta Soul Festival, che si terrà a Porretta Terme (sull’Appennino tra Bologna e Pistoia) dal 25 al 28 luglio 2024. Lo annunciano gli organizzatori.

Conosciuto soprattutto per il suo hit del 1987, “At This Moment”, al primo posto nelle chart americane, la lunga carriera di Billy Vera è iniziata con il disco di successo “Storybook Children” con Judy Clay (con lui nella foto, ndr) per l’Atlantic Records nel 1967. Fu la prima canzone d’amore eseguita da una coppia interrazziale pubblicata da una major. Il duo divenne un’attrazione popolare all’Apollo Theatre di Harlem in un periodo in cui la segregazione razziale era molto diffusa negli Usa. Al disco seguì un altro singolo di successo “Country Girl – City Man”. Molti artisti hanno registrato le canzoni di Billy Vera, tra cui Ricky Nelson, Fats Domino, The Shirelles, Etta James, Bonnie Raitt, Robert Plant, Tom Jones, Freda Payne, Lou Rawls, Eric Burdon, Michael Bublè e Dolly Parton che raggiunse il primo posto con “I Really Got The Feeling”, tanto per citarne alcuni.

Le sue produzioni comprendono quattro album di Lou Rawls, incluso il disco al primo posto delle chart per il Jazz “At Last”. Tra i suoi crediti cinematografici e televisivi ci sono Blind Date, The Doors, Le avventure di Buckaroo Banzai e un ruolo ricorrente in Beverly Hills 90210. Inoltre, Billy Vera canta il tema dello show televisivo King of Queens, ha una stella sulla Hollywood Walk of Fame e un Grammy Award 2013 per le migliori note dell’album per Singular Genius: The Complete ABC Singles di Ray Charles.

Botta e risposta tra Big Tech Usa e Vestager sul caso Amazon-iRobot

Botta e risposta tra Big Tech Usa e Vestager sul caso Amazon-iRobotRoma, 29 gen. (askanews) – Botta e risposta tra l’associazione delle Big Tech statunitensi e la vicepresidente della Commissione europea, Margrethe Vestager, dopo la clamorosa rinuncia di Amazon all’acquisizione di iRobot, il produttore di robot aspirapolvere e pulitori domestici. Una decisione che ha aperto un “caso”, anche perché riguarda una società in difficoltà.

La responsabile delle politiche Antitrust Ue è intervenuta con un comunicato ad hoc. Precedentemente Amazon e iRobot, con una nota congiunta avevano riferito che il piano di acquisizione era stato cancellato, senza citare esplicitamente la Commissione europea ma imputando la decisione agli ostacoli “eccessivi e spropositati” sollevati dalle autorità che, è implicito, sono quelle europee. “La nostra indagine preliminare approfondita – ha detto Vestager – ha mostrato che l’acquisizione di iRobot avrebbe consentito a Amazon ostacolare le imprese rivali limitando o diminuendo loro l’accesso loro agli Amazon Stores. Per esempio Amazon sarebbe stata nella posizione di rimuovere o non far comparire robot pulitori rivali; ridurre la visibilità di robot pulitori mostrati nel marketplace; limitare l’accesso su alcuni dispositivi o alcuni prodotti o di aumentare i costi per le inserzioni pubblicitarie dei produttori rivali per vendere i loro pulitori robotizzati”.

“Abbiamo anche trovato che Amazon avrebbe avuto l’incentivo a ostacolare i rivali di iRobot, perché sarebbe stato economicamente redditizio farlo. Tutte queste strategie potrebbero aver avuto un impatto restrittivo sul mercato dei robot pulitori – aggiunge la vicepresidente della Commissione – portando aumenti dei prezzi, minore qualità e minore innovazione per i consumatori”. Opposta la visione del caso da parte della Ccia, associazione che rappresenta imprese di informatica e comunicazione e che oltre ad Amazon annovera tra le sue associate tutti i giganti tecnologici Usa. Sulla caso specifico “non ci sono motivi validi per evitare che una azienda acquisisca un produttore di elettrodomestici in affanno”.

Secondo Daniel Friedlaender, vicepresidente dell’associazione “redditività e dimensioni di una azienda non possono essere utilizzati come motivi per escluderla dalle acquisizioni. Se l’Europa adotta una politica sulle fusioni guidata motivazioni politiche mosse unicamente da scopi di politica industriale, piuttosto che come strumento di concorrenza, questo porterà inevitabilmente a meno competizione e meno innovazione. Sarà negativo per i consumatori, per le possibilità di scelta e per l’industria europea”, ha sostenuto. Secondo l’associazione il caso “manda un messaggio sbagliato sia agli gli investitori che alle start-up europee: appena raggiungete una determinata dimensione potete scordarvi di fusioni e acquisizioni”.